Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

l'inizio

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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 19/10/2009, 20:13




TITOLO: L'INIZIO
RATING: verde
GENERE: WHAT IF?, AU, avventura, romantico.
AVVERTIMENTI: mi è venuta in mente ascoltando la canzone che più mi piace di Renato Zero, nei giardini che nessuno sa, non so come ho fatto a inventarmi una cosa del genere ma appena l'ho pensata mi è sembrata un'idea strampalata ma bella. Spero di riuscire a descrivere il racconto come si deve.
PERSONAGGI: Tom Riddle, Omega Riddle, Eileen Prince, Severus Piton, Lily Evans, Harry Potter e altri personaggi secondari.
DESCRIZIONE: fine della guerra, sono morte tutte le persone care ad Omega e creata una giratempo...



[...]Un gran freddo dentro l’anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù[...]
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili[…]
troppa fretta in quel tuo crescere[...]
Non dar retta a quelle bambole[...]
Ti darei gli occhi miei,
per vedere ciò che non vedi.
L’energia, l’allegria,
per strapparti ancora sorrisi[...]
Nasconderti le nuvole,
quell’inverno che ti fa male[...]
E poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora[...]
Non sai come è bello stringerti,
ritrovarsi qui a difenderti,
e vestirti e pettinarti si.
E sussurrarti non arrenderti[...]


CAPITOLO 1: LA FINE DELLA VITA
Sono nell'ufficio di quello che un tempo era stato del professor Piton, l'uomo che amavo, una delle vittime della seconda guerra contro Voldemort che era mio padre.
Le lacrime iniziano a sgorgare dai miei occhi senza che potessi fermarle. Avrei fatto qualsiasi cosa per far tornare in vita Severus e tutte quelle povere persone, ma poi mi ricordo delle parole di Silente:”non si possono riportare in vita i morti e se ci si riesce non ne fanno veramente parte e soffrono.” spalanco gli occhi dallo stupore dei miei stessi pensieri... e se?
Mi metto subito all'opera. Un amuleto che possa farmi vivere anche se io non avrei dovuto esistere, dopotutto... lo finisco in tre giorni. È formato da un cinturino di cuoio nero a cui è aggrappata una croce di mercurio con un cristallo nero al centro. Lo indosso e preparo una giratempo, una cosa talmente potente che l'uso è severamente proibito e intercettato, ma io sapevo come fare per non farmi scoprire. Terminato la metto al collo e vado alla Gringott, la banca dei maghi per prelevare tutti i soldi che mi sarebbero serviti nel passato. Li metto dentro una piccola borsa e vado davanti a Magie Sinister. Estraggo la clessidra che può starmi nel palmo della mano e la giro in modo da tornare indietro fino al 1926, fino al momento in cui Merope passa da Magie Sinister per vendergli il medaglione di Serpeverde. La attivo e le persone vanno indietro, scompaiono e compaiono altre persone, finiscono i giorni, iniziano... fino a fermarsi. La giratempo svanisce dal mio palmo in scintille dorate.
Ad un tratto sento qualcuno avvicinarsi a me, mi volto con la bacchetta sfoderata e trovo un uomo ubriaco che mi si avvicina in maniera pericolosa:- ehi piccola, ti va di unirti a me, ci divertiremo insieme...- faccio sibilare la lingua e poi dico:-stammi alla larga schifoso verme!- ed enfatizzo le parole lanciandogli un incantesimo a allontanandolo da me. In quel momento mi accorgo di una donna incinta conciata male che si avvicina al negozio di Magie Sinister osservandomi curiosa e poi il suo sguardo si illumina, si toglie il medaglione a me lo porge:-ti voglio vendere questo, era di Serpeverde!- sorrido appena prendendo dalla borsa una manciata di monete d'oro:-tieni!- lei sorride ringraziandomi e cacciandomi in mano l'oggetto e poi si allontana. Osservo il medaglione che ho tra le mani, il medaglione della nostra famiglia:-apriti.- sussurro in serpentese e appena aperto trovo all'interno una foto, la foto di un uomo molto carino, babbano. Capisco subito che è Tom Riddle, il padre di Voldemort. Richiudo il medaglione con uno scatto e lo metto al collo.
Torno alla Gringott e chiedo ad un folletto di creare una camera Blindata:-dovrà aspettare un po' signora, prima di lei ci sono altri maghi più potenti di lei.- rido:-non c'è nessuno che può venire prima di me! stupido folletto- aggiungo in serpentese:-non ho tempo da perdere! Datti una mossa o patirai le pene peggiori dell'inferno!- i miei occhi divennero rossi e il folletto capisce con chi ha a che fare:-una discendente di Serpeverde!- esclama osservando poi il medaglione appeso al mio collo. Subito l'intera banca viene attraversata da dei sussurri di meraviglia e alcuni spaventati:-bene, bene, bene... non sapevo che esistessero ancora discendenti del grande Salazar Serpeverde.- dice una voce strascicata alle mie spalle. Mi volto e vedo un uomo dai lunghi capelli biondi e occhi grigi:-Hyperion Malfoy. Piacere incontrarla- saluto atona il nonno di Lucius accompagnato da un piccolo bambino che probabilmente era Abraxas Malfoy, il padre di Lucius. Hyperion mi prende la mano e vi posa un leggero bacio:-il piacere è mio, signorina. Non avrei mai creduto di poter incontrare una purosangue come lei.- dice con reverenza. Non faccio in tempo a rispondere che arriva il folletto di prima:-prego mia signora, mi segua, la sua camera blindata è già pronta! Se vuole depositare qualcosa?-
con un gesto elegante sfilo la mano da quella di Hyperion e con un gesto secco del capo mi congedo da lui e dal figlio seguendo il folletto e assicurandomi che tutti i miei preziosi averi fossero ancora al loro posto.
Lascio la maggior parte del denaro nella camera e con quella che tengo vado da una società edile magica molto rinomata e mi faccio costruire un palazzo nell'alta Scozia su un terreno comperato poco prima.
Poi mi dirigo verso il paiolo magico per prendere una stanza fin tanto che la casa non sarà pronta e invio un gufo al San Mungo con una richiesta di lavoro.
Quell'inverno è davvero freddo, la casa è quasi terminata e il momento si avvicinava sempre più.
Inizio a lavorare come guaritrice al San Mungo con la gioia degli altri guaritori.
A Natale per fortuna la casa è pronta e vado a vivere li dentro da sola finché un giorno non si presenta un elfo domestico alla mia porta:-buona sera Signora! Sono Dobby l'elfo domestico. Dobby chiede il permesso di venire a lavorare qui signora!- sorrido:-certo Dobby, benvenuto!- gli mostro la casa e poi lo porto davanti ad una stanza sempre chiusa a chiave:-questa stanza è l'unica della casa ad essere esonerata dalle tue cure. Non devi per nessuna ragione entrare qui dentro a meno che non te lo chieda io stessa esplicitamente. Siamo intesi?- lui fa un inchino:-certo signora.- sorrido di nuovo:-vai pure!- fa un altro inchino e sparisce con un POP. I giorni passano lenti e inesorabili e finalmente giunge il 31 dicembre.

Edited by OmegaGauntRiddle - 21/10/2009, 21:07
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 21/10/2009, 20:06




Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi
E ti vedo morire
Ti fermo all’inferno e mi perdo perché
Non ti lasci salvare da me
Nego i ricordi peggiori
Richiamo i migliori pensieri
Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti
Che il sole esiste per tutti
Esiste per tutti
Esiste per tutti



CAPITOLO 2: LA FINE DELL'INFERNO

Tre giorni dopo sono davanti all'orfanotrofio con il cuore in gola; entro e chiedo di poter parlare con la direttrice. Poco dopo mi ritrovo nel suo studio. La donna mi osserva curiosa:-quindi tu saresti la sorella maggiore. Come mai sua madre era qui e non con lei o suo padre.- sorrisi triste:-sono scappata appena maggiorenne. Non andavamo molto d'accordo e mio padre... è morto dopo che me ne sono andata e lei è rimasta sola. Suo fratello non l'ha più voluta ed io ero troppo orgogliosa per chiederle di venire ad abitare con me. Ma quando ho scoperto pochi giorni fa che è stata qui e... be, ho pensato che un bambino deve poter vivere con la propria famiglia.- lei annuisce:-però ho bisogno di un documento che certifichi che siete parenti! Non vorrei che poi succedessero dei problemi, mi comprenda...- annuisco:-comprendo benissimo. Questo dovrebbe chiarirle tutto.- dico e preso un foglio dalla tasca e praticatogli un incantesimo da sotto la scrivania lo porgo alla donna. I suoi occhi vanno fuori fuoco osservando il foglio per poi tornare normali:-sembra a posto. Bene, allora deve compilare questo foglio.- prendo il foglio che la donna mi porge e lo compilo. Terminato torno a casa con in braccio mio padre neonato. Con quel gesto io non sarei più esistita se non fosse per l'amuleto che indosso.
Passano alcuni anni e Tom cresce e vive con bambini della sua età e con l'amore di un parente e l'amicizia dei suoi amici, sia maghi che babbani. Cresce come dovrebbero crescere tutti i bambini, con la convinzione che tutti sono uguali, che nessuno è superiore, che i maghi devono rispettare i babbani, convivere con loro.
Un giorno però noto che Tom stava facendo quattro chiacchiere con un serpente e allora mi assale un groppo alla gola. E se dopotutto quello che ho fatto appena scopre della camera dei segreti gli venisse voglia di farsi onore? Meglio non rischiare.
-Dobby!- chiamo l'elfo che compare poco dopo accanto a me:-si padrona?- mi chiede.
-tieni d'occhio per un po' Tom, devo andare ad Hogwarts a chiedere una cosa al preside. Va bene?- lui annuisce:-si mia signora.- esco nel giardino e mi inginocchio accanto al bambino che sta ridendo per una battuta fatta dal serpente:-onii-chan!- mi saluta chiamandomi con il termine giapponese, gli piace molto quella parola, gli sembra più affettuoso che qualche altro nome. Sorrido spettinandogli i capelli:-devo andare un attimo via, mi raccomando fa' il bravo e non fare arrabbiare Dobby. D'accordo?- lui annuisce:-va bene onii-chan! Torni presto vero?- mi chiede. Sorrido:-farò il più in fretta possibile.- gli do un bacio sulla fronte ed esco dal giardino per smaterializzarmi ad Hogwarts.
Appena arrivata trovo Silente nella sala d'ingresso:-professor Silente, dovrei parlarle. A lei e al preside se fosse possibile.- lui mi osserva curioso:-ma certo, il professor Dippet è nel suo ufficio, prego mi segua signorina...?- dice porgendomi il braccio:-Omega Gaunt.- rispondo prendendo il suo braccio:-ma può chiamarmi Omega.
E così entriamo nell'ufficio del preside.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 21/10/2009, 20:22




O_O
mi chiedo dove vuoi andare a parare!!!
anche se un'ideuzza ce l'ho!! <_< ma non puoi aver fatto una cosa del genere!!
:omg1:
 
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LadySeveraPendergast
view post Posted on 24/10/2009, 11:27




Sai, anche io mi chiedo dove arriverà questa storia cosi particolare...son davvero curiosa!
Aggiorna presto!
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 26/10/2009, 18:35




la vita è un attimo...
la morte è eterna...
torna sui tuoi passi e cambia esistenza!



CAPITOLO 3: LA FINE DELLA CAMERA

-vede preside, ho un brutto presentimento e voglio essere sicura che i suoi studenti saranno al sicuro, sempre.-
i due uomini hanno uno sguardo preoccupato:-cosa teme esattamente?- mi chiede Silente.
-l'apertura della camera dei segreti.- dico senza giri di parole.
-ma non esiste.- fa notare Dippet.
Scuoto la testa:-esiste eccome! Posso mostrarvi dove si trova... ma non sono venuta qui per questo.-
allora Silente si fa più attento:-cosa è venuta qui a fare allora?- mi chiede.
-sono venuta per eliminare il mostro di Serpeverde e chiudere la camera.- dico sicura e atona.
Silente si alza:-come crede di fare? Secondo la leggenda solo il vero erede di Serpeverde può aprire la camera.- dice passeggiando avanti e indietro per la stanza.
sorrido:-io... sono... l'erede.- dico senza distogliere lo sguardo da quello dell'uomo.
Lui si blocca all'istante:-non può provarlo.-
-oh, si invece che posso. So parlare serpentese e se appoggiasse il cappello sul mio capo glielo direbbe sicuramente anche lui.-
-dimostralo.- dice duro Silente.
-questa può essere una prova sufficiente?- chiedo indicando il medaglione al mio collo. Silente mi osserva:-lo riconosce?- il suo sguardo diventa sorpreso:-il medaglione di Serpeverde! Aprilo!- continuo a sorridere:-apriti!- sussurro il serpentese e quello si apre rivelando la foto mia e di Tom, lo richiudo con uno scatto:-adesso è contento? Mi permetterà di distruggere il basilisco e sigillare la camera in modo che nessuno possa aprirla?- chiedo io perentoria. Loro accettano ma il tutto sotto la sorveglianza di Silente, perciò adesso sto portando Silente all'entrata della camera, nel bagno delle femmine:-aspetti qui, controllo che non ci siano studentesse.- controllo i cubicoli e assicuratami che non vi è nessuno lo faccio entrare e chiudo la porta.
-sento la mancanza di Mirtilla... meglio così- dico ripensando al fantasma che non avrebbe mai abitato in quel bagno.
-apriti!- dico in serpentese e il lavandino inizia a spostarsi rivelando il tubo che porta nella camera. Mi ci calo dentro senza pensarci e percepisco dietro di me Silente fare la stessa cosa.
Quando esco rimango a mezz'aria per non sporcarmi ulteriormente mentre Silente cade faccia in giù nel pavimento. -mi segue, e se dovesse sentire un rumore chiuda gli occhi. Non voglio che muoia- dico piano anche se nella stanza la mia voce rimbomba. Mi incammino rigirandomi tra le mani un ciondolo a forma di spada.
Infine arriviamo davanti all'altra porta formata dai due serpenti e dopo averla aperto dico:resto in fondo alla stanza e non guardi.- lui annuisce anche se noto che è scocciato. Mi avvicino alla statua di Serpeverde:-parlami Serpeverde tu che sei il più grande dei quattro di Hogwarts!- la bocca del mio antenato si apre e ne esce il basilisco che si acquatta davanti a me. Appoggio una mano sul suo muso tra gli occhi e mormoro:-mi dispiace ma deve andare così!- seguita da un incantesimo e un urlo di dolore dell'animale che inizia a dibattersi cercando di togliere l'enorme spadona che gli si è conficcata nel palato. Poco dopo il re dei serpenti cade su di un lato sul pavimento bagnato di acqua e sangue scuro.
Mi avvicino al suo corpo ed estraggo la spada scuotendola per pulirla dal sangue della bestia. Mi incammino verso l'uscita della camera seguita da un Silente alquanto sconcertato:-possiamo andare adesso.- dico senza espressione alcuna sul volto. Non apro bocca fino a che non giungiamo al tubo:-voglio chiederle una cosa... Grindewald. Preferirebbe che qualcuno che non sia lei lo fermasse?- gli chiedo atona. Lui annuisce:-si, lo preferirei.- annuisco anche io:-vorrà dire che ci penserò io a lui.- Silente ride:-cosa credi di poter fare? È un mago oscuro in possesso di una bacchetta straordinaria...- questa volta sono io a ridere:-anche io sono un mago oscuro, non di mia scelta, ma lo sono e la mia bacchetta è stata fabbricata proprio nel tentativo di riprodurre quella che ora è in possesso del carissimo Gellert.- dico salendo con eleganza su per il tubo senza aggiungere altro.
Quando anche Silente è nel bagno chiudo la porta con un incantesimo potente che neanche Voldemort in persona riuscirebbe a spezzare in modo che a Tom non venga in mente di aprirla anche se ormai il basilisco è morto e non può mietere più vittime.
-cosa sei venuta qui a fare?- mi chiede a bruciapelo Silente.
-le ho già risposto Silente! Odio ripetermi!- dico uscendo dal bagno con il vecchio mago alle calcagna.
-no, non è vero! Non hai detto tutta la verità!- esclama Silente cercando di sbarrarmi la strada. Gli punto la spada alla gola:-non mi faccia domande e io non mentirò!- dissi atona.
Lui mi osserva severo:-voglio la verità!-
sogghigno:-buffo, mi ricordo perfettamente una cosa detta proprio da lei; la verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con grande cautela... ed è buffo che proprio lei che è cresciuto nelle menzogne a dire una cosa del genere!-
-io non ho mai detto una cosa del genere...- abbasso la spada e mi allontano da lui:-ehi! Aspetta! Cosa sai di me!- esclama prendendomi per il gomito del braccio sinistro facendomi voltare verso di lui con sguardo duro e senza il segno di pietà:-che ne dice, se le dico che anche se non l'ha colpita lei, è stato proprio lei ad uccidere sua sorella! Con la sua stupidità e la sua sete di potere!- esclamo furiosa. Lui mi lascia di botto il braccio. -e tutto per i doni della morte! Tutto per questo!- esclamo alzando la mano destra dove vi è al dito un anello con una pietra scura su cui vi è un simbolo e proprio al centro un'incrinatura. Lo sguardo di Silente si riempie di dolore:-dove l'hai trovato? E come sai tutto questo?- mi chiede.
-questo anello è passato da generazione in generazione fino a me.- rispondo e con questo chiudo la conversazione e mi allontano e questa volta per qualche motivo Silente non mi segue e non tenta di fermarmi.
Mi smaterializzo di nuovo a casa:-sono tornata Tom!- saluto all'ingresso.
Quando arrivo in salotto ho una brutta visione:-Hyperion! Dico con voce sibilante.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 20/12/2009, 13:02




uhh!! cosa mi stavo perdendo!! è da un po' che non la controllo!!! devi continuarla!! chiaro?!!! bellixximo aggiornamento!!! :)
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 20/12/2009, 13:04




anche io dopo un po' ho deciso di continuarla! spero che vi piaccia come aggiornamento!!! XDXD

CAPITOLO 4: LA FINE DI OGNI BUGIA
Hyperion Malfoy è insieme a Tom che sta giocando ancora con il serpente di prima:- onii-chan!- esclama lui venendomi incontro per abbracciarmi. Lo prendo in braccio:-hai fatto il bravo?- Gli chiedo cercando di sorridere. Lui annuisce:-ma Dobby invece no!- dico seria:- Dobby… Dobby!- ripeto non vedendolo arrivare. Osservo Malfoy:- dov’è il mio elfo- chiedo.
Lui sorride beffardo:- l’ho messo a nanna per un po’! non si preoccupi signorina, si risveglierà! L’ho dovuto fare perché non voleva farmi entrare.- mi avvicino a lui:-che cosa vuole?-
Il suo sorriso straffottente si allarga sul suo volto:-non credo che tu sia la persona più adatta a crescere questo bambino!- i miei occhi diventano rossi dalla rabbia e l’uomo si preoccupa:-fuori da casa mia! Lei non è il benvenuto signor Malfoy!- lui si alza impugnando la bacchetta.
Allora rivolta al serpente sussurro:-tienilo impegnato finché non ho portato Tom al sicuro!- e mi smaterializzo mentre le urla del mago riecheggiano per la casa:-tu resta qui e non uscire per nessuna ragione! Va bene?- dico appoggiando Tom per terra e lui annuisce:-non voglio andare con lui! Voglio restare con te onii-chan!- sorrido:-non ti preoccupare, resterai con me!- e mi smaterializzo di nuovo in salotto ordinando al serpente di ritirarsi dall’attacco e lancio un incantesimo con cui Hyperion dovette nascondersi dietro una poltrona:-ma che razza di incantesimo è!- esclama preoccupato vedendo che la parete su cui si è abbattuto l’incantesimo è pieno di profonde crepe.
-sono molto superiore a te, Hyperion! Vattene!- urlo con lo sguardo infuocato:-ho compiuto magie, che tu patetico ometto, non ti puoi neanche sognare!- e con un altro incantesimo lo faccio sbattere sulla parete e con un altro lo immobilizzo al pavimento. Lui riesce a liberarsi e a lanciare un incantesimo che evito ma mi ferisce al braccio, mi smaterializzo per ricomparire da un’altra parte e riuscendo a schiantarlo.
All’improvviso la porta d’ingresso si apre di botto e nel salotto compare Silente.
-ti ho seguita e quando ho sentito delle esplosioni ho deciso di entrare… ho notato un elfo domestico in cucina svenuto- dice come per spiegare la sua presenza qui.
- Dobby!-esclamo correndo in cucina e lo faccio rinvenire:-mia Signora, mi scusi! Dobby ha fatto entrare il mago cattivo! Dobby ha sbagliato, Dobby si punirà!- lo blocco appena in tempo prima che sbattesse la testa contro il muro.
- Dobby, ti proibisco di punirti!- esclamo dura. Lui si blocca all’istante:-non è colpa tua, non sei abbastanza forte, non avresti potuto cacciarlo- sorrido:-a te l’onore di cacciare il mago cattivo, d’accordo?- lui annuisce contento.
Torno in salotto:-professore può…- ma lui mi interrompe:-dammi pure del tu- annuisco appena:-puoi sistemare il salotto per favore? Non voglio che Tom capisca cosa è successo!- lui annuisce:-ma prima è meglio se ti curi la ferita
Pratico un semplice incantesimo e il taglio si rimargina mentre Silente inizia a riparare il salotto. Vado a prendere Tom nella stanza dove lo avevo lasciato:- onii-chan!- esclama venendomi incontro e abbracciandomi:-cosa è successo?- mi chiede, io sorrido:-niente, Hyperion se n’è andato e penso proprio che non tornerà più!- torniamo di sotto, Dobby sta cucinando la cena e Silente si era accomodato su una poltrona con un bicchiere di idromele in mano:-Albus, di cosa volevi parlare?- chiedo atona e aggiungo:- Tom, questo è il professor Silente, l’insegnante di Trasfigurazione ad Hogwarts.- ad un tratto il serpente si avvicina a Silente in modo minaccioso:- Nagini! Ferma! Non fare del male al professore!- esclama Tom e Silente trattiene rumorosamente il fiato sorpreso.
Io sogghigno:-dovevi aspettartelo.- esclamo mentre Tom si avvicina al serpente che si è accucciato ai piedi della poltrona.
-non pensavo che già a quest’età parlasse serpentese!- esclama.
Io continuo a sorridere:-noi sappiamo il serpentese dalla nascita senza bisogno di impararlo, ne subito consapevoli!- mi siedo.
-volevo chiederti…- inizia diventando subito serio:-perché vuoi combattere con Gellert?-
-ti posso assicurare che non mi interessa la Bacchetta di Sambuco, ho la mia che forse è anche più potente di quella- lui annuisce:- l’avevo capito, allora qual è il vero motivo?- mi verso un po’ di Whisky incendiario dentro un bicchiere:-sono stata costretta a uccidere persone innocenti per tutti questi anni per un uomo, anzi un mostro che non sapeva cosa fosse l’amore, cresciuto odiando i babbani a causa del padre predicando la salvaguardia della purezza del sangue, che non posso permettere neanche a Gellert il privilegio di poter arrivare fino a quel punto…-
Lui si incuriosisce:-a chi ti riferisci?- mi chiede.
-a Lord Voldemort, non lo conosce, ma non ha nulla di cui preoccuparsi… non esiste più ormai.-
-come mai?- bevo un sorso di Whisky che scivola bollente nella gola e rispondo:-conosce la gira tempo extremas?- lui annuisce:-la stanno studiando all’ufficio misteri.- anche io annuisco:-nel mio tempo esiste già ma l’uso è severamente vietato.-
-cosa? Vieni dal futuro? Tu sei pazza! Rovinerai ogni cosa!- io sorrido:-troppo tardi, ormai non esiste più il futuro che conoscevo, a cui appartenevo.- Silente volge lo sguardo su Tom:-era lui?- chiede come se avesse capito. Io annuisco:-siete parenti…- io sogghigno:-mio padre.-
Lo sguardo di Silente è interdetto:- l’amuleto che porto mi tiene in vita anche se io non dovessi esistere, se lo togliessi probabilmente svanirei nel nulla… ma non è ancora il momento per andarmene.-
-cosa vuoi fare?- mi chiede:-evitare che persone innocenti muoiano di nuovo.-
 
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view post Posted on 21/12/2009, 13:35
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Erede Universale del prof. Snape

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Mi incuriosisce molto, non vedo l'ora di leggere il prossimo aggrionamento.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 23/12/2009, 13:26




O_O allora Hyperion è il solito bastardo e sono contenta che gli hai dato una bella lezione, ma continuo ad essere curiosa! dove vuoi andare a parare? continuala!! :)
 
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Elfosnape
view post Posted on 13/4/2010, 12:19




Wow...Intrigante, complimenti!
Spero che finisca bene!
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 13/4/2010, 12:21




ù_ù sapete che mi ero quasi scordata di questo racconto? stasera lo continuerò! se ce la faccio altrimenti domani! sono contenta che vi piaccia!! :)
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 20/5/2010, 13:06




scusate, ho messo molto più tempo a finirla ma con la scuola e le altre FF sono riuscita a postarla solo adesso!! spero vi piaccia!





CAPITOLO 5: LA FINE DELLA SUPREMAZIA MALFOY




Passano gli anni e finalmente arriva la tanto agognata lettera per Hogwarts.
Il primo settembre Tom sale sul binario nove e tre quarti e viene smistato come era ovvio tra i Serpeverde.
Tutto trascorreva tranquillo.
Grindewald era stato sconfitto da Silente, come ha voluto lui stesso, e la pace regnava.
Se c’erano alcuni maghi purosangue che volevano ridurre alla clandestinità i babbani non si sa per certo dato che non cercarono mai di prendere il potere.
Fu quando Tom era al suo quinto anno alla scuola che successe qualcosa di strano.
Arrivò il mio capo insieme al ministro della magia per dirmi di dirigermi immediatamente al castello che stavano succedendo delle cose brutte agli studenti.
Mi diressi in fretta al luogo anche per essere sicura che Tom stesse bene.
Arrivata Silente aveva uno sguardo lugubre.
-Albus, che è successo?- chiesi mentre mi portava in infermeria.
-non lo sappiamo. All’inizio pensavamo fosse solo influenza ma poi abbiamo notato che le cure non funzionavano… Omega, tu sei la migliore guaritrice aiutaci.-
-certo Albus.-
L’infermeria era piena di studenti sdraiati sui lettini.
Mi diressi dal primo ed effettuate analisi veloci dai sintomi avrei detto influenza se non fosse che Albus mi aveva appena detto che le cure non funzionavano.
-chi è stato il primo ad essere affetto da questa cosa?- chiesi subito.
Madama Chips che si era avvicinata mi fece strada verso uno dei primi lettini.
Sdraiato vi era un ragazzo pallido, gli occhi grigi aperti di un millimetro e i capelli biondissimi avevano perso la loro lucidità:- Abraxas Malfoy.- sussurrai.
Lo visitai. Stava davvero molto male.
-Hyperion è stato avvisato?- chiesi mentre frugavo nella borsa che mi ero portata dietro.
-si, tutte le famiglie sono state avvisate.- disse Albus.
-no, mi interessa particolarmente Hyperion.- dissi prendendo una siringa e un laccio emostatico.
-cosa ha fatto appena ne è venuto a conoscenza?- dissi legando il laccio emostatico sul braccio del ragazzo del settimo anno.
-niente, non è neanche venuto a trovarlo. Cosa stai dicendo Omega? Non ti seguo.- disse Silente.
Trovata la vena bucai la pelle e prelevai due fialette di sangue e poi tolsi il laccio e la siringa per poi tamponarlo con del cotone.
-voglio sapere il più presto possibile se i ragazzi che hanno contratto questa cosa sono mezzosangue o figli di babbani.- dissi avvicinandomi alla scrivania e sistemando le provette sopra e cercando un microscopio nella borsa.
-perché? Non hai mai fatto distinzione tra loro. Hai cresciuto Tom con la convinzione che tutti sono uguali e adesso mi chiedi questa cosa? Che succede Omega? Non ti riconosco.- disse Silente infervorandosi.
Mi spazientii:-adesso Albus, se non l’hai notato sto ragionando con la testa di colui che ha combinato questo pasticcio.-
Trovato il microscopio lo appoggiai sul tavolo e preparai il vetrino.
-che intendi dire?- si era calmato.
-intendo dire che da oggi il castello è in quarantena. Nessuno può uscire, nessuno può entrare. Possiamo essere tutti infettati e potremmo espandere questo virus anche fuori. I genitori degli studenti sono venuti per vedere i figli?-
Silente scosse la testa:- Dovrebbero arrivare a momenti.-
Annuii:-bene, prima che arrivino, sigillate le porte. Nessuna cosa deve abbandonare il castello. Soprattutto le persone.-
Silente uscì a dare l’ordine agli altri insegnanti e ad avvisare il ministero che la scuola sarebbe entrata in quarantena. Io mi misi ad analizzare il sangue:-Madama Chips.- la chiamai.
Lei si avvicinò:-cosa posso fare?- chiese.
-può prendere un campione a tutti gli ammalati. A un purosangue e per sicurezza lo cerchi tra i Serpeverde e anche un campione di Tom per favore.- dissi senza alzare lo sguardo.
-d’accordo.- disse lei e iniziò.
Ben presto mi accorsi che nonostante sostenevo che i purosangue e i figli di babbani sono uguali, dovetti ricredermi. Nel campione di Abraxas Malfoy trovai il virus in quantità tali che neanche le difese immunitarie del ragazzo potevano combatterlo.
Proprio così. Hyperion aveva scoperto l’unica minuscola differenza tra i maghi figli di babbani e i purosangue.
I purosangue hanno una difesa immunitaria in più rispetto agli altri, ecco perché i ragazzi che sono stati colpiti da questo virus sono tutti mezzosangue.
Provai a sintetizzare l’antivirus ma non riuscii a farlo dato che se inserivo il virus nel campione di sangue questo uccideva tutte le difese perché minori rispetto al virus.
C’era solo una cosa da fare.
Separai il virus prendendo il campione di Malfoy…
-perché hai separato il virus? Che intenzioni hai?- mi chiese Poppy.
La guardai un momento.
-l’unica cosa che si può fare.- risposi.
Lei mi mise una mano sul braccio dove avevo la siringa.
-rischieresti di morire.-
Sorrisi:-io sono già morta.- risposi.
-lasciala fare.- sussurrò Silente dietro di lei. Aveva uno sguardo duro e severo.
-resterò qui con te. aspettando- mi disse.
Sorrisi:-grazie Albus.- dissi prima di iniettarmi il virus nelle vene.
aspettai parecchio tempo, quanto ci avrebbe messo il mio sistema immunitario a reagire al virus e a sconfiggerlo?
Dopo parecchie ore iniziai ad avere freddo e a mancarmi il fiato.
Mi misurai la temperatura e notai che si era alzata parecchio: 41.
Mi alzai dalla poltrona sulla quale stavo, passai accanto ad Albus che stava leggendo il giornale del giorno ma fatti pochi passi mi dovetti reggere ad un letto per non cadere. La testa mi girava in maniera terribile, non riuscivo più a capire dove stava l’alto e il basso. Sentii Albus dietro di me che diceva qualcosa ma io non riuscivo a sentirlo, la sua voce giungeva ovattata alle mie orecchie. Mi risollevai ma non feci in tempo a fare pochi passi che caddi riversa a terra, la vista offuscata. Vidi solo due sagome incombere su di me, capii dalle loro forme che erano Silente e Poppy.
Mi sentii sollevata e poi appoggiata su di un lettino e poi non vidi più niente solo il buio. Il dolore che provavo alla testa era l’unica cosa che mi diceva che ero ancora viva.
Poi il dolore svanì e pensai che fosse finita finché poi non mi risvegliai a causa di un urlo fuori dall’infermeria.
- Tom. – sussurrai.
-voglio vederla! È mia sorella! Professor Silente, la prego.- disse la voce di Tom.
- Tom, adesso calmati. Tua sorella è molto stanca ha bisogno di riposo. Ti prego di non urlare in quel modo. Disturbi i tuoi compagni malati oltre a lei.- disse Silente calmo.
-non ti preoccupare tua sorella sta bene. È solo stanca.- continuò.
-è molto bravo a dire le menzogne ma non può dirmi per tre giorni la stessa cosa- disse Tom.
Tre giorni… così tanto? Gli altri ragazzi saranno ancora vivi? Aprii gli occhi e mi alzai a sedere sul letto. Mi guardai intorno e notai che tutti i lettini erano occupati, anzi ce n’erano alcuni in più.
Il virus aveva colpito ancora.
Mi alzai e andai verso la mia borsa prendendo una siringa. Certo farsi un prelievo da soli è difficile ma… una mano si appoggiò sulla mia. Alzai lo sguardo e vidi Poppy che prese la siringa e fece lei il prelievo.
-grazie.- le dissi.
-la prossima volta ti uccido io- disse lei severa.
Sorrisi:-speriamo che non ce ne sia bisogno.- risposi.
Presi una provetta e finalmente riuscii a localizzare l’antivirus che aveva sconfitto il virus.
Ne sintetizzai una fialetta con le due del mio sangue, ma non bastava per tutta la scuola.
-Poppy, mi andresti a chiamare Horace per favore?- gli chiesi:-e digli di portare su dei catalizzatori riproduttivi degli anticorpi.-
Lei annuì e uscì.
Sentii che scambiava qualche parola con il preside e poi quest’ultimo si affacciò alla porta.
-Omega!- esclamò. La porta si aprì di più ed entrò Tom che mi corse incontro abbracciandomi.
-ho avuto paura di perderti.- disse lui.
Sorrisi:-guarda che io sono forte! Nessuno mi può uccidere!- esclamai facendo la faccia da supereroe. Lui rise:-si si, come no!-
Strinsi pericolosamente gli occhi e poi me lo avvicinai e gli scompigliai tutti i capelli finché non cedette:-d’accordo! Hai vinto! Nessuno ti può uccidere.- quando lo lasciai continuò la frase:-perché sei peggio della peste!-
-brutto mascalzone!- feci per rincorrerlo quando una fitta alle costole mi fermò.
Strinsi i denti per non urlare.
-è meglio se non fai gesti inconsulti.- disse il preside.
Io annuii:-hai ragione.- mi sedetti sulla poltrona aspettando l’arrivo di Horace.
Non si fecero attendere troppo e quando arrivarono mi misi al lavoro.
Entro poche ore il calderone colmo di una sostanza argentea e inodore mandava vapore e sbuffi di fumo violastro.
-è pronto. Dovete chiamare qui tutti i mezzosangue.- dissi lentamente:-c’è il rischio che anche loro siano contaminati e potrebbero morire. Prima però diamone un sorso a loro.- dissi indicando gli studenti che giacevano sui lettini dell’infermeria.
Io e Poppy iniziammo a far bere la pozione a loro mentre Albus e Horace si preoccupavano di radunare tutti i figli di babbani.


Il giorno dopo parecchi ragazzi si erano già ripresi e un’analisi dettagliata del loro sangue confermò la loro salute.
Anche Abraxas Malfoy si era ripreso anche se molto più lentamente. Tutti gli studenti dovettero bere un po’ della pozione e così anche alcuni insegnanti.
La quarantena fu tolta e la scuola riaperta per far passare i genitori degli studenti.
Arrivarono anche il Ministro con una piccola delegazione del ministero.
-secondo te chi è stato signorina Riddle?- mi chiese Cornelius.
Dopo un attimo di esitazione risposi:-Hyperion Malfoy.-
Lui non volle crederci subito.
-penso che…- ma fui interrotta da una voce familiare.
-TU!- disse Hyperion estraendo la bacchetta ed entrando nell’infermeria puntandomela alla gola.
Non mi mossi:-Hyperion, ti ho sconfitto una volta. Posso rifarlo tutte le volte che voglio.- dissi atona.
-sono passati parecchi anni dall’ultima volta.- mi disse lui.
-e io sono anni che non vedo “via col vento” però dura sempre tre ore e mezzo.- risposi sorridendo.
Lui mi guardò spaesato e io ne approfittai per colpirlo.
Lui cadde a terra sbattendo la testa e svenendo.
-come stavo per dire, penso che troverete dei campioni di virus a Malfoy Manor in una stanza sotto il salotto. E ci troverete altre cose molto interessanti.-
I due auror che erano venuti con lui presero il mago e lo portarono al ministero per delle domande e il ministro con altri due andarono alla casa.
E così un’altra stagione era finita…
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 20/5/2010, 14:55




bellissima!!! bravaa!! daidaidaidaidai!!! continuaaa!!
sono troppo curiosa! cosa centra il nostro cavo Sev!!!???
 
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Je Evans
view post Posted on 20/5/2010, 18:18




Che bella questa fic!! L'ho letta solo ora, ma è molto originale e intrigante!!!
Complimenti!!! :D
 
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Lunatica_Lovegood
view post Posted on 15/6/2010, 20:16




continua ti prego!! belliiina (:
 
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15 replies since 19/10/2009, 20:13   253 views
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