Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Still Alive, una Piton/Herm nata così per gioco

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AngelPucca
view post Posted on 8/4/2007, 11:39




Ciao a tutte! Ecco qua la prima ff che riguarda l'uomo della mia vita. La coppia è ovviamente :snape: :hermy: , la mia preferita! Be', spero che vi piaccia! Buona lettura!


Capitolo 1

La guardava di nascosto, nascondendosi tra quelle pile di compiti dei Tassorosso e Serpeverde del secondo anno. Era lì, davanti a lui, alla sua destra, seduta in prima fila accanto alla signorina Brown e insieme stavano preparando la Pozione Restringente, ogni tanto prendeva la piuma e annotava velocemente degli appunti sulla pozione: aveva il capo leggermente chinato, una cascata di morbidi riccioli castano chiaro le ricadevano dolcemente sulle spalle, gli occhi color cioccolato erano attenti e studiosi; era bellissima. Lei alzò lo sguardo all’improvviso andando ad incrociare gli occhi scuri come le tenebre del suo amato professore; lui accennò lievemente un sorriso malizioso in modo che lo vedesse solo lei che nel frattempo era arrossita ricambiando però il sorriso per poi tornare a dedicarsi alla preparazione della sua pozione.
“manca solo l’ultimo ingrediente…eccolo qui, poi…mescolare 3 volte in senso antiorario e far bollire all’incirca per 35 minuti o almeno finchè la pozione non assumerà un colore celestino molto chiaro…fatto! Ora devo solo aspettare!”
mentre guardava di nascosto il suo professore Hermione ricordò come cominciò la loro storia.

In Sala Grande durante il pranzo c’era il solito chiacchiericcio: chi parlava di Quidditch, chi dell’ultimo successo delle Sorelle Stravagarie, chi delle lezioni sempre più pesanti, chi di moda e trucchi. Al tavolo dei Grifoni due persone stavano litigando facendo esasperare una terza persona che cercava di calmarli; alcuni dei loro compagni non li guardavano neanche poiché quelle scene si ripetevano ogni santo giorno, gli altri invece li guardavano giusto per farsi due risate tra amici:
-Hermione non sono stato io, te lo giuro!
-Come vuoi Ronald…come vuoi!
-Uffi! Hermione devi credermi!
-Si, si, ti credo, come no.
-Ragazzi, dai basta finitela!
In quell’istante arrivò un’altra persona.
-Ciao a tutti! Ehi, ma che è successo stavolta?
-Ciao Ginny, niente di grave, Ron ha solo fatto in modo che Piton mettesse in punizione Herm.
-Harry! Pensavo che tu credessi a me invece che a lei!
-Piton ti ha messo in punizione?! Ron, ma si può sapere cosa hai fatto?
-Ma perché dovete sempre credere che sia colpa mia?
-Su, Ron calmati…
-Forse perché è ‘sempre’ colpa tua, Ronald?
-Hermione dai, almeno tu, basta.
-Va bene, avete ragione, basta. Scusate.
-Le voglio anch’io le scuse, mi accusi ingiustamente!
A quel punto Hermione non ce la fece più, chiuse il libro che stava leggendo con uno scatto e guardò Ron dritto negli occhi:
-Ronald Bilius Weasley…tu devi smetterla di fare il bambino e pretendere che tutti stiano al tuo servizio, hai 18 anni…cresci una buona volta!
E dopo aver detto ciò e lasciato tutti a bocca aperta Hermione prese le sue cose e uscì dalla Sala Grande con passo fermo ma decisamente arrabbiato; si diresse verso uno dei pochi luoghi in cui poteva rilassarsi, ma soprattutto in cui c’era silenzio: la biblioteca. Si diresse verso il suo solito tavolo, quello vicino alla sezione proibita. Appoggiò le sue cose sul tavolo, si sedette e fece un bel respiro profondo…dopo essersi calmata almeno un po’ prese dalla sua borsa il libro di pozioni ed una pergamena per scrivere la relazione sugli effetti della pozione cicatrizzante se usata eccessivamente. Mentre leggeva il suo libro, decise di cercare qualche informazione anche su altri libri, per fortuna si trovava nella sezione di Pozioni e non ebbe alcuna difficoltà a trovare il libro che cercava: “Pozioni: conseguenze, effetti, cure”, tornò al suo posto e cominciò silenziosamente riempire la sua pergamena; era talmente concentrata che non si accorse della figura che sbucò dallo scaffale dietro di lei. Quella figura invece la notò subito, ma la ignorò completamente andando a cercare il libro che gli serviva.
“Non c’è…chi diamine potrebbe averlo preso?” si voltò rassegnato e nel farlo scorse il libro che stava leggendo la Grifoncina. “Ecco chi è che l’ha preso”.
-Signorina Granger, a quanto vedo oggi sembra avere tutta l’intenzione di ostacolare i miei progetti.
Hermione, sentendosi chiamare da quella voce irritante e ormai molto conosciuta, alzò la testa lentamente:
-Salve Professore…non capisco che cosa ho fatto adesso.
-Niente Granger, riflettevo solo sul fatto che oggi non solo mi hai interrotto continuamente durante la lezione facendomi perdere del tempo prezioso, ma adesso che ho bisogno di un libro dov’è che lo vedo? Tra le tue mani. Oggi mi hai già fatto perdere la pazienza una volta Granger…non ti consiglio di farmela perdere di nuovo.
Hermione sorresse lo sguardo penetrante del professore e rispose con tutto il suo coraggio di Grifondoro:
-Non ho colpa professore se lei non è arrivato in tempo per prendere il libro prima di me.
-Attenta Granger, questa tua insolenza potrebbe costarti un’altra settimana, se non mese di punizione.
-E con ciò? Dovrei darle questo libro?
-Ovvio che no sciocca, ti sto dicendo di smetterla di fare la saputella a meno che tu non voglia passare il resto dell’anno scolastico in punizione.
Hermione non ce la faceva più, stava per esplodere, ma preferì trattenersi per non peggiorare la situazione, ben sapendo però che Piton si sarebbe meritato un bell’Incantesimo.
-Ci siamo capiti allora…a quanto pare Granger quel tuo cervello non lo usi solo per tirare fuori Potter e Weasley dai guai. Ci vediamo stasera alle sei nel mio ufficio Granger e vedi di essere puntuale.
-Stia tranquillo professore, non mancherò per nulla al mondo.
Doveva trovare il modo per vendicarsi, era stufa di essere trattata così da Piton, insomma! Lei era una degli allievi più bravi della scuola, se non LA migliore e lui la umiliava sempre dandole della saputella o paragonandola, anzi, minimizzandola di fronte a quel furetto albino di Malfoy. Basta! Ormai incapace di concentrarsi sulla ricerca prese le sue cose con furia e andò nel suo dormitorio.
Quando tornò in Sala Comune vi trovò Ron che non appena la vide girò la testa dall’altra parte mettendo su un’espressione a dir poco infantile.
“Ron sei proprio un bambino”
Hermione non lo prese minimamente in considerazione e raggiunse con tutta tranquillità la sua camera, sistemò libri e quaderni sulla scrivania, si cambiò gli abiti indossando al posto della divisa un paio di jeans chiari e un maglioncino nero aderente a collo alto; non appena ebbe finito anche di rinfrescarsi uscì dalla Sala Comune, sempre ignorando Ron, e si incamminò verso l’ufficio di Piton, col crescente timore di ricevere una punizione terribile. Arrivata di fronte alla porta alzò il pugno per bussare, ma una mano dietro di lui si appoggiò allo stipite della porta.
-È in anticipo di 10 minuti signorina Granger, meglio così, prima arriva più cose potrà fare.
Piton con finta cavalleria le aprì la porta e la fece entrare per prima nell’ufficio che era abbastanza spazioso: sul muro di destra e metà di quello centrale c’erano molti scaffali pieni di libri, mentre sull’altra metà e sul muro di sinistra gli scaffali erano pieni dei vari ingredienti per pozioni. La scrivania di legno di quercia era lunga e anche su di essa erano appoggiati molto ordinatamente libri, pozioni e appunti. Non c’erano finestre, tranne quella dietro la scrivania; adesso da essa entravano deboli fasci di luce arancione scuro, segno che il sole stava tramontando. Appena chiusa la porta il Professore accese delle candele con un colpo di bacchetta e si diresse alla sua scrivania con passo fermo e rapido che fece fluttuare il suo mantello nero come la notte.
-Granger, non ti ho fatto venire qui per concederti un giro turistico del mio ufficio ma per assegnarti la tua punizione.- disse ghignando.
Balbettò delle scuse e per tutta risposta lui ghignò ancora di più.
-Come avrai notato durante il tuo “tour panoramico” la parete di sinistra è piena di in gradienti per pozioni…dovrai rimette in ordine gli ingredienti in ordine alfabetico.
“Solo questo?!”
Piton mi guardò per una frazione di secondo con un ghigno dipinto sulle labbra e aggiunse:
-Dopo di che dovrai pulire il calderone che sto usando per preparare una pozione…senza magia. E visto che sei un’insopportabile so-tutto-io sono sicuro che conosci la particolarità delle pozioni contro le bruciature che usa Madama Chips.
Hermione spalancò gli occhi: “Che cosa?! Ma è matto? Durante la cottura i resti degli ingredienti si depositano sul fondo e si incrostano facilmente!!!!”
-Dalla tua espressione posso dedurre che tu sappia cosa implica questo.
-Si professore.
-Bene allora, comincia e non disturbarmi, non fare rumore e soprattutto non rompere niente.
-Certo professore.
“Ma per chi mi ha preso? Per una cretina?”
Seppur di malavoglia Hermione cominciò a lavorare, gli scaffali erano pieni zeppi, non sapeva neppure da dove cominciare, in più non riusciva ad arrivare a quelli più alti nemmeno in punta di piedi.
“E adesso come faccio?”
-Professore…?
-Ti avevo detto di non disturbarmi, o sbaglio?
-Si, professore, ma non riesco ad arrivare agli scaffali più in alto, come faccio a riordinarli?- chiese la ragazza con tono canzonatorio
-C’è una scala alla tua destra Granger- rispose facendo finta di non aver notato il tono sfrontato di lei.
-Grazie.- balbettò lei con aria scocciata.
–E vedi di no parlarmi più, mi hai già fatto venire il mal di testa.
“Se gli da tanto fastidio la mia presenza poteva non punirmi! Mah!”
Hermione lavorava alacremente e con molta concentrazione, in circa due ore Hermione riuscì a sistemare tutte le lettere dalla ‘A’ alla ‘G’.
“Fiuuu! Mamma mia che stanchezza…e sono solo alla “G”, in più comincio anche a sentire fame! Peggio di così non può andare…ops! Mi sbagliavo.”
Lo stomaco di Hermione si lamentò per la fame, ma Piton sembrava non essersi accorto di niente; Hermione si girò piano pensando a quali parole usare per dire a piton che stava morendo di fame.
-Professore…?- sussurrò leggermente
-Ehm, Professore?
Piton alzò lo sguardo e lo posò su di lei, poi con un leggero colpo di bacchetta fece apparire un piatto pieno di panini col prosciutto, col tacchino o col roastbeef e una caraffa di succo di zucca. Lei si avvicinò lentamente mentre lui faceva apparire una sedia anche per lei.
-Ecco qua, buon appetito Granger.
-Grazie, professore, buon appetito anche a lei- disse timidamente.
Hermione fece vagare lo sguardo per tutta la stanza analizzando tutto, be’, non c’era molto da analizzare, quella stanza era piena di libri, ingredienti, provette e calderoni; una cosa però la stupì: il libro che Piton stava leggendo mentre lei stava riordinando gli ingredienti era “L’Alchimista” un romanzo che ovviamente lei aveva già letto.
“Non sapevo che a Piton piacesse questo genere letterario.”-un leggero sorriso si dipinse sulle sue labbra.
-Il motivo di quel sorriso in un posto come questo, Granger?
-Niente professore, è solo che il libro che sta leggendo l’ho letto anch’io.
-Ma c’è qualcosa che la sua mente non ha letto Granger?
-È un complimento?
Non rispose.
“Certo che potrebbe anche rispondermi!!”
-Prendilo come vuoi.
Appena finito di mangiare la ragazza riprese a lavorare in silenzio, mentre stava cercando gli ultimi libri che iniziavano per ‘O’, Piton richiuse il suo libro e alzando lo sguardo sulla Grifoncina la richiamò, ma lei non rispose, troppo impegnata com’era.
-Signorina Granger!- disse più forte.
Hermione alzò la testa di scatto e si girò velocemente facendo roteare i suoi morbidi capelli e con gli occhi sbarrati dalla sorpresa chiese al professore:
-Si? Che ho combinato adesso?
Piton sogghignò leggermente: -Nulla signorina, volevo solo dirle che per oggi la punizione è terminata. Continuerà domani.
-S…si professore. A domani allora, buonanotte.



Dunque? Come vi sembra? Vi prego! lasciatemi un commentuccio!! :( :(

Edited by AngelPucca - 8/4/2007, 13:06
 
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°FreakyAlyce°
view post Posted on 8/4/2007, 13:22




Veramente bello!! Complimenti! Spero che continuerai presto! ^_^
 
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Remus John Lupin
view post Posted on 8/4/2007, 14:23




Molto carina...
Forse un po' banale l'idea della punizione(eh...l'ho usata anche io nella mia...ma io sno miss banalità!^^) ma è il primo capitolo quindi bisogna vedere il continuo...
Stai attenta agli errori di battitura...penso che ci sia un tempo alla prima persona quando tutta la ff è alla terza!^^
Dai continua!!
 
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damaarwen
view post Posted on 9/4/2007, 21:04




Bell'inizio, mi piace.
Effettivamente Remus ha ragione, l'idea della punizione è inflazionata, ma non per questo meno efficacie ed emozionante.
Mi piacciono molto i discorsi diretti di Severus che rispecchiano molto la mia personale idea del personaggio, è un uomo duro, ma che sa addolcirsi se necessario, cercando pur sempre di non manifestare troppo questa sua umanità. Questo aspetto mi sembra evidente nell'attimo in cui intuisce che Hermione ha fame e, senza parlare o chiedere niente, fa apparire del cibo.
Brava!
Ottima anche l'idea di cominciare con il presente dipingendo una scena che sembra di vita quotidiana che però ci fa tornare indietro nei ricordi per spiegarci la nascita della storia.
Un ottimo inizio, mi piace, e visto che mi piace anche la coppia Severus/Hermione spero in un tuo prossimo aggiornamento.
Complimenti!
 
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elena piton
view post Posted on 9/4/2007, 21:10




emplicemente bella, io adoro la coppia everus\Hermione, mi ono piaciuti enormemente i loro dialoghi, spero la continuerai presto
Un bacione
 
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Lady Minerva Snape
view post Posted on 9/4/2007, 21:54




Bello il primo capitolo, forse l'idea della punizione è banale...ma chi se ne frega, l'iportante è che sia un Severus/Hermione! Adoro questa coppia!
 
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Sivra
view post Posted on 9/4/2007, 22:10




Molto carina,anche se non adoro la coppia Sev/Herm...Come ti hanno già detto le altre attenta agli errori...bella l'idea del flashback (ke mi ricorda tanto una mia ff ^^) Brava continua al + presto.
 
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AngelPucca
view post Posted on 10/4/2007, 10:43




grazie mille dei vostri commenti! In effetti non mi piaceva molto iniziare con la solita punizione, ma alla fine mi sono fatta influenzare dalle numerose ff che ho letto :ops: (tra cui quella bellissima di Remus!!!!). Sono contenta che nonostante questo la storia vi piaccia! :wiz2: Thanks !! :kao:
 
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elena piton
view post Posted on 10/4/2007, 13:06




Ciao Angel.. siamo in attesa del prox. cap.

un bacione
 
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damaarwen
view post Posted on 10/4/2007, 18:54




Già, già, mi associo ad elena...quando continui cara?
 
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AngelPucca
view post Posted on 11/4/2007, 21:45




ecco a voi il secondo capitolo! vi ringrazio ancora per i vostri commenti :happy: ! Vi avviso subito però che avevo dei dubbi su questo capitolo perchè credo di aver reso il mio Piton un po' troppo loquace...bho? :huh: giudicate voi (ma vi prego di non essere troppo dure :sigh: !!!)

Hermione ridacchiò sotto i baffi immaginando quanto potesse essere risultata buffa la sua espressione in quel momento. Alzò lo sguardo sulla pozione per vedere se era tutto a posto.
“Perfetta” pensò.
Poi spostò lo sguardo sull’oggetto dei suoi pensieri e lo vide ancora intento a correggere quei compiti. Tornò ad appoggiarsi allo schienale della sedia e a ripensare a quando si erano incontrati durante la ronda nei corridoi prevista dalla sua carica di Prefetto.

“Uff…che freddo che fa!...Allora, vediamo di finire in fretta la ronda così posso tornare tra le mie coperte, al calduccio!” Sul volto annoiato della ragazza si dipinse un sorriso caldo per il pensiero appena formulato, si immaginò seduta su una poltrona a leggere davanti al caminetto e non si accorse di essere finita in un’ala del castello a lei estranea.
“Oh, no! E adesso come faccio a tornare indietro?”
Neanche il tempo di girarsi che andò a sbattere contro qualcuno.
-Ahi! Che male!
-Cosa ci fa a giro a quest’ora in un’ala riservata al personale scolastico?
Quella voce le giunse alle orecchie come una lama affilata e il suo cuore cominciò a battere più velocemente.
-I…io stavo…
-Curiosando in luoghi nei quali non dovrebbe essere.
-Si sbaglia! Sono capitata qui per caso! Stavo facendo la ronda perchè questo è uno dei compiti dei Prefetti, ma come può vedere mi sono persa!
-A quanto sento allora lei non svolge il suo dovere con serietà.
“Ma che fa?! Cerca il pelo nell’uovo?” – Se non le spiace professore io tornerei nel mio dormitorio.
-Sicuro.
-…-
Hermione rimase ferma guardandosi di tanto in tanto attorno per cercare di orientarsi, ma senza successo.
-Be’? Non se ne va?- chiese Piton vedendo la ragazza immobile.
Hermione si girò lentamente, le guance leggermente arrossate per l’imbarazzo e con una vocina flebile simile a quella di una bambina rispose:
-Non so che strada devo prendere.
Piton alzò un sopracciglio, sbarrò gli occhi per una frazione di secondo e scoppiò in una leggera risata sinceramente divertita che non aveva nessun tono canzonatorio.
-Non ci trovo niente da ridere professore.
-Granger, fai così la saputella, ma quando c’è qualcosa che non conosci entri nel pallone.
-Non è affatto vero!
-Venga, le faccio strada…
“È diventato gentile all’improvviso?!”
-…prima si leverà di torno prima potrò terminare il lavoro che hai interrotto.
“mi sembrava troppo gentile…”
La ragazza camminava dietro di lui e intanto si guardava intorno, a differenza dei soliti corridoi che era abituata a vedere, sulle pareti non c’erano né quadri, né arazzi, nemmeno armature.
-Come mai il corridoio che abbiamo appena percorso è spoglio?
-Ma come siamo acute; per tua informazione entrando lì sei entrata nei miei alloggi privati. Incredibile la tua capacità di trovarti in posti insoliti in orari altrettanto insoliti.
-Le ripeto che mi trovavo lì per caso!
Di nuovo calò il silenzio tra i due ed Hermione tornò a guardarsi intorno.
“Certo che devo aver camminato davvero tanto, non riconosco affatto questi corridoi…questo silenzio è straziante!”
-Le piace il libro che sta leggendo?- Le parole le uscirono inconsciamente, solo quando Piton si fermò e si girò per guardarla con occhi stupiti si rese conto di quello che aveva detto.
-Prego?
-Pa…parlavo del libro che stava leggendo quando dovevo scontare la punizione…-
Piton rimase in silenzio e continuava a camminare.
-…quella volta che mi diede da riordinare in ordine alfabe…-
-Ho capito Granger, credi che mi potrei dimenticare la sera in cui sono riuscito per una buona volta a farti tenere chiusa quella tua boccaccia?
La ragazza rimase spiazzata e ferita dalla durezza di quelle parole.
-Mi scusi.- chiese lei realmente dispiaciuta.
Dopo quelle che parvero ore Piton si decise a parlare.
-L’ho finito la sera stessa del tuo ultimo giorno di punizione.
Hermione era indecisa se continuare o no la discussione, ma lui la precedette.
-Come mai me lo chiedi?
-No, è solo che l’ho letto anch’io e l’ho trovato davvero molto interessante. A lei è piaciuto?
-Una storia davvero interessante.- biascicò annoiato
-Già…lei è solito leggere libri di autori babbani?
Senza accorgersene Hermione era partita a ruota libera, quando si trattava di libri lei era sempre pronta ad intavolare discussioni, visto che non aveva mai occasione di parlarne data la cerchia di amici che si ritrovava (vedi Donnola e Sfregiato nda).
-No, l’ho trovato per caso a Grimauld Place.
-Capisco.
E di nuovo i due rimasero in silenzio, poi la ragazza riconobbe il quadro della Dama dei Lupi.
-Ah! Riconosco questi quadri!
-Bene, immagino allora che da qui in poi potrà proseguire da sola.
-Si professore, la ringrazio per avermi accompagnata.
Severus rispose con un lieve cenno del capo.
-Buona notte signorina Granger.
-Buona notte professore.
Hermione si stava dirigendo verso il suo dormitorio, quando alle sue orecchie giunse nuovamente la voce del suo insegnante.
-Ah, e poiché sono le dodici e mezzo passate, ora tarda anche per un Prefetto, 20 punti in meno a Grifondoro.- e si dileguò rapidamente.
-Cos…?!- “brutto bastardo! Ha praticamente fatto il gentile per tutto il tempo, ma all’ultimo secondo gli è venuta la brillante idea di togliermi dei punti! Quel verme!” e se ne tornò nella sua stanza con le orecchie fumanti dalla rabbia. Entrata nella sala comune si stupì di vedere Ron a dormire seduto sulla poltrona, evidentemente voleva aspettarla alzato, ma non ce l’aveva fatta. Certe volte quel ragazzo sapeva intenerirla così tanto quanto farla arrabbiare, ok, erano di più le volte in cui la faceva arrabbiare, ma quando voleva sapeva come farsi perdonare. Appoggiò delicatamente la mano destra sulla spalla del ragazzo e lo scosse leggermente; subito il ragazzo aprì gli occhi e quando incontro quelli della ragazza la salutò.
-Ciao hermione, sei in ritardo.- disse con voce assonnata.
-Si, lo so, ma ho avuto un contrattempo.
-A-ah. Ma ora sei tornata...
-Si, ma perché non…
-zzzz…
“si è riaddormentato…va be’, per una volta lo lascerò dormire qui. Yaaawwn! Sono esausta, è meglio che mi affretti a tornare in camera o mi addormenterò per le scale.”
Entrò in punta di piedi nella stanza per non svegliare le sue compagne, afferrò il suo pigiama e andò a cambiarsi in bagno, poi, sempre in punta di piedi si diresse verso il suo letto.
“Piano piano, piano piano…oh, mamma! Ma Calì e Lavanda non potrebbero evitare di lasciare tutti i loro vestiti all’aria?!”
-Ehi, Herm! Si può sapere dov’eri?
-Non dirmi che sei rimasta a studiare fino ad ora?
-No, non aveva né libri, né pergamene con lei. Ti sei vista con qualcuno?
-Chi è?
-È mio fratello? Oppure ti sei accorta che in giro c’è di meglio?
-Lo conosciamo?
-Certo che lo conosciamo, noi conosciamo tutti in questa scuola!
Stava cominciando a spostare le coperte per entrare nel letto, ma per lo spavento causato da quelle tre oche maledette era caduta per terra.
-Ma io credevo che stavate dormendo!
-Si, ma eravamo curiose di sapere perché sei in ritardo, proprio tu che spacchi sempre il secondo!
-E io che mi preoccupavo anche di non svegliarvi!
-dai Herm! Dicci dove sei stata!
-Con CHI sei stata!
-Ragazze, basta!
-Dai Herm, non vergognarti, siamo le tue amiche.
-E va bene, sono stata tutto il tempo con Piton!
Silenzio totale.
Le tre ragazze scoppiarono subito in una fragorosa risata.
-Herm, mi fai morire!- esclamò Ginny con le lacrime agli occhi.
-Va bene Herm,se non vuoi non dircelo, ma noi lo scopriremo, vedrai!
Le ragazze si infilarono sotto le coperte continuando a ridere finchè non si addormentarono.

Il mattino seguente Hermione fu svegliata dalle voci delle sue compagne di stanza.
-Cosa mi metto oggi?
-È il nostro primo appuntamento e voglio fargli buona impressione!
-Allora forse dovresti metterti questo maglioncino celeste, ti sta così bene!
-Ok, vada per il maglioncino, poi io volevo mettermi gli stivali nuovi, quelli neri.
-È un’ottima idea, ora il problema è gonna o pantaloni?
-È un vero dilemma. Herm, tu che ne pensi?
-Pns ghe vojo dommire.
-COSA?
-Ho detto: penso che voglio dormire! Ma perché siete così intente ad “agghindarvi”?
-Come perché?
-Herm! Oggi è domenica, si va ad Hogsmead! Dobbiamo cercare i regali per il compleanno di Silente. E poi tu esci con mio fratello… in teoria.
Hermione aprì gli occhi e si alzò di scatto, guardò le sue amiche con occhi colmi di terrore e cominciò ad urlare.
-AAAAHHHH!!!!! ME NE ERO SCORDATA!! OH, MIO DIO! COSA POSSO INDOSSARE? COME MI PETTINO? E IL TRUCCO? OH, RAGAZZE, AIUTO!
-E meno male che voleva dormire! -_-
Le tre osservarono piuttosto divertite un’Hermione in preda ad una crisi, poi Ginny si decise ad aiutare l’amica che si era appena messa addosso uno dei maglioni fattale da mamma Weasley e la gonna più brutta che si potesse vedere sul corpo di una ragazza. Quando si guardò allo specchio Hermione per poco non ebbe un infarto.
-Vieni qua Herm. Per questa volta ti perdoniamo e ti aiuteremo a preparati.
-Oh, grazie!
E così le ragazze si prepararono al meglio e appena furono pronte scesero in Sala Grande, dove i rispettivi gruppi le attendevano.
-Ginny! Herm! Ma dove vi eravate cacciate, eh?
-Sta volta è tutta colpa di Herm, io non c’entro!
-Si come no, Ginny!
-Ma è vero! Herm diglielo anche tu!
-È vero, siamo in ritardo per colpa mia, lo ammetto.
Subito Harry e Ron smisero di ridere e guardarono la loro amica.
-Tu in ritardo? Wow! Allora al compito in classe di domani prenderò una O invece della solita A o D!
-Molto spiritoso Harry.
-Hermione è in ritardo! Hermione è in ritardo!
-Oh, avanti Ron! Siamo in ritardo di soli 5 minuti!
-5 minuti? Per la precisione sono…sono…harry, che ore sono?
-Non lo so.
Hermione sbuffò e roteò gli occhi sotto lo sguardo divertito della rossa.
-Ehi, tu!- urlò Ron ad uno studente di Tassorosso del primo anno –Sai che ore sono?
-Le…le 9.30
-Ok, ciao, puoi sparire.
-Ron, lo hai spaventato!
-Ah, ma non gli ho fatto niente! Comunque siete in ritardo di 20 minuti! Meno male che la McGranitt è stata trattenuta da Silente.
Ron continuò a parlare senza sosta anche nella carrozza, ma nessuno dei tre lo stava più ad ascoltare.


anf anf...ce l'ho fatta!!!
 
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damaarwen
view post Posted on 12/4/2007, 09:01




Bello questo capitolo AngelPucca, secondo me Piton non è stato affatto troppo loquace, mi è sembrato perfettamente nel suo stile, con quel piccolo tocco di umanità che eri già riuscita a dargli nel capitolo precedente.
Brava!
Continua presto, sono curiosa!
 
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elena piton
view post Posted on 16/4/2007, 12:49




CITAZIONE (damaarwen @ 12/4/2007, 10:01)
Bello questo capitolo AngelPucca, secondo me Piton non è stato affatto troppo loquace, mi è sembrato perfettamente nel suo stile, con quel piccolo tocco di umanità che eri già riuscita a dargli nel capitolo precedente.
Brava!
Continua presto, sono curiosa!

TI QUOTO PIENAMENTE dAMA
UN BACIONE
 
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Remus John Lupin
view post Posted on 16/4/2007, 12:58




Molto carino Pucca...veramente molto!^^
 
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AngelPucca
view post Posted on 23/4/2007, 21:25




grazie mille ragazze!
ho avuto un dubbio enorme e non sapevo come continuare la storia, ma adesso è tutto a posto, infatti, eccovi il terzo capitolo! Qui purtroppo non ho potuto farne a meno, la punizione qui era necessaria o nel prossimo cap Herm non potrà...alt! sennò vi rovino la sorpresa!! :P Buona lettura ragazze!!

Hermione controllò la sua pozione e notando che tutto stava andando esattamente come doveva si concesse di tornare nuovamente indietro nel tempo con la sua mente, quando per la seconda volta si fece mettere in punizione da Piton.

Era tornata presto da Hogsmead perché come al solito Ron aveva rovinato tutto, ma proprio tutto! Si era vestita tutta per benino solo per lui che guarda che caso strano aveva avuto la faccia tosta di dirle che il maglione che indossava non le stava per niente bene! Su questo aveva deciso di sorvolare, si, infondo era Ron, quello che meno di tutti ci capiva qualcosa di estetica, ma a i Te manici di Scopa aveva superato la sua idiozia: dopo che Madama Rosmerta aveva servito loro le bibite richieste, quel cafone aveva osato darle un consiglio che in tutta sincerità, lei avrebbe preferito ficcargli lì dove non batte il sole!
-Ecco a voi le vostre bibite ragazzi!
-Grazie mille Madama Rosmerta, è sempre la migliore!
-Oh, ma figurati caro, grazie a voi che scegliete di venire qui!
Ron rispose con un sorriso a trentadue denti.
“Brutto essere che non sei altro! Sbaglio o io e te siamo ad un appuntamento?” Hermione stava lanciando fulmini dagli occhi, mentre dalle sue orecchie usciva del fumo.
“Ron ma cosa fai?” pensarono contemporaneamente Ginny e Harry.
Non appena Madama Rosmerta se ne fu andata Ron tornò a dare attenzione ad Hermione.
-Ehi, Herm! Ma cos’hai?
-Dimmelo tu.
Ginny ed Harry decisero di restare fuori da quella faccenda, così si fecero piccoli piccoli.
-Ma come sei scorbutica Hermione!
-Scorbutica io?
-Si! Dovresti essere molto più sciolta e dolce, come Madama Rosmerta, lei sì che perfetta! È anche bellissima!
“Possibile che Ron non sappia tapparsi quella boccaccia?!?!?!” Harry aveva sempre più paura della reazione della sua amica che a giudicare dallo sguardo era pronta ad uccidere.
-Allora perché non te la sposi invece di illudere me, eh?!- urlò in preda all’ira.
Dopo di che corse via in direzione del castello.
Mentre percorreva il corridoio sentì il rumore di scatole e fiale che cadevano, seguite dall’urlo di un uomo. Hermione si girò di scatto e notò una porta, decise di aprirla: al suo interno trovò migliaia e migliaia di ingredienti per Pozioni
E al centro della stanza riconobbe Piton, evidentemente era caduto dalla scala.
-Professore sta bene?- chiese lei una volta avvicinatasi per soccorrere l’uomo.
-Si, si, sto bene…ahi!
-È ferito professore!
-No, non è niente signorina Granger, è solo un innocuo taglietto.
-Oh. Aspetti, l’aiuto ad alzarsi!
-Granger sono solo caduto!
-Scusi! Accidenti, volevo solo essere gentile!- esclamò mettendo il broncio.
Subito il suo gesto fu seguito da una smorfia infastidita.
-Avanti Granger, mi aiuti a mettere a posto queste cose.
-Ma non aveva appena detto di non volerlo il mio aiuto?
-Vuole discutere la decisione del suo insegnante?- chiese inarcando il suo sopracciglio.
-N…no! L’aiuto subito.
-Bene.
Hermione esaminò la situazione: certo che Piton aveva creato proprio un enorme casino! Chissà cosa doveva prendere…
Hermione cominciò a mettere a posto tutto quanto, ma ad un certo punto il silenzio fu spezzato da Piton.
-Come mai non è ad Hogsmead con i suoi compagni?
-Sono andata via prima.
-Cos’è…Weasley si è dimostrato un bambino immaturo quale è?
-Esatto! Non può immaginare cosa ha combinato quel…aspetti! Ma lei come sa che io…?
-Be’, seppur involontariamente la signorina Weasley ha pensato di informare l’intera scuola del suo appuntamento col signor Weasley, quella ragazza dovrebbe imparare a tenere un po’ chiusa quella bocca.
“Ginny! Questa me la paghi! Ecco perché davanti alle carrozze Malfoy e i suoi stavano sghignazzando nella nostra direzione!!!” Mentre stava pensando a come torturare la sua amica Hermione poggiò con troppa violenza la boccetta sullo scaffale, frantumandola, e nel ritirare la mano spaventata fece cadere altre fiale che si infransero scatenando le ire di Piton.
-Signorina Granger cosa ha fatto?
-Mi dispiace! Non l’ho fatto apposta!
-Ci mancherebbe solo questo!
-Be’, professore…posso provare con un reparo…
-Non pensi che se fosse possibile l’avrei già fatto da solo? No, ma che dico, tu non pensi!
Queste parole furono la goccia che fece traboccare il vaso. Okay, Piton era sempre il suo insegnante, aveva capito nel corso di quegli anni come era fatto, ma niente e nessuno gli dava il permesso di insultarla in quel modo. Finora aveva sempre fatto buon viso a cattivo gioco, ma la sua pazienza aveva un limite e Piton l’aveva superato troppe volte.
-COME SI PERMETTE! LE HO ANCHE CHIESTO SCUSA!
-Moderi il tono della voce Granger o sarò costretto a punirla per la sua maleducazione. Si ricordi che sono un suo insegnante.
-E CHI PUNIRA’ LEI PER LA SUA MALEDUCAZIONE NEI MIEI CONFRONTI?!
-Come si permette?! Adesso basta! UN MESE DI PUNIZONE! A PARTIRE DA OGGI STESSO!
-CHE COSA?
-L’AVEVO AVVERTITA! E ADESSO FUORI DI QUI PRIMA CHE COMBINI QUALCHE ALTRO GUAIO!!
-Me ne vado, va bene, va bene!
Hermione uscì da quella stanza livida di rabbia, cominciò a camminare senza una meta precisa, sperando di sbollire la rabbia, ma in quel momento andò a sbattere contro qualcuno.
-Ahia! E sta’ più attento! Mi hai fatto male deficiente!
-Signorina Granger! Ma che parole sono!
-Suvvia Minerva! Le chiedo scusa signorina Granger, spero di non averle fatto troppo male.
A quelle voci la rabbia di Hermione sparì e fu sostituita da imbarazzo.
-Pro…professor Silente…le…le chiedo scusa. É…è solo che…io…si, insomma…non l’avevo proprio vista!- balbettò più rossa dei capelli dei Weasley.
-L’avevo immaginato.
-La prossima volta stia più attenta signorina e usi un linguaggio più appropriato o dovrò toglierle dei punti.
-S…si professoressa.
I due si stavano allontanando quando…
-E 50 PUNTI IN MENO A GRIFONDORO!!!!
-Cosa?! Anche questo?!
-C’è qualcosa che deve dirmi signorina Granger?
Quando la McGranitt usava quel tono, significava che era già un pelino arrabbiata, ma Hermione non ci fece caso e rispose con spavalderia.
-No professoressa.
-Sicura?
-Potrà benissimo valutare la situazione quando vedrà cos’è successo nella dispensa del professor Piton.- e calcando la parola professore se ne andò indignata a testa alta.
“Quel brutto essere che non è altro! Professore un par di bacchette alla liquirizia! Arrrgggh!!” E continuando ad insultare mentalmente quello che lei definiva ‘Professore- per buco di culo –Piton’ si diresse in biblioteca per distrarsi fino all’ora di cena.

Nel frattempo ad Hogsmead.
-Ma perché Hermione se la sarà presa così tanto! Non mi sembra di averle detto niente di male, solo che secondo me dovrebbe essere più gentile, no?
-Ron possibile che tu non capisca come sono fatte le ragazze? Uff! sai che ti dico? Ben ti sta!
-Non mi parlare in questo modo! Sono tuo fratello maggiore!
-Solo per età, perché di cervello sei inferiore perfino a Malferret!- gridò la più piccola dei Weasley man mano che si allontanava.
-Mi…mi ha paragonato al biondastro?
-Eh già.
-Che vuol dire ‘Eh già’?
-Vuol dire che ha ragione.
-Ma come? Anche tu? Dovresti essere dalla mia parte! Insomma, sei o non sei il mio migliore amico?
-Ma certo che lo sono! Per questo ti dico che ti sei comportato male con Herm.
-Perché scusa?
-Non hai visto che non solo indossava dei vestiti di Calì e Lavanda, ma era anche truccata?
-In effetti avevo notato qualcosa di diverso.
-Qualcosa di diverso?! Oggi era davvero bella! E tutto perché oggi voleva far colpo su di te, ma tu niente! E meno male che l’avevi invitata tu per parlare apertamente!
-Lo so Harry, ma non credi che mi sia sentito in imbarazzo?
-Più che in imbarazzo mi sei sembrato un cafone. Ti conviene chiederle scusa.
-Si hai ragione…lo farò…
-…stasera!
-…stasera!...No aspetta! troppo presto!
-Se non lo farai subito rischi di perderla.
-Hai ragione.

Sala Grande. Ora di cena.
-Ehi Herm! Ciao!
-Uh? Oh, ciao Harry! Ben tornato! Ciao Ginny!
-Ciao Herm!...Ehi, che hai? Mi sembri strana stasera!
-No, niente di che! Ho solo mal di testa!
-C…ciao Hermione.
La ragazza squadrò a fondo il ragazzo prima di rispondergli freddamente:
-Ron
Quasi al termine della cena Piton passò vicino ai nostri amici, osservò attentamente negli occhi Hermione e con un ghigno dipinto sul viso le disse:
-Signorina Granger, si ricordi dopo cena di venire nel mio ufficio per la sua nuova punizione.
Hermione sostenne lo sguardo senza rispondere.
-Mi hai capito Granger?
-Si signore. Non mancherò.
-Sarà meglio per lei.
E dopo che si fu dileguato cominciarono la domande.
-Herm, ma cosa è successo?
-Perché Piton ti ha messa in punizione?
-Ti ha fatto perdere le staffe?
-Su ragazzi! Lasciatela un po’ in pace…ha bisogno di aria!- la difese Ginny che subito dopo però aggiunse:
-Che cosa ti ha detto per farti perdere il controllo?
-Oh, fatela finita voi! Non è successo niente di particolare!
E se ne andò in Sala Comune tutta fumante con un solo pensiero in testa: “Accidenti! Non bastava Piton a rovinarmi la serata! Ci si mette anche questo maledetto mal di testa!”
-Ron, mi sa che dovrai rimandare le tue scuse.
-Già.

Dopo essersi cambiata si diresse nell’ufficio di Piton pronta ad affrontare nuovamente quel uomo. Neanche il tempo di bussare che una voce le ordinò bruscamente di entrare subito.
“Mhm…mi sa che qualcuno è nervosetto stasera!”
-Bene Granger, questa è la prima sera del tuo mese di punizione e comincerai col correggere i temi dei Corvonero del terzo anno- disse Piton indicando un’alta pila di compiti – le consiglio di muoversi.
-Si signore.- rispose a denti stretti.
Hermione di mala voglia cominciò a scontare la sua punizione, ma non avrebbe immaginato che quella sera sarebbe successo qualcosa di importante che avrebbe potuto cambiarle la vita e con molta probabilità anche quella di qualcun altro.

 
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