TORNATA!
ECCO LA CONTINUZIONE!
Tornata all’appartamento per la cena, Lily si decise a parlare con gli altri di quello che era successo.
All’inizio non presero bene il fatto che non avesse mantenuto la promessa, ma alla fine si convinsero che Lily avesse fatto un buon lavoro, rivelando i sospetti su Albert.
Non fu una notte tranquilla.
Tutti sembravano preoccupati per quello che sarebbe successo nei giorni successivi.
Erano stati avvertiti che i seguaci di Voldemort, avevano intenzione di attaccare il Ministero della Magia.
Lily sapeva benissimo chi poteva aver dato la soffiata all’ordine, ma le avevano detto che nessuno era sicuro su quando esattamente sarebbe successo.
A quanto sembrava, il nemico stava aspettando il momento giusto.
Forse aveva davvero ragione James.
Dovevano fermarli, prima che potesse succedere il peggio.
Ma cosa sarebbe successo alle persone rapite o minacciate?
Quanto contavano in questa storia?
Una volta non più utili, non verranno di certo risparmiate.
Lily si rincuorò pensando che avevano deciso di cercarle comunque.
Prima, però, dovevano pensare alla prossima mossa di Voldemort.
Lily non ci aveva mai pensato.
Come si sarebbe comportato Severus Piton durante la battaglia?
Probabilmente non ci sarebbe stato.
Troppo rischioso, avrebbe rovinato tutto.
Finì di bere il suo succo di zucca, e si infilò sotto le coperte esausta, per poi addormentarsi poco dopo.
Diagon Alley, in quel periodo, era uno dei luoghi più tristi e desolati di tutta la comunità magica.
Segnato da scomparse, omicidi e fughe, mancava di quella atmosfera che lo rendeva affascinante e gioioso, come Lily se lo ricordava da bambina.
Stava camminando tra vie e negozi, molti dei quali erano chiusi, accanto a Sirius.
Lei era nascosta sotto il mantello dell’invisibilità che James aveva lasciato all’ordine, mentre Sirius, in versione canina, scodinzolava guardandosi intorno.
Solo l’ordine sapeva che lui era un animagus.
Il loro era un giro di perlustrazione, necessario in giorni come quelli.
Per tutto il pomeriggio avevano cercato indizi e controllato la zona, ma senza alcun risultato. Stavano per tornare da dove erano venuti, quando Sirius iniziò a ringhiare guardando due figure a una ventina di metri da loro che stavano conversando al lato della strada opposto.
Lily si avvicinò e riconobbe Piton, che stava parlando con un uomo dai capelli lisci e biondi, pallido e con gli occhi grigi.
Lucius Malfoy.
Severus si era accorto del cane, ma distolse subito lo sguardo per non farlo notare a Malfoy.
I due uomini parlavano a bassa voce, mentre Lily, invisibile, si avvicinava per ascoltare meglio.
Troppo tardi. La loro discussione sembrava finita, e i due si allontanarono verso direzioni opposte.
Lucius Malfoy fu per un attimo vicinissimo a Lily, prima di voltare l’angolo.
Aveva una faccia orribilmente compiaciuta.
Tutto l’ordine sapeva che era un Mangiamorte, ma non c’erano prove convincenti per denunciarlo.
Piton se ne era andato dall’altra parte.
Sirius fece cenno a Lily di seguirlo.
Seguirono Malfoy tra stradine e vicoli, finche non raggiunsero il lungo viale principale.
Entrarono alla Gringott, dove il Mangiamorte doveva ritirare qualcosa dalla sua camera blindata.
Tutti e due sapevano benissimo che non avrebbero potuto pedinarlo oltre, con gli incantesimi che proteggevano la banca.
Inoltre, i folletti, alla vista del cane, si erano innervositi e stavano venendo per cacciarlo fuori.
Lily e Sirius uscirono velocemente dall’edificio, e camminarono in fretta verso un posto più sicuro.
Trovato un vicolo cieco dove non ci fosse nessuno, Lily si tolse il mantello e Sirius, con un occhiata veloce di controllo, riprese le sembianze di umano.
(( Malfoy!)) disse Sirius in tono sprezzante.
(( Chissà che cosa si stavano dicendo...)) disse Lily pensierosa.
(( Piton e Malfoy messi insieme, non possono far altro che progettare disgrazie)) le rispose.
(( E alla Gringott allora? Forse non ci andava solo per scopi personali)) disse Lily.
(( Forse è meglio che ne parliamo da un’altra parte)) disse Sirius, che aveva sentito dei passi lontani.
Poco dopo comparvero nella cucina dell’appartamento di Bath.
Gli altri, seduti al tavolo, li guardarono sorpresi.
Ci avevano messo un po’ di più del previsto.
Raccontarono quello che avevano visto a Diagon Alley, anche se, quando ebbero finito, non sembravano molto stupiti di quello che era successo.
Probabilmente a tutti sembrava una cosa normale, visto quello che sarebbe successo da lì a poco.
Lily sembrava la più preoccupata, ma forse era perché, dopo il suo ultimo discorso con Severus, le faceva effetto vederlo con un altro Mangiamorte.
(( Cosa facciamo?)) chiese Sirius impaziente.
(( Il professor Piton ha detto che succederà domani)) ricordò Lupin al suo amico.
(( Comunque, noi andremo nei pressi del Ministero stasera alle 11.00, non si può mai sapere)) disse Arthur.
(( Allora il piano è rimasto lo stesso)) disse Lily.
(( Si. Ci divideremo per sorvegliare la zona. Se qualcuno di noi trova cose o persone che non dovrebbero esserci, avviserà subito gli altri)) disse Lupin.
Lily non conosceva tutti i membri che si sarebbero presentati, ma alcuni sarebbero rimasti nell’appartamento, come Molly.
Mangiarono la cena in silenzio, immersi nei loro pensieri e in ansia per i futuri eventi.
Si raccomandarono di attenersi tutti agli accordi prestabiliti, mentre si preparavano per la nottata.
Si accordarono su quale posto ognuno di loro doveva perlustrare.
Lily avrebbe dovuto tenere d’occhio la zona ovest del Ministero.
A dieci alle undici erano tutti pronti per materializzarsi.
Uno dietro l’altro scomparvero dall’appartamento, ricomparendo nei luoghi a loro assegnati.
Il buio avvolgeva ogni cosa.
Lily tirò fuori la sua bacchetta, bisbigliando un timido Lumos, quel tanto che bastava per vedere e per non essere facilmente scoperta.
Pochi lampioni illuminavano le vie della zona.
Coperta dal suo mantello blu scuro, Lily camminava con cautela per le strade.
Tutto sembrava molto tranquillo, la città era sprofondata nel sonno più profondo.
Abbandonò le vie più esterne, per avvicinarsi di più al Ministero.
Stava attraversando uno dei viali della zona, quando in lontananza, vide una piccola figura appoggiata al muro, illuminata da uno dei rari lampioni vicini.
Lily si avvicinò lentamente, nascosta dall’oscurità dell’altro lato della strada, per scoprire chi fosse.
Un ometto tarchiato si guardava attorno, gli occhietti acquosi che si spostavano in continuazione, incastonati nella faccia simile a quella di un ratto.
Aveva un aria famigliare, e poco dopo Lily lo riconobbe.
(( Peter!)) disse.
L’uomo la guardò come qualcuno che aveva appena trovato ciò che stava cercando.
(( Lily! Quanto tempo!)) squittì l’ometto.
Già, quanto tempo. A Lily sembrava troppo dall’ultima volta che l’aveva visto.
Nessuno sapeva dove fosse finito, per mesi non si era saputo dove fosse Peter Minus.
Qualcuno aveva pensato che fosse scappato, troppo codardo per continuare.
(( Cosa ci fai qui?)) chiese Lily.
(( Sono venuto ad aiutarvi)) rispose.
Lily lo guardò sospettosa.
(( E allora dove sei stato negli ultimi mesi, se volevi aiutarci?)) chiese.
(( Oh... Beh... ho fatto delle ricerche su Tu-sai-chi per conto di Silente. Doveva rimanere un segreto, solo lui ne era a conoscenza)) le spiegò.
Lily non ne fu molto sorpresa. Per quanto ne sapeva, Silente ne aveva molti, troppi di segreti.
(( Hai scoperto qualcosa?)).
(( Abbastanza)) rispose Peter con aria soddisfatta.
Stava per chiedere cosa, quando lui continuò.
(( Gli altri a momenti arriveranno, ho trovato qualcosa di molto interessante)).
(( Come “interessante”?)) domandò Lily, ma lui si limitò a farle un cenno, dirigendosi verso la fine del viale.
Lily lo seguì.
Si accorse che passo dopo passo, Peter aumentava la velocità, finche non si ritrovarono a correre.
(( Perché stiamo correndo?!)).
Lui non le rispose e continuò la corsa.
Svoltò l’angolo di uno delle tante strade che stavano percorrendo, ma quando Lily lo raggiunse era sparito.
Corse più veloce, la bacchetta che illuminava la strada buia.
Lo aveva perso.
Si guardò attorno con ansia.
Si ricordò che anche Peter era un animagus, e che forse si era trasformato.
Iniziò a chiamarlo, mentre perlustrava le vie più vicine.
(( Peter?)), si sforzò di non urlare, per non farsi scoprire da nessuno.
(( Codaliscia?)) provò. Nessuna risposta.
Smise di correre, camminava velocemente guardando per terra, sperando di vederlo sottoforma di topo.
Stava svoltando il vicolo, quando questo si chiuse, prima che lei potesse passare.
Le pareti iniziarono a stringersi intorno a lei, mentre lei ricorreva ad ogni incantesimo le venisse in mente per fermarle.
Stavano pericolosamente avvicinandosi, mentre lei cercava una via di fuga.
Indietreggiò sempre di più, quando qualcuno la prese alle spalle.
Con la bacchetta puntata alla gola, Lily voltò la testa per vedere chi la stesse trattenendo.
L’uomo sorrideva, gli occhi grigi e i capelli chiari illuminati dalla luna.
Avvicinò lentamente la bocca all’orecchio della ragazza.
((Presa)).