Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

L'Amore

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.::dEnY_Snape::.
view post Posted on 13/2/2009, 11:50




Ma salve!! :lol:
Questa fanfic l'avevo progettata tempo fa e l'ispirazione mi venne ascoltando la stupenda canzone dei Sonohra L'Amore.Infatti è proprio basata su questa.
Inizialmente pensavo a una one shot,ma mi stava venendo decisamente troppo lunga perchè potesse esserlo,così ho deciso di postare a capitoli.
Premetto che non saranno molti.
Dico solo che non sono molto sicura di quello che sto facendo. <_<
Vabbe metto la prima parte!Spero possa piacervi!! ^_^


Un giovane uomo camminava irrequieto per il salotto di casa sua.
Procedeva così da ore ormai.
Gli unici rumori che si potevano udire erano gli scricchiolii del pavimento,provocati dai suoi passi,lo sfogliare delle pagine di un libro,che afferrava alla cieca dalle alte e fornite librerie che possedeva.Tentava di concentrarsi su quello che vi era scritto,nel tentativo di reprimere i pensieri.Solitamente con quel metodo funzionava sempre,riusciva a tenere la mente impegnata abbastanza.
Ma questa volta lo trovava veramente difficile,data la loro forte intensità e il bisogno impellente che affiorassero.
E questo lo spaventava.
Non gli era mai successo in vita sua.
E per questo non si sentiva di affrontarli.
Lui,Severus Piton,che non riusciva a tenere a bada i propri pensieri,suonava piuttosto ironico in un certo senso.
E questa sconfitta lo irritava profondamente.
Un tonfo sordo annunciò che l’ennesimo libro era stato gettato a terra.
I suoi sospiri e sbuffi,lasciavano intendere,senza ombra di dubbio,la sua frustrazione.
Imprecando si fermò di botto al centro della stanza ,la sua testa stava dando i primi segni di emicrania.
Si sentiva che si stava comportando veramente da stupido,che senso a aveva andare avanti così?
Decise di porre fine a quella lotta interiore.
Era la sua resa.
E anche questo non era certamente da lui.
Tanto per sfogare la rabbia che pian piano si stava facendo strada in lui,scalciò con violenza i libri che gli ostacolavano la strada,dirigendosi a passo spedito verso la sua poltrona che si trovava posizionata di fronte alla finestra.
Quando l’ebbe raggiunta, con uno sbuffo vi ci fece cader sopra,senza preoccuparsi minimamente di essere composto.
Con un sospiro chiuse gli occhi,appoggiando i gomiti ai braccioli,nel tentativo di calmarsi.
Il silenzio regnava sovrano,ed era un sollievo per la sua testa,ma non lo era interiormente perché allo stesso tempo lo faceva sentire più solo che mai,tuttavia quel particolare non era importante,dopotutto era abituato alla solitudine.
Ben altre cose lo preoccupavano in quel momento.
Forse il termine più giusto era che gli davano tormento.
Infatti quando aprì gli occhi,questi lo rispecchiava chiaramente.
Con sguardo assente notò a mala pena la giornata ingrigita che ,come sempre, albergava a Spinner’s End.

Guardo il cielo e non vedo altro colore,solo grigio piombo che mi spegne il sole,l’unica certezza è gli occhi che io ho di te.

Solo quegli occhi verdi erano vividi nella sua mente.
Solo quegli occhi riusciva a pensare in quel momento.
Solo quei occhi riusciva veramente a vedere,in realtà.
Non riusciva a vedere altro,a non notare altro.
I suoi pensieri andavano solamente verso essi,ed ai ricordi a cui erano legati.
E finalmente si lasciò andare.Senza più resistenze,nei meandri della sua memoria.
Ogni parola,risata,promessa.
Tutto vi era marchiato,come fuoco e in fiamme,indelebile.
Era meraviglioso poter ricordare,quanto doloroso,perché rivivere quei momenti gli faceva sanguinare il cuore in modo atroce.
Ogni momento felice,il periodo più bello della sua vita,lo aveva passato assieme a lei.
Si, prima era felice e solo lei aveva la capacità di farlo sentire così.
Al solo incrociare del suo sguardo.
A quei dolci occhi color smeraldo.
Al solo poter stare semplicemente insieme a lei.
A Lily Evans,la donna che amava più di qualsiasi altra cosa.
E l’aveva persa.
Tutto era finito solo tre anni prima,di lenta e dolorosa agonia.
Tutto era diventato vuoto e privo di senso senza di lei.
Ma lui era andato avanti,con freddezza e indifferenza.
Ma non era in realtà quello che provava.
Era solo quello che voleva far apparire.
Non avrebbe mai mostrato il suo dolore,perché lui era una persona orgogliosa nonostante tutto e non voleva la pietà di nessuno.
La pietà era una cosa che non aveva mai sopportato.
Ma in fondo ne aveva così tanto bisogno.
Soprattutto in quel momento,perché quel giorno aveva saputo l’inevitabile,facendolo soffrire più che mai.
I suo sguardo intriso di tormento e tristezza,cadde sulla sua mano ancora appoggiata al bracciolo.
Voltandola con il palmo all’insù,vide che stringeva una pergamena,stropicciata.
Non si era neanche reso conto di averla tenuta in mano per tutto il tempo.
E quella era la sua rovina.
Quella era la causa dello scatenare delle sue sofferenze represse.
La fissò con sguardo cupo,e poggiandola sul suo ginocchio la appiattì.
Eppure appariva inoffensiva.
Solo un’inutile pezzo di carta.
Quello che vi conteneva però era assai più grande.
Le apparenze ingannano diceva un detto.



6 Agosto 1978
James Potter e Lily Evans
Annunciano e ti invitano al loro matrimonio







Non seppe neanche lui come aveva trovato il coraggio per rileggerlo.
Seppe solo che era come ricevere miriade di pugnalate al suo cuore,già sanguinante,per la seconda volta.
Era stata decisamente una mossa troppo azzardata.
Il suo cuore dolorante palpitò nella consapevolezza che Lily si sarebbe davvero sposata con James Potter.
Accettarlo gli costò solo più dolore del necessario.
Sentì che stava sprofondando sempre più giù in quell’inferno di baratro che era la sofferenza,dove era sicuro che non ne sarebbe mai più uscito.
L’aveva presa meglio quando era venuto a sapere del loro fidanzamento.
Almeno poteva aggrapparsi alla speranza che prima o poi l’avrebbe lasciato.
Che si sarebbe stufata di lui.
Che lo facesse per ripicca nei suoi confronti,dopo il loro litigio.
Invece evidentemente non era così.
Lily amava Potter,per quanto gli costasse ammetterlo,ma era così.
E si sarebbe per sempre legata a lui.
Nel sacro vincolo del matrimonio.
E questo sarebbe accaduto solo il giorno dopo.
Una fastidiosa amarezza lo invase.
Stringendo il foglio in un pugno,tanto forte da farsi sbiancare le nocche,lo gettò a terra con altrettanta energia.
Battè un pugnò contro il bracciolo.
Ringraziò mentalmente che fosse solo,potendo dare libero sfogo agli scatti d’ira.Senza preoccuparsi di controllare le proprie emozioni,come faceva solitamente davanti agli altri.
Tirò l’ennesimo sospiro,appoggiò i gomiti alle ginocchia e si prese la testa fra le mani.
Chiuse gli occhi.
Quando fu sicuro di essersi calmato abbastanza,li riaprì.
Si raddrizzò e appoggiò la schiena allo schienale.
Dopo essere rimasto in quella posizione per un po’,con lo sguardo vuoto fisso al di fuori della finestra,girò lentamente il capo,ritrovandosi a osservare l’invito del matrimonio appallottolato e abbandonato a terra,non troppo lontano da lui.
Il suo sguardo era caduto inevitabilmente su di esso.
Di certo erano veramente dei folli se pensavano che ci sarebbe andato.
Già soffriva all’idea che sarebbe accaduto,figurarsi dovervi assistere di persona.
Sarebbe andato incontro più tranquillamente alla più lenta e dolorosa morte.
Non avrebbe di certo sentito niente anche se lo avesse fatto.
Il dolore che provava dentro in quel momento era indescridivilmente più grande di qualsiasi altra cosa.
Rimase per un po’ a riflettervi con ironia,ma una domanda emerse inevitabile dentro di lui.
Perché lo avevano invitato?
Lo colse alla sprovvista inesorabilmente,tormentandolo.
La seconda venne subito dopo senza dargli tempo di soppesarsi sulla prima.
O meglio,a chi era venuta l’idea?Perché di certo a qualcuno era venuta…
Nel suo volto emerse la sua tipica espressione ironica.
Magari era stato proprio Potter ad avere la brillante idea.
Un sorriso,che non poteva definirsi per nulla allegro, gli si formò sulle labbra.
Avrebbe di certo trovato divertente che lui assistesse al suo trionfo.
Sarebbe stato tipico di lui.
Pensò odiandolo con tutto se stesso.
O magari…
Era stata proprio Lily a volerlo invitare,sussurrò una vocina,timida,dentro di sé che non sembrava neanche la sua.
L’incertezza si fece strada in lui.La sua espressione si fece di nuovo tormentata.
Sembrava così improbabile.
Eppure non era altrettanto probabile che l’idea fosse stata di Potter.
Infondo aveva sempre provato piacere a scaricare le colpe su di lui,dire che ne aveva combinata una delle sue,lo faceva sentire meglio.
Ma non in quel momento.
No.
Lì era diverso.
E poi se ci fosse stata la più benchè remota possibilità che fosse stata Lily a suggerirlo,per quale motivo avrebbe dovuto farlo?
Lo aveva detto chiaramente tre anni prima.
Davanti all’entrata della sua casa,il quadro della Signora Grassa.
Il giorno del litigio.
La fine di tutto.
L’inizio di una inutile esistenza.
Lui non avrebbe più fatto parte della sua vita.
Quindi che motivo avrebbe avuto di invitarlo?
Magari voleva che assistendo dimostrargli che di lui non gli importava niente.
Una dimostrazione reale che amava solo Potter.
Severus scosse la testa.
Lily non gli avrebbe mai fatto una simile cattiveria,anche se non erano più amici.
Non avrebbe mai diffidato di lei.
E anche se avesse voluto,non ci sarebbe comunque riuscito.
Di una cosa però era sicuro:
A lei non gli importava veramente di lui,magari era talmente felice e impegnata nei preparativi del matrimonio che lui di certo era l’ultimo dei suoi pensieri.
O meglio,non era proprio nei suoi pensieri.
La invidiava veramente.
Lui dopo tutto quel tempo,non era ancora riuscito a dimenticarla.
Semplicemente perché l’amore nei suoi confronti era tanto forte,quanto impossibile da cancellare dal suo cuore.
Forse non aveva neanche più un cuore.
Se l’era portato via lei.
Apparteneva a lei e sarebbe stato così per sempre.
Ma lei non provava niente per lui.
Se gli fosse importato qualcosa di lui,non l’avrebbe abbandonato quel giorno.
Non l’avrebbe lasciato solo.
Nonostante si sentisse in colpa, perché si era veramente comportato da stupido nei suoi confronti,provava anche un certo rancore per quello.
No.
A lei non sarebbe venuta neanche lontanamente l’ idea di invitarlo.
Non sapeva perché avesse ricevuto quell’invito,ma di certo non era stata un’idea sua.
Quella fastidiosa vocina,senza preavviso,emerse nuovamente dalla sua mente.
E se tutto questo lo pensava solo per non illudersi?
E se invece fosse stata veramente una sua idea invitarlo?
E se magari anche lei sentisse la sua mancanza?

Quei quesiti ebbero il potere di farlo sentire totalmente confuso.
Incerto su cosa dovesse pensare.
Disorientato.
“Lily,perché mi fai questo?”
Gli era giunto spontaneo quella domanda,rivolta al vuoto della sua solitudine,ma sperava che da qualche parte,in qualche modo,gli sarebbe arrivata la risposta.
Ma sapeva nella sua razionalità che non sarebbe mai arrivata.
Non sapeva neanche lui cosa stava chiedendo.
Era talmente piena di sottintesi,piena di motivi per cui rivolgerla,che si sentiva lui stesso ancora più confuso dalla sua domanda.
Odiava essere confuso.
Lui che aveva sempre le idee chiare,abituato ad avere impeccabilmente sempre in mano la situazione.
Non aveva mai sentito la sua voce così,non sembrava neanche la sua.
Così vulnerabile,ridotta in un triste sussurro che rispecchiava la sua sofferenza.
Si prese per l’ennesima volta la testa fra le mani,in un gesto di disperazione.
Si sarebbe vergognato se qualcuno l’avesse visto ridotto in quello stato.
D’improvviso sentì un dolore lacinante all’avambraccio sinitro,che non aiutò per nulla a migliorare la situazione.
Neanche sussultò quando quel dolore arrivò a cui ormai,dopo tutto quel tempo,era abituato.
Semplicemente si mise composto,come se niente fosse.
Guardò fuori dalla finestra e notò solo in quel momento che era calata la sera.
Era stato tanto preso dai suoi pensieri,che aveva perso la cognizione del tempo.
Non si stupiva neanche del fatto che avesse dato il segnale a quell’ora tarda.
Dopotutto non era una novità che il Signore Oscuro chiamasse i suoi seguaci agli orari più insoliti.
Molte volte Severus era stato svegliato in piena notte dal bruciore al braccio e naturalmente,obbligato a recarsi dal Signore Oscuro immediatamente,in tal caso se non avesse fatto così, sarebbe stato punito molto…Forse dire duramente era troppo poco.
Senza alcun indugio,si alzò dalla poltrona.
Senza neanche sapere dove l’avesse preso,si buttò sulle spalle un mantello nero.
Era già vestito tutto a punto da i suoi abiti scuri,per le eventualità come quella.
La maschera d’argento,che aveva appellato con un incantesimo,fini direttamente nella sua mano tesa.
Nascose la sua sofferenza coprendosi il viso con essa.
Aggiungendo anche il capuccio in testa, gli dava un aria piuttosto inquetante.Soprattutto perché quella maschera era del tutto priva di espressione.
Fredda.
Indifferente.
Malvagia.
E così che tutti i mangiamorte dovevano essere e ormai Severus si era adeguato a quel ruolo,fin troppo alla perfezione,anche senza aver bisogno della maschera.
Prima di smaterializzarsi e di svuotare sbrigativamente la mente,sperò ardentemente che il giorno dopo non sarebbe mai arrivato.

***





ps ricordate che avevo postato una discussione sul foro?

https://severuspiton.forumcommunity.net/?t=23677315

Intanto ringrazio a tutte quelle che mi hanno risposto,mi sono state molto d'aiuto^^XD

Ditemi se vale la pena continuare.....

Edited by .::dEnY_Snape::. - 15/2/2009, 19:33
 
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.::dEnY_Snape::.
view post Posted on 13/2/2009, 16:39




Ragazze accetto anche le critiche,non me la prendo,l'ho pubblicata in un altro sito e una ha detto che non glli è piaciuta....
Al limite non la continuo..
 
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snapEly
view post Posted on 13/2/2009, 17:16




a me è piaciuto questo inizio, anche se non riesco a figurarmi come possa evolvere la storia,
ed è scritto molto bene!

 
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view post Posted on 13/2/2009, 21:18
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a me è piaciuta molto... continua!!!
 
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.::dEnY_Snape::.
view post Posted on 14/2/2009, 10:57




Grazie a tutte due care,incominciavo a rassegnarmi xD
Allora per ste due anime vive continuerò!! :B):
Anche se non mi dispiacerebbero altri pareri,negativi o positivi che siano ^^
 
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view post Posted on 14/2/2009, 13:05
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Snape Fan

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Pescara

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ho appena finito di leggere come inizio è davvero bello...
continua :cheer:
 
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view post Posted on 14/2/2009, 14:03
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Erede Universale del prof. Snape

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:cry: è bellissima continua ti prego :OO:
 
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Ethel Snape
view post Posted on 19/2/2009, 17:56




Bellissima... non ho parole!!!
 
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•.:.• Lady Death •.:.•
view post Posted on 21/2/2009, 15:23




:T_T: :T_T:
Cotinua, è molto bella.. :OO:
 
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.::dEnY_Snape::.
view post Posted on 23/2/2009, 21:12




Bonsuarrr!!:D
Ringrazio veramente a tutte per i commenti precendenti!
Tanto peggio per voi allora, beccatevi questa seconda parte ù_ù, quando inizio è difficile che riesca a fermarmi muahaha!XD
Ho quasi finito di scrivere la terza parte, per cui riaggiornerò presto.^^
Intanto spero vi piaccia questo, e lasciatemi commenti!!Accetto anche le critiche!!^^
p.s Per chi conosce la canzone (vabbe questo vale anche per chi non la conosce ;)) dovrebbe accogersi che ne manca un pezzo, lo tolto apposta per far si che combaciasse con la storia!^^



Lily Evans purtroppo era stata costretta a prendersi il giorno festivo, per occuparsi dei preparativi del matrimonio, mentre invece James era al lavoro.
E a tarda sera, era appena tornata a casa.
E nonostante sentiva pesarsi addosso tutta la stanchezza per quella dura giornata, girovagava ancora per casa alla disperata ricerca di trovare qualcos’altro che la tenesse impegnata.
Ma c’era ben poco da fare.
La casa era linda e pulita, aveva già pensato di sistemarla in mattinata.
Tanto per fare qualcosa, raddrizzava i soprammobili o sistemava i fiori dentro i vasi.
Ma traditori, i pensieri, che aveva cercato di reprimere per tutta la giornata, cominciarono ad affiorare.
Si soffermò a guardare una foto di lei e James, scattata in occasione nel diploma dell’ultimo giorno ad Hogwarts.
La osservò intensamente, senza quasi rendersene conto.
Lui la stringeva con un braccio in vita e lei ricambiava l’abbraccio circondandogli i fianchi.
Sorridevano entrambi.
James era palesemente felice, con il suo solito sorriso smagliante, che qualunque ragazza nel vederlo, sarebbe caduta ai suoi piedi.
Non guardava l’obbiettivo ma Lily con uno sguardo adorante.
Era come se non gli sembrasse vero che la stesse stringendo fra le braccia.
Lily osservò attentamente se stessa in quella foto.
Lei invece non guardava James, ma l’obbiettivo della macchina di chi avesse scattato quella foto.
Anche lei sorrideva, ma guardando meglio i suoi occhi non riusciva a coglierne la vera e propria felicità.
Ritornò a guardare James.
Lei era felice per quello che sarebbe accaduto il giorno dopo?
Provava amore per lui a tal punto da portarla a sposarlo?
Non era la prima volta che si poneva quelle domande.
E ogni volta che accadeva, si dava della sciocca rispondendosi che ovviamente lei amava James e che era certamente felice di sposarsi con lui.
Ma ogni volta sentiva qualcosa di sgradevole dentro di sé che la portava a pensare che non si stava rispondendo con sincerità.
Quel qualcosa la portava a non essere sincera con se stessa.
E lei sapeva benissimo di cosa si trattasse, ma era talmente abituata ad ignorarlo in tutto quel tempo, che era come se quel problema non esistesse.
Ma c’era e lo poteva sentire chiaramente.
E ci conviveva ogni giorno.
Non era affatto piacevole quella sensazione.
E quel giorno sembrava che una parte di lei stesse cercando di convincere la sua razionalità ad affrontare seriamente la cosa.
Perché non lo aveva mai affrontato, e sentiva che se lo avesse fatto quel giorno, non avrebbe portato a nulla di buono.
L’agitazione, nonostante si imponesse che non c’era nulla di cui preoccuparsi, cominciava a farsi strada in lei.
Avrebbe voluto che sparisse, avrebbe voluto essere tranquilla e serena.
Voleva essere felice.
Perché non poteva?
Perché quel sentimento ostinato non voleva lasciarla andare?
Non si accorse, talmente presa da quella lotta interiore, che stava salendo le scale del pianerottolo.
Si precipitò in camera sua e prese a fare qualsiasi cosa potesse distrarla.
Si mise a fare tutte le faccende.
Aveva addirittura disfatto il letto per poi rifarlo tre volte.
Non doveva pensare…
Non doveva pensare…
Non doveva pensare…
Continuava ripeterselo così tante volte, che aveva perso il conto.
Mentre stava riordinando l’armadio, qualcosa che cadde a terra fuori da esso attirò la sua attenzione.
Lily si accovacciò.
Si ritrovò in mano due foto.

Due fotografie è tutto ciò che rimane

Quando le vide, si sentì crollare il mondo addosso.
Non si dette neanche la pena di alzarsi, stette a terra seduta sul pavimento.
Non sapeva di possederle ancora.
Raffiguravano entrambe un ragazzo quindicenne.
Era Severus.
Ecco il suo problema.
Ecco la causa dei suoi tormenti.
Ecco il motivo per cui aveva voluto tenere la mente occupata quel giorno.
E sbattuto così inaspettatamente in faccia non era affatto piacevole.
Severus.
Stava sempre nei suoi pensieri, ogni giorno.
E quel giorno il suo ricordo la tormentava ancor di più
E intanto guardava quella foto.
Un sorriso spontaneo nacque sulle sue labbra mentre osservava una foto.
La foto era magica e il ragazzo stava compiendo il gesto di coprirsi il viso con un braccio.
Aveva l’aria molto infastidita e indispettita.
Lily l’aveva l’aveva colto di sorpresa nel fotografarlo, e lui quindi aveva compiuto quel gesto di coprirsi.
Severus non aveva mai amato farsi fare foto.
Infatti quelle due erano le uniche che possedesse di lui.
La seconda, invece, raffigurava il viso di un Severus dormiente.
E lei di certo non si era lasciata sfuggire quell’occasione e gliela aveva scattata di nascosto.
Era la foto più bella che avesse di lui.
Ricordava ancora quel giorno, sotto l’albero di Horgwarts, che era rimasta incantata a guardarlo dormire.
Non ne aveva potuto fare a meno.
Era raro vederlo con un’aria così dolce.
E Lily era certa che era stata l’unica a vederlo in quelle rare volte.
Si ricordava ancora di quei sorrisi timidi che talvolta emergevano dalle sue labbra.
O di felicità.
Rari e per questo unici.
Stupendi.
Lily non avrebbe mai dimenticato il sorriso di Severus.
E poi gli sguardi così intensi e significativi che talvolta le lanciava.
E tutto era solamente rivolto a lei.
E lei ogni volta ne rimaneva egoisticamente e gelosamente felice.
Adorava quegli occhi scuri magnetici e profondi come tunnel.
Quante volte aveva desiderato perdersi dentro quello sguardo il quale, al solo incrociarlo, le faceva provare sensazioni, che neanche lei aveva saputo di possedere.
Gliele aveva fatte scoprire lui.
E Lily, persa nei suoi ricordi, guardava quella foto.
Osservando ogni lineamento del viso rilassato.
Le labbra addolcite dal sonno.
I suoi occhi chiusi e le ciglia scure abbassate che li contornavano.
I capelli corvini sparsi sul prato.
Che cosa le stava succedendo?
Perché non riusciva a smettere di guardare quelle foto?
Perché quell’incessante battito frenetico del suo cuore non le dava tregua?
Perché stava piangendo?
Lacrime una dopo l’altra avevano incominciato a rigarle il viso.
E lei non riusciva a fermarle.
Sentiva dolore,solo dolore…

La distanza che ci divide fa male anche a me

Il pensiero di lui a non saperlo vicino le faceva male.
Erano 3 anni.
3 anni che non riusciva a levarselo dalla testa.
Nonostante si fosse arrabbiata con lui.
Nonostante fosse contraria alla sua idea di unirsi ai mangiamorte.
Era proprio per questo che aveva deciso di tagliare i ponti con lui.
E quel giorno sul lago che l’aveva chiamata in quel modo era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Inizialmente si era sentita arrabbiata e delusa.
Ma poi aveva provato un infinita tristezza nei primi periodi.
La sua mancanza non le aveva dato tregua.
Ma poi era arrivato James.
Che l’aveva tirata su in quel periodo di depressione.
James era cambiato da quando si erano messi insieme.
Non era più quel ragazzino arrogante che si credeva di essere il re della scuola.
No.
Non era più niente di tutto questo.
Ora era diventato un uomo maturo.
Era cambiato, si.
E l’aveva fatto solo per lei.
L’aveva fatto per amore.
Inizialmente pensava che a scuola la tormentasse solo per mettersi in mostra.
Invece si era resa conto che era sincero amore quello che provava per lei.
E tutto quel tempo passato insieme glielo aveva dimostrato appieno.
Lily aveva deciso di rifarsi una vita con lui.
Ma non era completamente convinta dei sentimenti che provasse per lui.
Aveva provato più volte a convincere se stessa che era innamorata di lui.
Avrebbe voluto essere innamorata di James.
Tutto così sarebbe stato più facile.
Avrebbe evitato di far soffrire sia lui che se stessa.
Ma sentiva di non provare quel sentimento nei suoi confronti.
E lei non poteva farci niente.
Si sentiva una stupida egoista.
Aveva usufruito di James per coprire un altro sentimento.
Un sentimento che aveva tentato di scacciare per anni,ma inutilmente.
E ne era diventata più consapevole nel guardare quella foto.
Lacrime continuavano a sgorgare, dolorose.
Per tutto quel tempo, aveva provato a dimenticarlo, per non sentirne troppo dolore al ricordo.
Ma non poteva.
Non ci riusciva.
Perché?
Perché non voleva uscire dalla sua testa?
“Sev, perché mi fai questo?”
La sua voce era spezzata dal pianto.
Dal dolore.
Dalla nostalgia.
Si, era questo che sentiva.
Gli mancava terribilmente.
Le era sempre mancato,inconsapevolmente.
Singhiozzi silenziosi cominciavano a fuoriuscire dalle sue labbra.
Aveva paura.
L’idea che si sarebbe sposata il giorno dopo la spaventava a morte.
E non voleva.
Il suo unico desiderio era fuggire.
Da ogni problema.
Dai suoi sentimenti.
Ma non poteva.
Ormai era troppo tardi per tornare indietro.
Si era già costruita tutto.
Il suo futuro.
Il suo destino ormai era segnato.
Non poteva tirarsi indietro.
Uno scampanellio al piano di sotto la fece riscuotere dai suoi pensieri.
Balzò in piedi.
Era James.
Velocemente il suo sguardo corse a uno specchio che c’era nella stanza.
Vi si avvicinò, analizzando la situazione.
Inorridita, guardò il suo volto che era il rispecchio della sofferenza.
Non doveva vederla così.
Maledicendosi si asciugò gli occhi gonfi rossi di pianto.
Corse in bagno e si sciacquò la faccia con acqua gelata, e si osservò nuovamente nello specchio del bagno.
A parte gli occhi che erano meno gonfi, la situazione non era affatto migliorata.
Non andava bene, assolutamente.
Nel mentre tentava ancora di ricomporsi alla meglio, un secondo scampanellio la costrinse a precipitarsi fuori dal bagno.
Corse come un ossessa verso l’armadio, che stava riordinando in precedenza chiudendo le ante.
Si guardò frettolosamente intorno, sperando che nella stanza non ci fosse niente fuori posto.
Ma le sue speranze furono vane, dato che notò che c’erano ancora quelle due foto abbandonate sul pavimento, nel punto dove lei era seduta poco prima, dove aveva riversato il suo dolore.
E che provava tutt’ora.
Si costrinse a chinarsi e raccoglierle, non poteva certo lasciarle lì, in bella vista dove poteva trovarle James.
Aprì nuovamente l’armadio e prese un vecchio libro di Pozioni.
James aveva sempre detestato quel campo, insieme alle arti oscure, per cui era sicura che lì non vi avrebbe mai guardato.
Fece per mettere le foto in mezzo al libro, con l’intenzione di chiudercele in mezzo ad esso.
Ma il suo sguardo si soffermò inevitabile a osservare quel volto.
Il dolce viso di Severus, addormentato.
Si sentì mancare il fiato.
Ricordava anche quanto Severus fosse bravo in pozioni, associando il fatto al libro.
Ricordava ancora i bei momenti che trascorrevano nella stanza delle necessità, per fa sì che lui le desse ripetizioni.
Era diventata brava grazie a lui.
Lily gli aveva sempre detto e ribadito che sarebbe stato un perfetto insegnante, ma lui ogni qual volta glielo diceva, assumeva un’aria strana dicendo di avere altri progetti per la testa, con la benchè remota intenzione di dirle di cosa si trattasse.
Lacrime, nuovamente minacciavano di fuoriuscire dai suoi occhi.
I suoi progetti, naturalmente erano di diventare mangiamorte.
Lui avrebbe potuto diventare migliore.
Lui che aveva possibilità molto più al di sopra, avrebbe potuto scegliere qualsiasi altra strada migliore al di fuori di quella.
Infondo non era da escludere che fosse stato lo studente più brillante della scuola.
Perché?
Perché aveva voluto rovinarsi la vita così?
E perché a lei avrebbe dovuto importare qualcosa?Infondo le loro strade si erano divise, lui non avrebbe dovuto più essere niente per lei.
Ma invece…
Non riusciva a provare indifferenza a guardare quella foto.
Non riusciva a dimenticare quello che era stato.
Non riusciva a scordarsi dei bei momenti passati con lui.
Non riusciva a dimenticarsi LUI.
Un terzo scampanellio la fece riscuotere.
Guardò per l’ultima volta la sua foto preferita.
Si costrinse a togliere lo sguardo da essa, se fosse stata ancora un po’ a guardarla, non era sicura che sarebbe riuscita ad andare più al piano di sotto ad aprire.
Ci chiuse entrambe le foto in mezzo al libro, mettendo quest’ultimo in un angolo remoto e sicuro dell’armadio, chiuse le ante.
Indietreggiò di un passo.
Nonostante quelle foto fossero chiuse dentro quell’armadio che le stava di fronte, quel volto era ancora vivido nella sua mente.
Scosse la testa, cercando di scacciarlo, e di riacquistare il controllo, non riuscendoci veramente.
Fece per dirigersi alla porta, se la stava per chiudere alle spalle, quando istintivamente si voltò e il suo sguardo cadde nuovamente a quell’armadio.

Se non vai via, l’amore è qui

L’ennesimo scampanellio annunciava che il suo futuro marito, si stava probabilmente chiedendo perché mai ci stesse mettendo così tanto ad andare ad aprire.
Si asciugò nuove lacrime che non era riuscita a trattenere, prima di precipitarsi al piano di sotto.

***



 
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try-try
view post Posted on 23/2/2009, 23:13




ohohooooooooo!!!!qui mi puzza!!!la cara lily è cotta e stracotta del nostro sevvy!!!voglio vedere come va a finire *me incredibilmente curiosa* :shifty: :shifty: :shifty:
 
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.::dEnY_Snape::.
view post Posted on 24/2/2009, 11:53




ihihih vedrai vedrai!!grazie cara per il commento!!^___^ il prox capy lo posto presto!XD
E le altre???daiiiii dateci un occhiatina e ditemi ke ne pensate, non vi costa tanto... :T_T:
guardate che mi offedo ù_____ù XD
No dai scherzo, però ho bisogno di altri commenti x andare avantiiii!*_____* pleaze anche gli insulti accetto!XD
 
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view post Posted on 24/2/2009, 12:58
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Erede Universale del prof. Snape

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eh O_O Lily innamorata di Severus??? O_o??? Strano, io l'ho sempre vista come una spocchiosa arrogante >_> *me non ha tanta simpatia per Lily*
Mi piace, sono curiosa di sapere cosa accadrà dopo
 
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Ethel Snape
view post Posted on 24/2/2009, 13:56




Allors… bellissimo capitolo. Zio billi… ce ne mette di tempo Lily per aprire la porta, eh? Comunque… bello bello… Mi piace molto la foto si Severus dormiente… pucciosissima!! Allora… ti posso far notare una cosuccia? Tendi molto spesso a ripetere “lui” o “lei” in più frasi che si susseguono. So che è per sostituire i nomi… ma magari prova a trovare altri pronomi o aggettivi che facciano capire di chi stai parlando. Non ti sto per niente criticando e comunque faccio spesso errori di questo genere anche io… è solo per rendere il testo più fluido…
E’ solo un consiglio che ti do!! Complimenti ancora… e spererei che a suonare il campanello sia Severus! Insomma… James poteva avere le chiavi, no? :)
Baci e al prossimo capitolo
 
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try-try
view post Posted on 24/2/2009, 17:31




aggiorna la storia "un ragazzo familiare" e potrai avere tutti i commenti che vuoi da me(ho fatto anche un disegno sopra).....
 
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21 replies since 13/2/2009, 11:50   272 views
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