Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

La Principessa e il Babbano

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Seraphim
view post Posted on 10/10/2009, 22:59




Il settimo anno ad Hogwarts era finito solo tre mesi fa, tutto sembrava così diverso e monotono, la vita dei babbani era noiosa ed Eileen sentiva profondamente la mancanza della magia e degli incantesimi. Per racimolare qualche soldo per gli studi decise di lavorare nel negozio metà magico metà babbano dello zio, Albert Prince, fratello di suo padre, Arthur Prince che non aveva approvato minimamente la scelta della figlia. Arthur era quasi sempre in contrasto con le scelte della figlia ma alla fine lei agiva di propria scelta senza lasciarsi condizionare, cosa che sotto molti punti di vista può sembrare ottima. Adesso lei voleva diplomarsi in Erbologia e voleva pagarsi gli studi da sola anche se il padre avrebbe potuto aiutarla senza alcun problema, ma Eileen era determinata e avrebbe compiuto gli studi con le sue stesse forze. Ma purtroppo la paga che riusciva a prendere in un mese non bastava a pagare nemmeno un mese di lezione , quindi l’aiuto economico del padre era più che necessario. Ma il destino decise che Eileen incontrasse un bivio lungo il suo percorso, e forse tutta quella sua determinazione nel agire secondo il suo pensiero non l’avrebbe portata sulla retta via. Una mattina al negozio dello zio arrivò il carico merci, Eileen accorse fuori il piccolo negozietto per ritirare il carico quando il suo sguardo poi cadde su un giovane ragazzo che si avvicinò allo sportello del camion fermato li fuori, era alto, affascinante, con gli occhi scuri come la notte e uno sguardo enigmatico, pelle molto chiara e un naso pronunciato, Eileen rimase alcuni secondi incantata a guardarlo. Questo svolgeva il suo lavoro con velocità istintiva, mentre spostava gli scatoli si vedevano i muscoli formarsi sulle braccia, ma malgrado lo sforzo dalla sua espressione non lasciava trasparire alcun segno di sforzo. Questo poi notò Eileen che lo guardava e le accennò un sorriso, la ragazza distolse lo sguardo e chiese arrossendo in viso –Dovrebbero esserci venti scatoloni, sono arrivati?- il ragazzo annuì poggiando gli scatoli sul marciapiede –Si, venti in tutto. Perché mi stavi fissando?- disse lui diretto, la ragazza divenne ancora più rossa sulle gote –Ehm, scusami, è che mi ricordavi qualcuno, mi chiedevo se foste parenti- lui si avvicinò annuendo –Dimmi di chi parli e ti risponderò, forse lo conosco. Se abita a Spinner’s End è probabile, Io abito li- Eileen accennò un sorriso, ora sapeva anche dove abitava –Ehm .. non ricordo il suo nome, ma comunque non è di Spinner’s End. Io sono Eileen, Eileen Prince .. ma va bene solo Eileen – il ragazzo sorrise vedendo quel livido rossore che si era formato sulle guance della ragazza che malgrado non fosse propriamente bellissima era comunque molto simpatica. –Io mi chiamo Tobias, Tobias Piton, ma va bene solo Tobias – le tese la mano in segno di saluto, la ragazza sorrise. Ad un tratto uscì lo zio di Eileen che quasi si intromise in quel saluto per separarli –Eileen, muoviti non ti pago per fare conoscenza coi giovanotti! Dammi una mano ragazzo- disse l’uomo, Tobias iniziò a caricare i pacchi e a portarli dentro, Eileen rientrò. Stava dietro la cassa e cercava di scorgere Tobias mentre usciva ed entrava caricando scatoloni, era così carino, lei lo avrebbe guardato per tutto il giorno; prima che se lo dimenticasse scrisse su un foglietto gli indizi che aveva trovato: “Tobias Piton, Spinner’s End”. Dopo qualche minuto il ragazzo fece per andarsene ma Eileen lo fermò –Gradisci qualcosa? Da bere intendo- Tobias si avvicinò accennando quel sorriso –Certo, mi farebbe piacere. Offri tu?- disse lui prendendo delle monete dalla tasca ma la ragazza lo fermò, porgendogli una bibita –Certo, offro Io- lui bevve ringraziandola, lei invece cercò di scoprire di più –Tu studi? Io ho appena finito .. il liceo, ora vorrei cominciare l’università- il ragazzo annuì –Io credo che continuerò ad aiutare mio padre, nell’azienda di famiglia. Anche la mia fidanzata fa l’università, tu che facoltà vuoi intraprendere?- le speranze di Eileen vennero letteralmente frantumate, era fidanzato e con un’universitaria per di più –Ehm .. non so se potrò andarci. Problemi economici- seguì un lungo silenzio che venne interrotto dallo zio di Eileen –Ehi, ragazzo, vedi che quella va pagata!- Eileen divenne marrone, Tobias lo guardò confuso –Zio tranquillo, gliel’ho offerta Io- ma l’uomo dissentì –Come offerto? Io faccio i salti mortali per guadagnare e tu offri? Per tutti gli ippogrifi ragazza mia, questi sono tempi bui- Tobias lo guardò sconcertato, Eileen sentì un crampo allo stomaco; sperava che Tobias non sapesse cosa fosse un ippogrifo. –Per tutti i che cosa?... fa nulla, tranquilla, me la offrirai un’altra volta- e detto lasciò una moneta sul bancone per poi uscire. Lo zio della ragazza le si avvicinò e disse serio –Eileen, Io non ti ho assunta per fare la carina con i babbani. Tuo padre mi ripudia semmai sapesse che te lo permetto. So che sei una ragazza e che hai tutta la vita d’avanti ma se devi proprio innamorarti non farlo mentre lavori- Eileen annuì con le braccia conserte e tornò a lavoro ripensando tutto il giorno allo sguardo di Tobias. Avrebbe fatto di tutto per averlo, ne era totalmente persa, lo avrebbe rivisto solo alla prossima consegna al negozio e per quel momento doveva trovare una soluzione; lei era una strega, poteva qualsiasi cosa.
Arrivò quel fatidico giorno, Eileen aveva tenuto la cosa segreta a chiunque, aveva preparato la pozione più potente che conosceva, oramai era decise, si sarebbe sbarazzata di quella fidanzata. Tobias arrivò al negozio ma non si curò di vedere se Eileen ci fosse o meno, allora la ragazza decise di farsi avanti per prima.
Quando lui entrò per ritirare la paga, lei gli si avvicinò –Ora posso offrirti quella bibita?- lui si girò e la guardò confuso –Ci conosciamo?- Eileen sgranò gli occhi –Tobias sono Eileen, mi hai visto l’altra volta- lui ci pensò qualche secondo quando poi un lieve ricordo gli illuminò le idee –A si, mi ricordo. Ciao. Certo, ma ho pochissimo tempo- la ragazza col fare maliziosa disse –Tranquillo, ci vorrà solo un attimo-. Andarono nel magazzino, lo zio di Eileen era fuori a chiacchierare, lei versò il filtro nella bevanda di Tobias e gliela porse, lui di nuovo la ringraziò e bevve tutto d’un fiato, Eileen accennò un sorriso. Tobias inizialmente era normale, quando poi Eileen gli chiese schiettamente –Tobias, e dimmi, giusto per curiosità, tra me e la tua fidanzata chi è più dolce, bella e affettuosa?- il ragazzo sembrava essere estraneo a quello che succedeva, rimase immobile quando poi iniziò a sorridere ad Eileen e la guardava come se stesse ammirando una creatura del paradiso, le si avvicinò lentamente e disse –Tu sei la più bella, e ti amo- e la baciò, Eileen lo abbracciò forte baciandolo a sua volta. Il filtro era un filtro d’amore, il più forte conosciuto, Eileen lo aveva comperato a Diagon Alley, l’effetto sarebbe durato per circa un mese a meno che non fosse stato curato con un antiveleno. Eileen e Tobias iniziarono a vedersi tutti i giorni, a frequentarsi e a conoscersi, ma Eileen sapeva che tutto quel romanticismo era il mero effetto di una pozione d’amore. Suo zio stesso si accorse di ciò e infatti trovò la fiala della pozione, Eileen lo pregò di ridargliela ma lui voleva che lei dicesse la verità al ragazzo, Eileen promise che lo avrebbe fatto al momento opportuno, ma effettivamente non mantenne la promessa. Stesso suo padre iniziò a sospettare qualcosa ma il fratello per evitare questioni difficili decise di negare. Eileen continuò a somministrargli la pozione per altri mesi, tanti mesi, fino a quando poi suo zio non poté più negare l’evidenza. Arthur Prince un giorno decise di parlare direttamente con la figlia la quale fece vaga sulle sue affermazioni, che si era innamorata di un babbano, ma negare si dimostrò più difficile del previsto. –E quando è che volevi dirglielo? Lo sai che l’effetto della pozione prima o poi svanirà- disse Arthur alla figlia che scosse la testa –Ho tutto sotto controllo, fin’ora siamo stati insieme senza alcun problema. La sua ex ha dato qualche problema ma ora ha capito di girare a largo- Arthur si avvicinò alla ragazza e poggiandole le mani sulle spalle le disse –Figlia mia, tu hai spezzato il cuore di quella ragazza per accontentare il tuo desiderio, lascialo andare e lascialo vivere- ma Eileen era troppo innamorata di Tobias per lasciarlo andare, non voleva perderlo. –E’ quasi un anno che stiamo insieme, ma è forse meglio che lui sappia la verità- disse la ragazza annuendo, Arthur aggiunse –E poi, lo hai mai conosciuto nei lati negativi del suo carattere? Non è oro tutto quello che luccica- lei accennò un sorriso che subito scomparve –Lui non ha nulla di negativo, lui è perfetto. E’ dolce, e mi fa stare bene papà. Per una volta puoi smetterla di essere scettico ed accettare che ho trovato la mia felicità?- Arthur sospirò –Spero che tu sarai felice per sempre, ma permetti a lui di sapere- la ragazza annuì alle parole del padre, Tobias avrebbe saputo e in compenso lei non lo avrebbe perso.
Passò un mese e Tobias era ancora controllato dalla pozione, e come se non bastasse chiese ad Eileen di sposarlo, e ovviamente la ragazza non riuscì dire di no. Arthur però non aveva una grande amicizia con Tobias, sapeva che dietro tutta quella dolcezza si nascondeva una persona più oscura di un mago oscuro.
A stento si rivolgevano lo sguardo ma Eileen continuò a stargli vicino senza dirgli nulla e continuando a somministrargli la pozione, sino a portare la sua situazione ad un punto di non ritorno. Dopo quasi un anno dal matrimonio, la situazione prese una svolta che Arthur Prince, dopo tutte le vicissitudini non riuscì ad accettare minimamente. Eileen giunse dalla sua famiglia dichiarando di aspettare un bambino da Tobias Piton, e che ovviamente questo sarebbe stato un mezzo sangue. Lo zio di Eileen si sentiva terribilmente in colpa, avrebbe dovuto impedire alla ragazza da subito di vedere Tobias, mentre Arthur iniziò ad immaginare al ministero cosa avrebbero detto della sua famiglia: un mezzo sangue, un genero babbano e una figlia infelice, che vivevano giù a Spinner’s End. Eileen era decisa a tenere il bambino anche se il padre era arrivato al punto di dirle di abortire, lui lavorava al ministero e conosceva molte famiglie importanti, non avrebbe mai accettato quel bambino come suo nipote. –Ma come puoi rinnegarlo? È tuo nipote, sangue del tuo sangue, cosa c’entra che suo padre non sia un mago?- disse Eileen con le lacrime agli occhi, Arthur aveva approvato ogni sua decisione ma questo era il limite di sopportazione. –Ti ho sempre appoggiato, in ogni cosa, ma questa è una cosa che non posso accettare. Non ci sono mai stati mezzo sangue nella nostra famiglia, e se ce ne saranno Io non li riterrò della famiglia-. Eileen capì allora che suo padre le aveva voltato le spalle, così come tutti gli altri della sua famiglia, quindi quel bambino e Tobias erano l’unica cosa che le era rimasta.
Dopo nove mesi il bambino nacque in un ospedale babbano dove per fortuna all’inizio non notarono nulla di anomalo, Tobias lo amava follemente, sin dal primo istante lo cullava e lo coccolava, anche se Eileen iniziava a provare un rimorso e aveva dei dubbi; quell’amore per il bambino era effetto della pozione oppure era puro amore paterno? Tobias malgrado sotto l’effetto della pozione iniziò a notare uno strano atteggiamento in Eileen che cercava di nascondere. Lei decise di non dargli più la pozione e avrebbe aspettato che l’effetto svanisse dopo circa un mese, sperava che non se la fosse presa col bambino.
Un giorno decisero per il nome –Tu come lo chiameresti? Se era una bambina volevo chiamarla Kathrine, come mia nonna. Ma se era un maschio .. sinceramente ho pensato a tutti nomi da bambina- rispose Eileen che stava seduta su una poltrona e cullava il bambino che dormiva, Tobias era steso sul letto e la guardava –Io lo volevo chiamare Richard, ma mi sembra troppo scontato, volevo un nome che lo potesse contraddistinguere dagli altri … che ne dici di Severus?- disse Tobias, Eileen ci pensò e rispose annuendo –Severus Piton, mi piace. Allora sarà Severus - diede un bacio al bambino e continuò a cullarlo, Tobias le sussurrò amorevolmente –Vi amo, più di ogni altra cosa- lei sorrise anche se sapeva che almeno in parte era il filtro a parlare e non il suo cuore; le parole di Arthur Prince avevano l’amarezza della verità intrisa nel suono, probabilmente Tobias non sarebbe stato l’uomo che Eileen tanto amava, non appena la pozione avrebbe terminato il suo effetto Eileen si sarebbe trovata faccia a faccia con la realtà.

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inizio col pubblicare la prima parte sperando che vi piaccia, ecco a voi la gensi della storia del principe mezzo sangue.

tanti baci da Seraphim :) :snape:
 
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LadySeveraPendergast
view post Posted on 11/10/2009, 00:41




Molto bello come inizio..io ti dirò, non l'ho mai visto in sti termini il matrimonio fra Eileen e Tobias..lei come una novella Merope Gaunt..può essere una bella idea, in quest'ottica però allora Tobias appare meno crudele di quello che sembra dalla storia originale..beh, vediamo cosa succede, purtroppo il padre di Eileen però aveva ragione....
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 11/10/2009, 14:16




interessante... anche se Eileen non mi sembra il tipo da usare pozioni d'amore... ma comunque è una possibilità... sono curiosa di vedere come reagisce quando scopre com'è veramente Tobias...
 
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Seraphim
view post Posted on 11/10/2009, 20:56




Dopo un mese Tobias iniziò ad essere più freddo, stava solo col bambino ma a stento parlava con Eileen che non sapeva come spiegarle gli ante decenti. Col passare del tempo Tobias non le rivolse nemmeno la parola, neanche lo sguardo ed Eileen allora decise di dirgli la verità. Mentre lui stava giocando con Severus Eileen gli disse a brucia pelo –Lo so che tu adesso credi di non essere più innamorato di me. Non è follia, non è crudeltà, è semplicemente il mio egoismo che mi si ritorce contro- l’uomo rimase seduto accanto al bambino e guardava la moglie interrogativo – Di cosa stai parlando?- le chiese confuso, Eileen sospirò – Ti mentito, non sono stata del tutto sincera con te- Tobias si alzò ed aveva uno sguardo scuro, Eileen iniziò a tremare inconsapevole di come avrebbe reagito – Vuoi dire che tu non mi ami?n che mi hai usato?- lui le era molto vicino, lei rimase ferma sulla porta e disse con gli occhi lucidi – Si, ti ho mentito, perché sono una strega. Ti ho dato una pozione che ti facesse innamorare di me, ero una stupida ragazzina, ma adesso capisco che è troppo tardi per tornare indietro … abbiamo Severus, forse non è stata solo la pozione- Tobias sgranò gli occhi, non poteva credere che Eileen fosse ciò che dichiarava, lui prese Severus in braccio –Una strega? Cosa vuol dire? Sono sciocchezze le tue, non è possibile!- Severus iniziò a spaventarsi, il padre lo teneva lontano dalla madre-Lascia stare Severus, lo spaventi- disse lei vedendo il bambino che piangeva, ma Tobias la fermò –Se hai drogato con me con schifosi intrugli infernali potresti farlo anche con lui, ti proibisco di avvicinarti!- Eileen trasalì alle parole di Tobias che era furioso, lui stringeva il bambino tra le braccia che piangeva strillando. Eileen non sapeva come reagire, aveva commesso un errore imperdonabile aspettando tutto questo tempo per rivelare la verità a Tobias che adesso non riusciva nemmeno a fidarsi di lei . Eileen era tenuta a distanza dal bambino, era Tobias che se ne occupava, lei era vista come un pericolo ambulante. Dopo qualche mese Severus prese la febbre, piangeva come un ossesso e strillava, specie quando aveva la febbre alta, Tobias si trovò in difficoltà. Lo cullava ore intere sperando che si calmasse ma alle volte sembrava peggiorare, Eileen stava male a sentirlo piangere – Posso vedere che cos’ha?- chiese lei quasi disperata ma Tobias era impassibile – No! Potresti fargli un incantesimo!- lei aveva la testa tra le mani quando poi notò un bicchiere che si crepò senza aver subito alcun urto, Tobias non se ne accorse. Eileen poi vide una crepa nella finestra che non era stata colpita, si sentiva come spinta verso qualcosa poi ripulsa nel senso contrario, in quel momento Severus smise di piangere. Quella sensazione continuava, ripetutamente sempre più forte, Tobias mise il bambino nel letto avvertendo anche lui questa strana sensazione. – Che stai facendo, megera?- disse lui afferrando Eileen per il braccio con forza, lei cercò di liberarsi – Non sto facendo niente!- ad un tratto il vetro della finestra si ruppe in pezzi e poi ci fu una spinta invisibile che partiva proprio da Severus, Tobias spinse Eileen verso il muro – Lascialo stare, smettila strega!- Eileen era con le lacrime agli occhi – Come potrei mai fare del male a mio figlio?- erano come implosioni continue, diventavano sempre più forti, tanto che stesso nel muro si crearono delle crepe. Severus iniziò a dimenarsi nel letto ed Eileen gli si avvicinò guardandolo, notò che andava a scatti, Tobias era pietrificato ed incapace di reagire. – Devo portarlo all’ospedale, qui è pericoloso- disse lei prendendo il bambino in braccio, Tobias fece per prenderlo ma Eileen lo fermò –Non puoi portarlo tu, deve andare in un ospedale diverso , non ti farebbero entrare- disse lei che cercava di essere ragionevole ma Tobias non le dava via facile –In un ospedale per quelli come te? Allora perché non lo porti in un manicomio?- lei gli diede uno schiaffo ma lui poi le afferrò di nuovo il braccio di Eileen con estrema forza tanto che glielo avrebbe spezzato –Non osare mai più usare questo atteggiamento, Io ti detesto, tu e quelli della tua specie .. anche lui se lo è. Non vi permetterò di usare la magia in questa casa, inoltre non puoi lasciarmi, sei mia moglie e resterai con me finché morte non ci separi. Avresti dovuto dirmi la verità, dovevi lasciarmi condurre la mia vita ma tu sei troppo egoista per capirlo. Adesso ne pagherai le conseguenze- lei aveva gli occhi colmi di lacrime, quando lui le lasciò il braccio avvertì la spinta che proveniva dal bambino e fece per andarsene, a passo lento senza guardarli. Eileen si sentiva tremendamente in colpa, non aveva mai visto o immaginato Tobias in quello stato, e cosa ancora peggiore si sarebbe vendicato anche su Severus –Fai quello che vuoi di me, ma non prendertela col bambino- disse lei che poi scomparve, Tobias sentì un crac e poi Eileen e Severus erano scomparsi, l’odio annebbiava la sua mente e così sarebbe rimasta.
Severus venne portato al San mungo dove venne tenuto sotto controllo tutta la notte e la febbre stabilizzata. Era solito che i maghi quando avevano la febbre erano soggetti a convulsioni a implosione che non riuscivano a controllare del tutto; i medici erano rimasti sconvolti che un bambino così piccolo creasse implosioni tanto forti.
Comunque Eileen tornò a casa e Tobias sapeva solo criticare e invaghire contro di lei, alle volte si lamentava che il bambino piangesse ed Eileen pregava che smettesse. Severus cresceva, muoveva gli oggetti inconsciamente ma era talentuoso per essere così piccolo, Eileen ne era fiera mentre Tobias ne era disgustato. Quando il bambino aveva tre anni era già capace di leggere, Eileen glielo aveva insegnato da subito e infatti lui leggeva moltissimo, solo che Tobias doveva cercare il pelo nell’uovo. Il bambino aveva i capelli molto lunghi tanto che, diceva Tobias, sembrava una bambina. Eileen cercò più volte di tagliarglieli ma Severus era terrorizzato dalle forbici. Tobias allora decise di tagliarglieli con la forza. Lo legò praticamente a una sedia e glieli tagliò; non voleva che il figlio sembrasse una femmina, diceva lui. Severus da quel momento già iniziò a provare ribrezzo nel vedere il padre, ed Eileen era incapace di contrastarlo. Lui le aveva distrutto la bacchetta così da impedirle di fare incantesimi, mentre Severus alla minima magia, anche se involontaria, veniva picchiato. Eileen aveva sposato una bestia disumana, e quello che di più ne pagava le conseguenze era loro figlio Severus.
La donna voleva poter chiedere aiuto alla sua famiglia ma tutti si tirarono indietro. L’unico della famiglia di lei che aveva visto il bambino era stato lo zio di Eileen, dal momento che lei continuava a lavorare presso il suo negozio. Il bambino stava con la madre nelle ore di lavoro e leggeva i libri di magia, di nascosto al padre. Lo zio di Eileen lo adorava, gli insegnava tante cose sulla magia e gli raccontava dei vari luoghi dove andavano i maghi, compreso Hogwarts. Severus vedeva Hogwarts come il mondo dei balocchi per lui, e principalmente era il luogo dove suo padre non poteva raggiungerlo. Lo zio di Eileen una volta notò un rossore sul braccio di Severus, causato dal padre e questo andò in escandescenza totale – Quel lurido babbano dei miei stivali. Che un dissennatore gli strappi l’anima! Come puoi permettere una cosa del genere?! Perché non lo fermi?- disse lui, Eileen aveva gli occhi lucidi ma non voleva piangere davanti al bambino che stava leggendo un libro sulle creature magiche. –Mi ha distrutto la bacchetta, mi ammazza se ne trova un’altra- ma l’uomo non voleva sentire ragioni –Dovevi pensarci prima di sposarlo e prima di dargli la pozione. Tu padre aveva ragione e ha ragione- Eileen lo guardò confusa –Lui non ha mai visto Severus, che ne sa?- il bambino alzò l sguardo verso la madre, l’uomo rispose –Ci terrebbe tanto, anzi … gli ho detto di venire qui- in quel preciso istante entrò Arthur Prince che guardò la figlia. Lo zio di Eileen andò nell’altra stanza, Eileen rimase in silenzio – Temevo di trovarti così, figlia mia- disse lui, Eileen era seria –Cosa vuoi? Adesso sono così, questa è la mia vita, sei venuto per farmi la ramanzina?- Arthur si guardò intorno –No, sono qui per vedere mio nipote. So che tuo marito adesso sa tutto, cosa siamo, cose sei e cosa è. Prima che gli impedisca di fare in modo che tuo figlio vada ad Hogwarts .. voglio vederlo- Eileen scosse la testa ma prima che potesse parlare il bambino uscì fuori dal nascondiglio sotto al bancone, aveva i capelli corti, tagliati male, e gli occhi neri come la notte, Arthur gli sorrise. Eileen disse con un sussurro –Si chiama Severus, ha quattro anni. Sevvy, lui è tuo nonno, è il mio papà- l’uomo gli tese la mano, Severus la strinse chiedendo con un filo di voce –Anche tu sei stato ad Hogwarts?- Arthur sorrise –Si ragazzo, e anche tu ci andrai- Eileen sorrise a vedere che Severus parlava col nonno, si piacevano. –Tobias non vuole che ci vada, dice che ..- Arthur scosse la testa –Non devi ascoltare tutto quello che dice Tobias, Severus. Io ti preparerò per andare ad Hogwarts. Quando compirai undici anni ti arriverà la lettera per andare ad Hogwarts, e diventerai un mago- negli occhi di Severus c’era un brillio di felicità che Eileen non aveva mai visto.
Arthur li accompagnò verso casa quando poi Severus gli chiese –Come si arriva a Diagon Alley li ci sono i maghi. Possiamo andarci mamma? Per favore- Eileen sorrise e vide l’ora che non era molto tarda, Arthur le prese la mano –Tuo marito non lo saprà, portiamolo adesso- Eileen annuì –Portalo tu, Io aspetto a casa. Così potrete conoscervi meglio- Arthur prese il bambino e si incamminarono verso Diagon Alley.
Appena arrivati alla piccola cittadella Severus sorrise tutto il tempo, gli parve di essere in un sogno dalla quale non voleva svegliarsi. Il nonno era felice di vedere che il bambino era entusiasta, lo portò da Olivander per fargli vedere le bacchette; Olivander conosceva bene Arthur Prince, erano amici di vecchia data. –Arthur! Qual buon vento, vecchio mio?- chiese Olivander a Prince che rispose facendo entrare il bambino con se –Olivander, non sono venuto da solo. Lui è mio nipote, e ben presto comincerà ad andare ad Hogwarts- Severus era immobile e vedeva le migliaia di scatole che riempivano la stanza, l’uomo gli si avvicinò –Caspita, somiglia molto a tua figlia Eileen, ma gli occhi sono diversi, davvero penetranti per essere di un bambino. Come ti chiami giovanotto?- Arthur rispose al posto del bambino –Si chiama Severus, ha quattro anni. Adora la magia in ogni sua forma- Olivander annuì sorridendo –Molto bene, tuo padre dev’essere fiero di te- ma Severus fu più veloce del nonno a rispondere –Mio padre non è un mago, lui odia la magia- Arthur sospirò, Olivander rimase sconcertato –Oh, questo non lo sapevo. Quindi tuo padre è un babbano?- si sentì un’altra voce, più fredda e crudele –Un babbano? Queste sono cose che colpiscono, specialmente per un Prince – era Lucius Malfoy senior, uscì da dietro uno dei corridoi del negozio, Arthur si tirò vicino il bambino. –Lucius, non sapevo di trovarti qui. Ho saputo di quel processo di ieri, spero sia andato bene- disse Arthur, Lucius annuì –Ovviamente Arthur, come ben sai sono conosciuto per il mio lavoro, anche Io devo farti i complimenti per quella causa contro i centauri, ci hai salvato per il rotto della cuffia- Malfoy guardò il bambino che lo fissava incuriosito –E così abbiamo un figlio di babbano? E che diamine ci fa insieme a te?- chiese Malfoy, Arthur lo guardava fiero a testa alta –E’ mio nipote, si chiama Severus, ed è un mago a tutti gli effetti- Malfoy fece una risatina che Arthur non gradì –I maghi ti divertono tanto?- ma Malfoy rispose –No, è che .. i babbani che vogliono essere dei maghi mi fanno tenerezza, specialmente questo bambino. Ha lo sguardo di un gattino spaventato, davvero commuovente- Severus lo guardava nervoso, capiva che quell’uomo si stava prendendo gioco di lui, Olivander cercò di placare la tensione –In verità signor Malfoy, Io credo che il ragazzo abbia grandi capacità. Lo percepisco- Malfoy però era molto scettico, per lui la purezza di sangue valeva ogni cosa –Olivander, guardiamo in faccia alla realtà, un mezzo sangue non ha speranza di essere un mago eccelso. Specialmente se è figlio di Tobias Piton – Severus chiese con voce innocente –Lei conosce mio padre? Come fa a conoscerlo se è un mago?- Arthur gli fece cenno di tacere, Malfoy rise ancora –Almeno il bambino sa dov’è il suo posto. Eviterei di portarlo in giro Arthur, uno della tua fama non dovrebbe avere certa gente in famiglia, lo sai. Alla prossima signori- e detto uscì dal negozio. Arthur non si vergognava minimamente di Severus, anzi era sicuro che lui sarebbe stato un grande mago. Il bambino voleva subito prendere una bacchetta, ma era troppo piccolo, quindi il nonno gli promise che appena avrebbe compiuto undici gliene avrebbe regalata una.
Tornarono a Spinner’s End e da fuori la porta si sentiva Tobias che sbraitava, Severus mentre camminava si bloccò di colpo e tirava il nonno per la parte opposta della strada –Figliolo che ti prende? Casa è da quella parte- disse Arthur ma Severus era terrorizzato –Ha saputo che sono stato a Diagon Alley, se la prenderà con me … non voglio tornare a casa- Arthur lo prese in braccio e lo fece calmare –Sev, sta tranquillo. Ci sono Io- andarono alla porta e Arthur bussò piano, alla porta andò Eileen che aveva le gote rosse, Arthur la guardò serio, lei prese il bambino in braccio –Papà, scusami ma adesso devi andartene- disse lei triste, ma Arthur entrò nella casa –Scusami tu ma devo parlarvi- Tobias quando vide Arthur rimase sconcertato ed era irato –Ti sei preso mio figlio senza nemmeno chiedermelo? Chi ti credi di essere?- Arthur era serio davanti a Tobias che voleva essere più forte di lui. –Io sono suo nonno, e poi il bambino è terrorizzato da te, come potresti definirti suo padre, Tobias?- Tobias rimase in silenzio, Eileen rimase stupita di come delle semplici parole lo zittissero. –Che vuoi?- chiese Tobias schietto Arthur guardò il bambino e sorrise dicendo –Stavo pensando di portare Severus con me per i prossimi tre mesi estivi, lo porterò nella nostra casa di campagna, così da farlo svagare e per conoscerlo meglio. Ovviamente potete venire anche voi che siete i genitori, e ciò comprende anche te Tobias – Eileen sorrise, Severus a sua volta, ma Tobias rimase cupo –Non voglio avere niente da te, Prince. Per quanto mi riguarda Io non sono il padre di un abominio, fanne quello che ti pare- Tobias prese la giacca ed uscì sbattendo la porta. Eileen stringeva Severus tra le braccia e gli chiedeva dandogli un bacio sulla fronte –Ti sei divertito col Nonno?- Severus annuì –Si, è stato divertente. Voglio una bacchetta però- Eileen sorrise, Arthur la guardava serio –Cosa ti dissi? Ti avevo supplicato di non dargli quella pozione, ma tu non mi hai ascoltato, e adesso questo bambino è destinato a patire tutto questo. Io sono ancora i collera con te, ma non permetterò che quello ti faccia del male- Arthur le porse una scatola lunga, Severus la prese e la aprì , dentro c’era una bacchetta, Eileen sorrise –E’ la mia, papà non dovevi- Arthur accennò un sorriso –Per sicurezza, semmai cercherà di farvi del male .. ti imploro di usarla- Eileen annuì stringendo il bambino e disse –Grazie, di tutto-. Arthur aspettò che Severus si addormentasse per poi tornare a casa. Chiese alla figlia sull’uscio della porta –Allora, perché quest’estate non venite tu e Severus con me? Potrei insegnargli qualcosa- Eileen annuì –Non sono sicura di poter venire Io, ma lui verrà. E’ raro che parla con qualcuno, è molto solitario.. ti adora, lo percepisco- Arthur diede un bacio sulla fronte ad Eileen e le disse di nuovo –Usa quella bacchetta, se vengo a sapere che picchia il bambino lo ammazzo con le mie stesse mai- Eileen gli fece una carezza –Sta tranquillo .. penso io a Severus – e detto Arthur se ne andò. Eileen ritornò nella stanza del figlio che dormiva profondamente, si sedette accanto a lui e mentre lo ammirava dormire lo carezzava e pensava che l’unica cosa per il quale lei continuasse a vivere era Severus.

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spero che vi stia piacendo, la mia ovviamente è una delle migliaia di idea di come fosse la vita di Severus da ragazzino. Come ben sappiamo la sua vita prenderà delle svolte chepoi ci porteranno al Severus che noi conosciamo ... fino ad allora cercherò di raccontare cosa è successo prima che lui conoscesse Lily Evanse e che andasse ad Hogwarts.
Grazie a tutti
 
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LadySeveraPendergast
view post Posted on 12/10/2009, 21:08




Tobias s'è dimostrato l'ignorante che era anche nel libro della Row...Eileen non s'è comportata per niente bene con lui ma prendersela con severus non ha senso!
Comunque io mi chiedo solo una cosa, lei è una maga, suo padre pure, perchè non liberarsi di Tobias una volta per tutte? Non necessariamente ucciderlo, ma almeno allontanarlo per il bene di Sev e Eileen...
Comunque Lucius è odioso, povero Sev, soli 4 anni e tutto sto odio intorno...che pena mi fa....
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 13/10/2009, 13:23




O_O ma se non erro tra Sev e Lucius ci sono cinque anni di differenza!!
cmq bella!!! Molto IC!!! XDXD
 
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5 replies since 10/10/2009, 22:59   165 views
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