| Dopo un mese Tobias iniziò ad essere più freddo, stava solo col bambino ma a stento parlava con Eileen che non sapeva come spiegarle gli ante decenti. Col passare del tempo Tobias non le rivolse nemmeno la parola, neanche lo sguardo ed Eileen allora decise di dirgli la verità. Mentre lui stava giocando con Severus Eileen gli disse a brucia pelo –Lo so che tu adesso credi di non essere più innamorato di me. Non è follia, non è crudeltà, è semplicemente il mio egoismo che mi si ritorce contro- l’uomo rimase seduto accanto al bambino e guardava la moglie interrogativo – Di cosa stai parlando?- le chiese confuso, Eileen sospirò – Ti mentito, non sono stata del tutto sincera con te- Tobias si alzò ed aveva uno sguardo scuro, Eileen iniziò a tremare inconsapevole di come avrebbe reagito – Vuoi dire che tu non mi ami?n che mi hai usato?- lui le era molto vicino, lei rimase ferma sulla porta e disse con gli occhi lucidi – Si, ti ho mentito, perché sono una strega. Ti ho dato una pozione che ti facesse innamorare di me, ero una stupida ragazzina, ma adesso capisco che è troppo tardi per tornare indietro … abbiamo Severus, forse non è stata solo la pozione- Tobias sgranò gli occhi, non poteva credere che Eileen fosse ciò che dichiarava, lui prese Severus in braccio –Una strega? Cosa vuol dire? Sono sciocchezze le tue, non è possibile!- Severus iniziò a spaventarsi, il padre lo teneva lontano dalla madre-Lascia stare Severus, lo spaventi- disse lei vedendo il bambino che piangeva, ma Tobias la fermò –Se hai drogato con me con schifosi intrugli infernali potresti farlo anche con lui, ti proibisco di avvicinarti!- Eileen trasalì alle parole di Tobias che era furioso, lui stringeva il bambino tra le braccia che piangeva strillando. Eileen non sapeva come reagire, aveva commesso un errore imperdonabile aspettando tutto questo tempo per rivelare la verità a Tobias che adesso non riusciva nemmeno a fidarsi di lei . Eileen era tenuta a distanza dal bambino, era Tobias che se ne occupava, lei era vista come un pericolo ambulante. Dopo qualche mese Severus prese la febbre, piangeva come un ossesso e strillava, specie quando aveva la febbre alta, Tobias si trovò in difficoltà. Lo cullava ore intere sperando che si calmasse ma alle volte sembrava peggiorare, Eileen stava male a sentirlo piangere – Posso vedere che cos’ha?- chiese lei quasi disperata ma Tobias era impassibile – No! Potresti fargli un incantesimo!- lei aveva la testa tra le mani quando poi notò un bicchiere che si crepò senza aver subito alcun urto, Tobias non se ne accorse. Eileen poi vide una crepa nella finestra che non era stata colpita, si sentiva come spinta verso qualcosa poi ripulsa nel senso contrario, in quel momento Severus smise di piangere. Quella sensazione continuava, ripetutamente sempre più forte, Tobias mise il bambino nel letto avvertendo anche lui questa strana sensazione. – Che stai facendo, megera?- disse lui afferrando Eileen per il braccio con forza, lei cercò di liberarsi – Non sto facendo niente!- ad un tratto il vetro della finestra si ruppe in pezzi e poi ci fu una spinta invisibile che partiva proprio da Severus, Tobias spinse Eileen verso il muro – Lascialo stare, smettila strega!- Eileen era con le lacrime agli occhi – Come potrei mai fare del male a mio figlio?- erano come implosioni continue, diventavano sempre più forti, tanto che stesso nel muro si crearono delle crepe. Severus iniziò a dimenarsi nel letto ed Eileen gli si avvicinò guardandolo, notò che andava a scatti, Tobias era pietrificato ed incapace di reagire. – Devo portarlo all’ospedale, qui è pericoloso- disse lei prendendo il bambino in braccio, Tobias fece per prenderlo ma Eileen lo fermò –Non puoi portarlo tu, deve andare in un ospedale diverso , non ti farebbero entrare- disse lei che cercava di essere ragionevole ma Tobias non le dava via facile –In un ospedale per quelli come te? Allora perché non lo porti in un manicomio?- lei gli diede uno schiaffo ma lui poi le afferrò di nuovo il braccio di Eileen con estrema forza tanto che glielo avrebbe spezzato –Non osare mai più usare questo atteggiamento, Io ti detesto, tu e quelli della tua specie .. anche lui se lo è. Non vi permetterò di usare la magia in questa casa, inoltre non puoi lasciarmi, sei mia moglie e resterai con me finché morte non ci separi. Avresti dovuto dirmi la verità, dovevi lasciarmi condurre la mia vita ma tu sei troppo egoista per capirlo. Adesso ne pagherai le conseguenze- lei aveva gli occhi colmi di lacrime, quando lui le lasciò il braccio avvertì la spinta che proveniva dal bambino e fece per andarsene, a passo lento senza guardarli. Eileen si sentiva tremendamente in colpa, non aveva mai visto o immaginato Tobias in quello stato, e cosa ancora peggiore si sarebbe vendicato anche su Severus –Fai quello che vuoi di me, ma non prendertela col bambino- disse lei che poi scomparve, Tobias sentì un crac e poi Eileen e Severus erano scomparsi, l’odio annebbiava la sua mente e così sarebbe rimasta. Severus venne portato al San mungo dove venne tenuto sotto controllo tutta la notte e la febbre stabilizzata. Era solito che i maghi quando avevano la febbre erano soggetti a convulsioni a implosione che non riuscivano a controllare del tutto; i medici erano rimasti sconvolti che un bambino così piccolo creasse implosioni tanto forti. Comunque Eileen tornò a casa e Tobias sapeva solo criticare e invaghire contro di lei, alle volte si lamentava che il bambino piangesse ed Eileen pregava che smettesse. Severus cresceva, muoveva gli oggetti inconsciamente ma era talentuoso per essere così piccolo, Eileen ne era fiera mentre Tobias ne era disgustato. Quando il bambino aveva tre anni era già capace di leggere, Eileen glielo aveva insegnato da subito e infatti lui leggeva moltissimo, solo che Tobias doveva cercare il pelo nell’uovo. Il bambino aveva i capelli molto lunghi tanto che, diceva Tobias, sembrava una bambina. Eileen cercò più volte di tagliarglieli ma Severus era terrorizzato dalle forbici. Tobias allora decise di tagliarglieli con la forza. Lo legò praticamente a una sedia e glieli tagliò; non voleva che il figlio sembrasse una femmina, diceva lui. Severus da quel momento già iniziò a provare ribrezzo nel vedere il padre, ed Eileen era incapace di contrastarlo. Lui le aveva distrutto la bacchetta così da impedirle di fare incantesimi, mentre Severus alla minima magia, anche se involontaria, veniva picchiato. Eileen aveva sposato una bestia disumana, e quello che di più ne pagava le conseguenze era loro figlio Severus. La donna voleva poter chiedere aiuto alla sua famiglia ma tutti si tirarono indietro. L’unico della famiglia di lei che aveva visto il bambino era stato lo zio di Eileen, dal momento che lei continuava a lavorare presso il suo negozio. Il bambino stava con la madre nelle ore di lavoro e leggeva i libri di magia, di nascosto al padre. Lo zio di Eileen lo adorava, gli insegnava tante cose sulla magia e gli raccontava dei vari luoghi dove andavano i maghi, compreso Hogwarts. Severus vedeva Hogwarts come il mondo dei balocchi per lui, e principalmente era il luogo dove suo padre non poteva raggiungerlo. Lo zio di Eileen una volta notò un rossore sul braccio di Severus, causato dal padre e questo andò in escandescenza totale – Quel lurido babbano dei miei stivali. Che un dissennatore gli strappi l’anima! Come puoi permettere una cosa del genere?! Perché non lo fermi?- disse lui, Eileen aveva gli occhi lucidi ma non voleva piangere davanti al bambino che stava leggendo un libro sulle creature magiche. –Mi ha distrutto la bacchetta, mi ammazza se ne trova un’altra- ma l’uomo non voleva sentire ragioni –Dovevi pensarci prima di sposarlo e prima di dargli la pozione. Tu padre aveva ragione e ha ragione- Eileen lo guardò confusa –Lui non ha mai visto Severus, che ne sa?- il bambino alzò l sguardo verso la madre, l’uomo rispose –Ci terrebbe tanto, anzi … gli ho detto di venire qui- in quel preciso istante entrò Arthur Prince che guardò la figlia. Lo zio di Eileen andò nell’altra stanza, Eileen rimase in silenzio – Temevo di trovarti così, figlia mia- disse lui, Eileen era seria –Cosa vuoi? Adesso sono così, questa è la mia vita, sei venuto per farmi la ramanzina?- Arthur si guardò intorno –No, sono qui per vedere mio nipote. So che tuo marito adesso sa tutto, cosa siamo, cose sei e cosa è. Prima che gli impedisca di fare in modo che tuo figlio vada ad Hogwarts .. voglio vederlo- Eileen scosse la testa ma prima che potesse parlare il bambino uscì fuori dal nascondiglio sotto al bancone, aveva i capelli corti, tagliati male, e gli occhi neri come la notte, Arthur gli sorrise. Eileen disse con un sussurro –Si chiama Severus, ha quattro anni. Sevvy, lui è tuo nonno, è il mio papà- l’uomo gli tese la mano, Severus la strinse chiedendo con un filo di voce –Anche tu sei stato ad Hogwarts?- Arthur sorrise –Si ragazzo, e anche tu ci andrai- Eileen sorrise a vedere che Severus parlava col nonno, si piacevano. –Tobias non vuole che ci vada, dice che ..- Arthur scosse la testa –Non devi ascoltare tutto quello che dice Tobias, Severus. Io ti preparerò per andare ad Hogwarts. Quando compirai undici anni ti arriverà la lettera per andare ad Hogwarts, e diventerai un mago- negli occhi di Severus c’era un brillio di felicità che Eileen non aveva mai visto. Arthur li accompagnò verso casa quando poi Severus gli chiese –Come si arriva a Diagon Alley li ci sono i maghi. Possiamo andarci mamma? Per favore- Eileen sorrise e vide l’ora che non era molto tarda, Arthur le prese la mano –Tuo marito non lo saprà, portiamolo adesso- Eileen annuì –Portalo tu, Io aspetto a casa. Così potrete conoscervi meglio- Arthur prese il bambino e si incamminarono verso Diagon Alley. Appena arrivati alla piccola cittadella Severus sorrise tutto il tempo, gli parve di essere in un sogno dalla quale non voleva svegliarsi. Il nonno era felice di vedere che il bambino era entusiasta, lo portò da Olivander per fargli vedere le bacchette; Olivander conosceva bene Arthur Prince, erano amici di vecchia data. –Arthur! Qual buon vento, vecchio mio?- chiese Olivander a Prince che rispose facendo entrare il bambino con se –Olivander, non sono venuto da solo. Lui è mio nipote, e ben presto comincerà ad andare ad Hogwarts- Severus era immobile e vedeva le migliaia di scatole che riempivano la stanza, l’uomo gli si avvicinò –Caspita, somiglia molto a tua figlia Eileen, ma gli occhi sono diversi, davvero penetranti per essere di un bambino. Come ti chiami giovanotto?- Arthur rispose al posto del bambino –Si chiama Severus, ha quattro anni. Adora la magia in ogni sua forma- Olivander annuì sorridendo –Molto bene, tuo padre dev’essere fiero di te- ma Severus fu più veloce del nonno a rispondere –Mio padre non è un mago, lui odia la magia- Arthur sospirò, Olivander rimase sconcertato –Oh, questo non lo sapevo. Quindi tuo padre è un babbano?- si sentì un’altra voce, più fredda e crudele –Un babbano? Queste sono cose che colpiscono, specialmente per un Prince – era Lucius Malfoy senior, uscì da dietro uno dei corridoi del negozio, Arthur si tirò vicino il bambino. –Lucius, non sapevo di trovarti qui. Ho saputo di quel processo di ieri, spero sia andato bene- disse Arthur, Lucius annuì –Ovviamente Arthur, come ben sai sono conosciuto per il mio lavoro, anche Io devo farti i complimenti per quella causa contro i centauri, ci hai salvato per il rotto della cuffia- Malfoy guardò il bambino che lo fissava incuriosito –E così abbiamo un figlio di babbano? E che diamine ci fa insieme a te?- chiese Malfoy, Arthur lo guardava fiero a testa alta –E’ mio nipote, si chiama Severus, ed è un mago a tutti gli effetti- Malfoy fece una risatina che Arthur non gradì –I maghi ti divertono tanto?- ma Malfoy rispose –No, è che .. i babbani che vogliono essere dei maghi mi fanno tenerezza, specialmente questo bambino. Ha lo sguardo di un gattino spaventato, davvero commuovente- Severus lo guardava nervoso, capiva che quell’uomo si stava prendendo gioco di lui, Olivander cercò di placare la tensione –In verità signor Malfoy, Io credo che il ragazzo abbia grandi capacità. Lo percepisco- Malfoy però era molto scettico, per lui la purezza di sangue valeva ogni cosa –Olivander, guardiamo in faccia alla realtà, un mezzo sangue non ha speranza di essere un mago eccelso. Specialmente se è figlio di Tobias Piton – Severus chiese con voce innocente –Lei conosce mio padre? Come fa a conoscerlo se è un mago?- Arthur gli fece cenno di tacere, Malfoy rise ancora –Almeno il bambino sa dov’è il suo posto. Eviterei di portarlo in giro Arthur, uno della tua fama non dovrebbe avere certa gente in famiglia, lo sai. Alla prossima signori- e detto uscì dal negozio. Arthur non si vergognava minimamente di Severus, anzi era sicuro che lui sarebbe stato un grande mago. Il bambino voleva subito prendere una bacchetta, ma era troppo piccolo, quindi il nonno gli promise che appena avrebbe compiuto undici gliene avrebbe regalata una. Tornarono a Spinner’s End e da fuori la porta si sentiva Tobias che sbraitava, Severus mentre camminava si bloccò di colpo e tirava il nonno per la parte opposta della strada –Figliolo che ti prende? Casa è da quella parte- disse Arthur ma Severus era terrorizzato –Ha saputo che sono stato a Diagon Alley, se la prenderà con me … non voglio tornare a casa- Arthur lo prese in braccio e lo fece calmare –Sev, sta tranquillo. Ci sono Io- andarono alla porta e Arthur bussò piano, alla porta andò Eileen che aveva le gote rosse, Arthur la guardò serio, lei prese il bambino in braccio –Papà, scusami ma adesso devi andartene- disse lei triste, ma Arthur entrò nella casa –Scusami tu ma devo parlarvi- Tobias quando vide Arthur rimase sconcertato ed era irato –Ti sei preso mio figlio senza nemmeno chiedermelo? Chi ti credi di essere?- Arthur era serio davanti a Tobias che voleva essere più forte di lui. –Io sono suo nonno, e poi il bambino è terrorizzato da te, come potresti definirti suo padre, Tobias?- Tobias rimase in silenzio, Eileen rimase stupita di come delle semplici parole lo zittissero. –Che vuoi?- chiese Tobias schietto Arthur guardò il bambino e sorrise dicendo –Stavo pensando di portare Severus con me per i prossimi tre mesi estivi, lo porterò nella nostra casa di campagna, così da farlo svagare e per conoscerlo meglio. Ovviamente potete venire anche voi che siete i genitori, e ciò comprende anche te Tobias – Eileen sorrise, Severus a sua volta, ma Tobias rimase cupo –Non voglio avere niente da te, Prince. Per quanto mi riguarda Io non sono il padre di un abominio, fanne quello che ti pare- Tobias prese la giacca ed uscì sbattendo la porta. Eileen stringeva Severus tra le braccia e gli chiedeva dandogli un bacio sulla fronte –Ti sei divertito col Nonno?- Severus annuì –Si, è stato divertente. Voglio una bacchetta però- Eileen sorrise, Arthur la guardava serio –Cosa ti dissi? Ti avevo supplicato di non dargli quella pozione, ma tu non mi hai ascoltato, e adesso questo bambino è destinato a patire tutto questo. Io sono ancora i collera con te, ma non permetterò che quello ti faccia del male- Arthur le porse una scatola lunga, Severus la prese e la aprì , dentro c’era una bacchetta, Eileen sorrise –E’ la mia, papà non dovevi- Arthur accennò un sorriso –Per sicurezza, semmai cercherà di farvi del male .. ti imploro di usarla- Eileen annuì stringendo il bambino e disse –Grazie, di tutto-. Arthur aspettò che Severus si addormentasse per poi tornare a casa. Chiese alla figlia sull’uscio della porta –Allora, perché quest’estate non venite tu e Severus con me? Potrei insegnargli qualcosa- Eileen annuì –Non sono sicura di poter venire Io, ma lui verrà. E’ raro che parla con qualcuno, è molto solitario.. ti adora, lo percepisco- Arthur diede un bacio sulla fronte ad Eileen e le disse di nuovo –Usa quella bacchetta, se vengo a sapere che picchia il bambino lo ammazzo con le mie stesse mai- Eileen gli fece una carezza –Sta tranquillo .. penso io a Severus – e detto Arthur se ne andò. Eileen ritornò nella stanza del figlio che dormiva profondamente, si sedette accanto a lui e mentre lo ammirava dormire lo carezzava e pensava che l’unica cosa per il quale lei continuasse a vivere era Severus.
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spero che vi stia piacendo, la mia ovviamente è una delle migliaia di idea di come fosse la vita di Severus da ragazzino. Come ben sappiamo la sua vita prenderà delle svolte chepoi ci porteranno al Severus che noi conosciamo ... fino ad allora cercherò di raccontare cosa è successo prima che lui conoscesse Lily Evanse e che andasse ad Hogwarts. Grazie a tutti
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