Il capitolo, personalmente, non è che mi appassioni molto per come lo scritto, perchè non sono molto brava a descrivere le battaglie...
Però,buona lettura lo stesso, e grazie ancora per i vostri commenti!
Il piano era semplice, in teoria.
I Mangiamorte, attendevano dentro il Ministero della Magia l’arrivo dell’Ordine della Fenice.
Sapevano che era stato riferito loro che avrebbero comunque attaccato il Ministero.
L’Ordine avrebbe cercato di fermarli, ma il loro obbiettivo era diverso.
Villa Malfoy, avrebbe fatto da scenario a quello che sarebbe stato lo scontro.
Ai seguaci di Lord Voldemort, non importava quanti ostaggi liberassero, l’unica cosa importante era eliminare più membri possibili.
L’Ordine della Fenice era uno degli ostacoli che intralciavano la loro missione.
Nessuno, dopo quello che gli avrebbero fatto, avrebbe avuto il coraggio di mettersi contro di loro, contro l’ascesa del Signore Oscuro.
Erano coscienti del fatto che qualcuno di loro si sarebbe salvato, ma erano convinti che nelle battaglie dopo quella notte, nessuno sarebbe più sopravvissuto.
L’Ordine della Fenice era pronto.
Molti di loro ci sarebbero stati, quella notte.
Sapevano che la prima mossa dei Mangiamorte sarebbe stata quella di attaccare il Ministero, ma con il solo scopo di creare scompiglio e di distruggere il più possibile.
Ma soprattutto, quello che volevano era eliminarli.
Solo tre cose erano importanti per l’Ordine: evitare che ciò accadesse, fermare la loro indole distruttiva, e salvare le persone rapite.
Erano una dozzina, ma contavano sulle informazioni che avevano ricevuto, per questo si sentivano più sicuri.
La mezzanotte era vicina, quando comparvero nell’edificio con la metropolvere.
La hall del Ministero, sembrava molto più grande per l’assenza di folla che c’era ogni giorno.
(( Adesso?)).
(( No, Bella, aspetta che siano più vicini)).
(( Ma possiamo fargli una sorpresa!)) disse la donna con un sorriso malefico.
Lucius Malfoy fece cenno a Yaxley di prepararsi con gli altri.
(( Aspetta il momento giusto)) le intimò.
Stavano guardando la scena dall’alto, ai primi piani sopra l’ingresso ufficiale.
Nascosti, vedevano avvicinarsi alcuni membri dell’Ordine, che si guardavano attorno, con le bacchette pronte.
Si avvicinarono sempre più all’imponente fontana con le cinque statue.
Un profondo silenzio avvolgeva il Ministero.
(( Ora )).
Un’enorme esplosione distrusse la fontana della hall, scaraventando lontano molte delle persone che si trovavano vicine.
L’Ordine della Fenice fece fatica a rialzarsi, alcuni di loro erano feriti.
Alice e Frank vennero attaccati da Dolohov e Yaxley, mentre James e gli altri si ritrovarono a combattere contro altri di loro.
Bellatrix scagliò una maledizione che per poco non colpì Sirius.
(( Cugino!)). Bellatrix continuava a ridere.
Lui le rispose lanciandole contro un incantesimo.
James stava combattendo contro Malfoy, cercando di disarmarlo.
Tra loro volavano incantesimi e maledizioni che stavano lentamente distruggendo ogni cosa li circondasse.
Lupin duellava contro uno dei suoi peggiori incubi, Greyback, che cercava di demolire ogni cosa o persona si trovasse vicino a lui.
Mentre il resto dell’Ordine della Fenice cercava di fermare i Mangiamorte, Malocchio Moody, sembra divertirsi molto, combattendo per vendetta.
Spostamenti, fughe, distruzioni, feriti, sembravano i principali elementi di scena.
Dopo aver dominato la battaglia per un po’ di tempo, alcuni dei Mangiamorte iniziarono a smaterializzarsi.
Bellatrix, però, rimase ancora un po’ a divertirsi, distruggendo il più possibile, mentre James e Sirius le scagliavano addosso alcuni incantesimi.
(( Dov’è Codaliscia? Perché non è venuto, quel traditore?)) chiese Sirius sprezzante alla cugina, mentre si difendeva dalle sue maledizioni.
(( Ooh, Codaliscia... Ah, ah, ah!)).
Lanciò contro di lui un altro incantesimo, che lo mancò, per poi sparire anche lei da quel posto, salutandoli con la mano.
L’Ordine sapeva dove i Mangiamorte volevano che andassero, e così scomparvero anche loro, lasciando a combattere contro i nemici che erano rimasti, altri membri.
Lily sentì i rumori del combattimento sopra di lei, ai piani più alti.
Si avvicinò alla parete vicino all’entrata della stanza, aspettando con ansia di essere liberata.
Diede un’ultima occhiata alla sua umida prigione, dove aveva trascorso gli ultimi giorni, felice di potersene andare da quel posto.
Sembrava lunga l’attesa, e Lily fremeva dalla voglia di riavere la sua bacchetta, ascoltando i rumori assordanti e le urla dello scontro che era iniziato.
Proprio mentre si stava chiedendo dove fosse Piton, lui aprì la porta.
Sembrava come lei in preda all’ansia.
(( Prendi)) le diede la bacchetta, e poi le fece cenno di seguirla, dopo essere usciti dalla stanza.
Lily, però, si incamminò dall’altra parte, dopo aver sentito una forte esplosione accompagnata da grida.
Potevano essere in difficoltà, e lei voleva essere d’aiuto.
(( Lily fermati!)), le prese la mano per fermarla.
(( Mi hai liberato! Ora posso andare a combattere!)) disse lei.
Cercava di andarsene in quella direzione, ma la presa di Severus era troppo forte, per riuscire a continuare.
(( Non era nei miei obbiettivi, liberarti per poi farti andare a massacrare!)).
Lily sembrava offesa, ma cercava comunque di lasciare la sua mano.
(( Pensi che io non sia in grado, Severus?)) chiese irritata.
(( In questo momento no, Lily. Sono sicuro che ce la faranno)) rispose.
(( Lasciami!)).
(( Basta! Non capisci che non possiamo essere scoperti?)).
Ci fu una seconda esplosione, che fece cadere parte del piano superiore proprio sopra a Lily, che però fu spinta lontano.
Lily cercò di trattenere un urlo di terrore, mentre guardava le macerie che ricoprivano Severus.
Utilizzò un incantesimo per liberarlo, sperando che fosse ancora vivo.
Era ferito a una spalla e ad un braccio, perdeva un po’ di sangue.
Aiutato da Lily, fece fatica ad alzarsi; aveva preso un forte colpo alla schiena.
(( Aggrappati a me, ti porto al San Mungo)) disse Lily, preoccupata.
(( No. Spinner’s end)) disse.
Lei voleva chiedere perché non volesse andare a farsi curare, me non riuscì a protestare, davanti ai suoi profondi occhi neri, e dopo tutto quello che aveva fatto per lei.