Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Second Mind

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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 5/7/2009, 21:01




Ciao. Prima di postare, volevo avvertire tutti che questa è la mia prima fanfiction, e che quindi i commenti dovranno essere supersinceri, per aiutarmi a migliorare. Sò che ci sono persone in questo forum con grande esperienza riguardo alle fanfiction, e quindi mi aspetto delle dritte, consigli e anche dei pareri, sia belli che no, su quello che ho scritto. Non sapete come sono nervosa, ho paura di fare una figuraccia, ma c'ho messo tanto per scriverla, e quindi desidero che qualcuno la legga.
Vi avverto fin da subito che la fanfiction non è terminata, posterò mano a mano che la scrivo.
Ora..
Second Mind
Questione di scelte.
Prima parte
La vecchia stringeva il bicchiere con mano ferma, lo scuro e denso liquido all'interno che roteava in senso antiorario secondo il movimento che la mano le infliggeva.
Gli stanchi occhi grigi scrutavano senza posa una vetrinetta dall'altro capo della stanza, dove, fra mani essiccate e vecchie pozioni ammuffite, riposava oramai da mezzo secolo uno strano oggetto vagamente simile ad un cuore umano.
*E così è giunto il momento* borbottò la donna a se stessa. Aveva preso l'abituine di parlare da sola, perchè oramai erano decenni che nessuno entrava in casa sua. *Nemmeno quel disgraziato di mio figlio si fa più vedere da tempo* continuò la donna, seguendo il filo dei suoi pensieri. Non che le dispiacesse: i rapporti con il suo unico figlio erano sempre stati tesi, finchè lui, stanco dei continui litigi con la madre, non scappò di casa, lasciandola sola. Ora che il ragazzo era diventato un uomo, era giunto il momento di lasciargli la sua unica eredità, e doveva farlo al più presto, perchè sentiva la Morte incombere su di lei.
La donna si alzò malvolentieri dalla sua antica poltrona di pelle, facendo leva su un lungo bastone che da anni la aiutava a sorreggersi.
Si avvicinò alla scrivania e si sedette con un lieve tonfo sulla sedia, quindi prese dal secondo cassetto il materiale necessario per scrivere. Intinse la piuma nell'inchiostro nero, e dopo una piccola pausa cominciò a grattare sul foglio di pergamena che giaceva sulla scrivania.
Una volta finito, chiamò con un breve fischio il barbagianni, gli diede la lettera e lo mandò alla ricerca del figlio.
Seconda parte
Dall'altro capo della regione, qualche ora più tardi, un uomo sedeva composto alla scrivania, leggendo annoiato i vari temi sulla Pozione Restringente dei ragazzi del terzo anno, o, come li chiamava il professore, dei 'Mocciosi di terza classe'. Nessun alunno aveva mai osato ribattere quando li chiamava così, ma molti facevano strane facce, poichè non capivano come mai il Professore metteva tanta allegria nella parola 'Mocciosi'.
Aspettava una lettera urgente dalla farmacia per richiedere una sostanziosa scorta di fegato di drago, dato che un inetto di Grifondoro aveva bruciato tutta la sua scorta ribaltando sopra questa un pentolone contenente un liquido caldissimo. *Che imbecille* pensò l'uomo, concedendosi una pausa dalla lunga tortura della correzione dei compiti. Per la prima volta dopo 30 minuti alzò gli occhi.
Lo sguardo vagò lungo l'ufficio, finchè udì bussare alla porta. Storse la bocca in un esplicito segno di disappunto per l'interruzione, ma rispose prontamente con voce piatta. *Avanti* parlò stancamente, mentre la maniglia d'ottone si abbassava.
*Mi scusi, Professore, ma è arrivata questa per lei...* cominciò Gazza, quando ad un cenno della mano dell'uomo si fermò, appoggiò la lettera sulla scrivania e si allontanò richiudedosi la porta alle spalle.
*Finalmente è arrivata la data della consegna del fegato di drago* pensò fra sè e sè il professore.
Gli occhi scivolarono sulla pergamena, andandosi a fermare sull'unica scritta che recava sul dorso: 'A Severus, tua madre', recitava.

Appuntamente con il Professore.
Prima parte
Severus Piton era un uomo alto, taciturno, dai folti capelli corvini e dai penetranti occhi neri. Insegnava alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ed occupava la cattedra di Pozioni. Odiava insegnare, soprattutto alle ragazze. Durante l'ora non facevano altro che guardarlo adoranti e spesso ridacchiavano stupidamente quando il suo sguardo ripugnante finiva sulle loro pozioni.
Quando passava per i corridoi era tutto un vociferare fastidioso di ragazze, che con urletti infantili richiamavano l'attenzione di quel professore così bello ed affascinante, secondo tutte.
E non solo le giovani si contendevano il misterioso professore, ma qualche volta era capitato che anche le professoresse si spingessero troppo in là con i complimenti. Ad esempio era successo quella volta con la professoressa Sprite, che, forse perchè quel giorno aveva bevuto troppo Whisky Incendiario, l'aveva definito un 'sexy diavolo nero'.
Ma il professore sembrava quasi non accorgersi di tutto quello che gli accadeva attorno. Aveva imparato a non lasciarsi sfiorare da nessun complimento, cosa che, a sua insaputa, lo rendeva ancora più desiderabile.
Ma quel giorno, quella lettera lo infastidì più di tutti i commenti delle donne della scuola. Erano anni che non sentiva quella megera di sua madre, ed in cuor suo sperava che ancora tanti ne passassero prima del loro incontro. Ed invece eccola lì, quella maledetta lettera scritta di mano sua. *Devi venire qui al più presto ......... Morte ........ tocca a te .......* leggeva Severus dalla lettera, recitandone qualche parola a voce alta. Finito di leggere buttò senza indugio la lettera nel cestino, quindi incrociò le braccia e si mise a rilettere. Non poteva non andare, poichè aveva promesso, anni fa, di ritornare a casa per la morte della madre e per farsi dire il segreto che da generazioni assillava la sua famiglia. Quindi decise. Prese una pergamena e scrisse velocemente una spiegazione al Preside della la sua assenza, quindi si avvicinò al camino, prese un poco di polvere verde che buttò tra le fiamme e disse a voce chiara *Spinner's End, casa di Eileen Prince*, mentre entrava anche lui nel vortice verde del fuoco.
Seconda parte
*Quel barbagianni ci mette troppo tempo. Possibile che Severus non abbia ancora ricevuto la mia lettera?*. Eileen sbattè il palmo della mano sul piccolo tavolino intagliato del soggiorno, presa dall'ira. Il tempo stringeva, aveva bisogno di suo figlio, e subito. *Possibile che sia tanto meschino da non essere venuto? Eppure non può essere così stupido.. sà benissimo quali sono le conseguenze se non rispetta un Voto Infrangibile*.
Si sedette. Con la coda dell'occhio guardò nella stanza di fianco, ma dal camino usciva il solito bagliore rossastro, non l'aura nera che sempre accompagnava il figlio.
Una fitta dolorosissima attraversò la testa della donna, che con le mani si afferrò le tempie, massaggiandosele a denti stretti. *Non prendertela con me* sussurrò con voce tremante *è il ragazzo che è in ritardo*. La fitta calò d'intensità, finchè non divenne un leggero fastidio. *Non mi interessa.. Fai che sia qui in fretta, se non vuoi prolungare oltre la tua sofferenza*. La vecchia si alzò dalla sedia. Con la destra afferrò la bacchetta, mentre con la sinistra una sedia, che portò di fronte al camino. *Quando arriverà farò in modo che non si dimentichi più di arrivare puntuale ad un appuntamento. Mmm.. Cosa uso? La Maledizione Cruciatus o lo Schianto e basta?*. Che dilemma. Chiese a sè stessa, ma la risposta arrivò comunque. *Io opterei per la Cruciatus. Se lo schianti, poverino, non saprà nemmeno il motivo, mentre se fai la Cruciatus puoi spiegarglielo mentre agonizza nel dolore* rispose la solita voce nella sua testa. *Non chiedevo a te, e non mi distrarre*. I minuti passarono lentamente, mentre una vena sul collo di Eileen prese pericolosamente a pulsare. *DOVE SEI FINITO, RAGAZZO?* urlò, mentre si alzava dalla sedia e cominciava a marciare per la stanza. Dentro la testa sentiva l'irritazione dell'essere che ci viveva, dell'essere che la comandava da 50 anni e che ora era stanco della sua mente. Era il momento di passare il fardello al ragazzo, ma di lui non c'era traccia. *Cerchi qualcuno, madre?*. Una voce dietro di lei, proveniente da un angolo buio della stanza. Lentamente venne fuori una figura avvolta in un cappotto nero, con la bacchetta pronta nella destra. *Severus? Cosa.. cosa ci fai lì? domandò Eileen con voce arrabbiata. *Sono ore che ti aspetto! Come hai fatto ad entrare? Non ti ho visto sbucare dal camino! E perchè, perchè non ti sei fatto vedere, ragazzo?* Il biancastro volto del professore si stirò in un sorriso, mentre invitava la madre ad accomodarsi. *Risponderò alle tue domande, ma prima siediti. Sono entrato proprio da quel camino mentre tu avevi uno dei tuoi soliti attacchi acuti di mal di testa, così non mi hai visto. E poi era così divertente vederti talmente arrabbiata, che non ho voluto interromperti*disse, sempre sorridendo e scrutando la donna con occhio indagatore. Ancora non sapeva perchè sua madre l'aveva chiamato con tanta urgenza, ma cominciò a pensare che era meglio starsene a dare 0 ai Grifondoro quando la donna cominciò a ridere senza ritegno, una risata cattiva, senza allegria.



Ok, ecco i primi 2 capitoli. Da come verranno accolti deciderò se postare il prossimo (per farla più breve, se tutti dicono che fa schifo, non pubblicherò il prossimo capitolo. XD)
Hasta la vista!
 
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*Cla_Snape*
view post Posted on 5/7/2009, 21:15




Ma nooooooooooooooooooooooooooooooooooo pubblica è molto interessante :D E ora sono curiosa cosa dovrà dire Eileen al caro Severus...il bel sexy diavolo nero :wub: :wub: Per me sei promossa!XD :lool:
 
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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 5/7/2009, 21:22




Grazie! ooooh non sai il peso che m hai tolto XD
Domani vedrò di postare il prossimo capitolo.
 
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try-try
view post Posted on 5/7/2009, 21:42




molto bello l'inizio e sta tranquilla:anche io quando posto i miei disegni sono nervosa,è normale.ma perche dividi i capitoli in prima e seconda parte?
 
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flaflysnape
view post Posted on 5/7/2009, 22:18




Bella davvero! L'inizio mi incuriosisce parecchio e poi è scritta bene e in amniera chiara!
Devi continuarla Bea! Voglio sapere questo misterioso segreto di famiglia! :D :D
 
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view post Posted on 6/7/2009, 09:22
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Mi piace la fanfic, mi incuriosisce molto...Posta posta :OO:
 
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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 6/7/2009, 10:10




Per try-try: Il capitolo lo divido in prima e seconda parte perchè parlano dello stesso tema, ma da punti di vista differenti.
 
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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 6/7/2009, 10:37




Ragazze quasi quasi vi posto i prossimi due capitoli. Il primo è un poco complicato, chi non capisce domandi pure ^^
Reliquie del passato.
Prima parte
Dopo un ultimo spasmo, la donna si sedette di fronte al figlio. Aveva ancora impresso sul volto rugoso un sorriso enorme, quando iniziò a parlare. *Severus, come forse tu hai già inteso, è giunto il momento che ti racconti quale è il segreto che da centinaia di anni custodiamo nella nostra famiglia, dato che tu sei l'ultimo mago della nostra stirpe. Come fece mio padre con me e mio nonno con mio padre, ora devo narrarti una storia, una incredibile storia che ebbe inizio 2 secoli or sono, e che vede come protagonista un tuo antenato, ossia Anguus Prince. Anguus era un mago eccezionale, e come quasi tutti in famiglia, un pozionista abilissimo. Venne il giorno in cui decise di creare una pozione che consentisse, a chi la bevesse, di avere un cervello straordinario, incapace di far errori, formidabile. Ci mise mesi e mesi per trovare tutti gli ingredienti, ma alla fine ci riuscì. Creò la pozione e la bevve. Ma qualcosa andò storto nella preparazione, forse nella fretta si era dimenticato di aggiungere qualcosa, nessuno seppe mai quale fu la causa dell'errore di Anguus, ma il fatto è che infine, non ebbe un cervello magnifico, ma.. un secondo cervello. Era come se la mente di un'altra persona vivesse dentro la sua, parlandogli e leggendo i suoi pensieri, anche quelli più intimi. Questa presenza era in grado anche di ferire le persone da cui veniva, diciamo, ospitata, con violenti mal di testa o, peggio, mettendogli in testa pensieri talmente brutti da renderlo folle. Fu così che, dopo un eccesso d'ira per un lungo e violento male alla testa, il tuo antenato Anguus si squarciò il cuore dal petto così che non dovesse più sopportare questa terribile punizione. L'intruso si rifugiò allora nel cuore che era appena stato tolto dal corpo, e si impossessò, poi, del figlio di Anguus, che quando morì lasciò il fardello in mano a suo figlio, fino ad arrivare ai giorni nostri*. La donna fece un respiro profondo. Scrutò con occhio attento il viso del figlio, che per tutto il racconto non aveva mosso un solo muscolo. Infine Severus disse *E quindi.. Ora toccherebbe a me farmi carico di questo segreto. Ma se io mi rifiutassi?*. Eileen mosse le labbra come a voler formare un sorriso ironico. *E credi che io non c'abbia mai provato? Ma è inutile, dovunque tu vada, qualunqe incantesimo tu faccia, la Seconda Mente riesce sempre a trovarti. E non è consigliabile farla arrabbiare, è capace di provocare tanto di quel dolore che non ti immagini*, Piton era sovrappensiero. Non era spaventato, dopotutto l'unica cosa di cui aveva paura era che finisse il programma radio dove mandavano in onda un cantante babbano veramente bravo, ossia Renato.. Renato.. *Come diavolo fa di cognome che non ricordo? Sono sicuro che aveva a che fare con il compito che ho corretto poco fa di Potter, ma ora non mi viene in mente* pensò Severus, trascinato da pensieri ben più importanti di una Seconda Mente che invade il cervello di ogni persona imparentata con Anguus Prince. E forse sua madre lo intuì, perchè dopo pochi minuti di silenzio da parte del figlio, si alzò e si avvicinò alla stessa vetrinetta che quella mattina stava osservando così insistentemente. Quando tornò a sedersi, in mano teneva un piccolo fazzoletto con sopra un cuore, il cuore di Anguus. *Vedi, Severus, è qui che la Seconda Mente si rifugia quando non ha nessuno da abitare e finchè non ha trovato il più diretto discendente di Anguus. Fra poco Lei uscirà da me, entrerà qui dentro e poi toccherà a te ospitarLa nella tua mente*. Severus inclinò il capo verso sinistra. *Oh, ma guarda un pò, da qui assomiglia ad un coniglio*pensò. Quindi inclinò la testa verso destra *Questo invece.. Ma si! Visto da qui assomiglia tantissimo alla testa di un cavallo!*pensò sorridendo compiaciuto da queste geniali intuizioni. Continuò per un poco a elogiarsi da solo quando.. *Severus?? Severus a cosa stai pensando?* disse sua madre preoccupata dell'inesistente reazione del figlio. * Scusa, stavo solo riflettendo.. E comunque ho già deciso. Non voglio nessuno nella mia testa* dichiarò freddamente senza indugio. La donna si aprì in un sorriso. *Mi dispiace, figlio mio, ma ancora non esistono incantesimi abbastanza potenti per fronteggiare quello che Anguus creò. I migliori tra i maghi della nostra famiglia, naturalmente dal mio ramo, hanno provato senza successo. Devi acconsentire, su questo non c'è alcun dubbio. Ed anzi, comincerei a prepararmi se fossi in te. Sento che stà per uscire da me*. Ed infatti, nemmeno un minuto dopo, gli occhi di Eileen si rivoltarono e dalla bocca uscì uno strano vapore che entrò nel cuore di Anguus. La Seconda Mente si preparava ad assalire il prossimo discendente.
Seconda parte
Una piccola smorfia incurvò le sottili labbra del professore. Non trovava una via di fuga da tutto questo impiccio. Non avrebbe mai lasciato che un essere inferiore vivesse nel suo cervello e men che meno che lo comandasse. Eppure sua madre era stata chiara: la Seconda Mente non l'avrebbe mai lasciato scappare, e se si fosse rifiutato andandosi a nascondere, sicuramente l'avrebbe trovato e fu ugualmente sicuro che ci sarebbe stata poi una punizione. L'unica via era quindi accettare che la Seconda Mente vivesse dentro di lui, finchè non avrebbe trovato un modo per potersene sbarazzare. Magari avrebbe potuto chiedere a Silente una mano, lui avrebbe certamente trovato una soluzione.
Così assentì. Non sapeva bene quel che doveva fare, quindi si limitò a stare immobile, finchè sua madre rinvenne. Capì che suo figlio non si sarebbe rifiutato, quindi si fece d'un colpo seria. Avvicinò il cuore a suo figlio, che la guardò. *Ora devi aspirare. Vedi, lì dove c'è quel piccolo foro* fece lei, lasciando il cuore quando Severus lo prese tra le mani. *Severus puoi farcela. Dopo per premio mi concederò di correggere un pò di compiti di Tassorosso. Che divertimento* pensò Piton, per incoraggiarsi a portare le labbra al cuore. E così avvenne. Severus ispirò forte dalla bocca, e bastò poco. Sentì subito una grande ondata di stanchezza, quindi svenne, cadendo sul
tappeto.
Appuntamento al buio.
Prima parte
Camminava nel buio. Camminava su una terra arida.. o forse.. forse era un cielo.. un cielo limpido.. Camminava senza sapere dove appoggiare i piedi, dato che una superficie non esisteva in quel luogo senza spazio e senza tempo..
Camminava.. strisciava.. nuotava oppure volava.. Tutto sembrava avere meno senso ora.. Perchè lei era li. In quel tutto, in quel nulla.. Severus si adagiava completamente in quell'esistenza nera.. Tutto era nero vicino a lui e per la prima volta si sentì normale, come tutte le persone nel mondo..Si sentì integrato con quel nero come mai lo era stato prima. Invece lei no.. Lei, con quel rosso sfuggente.. Lei non voleva vivere in quell'oscurità che a Severus piaceva tanto.. Il rosso dei suoi capelli non l'avrebbe mai dimenticato.. il rosso del fuoco, che illumina il nero delle tenebre e così illumina anche Severus.. Si voltò ma non lo vide.. I suoi occhi, puro riflesso del verde più intenso, si conficcarono in quelli bui di Severus, che mosse un passo verso di lei, senza sapere però che lei non poteva vederlo.. *E allora.. non mi dici chi è quella ragazza? Guarda che è meglio se me lo dici te.. potrei guardare nei tuoi ricordi, ma è spesso dolorosa come esprienza..* Ecco dove si trovavano.. Era la mente di Piton.. occupata solamente da buio e disperazione e da lei.. Lily aveva sempre vissuto in quell'agonia.. Severus non voleva.. non poteva dimenticarla, e lei ne subiva le pene.. *Come posso fare, ora? Non può rimanere qui per sempre a causa mia.. Il suo posto è tra gli angeli..* E la risposta venne fuori, Severus l'aveva saputa fin da quando era entrato in quel luogo così tetro.. Si era ripromesso di non farlo, ma si sforzò di pensare ai bei momenti passati con lei.. E una felicità tutta nuova gli invase il cuore... Pensò a quando si erano conosciuti.. quando la guardava, nel parco.. quando passavano interi pomeriggi insieme parlado di Hogwarts.. e quando lei, orgogliosa Grifondoro, parlava ancora con lui, un viscido Serpeverde.. Ebbe caldo, qualcosa gli pizzicò il collo e di colpo iniziò a piovere, o comunque qualcosa doveva essere successo, perchè il viso era completamente bagnato..
Lacrime.. ma non le sue..
Lily aveva finalmente visto la luce, proprio dove ora stava Severus.. L'aveva abbracciato.. i suoi capelli finirono sul viso e sul collo di Piton, pizzicandolo leggermente.. Piangeva, ma non erano lacrime di paura o di sgomento.. Era la vera felicità.. Quella di averlo rivisto.. Di aver capito che lui senza lei non è nulla, e lei senza lui è ancora meno. Appoggiò la labbra sulle sue, dolcemente, come per assaporarsi quell'attimo, così perfetto, mentre Severus, realizzato che ciò che aveva sempre voluto era diventato realtà, portava una mano dietro la testa di Lily, sfiorando i suoi capelli. Lily si appoggiò ancora più al corpo di Severus, quindi..
Seconda parte
Severus rinvenne. Portò una mano al viso.. Era asciutto, e piuttosto freddo. Con l'altra tastò, sempre ad occhi chiusi, il pavimento sotto di se. Lo riuscì a toccare. Aprì gli occhi, e sperò di essere morto. Non era così, e distinse invece il volto di sua madre che lo guardava seria. Severus si alzò. Si guardò attorno, frastornato. *Non può essere stato solo un sogno* pensò disperato, mentre si avvicinava al camino. *Severus, mi raccomando, non fare stupidaggini*lo rincorse la voce della madre, mentre lui spariva nuovamente nel fuoco.

Qualche giorno dopo, ad Hogwarts, arrivò una lettera indirizzata al Professor Piton, dove si diceva che sua madre era morta, e che aveva lasciato tutti i suoi averi all'unico figlio.


Ok, eccovi gli altri 2 capitoli. Ora devo ancora finire di scrivere il prossimo,perciò non sò quanto ci metterò a postare. :wii:
Spero che vi piaccia.
 
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try-try
view post Posted on 6/7/2009, 14:40




bleah,che schifo avere una seconda mente...io non c riuscirei.
sai perchè ti ho chiesto della divisione?perche ogni volta che leggo "prima parte" o "seconda parte"mi sento come distaccata dal racconto.prova invece a dividere questi due paragrafi con uno spazio gigante.dovrebbe funzionare
 
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flaflysnape
view post Posted on 6/7/2009, 15:25




Cavolo! la situazione si fa interessante! Concordo con try-try, nemmeno a me piacerebbe avere una seconda mente! Già non so gestire l'unica che ho! xD
Comunque è stato molto interessante questo chappy mmmmh, mi ha incuriosito parecchio la parte con Lily! L'hai scritta davvero bene! :D :D
Aggiorna presto! ^^
 
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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 6/7/2009, 15:28




Ok grazie per i consigli, ne terrò conto :)
 
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*Cla_Snape*
view post Posted on 7/7/2009, 18:23




Oooh complimenti!Mi piace molto!è originale come fan fiction :D Sono curiosa come gestirà la seconda mente il nostro severus.. ihihi aggiorna al più presto ;) baci...
 
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Ashley Snape
view post Posted on 7/7/2009, 18:39




waaaaaaaaaaaaah!!! *w* ma è bellissima!!!! brava Bea!!! *abbraccia*
 
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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 7/7/2009, 19:38




*me commossa ç_ç* sto dando i ritocchi al prossimo capitolo, fra non molto lo posto :)
 
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Mrs Béà.Snàpé
view post Posted on 7/7/2009, 20:22




Eccomi qui con il 5° capitolo. Anche se le volte precedenti ne ho postati ogni volta due, oggi ne posterò solo uno.
Ah, piccolo avviso: non lasciatevi trarre in inganno dal nome del capitolo ]:-]
Spero che vi piaccia, il finale vi lascerà di stucco :)

La fine del Principe Mezzosangue
Severus sedeva comodamente sulla poltrona della sua vecchia casa. Non aveva voglia di tornarci, dati i recenti avvenimenti, ma si costrinse a guardarsi attorno. Ora che la casa di sua madre apparteneva a lui, bisognava dare una risistemata al luogo. Come prima cosa, fece Evanescere tutte le cose nella Sala, tranne i mobili più antichi, i divani e un tavolino che sistemò vicino alle poltrone. Tutto rigorosamente nero. Con soddisfazione, Severus girò anche per le altre stanze, facendo scomparire tutto ciò che non era essenziale: a lavoro ultimato, non un solo quadro era appeso alle pareti e nessun oggetto inutile riluceva per le stanze. L'unica stanza che lasciò intatta fu quella di sua madre, che chiuse a chiave.
Ritornò in sala. Si sedette e avvicinò le labbra ad un calice contenente un liquore trasparente. Ne bevve a piccoli sorsi, finchè qualcosa non attirò il suo sguardo. Una lettera che prima non aveva notato, posta sopra una piccola credenza. Si avvicinò e con la destra afferò la busta, sulla quale riconobbe subito la calligrafia di sua madre.
*Non lo farei, se fossi in te* commentò una vocina dentro la sua testa. Era irritante, ed ancora non aveva fatto l'abitudine a questa Seconda Mente. *Perchè non dovrei aprirla?* disse a voce alta, scordandosi che bastava pensarlo, dato che la Mente poteva leggergli nei penseri. *Sò cosa c'è scritto dentro quella lettera, semplicemente.*
Liquidò con una smorfia i commenti della Mente, quindi si accinse ad aprire la busta. *Sai, Severus, io mi fiderei di quel che ti dice la tua Seconda Mente* disse qualcuno dietro di lui.

Severus si volse. La voce dell'uomo era stanca come mai l'aveva sentita, ed anche l'espressione degli occhi pareva assente. Da dietro gli occhiali a mezzaluna, gli occhi azzurri del Preside sembravano opachi, quasi spenti. Albus Dumbledore vestiva con un lungo abito grigio, ed avanzava con la mano tesa verso la lettera. *Dammi quella lettera, Severus, è meglio così. Non è il momento adatto*disse, quasi supplicandolo. Passo falso. La curiosità di Severus aumentava ad ogni secondo e per nulla al mondo oramai avrebbe ridato quella lettera. *Guarda che è meglio se fai come dice lui, se leggi quella lettera la tua mente diverrà così confusa che riuscirò a malapena a viverci*.
Nessuna delle due voci che gli consigliavano di non leggere la lettera lo convinse. Anzi, lo invogliavano ancora di più a leggerla. *Cosa ci fa lei qui?*domandò allora Severus, ignorando la mano tesa del Preside. *Sono qui per evitare che tu faccia il più grande errore della tua vita, probabilmente*rispose lui, avvicinadosi.
Severus inarcò un sopracciglio. Si allontanò di alcuni passi e prima che Albus ebbe il tempo di prendergli la lettera, l'aprì e ne lesse il contenuto. Intanto Dumbledore, vedendo che era una battaglia persa, si avvicinò lentamente alla poltrona e ci si lasciò cadere sopra pesantemente. Il respiro di Severus si fece sempre più irregolare.. *Io te l'avevo detto* commentò aspramente la Seconda Mente. *Ma perchè capitano tutte a me?*pensò Severus a fine lettura, girandosi arrabbiato verso Albus. Si avvicinò a passo pesante, e quando fu a meno di un metro si fermò. Nei suoi occhi si leggeva una profonda rabbia, un'intensa ira. *Non me l'hai mai detto. Perchè non me l'hai mai detto?*riuscì a sibilare Severus, tremando. *Severus, per favore, calmati. Ho sempre voluto dirtelo, ma tua madre me l'aveva proibito. Ed ora siediti qui e parliamone, figlio mio.*
Eccovi il 5° capitolo.. Spero di aver sollecitato la vostra curiosità XD


 
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25 replies since 5/7/2009, 21:01   191 views
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