Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

a secret life

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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 14/10/2009, 16:03




Il Quidditch


con l'inizio di novembre era iniziato a fare freddo ed era iniziata la stagione di Quidditch. Harry continuava ad allenarsi con la squadra di Grifondoro ed io ed Hermione aiutavamo sia lui che Ron con lo studio ma senza fargli i compiti... sennò era troppo semplice.
Un giorno durante l'intervallo eravamo in cortile seduti intorno ad un fuoco magico di un azzurro splendente.
Ero intenta a leggere un libro di pozioni generale per trovare spunti per una ricerca che ci aveva affidato Severus, quando si avvicinò proprio l'insegnante appena nominato.
“quando si dice parli del diavolo...” sorrisi appena senza alzare lo sguardo dal libro e ascoltai attentamente:-che cosa nascondi la dietro Potter?-
Harry gli mostrò il libro de il Quidditch attraverso i secoli.
-è proibito portare fuori dagli edifici scolastici i libri della biblioteca. Dammelo. Cinque punti in meno per Grifondoro.- preso il libro si allontanò. Alzai lo sguardo osservandolo e notando il suo zoppicare.
La preoccupazione mi assalì.
-questa regola se l'è inventata- borbottò Harry risentito:-mi chiedo che cosa si è fatto alla gamba.-
Hermione ed io scuotemmo le spalle mentre Ron disse amareggiato:-non lo so, ma spero che gli faccia molto male.-
mi voltai verso di lui e gli detti il libro in testa, poi mi alzai e mi diressi in aula visto che era appena suonata la campanella d'inizio lezione.
Quella sera eravamo come sempre in sala comune, io ed Hermione stavamo correggendo i compiti di incantesimi dei due ragazzi.
-che hai Harry? Sembri inquieto.- chiesi io e lui si alzò in piedi e annunciò:-vado a riprendermi il libro.-
scrollai le spalle:-se ne sei sicuro.- infatti lui uscì dalla sala comune dirigendosi nella sala degli insegnanti.
Poco dopo tornò su:-ci sei riuscito?- chiese Ron ma subito dopo vedendo la strana espressione sul viso di Harry chiese:-cosa è successo?- alzai lo sguardo dal tema e ascoltai il suo racconto.
Quando ebbe finito mi alzai in piedi in fretta e furia lasciando tutto sulla poltrona e corsi in sala professori. Entrai col fiatone e vidi la stessa scena che mi aveva descritto Harry.
Severus vedendomi copre subito la gamba e fa per alzarsi ma io mi avvicino a lui e gli metto una mano sul petto rimettendolo a sedere, mi inginocchio e scoprendo la ferita vi appoggio una mano sopra. Questa viene circondata da un alone azzurrino e la ferita lentamente si rimargina lasciandoci solo una piccola ed invisibile cicatrice. Severus mi osserva stupefatto finché non si accorge che sto per svenire allora scivolando dalla sedia mi regge tra le sue braccia.
Lui alza lo sguardo su Gazza:-nessuna parola con nessuno, Argus.- l'uomo annuisce un po' impaurito dall'espressione dell'insegnante. Mi prende in braccio e mi porta davanti al ritratto della signora grassa al settimo piano, lì davanti incontra Harry e gli altri che mi stavano venendo a cercare. Allora Sev prende qualcosa da una delle tasche del mantello e me lo fa passare sotto il naso.
Mi risveglio arricciando il naso:-cosa...? oh- dissi ricordandomi tutto all'improvviso cercando di non guardare Severus negli occhi per paura che possa leggervi l'imbarazzo che provavo nell'essere tra le sue braccia.
Mi fece scendere e mi disse gelido:-la prossima volta stai più attenta.- e poi al mio orecchio sussurrò:-grazie.- e se ne andò senza aggiungere altro.
-che cosa è successo?- mi chiesero all'unisono. Io sorrisi e scossi la testa:-niente di interessante. Sarà meglio tornare dentro altrimenti se ci trova Gazza rischiamo che ci metta in punizione.- e dopo aver detto la parola d'ordine entrai nella sala comune seguita dagli altri.
La mattina Harry mi disse cosa pensava di quello che era successo ieri visto che io non avevo ascoltato perché ero corsa fuori come un bolide.
-non dire fesserie! Non lo farebbe mai! Lo so che non ti sta particolarmente simpatico ma non puoi accusarlo appena possibile senza avere delle prove... e comunque, ripeto, non lo farebbe MAI!- risposi alla sua teoria con scetticismo e sicurezza. -è la stessa cosa che ti ho detto io ieri sera. Adesso ti sei rassegnato alla verità?- lui sospirò e scosse la testa:-pensala come vuoi Harry, è un tuo diritto ma se non hai prove contro di lui allora non serve a niente fare supposizioni.- dissi e poi sorridendo aggiunsi:-mangia, devi essere in forze per la partita, non si da mai abbastanza se non si è fatta una colazione equilibrata.-
Entro le undici eravamo tutti sugli spalti vestiti di rosso e oro a fare il tifo per la nostra casa.
La partita iniziò e subito Grifondoro si porta in vantaggio su Serpeverde e la partita procede tra parate e colpi andati a segno. Dopo pochi minuti arriva anche Hagrid che si siede accanto a noi. Dopo un fallo terribile fatto su Harry la partita ricomincia. Io ho gli occhi puntati su Harry e sono la prima ad accorgermi che c'è qualcosa che non va: la scopa del ragazzo da degli strattoni, poi iniziò ad andare sempre più in alto e a fare capriole a mezz'aria, mi precipitai giù dagli spalti fin fuori dallo stadio e mi diressi volando accanto a lui ma nascosta dalle torrette piene di studenti, se fosse caduto sarei riuscita ad arrivare in tempo per salvarlo.
Poi per fortuna la scopa in qualche modo si fermò e lui tornò a sedercisi sopra e scattò in picchiata quando si mise le mani sulla bocca, cadde sul terreno di gioco e tossì... qualcosa di dorato cadde sue mani aperte a coppa: il boccino.
Risi talmente forte che quasi caddi dall'aria ma rimasi a mezz'aria a testa in giù ridendo a crepapelle:-e bravo il nostro Harry!- esclamai atterrando accanto a lui mentre tutta la casa si univa a festeggiare.
Noi quattro andammo a festeggiare nella capanna di Hagrid.
Ron stava spiegando cosa era successo a me, Harry ed Hagrid. -è stato Piton. Hermione ed io lo abbiamo visto; stava lanciando una maledizione sulla tua scopa, borbottava e non ti levava gli occhi di dosso.-
-stupidate!- disse Hagrid:-e perché mai Piton doveva fare una cosa del genere?- io annuii:-concordo con Hagrid. Non avrebbe mai tentato di uccidere Harry.- ma loro non mi ascoltarono:-ho scoperto qualcosa sul suo conto. Il giorno di Halloween a cercato di eludere la sorveglianza del cane a tre teste. E quello lo ha morso. Crediamo che volesse rubare quello che il cane sorveglia qualunque cosa sia.- Hagrid si lasciò cadere di mano la teiera:-e voi che ne sapete di Fuffi?- guardandoci stupiti dicemmo all'unisono:-Fuffi?- lui annuisce:-si... è mio... l'ho comprato da un tizio, un greco che ho incontrato al pub l'anno scorso... l'ho prestato a Silente per far la guardia a...- ci avvicinammo di più desiderosi ma lui scosse la testa:-no, non chiedetemi nient'altro. È una cosa segretissima.- disse scontroso:-ma Piton sta cercando di rubarlo!- Piton è uno degli insegnanti, vuoi che faccia una cosa del genere?- e io aggiunsi:-smettetela di prendervela con lui!- ma le parole che uscirono dalle mie labbra erano solo un sussurro rabbioso che nessuno sentì.
Allora trattenendo le lacrime di rabbia uscii dalla capanna di Hagrid ma fatti gli scalini svenni sul prato.

La faccia continuava a ridere in maniera deliziosamente sadica. Osservai lo specchio dietro di lui e vidi...

mi svegliai di soprassalto sedendomi sul lettino dell'infermeria.
-ah, ti sei svegliata finalmente.- la voce di Madama Chips mi fece scattare la testa nella sua direzione. -quanto sono stata incosciente?- chiesi. -solo per cinque ore. Ora sdraiati che è meglio.- scossi la testa:-devo parlare con il professor Piton o il professor Silente, subito.- faccio per alzarmi ma l'infermiera mi ributta sul letto:-parlerai con loro quando ti avrò dimessa.- ma sono solo svenuta per...-
-solo svenuta! Stai li, non sei solo svenuta, delle volte ti mettevi a ridere in modo strano e a volte urlavi come se ti stessero facendo del male. Ti sembra che sei solo svenuta. Quando ti hanno portato qui non smettevi di urlare, hanno cercato di svegliarti ma non ci sono riusciti. Per fortuna il professor Piton è riuscito in qualche modo a farti stare tranquilla.- ascoltai le sue parole e non feci più resistenza.
Dopo mezz'ora la porta dell'infermeria si aprì ed entrò Severus. Appena lo vidi mi alzai dal lettino e gli andai incontro:-è Raptor!- esclamai. Lui si chinò su di me e mi chiese:-Raptor cosa?- sospirai e ripresi:-ti ricordi il volto che rideva che avevo visto da Hagrid?- lui annuì:-l'ho visto di nuovo, però questa volta ho cercato di vedere l'altro, ho visto il riflesso del volto di Raptor in uno specchio. Il volto di Voldemort è dietro la nuca di Raptor! Probabilmente è nascosto sotto il turbante.-
il viso di Severus si fece serio:-ne sei sicura?-
io annuii:-proprio quello che Silente temeva.-
osservai il suo sguardo pensieroso:-che cosa sta succedendo? Perché sogno queste cose. Non centra niente con il mio passato!- esclamai esasperata.
-mi dispiace, vorrei poterti rispondere, ma non ne ho la minima idea. Però so una cosa: in qualche modo anche se non trovi un collegamento centra con il tuo passato, anche se sono cose che non sono ancora avvenute perché vuol dire che tu le sai prima che succedano...è un indizio importante. Capito?- ci pensai un po' su e poi annuii. -ora sta qui e riposa. Non fare arrabbiare madama Chips come sospetto tu abbia già un po' fatto.- sorrisi e annuii di nuovo:-d'accordo. Starò zitta zitta e l'accontenterò... anche se preferirei tornare alla torre che stare qui.- lui mi appoggiò una mano sulla testa e sorridendo uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Dopo che la porta si è chiusa tornai al lettino sfiorandomi la testa dove poco prima si era posata la sua mano.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 14/10/2009, 17:57




OMG!!
bellllaaaa!! continuala!!!! :D
mi intriga!
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 17/10/2009, 20:33




grazie mille Denise!!

Nati Dalla Morte
Vivono In Essa
Condannati
In Eterno...



La cerca di Natale


Natale si stava avvicinando e noi passavamo gli ultimi giorni prima delle vacanze in biblioteca a cercare il fantomatico Nicolas Flamel con grande contrarietà di Hagrid a cui cercavamo sempre di cavargli informazioni dalla bocca ma senza successo.
La vigilia di Natale andai a letto pregustando i dolci che ci sarebbero stati il giorno dopo e programmando la dieta che poi avrei dovuto fare perché mi ero rimpinzata troppo.
La mattina mi svegliai trovando i regali ai piedi del letto.
Mi sedetti a gambe incrociate e aprii il primo, quello della Ele:-fantastica!- era una gonna a balze rossa a quadratoni che assomigliava molto al Kilt scozzese, vi era legata anche una catena. La misi da parte e aprii quella della Rita:-in coordinato?!- sussurrai divertita. Era un gilè di jeans molto scollato, misi anche quello insieme alla gonna e presi quello di mia madre:-ma si sono messe d'accordo?- infatti era una camicetta nera, piuttosto scollata, ma non troppo. -mi metterò questi allora oggi!- poi scartai quello di Hagrid che mi aveva intagliato un piccolo draghetto nero nel legno, quello di Hermione conteneva un libro molto raro di pozioni e una confezione di Cioccorane, quello di Ron un profumo al fiore d'ibisco, Harry un braccialetto con un cuoricino nero. Rimaneva solo un pacchettino, molto piccolo. Lo scartai e scoprii che conteneva un anello d'argento con un blasone, formato da una corona e un melograno, il cui sfondo era fatto di un cristallo nero quanto raro, insieme all'anello c'era una lettera. Riconobbi subito la scrittura di Severus:
questo anello viene tramandato da generazioni nella nostra famiglia, voglio che lo tenga tu. L'argento ti proteggerà dalle maledizioni, il mercurio dal ghiaccio e il cristallo nero da qualsiasi fuoco, potrai passare attraverso un muro di fuoco che ne usciresti senza un graffio. Tienilo sempre con te. Buon Natale! Sev.
Lo misi subito al dito:-grazie Severus! Spero ti piaccia il regalo che ti ho fatto io!- sorrisi, mi vestii e scesi per la colazione incontrando Harry e Ron insieme ai fratelli di quest'ultimo in sala comune che stavano scendendo anche loro per la colazione:-grazie per i regali ragazzi!- dissi dando un bacio sulla guancia ad entrambi. -ma figurati!- disse Harry mentre a Ron gli si arrossirono le orecchie:-bei vestiti!- disse. -oh, grazie! Me li hanno regalati le mie amiche e mia madre... ve ne ho parlato, vi ricordate?- loro annuirono:-forza, andiamo a mangiare! Non so voi ma sto morendo di fame!-
così scendemmo per la colazione mentre Harry mi raccontava del mantello dell'invisibilità.
Davanti all'ingresso dissi ai ragazzi di andare che li raggiungevo subito, mi avvicinai a Severus che stava arrivando dai sotterranei:-grazie per l'anello.- dissi mostrandoglielo:-mi piace molto.- lui accennò ad un sorriso:-grazie a te. Mi chiedo solo quanto c'abbia messo per trovare una cosa del genere... sono molto rare.- scrollai le spalle:-un po' di fortuna.-
passai la giornata a fare a palle di neve con i Weasley ed Harry e poi ci mettemmo a giocare a scacchi e a sparaschiocco. Alla sera eravamo tutti stanchi per fare qualsiasi cosa ed andai a letto nel dormitorio vuoto. Ero l'unica delle femmine del Grifondoro ad essere rimasta a scuola. Volevo spendere il tempo delle vacanze cercando informazioni sui miei genitori e sulla loro fine.

La mattina dopo Harry ci stava raccontando cosa era successo ieri notte. -fai molta attenzione Harry! Può essere pericoloso sia se ti scoprono fuori dal letto e sia lo specchio.- lui scrollò le spalle:-è solo uno specchio!- lo guardai scettica:-uno specchio che ritrae persone della tua famiglia... morte. Non mi sembra semplicemente uno specchio.- finita la colazione andai in biblioteca a cercare informazioni sulla mia famiglia, avevo solo un indizio: il mio nome. Omega Orvoloson Gaunt Riddle. Cercai nelle vecchie gazzette del profeta e trovai un certo Orvoloson Gaunt un discendente di Salazar Serpeverde con i suoi due figli: Merope ed Orfin e poi più niente, niente del mio cognome. Andai nella sala dei trofei e trovai tra le targhette il cognome Riddle. Era un ragazzo passato per quella scuola quasi cinquant'anni prima; era stato prefetto, caposcuola e aveva un premio per i servigi speciali resi alla scuola. “assomiglia molto a Percy Weasley, il fratello di Ron” cercai un'immagine del ragazzo ma non ne trovai neanche una. Chiesi a Percy se ne sapeva qualcosa ma lui era all'oscuro di tutto. La sera tornai a letto stanca e scoraggiata. La mattina ascoltai quello che dissero i ragazzi:-vi dico una cosa: non tornateci più!- le vacanze passarono molto velocemente e con essa fecero ritorno gli studenti e le lezioni.
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 18/10/2009, 17:57




ho notato che molti la leggono anche se non lasciano commenti perciò posto un altro capitolo...

lui ha lo scettro...
lui l'ha creata...
ma non ha importanza...



Oblivion Obscuro Totalum


passarono le settimane ed io, insieme ai miei compagni ero quasi sempre in biblioteca a cercare informazioni su Nicolas Flamel, per fare i compiti e per scoprire qualcosa sulla mia famiglia senza scoprire niente di interessante. Ad un tratto quando tornai in sala comune Hermione mi fece segno di andare velocemente da loro e mi porse davanti un libro dicendomi di leggere. -l'avete trovato e non me lo dite! È sicuramente questa la cosa che protegge il cane. La pietra filosofale di Nicolas Flamel! Ne sono più che convinta.- annuii chiudendo di scatto il libro sorridendo. -e Piton sta cercando di rubarla!- aggiunse Harry. -su questo non ci giurerei, Harry.- dissi dandogli il libro con uno strattone un po' troppo forte.
E così arriva la seconda partita di Quidditch che io personalmente non avevo voglia di vedere, così mentre tutti si diressero al campo sgattaiolai in biblioteca. Mi accorsi subito che madama Pince non era li dentro e allora decisi di andare nella sezione proibita. Mi diressi silenziosamente nella sezione e cercai qualche informazione su quella strana magia di cui faceva uso Voldemort per entrare nel corpo di Raptor. Mentre cercavo nelle varie librerie trovai un libro che colpì la mia attenzione. Era un libro rilegato in cuoio nero con scritte rosso sangue sulla copertina, non sembrava neanche appartenere alla biblioteca. Lo aprii e andai all'indice per vedere di cosa parlava e subito vidi un incantesimo scritto dopo che fu pubblicato il libro, come se quella fosse stata un'invenzione del proprietario. Andai nelle ultime pagine bianche e sedendomi ad un lungo tavolo mi misi a leggere quelle poche pagine scritte con molta cura:
OBLIVION OBSCURO TOTALUM
questo incantesimo è una mescolanza di due incantesimi molto complessi: l'oblivion e un incantesimo del tempo sul corpo della persona.
In pratica questo incantesimo consente ad un mago oscuro con grandi capacità e forza di nascondere i ricordi di una vita passata e di far tornare allo stato di neonato una detta persona. La persona che subisce l'incantesimo cresce come tutti gli altri ma senza il ricordo di chi è veramente.
Ci sono due possibilità per ritrovare la memoria; la prima è far praticare al mago oscuro il contro incantesimo, il secondo è cercare di ritrovare i propri ricordi se naturalmente il soggetto è a conoscenza che nella sua mente albergano memorie della sua vera vita. Se tale persona riesce nell'intento la sua mente verrà riempita in pochi secondi delle informazioni tenute nascoste dal mago che ha praticato l'incantesimo e il suo corpo subirà le adeguate trasformazioni, riprenderà l'età che aveva quando è stato praticato l'incantesimo e verranno sprigionati i veri poteri di suddetta persona.
Il primo soggetto su cui ho praticato l'incantesimo è riuscito. È tornato ad essere un neonato senza ricordi di chi era prima, il secondo è ritornato neonato ma purtroppo è morto.
Devo presumere che questo incantesimo si possa praticare solo una volta nella vita.
Le parole dell'incantesimo sono le seguenti: suma alkair nerak tarkanet ablavktur kanest.
Il contro incantesimo non l'ho ancora trovato.

-maledizione!- dico in un sussurro furioso. Un rumore mi distrae all'istante, a quanto pare la partita è finita. Guardo l'orologio:-è durata solo cinque minuti!- metto il libro nella borsa e mi unisco agli studenti che rientravano come se avessi visto la partita insieme a loro. Quella sera a letto ripresi il libro e gli feci qualche semplice incantesimo per farlo sembrare un diario qualunque agli occhi di tutti tranne ai miei.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 21/10/2009, 20:32




LOL quanto è caruccio Sevvy!!!! e poi sta' cosa dell'incantesimo <_< il mistero si infittisce!! :D

continuala mi raccomando!!
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 21/10/2009, 20:33




vi è una rosa...
composta da
ogni petalo...
in essi la fiducia...
in essi i propri figli...
per loro la sua spada...
per loro il suo odio...
eredità è la paura...
sofferenza e dolore i loro doni...
giocando con le emozioni...
provocando sensazioni...


Cavaliere del tempo


nelle settimane seguenti notammo che Raptor diventava sempre più pallido e smunto, mentre Severus era sempre più di malumore. Ogni volta che passavamo dal corridoio del terzo piano controllavamo se Fuffi ringhiava ancora. Nel frattempo io leggevo tutte le sere il libro e imparavo nuovi ed interessanti incantesimi proibiti, non gli usavo ma potevano rivelarsi utili se usati al momento opportuno. Iniziammo a ripassare per gli esami finali dieci settimane prima. Fu una di quelle volte che seduta da sola, perché Ron era stato morso dal drago di Hagrid e Hermione ed Harry erano appena usciti per andare da Hagrid a prendere il drago per poterlo far sparire grazie a degli amici di Charlie, il fratello più grande di Ron, accanto alla finestra della torre che vidi qualcosa di strano aggirarsi nella torre di astronomia. Mi guardai intorno e siccome non vi era nessuno decisi di andare a dare un'occhiata. Aprii piano la finestra e raggiunsi volando la torre senza troppi problemi. Atterrai sul muretto senza fare rumore, la bacchetta in pugno. La luce della luna gettava ombre minacciose sul pavimento della torre. Osservai l'orizzonte e vidi per la prima volta un astro mai visto prima, neanche sentito parlare: una luna nera con riflessi rosso sangue. Un rumore alle mie spalle mi fece abbassare lo sguardo su un'armatura ma capii all'istante che quello era uno dei cavalieri del tempo di cui ci aveva parlato Ruf durante l'ultima lezione. Lui disse che non c'era modo di ferirli poiché erano fumo per qualsiasi magia e arma, ma io sapevo che qualcosa c'era. L'avevo letto in quel libro. Scesi dal muretto e concentrandomi alzai una mano davanti a me con il palmo verso il basso:- kalen staikat mainalprit atak!- declamai a gran voce.
Dopo di che sembrò che le ombre si riunissero sotto la mia mano aperta, si condensarono creando una lunga spada scozzese, chiamata Claymore, lunga più di me, fatta di cristallo nero, l'unico materiale con cui è possibile distruggere i cavalieri del tempo.
Fendetti l'aria davanti a me con questa e osservai il cavaliere che indietreggiò appena ma poi estrasse la sua spada e fece un inchino ironico prima di fare un affondo che io parai con la mia grande spada e roteandola riuscii a staccare un braccio di ombra al cavaliere. Questo svanì in fumo, il volto del cavaliere seminascosto dall'elmo era un ghigno di rabbia. Saltai sul muretto per evitare la sua spada. Feci un passo indietro e caddi dalla torre, ma atterrai in piedi. Il cavaliere atterrò di fronte a me. Non fece in tempo a toccare terra che prendendo la rincorsa gli tagliai la testa di netto. Mentre il corpo cadde a terra svanì nel fumo come il braccio poco prima. Un rumore alle mie spalle mi costrinse a voltarmi e a scansarmi. Un secondo cavaliere era di fronte a me che sogghignava trionfante. Non capii la sua espressione sul volto finché non sentii una fitta al braccio. La spada mi aveva procurato un taglio da cui usciva fumo di cui era composta la spada e sangue. Una ferita maledetta, difficile da curare. Strinsi la mano sull'elsa della spada e con rabbia mi scagliai contro il cavaliere colpendolo in pieno petto. Questo svanì in fumo con dipinto sul volto uno sguardo sbigottito e impaurito. Mi accasciai a terra tenendomi la mano sulla ferita. La spada rimpicciolì fino a diventare della grandezza di un ciondolo. La misi in tasca e tornai in sala comune passando sempre dalla finestra ancora aperta. Andai nel dormitorio e preso un fazzoletto di stoffa lo impregnai di acqua e lo legai sulla ferita, poi mi misi a dormire come se niente fosse. Poco dopo Hermione comparve nel dormitorio allora le chiesi:-ce l'avete fatta?- lei mi si avvicina con gli occhi in lacrime, annuì:-si, ma abbiamo fatto perdere a Grifondoro centocinquanta punti... ci hanno scoperto!- si diresse verso il suo letto senza darmi il tempo di risponderle.
La mattina seguente mi svegliai presto e per poco non svegliai l'intero dormitorio dal dolore che mi trafiggeva il braccio. Tolsi il fazzoletto pieno di sangue e mi alzai cercando di coprire le macchie di sangue sulle lenzuola. Lavai il fazzoletto con un po' d'acqua e poi me lo rilegai al braccio, mi vestii e scesi per la colazione. Quel giorno erano tutti arrabbiati con Harry, Hermione e Neville per badare a me e alla mia ferita, ma la cosa non mi disturbò, anzi meno le persone lo sapevano meglio era. Ci dirigemmo alle lezioni e io tenni la borsa sul braccio destro cercando di non sforzare troppo il sinistro. All'ultima lezione del pomeriggio però il dolore giunse al culmine ma neanche un gemito di dolore uscì dalla mia bocca. Appoggiai la mano del braccio sano sulla ferita e quando la tolsi era insanguinata. Mi tenni la ferita con la mano per evitare che qualcuno se ne accorgesse e misi gli ingredienti della pozione con la sinistra. -qualcosa che non va signorina Riddle?- mi chiese Severus. -no, niente professore.- risposi sollevando lo sguardo su di lui per poi tornare a guardare la pozione che stava bollendo nel calderone davanti a me. -dici di no ma quello che c'è sul tuo braccio è sangue.- disse avvicinandosi a me e spostandomi la mano insanguinata dalla ferita osservandola. -cosa è successo?- mi chiese stringendomi quasi dolorosamente il polso. -sono caduta e mi sono ferita con il pugnale d'argento.- dissi con lo sguardo vuoto puntato davanti a me, sul petto di Severus. Lui alzò un sopracciglio, ormai tutti stavano ascoltando quello che dicevamo noi. -spiegami perché non sei andata da madama Chips.- disse glaciale stringendo di più il mio polso:-mi sta facendo male professore.- sussurrai alzando il mio sguardo vuoto nei suoi occhi. Lui mollò la presa:-sei in punizione. Ti unirai alla punizione dei tuoi compagni che questa notte hanno deciso di farsi un giro per il castello.- disse ghignando volgendo lo sguardo su Harry. La campanella suonò. Iniziai a mettere i libri dentro la borsa quando Severus disse:-Riddle! Resta qui!- mi sedetti sullo sgabello aspettando che la classe si svuotasse e la porta si chiudesse. Severus si sedette di fronte a me:-cosa è successo veramente?- mi chiese più dolcemente di prima:-te l'ho detto sono caduta.- si alzò di scatto, mi prese il braccio ferito e mi sollevò la manica. Osservò a ferita:-questo non è un taglio! Omega!- la sua mano mi stringeva il braccio e il dolore mi fece annebbiare la vista ma mi accorsi lo stesso che la mano tremava ma non potei dire se di rabbia o di altro. Mollò la presa sul braccio con uno scatto rabbioso:-se non mi dici cosa è stato non posso aiutarti e tu moriresti dissanguata! Non basta un semplice incantesimo per curare questa ferita! OMEGA! Rispondimi!- il suo viso era a pochi centimetri dal mio ed ero costretta ad osservarlo negli occhi pieni di dolore e preoccupazione. Come se fossi ipnotizzata da quegli occhi gli risposi in un sussurro:-cavaliere del tempo. Avevo visto qualcosa di strano sulla torre di astronomia e...- non riuscii a continuare, le parole mi morivano in bocca. Non potevo rivelargli del libro che avevo preso dalla biblioteca. La sua rabbia fu placata quando udì il nome del cavaliere. -che ci fanno dei cavalieri del tempo ad Hogwarts? Chi li ha evocati? E per quale motivo?- si chiese mentre andava alla cattedra e prendeva la bacchetta. Tornò da me e pronunciò qualche parola in una lingua strana:-secum sihashal reshallam kashatesha!- la ferita si rimarginò sbuffando il fumo nero della spada maledetta del cavaliere. Appoggiò la bacchetta sul tavolo e si inginocchiò fino ad avere il volto poco sotto il mio:-scusami per prima, ero troppo preoccupato.- si alzò e mi dette un bacio sulla fronte:-vai o farai in ritardo alla lezione.- mi diressi alla porta quando lui mi richiamò:-naturalmente ti unirai lo stesso alla punizione dei tuoi compagni. La prossima volta che ti ferisci... vieni da me. Per favore.- mi voltai ad osservarlo ma lui era voltato di spalle e non potei osservarlo negli occhi:-d'accordo.- dissi solamente ed uscii dall'aula chiudendomi la porta alle spalle. Fuori trovai Harry, Ron ed Hermione che mi avevano aspettato.-che ti ha detto?- mi chiese Harry. Scossi la testa:-ha solo rimarginato la ferita.- dissi freddamente:-sarà meglio andare. O faremo tardi a lezione. Ah, a quanto pare vi farò compagnia durante la punizione.- cercai di sorridere per sdrammatizzare la situazione:-ti ha tolto dei punti?- mi chiese Ron. Io scossi la testa:-per fortuna no.- nell'aula Severus mise la mano in tasca tirando fuori una rosa nera del Sahara dalle capacità di guarigione sorprendenti. Una lacrima di dolore si infranse sul vetro che la proteggeva dal tempo.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 24/10/2009, 20:04




CITAZIONE
nell'aula Severus mise la mano in tasca tirando fuori una rosa nera del Sahara dalle capacità di guarigione sorprendenti. Una lacrima di dolore si infranse sul vetro che la proteggeva dal tempo.

*_* che bella scena!!!! continuala!!!! mi pare anche che il tuo modo di scrivere sia cambiato!! ^^ mi raccomando devi assolutmante continuarla!!!! :D
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 1/11/2009, 21:33




privilegiati coloro
che al candido spettro
hanno offerto il sangue
facendo parte di un solo casato
del casato dei casati
ma è solo una goccia di sangue
che sta morendo...



La foresta proibita
la mattina seguente trovai un biglietto con scritta la punizione che mi spettava e alla sera alle undici insieme a Hermione, Harry e Neville andammo nella sala d'ingresso dove trovammo Gazza e Malfoy che ci stavano aspettando. Uscimmo fuori e ci dirigemmo verso la capanna di Hagrid:-adesso credo proprio che ci penserete due volte prima di violare di nuovo il...- sbuffai:-oh, stia zitto! Abbiamo già la punizione che ci farà imparare a stare alle regole! La smetta di farci la paternale lei!- dissi piena di rabbia. “ci manca solo che questo zotico di un Magonò ci faccia la ramanzina... Magonò? Che cos'è?- scrollai le spalle e guardai Gazza che mi stava fissando stringendo gli occhi e io gli feci una smorfia e quello si voltò verso la foresta. Ci unimmo ad Hagrid e poi entrammo nella foresta proibita. Ci dividemmo in due gruppi: Draco, Neville e Thor da una parte ed io, Harry, Hermione ed Hagrid da un'altra. Io seguii il gruppo osservandomi intorno, la bacchetta in una mano e il ciondolo della spada nell'altro. Ad un tratto Hagrid ci disse di nasconderci dietro ad un albero e sbirciando da dietro le sue fronde vidi un'ombra scura passare li vicino seguito dal rumore di un mantello sulle foglie secche. Poi l'ombra e il fruscio svanirono. Continuammo ad avanzare nella foresta e dopo aver incontrato un paio di centauri vedemmo delle scintille rosse, Hagrid corse verso il punto dove vi erano le scintille. I minuti passarono e poi spuntarono fuori Hagrid con il gruppetto alle calcagna. Draco aveva fatto uno scherzo a Neville e lui aveva sprizzato le scintille dalla paura allora Harry andò con Draco al posto di Neville. Ci eravamo separati solo da dieci minuti quando sentii la creatura di prima che si dirigeva nella stessa direzione di Harry allora la rincorsi senza badare agli urli di Hagrid. I miei sensi erano allerta, sembrava che si fossero risvegliati come sprazzi del mio passato, così all'improvviso. Velocemente raggiunsi la creatura ma non l'attaccai aspettai il momento giusto. Alzai davanti a me il braccio sinistro:-kalen staikat mainalprit atak.- sussurrai e come due notti prima comparve la spadona. La creatura si lanciò contro qualcosa di bianco che riconobbi all'istante per un unicorno morto. Iniziò a bere il suo sangue e in quel momento una voce dentro di me mi disse di attaccarlo adesso e con uno scatto felino mi lanciai contro di lui. La mia spada si conficcò nel terreno dove poco prima c'era la creatura che si era scansata appena in tempo per evitare il mio attacco. Mi passò davanti evitando i pezzi di terra che venivano scagliati fuori dalla forza della spada. La staccai dal terreno e sferzai di nuovo l'aria, la creatura aveva fatto un balzo e aveva evitato il mio affondo che avrebbe dovuto tagliarlo in due. In quel momento vidi Draco schizzare via insieme a Thor e Harry osservarmi. La creatura avvertì il mio attimo di disattenzione e mi scagliò contro una maledizione che fu attutita e risucchiata dall'anello che indossavo ma mi fece sbattere contro un albero. La spada tornò ciondolo nello stesso momento che la creatura si avvicinava ad Harry che iniziò ad indietreggiare barcollando per il dolore alla cicatrice:-Harry scappa!!- gridai io senza riuscire a muovermi di un solo passo. Ad un tratto un centauro comparve e scacciò via la figura col mantello. Quando quella se ne fu andata riuscii a rimettermi in piedi e ad avvicinarmi al ragazzo. -tutto bene?- gli chiesi e lui annuì:-bene, vado a chiamare Hagrid a dirgli che abbiamo trovato l'unicorno. Tu rimani qui, li porterò qui!- lui annuì di nuovo e io lo lasciai li insieme al centauro ma prima di andarmene gli urlai:-grazie mille Fiorenzo!-
alla sera al ritorno nella sala comune Harry ci spiegò quello che le aveva detto Fiorenzo:-perciò quella figura che abbiamo visto era Voldemort che sta aspettando il momento adeguato per rubare la pietra filosofale?- chiesi. Harry annuì mentre Ron disse per la centesima volta quella sera:-piantatela tutti e due di pronunciare quel nome!- andammo a letto esausti, che il cielo si stava rischiarando. Prima di entrare nel dormitorio chiesi un favore ad Harry:-ehi, riguardo alla spada, puoi per favore non farne parola con nessuno?- lui annuì sorridendo:-certo, non ti preoccupare!- sorrisi anche io:-grazie Harry!- appoggiai la mano sulla maniglia ma Harry mi fermò:-Omega, non so se lo sai ma quando sei comparsa avevi uno sguardo diverso, uno sguardo che poteva pietrificare chiunque.- lo osservai:-cosa c'era di diverso?- gli chiesi e lui mi rispose:-avevi le iridi rosse, rosse come il sangue, erano simili a quelli di un serpente.- il mio volto rimase impassibile ma in realtà stavo pensando al volto di Voldemort che vedevo molto spesso. Mi accorsi di essere stata per troppo tempo silenziosa allora gli risposi:-non ti preoccupare, mi succede quando mi arrabbio... non so perché! Buonanotte Harry!- mi chiusi la porta alle spalle.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 6/11/2009, 19:15




che bello questo capitolo!! la punizione nella foresta... bellooo!!! devi assolutamente continuarla!! sisisi!!!!!!!
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 6/11/2009, 19:21




Ma è Solo Una Goccia Di Sangue Che Sta Morendo...
Ogni Nome Una Stella Che Brilla Di Luce Nera...
Ancelle Di Una Luna Di Diamante...



LA BOTOLA
gli esami iniziarono e andarono a mio parere tutti bene anche se non ero molto convinta su quello di storia della magia. Avevamo appena finito l'ultimo esame e decidemmo di andare in riva al lago nero per riposare un po', anche se era un po' impossibile con Harry che si preoccupava, ma una preoccupazione mi assaliva anche a me, ma non riuscivo a capire cosa fosse. Ad un tratto Harry si alzò. -ma dove vai?- gli chiese Ron in tono sonnacchioso. -mi è venuta in mente una cosa. Dobbiamo immediatamente andare a trovare Hagrid.- rispose Harry impallidito. Seguimmo il ragazzo che correva verso la capanna del guardiacaccia:-e perché?- chiese Hermione tutta ansimante mentre tentava di stare al passo con noi. -a voi non sembra un po' strano che la cosa che Hagrid più desidera al mondo sia un drago, e che per caso si presenti uno sconosciuto che per caso si ritrova con un uovo di drago in tasca? Quanta gente c'è che va in giro con un uovo di drago in tasca visto che è vietato dalla legge dei maghi? È stato fortunato ad incontrare Hagrid, non vi pare? Oh, ma perché non ci ho pensato prima?- un lampo d'improvvisa consapevolezza mi attraversò la testa:-Hai ragione!- dissi allungando il passo. -ma che cosa vi frulla per la testa?- ci chiese Ron, ma noi non rispondemmo. Arrivati Harry chiese al guardiacaccia di che cosa aveva parlato con lo sconosciuto che gli aveva dato il drago e se gli avesse mai accennato alla scuola:-può darsi- rispose:-si, mi aveva chiesto che mestiere facevo e io gli ho risposto che facevo il guardiacaccia qui... allora lui mi ha chiesto di che genere di creature mi occupavo. Io gliel'ho detto... e ho detto anche che avevo sempre desiderato un drago... poi... non ricordo tanto bene, perché quello non faceva altro che offrirmi da bere. Vediamo... si allora ha detto che lui aveva un uovo di drago e se lo volevo potevamo giocarcelo a carte... però dovevo promettergli che lo tenevo bene, non voleva che finisse chiuso in qualche casa... allora io gli ho detto che, dopo Fuffi, tenere un drago era la cosa più facile del mondo...- allora io gli chiesi:-sembrava interessato a Fuffi?-
-be, si... insomma, anche dalle parti di Hogwarts, non è che capiti spesso di incontrare un cane a tre teste no? Allora gli ho detto che Fuffi è buono come il pane, se uno sapeva calmarlo. Bastava un po' di musica e si addormentava come un angioletto... non ve lo dovevo dire! Dimenticate tutto! Ehi... dove state andando!- corremmo fino alla sala d'ingresso:-e adesso che si fa?- chiesi. -dobbiamo parlare con il professor Silente.- disse Harry. -qualcuno di voi sa dove si trova il suo ufficio?- chiesi e siccome nessuno aveva la minima idea di dove fosse avevamo l'intenzione di andare nel ufficio dei professori ma per nostra fortuna comparve la professoressa McGranitt con una pila di libri in braccio:-voi che cosa ci fate qui dentro?- chiese ed Hermione rispose coraggiosamente:-dobbiamo parlare con il professor Silente.- ma dopo la conversazione con la professoressa abbiamo scoperto che Silente non è scuola allora restammo li a chiederci cosa fare quando spuntò Severus che ci disse con il suo solito modo di andarcene fuori. Alla fine della giornata avevamo deciso di passare attraverso la botola. Quella sera eravamo tutti e quattro tesissimi, io rileggevo gli incantesimi sul libro trovato qualche settimana prima ed Hermione invece leggeva quelli della scuola. Harry e Ron stavano seduti sulle poltrone immersi nei loro pensieri. A mezzanotte quando anche l'ultimo studente è andato a letto iniziamo a prepararci:-il mantello è meglio se ce lo mettiamo qui ed essere sicuri che ci copra tutti e quattro...- tutti e tre.- lo corressi io:-io conosco un incantesimo.- dissi indicando il libro che avevo in mano. -cosa state facendo?- chiese una voce e da dietro una poltrona emerse Neville che dopo aver cercato di farlo andare a letto Hermione decise di usare l'incantesimo della pastoia total body. -bene. Andiamo- disse Harry dopo essersi scusato con Neville. -bratest icum paiakiattars jabell.- mormorai e subito sentii un formicolio lungo la schiena. -perfetto, non ti si vede.- disse Hermione e poi si buttarono il mantello addosso:-neanche voi.- dissi. -andiamo forza.- aggiunsi. Uscimmo e ci dirigemmo al terzo piano ed entrammo nella porta. Harry si mise a suonare il flauto e mentre Ron spostava la zampa del cane addormentato io mormoravo il contro incantesimo:-sen saia sii esei jabell.- e tornai visibile. Il primo a buttarsi nella botola fu Harry, poi Ron, io ed Hermione. Appena caduta mi accorsi che c'era qualcosa che non andava e cercai di prendere la bacchetta ma la pianta su cui eravamo atterrati mi aveva bloccato i polsi e aveva tappato la bocca. Poi tutto un tratto la luce e il calore scaturirono da una bacchetta accanto a me e la morsa in cui ero intrappolata si sciolse. -andiamocene subito da qui!- dissi scendendo dalla pianta seguita dagli altri. entrammo in una camera con migliaia di chiavi volanti e con un po' di fatica riuscimmo a prendere quella necessaria per aprire la porta. Appena oltrepassata emisi un gemito:-oh no! Una scacchiera.- per fortuna che avevamo un ottimo giocatore tra di noi. Prendemmo il posto di quattro pezzi neri e Ron cominciò a dirigere le mosse dei neri che si apprestavano ad obbedire silenziosamente. Ogniqualvolta perdevano un pezzo, i bianchi si dimostravano spietati, Ron schizzava da una parte all'altra della scacchiera mangiando tanti bianchi quanti erano i neri che avevamo perso. Finché Ron esclamò:-si... è l'unico modo... devo lasciarmi mangiare.- NO!- esclamammo in coro. Ma non c'era altro da fare. Ron fece la sua mossa e fu mangiato dalla regina e Harry si pose davanti al re che gettò ai suoi piedi la sua bianca corona. Corremmo fino ad arrivare in un'altra stanza dove c'era un troll morto, andammo ancora avanti e ci ritrovammo in una stanza con due archi al posto delle porte. Quella da dove eravamo entrati si riempì di fuoco viola, in quella che dovevamo superare invece il fuoco era nero. -qua c'è lo zampino di Piton.- fece Harry:-che cosa dobbiamo fare?- chiese ad Hermione che aveva preso un foglietto di pergamena e lo stava leggendo. Mi misi accanto a lei e gli detti una letta anche io:
davanti a voi è il pericolo, dietro la sicurezza
due tra di noi vi aiutano, usate la destrezza
una sola, di sette,vi lascerà avanzare
se un'altra ne berrete, vi farebbe arretrare
due son piene soltanto di nettare d'ortica
tre,assassine, si apprestano alla loro fatica.
Scegliete o resterete per sempre tra i supplizi.
Per aiutarvi a scegliere, vi diamo quattro indizi:
primo, seppur subdolamente il velen non si svela,
il vino delle ortiche alla sinistra cela;
secondo, differenti sono quelle agli estremi
ma per andare avanti rimangono problemi;
terzo, come vedete, non ve n'è una uguale
sol di nana e gigante il vin non è letale;
quarto, la seconda a dritta e la seconda a sinistra
sono gemelle al gusto, ma diverse alla vista.

Sorrisi appena:-si tratta di una sciarada di pozioni. Non mi potevo aspettare niente di diverso da Severus.- Harry aggrottò un sopracciglio. Dopo qualche minuto Hermione esclamò:-Ho capito! Quella più piccola ci farà attraversare il fuoco nero... per raggiungere la Pietra- e mi guardò in cerca di una conferma. Io annuii. -dentro ce n'è abbastanza da bere soltanto per uno di noi. Non è neanche un sorso.- mi avvicinai al fuoco nero:-io posso passarci anche senza bere quella.- dissi giocherellando con l'anello che mi aveva regalato Severus quel natale. Lui annui:-qual'è quella che ci farebbe passare attraverso il fuoco viola?- chiese Harry ed Hermione indicò la bottiglietta più panciuta. -bene, allora bevi tu da quella e tu Omega vai con lei! No, sta' a sentire... tornate indietro e andate a prendere Ron e dopo che siete usciti di qui mandate Edvige da Silente.- io scossi la testa:-mi dispiace Harry. Ma io vengo. Devo fare quattro chiacchiere con la persona che è dietro questo fuoco.- dissi seria e risoluta. Allora lui annuì:-d'accordo, ma tu Hermione vai da Ron!- bevve la pozione e attraversò incolume il fuoco viola, anche Harry bevve la pozione ed insieme entrammo nel fuoco nero. L'anello mi protesse dalle fiamme. Poi ci ritrovammo nell'ultima stanza. Dentro c'era già qualcuno... ma non era ne Severus ne Voldemort.
 
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HalfBloodPrince
view post Posted on 6/11/2009, 20:45




oddio e adesso? cosa succederà? continua immediatamente sono troppo curiosa!!! capito? :D
comunque ripeto: a me sembra che scrivi in maniera molto più scorrevole... :)
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 10/11/2009, 14:25




grasssie mille!!!
ultimo cappy!
il secondo anno lo metterò nello spicy!! ;)

Non Vi è Vita...
Non Vi è Morte...

Vi è Il Nulla...

E Lui Attende Solo...
Che La Profezia Si Compia...



Bugie e misteri

era Raptor:-te l'avevo detto- esclamai io mentre Harry diceva:-Lei!- Raptor sorrise:-io. Mi stavo proprio chiedendo se ti avrei incontrato qui Potter.- volse lo sguardo su di me:-signorina Riddle- disse in un inchino appena pronunciato. -sono venuta qui non per parlare con lei. Ma con Voldemort.- dissi seria e laconica. Lui sorrise un po' di più:-già, lo so.- -ma io pensavo... Piton...- disse Harry sconcertato. -chi, Severus? Si, Severus sembra proprio il tipo giusto, non è vero? È talmente utile averlo qui a svolazzare dappertutto come un pipistrello gigante! Con lui in giro, chi sospetterebbe mai del po-povero, ba-balbuziente p-professor Ra-Raptor?- annuii:-Severus mi aveva detto di stare attenta a te, ma non riuscivo a capire perché.- Harry non poteva credere alle proprie orecchie. -ma Piton ha tentato di uccidermi!- no, no, no! Sono stato io. La tua amica Granger mi ha urtato involontariamente quando è corsa ad appiccare fuoco a Piton, durante la partita a Quidditch. Con quello spintone ha interrotto il mio contatto visivo con te: ancora pochi secondi e sarei riuscito a disarcionarti dalla scopa. Anzi, ci sarei riuscito anche prima, se Piton non avesse continuato a borbottare controincantesimi nel tentativo di salvarti.- Harry era ancora più incredulo:-Piton cercava di salvarmi?- ma certo. Perché credi che abbia voluto arbitrare lui la tua seconda partita? Cercava di evitare che io ci riprovassi. Veramente buffo... non c'era bisogno che si desse tanta pena. Non avrei potuto fare niente comunque, con Silente che assisteva alla partita. Tutti gli altri insegnanti pensavano che Piton stesse cercando di ostacolare la vittoria del Grifondoro, lui si è reso veramente impopolare... e che gran perdita di tempo, visto che nonostante tutto, stanotte ti ammazzo.- scattai velocemente davanti ad Harry:-prima dovrai passare sul mio cadavere.- lui si fermò:-no, tu non devi morire, il mio signore non vuole... potresti aiutare molto tuo padre.- lo osservai attentamente:-tu sai chi è? Dimmelo.- lui scosse la testa e fece schioccare le dita. Dal nulla apparvero delle funi che mi scansarono da Harry e che si avvolsero strette intorno a lui. Mi rialzai e mi avventai contro di lui ma delle funi comparse dal nulla ai miei piedi mi bloccarono i movimenti delle braccia. -non ti voglio uccidere, per favore aspetta e vedrai.- sogghignai:-mi dispiace, odio aspettare! kalen staikat mainalprit atak!- nella mia mano chiusa comparve la spada e con un unico gesto spezzai le funi che mi tenevano legata e la puntai contro il volto del mago. -ora rispondi alla mia domanda!- lui scosse la testa e lanciò una maledizione che come la notte nella foresta venne attutita dall'anello. Rimasi bloccata contro una colonna. -mi dispiace. Ma è l'unica soluzione. Quando tutto sarà finito ti libererò!- lo osservai con rabbia e vidi il riflesso dei miei occhi nelle iridi di Raptor:-sei molto simile a tuo padre.- lui mi voltò le spalle e io gli urlai:-togliti il turbante! Fatti vedere per quello che sei realmente! O sei solo un vigliacco!- lui mi volse lo sguardo e sorrise:-molto simile a tuo padre...- sussurrò distratto e poi tornò a occuparsi dello specchio. Vidi la scritta che vi era sopra, non aveva senso, ma poi capii. La scritta diceva”non rifletto il volto ma il cuore”.
“ho la sensazione che sia questo lo specchio delle Brame di cui mi ha parlato Harry che rifletteva la famiglia di Harry e Ron si vedeva caposcuola con la coppa del Quidditch e capitano ella squadra. Mi chiedo che cosa diventerebbe se mi ci guardassi io.” Raptor, forse avendomi letto nella mente, mi liberò dall'incantesimo:-vieni, vieni a vedere cosa vedi tu. So che lo vorresti sapere.- lo osservai cercando di capire cosa avesse in mente e poi piano piano mi avvicinai fino ad arrivare davanti allo specchio. Raptor appoggiò le sue mani sulle mie spalle. Cercai di mantenere il sangue freddo e osservai dentro lo specchio. Questo mi rimandò la mia immagine in quel momento poi lo sfondo cambiò. Diventando la stanza del paiolo magico, io ero sdraiata e Severus era accanto a me che mi stringeva tra le braccia e mi baciava. Distolsi lo sguardo dallo specchio arrossendo. -non ti piace? Oppure è troppo bello per osservarlo per troppo tempo?- il mio viso tornò come prima:-nessuno dei due.- dissi e mi levai le sue mani con uno strattone. All'improvviso mi ritrovai sdraiata sul pavimento e Raptor era sopra di me e mi teneva bloccata a terra:-ti devo insegnare le buone maniere prima di andarmene con la pietra?- disse accarezzandomi la guancia. Il mio sguardo era vuoto, il mio corpo teso per difendermi. Sorrise appena e poi tornò ad osservare lo specchio. Lo sentii parlare con Harry ma le loro parole mi rimbombavano nelle orecchie senza nemmeno sentirle. Non mi accorsi neanche che Raptor si era tolto il turbante ed ora era Voldemort a parlare con Harry. Una strana sensazione che non riuscivo a capire mi agguantò tra le sue spire. Rimasi li sdraiata, occhi spalancati ma che non vedevano più, la mia mente era da un'altra parte, poi il buio calò opprimente sui miei occhi.

Quando riaprii gli occhi ero di nuovo in infermeria:-cosa è successo?- chiesi a Madama Chips che era appena entrata nel mio campo visivo:-non ne ho idea! Il professor Silente non mi ha voluto spiegare nulla, il professor Piton si occupa delle tue cure.- mi alzai a sedere:-Harry, come sta?- chiesi vedendo il ragazzo sdraiato nel lettino accanto a me. -si rimetterà, ha bisogno di riposare.- la porta si aprì e comparve Severus con un calice fumante in mano:-ti prego dimmi che non è per me.- dissi quando si avvicinò a me con il calice. -invece si.- feci una smorfia ma presi lo stesso il calice e bevvi tutto d'un sorso il suo contenuto. -mi puoi dire cosa è successo? Mi ricordo che non potevo muovermi, non riuscivo a sentire niente e vedevo ma non vedevo realmente...- osservai Sev sedersi sul bordo del letto:-Raptor ha utilizzato un incantesimo oscuro inventato dal Signore Oscuro. All'apparenza sembravi morta. Quando Silente ti ha portato qui mi ha detto che eri morta ma quando sono entrato e ti ho vista mi sono subito accorto che eri ancora viva e praticai il controincantesimo.- la sua voce era piatta ma ogni tanto potevo cogliere un tremolio nella voce. -quanto ho dormito?- sorrise:-anche quando sei svenuta dormi veramente poco... è mezzogiorno. Silente vi è venuto a prendere alle due del mattino.- sorrisi anche io:-perché Raptor non voleva uccidermi. Ha detto che assomiglio molto a mio padre e che lo avrei aiutato molto... ma non riesco a capire perché.- Severus era spaesato:-non voleva ucciderti? Ne sei sicura?- io annuii:-sicurissima. Ha detto, testuali parole. “no, tu non devi morire, il mio signore non vuole... potresti aiutare molto tuo padre.” perché Voldemort non mi vuole morta, cosa vuole da me? E perché quando mi arrabbio il mio sguardo diviene come il suo. Esattamente come il suo. Occhi rossi dalle pupille verticali, simili a quelli di un serpente.- lui scosse la testa dispiaciuto e poi mi strinse a se:-mi dispiace, vorrei poterti rispondere, ma non ho le risposte che tu cerchi. Solo tu le possiedi e purtroppo le devi cercare da sola.- io annuisco:-già l'incantesimo. Ho scoperto.- come?- mi chiese:- ho trovato un libro nella biblioteca, penso che ce l'abbia messo proprio Raptor per farmelo capire.- mi allontanò un po' da se e disse:-a proposito. Quando Silente ti ha portato qui stringevi questo in mano. Cos'è?- estrasse la spada tornata ad essere un ciondolo e me la mine nella mano:-è un ciondolo che mi hanno regalato.- risposi osservandolo:-grazie per averlo custodito. Volevo chiederti una cosa, se puoi rispondermi. Chi è Tom Riddle?- mi osservò e poi scosse la testa:-non ne ho idea. Perché?- mi rigirai tra le mani la spada:-mi sa che un mio parente. Il suo secondo nome è Orvoloson e c'è un uomo che si chiama Orvoloson Gaunt che sarebbe il nonno di questo Tom... a quanto ho capito volevo avere una conferma...- scossi la testa sorridendo malinconica:-fa lo stesso.-
Severus appoggiò una mano sulla mia testa:-devo andare... stasera puoi venire in sala Grande a cenare.- annuii:-ok, grazie.- si alzò dirigendosi verso la porta:-ci vediamo...-

Alla sera vado a cena incontrando gli studenti che mi guardano in modo strano e parlottano tra di loro:-Omega!- qualcuno mi stava chiamando, mi voltai e vidi Hermione e Ron venirmi incontro:-come stai?- mi chiese Ron sbalordito:-bene. Voi?- Hermione si volta verso Ron:-visto?- poi si girò verso di me:-noi stiamo benissimo.- sorrise e mi abbracciò. Adesso io ero spaesata:-visto... cosa?- chiesi. -be, ecco. Eravamo venuti a trovarti e non respiravi... sembravi morta...- io annuii:-già, me l'hanno detto. Un incantesimo di Raptor che crea una morte apparente.- spiegai. Poi mi osservai intorno:-non è che tutti qua mi credevano morta?- chiesi. Hermione sospirò:- Ron ha esagerato. È stato lui senza volerlo a spargere la voce... ne stavamo parlando in sala comune e chi era li è andato a dirlo in giro...e sai come sono le voci di corridoio... ognuno se ne inventa una nuova sempre...- ascoltai stupefatta:-perciò sono diventata un fantasma... però sono solida e non sono trasparente- sorrisi:-potrebbe essere divertente. Andiamo?- il mio sorriso contagiò anche i due ragazzi con cui stavo parlando e annuendo andammo in sala grande stipata di persone. Prima di iniziare a mangiare Silente si alzò e disse:-prima di iniziare volevo mettere in chiaro una voce che si è aggirata per la scuola. La signorina che è seduta là al tavolo dei Grifondoro non è morta. Era sotto l'effetto di un potente incantesimo proibito che causa una morte apparente. Detto questo, buon appetito a tutti.- e si sedette iniziando a mangiare. La serata passò così tra una portata e l'altra fino al dessert. Finita la cena andammo nei nostri dormitori quando la porta della sala d'ingresso pieno di studenti e professori si spalancò ed entrò un'intera schiera di cavalieri del tempo. Silente comparve all'istante davanti agli studenti con la bacchetta in pugno creando uno scudo provvisorio per fare in modo che gli studenti potessero mettersi in salvo. I Serpeverde si diressero subito nei sotterranei seguiti dagli altri studenti delle altre case che andarono nei loro dormitori. L'ultima fu Grifondoro, lo scudo cedette e i cavalieri iniziarono ad entrare nel castello:-correte ragazzi!- urlai a Ron ed Hermione sopra il frastuono creato dagli studenti che scappavano da una parte all'altra. Presi la spada e mormorato l'incantesimo mi avventai su un cavaliere facendolo svanire in una voluta di fumo. Senza aspettare iniziai a menar stoccate a destra e a manca tra lo stupore di tutti. Con un affondo nel ventre di un altro cavaliere crepai il muro della sala. Mi voltai di scatto e staccai una testa fatta di ombre. Ero circondata dal fumo e non vidi in tempo un cavaliere che stava abbassando la sua spada sulla mia testa. Alzai lo sguardo appena in tempo per vedere una spada a doppia lama nera come la mia frapporsi tra me e la spada del cavaliere. Mi voltai per vedere a chi apparteneva quella spada e incontrai lo sguardo vuoto e freddo di Severus. Ma questo successe in pochi secondi perché anche questo cavaliere finì in fumo. Severus con un colpo secco fece scorrere all'indietro la sua spada e la lama andò a conficcarsi nello stomaco di fumo di un altro cavaliere. Subito ci trovammo circondati dai cavalieri. Noi eravamo schiena contro schiena. -non me l'avevi detto che quando hai incontrato i cavalieri hai fatto apparire la spada.- disse Severus. Arrossii un po':-non sapevo se fosse una cosa buona o no... allora ho deciso di stare zitta.- cercai di spiegare. -lasciamo le spiegazioni a più tardi... ora cerchiamo di far tornare questi esseri da dove sono venuti.- iniziammo a lottare ormai la sala era piena di fumo nero, quasi impossibile vedere ma noi continuammo a far sparire quelle creature. Vi erano ancora una decina di cavalieri quando caddi a terra esausta. Il petto che si alzava e abbassava velocemente, il sudore mi imperlava il volto e i capelli mi si erano appiccicati sul viso. Severus venne subito da me:-Omega! Resisti, ti prego... sono troppi, non posso farcela da solo.- nel frattempo fece sparire un altro cavaliere. Cercai di alzarmi ma ricaddi e la spada tornò piccola. Ero senza forze, non sarei nemmeno riuscita a sollevare la spada, enorme. Successe in un istante: dal portone intravidi la luna nera risplendere della sua luce su di me attraversando i cavalieri fino a ridarmi nuova energia. Severus che era circondato cercava di venire verso di me, ma non riuscì a bloccare la spada del cavaliere del tempo che si abbatté sulla Claymore che ci stava materializzando davanti a me. Disarmai questo e lo infilzai con la spada poi mi rialzai e descrissi un ampio arco con la spada e i restanti cavalieri svanirono. I miei occhi sotto l'influenza della luna nera erano diventati d'argento. Appena la luna sparì dalla mia vista tornarono neri come sempre. Rimisi il ciondolo nella tasca e mi sedetti con la schiena contro il muro sentendo i muscoli urlare la loro protesta per il troppo sforzo. Notai che anche Severus, che si era seduto accanto a me, era stanco morto, fece sparire la sua spada e se la mise al collo grazie ad una catenina che aveva attaccato al manico.
Per fortuna quella serata finì bene e passarono alcuni giorni. Corvonero vinse la partita di Quidditch contro Grifondoro che era senza cacciatore e alla fine per fortuna Harry si risvegliò. Andammo a trovarlo e ci spiegò per filo e per segno quello che era successo e che io non ho potuto sentire perché ero sotto l'effetto di quello strano incantesimo. E così arrivò il banchetto di fine anno. Quella mattina avevo ricevuto la conferma da parte di Silente che mi permetteva di restare ad Hogwarts per le vacanze estive.
Alla fine il professor Silente fece un regalo di fine anno alla nostra casa e vincemmo la coppa delle case. La mattina seguente stavano tutti portando le valige di sotto per partire.
-ciao ragazzi. Ci vediamo il prossimo anno. Fate i bravi- salutai abbracciando Harry e gli altri due. Ron sorride imbarazzato mentre Harry ed Hermione ricambiarono sorridendo divertiti e tristi all'idea di separarci. Il treno partì, lo vidi sfrecciare veloce nella campagna scozzese dalla torre di astronomia insieme a Severus.
 
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• Shin ~
view post Posted on 27/11/2009, 11:18




L'ho finita di leggere un pò di tempo fa ma mi sono sempre dimenticata di commentarla... .-.
Che dire come storia è molto semplice e carina...^^
Spesso ci sono dei passagi dal presente al passato che bloccano un pò la lettura ma per il resto è molto carina...*-*
Aspetto il continuo allora... XD
 
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OmegaGauntRiddle
view post Posted on 27/11/2009, 16:42




grazie mille!! adesso però la storia si farà molto più complicata...! è già!! vado a continuare nell'altra sezione perchè ormai questa non è più quella giusta! ;)
XDXDXDXD
 
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28 replies since 25/9/2009, 20:31   300 views
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