Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

*Emma*

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{ ~Cècy;;
view post Posted on 10/9/2009, 16:08




ti chiami Sophia...che bel nome! non lo sapevo *__*
 
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__Sev
view post Posted on 10/9/2009, 16:10




huhahah come la nonnaaaaa *ç*
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 13/9/2009, 10:11




ho appena finito di scrivere, ragazze scusate ho cercato di fare del mio meglio, ma non è veuto scritto molto bene in alcuni punti ,l'ho modificato mille volte e non penso di poter fare qualcosa di più....




Capitolo TRE. Sul treno

Era un mattinata soleggiata rinfrescata da un leggero venticello, qua e là qualche nuvola bianca interrompeva l’azzurro del cielo.
Nella camera di Emma regnava un orine innaturale. Il letto era già sistemato, sulla scrivania era rimasta solo una boccetta chiusa d’inchiostro e una piuma d’oca, la libreria aveva un intero scaffale vuoto e l’armadio, aperto, era anch’esso vuoto.
In mezzo alla camera c’era un baule, stracolmo di vestiti, libri, piume, fogli di pergamena e c’era anche un calderone. Lì accanto c’era la gabbia con il gufo.
In quell’istante la porta della camera si aprì ed entrò Emma, era raggiante e i suoi capelli erano diventati color dell’oro, sembrava quasi avesse un’aura luminosa tutt’attorno a lei. Si chinò vicino alla gabbia e porse un topolino morto al suo gufo.
“oggi è un grande giorno” disse mentre accarezzava la sua testa. “pensandoci non ti ho ancora dato un nome, per ora non importa, te ne voglio dare uno davvero bello, quindi tanto vale aspettare” aggiunse.
Qualcuno bussò alla porta “avanti” Emma rispose senza alzare lo sguardo. Sirius entrò nella stanza, la prima cosa che notò fu l’aspetto della bambina seduta a terra, non aveva più i capelli rossi. Il bambino sentì montare l’invidia dentro di sé. Avrebbe voluto essere anche lui un metamorfomagus.
“ciao cugina!” Sirius era in piedi davanti a Emma e la fissava.
“come mai sei qui?” la bambina si sforzò di essere gentile.
“mia madre ha deciso che verrò con voi in stazione, non vuole perdere tempo portandomi lì” Emma, sentendo quelle parole ,si sentì dispiaciuta per lui. Pensò che doveva essere dura vivere con dei genitori che non lo consideravano.
“dov’è il tuo baule?” gli chiese.
“è giù, nell’ingresso, l’ho preparato ieri sera, non stavo più nella pelle.” Gli occhi scuri del bambino si illuminarono. Emma gli sorrise “io sta notte non ho dormito.”
Sirius prese la mano di Emma tra le sue “so che non ci stiamo simpatici, ma siamo cugini, spero che anche quando saremo ad Hogwarts non ti dimenticherai di questo”
Emma non capì quelle parole, era abituata al modo di parlare di Sirius,si esprimeva spesso come un adulto, parlava per enigmi, ma lei aveva imparato che doveva dare importanza a tutte le sue frasi, perfino a quella appena sentita, che gli sembrava così incomprensibile.
Emma chiuse il baule con un tonfo e Sirius l’aiutò a portarlo giù dalle scale.
Sophia e Rufus erano seduti al tavolo in cucina, i due bambini si sedettero e fecero colazione. Sirius trangugiò tutto d’un fiato, al contrario di Emma, che mangiò la sua fetta di torta alle mele con tanto di forchetta. Quando i due ebbero finito, la nonna agitò la bacchetta, i piatti si andarono a lavare nel lavandino insieme ai bicchieri, poi andarono a mettersi al loro posto nelle credenze.
“andiamo!” Rufus, che fino a quel momento era stato immerso nella lettura giornaliera della gazzetta del profeta, balzò in piedi e andò nel corridoio. Gli altri lo seguirono.
“come andremo fino alla stazione di king's kross?” chiese Emma.
“ci smaterializzeremo.” Disse Sophia, sempre sorridente. Sirius rabbrividì, non gli piaceva spostarsi in quel modo “dobbiamo proprio?” chiese poco convinto.
“certo è il modo più veloce. Sono le dieci e mezza ,non vorremo arrivare in ritardo.” Rufus era impassibile. Emma tirò la manica della maglia Sirius e lo guardò come per dire <ha deciso,non possiamo farci nulla>, il ragazzino sospirò.
Emma diede la mano alla nonna e Sirius si attaccò al vestito del signor Black. I due presero ciascuno il loro baule e Rufus prese la gabbia.
Emma e Sirius si sentirono come risucchiati da un tubo di gomma, improvvisamente gli mancò il respiro, ma proprio un attimo prima di sentirsi soffocare tutto finì e ritornarono con i piedi saldamente piantati a terra. Ora però non erano più nella casa a Godric’s Hollow, ora erano in un vicolo buio, dove non passava nessuno.
Sophia materializzò due carrelli su cui misero i bauli e la gabbia. I bambini li spinsero e uscirono da quella viuzza. Arrivarono in un viale molto più affollato. A pochi metri dal punto in cui spuntarono, c’era la stazione.
Si stavano dirigendo verso il muro che divideva il binario nove dal dieci. Lì di fermarono.
“ora dovete correre lì contro, tra i due binari, se avete paura chiudete gli occhi.” Disse il nonno.
Il primo a partite fu Sirius, si lanciò sicuro senza nemmeno fermarsi un secondo, arrivò addosso al muro e invece che schiantarsi, lo attraversò. Emma fece lo stesso, ma prima di partire ,chiuse gli occhi. Quando li riaprì non era più nella stazione popolata da babbani.
Davanti a lei splendeva una lucente locomotiva rossa. la prima cosa che fece fu cercare il cugino con lo sguardo, lo trovò e rimase indispettita quando lo vide in compagnia di James Potter. Andò verso di loro.
“buon giorno Emma.” La salutò James con un sorriso.
“oh, ciao” fu la risposta della bambina,che non degno il giovane Potter di nemmeno uno sguardo. Aveva una brutta sensazione.
“senti Emma ti dispiace se si unisce a noi? Non conosce nessuno, potremmo fare il viaggio insieme.” Emma fulminò Sirius con lo sguardo, ma acconsentì. In quel momento i nonni li raggiunsero e li aiutarono a caricare i bauli. Ormai mancavano poco più di dieci minuti alla partenza.
Emma si fiondò tra le braccia di Sophia. “promettimi che mi scriverai almeno una volta a settimana” disse la nonna. “anche più spesso!” gli occhi della nipote erano lucidi. Sophia gli stampò un grosso bacio sulla fonte e lasciò che salutasse il marito.
Emma porse la mano al nonno, sapeva che lui era un tipo un po’ distaccato e rimase davvero sorpresa quando lui la tirò a sé per stringerla in un abbraccio. “sarai una magnifica Corvonero, come tua madre, non ci sono dubbi.”
Emma fu felicissima di sentirsi dire quella cosa, loro erano i genitori di suo padre e pesava che volessero vederla con i colori verde e argento dei Serpeverde, invece no. Ricambiò l’abbraccio e assicurò a anche a lui che avrebbero avuto sue notizie molto presto.
Sirius arrivò mentre Emma si asciugava gli occhi in un fazzoletto. Salutò con un bacio Sophia e con una stretta di mano Rufus.
“baderò io a Emma” disse “farò in modo che abbia solo buone conoscenze”
Emma, pur non conoscendo nessun incantesimo,sentì il bisogno di tirare fuori la bacchetta e puntarla alla gola del cugino, si trattenne dal farlo almeno davanti agli occhi dei nonni, e pensò che avrebbe trovato un modo più efficace per fargli rimangiare quelle parole
Finalmente salirono e come avevano stabilito in precedenza, si accomodarono in uno scompartimento insieme a James.
Emma si sedette acanto al finestrino, decisa ad ignorare i due per tutto il viaggio, finalmente il treno iniziò a muoversi. La bambina si affacciò dal finestrino e salutò i nonni con la mano fino a che non fecero la prima curva e la stazione scomparve dalla sua vista.
“patetica” Emma sentì James commentare.
“che hai Potter? Mi trovi patetica? Senti chi parla”
“sei proprio una mocciosa, spero che sta sera quando sarai sola nel tuo dormitorio non ti metterai a piangere.” James sorrideva, sicuro che Emma dopo quella frecciatina non avrebbe più risposto.
I capelli di Emma divennero neri. Ancora non riusciva a controllare le trasformazioni del suo aspetto e queste, avvenivano ancora in base al suo stato d’animo.
La bambina si fiondò sul maghetto e lo prese per la maglia “e io spero che tu non piangerai quando ti avrò tirato un pugno.”gli disse.
In quell’istante la porta dello scompartimento si aprì e comparvero Severus Piton e a una bambina dai capelli rossi e i lineamenti delicati, con immensi occhi verdi.
“tutti gli scompartimenti sono pieni, possiamo metterci qui?” chiese la bambina.
Severus teneva lo sguardo basso perché aveva riconosciuto i tre.
Emma tornò a sedere e disse ai due di fare pure.
“ciao Mocciosus” salutò Sirius. Questa cosa gli costò una gomitata da parte della cugina.
La bambina sembrò non sentire l’insulto che era rivolto al suo compagno. Si sedette e si mise a parlare con lui a bassa voce.
“allora Sirius. Tu in che casa vorresti finire? Io sono sicuro che sarò un coraggioso Grifondoro. Non sopporterei mai di finire in un’altra casata se non in quella di Godric” Emma lo guardò storto, pensò che avrebbero dovuto creare una nuova casata solo per le persone odiose e piene di sé, come lo era lui.
“tutta la mia famiglia è Serpeverde, toccherà anche a me. Dubito di finire in un’altra casa, anche se io vorrei essere Grifondoro”
La risposta fece perdere punti a Sirius. James infatti lo guardò e disse “pensavo fossi uno a posto”
Emma sorrise sotto i baffi.
“io sarei fiero di essere Serpeverde, anzi sono sicuro che finirò nella nobile casa di Salazar Serpeverde.”era stato Severus a parlare. Tutti lo guardarono. Sirius e James scoppiarono a ridere.
“povero Mocciosus” dissero i due mentre continuavano a ridere. “vuole essere un Serpeverde.” Aggiunse James “per di più senza avere sangue nobile.”
In quel momento la bambina,che non aveva ancora detto nulla, balzò in piedi e prese per mano Severus. “andiamocene, meglio stare in piedi nel corridoio che in compagnia di questa gente.”
La porta sbatté dietro i due.
“carina “ commentò James.
“siete ridicoli! Se Grifondoro acquisirà due persone come voi il nome di Godric cadrà davvero in basso.” Disse Emma
Il resto del viaggio fu per la maggior parte silenzioso. Tra James e Emma c’era già una grande antipatia e tra loro Sirius, combatteva una dura battaglia tra sé e sé. Non sapeva da che parte stare. James gli era terribilmente simpatico ma Emma era sua cugina,l’unica parente sopportabile.
Il silenzio fu rotto solo da una ragazza più grande di loro, indossava già l’uniforme accompagnata da una cravatta rossa e oro. Sul petto splendeva una spilla.
“siete del primo anno? “ chiese e non appena annuirono, aggiunse “mettetevi la divisa, siamo quasi arrivati”
Emma prese la sua e andò nel bagno del vagone e lì si cambiò. Indossò una camicia bianca, la gonna grigia scusa e il maglione dello stesso colore.
Uscendo si guardò allo specchio e orgogliosa, si immaginò con i colori nero e blu di Corvonero; sorrise. Notò poi, i capelli neri, quel colore non le piaceva, la metteva di cattivo umore. Si sforzò e per la prima volta riuscì a cambiare il suo aspetto volontariamente. Purtroppo non tornarono del brillante biondo di quella mattina, ma divennero color rame, il loro vero colore.
Uscì, gli occhi bassi, intenta a osservare le pieghe della gonna. Fu un attimo e si scontrò con qualcuno. Emma finì distesa a terra.
“guarda dove vai.” Lei alzò gli occhi e vide Severus, appoggiato alla parete, ancora barcollante, che inveiva contro di lei.
Emma lo fulminò.
“non ti disturbare ad aiutarti”
“è stata solo colpa tua, mi sei venuta addosso” disse Severus. Alla fine però allungò una mano ad Emma e l’aiuto a rimettersi in piedi.
“non disturbarti a ringraziare” ribatté quando vide che Emma non gli era riconoscente.
“grazie” sibilò a denti stretti.
“come mai tutta sola? Dove hai lasciato i tuoi amichetti?” Severus sollevò il sopracciglio e la scrutò torva, voleva farla indispettire.
“primo, quelli non sono miei amici, secondo non sono affari tuoi” Emma era decisa a rispondere per le rime. “e tu dove hai lasciato la rossa?” aggiunse, vedendo che lui non diceva nulla.
“è in bagno, la stavo aspettando. Io almeno ho una vera amica.”
Emma sorrise sotto i baffi “non ne sarei così sicuro fossi in te. sono appena uscita da quel bagno, e sono certa che lei non era lì dentro. Secondo me ti ha detto una bugia per liberarsi di te.”
Severus la spinse da parte e passò avanti.
“dici che quelli non sono tuoi amici, ma sei terribilmente simile a loro”
Emma non si prese la briga nel cercare una risposta per il ragazzino, riprese a camminare e tornò da Sirius e James.
I due erano già pronti e James, quando la vide tornare, ripartì alla carica. “ce ne hai messo di tempo. Voi femmine siete tutte così lente.”
“però questa femmina lenta” sottolineò Emma “ti ha quasi tirato un pugno”
“non ne avevi il coraggio.”
“non l’ho fatto solo perché sono entrati Severus e la sua amica”
“oh conosci il nome di Mocciosus, carino da parte tua chiamarlo così.” James scoppiò in una fragorosa risata.
Emma sentì una fitta allo stomaco. “smettila di chiamarlo così”
In quell’istante Sirius uscì facendo sbattere la porta.
Emma, non avendo alcuna intenzione di stare sola con James, uscì seguendo il cugino; lo raggiunse e lo fermò.
“che c’è Sirius?”
“è che quel Potter mi sta simpatico e tu stai facendo di tutto per renderti antipatica ai suoi occhi” rispose Sirius.
“e che c’entra? Mica parlo male di te”
“sei mia cugina, non voglio scegliere tra voi due.”
Emma fu presa dalla sprovvista, non credeva certo che lui ci tenesse così tanto a lei. “cercherò di fare del mio meglio.”
In quell’istante il treno si fermò del tutto e la maggior parte degli studenti, non aspettandosi la frenata, rischiò di cadere, anche Emma era instabile e sarebbe sicuramente caduta se da dietro, non fosse spuntato James a sorreggerla. La teneva ancora per il braccio, anche dopo che aveva ripreso l’equilibrio così, si liberò decisa da quel tocco.
“grazie” gli rispose fredda.
La stessa ragazza che aveva loro consigliato di vestirsi, era accanto a una delle uscite del treno e ogni volta che vedeva un gruppetto del primo anno diceva di non correre, poi tranquillizzava tutti dicendo che i bauli sarebbero stati nelle loro stanze e infine disse che dovevano seguire l’uomo che reggeva una lanterna.
Emma, con un brivido d’emozione scese, seguita da James e Sirius.

Edited by { ~Cècy;; - 15/9/2009, 19:40
 
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Rebecca Knight
view post Posted on 13/9/2009, 10:18




Brava brava, continua!
Mi piace. **
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 13/9/2009, 10:19




*__* grazie!!!!!!!!!!!
 
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§ilver Do£
view post Posted on 13/9/2009, 11:55




Che bella! continua!

io------>:pupù:<------james
 
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((millemiele))
view post Posted on 13/9/2009, 12:52




Ma che bella! Una FF con il piccolo Severus! ^_^
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 13/9/2009, 13:52




*____* però mi rendo conto solo ora che con questa storia del piccolo Severus mi sono complicata da sola la vita xD
 
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Lady of the sea
view post Posted on 13/9/2009, 16:28




belllllllisssssima!!! zi zi!!! :wii: :wii:
Severus è adorabileeee!!! :OO:
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 17/9/2009, 18:13




causa scuola ora scriverò e posterò molto poco...però intanto ecco il quarto capitolo xD
spero vi piaccia, buona lettura!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Capitolo QUATTRO. La casa.


Non appena i tre furono scesi dal treno, iniziarono a guardarsi intorno e videro una luce che sembrava fluttuasse a mezz’aria. “andiamo” disse James.
Si avviarono presso quel punto e ben presto scoprirono che la luce era quella di una lanterna e che a tenerla, era un uomo gigantesco. Aveva folti capelli e barba neri ed era alto il doppio di un uomo normale.
Quando davanti a lui si radunò un certo numero di studenti si presentò “ sono Rubeus Hagrid, il guardiacaccia, forza seguitemi.” Dopo poco come per rispondere alle silenziose domande che tutti si facevano nelle loro teste sussurrò “sono un mezzo gigante, è per questo che … sono così … bé seguitemi.”
James ridacchiò e questo gli costò una gomitata. Ad Emma era simpatico quell’Hagrid.
Si incamminarono per una salita e varcarono degli alti cancelli. Davanti a loro si stendeva una scura e immensa macchia nera come l’inchiostro.
Emma spalancò la bocca, rapita da quello spettacolo, in lontananza si stagliava la sagoma di un castello. Stava guardando rapita il cielo, i suoi pensieri vagavano, senza seguire un filo logico, mentre osservava la moltitudine delle stelle sopra di loro.
Quel momento magico per Emma però, terminò presto, quando Sirius le toccò la spalla.
“senti io e James vogliamo salire sulla prossima barca, solo che non c’è posto anche per te, ti dispiace se ci dividiamo? Ci troviamo al castello” le rivolse uno sguardo supplichevole “te lo prometto.”
Emma sbuffò e acconsentì. Guardò il lago e solo allora notò una decina di piccole imbarcazioni, e in ognuna di quelle c’era una lanterna. Andò da sola, verso la barca più vicina e si sedette. Stava per mettere una mano nell’acqua quando sentì qualcuno sbuffare, alzò lo sguardo e vedendo Piton, si accorse che quel verso era rivolto a lei.
“ciao Severus!” salutò.
Emma vide che accanto a lui c’era la stessa bambina del treno, le fece segno con la mano di sedersi accanto a lei, la rossa si avvicinò trascinandosi dietro Severus.
“io sono Lily Evans” si presentò “Severus mi ha raccontato di quello che hai fatto per lui a Diagon Alley” sorrideva.
Emma rimase sorpresa e scrutò il volto del ragazzino “davvero?” chiese rivolta a lui, Severus però, le voltò le spalle e la risposta le fu data da Lily “si me ne ha raccontato oggi, quando siamo usciti dal vostro scompartimento” dicendo questo divenne rossa in volto.
“si sono due completi idioti, soprattutto Potter” Emma era felice di poter sfogare tutto il suo disappunto riguardo ai suoi compagni di viaggio.
In quel momento la barca iniziò a muoversi, non perché qualcuno si era messo a remare, ma per causa della magia.
Emma era nata in mezzo alla magia, i suoi nonni usavano sempre la magia, ma rimaneva sempre strabiliata ogni volta che qualcosa di magico accadeva attorno a lei, era sempre una cosa nuova e uno spettacolo che lei era pronta ad apprezzare.
Emma si strinse forte al bordo della barca.
“sei emozionata?” chiese rivolta a Lily.
“oh certo! Sai io sono nata babbana, è stato Severus a rivelarmi che le cose che accadevano intorno a me, succedevano perché sono una strega.”
“i miei genitori invece erano due maghi, però sono cresciuta insieme ai nonni.”
“come mai?” chiese Lily. Emma in quella domanda notò un’innocente curiosità, ma rispondere le fu ugualmente difficile.
“bé ecco …”proprio in quel momento Severus diventò irrequieto e prese Lily per un braccio. “guarda Lily! Lì tra le acque sono certo di aver visto una sirena”
Anche Emma si sporse ma proprio come Lily, non vide nulla.
“te lo sei inventato, non c’era niente” disse con tono accusatorio l’amica del maghetto.
“invece c’era una sirena, solo che quando tu ti sei sporta, era già sparita, sai sono molto veloci”
Passarono il resto del viaggio discutendo se le sirene abitavano, o no, in quel lago.
Proprio mentre Emma si era intestardita dicendo che era impossibile che abitassero in un lago, che vivevano solo ed esclusivamente nel mare, la basca urtò la riva.
“siamo arrivati, ora scendete con calma, non vorrei che qualcuno per l’emozione ci cascasse dentro all’acqua” la voce di Hagrid tuonò per tutto il parco.
Nonostante le raccomandazioni del mezzo gigante, un ragazzino basso e grassoccio, finì lungo disteso nell’acqua scura del lago, causando le risate dell’intero gruppo di studenti. Perfino Severus scoppiò a ridere ed Emma, vedendolo così divertito, notò che aveva lineamenti gentili, incorniciati in modo perfetto dai capelli scuri, vide gli occhi color della pece brillare. Quando Severus si ricompose Emma, si costrinse ad abbassare lo sguardo e si sentì arrossire.. “vado da mio cugino” balbettò rivolta a Lily e scomparve ai loro occhi.
Per colpa del buio Emma ci mise più del previsto a ritrovare Sirius, ma alla fine ce la fece, aiutata dal brillare degli occhiali di James alla luce della lanterna, che Hagrid continuava a tenere in mano.
“bu!” urlò nell’orecchio di James, sperando di spaventarlo.
James si girò e le scoppiò a ridere in faccia. “debole tentativo da parte tua Black!”
Emma in un’incomprensibile stato d’euforia, prese per mano Sirius e iniziò a tirarselo dietro. “non vedo l’ora di sentire cosa mi dirà il cappello parlante, ma sono già sicura che mi assegnerà alla casa dei Corvonero”
Sirius, che non aveva alcuna intenzione di correre, la tirò e la costrinse a rallentare “è per questo che i tuoi capelli sono diventati di nuovo biondi?”
Emma prese in mano una ciocca dei suoi capelli, non si era accorta del cambiamento “immagino di si” ma all’improvviso nella mente di Emma, balenò l’immagine del volto sorridente di Severus Piton. “si, si è per questo” disse con forza.
I tre, presi da uno stato di gioia, si misero a ridere a crepapelle, facendo supposizioni su quale sarebbe stata la loro casa. Emma continuava a dire che James sarebbe stato un perfetto Serpeverde, facendolo così irritare. Nonostante le divergenze, la gioia li aveva uniti, in quel momento.
Improvvisamente Hagrid si fermò ed Emma rischiò di finirgli addosso; James la tirò per un bracciò prima che potesse succedere.
“bene, ora entreremo e incontrerete la vice-preside, la professoressa McGranitt, lei vi dirà quello che dovrete fare.”
Il gigantesco portone in legno si aprì e Hagrid si mise da parte, per lasciar passare gli studenti.
Entrarono e si trovarono davanti una strega,che capirono essere la professoressa McGranitt.
“seguitemi” disse, non appena tutti furono all’interno del castello e il portone fu chiuso alle loro spalle. Portò gli studenti attraverso un corridoio e si fermarono quando furono davanti ad un secondo portone.
Tutti gli studenti del primo anno erano in fibrillazione. La professoressa McGranitt si rivolse a loro.
“inizio dandovi il benvenuto da parte anche del nostro preside, tutti i vostri compagni di scuola sono dentro questa stanza, la sala grande. Dovrete sfilare in mezzo ai tavoli, seguendo me, quando saremo davanti al tavolo dei professori, vi chiamerò ad uno ad uno per nome, e sarete assegnati alla vostra casa” fece scorrere lo sguardo sugli studenti “tutto chiaro?”
Vedendo che nessuno rispondeva, fece un passo verso il portone e questo si aprì da solo.
Tutti i ragazzi, che erano già seduti ai tavoli, si girano verso di loro, scrutandoli. Qualcuno salutava i ragazzi più grandi, probabilmente loro amici o parenti.
Emma si girò verso Sirius, cercando un po’ di coraggio nello sguardo del cugino. Lui le sorrise e continuarono a camminare uno accanto all’altra. Quando si fermarono, videro un vecchio cappello logoro appoggiato su uno sgabello.
Nella sala iniziò a tuonare una voce, Emma presa alla sprovvista, prese la mano di Sirius.
“guarda che è solo il cappello, fifona” James colse al volo l’occasione “nessuno ti ha mai detto che il cappello parla ed è lui che decide a che casa assegnare i ragazzi”
“no nessuno me l’ha detto” Emma lasciò la mano di Sirius e si concentrò sulla voce, che improvvisamente le sembrò dolce e piena di saggezza. Raccontò delle qualità degli appartenenti alle diverse case e le storie dei loro fondatori.
Quando la voce si spense un applauso risuonò nell’aria,anche Emma ci si aggiunse felice.
La professoressa McGranitt ora teneva in una mano il cappello e nell’altra una lista.
“inizierò a chiamarvi, quando sentirete il vostro nome verrete qui e io metterò il cappello sulla vostra testa … Amanda Thompson” una ragazza dai lunghi capelli corvini andò verso lo sgabello e fece quello che la vice-preside aveva ordinato.
Dopo poco il cappello tuonò “Tassorosso” dal tavolo alla destra degli studenti del primo anno, si levò un applauso.
Emma seguì distratta lo smistamento dei primi tre ragazzi poi la professoressa chiamò “Emma Black”
James la spinse in avanti, vedendo che non era pronta. Emma mosse spaventata i primi passi, fino a quando non prese coraggio e non si sedette sullo sgabello.
“bene bene” Emma sentì la voce del cappello nella sua testa. “vedo che abbiamo una Black, ma non una Black qualsiasi. Tu non sarai di certo una Serpeverde. Sono indeciso però ...”
“ti prego voglio essere una Corvonero” Emma pensò questo con tutta la sua forza.
“credo che le tue doti vadano oltre all’intelligenza” Emma, che era sempre stata sicura della sua assegnazione a Corvonero, si fece prendere alla sprovvista e in quel momento di indecisione il cappello tuonò.
“Grifondoro”
Emma era stordita, non ci poteva credere. Lei era nata per essere una Corvonero, ne era sicura , anche se in quel momento, era seduta in mezzo agli studenti dai colori rosso e oro.
Dopo di lei venne chiamato Sirius e anche lui fu assegnato a Grifondoro. Si sedette accanto alla cugina.
“chi lo avrebbe mai detto che tu saresti diventata una Grifondoro”
“nemmeno io lo avrei mai pensato” ribadì Emma, giocando svogliatamente con una ciocca dei suoi capelli.
Emma rimase delusa quando anche James si unì a loro e le sorrise trionfante. Fu invece piacevolmente sorpresa quando Lily Evans li raggiunse.
“Lily vieni, siediti accanto a me” Emma muoveva la mano verso la ragazzina che, non appena la vide, la raggiunse.
“allora Black, ti stanno bene i colori di Corvonero” Emma tirò un calcio sotto il tavolo.
“zitto idiota! Sono sicura che il cappello ha sbagliato sia con me che con te, tu avresti dovuto essere un Serpeverde.” Questa risposta fece zittire James per un po’.
“Severus Piton”
Lily Evans si alzò dalla panca non appena la McGranitt disse quel nome, anche Emma molto più discretamente, si girò. Lily salutò e sorrise all’amico. Lui si sedette e fu questione di un attimo “Serpeverde”
Lily si lasciò ricadere sulla panca.
Emma mise una mano sulla spalla della ragazza “mi dispiace, siete molto amici?”
“mi ero affezionata a lui, ma ora che è un Serpeverde …”
“sono sicura che continuerete a essere amici” Emma gli sorrise.
Il preside si alzò in piedi e eseguì un breve discorso, che però Emma non seguì. Capì solo l’ultima frase “ora possiamo mangiare.”
Sulle tavole delle quattro casi comparirono decine e decine di portate. Sirius si fiondò sul cibo, come se non mangiasse da secoli; provocando le risate di molti studenti.
I dolci sparirono dal tavolo. Il preside si alzò e fece un nuovo discorso agli alunni.
Emma non era una ragazza disinteressata, ma l’essere finita nella casa dei Grifondoro l’aveva messa di cattivo umore, così ancora una volta, non prestò attenzione alle parole di Silente. Quando tutti si alzarono dal tavolo lei fece lo stesso. Lily la prese per mano, così che non si perdessero e seguirono i prefetti per le molte scale di Hogwarts.
Arrivarono davanti al ritratto della signora grassa, in una delle torri.
“parola d’ordine, prego?”
“caput draconia”
Mentre entravano nella stanza il prefetto ricordò di non dimenticare quella parola, a meno che non volessero passare la notte fuori dal dormitorio.
“dove è il dormitorio delle ragazze?”
Tutti si girarono verso Emma che aveva parlato.
“al secondo piano” rispose la ragazza con la spilla, la stessa del treno.
Non se lo fece ripetere due volte e corse nel dormitorio. Aprì con forza la porta, mentre le lacrime spingevano già per uscire. Si fiondò sul primo letto e si lasciò andare.
Pianse tutte le lacrime che aveva tenuto dentro. Pianse fino a sentirsi male. Pianse anche quando le altre ragazze entrarono.
“volevo mettermi io nel letto vicino alla porta.”
“lasciala stare, non vedi che dorme già?”
Emma alzò appena la testa per vedere chi l’avesse difesa, vide Lily avvicinarsi e finse di dormire.
Lily si sedette sul letto e accarezzò i capelli neri della compagna di casa, avvicinò le sue labbra all’orecchio di Emma. “buona notte, spero che vorrai raccontarmi perché stai così male, uno di questi giorni.”
Emma non si mosse più fino a che tutte le luci della camera non si furono spente, poi aspettò ancora, per essere sicure che tutte dormissero. Solo allora si alzò dal letto e dopo essersi messa il pigiama, si infilò sotto le coperte.
Dopo vari interminabili minuti passati a girarsi nel letto, si addormentò.
 
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((millemiele))
view post Posted on 21/9/2009, 21:30




A chi lo dici... anche io per colpa della scuola ho meno tempo per la mia FF...

comunque il capitolo è scritto molto bene, e poi adoooro Sev da piccolo, è così tenero!

Ma è una FF su tutti i sette anni di Hogwarts di Emma, se non chiedo troppo?
 
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"Loveless"
view post Posted on 22/9/2009, 10:06




E' bellissima! Complimenti!
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 22/9/2009, 14:58




no questa è un'introduzione....poi salto...devo decidere se al sesto o direttamente al settimo anno....
mamma mia mica sono la Rowling cioè XD impazzisco a stare dietro a sette anni che alla fine non ci sarebbe gran che da scrivere

grazie Loveless :)
 
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((millemiele))
view post Posted on 22/9/2009, 17:08




ah... beh in effetti... a volte mi faccio trasportare... e faccio domande stupide

Sarebbe una faticaccia scrivere sette anni in una FF.. in effetti sarebbe un pò da masochisti... gne!
 
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{ ~Cècy;;
view post Posted on 2/10/2009, 15:09




ragazze scusate....ho avuto dei casini con sto pc odioso! non mi andava Google e non riuscivo a torvare il forum con altri motori di ricerca! fortuna ora si è rimesso tutto a funzionare in modo normale! :)
scriverò al più presto!
 
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29 replies since 9/9/2009, 15:52   205 views
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