| Posto un altro capitolo, anche se spero come storia vi piaccia ^^ (*me spera,spera,spera*)
Gable game
La ragazza risalì le scale senza obbiettare. Svogliatamente indossò un paio di jeans, delle scarpe da ginnastica e una maglietta abbastanza larga. Poi andò in camera del padre e prese la valigia. Riscese le scale e si avvicinò al genitore. "Ecco professor Piton" disse la ragazza scherzando. Il padre prese un libro che stava sistemando in un'altra borsa e diede un lieve colpo in testa della figlia scombinandole leggermente i capelli e facendole cadere dei ricci davanti agli occhi. "Vatti a pettinare. Tra cinque minuti ce ne andiamo"
-----------------------------------------------------------------Fine 1° capitolo---------------------------------
Alex salì in bagno, si fece una coda lasciando libere solo due ciocche. Poi ritornò dinuovo in camera sua per prendere la gattina che le avevano regalato i Malfoy per lo scorso compleanno, era ancora piccolina, di color caramello. Le avevano detto che era stato importato dalla Siberia, ma a lei non le importava. Con la gattina in mano, a cui aveva dato il nome di Cooky, riscese le scale e prese le borse appena preparate dal padre. Poi però... "Cavolo papà sono le 9, io dovevo essere li alle 8:35. Se ti muovi arrivo a prendere il treno."
"Ormai è già in viaggio il treno, verrai con me con il teletrasporto" disse l'uomo uscendo dalla cucina e chiudendosi la porta dietro di se.
"Perchè non mi hai svegliata prima?" chiese la ragazza sbuffando e sedendosi sul divano un pò goffamente. "Sapevi che ci tenevo"
"Sapevi che non volevo" rispose secco il padre.
"Ma tu sapevi che io sapevo che non volevi, ma pensavo che come padre amorevole mi avresti mandata tenendoti per te qualunque preoccupazione ed incertezza." poi alzandosi e guardandolo "E invece no, il solito egoista, burbero e presuntuoso che decide tutto senza consultare nessuno!"
"E a chi avrei dovuto chiederlo?" chiese lui porgendo alla figlia un giubbotto.
"Fa caldo per questo" disse la ragazza prendendo il giubotto e mettendolo in una borsa "E poi come ci arrivo allora a scuola?"
"Ci materializzeremo li direttamente"
"Io non posso farlo, devo ancora farlo l'esame" "Non importa!" rispose lievemente seccato
"Ah bel modello, un professore esemplare in tutte le sue forme!"
"E' inutile continuare a lamentarsi, ora andiamo" disse Severus prima di sparire dietro a un POP.
La ragazza ormai rimasta da sola prese l'uinica valigia che le aveva lasciato il padre, strinse a se il gattino, poi strabuzzando gli occhi. "Che palle!" disse prima di smaterializzarsi anche lei per poi ricomparire nell'ufficio di Silente.
L'uffico era pieno, Silente era seduto dietro il suo tavolo, e sparpagliati chi più vicini e chi più lontani vi erano tutti i professori.
"Oh Alex buongiorno" la salutò il preside scrutandola da dietro i suoi occhiali a mezzaluna. Alex posò la valigia a terra e si diresse verso una poltrona che era rimasta libera. Lasciò per terra il gatto che andò direttamente a stuzzicare la fenice.
E un pò imbarazzata sentendosi gli occhi addosso di molti colleghi di suo padre, alcuno dei quali conosceva già altri che invece non aveva mai visto, disse "Buongiorno a tutti" sfoggiando anche uno dei suoi sorrisi migliori.
"Allora Alex credo sia opportuno fare un discorso lineare e coerente con te." disse Albus alzandosi e spostandosi al centro della stanza. "Ed è il motivo per cui i professori sono stati convocati."
Il preside carpì l'attenzione di tutti i presenti.
"Voglio chiarire che per te non ci sarà nessuno sconto rispetto agli altri tuoi compagni di scuola. Essere figlia di un docente non modificherà giudizi, voti o eventuali punizioni. Non sarai agevolata in nessun modo e da nessun professore" "Si, questo lo sapevo già." disse Alex un pò scocciata.
Silente la guardò per un istante diritto negli occhi.
"Era bene chiarire tutto prima" concluse poi il preside " Ora ti prego" disse indicando la porta " avremo degli ultimi accorgimenti riguardanti l'anno soclastico da sistemare" "Oh certo, arrivederci" disse la ragazza richiamando il gatto e prendendo la valigia.
"Quella la puoi pure lasciare qui ci penserà Dobby a sistemarla e ad indicarti il dormitorio dove voi della Fliztengard alloggerete." Di colpo l'elfo si materializzò dietro di lei, pronto a farle da guida.
Alex uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Senza scambiare parola con l'elfo lo seguì. Lui le mostrò il dormitorio e sparì tanto rapidamente come era apparso in precedenza.
Rimasta da sola Alex, ed essendo in largo anticipo su tutti gli altri studenti, che nelle prossime ore avrebbero affollato la scuola, decise di fare un tour per il castello.
Tempodieci minuti e Cooky aveva un foglio di pergamena attorcigliato al collarino.
Vieni nel mio ufficio.
Papà.
Alex in realtà lo conosceva già il castello, poichè quando era piccola e suo padre doveva lavorare per qualche esame o per qualche affare per conto di Silente, era solito portarla con lei. Così non le fu difficile ricordare la strada per l'ufficio del padre.
Arrivò. Aprì la porta.
"Che vuoi papà?" disse lei entrando nella stanza e sedendosi difronte al padre che aveva ora un aspetto solenne.
"Tu sai" disse guardandola negli occhi "Che non godo di buona fama presso le altre casate vero?"
"No perchè papino mio, mi meravglio che non ti vogliano tutti bene o che ti ringrazino quando togli punti alle altre casate per qualsiasi motivo."
"Io" disse Severus alzando il tono di voce "Spero che qualunque cosa ti accada me la venga a riferire"
"Anche quando devo fare la pipì?" disse la ragazza alzando lievemente un sopracciglio "Dai potresti accompagnarmi in bagno ogni volta io ne abbia bisogno." umorizzò la ragazza con fare polemico.
"Finiscila di dire cretinate, sai a cosa mi riferivo"
"Sei troppo apprensivo lo sai vero?"
L'uomo la guardò storto e poi ritornò a sistemare i suoi effetti.
"Papà" disse lei richiamando l'attenzione del padre che si girò a guardarla. "Ho fameeeeeeee"
Dopo due ore e mezzo tutti gli altri ragazzi arrivarono finalmente a scuola.
Alex andò incontro ad una ragazza della sua stessa altezza, capelli castani chiari lisci e occhi color caramello.
"Cosa non hai ben capito del ' sii puntuale' ? " disse la ragazza notando la presenza dell'amica.
"Oh buongiorno anche a te Jenny"
"Ma tu lo sai con chi sono finita nel vagone?"
"Senti non è colpa mia, era mio padre che non voleva" attimo di pausa " Vuoi andare a parlare con lui?"
"Per carità" esclamò l'amica. "l'ultima volta che l'ho incontrato non sapevo se quando mi guardava voleva uccidermi o si limitava ad odiarmi"
"Io opterei per la seconda"
Il giorno dopo Alex fu svegliata dall'amica ed insieme si recarono prima a fare colazione e poi alla lorro prima lezione del nuovo anno scolastico, Trasfigurazione.
Grazie all'amica arrivarono in orario, trovarono posto in terza fila. Si sedettero, già la classe era affollata.
Alex si sentì tirare i capelli legati in una mezza coda e si girò.
"Buongiorno cocca di papà!" "Buongiorno cocco di mio papà"
Rispose la ragazza all'amico biondo dietro di lei, per poi azzittirsi all'entrata della professoressa.
"Buongiorno a tutti" disse la Mc Granit " Voglio dare il benvenuto ai nuovi ragazzi olandesi." la donna fece un lieve cenno con il capo.
"Ora cominciamo a fare l'appello." La professoressa iniziò ad elencare i nomi di parecchi ragazzi che una volta nominati alzavano la mano in segno di presenza.
"Harry Potter" il ragazzo dalla nota fama attirò l'attenzione dei ragazzi olandesi su di se una volta alzata la mano.
"Alex Piton?" chiese la professoressa. Esitò qualche secondo, poi timidamente alzò la mano. Gli occhi di tutti gli allievi inglesi ora erano puntati su di lei, il ragazzo alle sue spalle scoppiò in una lieve risata. Si diffuse subito un chiacchericcio in classe.
'Voglio tornare a casaaaaaaa' pensò la ragazza odiando quella situazione. Stare al centro dell'attenzione non le era mai piaciuto, ma questo sapeva bene da chi l'aveva ereditato.
-------------------------------------------------------------Fine 2° capitolo------------------
Spero sia stato di vostro gradimento ^^ Baci... ...Alex... ps.W SEV!MITICUUUUUUUUUU
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