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Okkaaaaay,mentre lavavo i piatti ho avuto l'ispirazione!
Sembra un po' banale all'inizio,ma vorrei fare un bell'intrigo sentimentale dopo.
Non lapidatemi,è il mio primo tentativo di scrittura.
Ok,posto!
Buona lettura a tutti! e mi raccomando,commenti!
1.
-Guardati- si disse Severus Piton,rimirandosi allo specchio. -30 anni passati,e pure di più, ed ancora pensi a lei-
Lei, lei era l’inesprimibile. Era quella ragazza che aveva incontrato 10 anni fa. Non ci aveva nemmeno parlato, né tantomeno aveva il suo indirizzo. Di lei non sapeva niente,se non il nome,ma per lui quella donna era tutta la vita.
Aveva pensato ancora tutto il tempo al suo nome,al suo sorriso,ai suoi occhi.Così profondi,così vivi. Si sedette sulla branda malconcia della sua camera da letto,fissando un punto impreciso davanti ai suoi piedi,assorto.
Poi scandì il suo nome,in poco più di un sussurro.
-Sophie-
Lo faceva stare bene, ma c’era qualcosa di malinconico al tempo stesso:quella ragazza era persa,totalmente.
Poteva essere morta,visti i tempi che correvano, o poteva essere sposata,con una decina di figli a carico.
Una mamma tutta premurosa,di quelle che tutti desiderano. La moglie perfetta.
Chiuse gli occhi per un attimo, lasciando che una lacrima gli solcasse la guancia di quel volto che aveva conosciuto tanto dolore.
E poi rivisse il loro incontro.
Era una bella giornata ventosa, e il giovane Severus camminava per le vie principali di Londra. Aveva come meta il Paiolo Magico;doveva assolutamente prelevare un po’ di denaro dalla Gringott, se non voleva rimanere totalmente al verde.
Stava pensando a quando gli sarebbe piaciuto un nuovo calderone in peltro, e si stava chiedendo quanto avrebbe inciso sul suo stipendio, quando si sentì urtare.
Violentemente venne sbalzato a terra,tornando altrettanto bruscamente alla realtà.
Trattenne tutte le maledizioni che gli vennero in mente, -non era cavalleresco-,pensò.Alzò gli occhi per guardare cosa lo aveva spinto a terra, e rimase senza fiato.
La donna più bella che avesse mai visto gli si affacciò davanti agli occhi.
Aveva capelli castani,sottili,lasciati cadere sulle spalle pallide e setose. Aveva delle stupende labbra rosee,carnose,in perfetto contrasto con la pelle diafana e con gli occhi blu,blu polvere.
Era semplicemente stupenda.
Un vestito blu scuro le ricadeva morbido sul corpo,mettendo in evidenza,senza volgarità,il seno e i fianchi. Si coprì velocemente la coscia con la veste,mentre un tenue rossore le pervadeva le guance.
Così,se possibile,era ancora più bella.
Severus si era perso nel mare dei suoi occhi e ben presto si ritrovò ad immaginare quanto sarebbe stato bello averla tra le sue braccia,baciarla,accudirla e accarezzarla..
… -Scusi.- mormorò lei poco più di un sussurro, lanciando un’occhiata di gentile rimprovero al ragazzo:Severus abbassò lo sguardo, rendendosi conto di aver poggiato la mano sulla sua,che era ancora poggiata sulla coscia.
Cavolo!
-Io,insomma…mi scusi…non.. non era nelle mie intenzioni- diventò tutto rosso e cercò di guardarsi le mani vuote.
-Macchè,capita a tutti,prima o poi. Anche a me è succeso,sa?- disse lei gentilmente.Si mise a sedere sulle ginocchia e si avvicinò al ragazzo. Poi gli passo dolcemente una mano dietro la nuca,scostandogli i capelli che ricadevano sul volto per poi portarli indietro,sull’orecchio.
-Non li tenga davanti. Ha degli occhi stupendi, non vedo perché dovrebbe nasconderli.-
A quel punto Severus era sull’orlo della commozione. Era vicino alla donna più bella di tutto il pianeta e lei gli aveva fatto pure un complimento che nessuno aveva mai osato fargli.
Voleva trattenere la sua mano,voleva stringerla:ma la lasciò correre via.
-g..grazie- fu quello che riuscì a balbettare, e poi si rimise a raccogliere i suoi libri. Erano tutti libri di magia,svariati di pozioni.
-l..lei si interessa di questa materia?- chiese senza alzare lo sguardo,alzando a pena una copia de “Il pozionista pratico”
-Oh nono, le pozioni mi affascinano solamente… -
-oh,io le insegno.Comunque piacere, io sono Severus.-
-Sophie. Lieta di conoscerla.Scusi,ma il tempo è tiranno. Devo correre via. Arrivederci!-
Raccolse di fretta i suoi volumi e poi scappò via,perdendosi tra la marea di folla.
Ancora stordito il ragazzo s’alzò in piedi,fino a quando s’accorse di stringere una cosa soffice in mano.
Era una rosa bianca,che era fuoriuscita da uno dei libri.Profumava ancora.
Si girò,ma la ragazza era ormai introvabile tra quel mare di londinesi che camminavano freteicamente,assorti dai loro problemi e dalle loro faccende…
Un’altra lacrima solcò il viso di Severus. Qualcuno bussò alla porta.
-Chi è?- disse lui,cercando di mantenere il suo solito tono austero.
-Severus,sono Albus. Muoviti,stanno per arrivare gli studenti…- la voce del preside lo raggiunse dall’altra parte della porta.
-Sì,signor preside…-
-Severus?-
-Si?-
-Che c’è? Ti vedo giù…-
-Niente signor preside,niente.-
Sì alzò dalla branda,si asciugo il volto bagnato con la veste e aprì la porta.
-Eccomi,sono pronto-
Silente gli rivolse un gentile sorriso sopra gli occhiali a mezzaluna, lo prese sottobraccio,e lo condusse fuori dalle segrete.
-Vedrai chi ho assunto quest’anno Severus! Dal vice custode ai prof! Ah,se sono validi…Semplicemente incantevoli!-
L’uomo dai capelli neri distolse il suo pensiero da Sophie per un attimo, e il suo viso s’aprì in un ghigno
-Meraviglioso.- commentò sarcastico.
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