Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

villa Marien, deviazione del racconto

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Scarlet Vampire†
view post Posted on 16/9/2009, 19:56




Questo capitolo è sensazionale, davvero complimenti.
E' scritto in modo MERAVIGLIOSO!

Quando Lily chiede a Sev di chiudere gli occhi... Quella parte è splendida.
Stupendo, veramente!

Aggiorna presto, che i risvolti che si stanno verificando tra i due sono estremamente interessanti.
 
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beussina96
view post Posted on 22/9/2009, 22:08




*Q* chebelloooo continuaaaaaaaaaaaaa
 
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Scarlet Vampire†
view post Posted on 23/9/2009, 21:13




Severus è fantastico!
Sono felice che Lily se ne stia accorgendo.
Del resto, ha salvato sia lei che l'amica Mary e nonostante tutto è riuscito a mantenere la sua copertura di MangiaMorte.
Che uomo *-*

E tu, bravissima come sempre!
 
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((millemiele))
view post Posted on 23/9/2009, 23:09




Scusate, ho cancellato per sbaglio il messaggio, l'ho rimesso...

Che vergogna... volevo sistemare un errore di ortografia ma alla fine ho fatto uno dei miei soliti casini...

Scusate ancora, e grazie per i commenti precedenti riguardanti lo stesso capitolo... sorry









Un timido raggio di sole filtrava dalle tende della finestra, nella camera dove Severus si era appena svegliato.
Non aveva dormito molto, ma quel poco gli bastava per poter affrontare la giornata.
Si alzò dal letto e guardò l’orologio sulla parete.
Le 7.00 di mattina.
Non avrebbe fatto colazione a Hogwarts, perciò si diresse svelto verso la cucina, deciso a non metterci molto neanche a mangiare.
Odiava essere in ritardo, e di certo non voleva dar soddisfazione ai suoi studenti, ai quali puniva ogni loro mancanza, nel vederlo arrivare dopo.
Si guardò intorno, camminando per la casa, mentre beveva il suo succo di zucca mattutino.
Lily se ne era andata, ed era una cosa più che prevedibile, pensò, anche perché non aveva motivo di restare, ma doveva tornare a Bath.
Anche se con questa convinzione, Severus si rese conto che gli sarebbe piaciuto lei rimanesse.
Magari avrebbe dormito sulla poltrona, passato il tempo a leggere qualche suo libro, oppure sarebbe restata al suo fianco...
Cercò di pensare ad altro, mentre si preparava per le lezioni di quel giorno.
Stava raccogliendo i compiti che aveva lasciato nello studio qualche sera prima, quando con una occhiata distratta, notò un biglietto sopra la sua scrivania, che prima aveva del tutto ignorato.
Lo prese tra le mani e lo aprì.
Poche parole erano state scritte sul foglio di carta.


Mi dispiace essere andata via senza dire nulla, ma non volevo rubarti le poche ore di riposo che ti restavano.
Devo assolutamente sapere come stanno gli altri.
Mi raccomando, vai da Madama Chips, non voglio sentirmi in colpa, se non fossi stata in grado di curarti a dovere.
Grazie di tutto.
Lily


Severus restò per qualche istante immobile, a fissare il biglietto.
Non sentiva per niente il bisogno di farsi visitare, ora le ferite e la schiena facevano meno male, dopo che era stato curato da lei.
Ripensò a quello che era successo qualche ora prima, agli occhi di Lily, alle sue mani, al suo profumo che mai come in quel momento aveva sentito così vicino.
No, non c’era bisogno di andare da Madama Chips.
Ripose il biglietto in uno dei cassetti, e si diresse verso l’uscita di casa.
Non doveva permettere di farsi distrarre da simili pensieri, non poteva continuare a pensare a lei, sarebbe stata una tortura.
Aprì la porta di casa, e una brezza fredda di inizio Ottobre gli accarezzò il viso.
Un’ altra giornata da insegnante lo aspettava.








(( Niente di grave, vero?)) chiese Lily.
Molly le sorrise amabilmente.
(( Niente. Si riprenderanno molto presto, anche io ero molto preoccupata, ma alla fine se la sono cavata)).
Le avevano raccontato quello che era successo, la battaglia al Ministero e lo scontro di Villa Malfoy, e tutti, a quanto pareva, erano tornati.
Si sentiva in debito per ciò che avevano fatto per lei, che invece aveva creato quella spiacevole situazione.
Lily guardò angosciata Sirius, seduto sul divano, con un braccio fasciato.
(( Stiamo tutti abbastanza bene, davvero)) le disse.
Lei osservò gli altri nella stanza, che la guardavano.
Fred e Alice le sorridevano, sembravano felici, anche se non nel pieno della forma.
Lupin si avvicinò a Lily, e le posò la mano sulla spalla, cercando di rassicurarla.
(( Tu, piuttosto, stai bene?)) chiese.
(( Si, ma io avrei voluto aiutarvi...)).
La porta della camera si aprì, e James, con una delle espressioni più felici del mondo, corse da Lily e l’ abbracciò.
(( Sei qui, sei salva!)).
Lily si sentiva soffocare in quella stretta, ma ricambiò l’abbraccio, sorridendo.
James la liberò e la guardò intensamente negli occhi.
(( Si, ma...)), Lily non ebbe neanche il tempo di rispondere, interrotta da James, in stato confusionale.
(( Non hai idea di quanto fossi preoccupato. Credevo che tu... Se solo avessi preso io la zona ovest del Ministero)).
Lily accarezzò il suo viso, per tranquillizzarlo.
(( Non pensare che sia colpa tua. Io sono stata una stupida a fidarmi di Peter, dopo tutto quel tempo...)).
(( Codaliscia ha avuto quello che si meritava...)) disse Sirius, (( Se lo ricorderà per molto tempo)).
Lily lo guardò perplessa, e lui le rispose con un sorriso beffardo.


Era bello tornare alla normalità.
Anche se in sé non era una vita libera e spensierata, la sensazione era quella di tranquillità, seppur temporanea.
Quella sera, la cena era stata piacevole.
Era come se tutti si fossero dimenticati i loro dolori passati e le loro paure future, abbandonandosi ad un momento di allegria ed evasione.
Lily stava aiutando a mettere in ordine la cucina, insieme ai coinquilini della casa, e alcuni ospiti che si erano offerti.
Nessuno si aspettava che da un momento all’altro qualcuno sarebbe entrato nell’appartamento, ma una visita inaspettata colse tutti di sorpresa.
Il campanello di casa suonò, segno che chi attendeva di essere ricevuto non fosse pericoloso, perché era molto difficile riuscire ad individuare l’abitazione.
Lily andò ad aprire la porta e, felicemente stupita, si trovò davanti due persone che non si sarebbe mai aspettata di rivedere.
(( Mary! Albert!)).
La ragazza l’abbracciò.
Lily non poteva credere che alla fine, anche loro ce l’avessero fatta.
Li fece accomodare in salotto, offrendo loro un dolce e qualcosa da bere.
Osservò i loro volti, i capelli ricci e mielati di Mary, e l’espressione d’inadeguatezza di Albert.
Non sembravano particolarmente provati, e di questo Lily fu più che contenta.
(( Mi dispiace per quello che è successo... l’ultima volta che ci siamo visti)) disse Albert.
Lily ricordò il loro ultimo incontro, il suo pressante interrogatorio, e il volto impaurito di lui.
(( Non preoccuparti. L’importante è che Mary sia tornata)) disse.
Sorrise gentilmente a Mary.
(( Anche tu però sei stata presa... mi dispiace Lily, se penso che hai passato le stesse cose)) disse la ragazza.
Non era proprio così, pensò Lily.
Mary sicuramente aveva trascorso momenti peggiori rispetto a lei, che aveva potuto contare sull’appoggio di un’altra persona.
Non se la sentiva, però, di raccontare ciò che era successo poco tempo prima, e così, cambiò discorso.
Parlarono d’altro, di quelle cose che solitamente si parla in diverse circostanze, in momenti più sereni.
Mary seguì Lily in cucina, mentre Albert e gli altri continuavano le loro conversazioni nell’altra stanza.
Presero una tazza di tè, ridendo spensierate di cose futili e quotidiane.
In uno dei pochi attimi di silenzio, Mary colse l’occasione per fare all’amica una domanda che voleva fare da prima.
(( Lo so che non è piacevole riparlarne, Lily, ma vorrei sapere se davvero non è successo niente di grave, in quei giorni)).
Lily la guardò negli occhi, distogliendo poco dopo lo sguardo, spiazzata dalla situazione che avrebbe preferito evitare.
(( Ecco... io...)).
Non sapeva cosa rispondere, le faceva male dirle che in realtà lei era stata aiutata.
(( Voglio solo sapere se è successo qualcosa di preoccupante)) disse Mary.
(( No. Niente di preoccupante)) rispose infine, in tono vacuo.
(( Sai, Lily, non ci speravo neanche io, pensavo che tutto sarebbe finito, e invece ora sono qui, come te)).
Lily annuì, sorseggiando il suo tè, facendo perdere il suo sguardo altrove.
Mary sembrava particolarmente entusiasta di parlare di quanto fosse stato difficile, di quanto fossero fortunate.
I suoi discorsi continuavano a riempire l’aria, mentre Lily cercava di non sentire neanche una sillaba, focalizzando la sua attenzione su altri pensieri.
Non voleva scoprire altro, non voleva venire a conoscenza di quanto i suoi giorni fossero stati terribili, in confronto ai suoi.
Non era rispettoso nei riguardi di Mary, ignorarla, ma sentiva che le sue parole avrebbero aumentato il peso che si portava addosso, si sarebbero sommate a tutti i suoi sensi di colpa e ai suoi debiti morali.
(( ...e se non ci fosse stato lui, non so proprio come mi sarei salvata)).
Lily, che fissava distrattamente la tazza di tè che stava mescolando, recepì l’ultima frase come una scossa elettrica di curiosità.
Guardò Mary, disorientata, mentre lei continuava a parlare.
(( Aspetta... )) disse, (( chi è che ti ha salvata?)).
L’amica si interruppe, guardandola con una nota di serietà.
(( Te l’ho già detto, Severus Piton)).
Lily rimase scioccata dalla notizia.
Era stato lui.
Fece scorrere i suoi ricordi nella testa, chiedendosi come aveva fatto a non capire prima che era l’unica persona che poteva riuscirci.
Ma certo, quello che pensava avesse minacciato Albert, il signor “Lui”, non era altri che Severus.
In effetti, lo si poteva considerare un Mangiamorte, e questo spiegava lo stato di inquietudine del marito di Mary qualche settimana prima.
(( Lily...)).
Ritornò alla realtà, richiamata dalla ragazza.
(( Non credo che voglia che si sappia, forse ho sbagliato a dirtelo)) disse.
(( No, anche io sono stata salvata da lui. Ma è meglio che tu non lo dica a nessun altro)) disse Lily.
Il volto di Mary si illuminò, felice di sapere che anche lei era riuscita a scappare allo stesso modo.
(( Non ho alcuna intenzione di dirlo a qualcun altro, certo)).
Ritornò a parlare spensierata.
(( Strano vero? All’inizio non mi fidavo affatto di lui, ma mi sono dovuta ricredere)) disse poi.
Lily sorrise, assorta in pensieri confusi nella sua mente.
(( Già. Mi sono dovuta ricredere anch’io)).





























 
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((millemiele))
view post Posted on 2/10/2009, 20:36




Ecco.
La disorganizzatrice di messaggi è tornata con un nuovo capitolo, se avete voglia di leggerlo...






Eppure sembrava così reale.
Le coperte calde avvolgevano Lily, nel morbido letto dove si era addormentata poche ore prima.
Era stato un sogno confuso, senza contorni, fatto di immagini astratte ma di sentimenti forti.
Posti che aveva già frequentato e attimi che aveva già vissuto, ricomparvero nella sua mente, ripensando a ciò che aveva sognato.
Si sentiva attratta dall’uomo che le era apparso prima, desiderava vederlo, perché lo sentiva troppo distante dalla sua realtà.
Lily si sedette sul letto, assorta nei suoi pensieri, guardando distrattamente la stanza.
Era troppo presto, non poteva fare una cosa del genere.
Ma non poteva trattenere l’impulso.
Si alzò e, camminando lentamente e senza far rumore uscì fuori dalla sua camera.
Era molto tranquillo e silenzioso l’appartamento di notte, ognuno dormiva serenamente nel proprio letto.
A piedi scalzi, Lily proseguì lungo il corridoio, fermandosi davanti alla stanza di Sirius.
Era una cosa stupida da fare, ma sembrava così necessaria in quel momento.
Aprì delicatamente la porta, e facendo attenzione la richiuse, osservando Sirius dormire tranquillo.
Si avvicinò alla scrivania e cautamente iniziò ad aprire i cassetti, ansiosa di trovare ciò di cui aveva bisogno.
Nonostante il disordine, riuscì a riavere tra le mani l’oggetto tanto ambito.
La piccola scatola decorata, non era cambiata dall’ultima volta che l’aveva vista.
La aprì, sperando di trovare ciò che ricordava di aver lasciato.
Fortunatamente, niente mancava, e sembrava tutto ancora come prima.
Lily richiuse i cassetti velocemente, vedendo Sirius che si agitava tra le lenzuola, e se ne tornò in fretta nella sua camera.
Si accomodò sulla poltrona, tenendo stretta la preziosa scatola che aveva portato con sé.
La riaprì, e, quasi con timore, prese tra le dita la lunga piuma di gufo nera, notando con stupore che la boccettina di inchiostro non era stata consumata del tutto.
Accarezzò la penna e fece strisciare le dita per tutta la sua lunghezza.
Sorrise, ricordando la prima volta che la vide, in un negozio a Hogsmeade.
Era il suo terzo anno a Hogwarts, e, pochi giorni prima di Natale, lei e Severus erano andati al villaggio.
Erano entrati nel negozio per cercare qualcosa da regalare all’altro.
Quella volta, avevano deciso di comprarlo insieme il regalo, invece di donarlo alla vigilia.
A entrambi piacevano molto le custodie con penna e inchiostro per le lettere, sapendo che sarebbe stato molto utile come dono per loro due, che erano soliti scriversi.
Lily aveva scelto per Severus la custodia contenente una piuma di civetta bianca, mentre lui le aveva regalato quella di gufo nera.
Le piaceva l’idea di avere qualcosa di simile, sapere che le lettere che ricevevano l’una dall’altra erano state scritte con il loro regalo di Natale.
Lily fece girare tra le dita la piuma, pensando tristemente che però, l’aveva usata molto poco.
Aveva completamente smesso di usarla da quella sera.
Il ricordo la invase, e poteva sentire ancora quanta delusione e rabbia aveva provato.
Era appena tornata nella sala comune di Grifondoro, dopo aver litigato con Severus e avergli detto che non sarebbero stati più amici.
Era nervosa, così, d’impulso aveva preso la custodia per gettarla tra le fiamme del camino, per liberarsi di ogni cosa fosse legata a lui.
Lo stava per fare, ma all’ultimo momento la ripose, perché nonostante tutto non ne aveva il coraggio.
Anche se le aveva detto una cosa orribile e l’aveva delusa, non sarebbe riuscita a disfarsene in quel modo.
Così, la preziosa scatola era rimasta per molto tempo inutilizzata e abbandonata, fino a quando, l’estate dopo il diploma, le era capitata ancora tra le mani, e per cercare di dimenticarsene, l’aveva data a Sirius, che sembrava entusiasta del regalo.
Ovviamente non gli aveva rivelato le origini dell’oggetto, intuendo che se avesse saputo che quello era un regalo di Piton, non lo avrebbe mai accettato.
Era contenta che tuttavia la custodia fosse ancora in buono stato.
Si alzò e la ripose sul comodino vicino al suo letto, fissandola in piedi, con le mani sui fianchi.
Restò persa ad osservarla per molti minuti, prima di sdraiarsi sul letto.
Le sarebbe piaciuto sapere se Severus avesse tenuto la penna, se avesse continuato ad usarla, diversamente da come aveva fatto lei.
Più che quello, si rese conto che le interessava maggiormente sapere dove si trovasse lui, e cosa stesse facendo.
Lo immaginò dormire come lo aveva visto qualche notte prima.
Le era dispiaciuto davvero andarsene subito, dopo tutto quello che era successo.
Sentiva di doverlo rivedere.
Forse, era arrivato davvero il momento di parlarsi seriamente, di mettere in chiaro le cose che erano state lasciate in sospeso.
E forse, era arrivato il momento di svelarsi, di dirsi le parole non dette.
Con questa convinzione, Lily decise che non c’era forse che potesse reggere, e che il giorno dopo si sarebbe decisa a confrontarsi con lui.







 
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beussina96
view post Posted on 2/10/2009, 22:13




B R A V A !

C O N T I N U A ! ! ! ! !
 
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Scarlet Vampire†
view post Posted on 3/10/2009, 17:19




Bentornata con un capitolo sempre ottimo!
Molto dolce ed evocativo oserei dire ^_^

Finalmente Lily ha preso una decisione irrevocabile e quindi attendo nuovi risvolti.
Spero in un chiarimento positivo dato la situazione...

A presto ;P
 
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51 replies since 14/8/2009, 12:30   520 views
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