| Grazie a tutte, continuo volentierissimo *_* sono contenta che vi piaccia! ^^ Ripeto che inizialmente la storia ruota praticamente solo intorno a Sev e ai problemi che si sono creati, ma questo è essenziale per il seguito della storia che vedrà i nostri piccioncini cotti l'uno per l'altro, quindi resistete *-*
~ Severus/Hermione - My Last Breath ~ Capitolo 3 - Notizie
Severus arrivò in cima alle scale ma, sentendo delle voci provenire della stanza, si fermò. Improvvisamente la porta si spalancò e ne uscì la McGranitt che esclamò un "Oh!" misto fra sorpresa e spavento per la comparsa improvvisa del collega. "Scusami Severus, io... non ti avevo sentito arrivare" sussurrò distrattamente. Era evidentemente sommersa in altri pensieri. Severeus la ignorò ed entrò nell'ufficio. "Speravo giusto che venissi" disse Silente davanti alla finestra con le mani giunte dietro la schiena. Severus chiuse la porta dietro di sé e fece qualche passo avanti. "Hai letto il mio biglietto, vero?" Severus restò in silenzio. "Ti prego di seguire il mio consiglio e non pensarci, per ora..." "Preside," lo interruppe l'altro "io credo che..." Silente sciolse le mani e portando la destra all'altezza del viso alzò leggermente l'indice. Severus tacque immediatamente e l'altro abbassò lentamente la mano. "La Gazzetta del Profeta" continuò Silente sempre rivolto alla finestra "ha appena pubblicato un'edizione straordinaria" Severus notò la copia sulla scrivania del preside. "E' affermata con certezza la misteriosa scomparsa di Voldemort". Severus, sorpreso, si avvicinò alla scrivania, prese in mano il giornale e lesse l'enorme titolo dell'articolo che occupava tutta la prima pagina. "Pentimento o Debolezza?" riportava il giornale. Le lettere cominciarono a svanire per lasciar posto ad un altro titolo "Colui Che Non Deve Essere Nominato abbandona il Mondo Magico". "Stamattina, davanti al Ministero" spiegò Silente "è stato trovato un gruppo di maghi scomparsi da tempo. Si dice trattarsi dei prigionieri di Voldemort..." Severus alzò gli occhi incredulo "Affermano di essere stati liberati da Voldemort stesso e di aver sentito parlare i mangiamorte della fuga del loro Signore". Fece una pausa "Gli Auror fanno sapere che, probabilmente, alcuni dei suoi più fedeli seguaci lo abbiano seguito, in quanto sono state perse le tracce di alcuni mangiamorte ricercati". Severus ritornò a guardare il giornale. Il titolo era cambiato di nuovo: "Spariti anche i seguaci dell'Oscuro Signore" mentre più in basso "La Pace è finalmente tornata?" chiedeva un piccolo articolo. "Ora," riprese Silente "come mi faceva notare poco fa Minerva," Severus ricordò improvvisamente i pensieri di quella mattina ma Silente lo precedette "... non preoccuparti, nessuno sa niente, è stato riferito ai professori che non eri presente al banchetto per problemi di salute" Severus si tranquillizzò, comunque ancora un pò irritato per le attenzioni di quella mattina. "Come dicevo, Minerva mi ha giustamente ricordato che molti dei nostri studenti sono abbonati alla Gazzetta, quindi, per l'ora di pranzo tutti avranno in mano una copia" Severus corrugò la fronte senza capire "Perciò non meravigliarti se correranno voci fra gli studenti, cerca di ignorarle e basta, anche se ti risulterà difficile..." Severus riappoggiò il giornale sul tavolo. "Credo di non averti convinto abbastanza" disse, quasi più a se stesso, Silente. "Non credo proprio che sia vero ciò che dice il Profeta..." buttò lì Severus che non aveva voglia di discussioni. "Nessuno di noi lo crede" disse sorridente Silente voltandosi finalmente verso il professore. "Ma per adesso prenderei la notizia per vera e..." "Cercherei di non pensarci" concluse Severus scocciato. "Cosa c'è che ancora non ti torna, Severus?" lo guardò dolcemente Silente. Severus sospirò "Anche Draco sembrava a conoscenza del fatto..." Silente ridacchiò "Pensi che Voldemort avrebbe rischiato davvero così tanto spifferando tutto a un ragazzino?" Severus non capì "Lui mi ha chiamato... traditore!" disse brusco "Certo," rispose subito Silente "traditore verso suo padre e gli altri mangiamorte, anche Lucius ha seguito il suo padrone e ha lasciato la moglie e il figlio improvvisamente". "Quindi lui..." Silente annuì "Crede che tu non abbia avuto il coraggio di seguire gli altri, infondo sei sempre il suo modello..." Silente sorrise "In un certo senso credo che, ingenuamente, lui sperasse che anche il padre sarebbe rimasto se tu l'avessi convinto". Rimasero in silenzio, tutto era più chiaro. Severus senza dire una parola se ne andò mentre Silente si sedette alla scrivania e dopo aver riletto il titolo in grassetto, cestinò il giornale. Severus scendeva svelto le scale. Non c'è davvero nessuno che sappia come sono andate le cose, solo Silente... Voldemort sta preparando la sua vendetta ma sembra davvero che non attaccherà presto... comunque, in qualche modo dovrò preparami anche io... non posso certo starmente calmo come Silente, infondo sono io l'obbiettivo, non certo lui...
Hermione si alzò, prese i due libri sopra il tavolo e salutò gli amici "A dopo" si avviò alla porta "Ciao Hermione, ci vediamo più tardi a trasfigurazione" sorrise Ron. Hermione scendeva lentamente le scale mentre queste, sotto di lei, si spostavano da un lato a un altro. Prese il corridoio del primo piano e da lontano vide Cho e Luna. Affrettò il passo per raggiungerle.
Severus arrivò al secondo piano e raggiunse il gruppetto di ragazzi di serpeverde intenti a parlare dell'ultima partita di Quidditch. "Draco" disse fermandosi davanti ai ragazzi che smisero di parlare. Draco lo guardò serio e Severus gli fece segno di seguirlo. Si allontanarono dagli altri e Severus cominciò a parlare. "Senti Draco, non so cosa ti abbiano detto ma non è come pensi tu..." "E io dovrei credere a lei anzi ché a mio padre?" lo attaccò il ragazzo "Credi a chi vuoi ma non giungere a conclusioni avventate... Non so niente della scomparsa di tuo padre..." Draco abbassò gli occhi per un attimo "Non perda il suo tempo a trovare scuse, professore..." "Draco..." "Ho lezione" concluse il ragazzo raggiungendo in fretta i compagni che si avviavano in classe. Severus, senza battere ciglio, si voltò e attraversò il corridoio. Raggiunse il primo piano e superò due allieve di Corvonero con passo svelto.
Hermione camminava veloce ma con lo sguardo per terra perso fra altri pensieri. All'improvviso sentì la presenza di qualcuno che arrivava dalla parte opposta del corridoio. Senza alzare la testa alzò leggermente gli occhi. L'angolo di un mantello nero entrò nella sua visuale. Ebbe un sussulto e si fermò di colpo. Piton le passò accanto e il suo mantello svolazzante la sfiorò. Hermione era rimasta lì imbambolata, la testa bassa, i libri stretti al petto. "Hermionee!!" gridò Luna poco più in là. Hermione alzò la testa di scatto e raggiunse l'amica. Severus, risvegliato da quel gridolino, girò lievemente la testa di lato e, con la coda dell'occhio, vide una ragazza con una folta distesa di riccioli entrare in un'aula. Riprese il suo passo e si avviò verso i sotterranei.
"Che succede, Hermione?" chiese Cho appena si fu seduta. "Niente, niente!" Sorrise imbarazzata Hermione aprendo il suo libro di Antiche Rune. Non è successo proprio nulla... non si è nemmeno accorto che ero lì... "A noi puoi dirlo" disse Luna sedendosi accanto a Hermione. "Dire cosa, scusa?" domandò distratta. "Beh..." si avvicinò "di chi se innamorata, per esempio" sussurrò all'orecchio dell'amica. Hermione diventò tutta rossa. "C-cosa?... no, no ma che avete capito!" le altre due risero divertite. "Stavo scherzando!! E' ovvio che sei presa dallo studio" rise Luna. "Ehh, già... quest anno sto seguendo troppi corsi!" cercò di cambiare argomento Hermione.
Finita anche l'ora di trasfigurazione, Hermione, Harry e Ron si avviarono in sala grande per il pranzo. Il banchetto cominciò come al solito e tutti presero a parlare vivacemente. Dopo appena dieci minuti un gruppo di gufi entrò dalle grandi finestre della sala diretti ai propri padroni, i quali presero il giornale che essi portavano. Subito dopo entrò un altro gruppo di gufi e poi un altro ancora. I più veloci a leggere cominciarono a gridare felici. Severus capì quello che stava succedendo. "Hermione, Hermione!! Presto cosa dice!!" gridò Ron in mezzo al caos di voci. "Un momento Ronald, per carità!!" sbuffò spazientita Hermione. I suoi occhi si muovevano veloci fra una parola e l'altra, fra una riga e l'altra sempre più sorpresi." "Allora?" la risvegliò Ron. "Impossibile" riuscì solo a dire lei.
Edited by ~ Fatinah - 27/8/2008, 01:43
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