| [CAP 10] La Reazione Di Morgana Le giornate di Morgana procedevano come sempre, ma quel tremendo accaduto era un passato troppo vicino per essere archiviato. Infatti, era trascorsa una sola settimana e non era ancora pronta per tornare alla quotidianità. Il suo dolore interiore non era ancora esploso esteriormente: non una lacrima, non un lamento, bensì silenzio ed autocontrollo.
Lezione Di Difesa Contro Le Arti Oscure. Morgana, assente, distrattamente pensierosa, ricordava Estella. Non voleva guardare Severus, l’amore per lui aveva logorato quello e ben differente per Estella. Lo amava, ma in quell’istante, al contempo, lo detestava!
- “Signorina Scarlet, forza si alzi! Ho potuto ammirare dimostrazioni scadenti da parte di molti alunni, ma non la sua. Speriamo che almeno lei riesca ad improvvisare una flebile difesa all’incantesimo lanciato dal suo compagno di esercizi, che m’appresterò a scegliere…”
- “Professore, mi scusi, non ce la faccio!”
- “Signorina, non è un invito, bensì un obbligo. Il dolore che sta provando in questo momento, non l’autorizza alla mancanza di ubbidienza! Ed ora, esegua!
Potter… Scelgo lei come compagno di dimostrazioni per la Signorina Scarlet! Ascoltatemi bene entrambi: lei, Potter dovrà lanciare un incantesimo d’attacco semplice ed innocuo, tra quelli studiati e Scarlet provvederà a difendersi come meglio può. Bene: deliziateci!”
Morgana ed Harry si disposero uno di fronte all’altro, nell’apposito spazio dedicato alle dimostrazioni pratiche. Morgana si era trasformata in una sorta di automa dopo la scomparsa dell’amica. Appariva privata della sua essenza, come un’ombra dalla carnale consistenza. Rispondeva per educazione, ma avrebbe preferito non parlare, mai! Tutti, Professori compresi, si erano accorti del suo comportamento e volevano spronarla a dimenticare, ma nessuno ci era ancora riuscito!
Potter lanciò il primo incantesimo, lei non reagì, si lasciò colpire fanando rovinosamente a terra! Senza lamentarsi, con lo sguardo disperso nel vuoto si rialzò, brevissimi istanti dopo.
- “No, non così! Questa dimostrazione è patetica, lei stessa, Signorina Scarlet è patetica! Non va bene, per niente! Invertiamo i ruoli, così sarà obbligata a far qualcosa!
Dai… Morgana, devi reagire, per te stessa, devi farlo!”
Udendo le ultime parole del Professor Piton, Morgana si accorse di star sprecando tempo prezioso. Voleva evitare di ricadere nell’oblio della sofferenza, ma agendo così avrebbe arrecato a se stessa un danno maggiore.
Iniziò a lanciare il suo incantesimo d’attacco: Potter riuscì a difendersi con maestria. Morgana continuò, aumentando l’intensità, scaricando l’ira in quella dimostrazione. Harry riuscì a schivare i colpi, tornando tra i suoi compagni, come loro spaventato per l’atteggiamento della Signorina Scarlet. Nonostante il suo compagno avesse abbandonato il campo di battaglia lei continuava ad utilizzare la bacchetta, scagliando formule magiche nel vuoto.
Infine, si lasciò cadere in ginocchio, gridando e finalmente piangendo:
- “Perché? Perché mi hai lasciato sola… Estella… Io ti volevo bene… Te ne voglio ancora! Estella… Quanto vorrei averti accanto… Quanto ti desidero. Amica mia, perché non ci sei più? Non ce la faccio senza te… Nulla ha più un senso. Estella…”
Severus si avvicinò alla sua studente che per la prima volta in vita sua si mostrava fragile ed abbandonata ad un emozione. Le lacrime scorrevano sul suo volto affranto dal dolore. Piangeva, sfogandosi per Estella. Lui, la abbracciò timidamente, appogiandole il viso sul suo petto e coprendola con il mantello. Faticava ad agire così… Così, davanti a tutti, ma non sopportava di vederla in quello stato.
La cullò dolcemente, di fronte allo stupore generale. Nessuno si aspettava questo lato umano di Piton.
Edited by Scarlet Vampire† - 16/8/2009, 13:58
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