Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Still Alive, una Piton/Herm nata così per gioco

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SeverusSilvia
view post Posted on 20/5/2007, 20:34




:what?: ok ti perdono, perchè questa FF mi piace molto...però nn farmi aspettare ankora così tanto... :kao:
 
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AngelPucca
view post Posted on 20/5/2007, 21:36




don't worry, il sesto è praticamente già scritto, devo solo ritoccarlo...è il più importante spero di poterlo postare prestissimo!!
 
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view post Posted on 22/5/2007, 09:17
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Erede Universale del prof. Snape

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Ah! ma questa é la FF di EFP!!!!!
OOOH ma sei indietro qui!!!!
Continuo a dirti che mi piace molto!!!
brava!

Edited by ellyson - 22/5/2007, 14:19
 
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piccy6
view post Posted on 22/5/2007, 13:22




allora... (wow... questo è il mio primo post nel forum di Piton!!!)
comuqnue, stavo dicendo... ho letto questa ff su EFP e l'ho subito adorata!! (come tutte le ff sulla coppia herm/sev...).
è molto carina e dal primo capitolo mi è piaciuta immediatamente, e devo ringraziarti di averla postata anche là... un commento di un'altra utente e uno tuo, se non mi sbaglio, mi ha fatto conoscere questo magnifico forum...
tornando alla ff, altrimenti vado OT, ribadisco che sei molto brava e che la storia è avvincente!!
ribadisco i commenti che ho lasciato sull'altro sito... continua!!! è fantastica!!!
 
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AngelPucca
view post Posted on 24/5/2007, 14:11




eccovi il sesto capitolo!!!


Quella sera stessa nella Sala Comune, Ron decise di dichiararsi alla sua Hermione.
-Hermione, posso parlarti un secondo?
-Certo Ron, dimmi.
-Ecco, magari potremmo parlare in privato?
-Come vuoi Ron- rispose la ragazza un po’ confusa
-Grazie.
I due camminarono per i corridoi in silenzio, Ron era teso come una corda di violino, Hermione invece non capiva niente.
“Strano, fino a qualche tempo fa se fossi rimasta sola con Ron sarei stata tesa, invece mi sento molto rilassata. Chissà, magari Lavanda aveva ragione, forse Ron non mi interessa più!”
Ad un certo punto Ron si fermò, ma Hermione, persa nei suoi pensieri, non se ne accorse e continuò a camminare, finchè non sentì la voce di ron che la chiamava. Imbarazzata per la sua gaffe, corse indietro fino ad arrivare a pochi centimetri di distanza da lui.
-Scusa Ron, mi ero persa nei miei pensieri.
-Ioinceavodnmisohasnpoersopona
-EH?!
-Ioinvecemisonopersoneituoiocchi!
-Ron, continuo a non capire.
Ron prese un respiro profondo.
-Ho detto: io invece mi sono perso nei tuoi occhi.
Tu-tum. “Cosa? Che ha detto? Ho…ho capito bene?”
-Oh.- fu tutto quello che Hermione riuscì a dire.
Ron, dal canto suo, non ricevendo alcuna risposta esauriente e quindi temendo che Hermione non avesse intuito quali fossero i suoi sentimenti, le si avvicinò lentamente e cercò di baciarla. Hermione, per quanto fosse imbambolata, si accorse subito delle intenzioni del rosso e lo respinse spingendogli delicatamente le spalle. A tale gesto Ron si fermo e la guardò stupito.
-Mi spiace Ron, ma non possiamo.
-Perché? È per Lavanda che lo fai?
-Be’…anche.
-Che significa anche?- da incredula, la sua espressione divenne furiosa –C’è un altro? È questa la verità?
-Ma che dici Ron, non c’è nessuno!
-E allora perché mi rifiuti? Pensavo di piacerti!- gridò stringendole le spalle facendole del male.
-Ron, mi stai facendo male, lasciami!
-NO! Prima devi dirmi perché non mi vuoi!
-Io non ti amo!- esclamò con una convinzione che non sapeva di avere.
-Menti!- strinse ancora di più la stretta sulle sue spalle.
-È la verità!
-Non ci credo, deve esserci un altro, mi rifiuto di credere che non mi ami!
A Hermione non venne in mente altro che mentirgli.
-SI LO AMMETTO IO AMO UN ALTRO! C’É UN ALTRO UOMO NELLA MIA VITA, CONTENTO?- le lacrime stavano per scendere dai suoi splendidi occhi, ma lei le ricacciò indietro, sul suo volto solo un’espressione di rabbia.
-Non ci credo.- sussurrò lui.
-E invece devi. Amo quest’uomo più della mia stessa vita, lo amo più di quanto abbia mai amato te!
La presa su di lei si stava sciogliendo, Hermione penso che quello fosse il momento giusto per scappare, correre lontana da lui, ma Ron la riafferrò subito inchiodandola al muro. Quando alzò lo sguardo per incatenarlo con quello di lei quasi le venne un colpo. Gli occhi di Ron erano pieni di ira, gelosia e desiderio di vendetta. Non aveva mai visto il suo amico in quello stato. In quel momento provò davvero tanta tanta paura.
-Dimmi chi è.- la voce ridotta ad un ringhio.
-Ron, lasciami, mi fai male!
-Prima dimmi chi è!!!
-LASCIAMI!
-DIMMI SUBITO CHI È!!!
-COSA SUCCEDE QUI????
“Questa voce! Non è possibile!” pensò Hermione.
Una voce irruppe nel litigio costringendo Ron a lasciare Hermione, la quale si lasciò scivolare a terra esausta.
-Niente.- rispose iracondo il ragazzo.
-Non mi prenda per idiota Signor Weasley, che cos’ha la Signorina Granger?
-Niente.
-Vi ho sentito urlare, che cosa le ha fatto?
-Niente.
-Ah, insiste. Molto bene. Signorina Granger mi spiega cosa state facendo in corridoio a quest’ora?
Sentendolo rivolgersi a lei Hermione alzò lo sguardo e non appena incontrò quegli occhi neri e dallo sguardo severo, gli corse incontro stringendosi al suo petto; in quel momento non riuscì più a trattenere le lacrime e diede sfogo a tutta la paura provata. Piton sgranò gli occhi per quella reazione; dopo essersi riscosso appoggiò la mano sulla schiena della ragazza per darle almeno un po’ di conforto, poi posò gli occhi sul ragazzo intimandogli di andare subito dalla McGranitt.
-E Hermione?
-La Signorina Granger da quel che vedo non mi sembra per niente in forma, la porterò in infermeria, così potremo accertarci delle sue attuali condizioni. Intanto lei vada.
-Si.- rispose digrignando i denti.
Prima di portarla in infermeria Piton decise di lasciare che Hermione si sfogasse un po’. Voleva in qualche modo ringraziarla per averlo aiutato l’altra notte. Però quando lui cercò di sciogliere l’abbraccio Hermione gli si strinse ancora di più.
-La prego, non mi lasci da sola.- disse fra i singhiozzi -Ho paura.
Per l’ennesima volta Severus Piton si ritrovò a sgranare gli occhi. Quando era un giovane ed inesperto Mangiamorte quelle parole pronunciate dalle sue vittime non gli provocavano altro che piacere, quelle parole non facevano altro che appagare la sua sete di incutere terrore; quelle stesse parole pronunciate da lei ebbero però un altro effetto: quello di fargli provare tenerezza. In quel momento capì quanto si sentisse fragile la creatura che stringeva al suo ampio petto caldo; il vecchio Severus non avrebbe esitato un solo istante a terrorizzare ulteriormente la ragazza, ma il nuovo Severus, quello che aveva capito di aver commesso tanti errori, be’…quel Severus in quel preciso momento non desiderava altro che darle conforto e quale miglior modo in quel momento se non stringerla forte a sé?
Fu così che Hermione riuscì a calmarsi, nonostante avesse smesso di singhiozzare sentì il bisogno di stargli vicino. Il suo corpo era caldo e le infondeva una sicurezza che mai si sarebbe aspettata da lui. Sorrise tra sé e sé. Che buffo, il suo migliore amico aveva cercato di farle del male, era incredula che Ron sarebbe stato capace di arrivare addirittura a metterle le mani addosso. Ma era rimasta ancora più incredula che il conforto di cui aveva bisogno l’aveva trovato nell’abbraccio dell’uomo che negli ultimi tempi era riuscito a farle saltare i nervi. Respirò a fondo l’odore del suo professore, era davvero buono, sapeva di spezie, davvero un buon odore. Chi mai se lo sarebbe immaginato che Piton fosse capace di emanare così tanta sicurezza e tranquillità! Improvvisamente lo sentì cercare di sciogliere di nuovo l’abbraccio e anche stavolta lei cercò di non interrompere il contatto.
-Signorina Granger…- sussurrò con voce roca.
Hermione non si mosse.
-Hermione…- sussurrò con dolcezza.
Al suono del suo nome pronunciato da lui le venne il batticuore, per la sorpresa sciolse lievemente la stretta sulle sue spalle. Piton allora le appoggiò le mani sui fianchi e la allontanò leggermente.
-Come ti senti Hermione?- chiese sempre sussurrando.
Hermione, tenendo il viso abbassato, cercò di parlare, ma le parole non volevano uscire, così Piton, credendo che si sentisse peggio di quanto immaginava, mettendo due dita sotto il suo mento, le alzò il viso e ciò che vide lo scosse.
Quando i loro sguardi si incontrarono entrambi furono scossi da brividi. Rimasero a guardarsi per un tempo che parve infinito. Piton continuò a scrutarla, in quel momento non gli importava della sua reputazione di insegnate freddo e distaccato, in quel momento non desiderava altro che guardare Hermione; lei gli stava facendo provare sentimenti che credeva non essere più in grado di provare! Chi era quell’angelo che stringeva? Lì, in mezzo a quel corridoio solitario niente e nessuno aveva importanza, ciò che contava erano solo le labbra invitanti e all’apparenza morbide di quel meraviglioso angelo.
Stessa cosa si poteva dire di lei. Finora non l’aveva visto se non come il suo perfido insegnante, che provava gusto
nel farla sentire inferiore, ma adesso, adesso sembrava solo l’uomo più bello che la vita le avesse mai permesso di incontrare. I suoi occhi, solitamente freddi, le trasmettevano dolcezza e protezione. Tra le sue braccia si sentiva sicura e protetta! Al diavolo tutti i suoi amici che ritenevano Piton uno schifoso bastardo capace solo di fare del male! Ora come ora era l’unica persona di cui sentiva di potersi fidare ciecamente. I suoi occhi vagarono per il suo viso solcato da rughe, finché i suoi occhi non rimasero incantati dalle sue labbra, labbra che era impaziente di toccare con le proprie, sentiva il bisogno di morderle, di leccarle, saggiarne il sapore. Voleva disperatamente baciarlo, ma nonostante l’atmosfera perfetta Hermione non osò fare il primo passo per paura di essere respinta rovinando così quel momento magico. Indecisa su cosa fare si morse il labbro inferiore.
Quel gesto fu la goccia che fece traboccare il vaso! Il volto di Hermione apparve più indifeso che mai: il labbro inferiore morso dai suoi denti perlacei, le sopracciglia lievemente corrugate. Non poteva più aspettare! Voleva assaggiare quelle labbra rosee. Così si lasciò andare e appoggiò le sue labbra su quelle di lei: fu un bacio casto e dolce. Il bacio durò un’infinità di tempo, ma quando si staccarono ad entrambi sembrò fossero passati pochi secondi. Sentivano il bisogno di un altro bacio, un bacio più profondo. Hermione si alzò in punta di piedi e cominciò a succhiare il suo labbro inferiore. Severus socchiuse gli occhi e si godette le sensazioni che la ragazza gli stava regalando, poi decise che era il momento di rispondere al bacio: le cinse i fianchi con entrambe le braccia, voleva sentire ancora più contatto tra i loro corpi. Hermione per tutta risposta gli mise le braccia attorno al collo affondando una mano tra i capelli del suo professore. Continuarono a baciarsi per minuti, forse ore! Quando si separarono avevano entrambi il fiatone e le labbra gonfie e rosse.
Hermione non riusciva più a controllarsi, voleva disperatamente baciarlo di nuovo, ma appena ci riprovò Severus la bloccò seppur di malavoglia, Hermione rispose mettendo su il broncio.
-Hermione, stai bene?
La ragazza lo guardò confusa –S…si.
-Intendevo dire: Weasley ti ha fatto del male?
-Ah! Si, cioè no, ecco…- borbottò abbassando lo sguardo
-Dove?- chiese inarcando un sopracciglio
-Be’, in realtà mi ha preso per le spalle e mi ha stretto molto forte.
-Solo?
-Si.- rispose flebilmente.
-Sicura di non aver bisogno di Madama Chips?
-Le assicuro che Ron non è riuscito a farmi niente. Lei mi ha salvata, non so come sarebbe potuta andare a finire se fosse arrivato più tardi.- disse sorridendo
Dopo qualche secondo in cui si persero nuovamente l’uno negli occhi dell’altro, Severus parlò di nuovo.
-Sarà meglio che faccia ritorno al suo dormitorio.
Hermione spalancò gli occhi –Da sola?
-Forse è meglio se per stanotte dorma in infermeria.- si corresse Piton notando la sua espressione impaurita.
-Si, forse è meglio.
Dopodiché tra i due cadde un silenzio imbarazzante., ognuno era immerso nei propri pensieri; una volta giunti a destinazione e affidata Hermione alle cure di Madama Chips si separarono senza neppure darsi la buonanotte.



vi prego di essere indulgenti, è un capitolo importante e non so se sono riuscita a descrivere le sensazioni dei protagonisti in maniera decente...:shy:
 
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view post Posted on 24/5/2007, 14:43
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Erede Universale del prof. Snape

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:wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2: :wiz2:
anch'io voglio baciare Piton...
che belli che sono!!!
Una FF come piace a me... bella bella bella
 
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SeverusSilvia
view post Posted on 24/5/2007, 15:00




non ti preocc hai reso molto bene...
:yuhù: chissà cosa accadrà nel seguito...HUM...
 
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piccy6
view post Posted on 24/5/2007, 15:58




bellissimo!!! non vedo l'ora di scoprire che accadrà tra i due!
che dolce Severus... si è preoccupato di Hermione... sono una coppia fantastica!!!
 
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Lady Minerva Snape
view post Posted on 24/5/2007, 21:50




è un capitolo bellissimo!!!!!!!!!!!!!!
Così dulse :wiz2: :wiz2: Elly chi non vorrebbe baciare Severus? Chi?
 
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damaarwen
view post Posted on 25/5/2007, 00:01




Ma questo capitolo è davvero bellissimo!
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Complimenti!
 
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AngelPucca
view post Posted on 28/5/2007, 19:14




tadaan! il settimo capitoloo! spero vi piaccia!! grazie davvero per i commentitucci!!!

In infermeria Hermione non riusciva a prendere sonno, il ricordo di cosa era appena successo tra lei e il professor Piton la mandava in subbuglio! Oh Merlino! Si erano baciati! E che baci! I più intensi della sua vita! Il solo ricordo delle sue forti braccia attorno alla sua vita sottile, le sue mani che vagavano sulla sua schiena, la sua bocca che la baciava famelica, la sua lingua la che accarezzava con delicatezza. E il suo profumo la inebriava! Ancora non riusciva a credere di aver baciato Severus Piton!...All’improvviso ecco che la sua parte razionale cominciò ad avere il sopravvento su quella irrazionale, si rese realmente conto di cosa fosse successo. Sbarrò gli occhi conscia di aver baciato avidamente e appassionatamente il suo insegnante! Arrossì dalla vergogna e si tirò la coperta fin sopra al naso. Mille domande cominciarono a balenarle nella mente.

“Perché l’ho baciato? Perché lui ha risposto?...Aspettate! Fino a prova contraria è lui che mi ha baciata per prima!

Però sei tu che hai preso l’iniziativa per un altro bacio.

Oh mamma, è vero! Ma se l’ho baciato è stato perché provo qualcosa per lui? Però è lui che ha fatto il primo passo, quindi in teoria è lui che prova qualcosa per me, no? Oppure, magari quello non era realmente Piton, forse era qualcun altro!

Se, se…e chi?

Be’, è più sensato che qualcuno abbia preso la Pozione Polisucco per trasformarsi in Piton così da poter mandare via Ron che credere realmente che quello fosse Piton, no?

Sarà anche più sensato, ma sotto sotto speri che quello fosse davvero Piton, ammettilo!

Ti sbagli!

Brava, continua a mentire a te stessa!

Be’…magari sotto sotto…

Siiii…?

Molto ma molto sotto…

Continua…

Un pochino lo spero..

A-ah! Visto che avevo ragione?

Si, ma lo spero davvero poco poco.

Sarà, ma io ho comunque ragione!

Basta! Voglio dormire!

Come vuoi!”

Cavolo adesso ci si metteva anche il suo subconscio a confonderla, come se non lo fosse già di suo!

Fu con questi pensieri che Hermione si abbandonò fra le braccia di Morfeo, ma presto a quelle braccia si sostituirono quelle del suo affascinante professore di Pozioni.



Tuttavia neanche Severus Piton riusciva a prendere sonno, anche lui era rimasto a pensare a quello che era appena successo. Come si era permesso di lasciarsi andare così? Come si era permesso di baciare una sua studentessa?

“Hermione Granger non può certo essere definita una qualunque studentessa: è intelligente, acuta, carismatica, ha sempre la risposta pronta, è molto matura per la sua età, ma a volte mette su quel broncio da bambina capace di trasmettere innocenza e fanciullezza. Inoltre lei è dotata di molto fascino e bellezza, devo ammetterlo. La divisa scolastica non rende giustizia al suo corpo…”

Poi la sua espressione rilassata divenne improvvisamente dura.

“Ma io sono una spia, devo nascondere la mia mente al signore Oscuro, non posso permettermi alcuna distrazione! È ovvio il motivo per cui l’ho baciata…è da troppo tempo che non ho una donna nel mio letto. Tutto qui. Dovevo solo sfogare i miei bassi istinti. Niente di più. Domani sarà come se non fosse mai successo niente!”

Prima di addormentarsi Piton si rese conto di quanto Hermione Granger fosse pericolosa: era riuscita a portare a galla una parte di lui che aveva abbandonato molto tempo fa, quella stessa parte che non aveva esitato un solo istante a baciare la ragazza. Doveva assolutamente fare più attenzione o la prossima volta la situazione sarebbe potuta addirittura peggiorare!



I giorni seguenti a quella fatidica notte passarono lenti e monotoni, Piton e Hermione non ebbero più modo di incontrarsi da soli, nemmeno durante le punizioni, infatti Piton le mandava dei brevi messaggi via gufo su cui erano riportati i compiti che avrebbe dovuto svolgere e come ogni notte Piton non era presente.

Durante quei giorni Hermione e Ron chiarirono la questione, o meglio, questo è quello che lei credeva, in realtà Ron non aveva ancora rinunciato a conquistare la sua migliore amica, ma pur di starle vicino e vederle rivolgergli il suo sorriso avrebbe aspettato in silenzio il momento opportuno. D’altro canto Hermione non smise un solo istante di pensare a Piton e al loro bacio. Il suo stramaledetto subconscio faceva puntualmente capolino nella sua testa ogni notte e tutte le volte che era da sola chiedendole se era sicura di non essersi innamorata di Piton. Hermione era davvero confusa!

“Uffi! Sarà meglio andare a prendere una bella boccata d’aria fresca!”

Finite le lezioni decise di andare a leggere il suo libro all’ombra di una quercia nei pressi della Foresta Proibita: la brezza leggera le accarezza i capelli ribelli che le solleticavano dolcemente il volto. Ignara della strana polvere bluastra trasportata dal vento, si addormentò.



Davanti alla Sala Grande, ora di cena.

-Ragazzi, allora, avete trovato Hermione?- domandò preoccupato Harry.

-No.- rispose in coro i grifoni.

-Chi è l’ultimo che l’ha vista? Calì?

-Ecco, non la vedo dall’ultima lezione che abbiamo avuto insieme.- rispose Calì.

-Davvero molto strano…in biblioteca?- chiese Ginny.

-Ho appena controllato.- rispose col fiatone Dean.

-Sarà il caso di avvertire Silente?- chiese Ron.

-Prima aspettiamo che ritorni Lavanda, è andata a controllare nel dormitorio.

-Eccola!

-Allora Lavanda?

-Niente, non è da nessuna parte.

-Harry, è meglio avvertire Silente. Non appare neanche sulla Mappa del Malandrino!

-Si, avete ragione.

Harry e i suoi amici entrarono di corsa in Sala Grande e raggiunsero a grandi passi il tavolo degli insegnati. Vedendoli arrivare all’improvviso la McGranitt chiese allarmata cosa fosse successo.

-Hermione è sparita, signore.

-Come?- domandò Silente.

-È da questo pomeriggio che non la vediamo, abbiamo setacciato il castello, ma di lei nessuna traccia.- aggiunse Ginny.

-Temiamo possa essere in pericolo!

-Ne siete sicuri?- domandò allarmata la McGranitt.

I ragazzi annuirono.

-In questo caso…Severus, per favore, avverti tutti i fantasmi e digli di cercare la signorina Granger.

-Si, signore.

“Maledizione! Spero solo che quella ragazzina non si sia cacciata in guai grossi!”

-Per quanto riguarda voi ragazzi, vi pregherei di restare calmi e lasciare fare a noi.

-Sta scherzando?! La nostra amica è sparita!

-Me ne rendo conto, ma non è il caso di allarmare tutti gli altri studenti.

I ragazzi tornarono sconsolati al loro tavolo.



Intanto in un luogo imprecisato all’interno della Foresta Proibita…Plick! Plick!

-Mmh…ma che succede? Ah!

Una leggera pioggerella cominciò a scendere bagnando il viso della Grifoncina.

-Accidenti! Ma cosa ci faccio qui?

Vieni da me

-Chi ha parlato?

Non ha importanza!

-Chi sei? Cosa vuoi da me?

Non preoccuparti. Non voglio farti niente di male, voglio aiutarti.

-Non ne ho bisogno!

Io credo di si…ti sei persa vero?

-Non sono affari tuoi!

Ma come siamo aggressive! Su non fare i capricci: vieni da me!

-Scordatelo!

Mmh…molto bene. Se non vuoi seguirmi con le buone…

Una potente folata di vento colpì la ragazza trasportandola con forza verso l’interno della foresta.

“Aiuto!”

Non verrà nessuno!

Con una velocità inaudita Hermione fu portata all’interno di una caverna; una volta atterrata la luce irradiata dalle torce le permise di notare che alla parete di fronte a lei si poteva identificare il disegno di una figura umana con gli occhi chiusi. La ragazza si alzò e di istinto avvicinò la punta delle dita all’immagine…questa aprì di scatto gli occhi, in tutta risposta Hermione ritirò la mano e indietreggiò rapidamente. Un sorriso apparve sulle labbra di quell’essere.

Eccoti qui finalmente!

“Questa voce!” –Tu! Si può sapere cosa vuoi da me?

Non hai mai sentito parlare di me?

-Dato che sono ore che ti chiedo chi sei mi sembra ovvio che non ho mai sentito parlare di te!- tutto a un tratto la spavalderia tipicamente Grifondoro venne a galla.

Che grinta! I miei complimenti! Che fortuna, stavolta mi è capitata una preda davvero interessante!

-P…preda?! Che significa?

Mia cara, significa che tra non molto diverrai parte di me!

-Scherzi? Io non voglio!

Mi dispiace, ma non sta a te scegliere! Tuttavia non voglio divorarti subito. Posso rispondere alla tua domanda di prima e spiegarti chi sono.

-Ma se mi devi divorare cosa ci guadagni a parlarmene?

Sai, è da tanto che non ho l’occasione di parlare con qualcuno…

-Ti ascolta allora.

Ahahahhhaha!!!!! Come se non avessi altra scelta!

“Bene, in questo modo avrò un po’ di tempo per elaborare un piano!”

Devi sapere ragazzina che il mio nome è Antrax , una creatura leggendaria che vada per il mondo e che si nutre delle menti umane. Personalmente preferisco le menti giovani e sapienti come le tue, menti dotate di una profonda sete di conoscenza…mmh! Mi fai venire l’acquolina in bocca! Ma giustamente ti chiederai come mai io sia intrappolato in questa caverna, ebbene la colpa è tutta di quel vecchio di Silente! Lui mi imprigionò in questa caverna anni or sono! Costringendomi a nutrirmi delle menti di quegli insulsi animaletti della foresta! Ho promesso a me stesso che non appena avrei recuperato energie a sufficienza mi sarei vendicato e avrei divorato la sua mente! Puoi ben immaginare quanto siano inferiori le menti animali rispetto a quelle umane, credevo che per poter attuare il mio piano avrei dovuto attendere ancora molti anni, ma il caso sembra volgere a mio favore...dato che tu sei qui.

“Oh no! Mi divorerà!”

-AHAHAHAAHAAH!!!!!!!!!!!!!

Antrax strinse Hermione con le braccia avvicinandola a sé, poi, accostata la bocca alla fronte della ragazza, cominciò a succhiarle la mente. In un primo momento Hermione tenne gli occhi spalancati dal terrore, poi per la paura li serrò ormai certa della brutta fine che stava per fare: non avrebbe più rivisto i suoi amici, non avrebbe più potuto imparare cose nuove.

-Impedimenta!!

Argh!!! Di nuovo tu maledetto!

Hermione aprì leggermente gli occhi giusto in tempo per vedere Antrax rientrare nella parete, stava per cadere a terra, ma due forti braccia, braccia che aveva l’impressione di conoscere, la sorressero, tutto quello che riuscì a vedere furono due occhi neri che la fissavano con apprensione, poi…il buio.

allora? ^?^
 
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SeverusSilvia
view post Posted on 28/5/2007, 19:41




bellissimo ti prego posta il seguito!!!
 
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piccy6
view post Posted on 28/5/2007, 21:09




bellissimo!!!
complimenti!!
povera hermione.... tutte a lei capitano...
continua presto è stupenda!!!
 
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damaarwen
view post Posted on 29/5/2007, 08:48




Angel, questo capitolo è molto bello.
La giusta dose di dolcezza e tensione. Bravissima!
Continua presto!
Sono in apprensione per la povera Hermione, e, a dire il vero, anche estremamente curiosa riguardo agli apprensivi occhi neri...
 
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AngelPucca
view post Posted on 3/6/2007, 22:17




Poco dopo che Severus uscì dalla Sala Grande.
“Maledizione! Spero solo che quella ragazzina non si sia cacciata in guai grossi!”
-Sir Nicholas! Proprio lei cercavo!
-Oh, e a cosa debbo questo onore professor Piton?
-Si tratta della Signorina Granger?
-Che cosa?- chiese strabuzzando gli occhi Nick-Quasi-Senza-Testa –È successo qualcosa di grave alla piccola Hermione?
Severus parve disgustato dalla reazione del fantasma –Non ne ho idea. Il punto è che la ragazza è scomparsa nel nulla, non l’ha più vista nessuno dalla fine delle lezioni pomeridiane.
-Oh santo cielo! Dobbiamo fare subito qualcosa!
-È per questo che la stavo cercando.- disse Piton irritato
-Ah si?- domandò il fantasma con arietta innocente.
-Sì. Il preside vuole che lei diffonda la notizia tra i fantasmi e che tutti voi vi adopriate per trovarla, mi sembra ovvio che non dovrete dire nulla agli studenti per non allarmarli.
-Certo, certo! Volo subito!
-Bene!- esclamò a denti stretti il professore che a stento si tratteneva dal lanciare una maledizione al malcapitato fantasma.
-Ah! A proposito!
“No! E ora cosa vuole?! Mi sta facendo perdere tempo!”
-Proprio dopo aver terminale il mio solito giretto per i giardini della scuola mi è sembrato di vedere la signorina in questione dirigersi verso la grande quercia ai limiti della Foresta Proibita, ma non sono sicuro che si trattasse veramente di lei.- detto questo volò via.
“Che cosa?!”
Severus non perse tempo e corse in direzione della quercia di cui parlava Nick-Quasi-Senza-Testa. Non riuscendo a vedere niente prese la bacchetta e dopo aver pronunciato -Lumos!- si accorse che proprio al limitare della foresta, ai piedi di un albero c’era un libro; Severus lo prese e se lo rigirò la tra le mani, era un libro sulla letteratura inglese della fine del Seicento: che cosa ci faceva un libro del genere nella Foresta Proibita? Pensò immediatamente che potesse appartenere a Hermione, così lo sfogliò e su alcune pagine riconobbe la scrittura sinuosa ed elegante dell’alunna scomparsa. Poi notò qualcosa di strano su quel libro…era coperto da una stana e leggera polvere bluastra. Severus guardò dritto davanti a sé per un secondo, poi, notando altre tracce di quella polvere, si alzò e senza esitare entrò nella foresta.
Proseguiva lentamente, la bacchetta davanti a sé, si guardava intono con circospezione, attento a qualunque movimento sospetto. Ogni tanto abbassava lo sguardo per vedere se la scia che seguiva era giusta, poi un particolare lo costrinse a fermarsi. Per terra vide un ramo strano, molto sottile, dalla forma troppo regolare per essere un comune ramo, si avvicinò con cautela, per quel che ne sapeva quella poteva essere una trappola. Appena fu abbastanza vicino fu in grado di riconoscere quel “ramo”: era una bacchetta! E molto probabilmente era la bacchetta della Granger!
“Maledizione! Non solo quella ragazzina è scomparsa, ma è scomparsa nella Foresta Proibita! Vi sembra già troppo? No! Quella sapientona doveva anche perdere la bacchetta! Spero solo di sbagliarmi riguardo a questa polvere.”
Severus raccolse la bacchetta da terra e quando si rialzò quello che notò non gli piacque per niente: i rami più bassi, quelli che gli arrivavano si e no alla testa, erano spezzati e tutti rivolti verso l’interno della foresta, significava quindi che chiunque avesse rapito la Granger, l’aveva trascinata con una forza tale da spezzare gli alberi.
“Tutti gli indizi portano a lui…sarà meglio avvertire Silente. Però se lo facessi potremmo non arrivare in tempo e per la Granger potrebbe essere troppo tardi!”
Severus cominciò a correre finché non giunse all’ingresso di una caverna. Rimase lì impalato per un attimo, poi senti un grido
-AHAHAHAAHAAH!!!!!!!!!!!!!
“Hermione!”
Senza indugio Severus entrò nella caverna, continuò a correre sempre più velocemente man mano che le grida aumentarono, arrivato a destinazione la vista di quello che stava succedendo gli fece raggelare il sangue nella vene. Vide il Antrax sbucare dalla parete, le sue braccia si allungarono e si divisero in mille tentacoli che andarono a stringere la ragazza in una morsa ferrea, dopodiché avvicinò lentamente la sua preda a sé. La creatura continuò a sghignazzare, poi, dopo aver accostato la bocca alla fronte dalle ragazza cominciò a succhiare la sua mente.
Ahahahaha!!! Si! Erano anni che non mi gustavo una mente così lucida a piena di sapere! Tu mi darai le energie di cui ho bisogno per il mio risveglio! Ahahahahah!!!!
-NOOOO!!!!! AIUTOO!!!
È inutile! Qui non ti sente nessuno!!
Ripresosi da quello stato di shock, Severus impugnò saldamente la bacchetta, la puntò contro Antrax e gridò:
-Impedimenta!!
La creatura si ritirò e lui corse immediatamente da Hermione, che era caduta malamente al suolo; per una frazione di secondo i loro occhi si incontrarono, poi lei svenne.

Il rumore di uno scoppiettio la ridestò dal suo sonno. Si alzò a fatica sulla braccia, alla sua destra sentì uno strano calore; si girò e vide un fuoco: chi l’aveva acceso? Ma soprattutto cosa era successo? Non ricordava bene cosa fosse successo…le sembrava di ricordare qualcosa riguardo a degli strani tentacoli che la avvolgevano. “Ahi!” Tutto quel pensare le fece venire mal di testa.
-Non dovrebbe sforzarsi.
-Eh?
Hermione si girò di scatto e notò la figura imponente del professor Piton che teneva in mano dei rami.
-Perché quella faccia stupita? Non ricorda perché è qui?
-N…no, a dir la verità no.
-Non ricorda niente di Antrax?
-Aspetti...ah!
-Cos’ha? Non si sente bene?- chiese Piton apprensivo, dopo aver lasciato cadere la legna raccolta.
-No niente.- rispose la ragazza imbarazzata dalla vicinanza dell’uomo. –Ho solo dei brevi flash su quello che credo mi sia successo…non è che magari potrebbe raccontarmi lei?
-D’accordo.

Un animale argentato correva veloce per la Foresta Proibita e si dirigeva verso il castello. Entrato dal portone attraversò tutti i corridoi sotto lo sguardo attonito di alcuni ragazzi, poi l’animale entrò in un’aula in cui sedevano alcuni gli insegnati. Alla sua apparizione Silente corrugò la fronte: quello era una volpe a nove code…il patronus di Severus! Subito il vecchio preside gli si avvicinò, dopo avergli toccato il muso la volpe gli passò attraverso e poi si dissolse.
-Professore...?- lo chiamò timidamente la McGranitt dopo aver riconosciuto anch’ella il patronus di Severus.
-La signorina Granger è in buone mani.
-Ne sei sicuro?
-Si, Hermione è con Severus, purtroppo si trovano nella caverna di Antrax nella Foresta Proibita, ma Severus è più che in grado di difendere se stesso e la nostra alunna. Adesso la pioggia è troppo violenta, se cercassimo di addentrarci rischieremo di perderci, stessa cosa per quei due. Non appena la pioggia sarà terminata potremmo soccorrerli.
-Ma come? Li abbandoniamo così?
-Non preoccuparti Minerva, Antrax è ancora molto debole. Severus può fronteggiarlo senza problemi. Mi fido di lui.
-Va bene, se lo dici tu.
-Bene. Ora mia cara Minerva, che ne dici se torniamo in Sala Grande? Adesso che sappiamo che la signorina Granger è al sicuro mi è tornato l’appetito, tu no?
-S…sì.
Quando fecero ritorno in Sala un gruppo di Grifondoro del settimo anno si girò verso di loro, si guardarono brevemente, poi Harry sii alzò e andò incontro al preside.
-Signore, avete trovato Hermione?
-Si, Harry, sappiamo dove si trova.
-E sta bene? Dov’è? Possiamo vederla?
-Sta benone, in questo momento è insieme al professor Piton.
-Con Piton?
-Si Harry, il professor Piton.
-E secondo lei Hermione è al sicuro insieme a lui?
-Certo Harry, ho piena fiducia nel professor Piton. Ora se permetti vorrei mettere qualcosa sotto i denti, sto morendo di fame.
-Ma..?!
Harry rimase imbambolato mentre il professor Silente e la professoressa McGranitt tornavano al tavolo degli insegnati. Piano piano si risedette accanto ai suoi compagni e con espressione shockata disse ai suoi compagni che la loro Hermione era da qualche parte insieme a Piton. Subito tutti si girarono verso Silente che stava mangiando tranquillamente e lo scrutarono attentamente: forse quello non era il vero preside! Egli però rispose ai loro sguardi con un sorriso, prese il calice e bevve un sorso di vino.
Niente da fare…quello era davvero Silente, quindi non potevano fare altro che aspettare pazientemente il ritorno della loro amica.

-E così quell’essere ha cercato di mangiare la mia mente…ma anche stavolta sono salva solo grazie a lei. Grazie davvero.
Severus non rispose, si limitò a guardarla, per poi spostare lo sguardo sul fuoco da lui acceso.
Dopo attimi di silenzio Hermione decise di intraprendere ‘quella’ discussione.
-Professore…riguardo a quella sera…- si fermò per vedere la sua reazione, ma l’uomo non si mosse. Attese qualche secondo, ma lui non aprì bocca, così lei continuò.
-Ecco…volevo solo dire che…
-Mi ha già ringraziato per averla salvata dal signor Weasley.
-S…si, ma non è questo quello che…quello che volevo dirle…- ormai la ragazza era preda dell’imbarazzo.
-Ah, no? E allora cosa?
-Be’…mi sembra ovvio…mi riferivo a quando noi ci siamo…ecco…baciati.
Ecco! L’aveva detto! E ora? Quale sarebbe stata la reazione dell’uomo? L’avrebbe baciata di nuovo? Sperava di sì! Purtroppo la sua fu una reazione inaspettata che le fece male, molto male.
Si girò verso di lei, ma senza guardarla negli occhi, pi con voce fredda e distaccata parlò.
-Non ricordo. Sono assolutamente sicuro di averla portata in infermeria subito dopo aver ordinato al signor Weasley di andare dalla professoressa McGranitt.
A Hermione venne un colpo al cuore! Spostò lo sguardo sulle fiamme scoppiettanti. C’era rimasta davvero male; ad ogni parola che lui pronunciava hermione sentiva come dei coltelli che le trapassavano il cuore. Non aveva mai sentito così tanto dolore, eppure non capiva, sapeva che quello che provava nei confronti di Piton era solo una semplice cottarella, nonostante questo le sue parole continuarono a ferirla a tal punto che le lacrime minacciarono di uscire da suoi occhi.
“Non devo piangere! Non davanti a lui! Ho già capito che ritiene il nostro bacio un errore, quindi basta! Il problema non si pone più! La mia è solo una banalissima cotta, adesso che mi ha praticamente rifiutata dovrei riuscire a togliermelo dalla testa no? Si tratta di una normalissima cotta, passerà in fretta! Ma perché fa così male anche se è solo una cotta? Bah! Quanto la faccio difficile! Ovvio che adesso mi sento distrutta! Sono sicura che domattina starò meglio!”
Mentre il suo cuore piangeva Hermione si accucciò vicino al fuoco pronta per addormentarsi.
Severus, dopo aver notato il cambiamento della ragazza, si perse anch’egli nei suoi pensieri.
Era doloroso anche per lui doverla allontanare, ma che altro poteva fare? Lui non era fatto per stare con le persone, non era fatto per avere qualunque tipo di rapporto affettivo! Lui doveva espiare le sue colpe lavorando come spia per Silente, non poteva assolutamente distrarsi! E poi, anche se non fosse stato una spia non avrebbe potuto stare con lei, sapeva che la ragazza aveva solo una cotta, non era innamorata…innamorata…che parola grossa! Come se lui invece fosse innamorato di lei: questa poi! Severus Piton innamorato! Ah! Era un concetto che non poteva stare in piedi, per niente!
Poi si concesse di chiudere gli occhi. Accidenti! Ultimamente non faceva altro che pensare a lei prima di andare a dormire…un'altra cosa a cui avrebbe pensato più avanti.

Eccomi di ritorno! Vi sono mancata? Spero che questo capitolo vi piaccia...ma soprattutto spero di non aver reso Severus troppo OOC! Bacioni!!
 
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116 replies since 8/4/2007, 11:39   2283 views
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