la vita è un attimo...
la morte è eterna...
torna sui tuoi passi e cambia esistenza!
CAPITOLO 3: LA FINE DELLA CAMERA-vede preside, ho un brutto presentimento e voglio essere sicura che i suoi studenti saranno al sicuro, sempre.-
i due uomini hanno uno sguardo preoccupato:-cosa teme esattamente?- mi chiede Silente.
-l'apertura della camera dei segreti.- dico senza giri di parole.
-ma non esiste.- fa notare Dippet.
Scuoto la testa:-esiste eccome! Posso mostrarvi dove si trova... ma non sono venuta qui per questo.-
allora Silente si fa più attento:-cosa è venuta qui a fare allora?- mi chiede.
-sono venuta per eliminare il mostro di Serpeverde e chiudere la camera.- dico sicura e atona.
Silente si alza:-come crede di fare? Secondo la leggenda solo il vero erede di Serpeverde può aprire la camera.- dice passeggiando avanti e indietro per la stanza.
sorrido:-io... sono... l'erede.- dico senza distogliere lo sguardo da quello dell'uomo.
Lui si blocca all'istante:-non può provarlo.-
-oh, si invece che posso. So parlare serpentese e se appoggiasse il cappello sul mio capo glielo direbbe sicuramente anche lui.-
-dimostralo.- dice duro Silente.
-questa può essere una prova sufficiente?- chiedo indicando il medaglione al mio collo. Silente mi osserva:-lo riconosce?- il suo sguardo diventa sorpreso:-il medaglione di Serpeverde! Aprilo!- continuo a sorridere:-
apriti!- sussurro il serpentese e quello si apre rivelando la foto mia e di Tom, lo richiudo con uno scatto:-adesso è contento? Mi permetterà di distruggere il basilisco e sigillare la camera in modo che nessuno possa aprirla?- chiedo io perentoria. Loro accettano ma il tutto sotto la sorveglianza di Silente, perciò adesso sto portando Silente all'entrata della camera, nel bagno delle femmine:-aspetti qui, controllo che non ci siano studentesse.- controllo i cubicoli e assicuratami che non vi è nessuno lo faccio entrare e chiudo la porta.
-sento la mancanza di Mirtilla... meglio così- dico ripensando al fantasma che non avrebbe mai abitato in quel bagno.
-apriti!- dico in serpentese e il lavandino inizia a spostarsi rivelando il tubo che porta nella camera. Mi ci calo dentro senza pensarci e percepisco dietro di me Silente fare la stessa cosa.
Quando esco rimango a mezz'aria per non sporcarmi ulteriormente mentre Silente cade faccia in giù nel pavimento. -mi segue, e se dovesse sentire un rumore chiuda gli occhi. Non voglio che muoia- dico piano anche se nella stanza la mia voce rimbomba. Mi incammino rigirandomi tra le mani un ciondolo a forma di spada.
Infine arriviamo davanti all'altra porta formata dai due serpenti e dopo averla aperto dico:resto in fondo alla stanza e non guardi.- lui annuisce anche se noto che è scocciato. Mi avvicino alla statua di Serpeverde:-parlami Serpeverde tu che sei il più grande dei quattro di Hogwarts!- la bocca del mio antenato si apre e ne esce il basilisco che si acquatta davanti a me. Appoggio una mano sul suo muso tra gli occhi e mormoro:-mi dispiace ma deve andare così!- seguita da un incantesimo e un urlo di dolore dell'animale che inizia a dibattersi cercando di togliere l'enorme spadona che gli si è conficcata nel palato. Poco dopo il re dei serpenti cade su di un lato sul pavimento bagnato di acqua e sangue scuro.
Mi avvicino al suo corpo ed estraggo la spada scuotendola per pulirla dal sangue della bestia. Mi incammino verso l'uscita della camera seguita da un Silente alquanto sconcertato:-possiamo andare adesso.- dico senza espressione alcuna sul volto. Non apro bocca fino a che non giungiamo al tubo:-voglio chiederle una cosa... Grindewald. Preferirebbe che qualcuno che non sia lei lo fermasse?- gli chiedo atona. Lui annuisce:-si, lo preferirei.- annuisco anche io:-vorrà dire che ci penserò io a lui.- Silente ride:-cosa credi di poter fare? È un mago oscuro in possesso di una bacchetta straordinaria...- questa volta sono io a ridere:-anche io sono un mago oscuro, non di mia scelta, ma lo sono e la mia bacchetta è stata fabbricata proprio nel tentativo di riprodurre quella che ora è in possesso del carissimo Gellert.- dico salendo con eleganza su per il tubo senza aggiungere altro.
Quando anche Silente è nel bagno chiudo la porta con un incantesimo potente che neanche Voldemort in persona riuscirebbe a spezzare in modo che a Tom non venga in mente di aprirla anche se ormai il basilisco è morto e non può mietere più vittime.
-cosa sei venuta qui a fare?- mi chiede a bruciapelo Silente.
-le ho già risposto Silente! Odio ripetermi!- dico uscendo dal bagno con il vecchio mago alle calcagna.
-no, non è vero! Non hai detto tutta la verità!- esclama Silente cercando di sbarrarmi la strada. Gli punto la spada alla gola:-non mi faccia domande e io non mentirò!- dissi atona.
Lui mi osserva severo:-voglio la verità!-
sogghigno:-buffo, mi ricordo perfettamente una cosa detta proprio da lei; la verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con grande cautela... ed è buffo che proprio lei che è cresciuto nelle menzogne a dire una cosa del genere!-
-io non ho mai detto una cosa del genere...- abbasso la spada e mi allontano da lui:-ehi! Aspetta! Cosa sai di me!- esclama prendendomi per il gomito del braccio sinistro facendomi voltare verso di lui con sguardo duro e senza il segno di pietà:-che ne dice, se le dico che anche se non l'ha colpita lei, è stato proprio lei ad uccidere sua sorella! Con la sua stupidità e la sua sete di potere!- esclamo furiosa. Lui mi lascia di botto il braccio. -e tutto per i doni della morte! Tutto per questo!- esclamo alzando la mano destra dove vi è al dito un anello con una pietra scura su cui vi è un simbolo e proprio al centro un'incrinatura. Lo sguardo di Silente si riempie di dolore:-dove l'hai trovato? E come sai tutto questo?- mi chiede.
-questo anello è passato da generazione in generazione fino a me.- rispondo e con questo chiudo la conversazione e mi allontano e questa volta per qualche motivo Silente non mi segue e non tenta di fermarmi.
Mi smaterializzo di nuovo a casa:-sono tornata Tom!- saluto all'ingresso.
Quando arrivo in salotto ho una brutta visione:-Hyperion! Dico con voce sibilante.