| Ahahahha ma grazie!!!!! ;PP Posto altri 2 capitoli!! ^^
4. Nel reparto proibito
Percorrendo i corridoi illuminati dal chiarore lunare, si accorse totalmente di avere le sembianze di Severus Piton, l’uomo che odiava… e rabbrividì.
La sua ombra si stagliava lungo il pavimento e le pareti di pietra, mostrando il mantello svolazzante che indossava al di sopra della camicia da notte grigia, il suo profilo simile ad un uccello, dal lungo becco affilato. Doveva avere proprio un aspetto inquietante, in quella penombra.
Il castello sembrava immerso nel più completo silenzio, un’atmosfera quasi surreale, quando sentì dei passi frenetici lungo il corridoio.
Per un attimo fu tentato di nascondersi dietro l’armatura, ma non fece in tempo: tre ragazzi svoltarono l’angolo: Tiger Goyle e Malfoy.
‘’Professor Piton!’’ esclamò Malfoy non appena lo vide. Era rosso in viso, doveva aver corso.
‘’Malf… Draco!’’ disse Harry, cercando di far mutare il disprezzo nella sua voce in un tono soave. ‘’Come mai in giro, a quest’ora della notte?’’
‘’Stavamo cercando Potter, professore! Nessuno lo trova! Quella stupida della Weasley si è intrufolata in infermeria e non l’ha trovato! Speravamo di… vendicarci… guardi!’’
E Malfoy mostrò il naso di Goyle. A quanto pareva, nessuno era riuscito a togliere il corno che, dopo l’esplosione, gli si era infilato in una narice. E ora, il tutto era ingessato, il che dava a quel ragazzo le sembianze di un grasso rinoceronte.
Harry non poté fare a meno di ridere.
I tre ragazzi lo guardarono sconvolti.
Compreso l’errore, tossicchiò.
‘’E-ehm, dunque, ci ho già pensato io. Potter è in punizione… una punizione tremenda. E ora se non vi dispiace, ho un lavoretto per voi. Seguitemi.’’
Soddisfatto, si lasciò seguire dai tre ragazzi, che si guardavano l’un l’altro con sguardo confuso.
Una volta entrati nel reparto proibito, ed aver messo i tre serpeverde alla ricerca dei due preziosi libri, si accomodò ad un tavolo e prese il libretto che aveva nascosto nella tasca.
Mentre i ragazzi si adoperavano alla ricerca dei libri, non senza difficoltà, visto che la maggior parte di essi cacciavano aculei, liane e zanne una volta aperti, sfogliò le pagine del libretto senza titolo.
Senza dubbio esso era un diario. Severus Piton faceva a meno di scrivere ‘mio caro diario’, ma ogni due o tre pagine vi erano delle date.
Quel diario doveva essere abbastanza recente.
Prese una pagina a caso e iniziò a leggere.
15/03/1991
Ormai la situazione è sempre più snervante.
Raptor, a quanto pare, è sempre più deciso a cercare di conquistare la Pietra Filosofale, nonostante sia palese che quei suoi abracadabra da quattro soldi non glielo permetteranno facilmente. Silente mi ha detto di tenerlo d’occhio, ed infatti, questa sera, al calar del sole, l’ho raggiunto nella Foresta Proibita, e gli ho dato un ultimatum: scegliere da che parte stare.
Sono sicuro che non eravamo soli.
I miei poteri mi permettono di percepire la presenza di altre persone, sebbene io non abbia visto nessuno.
Sono sicuro che era Potter, col suo mantello dell’invisibilità, sono sicuro che mi abbia seguito.
Probabilmente, ascoltando la nostra conversazione, avrà pensato che stavo cercando di costringere Raptor a rubare la Pietra per me. Ma, in fondo, è meglio che la pensi in questo modo.
Meglio che mi odi. Più grande sarà l’odio tra di noi, più le nostre anime saranno tenute a distanza. Ed è ciò che voglio.
Il mio odio, per Potter, è totale.
Lui è fuoco e io sono carne. Due cose che non potrebbero mai stare a contatto.
Lui è la forma vivente del mio dolore. E io, in qualche modo, lo voglio distruggere.
Lui è ciò che resta di tutto il male che mi è stato fatto. E’ l’incarnazione del buio più nero della mia anima, ma la mia anima, che da tempo è spezzata, non ne vuole il contatto. La mia anima sanguina, e lui, è la spada che tiene vive le sue cicatrici.
Temevo quel primo settembre.
Guardare con i miei occhi la mia distruzione.
Quando è entrato nella Sala Grande, si l’ho fatto, l’ho guardato. Solo per un attimo. L’ho guardato negli occhi, e ho sentito qualcosa bruciare dentro.
Quegli occhi. Sono la mia maledizione e la mia benedizione.
Caccio fuori tutto l’odio che ho dentro di me, ogni giorno a lezione quando lo vedo, quando lo incontro per i corridoi, quando è in punizione con me.
Metto un muro infinito d’odio tra me e lui. Così che poi possa tagliare una breccia in quel muro, e guardarlo dall’alto della mia protezione, guardarlo negli occhi. Immergere la mia anima in quegli occhi. Sebbene lo faccia per un istante soltanto, perché temo che lui lo possa notare, possa notare che io…
Un urlo portò Harry alla realtà. Scoprì che tremava, e mentre notava ciò, assisteva anche alla scena di una mummia che si rotolava per la stanza. Un libro del reparto aveva avvolto Tiger in bende bianche, e questo, soffocante, ululava rotolandosi sul pavimento.
Harry si alzò e con un incantesimo tagliuzzante, salvò Tiger.
Questo, singhiozzando e tossendo, si accasciò sul pavimento.
Malfoy era terrorizzato, e intanto cercava di scacciare dalla testa un libro fantasma, che sembrava divertirsi molto a stuzzicare la pazienza del ragazzo.
‘’Allora, Malfoy’’ chiese Harry ‘’Dove sono i libri che ti avevo detto di cercare?’’
‘’Eccoli!’’ disse Malfoy indicando un paio di libri abbandonati sul pavimento. Una mano uscita da un altro libro maledetto caduto in terra, stava cercando di raggiungerli.
Harry calpestò la mano e questa si ritrasse, poi prese i due libri.
‘’Molto bene. Malfoy, porta Tiger in infermeria. Ah’’ aggiunse, mentre questi se la davano a gambe ‘’ e 50 punti in meno a Serpeverde. Malfoy, hai fatto un pessimo lavoro, guarda come è ridotto il Reparto Proibito! Libri a terra da tutte le parti! Appena avete sistemato Tiger, venite qui e rimettete tutto a posto! Gli elfi domestici non possono sempre fare gli schiavi!’’
‘’Ma…’’
Malfoy era senza parole. Probabilmente gli venne qualche dubbio, perché scrutò per bene l’espressione di Piton.
Ma Harry assunse la miglior espressione di disprezzo che gli veniva. Doveva fare molto terrore. I lineamenti e l’aspetto di Piton evidentemente aumentavano la perfidia sul suo volto.
Malfoy si girò e scappò via, e così fece Goyle mentre trascinava Tiger.
Soddisfatto, si avviò di nuovo verso i sotterranei.
‘’Però!’’ pensò mentre camminava ‘’Mica male essere Severus Piton…’’
Poi però ricordò cosa aveva letto nel suo diario ed ebbe un brivido.
Non sapeva interpretare ciò che aveva letto, aveva bisogno di rileggerlo una seconda volta. E soprattutto, aveva bisogno di sapere cosa vi era scritto nell’ultima parte…
5. Una soluzione forse c'è...
Alla fine, a Piton venne un gran mal di testa.
Potter non tornava, e ciò lo metteva in crisi. Chissà quali diavolerie stava combinando in giro per il castello con il suo corpo. Già avevano abbastanza guai. E poi si sentiva incredibilmente confuso.
Gli venivano stranissime idee per la testa.
Chissà se, adesso che aveva il corpo di Harry Potter, era bravo come lui a volare e giocare a Quidditch. Da giovane non era stato un granché, e tutti lo prendevano in giro per questo. Tranne lei, ovviamente, Lily.
E chissà se Lily, se in quel preciso momento per miracolo fosse ritornata in vita e l’avrebbe visto, li, da solo in quello studio immerso nella penombra, non l’avesse abbracciato e baciato, credendolo suo figlio… come non aveva mai fatto con lui.
Mentre immaginava Lily entrare nel suo studio, dire ‘’Harry’’ e abbracciarlo, immaginando il calore di un abbraccio che non aveva mai ricevuto in vita sua da nessuno, si odiò.
Si chiese cosa gli stava succedendo.
Mai pensieri così sciocchi e infantili gli avevano attraversato la mente.
Forse, per possedere il corpo di Potter, era diventato stupido quanto lui.
Non sapendo cosa fare, uscì dal suo ufficio.
Era a metà dei sotterranei quando sentì delle persone correre nella sua direzione.
‘’Harry!’’ disse la voce di una ragazza.
Piton vide davanti a se l’immagine della giovane Weasley, le guance rosse, doveva aver corso parecchio, i capelli rosso fuoco che svolazzavano sulle sue spalle.
‘’Harry!’’ ripeté ‘’ Lo sapevo che ti avrei trovato qui, Ron non voleva darmi ascolto! Ero sicura che Piton ti avesse trascinato nei sotterranei, lo so, lo sentivo!’’
Lo abbracciò. Piton non seppe cosa fare.
‘’Volevo venire a trovarti, anche se l’orario delle visite era finito… e non ho trovato ne te ne il Professor Piton… così sono venuta a cercarti… Anche Malfoy ha saputo che siete spariti ed è in cerca… oh, quello stupido… oh Harry!’’
La ragazza parlava velocissimo, e quando smise all’improvviso di parlare, e lo baciò, Piton per qualche secondo non capì cosa stava accadendo.
Poi il calore di quelle labbra sottili e morbide bruciò sulle sue labbra.
E lui si sentì avvampare, mentre la sua confusione aumentava sempre di più, il suo cervello non riusciva a mettere in ordine i pensieri… tutto ciò che stava accadendo era così assurdo che, ne era sicuro, ben presto lo avrebbero portato al San Mungo nel reparto dei malati mentali.
…sto baciando una ragazza… è la prima ragazza che bacio! Ma è la prima ragazza che bacio, visto che questo non è il mio corpo? … Ma è la ragazza di Potter! …io non bacio le ragazze, io le rifiuto! …davvero le rifiuto? Nessuna ragazza mi si è mai avvicinata, non posso saperlo… forse una bella non l’avrei rifiutata…
E questa è bella… ma cosa penso… però bacia bene… se non ricambio, si accorgerà dell’accaduto…
E ricambiò il bacio. La ragazza si strinse più forte a lui, avvolgendolo tra le sue braccia e i suoi morbidi capelli…
‘’Bastardo!’’
L’urlo rimbombò per tutti i sotterranei.
Questa era la scena.
Severus Piton troneggiava alto sulle figure di Ginny ed Harry, un attimo fa avvinghiati.
Puro odio traspariva da ogni poro della pelle, i denti gialli digrignati… sembrava un cane pronto a mordere.
‘’Come ti sei permesso… come hai osato… baciare la mia ragazza!’’
Ginny lo guardava come se fosse un ricoverato da manicomio.
Si mise tra i due, proteggendo col suo corpo Harry.
Il vero Piton, nei panni di Harry, non sapeva proprio cosa fare. Era contento di quel bacio, ma ne era profondamente imbarazzato, e si sentiva proprio come… Harry Potter colto in flagrante, pronto per la più terribile punizione.
Harry, nei panni di Piton, si gettò veloce sul corpo di Harry, spostando di lato Ginny.
E lo iniziò a prendere a pugni.
‘’Potter, fermo!’’ ansimava Piton, cercando di parare i fendenti e contemporaneamente di prendere la bacchetta magica.
Ma ciò dopo un po’ non fu più necessario.
Un urlo, e la figura di Severus Piton era accasciata a terra, gemendo.
Piton, nelle sembianze di Harry, si rialzò.
‘’Te l’avevo detto di stare fermo, Potter. E’ da un paio di anni che soffro del colpo della strega… se mi piego troppo… beh, ecco cosa succede!’’
La scena era alquanto imbarazzante.
Piton vedeva se stesso disteso a terra, che sputava minacce, le vesti scomposte, come un vecchietto caduto in terra e incapace di alzarsi.
‘’Posso sapere cosa sta succedendo?’’
Chiese una voce alta e ferma.
Il baccano aveva svegliato la McGranitt, che era accorsa in vestaglia, nonché studenti di Serpeverde, che guardavano sconcertati il loro Capo K.O. sul pavimento.
Per un attimo ci fu silenzio, rotto solo dai gemiti di dolore del Piton atterra.
Poi iniziarono a parlare tutti contemporaneamente.
Piton: ‘’Ha cercato di baciare la mia ragazza!’’
Ginny: ‘’Il Professor Piton è fuori di testa! Dice che sono la sua rag… oh, Harry ti ha fatto male?’’ e saltò al braccio di Harry Potter, provocando ululati da parte del Piton sul pavimento.
Harry: ‘’C’è stato un malinteso!’’
‘’Potter! Cosa hai fatto a Severus Piton? Severus, stai bene?’’ disse di rimando la McGranitt, accorrendo ad aiutare il Professore.
Un’ora dopo erano tutti nello studio di Silente, a raccontare lo stato dei fatti. Ginni si teneva a distanza dai due, troppo schifata per abbracciare il vero Harry, con tutti quei capelli unti che aveva in testa, disgustata perché in un certo senso aveva abbracciato e baciato Piton…
‘’ Bene bene bene ‘’ disse Albus pensieroso, guardandosi la punta delle dita.
‘’Preside, conosce qualche rimedio?’’ chiese speranzoso Piton.
‘’ A dire il vero, no ‘’ disse questo guardando prima l’uno e poi l’altro negli occhi.
‘’ Tuttavia, la cosa, da quanto mi dice la mia intuizione, che spesso è molto buono, può andare a posto da sola. ‘’
Tutti si allungarono sulle proprie sedie verso la scrivania del Preside.
Era quasi l’alba, e le prime luci del giorno illuminavano lo studio circolare, i magici oggetti della collezione di Silente, le piume dorate di Fanny la fenice.
‘’Domani tutti gli studenti torneranno a casa, ed è indispensabile che lo faccia anche Harry, per mantenere e rinnovare la protezione che il sangue della madre gli ha dato. Ma chi dei due Harry dovrà tornare a Little Winghing?’’
Harry sperò che la risposta era Severus Piton… un po’ di tortura da parte dei suoi zii gli avrebbe fatto bene, e lui avrebbe potuto trascorrere le vacanze a casa di Ron… anche se il suo aspetto avrebbe fatto paura a tutta la famiglia Weasley…
‘’La risposta è questa: entrambi…’’
Harry e Piton si guardarono negli occhi, scandalizzati. Come avrebbero reagito, i suoi zii, vedendo un mago, simile a Dracula, entrare in casa loro?
‘’…la magia imposta da tua madre, Harry,’’ continuò Silente ‘’ è una delle più potenti in assoluto. E protegge solamente una persona, cioè te, e quindi esigerà, diciamo così, che tu stia in quella casa come persona intera, e non col tuo cervello a gironzolare nel corpo di un altro e il tuo corpo, diciamo così, usato da cervello di un altro’’
A Harry venne mal di testa.
‘’E se la mia supposizione è giusta ‘’ gli occhi di Silente brillarono ‘’ basterà un solo giorno trascorso da entrambi al numero 4 di Privet Dirve. Andrete a dormire la sera, e al mattino vi risveglierete ognuno col proprio corpo.’’ Concluse.
Sembrava molto divertito.
‘’E che cosa diremo ai miei zii, quando vedranno Piton entrare in casa?’’ chiese Harry.
‘’Il Professor Piton, Harry… beh, puoi dire, vediamo un po’, che per la loro sicurezza ho incaricato il nostro migliore Auror per la difesa della casa… dici tutto a nome mio, tua zia capirà Harry.’’
Silente guardò dritto negli occhi Severus Piton, il quale aveva la tipica espressione
di Harry Potter dopo aver ascoltato un discorso di Silente.
|