Il Quidditch
con l'inizio di novembre era iniziato a fare freddo ed era iniziata la stagione di Quidditch. Harry continuava ad allenarsi con la squadra di Grifondoro ed io ed Hermione aiutavamo sia lui che Ron con lo studio ma senza fargli i compiti... sennò era troppo semplice.
Un giorno durante l'intervallo eravamo in cortile seduti intorno ad un fuoco magico di un azzurro splendente.
Ero intenta a leggere un libro di pozioni generale per trovare spunti per una ricerca che ci aveva affidato Severus, quando si avvicinò proprio l'insegnante appena nominato.
“quando si dice parli del diavolo...” sorrisi appena senza alzare lo sguardo dal libro e ascoltai attentamente:-che cosa nascondi la dietro Potter?-
Harry gli mostrò il libro de il Quidditch attraverso i secoli.
-è proibito portare fuori dagli edifici scolastici i libri della biblioteca. Dammelo. Cinque punti in meno per Grifondoro.- preso il libro si allontanò. Alzai lo sguardo osservandolo e notando il suo zoppicare.
La preoccupazione mi assalì.
-questa regola se l'è inventata- borbottò Harry risentito:-mi chiedo che cosa si è fatto alla gamba.-
Hermione ed io scuotemmo le spalle mentre Ron disse amareggiato:-non lo so, ma spero che gli faccia molto male.-
mi voltai verso di lui e gli detti il libro in testa, poi mi alzai e mi diressi in aula visto che era appena suonata la campanella d'inizio lezione.
Quella sera eravamo come sempre in sala comune, io ed Hermione stavamo correggendo i compiti di incantesimi dei due ragazzi.
-che hai Harry? Sembri inquieto.- chiesi io e lui si alzò in piedi e annunciò:-vado a riprendermi il libro.-
scrollai le spalle:-se ne sei sicuro.- infatti lui uscì dalla sala comune dirigendosi nella sala degli insegnanti.
Poco dopo tornò su:-ci sei riuscito?- chiese Ron ma subito dopo vedendo la strana espressione sul viso di Harry chiese:-cosa è successo?- alzai lo sguardo dal tema e ascoltai il suo racconto.
Quando ebbe finito mi alzai in piedi in fretta e furia lasciando tutto sulla poltrona e corsi in sala professori. Entrai col fiatone e vidi la stessa scena che mi aveva descritto Harry.
Severus vedendomi copre subito la gamba e fa per alzarsi ma io mi avvicino a lui e gli metto una mano sul petto rimettendolo a sedere, mi inginocchio e scoprendo la ferita vi appoggio una mano sopra. Questa viene circondata da un alone azzurrino e la ferita lentamente si rimargina lasciandoci solo una piccola ed invisibile cicatrice. Severus mi osserva stupefatto finché non si accorge che sto per svenire allora scivolando dalla sedia mi regge tra le sue braccia.
Lui alza lo sguardo su Gazza:-nessuna parola con nessuno, Argus.- l'uomo annuisce un po' impaurito dall'espressione dell'insegnante. Mi prende in braccio e mi porta davanti al ritratto della signora grassa al settimo piano, lì davanti incontra Harry e gli altri che mi stavano venendo a cercare. Allora Sev prende qualcosa da una delle tasche del mantello e me lo fa passare sotto il naso.
Mi risveglio arricciando il naso:-cosa...? oh- dissi ricordandomi tutto all'improvviso cercando di non guardare Severus negli occhi per paura che possa leggervi l'imbarazzo che provavo nell'essere tra le sue braccia.
Mi fece scendere e mi disse gelido:-la prossima volta stai più attenta.- e poi al mio orecchio sussurrò:-grazie.- e se ne andò senza aggiungere altro.
-che cosa è successo?- mi chiesero all'unisono. Io sorrisi e scossi la testa:-niente di interessante. Sarà meglio tornare dentro altrimenti se ci trova Gazza rischiamo che ci metta in punizione.- e dopo aver detto la parola d'ordine entrai nella sala comune seguita dagli altri.
La mattina Harry mi disse cosa pensava di quello che era successo ieri visto che io non avevo ascoltato perché ero corsa fuori come un bolide.
-non dire fesserie! Non lo farebbe mai! Lo so che non ti sta particolarmente simpatico ma non puoi accusarlo appena possibile senza avere delle prove... e comunque, ripeto, non lo farebbe MAI!- risposi alla sua teoria con scetticismo e sicurezza. -è la stessa cosa che ti ho detto io ieri sera. Adesso ti sei rassegnato alla verità?- lui sospirò e scosse la testa:-pensala come vuoi Harry, è un tuo diritto ma se non hai prove contro di lui allora non serve a niente fare supposizioni.- dissi e poi sorridendo aggiunsi:-mangia, devi essere in forze per la partita, non si da mai abbastanza se non si è fatta una colazione equilibrata.-
Entro le undici eravamo tutti sugli spalti vestiti di rosso e oro a fare il tifo per la nostra casa.
La partita iniziò e subito Grifondoro si porta in vantaggio su Serpeverde e la partita procede tra parate e colpi andati a segno. Dopo pochi minuti arriva anche Hagrid che si siede accanto a noi. Dopo un fallo terribile fatto su Harry la partita ricomincia. Io ho gli occhi puntati su Harry e sono la prima ad accorgermi che c'è qualcosa che non va: la scopa del ragazzo da degli strattoni, poi iniziò ad andare sempre più in alto e a fare capriole a mezz'aria, mi precipitai giù dagli spalti fin fuori dallo stadio e mi diressi volando accanto a lui ma nascosta dalle torrette piene di studenti, se fosse caduto sarei riuscita ad arrivare in tempo per salvarlo.
Poi per fortuna la scopa in qualche modo si fermò e lui tornò a sedercisi sopra e scattò in picchiata quando si mise le mani sulla bocca, cadde sul terreno di gioco e tossì... qualcosa di dorato cadde sue mani aperte a coppa: il boccino.
Risi talmente forte che quasi caddi dall'aria ma rimasi a mezz'aria a testa in giù ridendo a crepapelle:-e bravo il nostro Harry!- esclamai atterrando accanto a lui mentre tutta la casa si univa a festeggiare.
Noi quattro andammo a festeggiare nella capanna di Hagrid.
Ron stava spiegando cosa era successo a me, Harry ed Hagrid. -è stato Piton. Hermione ed io lo abbiamo visto; stava lanciando una maledizione sulla tua scopa, borbottava e non ti levava gli occhi di dosso.-
-stupidate!- disse Hagrid:-e perché mai Piton doveva fare una cosa del genere?- io annuii:-concordo con Hagrid. Non avrebbe mai tentato di uccidere Harry.- ma loro non mi ascoltarono:-ho scoperto qualcosa sul suo conto. Il giorno di Halloween a cercato di eludere la sorveglianza del cane a tre teste. E quello lo ha morso. Crediamo che volesse rubare quello che il cane sorveglia qualunque cosa sia.- Hagrid si lasciò cadere di mano la teiera:-e voi che ne sapete di Fuffi?- guardandoci stupiti dicemmo all'unisono:-Fuffi?- lui annuisce:-si... è mio... l'ho comprato da un tizio, un greco che ho incontrato al pub l'anno scorso... l'ho prestato a Silente per far la guardia a...- ci avvicinammo di più desiderosi ma lui scosse la testa:-no, non chiedetemi nient'altro. È una cosa segretissima.- disse scontroso:-ma Piton sta cercando di rubarlo!- Piton è uno degli insegnanti, vuoi che faccia una cosa del genere?- e io aggiunsi:-smettetela di prendervela con lui!- ma le parole che uscirono dalle mie labbra erano solo un sussurro rabbioso che nessuno sentì.
Allora trattenendo le lacrime di rabbia uscii dalla capanna di Hagrid ma fatti gli scalini svenni sul prato.
La faccia continuava a ridere in maniera deliziosamente sadica. Osservai lo specchio dietro di lui e vidi...mi svegliai di soprassalto sedendomi sul lettino dell'infermeria.
-ah, ti sei svegliata finalmente.- la voce di Madama Chips mi fece scattare la testa nella sua direzione. -quanto sono stata incosciente?- chiesi. -solo per cinque ore. Ora sdraiati che è meglio.- scossi la testa:-devo parlare con il professor Piton o il professor Silente, subito.- faccio per alzarmi ma l'infermiera mi ributta sul letto:-parlerai con loro quando ti avrò dimessa.- ma sono solo svenuta per...-
-solo svenuta! Stai li, non sei solo svenuta, delle volte ti mettevi a ridere in modo strano e a volte urlavi come se ti stessero facendo del male. Ti sembra che sei solo svenuta. Quando ti hanno portato qui non smettevi di urlare, hanno cercato di svegliarti ma non ci sono riusciti. Per fortuna il professor Piton è riuscito in qualche modo a farti stare tranquilla.- ascoltai le sue parole e non feci più resistenza.
Dopo mezz'ora la porta dell'infermeria si aprì ed entrò Severus. Appena lo vidi mi alzai dal lettino e gli andai incontro:-è Raptor!- esclamai. Lui si chinò su di me e mi chiese:-Raptor cosa?- sospirai e ripresi:-ti ricordi il volto che rideva che avevo visto da Hagrid?- lui annuì:-l'ho visto di nuovo, però questa volta ho cercato di vedere l'altro, ho visto il riflesso del volto di Raptor in uno specchio. Il volto di Voldemort è dietro la nuca di Raptor! Probabilmente è nascosto sotto il turbante.-
il viso di Severus si fece serio:-ne sei sicura?-
io annuii:-proprio quello che Silente temeva.-
osservai il suo sguardo pensieroso:-che cosa sta succedendo? Perché sogno queste cose. Non centra niente con il mio passato!- esclamai esasperata.
-mi dispiace, vorrei poterti rispondere, ma non ne ho la minima idea. Però so una cosa: in qualche modo anche se non trovi un collegamento centra con il tuo passato, anche se sono cose che non sono ancora avvenute perché vuol dire che tu le sai prima che succedano...è un indizio importante. Capito?- ci pensai un po' su e poi annuii. -ora sta qui e riposa. Non fare arrabbiare madama Chips come sospetto tu abbia già un po' fatto.- sorrisi e annuii di nuovo:-d'accordo. Starò zitta zitta e l'accontenterò... anche se preferirei tornare alla torre che stare qui.- lui mi appoggiò una mano sulla testa e sorridendo uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Dopo che la porta si è chiusa tornai al lettino sfiorandomi la testa dove poco prima si era posata la sua mano.