Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Un dolce ricordo d'infanzia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 11/4/2010, 15:26

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


Fandom: Harry Potter

Pairing: Severus e Civa (personaggio originale)

Rating: Pg

Personaggi: Severus, Civa e Silente

Genere: Romantico

Avvertimenti: Relazione adulto/minore, OOC

Fa freddo. Un freddo che penetra nelle ossa. Civa è corsa via di casa senza nemmeno un giubbotto. Ha sette anni, il viso leggermente allungato,i lineamenti delicati. La sua pelle pallidissima scintilla alla luce; le guance sono accese di rosso fuoco dalle sferzate gelide del vento.
Per terra c’è la neve, bianca, brillante. Anche l’aria è cosparsa di fiocchi candidi che volteggiano in una danza arcana, lenta e ammaliante, per poi posarsi sull’ebano scuro dei suoi riccioli ormai fradici. Tutto è così puro, ammantato da questa coltre silenziosa che attutisce ogni rumore.
C’è tanta luce, ormai. Deve essere quasi metà mattina. Sono ore che cammina.
La piccola si ferma un attimo e si stringe nel golfino di lana leggera, tentando di scaldarsi. Harry le aveva detto di non andare, ma lei doveva farlo; non poteva fermarsi, altrimenti Silente le avrebbe di nuovo bloccato i ricordi e lei non voleva... non voleva dimenticare Severus, le poche ore che Silente concedeva loro per vedersi, le parole che le sussurrava...
Riprese a correre, sperando di scaldarsi, ma era bagnata fino al midollo e non si sentiva più le dita: né quelle delle mani né quelle dei piedini fradici racchiusi dalle ciabattine di peluche rosa.
Tossisce.
Oh, Severus la sgriderà, eccome se la sgriderà! Non solo ha disubbidito, ma si sta pure ammalando... ma ne vale la pena: piuttosto che perdere di nuovo il ricordo dei loro istanti, preferisce sopportare qualsiasi ramanzina, qualsiasi pozione cattiva.
Ormai ha raggiunto i sobborghi di Londra, ma è ancora lontana dalla via che deve raggiungere.
“Devo farcela. Devo farcela” continua a ripetersi fra uno starnuto e un colpo di tosse.
La tempesta si fa più incalzante, l’aria diventa vento, la danza incubo. Ovunque si volti, Civa riesce a vedere solo neve. Bianco, immacolato mantello di neve che ricopre qualsiasi cosa: case, auto, siepi, cartelli.
Inciampa e finisce a faccia in giù nella gelida coltre. Tenta di alzarsi ma il vento la spinge più giù.
Tossisce ancora.
“Severus...”sussurra con la voce arrochita.
Si alza e affonda un passo alla volta nella neve. Non riesce a vedere nulla, ma sa che deve andare a vanti, continuare a camminare finché non vedrà la ciminiera scura e il fiume.
Le fa male tutto: braccia, mani, gambe, piedi, viso. Il vento le gela addosso la neve e i vestiti fradici; la testa le scoppia di dolore, tossisce di continuo e fatica a respirare.
“Severus...” pronunciano le sue labbra, ma il vento che fischia violento nelle sue orecchie le strappa quella parola pronunciata con la voce sempre più flebile.
Si spinge ancora avanti, sfidando la tormenta... poi si ferma. Ansima. Non sente più il proprio corpo. Il cuore batte veloce, come per fuggire dal suo petto. Le labbra si socchiudono un’ultima volta, in un disperato richiamo: “Severus...” ma non esce alcun suono.
Lentamente, la piccola si accascia nella neve, sferzata dalle raffiche insistenti, bagnata dai fiocchi della tormenta spietata.
***
Qualcuno grida. Un uomo. A Civa sembra di riconoscere la sua voce, ma è troppo stanca per associarla a un viso.
C’è caldo. Allora non è più in mezzo alla neve... o forse è stato un sogno? Forse non si è mai mossa di casa e a gridare è zio Vernon.
Tossisce forte. Le fa male il petto e non respira bene. No, non era un sogno... ma dove sta adesso?
L’uomo grida di nuovo e Civa si accorge che c’è qualcuno che gli risponde, un altro uomo. Anche la sua voce la conosce.
“Ti avevo detto di smetterla, vecchio pazzo!” sta urlando il primo uomo. Sembra infuriato. “È troppo grande per questi giochetti! Dovevi capire che non avrebbe più accettato!”
“Calmati, mio caro”
risponde l’altro uomo, con la massima calma. "Civa sta bene e presto aprirà gli occhi. Non vedo perché disperarsi”.
Il primo uomo impreca.
*Parlano di me* realizza sorpresa Civa, tentando di respirare meglio.
“Per colpa tua ha rischiato la vita!” grida di nuovo il primo uomo. “Poteva morire in quella tempesta! Sarebbe morta perché tu non volevi scegliere se tenerla con noi o lasciarla con Harry!”
L’altro tenta di tranquillizzarlo, senza successo.
“No che non mi calmo, Albus!” grida. “Lei è tutto ciò per cui vivo, l’unico motivo per cui ho continuato a combattere! Lei mi ha dato la forza di resistere e di insistere prima ancora di nascere!”
In un secondo, udite quelle parole, Civa capisce perché quella voce le sembrasse tanto familiare.
*Severus!*
Vorrebbe aprire gli occhi, vorrebbe alzarsi e correre da lui. Ma non riesce. Il suo corpo non le risponde.
“Sarebbe morta se non avessi sentito la sua aura svanire!” grida Severus. “Se non fossi così legato a lei da essere in perenne contatto empatico l’avrei persa per sempre!”
La sua voce è intrisa di furia; traspira da ogni sillaba, ogni lettera. Ma c’è qualcos’altro...
“Se solo mi fossi accorto... se avessi capito cos’aveva in mente...”Ora non grida più. Nella sua voce c’è una nota che Civa ha imparato a riconoscere e a odiare: disprezzo per se stesso, profondo e radicato come un cancro nel cuore del suo Severus.
Vorrebbe parlare, vorrebbe dirgli che non era colpa sua quello che era successo, che era stata stupida a pensare di poter raggiungere Spinner’s End nel bel mezzo di una furiosa tempesta di neve, ma le sue labbra sono come incollate insieme.
*Severus!* urla nella propria mente, disperata.
“Anche Remus si sta colpevolizzando allo stesso modo” rispose calmo Silente. “Non serve a nulla odiarsi per quello che è accaduto: Civa è fatta così... se la colpa è di qualcuno, è mia. Avrei dovuto darti ascolto... ma non ho saputo rinunciare all’unica nipote che abbia mai avuto e che mai avrò”.
Ora è calato il silenzio, ma Civa sente il fermento nella mente di Severus, lo sente nella propria testa, nel proprio cuore. Sente l’odio puro che prova per se stesso; il tormento di uomo che ha perso tutto; il disprezzo per non aver saputo rinunciare in principio al sentimento che prova per lei...
E all’improvviso sente di nuovo il proprio corpo. Sente il sangue che fluisce nelle vene, il dolore degli arti intirizziti che stanno riprendendo vita e finalmente riesce ad aprire gli occhi.
Nello stesso istante, Severus alza lo sguardo incredulo su di lei e i loro occhi si incontrano mentre le labbra si aprono all’unisono.
“Civa!”
“Severus!”

La sua voce è poco più di un roco sussurro, quella di Severus un urlo colmo di tutte le emozioni possibili: amore infinito, gioia, sollievo. Non c’è traccia dell’odio che Civa ha percepito nei suoi pensieri.
L’uomo si precipita da lei e la solleva tra le braccia stringendola fino a farle quasi male.
“Ho creduto di averti persa per sempre” confessa in un sussurro appena udibile.
“Non avrei mai potuto andarmene lasciando che tu e quell’idiota di Remus vi prendeste tutte le colpe” mormora affetuosamente la bambina.
Tossisce.
Lui l’allontana un po’ e la osserva preoccupato.
La adagia delicatamente sul letto che Civa ora ha riconosciuto come quello su cui spesso restavano ore a guardarsi, nei sotterranei di Hogwarts, e comincia a tastare delicatamente la sua gola, le braccia, i polpacci, le ginocchia... si ferma. Le sfiora delicatamente il viso.
“Come sta?” chiede Silente avvicinandosi.
Severus non stacca gli occhi dalle chiazze rosse sulle gambe di Civa.
“Il principio di congelamento è passato, la gola si è sgonfiata, ma potrebbe aver preso la polmonite” risponde facendola sedere e toccandole la schiena.
Le sue mani sono calde sulla pelle nuda della piccola e danno sollievo al gelo che sente ancora in corpo.
“Dove sono i miei vestiti?” chiede Civa piegando lievemente il capo di lato.
È di un’innocenza annientante, la pura innocenza e il candore infinito dei bambini.
Severus la fissa incapace di parlare, lo sguardo perso tra i segni rossi che chiazzano la pelle della bambina lì dove il gelo l’ha aggredita più ferocemente. Aveva rischiato di morire...
“Niente polmonite” dice sollevato. “I polmoni sono liberi. La tosse passerà con un infuso”.
Le sorride e Civa rivede l’amarezza che poco prima aveva invaso la sua mente; i suoi occhi scuri sono incendiati di amore per lei e disprezzo per se stesso.
Silente scivola fuori dalla stanza in silenzio.
Piton si alza e prende degli abiti e della biancheria dall’armadio dove tiene le cose di Civa e la veste sfiorando lievemente la pelle vellutata.
“Ecco, la mia principessa è pronta” La prende in braccio e la porta vicino al camino, stringendola affettuosamente.
Sul fuoco è sospeso un calderone d’oro in cui bolle una pozione dal profumo vanigliato: la Dolce Vanilla che Civa adora.
Immerge il mestolo nella pozione, se l’avvicina alle labbra e soffia per farla raffreddare; poi la versa tra le labbra socchiuse di Civa, che beve avidamente.
Severus torna verso il letto e si siede tenendola in braccio.
“Lo sai che ho fatto l’errore più grande della mia vita?” le sussurra guardandola con il tormento negli occhi.
Lei lo fissa con il suo sguardo di smeraldo, seria. Sembra più adulta di quello che in realtà non è.
“Avrei dovuto rinunciare a te quando ho capito che eri diventata l’unica cosa cui tenevo... quando ho compreso che ciò che sentivo per Lily era il legame che avrei avuto con te”.
Lei continua a fissarlo. È troppo difficile. Severus non può fare a meno di lei, è come una droga per lui. Più la guarda e più desidera perdersi in lei, nelle sue emozioni di bambina, vissute senza freni, nei suoi occhi verdi come le foglie d’estate che svelano i segreti del suo animo...
“Sono egoista” mormora a mezza voce, tentando di non farle udire quanto dolore sta provando. “Non riesco a rinunciare a te, nemmeno per un istante... sarebbe come rinunciare alle stelle o al mare o alle nuvole... come rinunciare a un pezzo del mio corpo. Rinunciare a una parte della mia anima. Sei la mia bambina”.
Il mare verde degli occhi di Civa è fisso nei suoi occhi, il visetto immobile.
“Perché non parli?!” esclama Severus disperato. “Perché non mi dici che mi odi, che sono un egoista insensibile e che non vuoi più vedermi?! Se tu lo dici, prometto che non ti importunerò più, darò le dimissioni e mi eclisserò in Alaska, così non dovrai nemmeno sopportarmi come professore...!”
“Stai zitto, cretino”
dice semplicemente la bambina, imbronciata.
Perché diavolo non capiva che dicendo quelle cose la faceva star male?
Non ha mai provato tante emozioni tutte insieme. Desidera con tutto il cuore fargli capire che lei non vuole che lui rinunci al sentimento che li lega. Fargli capire che non le importa quale pericolo possa rappresentare per lei, basta che non la lasci nemmeno per un secondo.
Con lui si sente viva. Le braccia di un Mangiamorte e quelle di un Lupo Mannaro le danno più protezione che quelle del premuroso nonno Albus.
“Ma...” cominciò Piton.
“Ti ho detto di stare zitto, altrimenti ti zittisco io” minacciò la piccola con il viso corrucciato.
E Severus non poté fare a meno di sorridere dell’immane tenerezza che gli faceva vedere un’espressione così adulta sul volto d’angelo di una bambina.
Se ripensava ai momenti che gli avevano cancellato il ricordo di come sorridere... anni e anni senza provare altro che odio e disprezzo per sé e per quello che faceva, mai un sorriso che non fosse il ghigno di un assassino... e poi un angelo gli aveva fatto tornare il sorriso con un semplice gesto. Aveva teso le braccia verso di lui e per magia il dolore di tutto il male che aveva fatto era stato sepolto, travolto e lui aveva sorriso di nuovo.
Ricorda ancora le facce sbalordite dei presenti, quando sorridendo aveva sollevato Civa dal lettino...
“Sono egoista” ripeté scuotendo il capo a occhi chiusi.
“Sappi, Severus Tobias Piton” disse la bambina fissandolo severamente, “che anche se tu decidessi di rinunciare a me per qualche sciocchezza del tipo ‘per il mio bene’ o ‘per proteggerti da me stesso’, la qui presente Civa Lily Aurora Potter non ti permetterà di allontanarti da lei di un solo passo”.
Severus la guardò confuso.
“Perché io non ho la minima intenzione di rinunciare a te, a costo di venirti a ripescare tra le fiamme dell’Ade” Non aveva mai visto tanta serietà sul volto di un bambino; nemmeno lui stesso era mai stato così serio e irremovibile.
“Sono troppo pericoloso per te!” insistette. “Io sono solo capace di distruggere tutto quello che tocco. Guarda cos’ho fatto a tua madre”La sua voce si incrina. È ancora convinto che sia colpa sua se Lily è morta.
“Sei uno stupido” sibila Civa riducendo gli occhioni verdi a fessure scintillanti. “Sai che in qualsiasi caso quel... mostro?...” esita nel pronunciare quella parola e, come riflesso condizionato, si porta una mano al petto per stringere un amuleto che non c’è più. “... ci avrebbe trovati. Il mio destino e la mia aura l’avrebbero attirato; come per te e per Remus anche per lui il sapore del mio cuore è come eroina per un drogato. Sono le tue parole Severus, ricordi? Quando sono venuta ad Azkaban rischiando farmi ammazzare da centinaia di Dissennatori per vederti e Remus si è precipitato a prendermi”.
Severus tace. La piccola ha ragione. Lei è come droga: se l’hai assaggiata non puoi più farne a meno. Se hai guardato una volta nei suoi occhi, in quelle pozze di smeraldo liquido, dovrai farlo per la vita. Ma se un drogato alla droga poteva dire no; un Predestinato non poteva chiudere le porte in viso al destino, anche se questo voleva dire rubare la vita di un angelo innocente.
Sospira e l’abbraccia.
Come sempre lei lo ha zittito. Che cosa può risponderle? Inutile arrampicarsi sugli specchi.
Posa per un secondo le labbra su quelle della bambina; poi le bacia la fronte.
“Quando sarà il momento decideremo” sussurra. “Ora resta con me. Silente verrà a prenderti per bloccarti i ricordi e non voglio sprecare un secondo del poco tempo che abbiamo”.
Lei si raggomitola serena tra le sue braccia. Vale la pena rinunciare per un po’ a quei ricordi se può restare ancora tra le braccia di Severus. Dopotutto, mancano solo quattro anni; poi nemmeno Silente potrà impedirle di compiere con Severus e Remus il proprio destino.
 
Web Contacts  Top
Je Evans
view post Posted on 11/4/2010, 16:10




Bellissima **
Mi piace troppo!!
Brava Jaque!! ^^
:D
 
Top
view post Posted on 11/4/2010, 16:19

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


^_^ Glassie Je
 
Web Contacts  Top
Je Evans
view post Posted on 11/4/2010, 16:30




CITAZIONE (*::*JaQueLinEdEMolAy*::* @ 11/4/2010, 17:19)
^_^ Glassie Je

Prego!! Aspetto l'aggiornamento!! **
Questo lato tenero di Sev mi ha colpito molto! :D
 
Top
Elfosnape
view post Posted on 14/4/2010, 10:30




Bella! Però non ho capio una aosa: civa è la sorella di Harry? e perchè vuol stare con severus?
 
Top
view post Posted on 14/4/2010, 13:58

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


Si, è la gemella di Harry. Il legame che la lega a Severus è simile all'Imprinting dei licantropi in Twilight. Lui vuole renderla felice in ogni modo possibile e lei non vuole vederlo soffrire. Quando cresce, diventano compagni.
 
Web Contacts  Top
Elfosnape
view post Posted on 14/4/2010, 20:48




Ah, mo ho capito! E' bella, ma un po' contorta...Faccio fatica a seguire la linea temporale. In che senso come l'imprinting? Cioè, si sono visti e sono diventati empatici?
E perchè le devon cancellare i ricordi, se severus è un ottimo occlumante? Quanti anno hanno civa ed harry?
 
Top
view post Posted on 15/4/2010, 15:37

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


In questo episodio 7 anni. Le devono cancellare i ricordi per impedirle di rivelare a Harry dove va quando sprisce di casa, non vogliono che sappia della magia prima degli undici anni. Come l'impriting nel senso che Civa è il centro dell'universo di Severus. Per lui è tutto. Vive per renderla felice in ogni modo. E lei ovviamente prova prima affetto infantile e da grande vero amore per lui.
Dovresti leggere il libro che ho riscritto per capire bene.
 
Web Contacts  Top
Elfosnape
view post Posted on 16/4/2010, 08:56




Ah, ho capito. Ma perchè harry nn deve sapere della magia? Che libro é?
 
Top
view post Posted on 16/4/2010, 14:25

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


Il primo HP nella mia versione. Harry non deve sapere per lo stesso motivo che dice silente quando glielo chiede la MGranitt: sarebbe troppo pesante x lui saperlo. Civa è diversa. Lei è una tigre in tutto e per tutto, testarda e determinata. Decisa. Se vuole una cosa la ottiene. E lei acconsente a farsi cancellre i ricordi per poter vedere Piton almeno un paio di volte all'anno.
 
Web Contacts  Top
Serpe89
view post Posted on 16/4/2010, 15:40




Come inizio mi piace...anche se anche io non ho ancora chiarito parecchie cose...tipo cosa lega Remus e Severus?Perchè Severus odia Harry(nei libri di JKR, intendo) e adora Civa?E perchè Silente dice che Civa è sua nipote (o meglio UNICA nipote)?
Spero di capire meglio con i prossimi aggiornamenti!
Civa è molto carina e dolce, anche se fa ragionamenti un po' troppo profondi per la sua età...
In ogni caso la FF è scritta molto bene...aspetto chiarimenti dai prossimi capitoli!!!!
 
Top
view post Posted on 16/4/2010, 17:12

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


Civa è quanto di più simile a Renesmee Cullen sia riuscita a creare. Nonostante l'età, è più grande di quello che dovrebbe quanto a mentalità. Lei è una bambina molto precoce e super intelligente.
Severus adora Civa per lo stesso motivo per cui amava Lily: è la bambina che è destinato ad amare. Lo so che è strano, ma è il modo più bello che ho trovato per definire il legame tra Sev e Lily. Lui in realtà amava la parte di lei che sarebbe diventata Civa.
Remus e Severus sono legati da Civa, anche lui prova per lei quegli stessi sentimenti e anche lui cerca di rinnegarli per non metterla in pericolo con la sua natura.
Per Silente Civa e come se fosse sua nipote. L'ama come un nonno.
 
Web Contacts  Top
Serpe89
view post Posted on 16/4/2010, 20:37




Grazie dei chiarimenti!!! :lol: :lol: :lol:
 
Top
view post Posted on 18/4/2010, 16:50

Photobucket

Group:
Piton Fan
Posts:
6,733
Location:
Petite Paris, la parte magica della città francese

Status:


Figurati^^ il prossimo capitolo (indiscrezioni) vedrà civa un paio d'anni prima (5 anni) fare una gran cavolata per salvare il suo Sevy e Lupin correre a riprenderla.
 
Web Contacts  Top
Elfosnape
view post Posted on 20/4/2010, 20:51




Grazie del chiarimento...Aspetto il prossimo chap!
Hai detto che hai riscritto il 1°libro: riesco a trovare questa tua versione, così da capir meglio la fanfic? anche perchè mi ha incuriosito....
 
Top
27 replies since 11/4/2010, 15:26   303 views
  Share