Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Ye olde book shop, collaboration : shin, sivra

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• Shin ~
view post Posted on 10/9/2009, 15:57





*si schiarisce la gola*
Allur, tutto è cominciato leggendo la tag dell' SPFF. C'era un messaggio con scritto "chi vuole fare una ff con me?" -o qualcosa di simile...u.ù-
Era da parte di Sivra.
Io subito mi sono fatta avanti, *a quel tempo avevo parecchia ispirazione -ora se n'è andata...ç__ç-*
Comunque. :tuqui:
*Fatto sta che abbiamo iniziato a lavorare ad una one shot (non tanto più oneshot.. xD nd Sivra) assieme.
I frutti della nostra collaborazione li potrete vedere voi stessi... :fiore:
Innanzitutto ringrazio la Vale...^w^ *stritola* senza di lei non avrei avuto modo di fare un'esperienza nuova e divertente.
In secondo luogo ringrazio anche voi lettori...u.ù
Buona lettura e commentate in tanti...*-*



Ciaaaaaaaaao a tutte ragazze!
Ritorno su questi schermi, ma non da sola! Difatti come c'è scritto quì sopra, questa ff è basata su una collaborazione tra me e Shin (Laura) .
L'abbiamo iniziata verso luglio... speriamo di continuare al più presto.




Bacini.
Laura e Vale

Ye olde book shop



Un sabato mattina assolato, simile a tutti gli altri.
E come ogni giorno di sole, io, Severus Piton impreco contro il mondo
che mi circonda.
Odio le facce felici degli studenti quando il sole proietta le loro
ombre sui prati....odio le loro voci strazientemente felici, e odio il
loro correre per il prato alla ricerca dell'intrattenimento perfetto.
Arrivai al villaggio di buona lena, guardandomi attorno e fulminando
chi osava incontrare il mio sguardo.
Come ogni sabato mi recavo in libreria....quella alla fine della strada
principale del villaggio di Hogsmeade . Era piccola, ma ben fornita, ed
ogni sabato arrivava qualcosa di nuovo.


Mi svegliai presto, come ogni mattina. Mi recai in bagno e mi feci
una doccia veloce, feci colazione con toast e caffè. La mia giornata
non poteva iniziare senza aver bevuto una tazza di caffè caldo.
Aprii un cassetto, dove ero solita tenere le chiavi di casa e quelle
della libreria. Presi quelle con il portachiavi a forma di fata e mi
avviai verso la porta che separava casa mia dal luogo dove ogni giorno
lavoravo.Con ancora un pezzo di toast in bocca camminai per tutto il
corridoio fino ad arrivare alla porta d'ingresso della libreria.
Infilai la chiave nella serratura e girai fino a che non sentii
scattare il meccanismo.Aprii la porta. Era una bellissima giornata.
Respirai l'aria a pieni polmoni e sorrisi. Prima di andare ad aprire le
finestre, così da far entrare della luce nella stanza, girai il
cartello, in modo che ora portasse la scritta "aperto".
Come succedeva ogni sabato, erano arrivati dei nuovi libri imballati in
alcuni scatoloni. Mi diressi verso il bancone ed iniziai a tirar fuori
i libri, con molta calma ed attenzione.



Con pochi passi giunsi fino alla libreria e guardai il cartello.
Abbozzai un sorriso soddisfatto dalla mia puntualità. Dovevano aver
appena aperto. Avanzai fino alla porta e spinsi la mano sul pomello,
aprendola ed entrando.
"Buongiorno."
Scandii freddamente e con il mio solito tono piatto. Non rivolsi
nemmeno un'occhiata a chi vi fosse alla cassa, e subito mi diressi
verso lo scaffale che mi interessava.
"Mh..." Cercai con lo sguardo ipotetici nuovi arrivi, ma mi accorsi in
fretta che non c'era ancora niente.
Mi voltai verso il bancone e mi ci avvicinai a passo di marcia, notando
la ragazza del negozio china su uno scatolo.
Mi schiarii la voce e l'appellai con un colpetto di tosse.
"Ehm-ehm"


Avevo appena iniziato ad aprire gli scatoloni quando sentii la porta
aprirsi. Un uomo, o per meglio dire il solito uomo, quello che veniva
in libreria, puntualmente ogni sabato, era appena entrato.
Non mi guardò nemmeno, come era sua abitudine fare, però mi salutò.
«Buongiorno a lei» risposi sorridendo. Lo osservai mentre si
incamminava verso lo scaffale delle novità e poi mi chinai a
raccogliere i libri che erano a terra, ero intenta a sistemarli quando
sentii la voce dell'uomo chiamarmi.
Alzai il volto verso di lui.
«Si? posso fare qualcosa per lei signore?» gli chiesi, mentre appoggiai
una mano a terra per non perdere l'equilibrio.


La guardai con sufficienza, squadrandola come ero solito fare con i
miei studenti grifondoro.
-"Ho appurato che lo scaffale degli arrivi è vuoto. Non ci saranno
nuovi arrivi per questa settimana?"
E continuai a guardarla aspettando una risposta.


Lo fissai mentre mi guardava con sufficienza da capo a piedi. Forse
quell'uomo non conosceva le buone maniere.
"Sono arrivati signore, li sto tirando fuori giusto ora" risposi
sforzandomi di sorridere ed indicando gli scatoloni che si trovavano
attorno a me.


"Umph. Comprendo. Vorrà dire che aspetterò."
Detto questo mi allontanai, iniziando a girare per gli scaffali che
conoscevo già, aspettando con pazienza che la ragazza si muovesse .


Guardai l'uomo allontanarsi da me. Scossi la testa in segno di
disapprovazione e continuai con la mia solita calma a sistemare i
libri. Andavo piano per una ragione precisa, odiavo quando i libri si
rovinavano, quindi i miei movimenti erano calcolati e lenti affinchè
ciò non accadesse.


Dopo circa due minuti ritornai vicino al bancone : "Le manca ancora
molto ? Sa, non ho tutto il giorno a disposizione."
La guardai con superiorità, era così lenta nei movimenti da darmi la
nausea.


Mi voltai. Ancora lui. Ancora quello sguardo. Avrei voluto mandarlo
a quel paese. Se non gli andava bene come facevo il mio lavoro, poteva
sempre andare da qualche altra parte a comprarsi i libri.
"Gentilezza Mary. gentilezza!" urlai a me stessa.
«Mi scusi signore, ma sa, ci tengo molto ai miei libri, non vorrei mai
si rovinassero, quindi preferisco fare le cose con calma» lo fissai
dritto negli occhi, esibendo un ghigno divertito.


I miei occhi non esibivano alcuna emozione. Odiavo le persone che mi
rispondevano in quel modo...... appellai la bacchetta magica e con un
incantesimo feci in modo che i libri volassero al proprio posto da
soli.
"Siamo dei maghi, lo sapeva?"
Sorrisi strafottente e poi mi diressi al reparto che avevo lasciato.


La magia no! Odiavo quando i libri venivano sistemati con la magia.
Tutto ma non quello. E sapere inoltre che qualcun'altro li aveva
sistemati al posto mio, mi fece imbestialire. I libri erano la mia
vita, niente e nessuno avrebbe potuto sfiorarli prima che io li
mettessi al loro posto.
Con passi veloci mi piazzai dinanzi a quell'uomo così odioso. Ormai
ogni sorriso era scomparso dal mio volto.
«Mi scusi signore, ma credo che i libri non siano pronti per LEI oggi,
quindi se vuole scusarmi...» Con un gesto eloquente della mano gli
indicai la porta.


Ridussi gli occhi a due fessure.... nessuno osava darmi degli
ordini!
"Ma come si permette??? Lei non sa chi sono io !"


Sinceramente, per me poteva anche essere il ministro della magia in
persona ma nessuno trattava così i miei libri.
«No signore, non so chi lei sia» mi avvicinai un pò a lui «e detto tra
noi, sono felice di non conoscerla».


"Stupida ragazzina impertinente...."
Avanzai verso di lei con aria truce, avvicinandomi minaccioso.
"Dì solo un'altra parola e mi conoscerai a fondo ."


Lo osservai attentamente, i suoi occhi neri come la pece erano colmi
di rabbia. E tra le varie cose, non ero molto sicura di aver capito
bene l'ultima frase. «Mi conoscerai a fondo?? Che diavolo voleva dire?»
pensai. «Scusa non credo di aver capito molto bene» dissi, riprendendo
la distanza che prima ci separava.


Le lanciai uno schiantesimo che le sfiorò soltanto la spalla, e la

guardai minaccioso.
"Avrai mie notizie....ragazzina."


Rimasi immobile e a bocca aperta a fissare la porta che era stata
violentemente chiusa dall'uomo. Portai una mano alla mia spalla e la
massaggiai, l'incantesimo mi aveva appena sfiorato, ma faceva male
comunque.



Furioso mi diressi al castello, salendo fino al 5° piano per cercare
Albus. Entrai nel suo studio e gli feci una sfuriata pretendendo di
sapere chi fosse il proprietario di quel negozietto insulso.
Con enorme delusione venni a sapere che era la ragazza stessa la
proprietaria.
"Argh !!"
Sbattei la porta dell'ufficio di Silente e mi diressi verso il mio,
livido di rabbia.
"Non è possibile!" Tuonai nel mezzo del corridoio , facendo sobbalzare
tutti gli studenti di passaggio. Ne misi in punizione uno svariato
numero, per poi rinchiudermi nel mio studio.
"Non è possibile che una ragazzina stupida ed arrogante abbia a carico
un negozio ! Per di più una libreria! Non è un giocattolaio , merlino!"
Sedetti sulla mia poltrona ripensando a lei con cattiveria, meditando
vendetta per il suo comportamento.



Mi voltai verso lo scaffale, tutti i libri erano sistemati alla rinfusa
non c'era quasi nulla in ordine.
"Maledizione!" Urlai sbattendo la mano sul muro.
Passai quasi tutto il resto della giornata a sistemare quello scaffale
e a servire i clienti che si presentavano in libreria.
Quella sera però andai al ministero della magia per farmi firmare
un'ordinanza restrittiva. Era già da molto tempo che ci pensavo,
difatti avevo già tutti documenti pronti.
Nella mia libreria non si sarebbe MAI più potuto usufruire della magia.


Quella notte non riuscii a prendere sonno. Quella mocciosa insolente
con il suo tono autoritario riempiva i miei pensieri. Mai avrei creduto
di incontrare una simile maleducata.
"Piccola vipera..."
-Senti chi parla Severus, sei stato tu a provocarla.-
"Non è assolutamente vero."
-Sì che è vero.Le hai portato fretta e sei stato semplicemente odioso.-
"Stai zitto."
-Dici a te stesso di stare zitto? Facciamo progressi.-
"Lasciami in pace!"
-Sì bravo, scaldati.... stanotte farà freddo. Comunque sia, devi andare
a chiederle scusa, il tuo comportamento è stato inaccettabile.-
"Io non chiedo scusa a nessuno !"
-Lo farai....oh se lo farai...-



Quella stessa notte ero stremata, fra i clienti, la corsa al ministero
della magia e la rabbia che ribolliva ero ridotta a uno straccio.
Prima di stendermi a letto però, mi feci come al solito una doccia.
Adoravo stare sotto l'acqua, quella sensazione fresca e pulita che
accarezzava la pelle. Quando uscii ero rilassata e calma. La sfuriata
con l'uomo di quella mattina, in quel momento sembrava un ricordo
lontano. In effetti però, forse ero stata un pò troppo cattiva con quel
signore. Scrollai le spalle.
Indossai la mia camicia da notte in seta nera e mi coricai a letto.
Ci misi pochi minuti per addormentarmi.



Dopo un estenuante dibattito con una parte di me che credevo sepolta da tempo, finalmente Morfeo mi accolse tra le sue braccia.
E dopo una notte abitata da proprietarie di librerie isteriche, mi
svegliai alle 7 come al mio solito.
"mmh...cosa mi aspetta questa mattina..." Barcollando andai nel bagno e mi infilai sotto la doccia, in modo da svegliarmi per bene.
Ma il mio umore subito precipitò, ricordando il mio monologo della sera
prima.
"Io non andrò mai a chiederle scusa....."
Difatti mezz'ora dopo mi dirigevo al villaggio..


Quella mattina mi alzai prima del solito. Alle 6.30 ero già in piedi.
Non feci nemmeno colazione, mi diressi immediatamente in libreria.
La aprii e fuori dalla porta sistemai il cartello di "divieto dell'uso
della magia". Lo guardai soddisfatta, poi rientrai sghignazzando e mi
sistemai dietro il bancone. Quella giornata stava iniziando davvero
bene. Mi sedetti su una sedia che avevo sistemato in libreria ed
iniziai a leggere "De profundis" di Oscar Wilde.


Arrivai al villaggio di buon ora. Lanciai un'occhiata alla libreria in
fondo alla strada e poi entrai ai tre manici di scopa per fare
colazione.
Oltre al mio caffè feci preparare in un sacchetto di carta una brioche
che avrei portato a quella piccola isterica. Uscii dal locale e mi
diressi verso il piccolo negozio. Nel leggere il cartello inarcai un
sopracciglio...non era stata con le mani in mano quindi. Entrai,
ascoltando il campanellino che avvisava il mio ingresso.
"buongiorno."


Oscar Wilde era uno dei miei autori preferiti, non ricordavo nemmeno
tutte le volte che avevo letto e riletto "Il ritratto di Dorian Gray".
Ero persa nella lettura quando sentii il suono che mi avvertiva che un
cliente era appena entrato. Chiusi il libro e lo sistemai sul bancone.
Mi voltai sorridendo, ma appena vidi chi era entrato la mia allegria
diminuì un pochino.
"Buongiorno!" Esclamai io, cercando di essere il più cordiale
possibile. Dopotutto era un cliente.


Avanzai fino al banone semplicemente guardandola negli occhi. Non
l'avevo mai considerata così tanto.


Lo guardai venire verso di me. Strano, di solito era già tanto se
salutava. Sperai non avesse nulla da ridire sulla mia scelta del
divieto dell'uso della magia.
"Le serve qualcosa signore?" chiesi con voce dubbiosa.


"Servire no." Posai il sacchetto sul bancone, sempre guardandola.
"Le chiedo scusa per la mia presa di iniziativa di ieri, le ho portato
la colazione. Spero non le dispiaccia."


Restai a fissarlo per qualche minuto a bocca aperta. Mi sarei aspettata
di tutto, ma non che mi offrisse la colazione. Presi il sacchetto fra
le mani e lo aprii. Brioche! Io le adoravo.
Guardai il sacchetto, poi il signore.
Inclinai un pò la testa e gli chiesi:
"Non è avvelenata vero?" indicando il sacchetto.


"Non voglio nessuno sulla coscienza."
FReddo, distaccato, ero perfetto anche quando chiedevo scusa.


"Oh, bè...allora grazie". Gli sorrisi presi la brioche e la addentai.
Era ancora calda. Cavolo, era buonissima. Era da tanto che non ne
mangiavo una.
"E' buonissima!" esclamai contenta appena finii di masticare.


Inarcai appena un sopracciglio a quell'uscita di entusiasmo. "Buon per
lei." E poi mi diressi allo scaffale che non avevo potuto osservare il
giorno prima.


Ok, quell'uomo non era poi così tanto scorbutico e odioso come poteva
sembrare. Dopotutto mi aveva offerto la colazione.
Mi avvicinai a lui sorridendo.
"Cerca qualcosa in particolare signor...ehm... come si chiama lei?"


"Severus Piton. Sono il professore di pozioni ad Hogwarts." Risposi
senza guardarla, continuando ad osservare i libri.


Oh, quindi quell'uomo era un insegnante, ecco perchè veniva spesso in
libreria.
"Bè, nel caso le servisse qualche libro ben preciso, mi faccia sapere,
io sono sempre lì" indicai il bancone e mi allontanai dal professore
riprendendo la lettura del mio libro.


"La ringrazio."
Ritornai nel mio mutismo e presi ad analizzare i vari titoli.


Ogni tanto, interrompevo la lettura del libro per osservare quell'uomo.
Era parecchio strano per essere un'insegnante. Voglio dire, non ne
avevo conosciuti molti di professori così scorbutici.
Però almeno aveva un buon gusto per i libri.


Dopo aver passato un quarto d'ora buono a leggere i titoli dei nuovi
arrivi, mi diressi al bancone, stringendo tra le mani 5 volumi.
"Ecco. Metta tutto sul mio conto scolastico."


Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso di lui. Presi i 5 volumi e ne
lessi i titoli. Tre libri trattavano di pozioni e due invece erano
romanzi classici. Lo guardai e sorrisi.
"E' insegnante di pozioni, signor...Severus, giusto?"


"Esattamente"

Brusco. Freddo. Era tornato come prima. Sorrisi nuovamente, infilai i
libri in una borsetta e glieli porsi.
"Ecco a lei Severus, e torni presto".


La fulminai per la confidenza presasi.
"Umpf , buonagiornata."


Ridacchiai. "Buonagiornata anche a lei" risposi con enfasi.
La giornata era decisamente iniziata bene.






Mercoledì mattina, tre manici di scopa.
Severus è lì a fare colazione, leggendo la gazzetta del profeta.


Finalmente il mercoledì. Il mio giorno libero.
Era uno dei pochi giorni in cui mi concedevo di fare colazione fuori.
Quella mattina decisi di andare ai tre manici di scopa.


Il campanellino della porta suonò, annunciando l'ingresso di un nuovo
cliente.
Il professore nemmeno staccò gli occhi dal giornale...ma quando sentì
un profumo conosciuto, fu costretto a farlo. Sollevò il viso ed
inidividuò subito la ragazza della libreria. La guardò per qualche
secondo, in silenzio.


Entrai. Il mio ingresso fu annunciato dal solito campanellio.
Mi guardai attorno e con mia grande sorpresa vidi una figura a me
conosciuta. Severus Piton. Ma non era un'insegnante? Che ci faceva a
quell'ora nel bar? Forse anche lui aveva il giorno libero?
Con tutte queste domande in testa mi avvicinai al tavolo di quell'uomo.


Feci finta di essere preso nella lettura, ultima cosa che volevo era
che quella donna sedesse al mio tavolo!
"mh..."


"Severus!" esclamai.
"Come mai si trova anche lei quì? Non ha lezione oggi?" chiesi curiosa.


Chiusi il giornale e gli occhi, inspirando profondamente.
"Buongiorno miss.."


Lo fissai, un pò delusa. Non aveva risposto a nessuna delle mie
domande. Non volevo insistere, sarei sembrata troppo impicciona, quindi
mi limitai a chiedere: "E' libero questo posto, o aspetta qualcuno?"
indicando la sedia vuota al suo tavolo.


Sospirai a fondo, molto a fondo.
"Prego, si sieda."


Sorrisi cordiale. Non sapevo nemmeno io perchè, ma la presenza di
quell'uomo iniziava a mettermi allegria.
"Grazie" dissi sedendomi al suo tavolo.


Inarcai un sopracciglio e poi mi guardai attorno, alcune persone ci guardavano e borbottavano qualcosa.
"Signorina...la prego di non usare il mio nome di battesimo."


"Non le piace il suo nome? E' per quello che non vuole che la chiami così?"

"Se il mio nome non mi piace è affar mio....e se permette, non siamo così in confidenza. Io non conosco nemmeno il suo di nome."

Annuii. "Bè, a questo possiamo rimediare subito, mi chiamo Sheryl Esthor, piacere di conoscerla" e allungai la mano verso di lui sorridendo.

Guardai la mano, e poi il sorriso della ragazza.
"Umpf." Gliela strinsi controvoglia.


"Allora come dovrei chiamarla?" chiesi. Se non potevo usare il suo nome, come potevo chiamarlo? Lo guardai aspettando risposta.

"Professor Piton, mi sembra ovvio!"

Inarcai un sopracciglio. "Ma lei non è il mio professore le ricordo"
Incrocia le braccia al petto scuotendo la testa.


"Crede che sia un suo amico,scusi?"

Ci pensai un attimo. Bè, in effetti no.
"Non è esattamente un mio amico, ma nemmeno un mio professore, un conoscente diciamo" risposi.


"Ecco, un conoscente." Dissi e poi sorseggiai il mio tea.

"Esatto" esclamai "quindi posso chiamarla Severus".

"Assolutamente,no. Sarebbe lo stesso se io decidessi di chiamarla Sheryl...."

"Benissimo, siamo d'accordo allora! Io la chiamo Severus e lei chiama me Sheryl" Sorrisi compiaciuta.

Sbarrai gli occhi. Ma era stupida o cosa? " Ma stavo scherzando !!!"

"Assolutamente no Severus" ridacchiai, e prima che l'uomo potesse controbattere ordinai da bere e una brioche.

Mi passai la mano sulla fronte posando il giornale. Se la giornata era iniziata accettabilmente , ora era caduta in un abisso.

Guardai attentamente Severus, quell'uomo era proprio uno spasso. Ogni suo movimento sembrava urlare il suo fastidio per me, o per qualunque altra persona, eppure eccolo lì, seduto davanti a me con le braccia incrociate che faceva di tutto per evitare il mio sguardo.
Ridacchiai tra me e me. Mentre aspettavo che la colazione arrivasse al mio tavolo, iniziai a discutere con Severus, o meglio, io parlavo, lui al massimo annuiva facendo finta di ascoltare.
Fu proprio in un suo momento di disattenzione che gli chiesi se poteva accompagnarmi lui stesso ad Hogwarts perchè Madama Pince aveva ordinato dei libri da me. Severus a quella proposta annuì annoiato.
Appena arrivò la mia colazione la presi e mi alzai dal tavolo. Prima di dileguarmi nel nulla gli urlai:
"Dato che ha accettato di accompagnarmi, nella mia libreria, domani alle 12.30"




Il giorno dopo, all'orario stabilito, mi recai fuori alla libreria. Iniziavo ad odiare quella ragazza, ed odiavo ancora di più fare l'accompagnatore...mi faceva pensare di accompagnare una menomata.
"Esthor! Muoviamoci!"


Era venuto davvero. Quell'uomo iniziava a sorprendermi.
Lo sentii chiamarmi spazientito, presi i libri che mi occorrevano e li inserii delicatamente in una borsa.
"Arrivo arrivo" urlai mentre mi affrettavo ad uscire e a chiudere la porta della libreria a chiave.


Sbuffavo battendo il piede a terra. "Vedi di muoverti."

Ooh, era passato a darmi del tu. Sempre più divertente.
"Eccomi eccomi" dissi esasperata sistemandomi al suo fianco. Severus, molto probabilmente, non conosceva il significato della parola "pazienza".


La guardai male, e poi quasi imprecai:
"Ne ho fin troppa di pazienza!"


"Certamente! Se lei è paziente come dice di essere, io sono mago merlino in persona" sbraitai, indispettita dal fatto che era entrato nella mia mente.
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 10/9/2009, 16:22




oh madonna...*____*
è stupenda!!!!!!! siete meravigliose nello scrivere e la storia è fantastica!!!!!!!!!!!
acnhe io spero che la continuiate presto!!!!!!!!!!!!!
 
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try-try
view post Posted on 10/9/2009, 16:43




che carinaaaa la storia!!!quella ragazza è uno spasso! voglio sapere il continuooooo
 
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Rebecca Knight
view post Posted on 10/9/2009, 16:47




Bellissima!
Mi piace molto come l'avete scritta, davvero brave.
Attendo l'aggiornamento! =)
 
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Redshine
view post Posted on 10/9/2009, 20:17




*_____________*

Bella!!! Davvero molto interessante questa fic, soprattutto il modo di scrivere, una scelta proprio azzeccata. Continuate presto, sono ansiosa di sapere cosa combineranno questi due!!!!
 
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SlytherinSnapeFan
view post Posted on 11/9/2009, 22:38




Bellissima!!! Scrivete davvero molto molto bene, e mi piace lo stile del racconto!!!
Concordo con Sheryl riguardo a Wilde, ha scritto dei libri stupendi!!!
Continuate presto!!! :wii:
 
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~la nuit romantique
view post Posted on 17/9/2009, 01:12




Vedi che la pubblicità serve? XD
No vabbè,ma mi ero proprio persa questa storia. *si picchia*
Entrambe siete molto brave nello scrivere e anche l'idea della ff in generale mi ha colpito...*libriiii...sbava*
Spero che aggiornerete presto!!
Kisses

Irene
 
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Lady of the sea
view post Posted on 17/9/2009, 11:29




bellissima mi piace propio questa ragazza!
 
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view post Posted on 26/11/2009, 21:24
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Erede Universale del prof. Snape

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No! Ma come!? Già finita!?? continuate a scrivereee...*si sente un rumore di sbatacchiamento "Testa Vs. Muro"* image Ah e poi Ye Olde Book Shop non è la libreria di Cedric delle WITCH?? image
 
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{Sivra
view post Posted on 26/11/2009, 21:31




Sì esatto xD Era proprio quella!
 
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• Shin ~
view post Posted on 26/11/2009, 21:37




Uuuuh ecco dicevi di aver letto il nome della libreria...XD Eh si che me lo sarei dovuto ricordare di aver già sentito quel nome, dato che collezionavo quel fumetto...u.ù
Prima o poi dovremmo proseguirla caVissima...^^
 
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view post Posted on 26/11/2009, 21:40
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Erede Universale del prof. Snape

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Ah, allora non ero l'unica a leggere le witch! comunque..dai è davvero bella sta ff! sarebbe un peccato se non la continuaste! e poi sono venuta al computer apposta per leggerla anche se ho mal di testa, dovreste esserne grate!:sisi::sisi: XD
 
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{Sivra
view post Posted on 26/11/2009, 21:54




Ah, allora aspetta, adesso mi inchino.. !
 
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view post Posted on 26/11/2009, 22:02
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Erede Universale del prof. Snape

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XD stavo scherzando ovviamente XD...via ora vado a letto sennò la mia cara e dolce mammina mi lincia...e...continuate mi raccomando!
 
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{Sivra
view post Posted on 26/11/2009, 22:05




buonanotte cara ^^
 
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15 replies since 10/9/2009, 15:57   201 views
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