| [CAP 6] Nel Buio: Morgana E Severus I mesi trascorrevano, Morgana ed Estella continuavano la loro amicizia, ma qualcosa era variato. Il risentimento non era percepibile, bensì nascosto nel profondo. Il loro rapporto non sarebbe stato più lo stesso! Certe ferite non sono destinate a risanarsi. Il Natale era giunto e la festa del Professore Lumacorno alle porte. Morgana detestava festeggiare: quell’allegria ipocrita la innervosiva, ma non poteva evitare la sua presenza, in fin dei conti ci teneva a fare bella figura! Improvvisamente, si ricordò del Ballo Del Ceppo, quando partecipò con Estella, come sua dama, destando scalpore ad Hogwarts. Ora, non poteva ripetere l’esperienza, si sentiva leggermente distante dall’amica e non sarebbe riuscita a recuperare l’intimità di un tempo. Inoltre, Estella non avrebbe presenziato alla Festa, nessuno l’aveva invitata ed a causa dei taciti dissapori con Morgana non era dell’umore adatto per abbandonarsi al divertimento.
Quella sera, Morgana era ancor più bella del solito: i lunghi capelli sciolti non erano mai stati così lucenti, I suoi occhi azzurri risaltavano ancor di più, grazie ad un trucco leggermente marcato. Il corpo sinuoso, avvolto da un vestito nero, attillato, corto e leggermente scollato quanto basta per rendere Morgana terribilmente sensuale. Eleganti scarpe con tacco, anch’esse nere accentuavano la sua altezza, non indifferente. Aveva solo 17 anni, ma il suo corpo era quello di una donna, le movenze, provocanti e mature le conferivano una parvenza adulta, del tutto naturale e privata da ogni infantile candore.
Il suo cavaliere: Draco Malfoy. Morgana non era estasiata all’idea, ma lo preferiva a qualsiasi altro studente. Aveva notato un’aurea malefica in lui, assolutamente innaturale. Non aveva mai giudicato Draco temibile o in grando di diventarlo, infatti la colpiva quel comportamento improvvisato. Inoltre, Morgana si rispecchiava terribilmente nei suoi occhi, nonostante lo sguardo fosse differente.
- “Morgana, grazie per aver accettato il mio invito, sono lusingato di poter partecipare con te. Del resto, sei l’unica fanciulla degna di potermi stare accanto… La tua bellezza è superiore ad ogni altra. Sei divina!”
- “Grazie Draco, mi lusingano molto i tuoi complimenti, ma spero che non sia solo il mio aspetto fisico a colpirti. Oh, ma non importa, pensiamo alla festa, ho bisogno di rilassarmi!”
Morgana si sentiva un pesce fuor d’acqua, l’ambiente non faceva assolutamente per lei. Avrebbe desiderato solo un po’ di quiete, lontano da tutti, o forse accanto a lui… Severus, il suo amore non ancora scordato. Anche Piton era alla festa. Risultava però, quasi impossibile notarlo. La sua era una presenza di circostanza. Accasciato in un angolo a sorseggiare vino rosso, con lo sguardo assorto, incurante di ciò che stava accadendo. L’allegria scivolava sulla sua pelle, per lui nemmeno esisteva. Morgana non poteva fare altrimenti che notare nuovamente queste analogie…
Si mise a pensare, mentre sorseggiava un drink offertole da Neville, quell’istante di solitudine fu brevissimo. I festeggiamenti vennero interrotti da una sottospecie di rissa tra Draco, Roger Davies e Morag McDougal. I tre si stavano infantilmente azzuffando per Morgana. Anche Roger e Morag desideravano partecipare alla festa con lei, entrambi speravano di essere scelti in quanto erano dei CorvoNero. Detestavano l’idea di vedere Morg con un SerpeVerde, soprattutto Malfoy! La lite venne interrotta da Morgana:
- “ Basta! Smettetela… Vi state coprendo di ridicolo! Tutto ciò ha dell’incredibile, come potete comportarvi infantilmente e rovinare una festa così ben riuscita? Oh, è fiato sprecato! A voi interessa solo la mia bellezza, volete far bella figura… Come biasimarvi? Attualmente, badare all’apparenza appare una garanzia! Non vi importa di me o dei miei sentimenti! A nessuno importa qualcosa! Certo, lo ammetto è anche colpa mia, sono sempre stata così chiusa in me, ma come avrei potuto permettere a qualcuno di avvicinarmi, se tutti ragionassero come voi! Mi disgustate… “
Morgana abbandonò la festa, correndo verso l’esterno. Quella notte di luna piena le ricordava Severus.
Piton e Lumacorno intervennero per mediare la discussione tra i ragazzi ormai placata dalla reazione di Morgana. Severus si occupò di Malfoy, rivolgendogli un’occhiataccia di sfida, mista a delusione. Abbandonò a sua volta l’evento Natalizio, dirigendosi fuori.
Notò Morgana, osservare il cielo come quella famosa notte, ormai trascorsa da tempo.
- “ Signorina Scarlet, mi dispiace per l’avvenimento, ma sono sempre così indisciplinati. Capisco le sue ragioni. Nessuno ci sta accanto per ciò che realmente siamo. Sprecano tempo per scoprirci, smascherarci ed inizialmente lo desiderano ma, quando ottengono ciò ci abbandonano, perché impossibilitati dall’accettarci. Tutti, vogliono trasformarci nei loro burattini personali da loro manovrati. Spesso amare qualcuno significa volerlo possedere. renderlo schiavo della nostra ossessione sentimentale. Per questo, io… Io, sono solo! Aveva ragione… Lei, mi comprende… Siamo così simili. L’ho pensata molto e non avrei dovuto reagire così. Ma, sono un Professore e lei una studente come tante altre. No, non è vero! Non è minimamente paragonabile agli altri: è diversa!”
- “ Professor Piton, sinceramente, avevo perso la speranza. Temevo di non poterle parlare più dopo quella volta ma, in fondo sapevo che avrebbe capito.
L’obbligo è la reale distruzione dei rapporti, la libertà appare utopia anche in tal caso. Si hanno così tante pretese, ma esse lasciano il tempo che trovano. Svaniscono nel nulla, perché ci si arrende. Nessuno lotta più per ciò che desidera realmente. Ed io la desidero… Desidero poterle stare accanto, nei limiti del possibile.”
- “ Morgana, ehm, Signorina Scarlet, parlare con lei è stato liberatorio ma, devo andare e lo deve fare anche lei. Ormai, la festa sarà finita e son tutti nei dormitori! Vada…”
Morgana non eseguì l’ordine dell’insegnante, rimase fuori ancora per un po’. Il suo malessere interiore stava lentamente scemando…
Estella, nascosta nel buio osservò la scena per pochi istanti, fraintendendola! Pensava che l’amore di Morgana era condiviso anche da Piton: la collera la invase e pianse. Corse verso la camerata.
Edited by Scarlet Vampire† - 16/8/2009, 13:50
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