Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

L'Ufficio Misteri, La mia prima FF

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Severus in Love
view post Posted on 16/4/2008, 20:07




Ecco a voi la mia prima FF! State tranquille se vi sembra di non capire un accidente di cosa sta succedendo: la storia parte proprio da qui, con la trama già avviata; probabilmente posterò dei dettagli sulla situazione man mano che scrivo la fan fiction. Ho voluto rendere il tutto un pò cupo, "gotico" se vogliamo. Buona lettura, e poi ditemi se continuare o no...


(ho messo una aggiunta: una specie di 'locandina' di questa FF fatta da me a penna! spero che vi piaccia, perchè l'ho fatta piuttosto in fretta! ^_^)



image


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Perso. Perso nei meandri del Ministero della Magia.

Nell'Ufficio Misteri.

Coloro che provenivano da famiglie di maghi spesso sentivano parlare di quel posto per le strane storie che circolavano, alcune troppo inverosimili perfino in un mondo in cui la magia vive, ed è reale.
L'Ufficio Misteri metteva soggezione perfino agli impiegati stessi del Ministero, e gli Indicibili venivano trattati con particolare rispetto da tutti, perchè possedevano l'accesso privilegiato a luoghi in cui le più incredibili fantasie umane prendevano vita. E si trasformavano spesso in incubi.

Era lì che si trovava dunque Severus Piton.

Si stava maledicendo mille e mille volte per la sua idiozia. Si era perso, perso come un bambino; lui, il Principe Mezzosangue, era stato talmente sciocco da prendere la porta sbagliata. Ma in fondo, riflettè, non c'era stato molto tempo per vedere dove stesse andando: lui e Lucius, gli incaricati speciali del Signore Oscuro per la missione, erano stati attaccatti da un branco immenso di... di...non sapeva dirlo neanche lui, perchè non li avevano effettivamente visti. Ma c'erano. Li avevano sentiti, erano riusciti persino a intravedere le loro ombre. Erano migliaia. E appartenevano a una dimensione talmente agghiacciante che Severus dubitava facesse parte di questo mondo. Del mondo dei vivi.
Al pensiero un brivido lo percorse lungo la schiena. Doveva assolutamente fuggire da lì.

"Almeno" pensò "Lucius è riuscito a portare via l'ombra dell'anima di Deathcraft. Ombra che ho dovuto estrarreio, ma sarà lui ha prendersi gli onori, immagino..." si bloccò. Di che diavolo di onori parlava? Lui lavorava per l'Ordine, per Silente, anche se tutti lo ritenevano un traditore. Non lavorava per sua scelta dalla parte di Voldemort. Non doveva lasciarsi prendere troppo la mano.

"Bah" sbottò "Non è il momento di pensare a queste cose, dannazione!" L'esperienza con quelle creature raccapriccianti prima e l'essersi perso ora lo rendevano incredibilmente nervoso. Maledisse anche Voldemort e i suoi brillanti piani riguardanti l'Ufficio Misteri.
"Ragioniamo" pensò "E' altamente improbabile che Lucius o qualcun altro torni indietro a cercarmi. Dovrò fare tutto da solo."
Fece qualche respiro profondo, e si fermò a riflettere. Quel luogo era intricato e immenso, un ingarbugliato e minaccioso dedalo....Dedalo. Labirinto.

Ecco che gli era venuta l'idea. Un piccolo barlume.
Se eseguiva l'Incanto Quattro Punti sulla sua bacchetta, sarebbe riuscito perlomeno a sapere da che parte stava andando e che strada prendere per tornare indietro.
Sorrise. Era l'incantesimo che Potter aveva usato durante l'ultima prova del Tremaghi al 4° anno, se lo ricordava. Per una volta quel ragazzino gli era tornato utile.
Certo, avrebbe dovuto comunque andare a tentoni, ma era sempre meglio di niente.
Iniziò.
Aprì la prima porta che vide sul muro della stanza in cui si trovava in quel momento, buia e apparentemente vuota.
Entrò nella nuova sala, un pò più piccola, ma altrettanto scura.
"Che è successo, sono finito nell'Ufficio-Buio-Pesto?" pensò, sempre più agitato.
A un tratto, qualcosa a destra attirò la sua attenzione, a destra.

Si avvicinò. Ancora, sempre di più.

Ciò che vide gli fece sobbalzare il cuore come non accadeva da sette anni.


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Ok, ecco fatto. Questa era la prima parte. Devo continuarla?

Edited by Severus in Love - 16/7/2008, 21:32
 
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femke
view post Posted on 16/4/2008, 20:15




siiii!!! devi assolutamente continuarla!!!!

mi ha incuriosto tantissimo e Severus perso nell'ufficio misteri.... XD fa morir dal ridere!

complimenti per l'idea originale!^_-

e aggiorna super presto!!!!*_*
 
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*DenySnape30*
view post Posted on 16/4/2008, 20:22




si si continuaaa!!!!
sono troppo curiosa!!!
 
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MissSP1
view post Posted on 16/4/2008, 20:30




WOOOw suspence ! Seguito :cheer: Seguito :cheer: Seguito
 
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Severus in Love
view post Posted on 17/4/2008, 08:33




eheheheh.... chi lo sa.... magari quelle ombre che inseguivano i nostri eroi erano delle fangirls assatanate, che avevano scoperto Lucius e Severus soli soletti nell'ufficio misteri.... ;)

Comuuuuunquuueeee...... ho l'opportunità di continuare la ff adesso.... alle 8,20 del mattino *__*

...e con la colonna sonora di Sweeney Todd e le altre canzoni della mia playlist in sottofondo, yeah!

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In un'altra parte dell'Ufficio Misteri, diametrialmente opposto al luogo in cui si trovava Severus.....
Lucius Malfoy si era perso.
Era stato certo, certissimo di aver preso la strada giusta, ma adesso si rendeva conto che la porta che conduceva all'uscita doveva essere immediatamente a sinistra rispetto a quella aperta da lui.
All'inizio la cosa non lo aveva spaventato molto: era soltanto sollevato per essere riuscito a scappare via da quei cosi mostruosi che si erano lanciati contro di loro, qualunque cosa fossero.
"Un momento" pensò all'improvviso.... loro...loro.
In un attimo si rese conto di essere solo.
Si guardò intorno smarrito, una paura crescente gli saliva in petto.

"Dov'è Severus?"

Provò a chiamarlo, debolmente, ma smise subito: non voleva correre il rischio di attirare le creature di prima.... o di svegliarne altre.
Poi, mille domande iniziarono a invadergli la mente: Severus aveva solo preso, come lui, la porta sbagliata o era stato catturato dalle ombre? E se così fosse stato, doveva correre il rischio di andare a salvarlo? E Severus, sarebbe tornato a cercarlo se invece fosse riuscito a uscire da lì?
La verità era che senza di lui Lucius si sentiva perso. Aveva bisogno del self-control di Severus. La domanda gli salì spontanea alle labbra, la voce tremula:

"Che cosa faccio?"

Persino lui, che per anni aveva lavorato al Ministero, conosceva molto poco dell'Ufficio Misteri. L'unica occasione in cui aveva potuto vedere con i suoi occhi alcune stanze di quel posto era stato meno di due anni prima, durante l'incursione nella Sala delle Profezie. Un fiasco totale. Rischiava di diventarlo anche questo nuovo incarico, che doveva assolutamente portare a termine, se voleva che la sua famiglia riacquistasse un pò di credito presso il Signore Oscuro. Lui gli aveva dato una seconda occasione, dopo la sua liberazione da Azkaban, di riscattare il suo nome di Mangiamorte.
Lord Voldemort non ne concedeva molte, di seconde occasioni. Era fondamentale che Lucius non la sprecasse. Doveva riportare l'ombra di Deathcraft al suo Signore, per quanto la cosa fosse rischiosa e lo ripugnasse.
Doveva farlo per Narcissa.
Per Draco.

Guardò l'otre di cuoio scuro e rovinato che aveva preso con sè.

L'idea che il Deathcraft fosse lì fra le sue mani, e che presto sarebbe stato nelle mani di Voldemort (sempre che fosse riuscito a scappare dal Ministero) gli fece venire un nodo allo stomaco.
Continuò a scrutare il buio. Se voleva sperare di tornare all'esterno, in un modo o nell'altro, doveva provare ad aprire delle porte, e sperare che una di esse fosse quella giusta.
Mormorò "Lumos" e cominciò a esplorare la stanza in cui era entrato, con i pensieri che andavano a Voldemort, alla sua famiglia, a Severus....

Intanto, in una buia camera dell'Ufficio Misteri, Severus Piton aveva trovato lo Specchio delle Brame.

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Tan- tan- tan- TAAAAANNNN!!!!
Spero che questa storia vi stia continuando a piacere. Alcune parti mi sa che sono un pò noiose, ma ero interessata a mostrare molto i pensieri dei protagonisti della nostra storia, e non raccontare solo quello che succede narrativamente.
Bye :)


 
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MissSP1
view post Posted on 17/4/2008, 10:31




:lool: Lucius smarrito senza Sev, troppo divertente.
Caspita magari si rincontrano per caso! Speriamo che Piton chieda allo specchio di mostrarli l'uscita e non lui in momenti affettuosi con Lily altrimenti non ne esce più! :)
 
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*DenySnape30*
view post Posted on 17/4/2008, 12:26




biluuuuu!!!!dai continua!!
 
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Severus in Love
view post Posted on 17/4/2008, 12:35




eeeehhhh....ma credi a me: mai fidarsi troppo degli specchi! ;)
 
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flaflysnape
view post Posted on 17/4/2008, 13:04




ma bellissimo!! ma quali parti noiose?? io trovo la tua storia molto emozionante e ricca di suspense!! continuala!!
 
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Severus in Love
view post Posted on 17/4/2008, 13:08




grazie^^
 
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verdegiu
view post Posted on 17/4/2008, 13:29




davvero bella!!!!continua presto sono davvero curiosa!!!
 
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Severus in Love
view post Posted on 17/4/2008, 15:54




Ecco un altro pezzo di questa storia!


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"Erouc li am otlov li ottelfir non"
"Non rifletto il volto ma il cuore".

Severus lo sapeva bene. L'aveva scoperto all'incirca sette anni prima, quando per la prima volta, ignaro, aveva guardato in quello specchio sfarzoso.

Lo aveva sempre trovato irritante. Non gli andava giù il fatto che gli spiattellasse in faccia i suoi sentimenti, che con tanta difficoltà cercava di tenere nascosti al resto del mondo; odiava dover vedere riflesso in una misera superficie di vetro ciò che la sua anima desiderava così ardentemente da dare l'impressione che sanguinasse.
Lo Specchio delle Brame pareva dirgli "Ecco, Severus. Ecco quello che vuoi. E' qui, e non potrai averlo mai, ed è solo colpa tua".

Vedere il suo amore lì accanto a lui la prima volta lo aveva totalmente stravolto...

Silente aveva spiegato a tutti gli insegnanti che lo Specchio, assieme alla Pietra Filosofale, durante l'anno avrebbe trovato dimora a Hogwarts. Li aveva avvisati della natura dell'oggetto, e dei rischi che poteva comportare il perdersi nei propri sogni.
Severus non gli aveva dato retta. Sapeva esattamente cosa avrebbe visto riflesso, e non gli importava dei rischi. Il suo desiderio era troppo grande.
Tutto ciò che gli rimaneva di Lily era la sua immagine, il suo ricordo. Nient'altro. Non era forte abbastanza da poter rinunciare anche a quello. Per questo motivo aveva trascorso una notte intera a fissare quella ragazza dagli occhi di smeraldo, dai capelli rosso scuro, dalla pelle bianca.
Una notte intera a versare lacrime.
Silente ovviamente lo sapeva. Sapeva sempre tutto, lui. Ma nonostante avesse espresso il desiderio che nessun insegnante si lasciasse trasportare dal riflesso dei propri desideri, fu molto gentile con Severus. Non poteva negargli quella piccola gioia, quel fragile tesoro. Ma infine aveva dissuaso anche lui dalla tentazione di tornare molte altre volte a vedere la sua Lily.
"Servirà solo a farti soffrire di più" gli aveva detto "Ricorda che non è lei, Severus. E' solo la sua immagine".
Non era più tornato a farsi straziare il cuore da quella liscia superficie. Aveva resistito, e Silente era fiero di ciò. Ma sapere che, se avesse voluto, avrebbe potuto guardare ancora in quel mare verde... sapere che bastava fissare lo Specchio per fare in modo che Lily tornasse... sapere che, in qualche modo, era come se fosse dentro il castello... sapere tutto questo e non poter essere lì con lei, lo rendeva estremamente infelice.
E quando la sua sopportazione fu giunta al limite, e Severus aveva deciso di tornare nella camera dello Specchio per vedere ancora una volta il riflesso del suo dolore, fosse stato pure per un solo istante, il Preside annunciò che lo Specchio era stato trasferito in una nuova dimora.
Ecco fatto, aveva pensato Severus. Ho resistito alla tentazione.
Ma gli sembrava di averla persa di nuovo...

E adesso, inaspettatamente, ritrovava l'oggetto che rifletteva il suo cuore lì, nell'Ufficio Misteri, come un pericoloso tentatore.
"Perchè no, dopotutto?" pensava mordendosi il labbro "Tanto vale aspettare qui, piuttosto che imboscarmi ancora di più in questo inferno.
In fondo... in fondo che male mi potrà fare, vederla ancora... solo per qualche minuto..."

Mentre pensava a questo muoveva cauto un passo dopo l'altro in direzione dello Specchio, in attesa chel'immagine tanto agognata prendesse forma.
"Solo qualche minuto..."
Ma quando fu a meno di tre metri di distanza sentì una vocina nella sua testa. Una vocina che parlava con il tono di Silente e che tentava di farlo ragionare.
"Mi domando a cosa può servirti, in questo momento, guardare il riflesso di qualcosa che non esiste più, Severus..."
"Sta zitto! E' solo per un pò. Solo finchè..."
"Finchè... cosa? Aspetterai qui l'arrivo di Lucius Malfoy? O, ancora meglio, l'arrivo di qualche Auror o di un Indicibile? Così dimostri la tua debolezza"
"NON. Sono. Debole" pensò furente il Mangiamorte.
"Allora dimostralo, Severus... Non lasciarti ingannare da un oggetto di arredamento. Sbaglio o sei tu quello deciso a tutti i costi a nascondere i tuoi sentimenti?"
"Stavolta è diverso" si disse Severus "Stavolta sono solo. Non c'è nessuno da cui nascondermi. Posso essere... me stesso. Solo per un pò."

E, con questo ragionamento, si parò davanti allo Specchio delle Brame, vergognandosi della sua debolezza e cosciente della stupidità di questa azione.
Sapere che cosa gli riservava quell'incantesimo non attutì la sensazione di tristezza e stupore che provò Severus vedendosi, ancora una volta, in compagnia della sua Lily.
Ma ancora più stupefacente fu per lui vedere che stavolta non c'era solo lei riflessa....

"P- Potter?" balbettò sconvolto. Cosa significava? Perchè vedeva riflesso anche James? Non era certo ciò che desiderava di più al mondo!
Ma guardando meglio si rese conto che non vedeva Potter senior.
Per quanto gli assomigliasse, quel ragazzo aveva gli stessi occhi verdi di colei che gli stava di fianco.

Severus era sconvolto.
"No" disse fermamente "Non significa niente. Me lo aveva anche chiesto Silente...appena un anno fa. Io non provo niente per Potter, lo proteggo solo per lei, Lily, è solo a lei che sono affezionato.... Potter è solo un presuntuoso come suo padre, non può.. io non... QUESTO SPECCHIO MENTE!" gridò furente, e la sua rabbia era tanta che con un incantesimo distrusse lo Specchio delle Brame, provocando un tale fracasso che l'avrebbe sentito chiunque nell'Ufficio Misteri.
Corse via, incapace di credere che ciò che aveva visto fosse vero... che alla fine si fosse affezionato davvero a Potter.
Non riusciva ad accettarlo, la sola idea gli sembrava ridicola, ma si ritrovò a pensare che aveva tenuto segrete le sue emozioni per così tanto tempo che forse nemmeno lui riusciva più a riconoscerle...
Corse fino a una nuova porta, tornando alla ricerca di una via d'uscita.... quel posto lo stava facendo impazzire.....

"Se non altro ora non rimarrai più incantato davanti al riflesso di Lily..." iniziò la voce che parlava come Silente.
"TACI!" ruggì Severus, con una piccola fitta di rimorso, perchè sapeva che quella voce aveva ragione: non l'avrebbe più potuta vedere.


In una grande sala buia, il cui soffitto si perdeva nell'oscurità, e in cui sembravano esserci centinaia e centinaia di statue di pietra allineate contro le pareti, Lucius si voltò all'improvviso.
Aveva udito un fracasso attutito di vetri infranti.
Era nervoso, il rumore lo colse alla sprovvista: la bacchetta gli volò di mano per l'agitazione e, con l'otre preziosa ben salda in mano, la vide rotolare verso una sottile colonnina in bronzo che non aveva notato prima, la cui vibrazione dovuta al lieve tocco della bacchetta mosse un fragile filo a cui erano appese una moltitudine di campanellini che iniziarono a suonare tutti insieme: tutti questi elementi Lucius riusciva a vederli solo ora che la luce della sua bacchetta li rischiarava.
Era turbato, ma anche incuriosito da quel meccanismo.
Si avvicinò alla colonnina per raccogliere la bacchetta e poco dopo i campanelli smisero di suonare.
"Che strano" pensò, un pò deluso dal fatto che non fosse accaduto niente. "Ma forse è meglio così" concluse.
Ma mentre tornava sui propri passi giacchè in quella stanza non c'erano altre porte da aprire, sentì uno spiffero gelido e un rumore rasposo.
Con il cuore che batteva come un tamburo si voltò, pensando già che quel lieve rumore doveva aver iniziato in qualche modo a disintegrare le statue di pietra.
Solo che quando si fu girato quelle sagome non erano più statue di pietra.

L'occhio di uno dei draghi che fino a qualche istante prima erano finti e immobili ora lo stava guardando in modo molto minaccioso, e così facevano tutte le altre creature che avevano preso vita.
In quel momento Lucius capì che era il momento di correre.

"Ma perchè capitano sempre a me?" pensò, mentre con urla selvagge il branco di mostri gli si gettava alla carica.

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Ecco fatto, questo era il terzo capitolo! spero che vi sia piaciuto.
All'inizio è molto più drammatico dei precedenti, ma per fortuna ci pensa Lucius a risollevarci il morale! :D

Edited by Severus in Love - 18/4/2008, 10:20
 
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*DenySnape30*
view post Posted on 17/4/2008, 16:15




uh...ma non puoi lasciarmi così?!?
vai aggiornaaaaaa!!!!!
 
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Severus in Love
view post Posted on 18/4/2008, 12:05




Quarta parte, signore e signori! :woot:
Qui c'è più azione rispetto agli altri episodi....


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Se Lucius si era appena ficcato in un mare di guai, Severus non era certo in una situazione migliore.

Lasciata di corsa la stanza dello Specchio e chiusa la porta alle sue spalle, si ritrovò a galleggiare... nell'Universo.
Non c'erano più il pavimento o le pareti, ma un uniforme nero vellutato, in cui erano concentrate miliardi di stelle, e miliardi di pianeti; riusciva a vedere le spirali delle galassie, scorgeva da qualche parte un minaccioso buco nero, e qualche pigro asteroide di passaggio, e grazie agli studi di Astronomia riuscì a riconoscere molti corpi celesti, alcuni distanti fra loro parecchi anni luce.
Com'era possibile che l'immensità dello Spazio intero riuscisse a essere concentrata in una sala?
Severus guardò la bacchetta: l'Incanto Quattro punti era come impazzito, non riusciva a indicare una sola direzione.
Lo sgomento iniziale fu sostituito dal solito sangue freddo .... non era assolutamente il caso di farsi prendere dall'agitazione solo perchè mancava il pavimento sotto i suoi piedi...
Decise che la cosa migliore fosse tornare indietro, non essendoci porte da aprire...
Peccato che mancasse anche la porta da cui era entrato.
Fissò il punto in cui fino a un attimo prima c'era il varco rettangolare che conduceva all'altra stanza: sparito.
Provò a tastare qua e là, ma sentì solo il vuoto... la porta non era invisibile. Era proprio scomparsa.

Imprecò, frustrato come non mai. Aveva passato tutte quelle disgrazie nella sua vita per morire intrappolato come un topo tra Urano e Plutone?
"Oppure" si disse amaramente "mi troverà qualche stupido impiegato e io finirò ai dissennatori, fantastico!"

Non poteva accettarlo, doveva a tutti i costi trovare un'uscita, così, in preda alla disperazione, iniziò a scagliare tutti gli incantesimi che gli venivano in mente, sperando che accadesse qualcosa. Qualunque cosa.
Ma gli astri continuavano indisturbati il loro lento percorso, incuranti di Severus Piton.
"Aaaaaahhhrrgg!" urlò con tutta la sua forza "Come si esce da questo posto?!"
Nulla.
Allora iniziò a dirigersi verso una stella per vedere se riusciva a interagire con i corpi celesti. Persino una scottatura alla mano era meglio di niente.
Quando le dita sfiorarono la massa infuocata, sentì un piccolo brivido e... la mano passò attraverso la stella.
Severus aggrottò la fronte. Era una riproduzione solo visuale, come un ologramma babbano. Ma, se i Babbani avevano bisogno di un proiettore, questa magia non necessitava di nessun apparecchio: Severus non riusciva ad annullare il potere di quell'incanto.
Era proprio in trappola.



Le creature che avevano preso vita si erano lanciate contro Lucius con una furia inarrestabile: sembrava che l'unico scopo per il quale fossero stati portati alla vita fosse quello di fare a pezzi il loro creatore.
Stando bene attento a tener saldo l'otre sotto il braccio, si era dato alla fuga a tutta velocità.
Provò a Schiantare qualche mostro, ma erano incredibilmente resistenti, come se la loro pelle fosse rimasta di pietra.
Lucius non vedeva nemmeno quali porte stesse aprendo: i suoi inseguitori erano talmente veloci e feroci che sperava solo di riuscire a seminarli, ovunque si fosse ritrovato.
Passò attraverso una moltitudine di stanze, rovesciando qualunque oggetto potesse ostacolare le creature: aveva fatto inciampare un paio di centauri, e la caduta di uno dei draghi aveva bloccato gli altri per un paio di secondi, ma quelli continuavano a inseguirlo, saltando e scavalcando qualunque cosa si trovassero di fronte.
In una vastissima sala completamente bianca con al centro una vasca di liquido rosso scuro, davanti alla quale oscillava un enorme pendolo, Lucius era stato quasi artigliato da un'arpìa, mentre l'ascia scagliata da un goblin non lo aveva preso per un pelo in un'altra stanza, dove centinaia di pozioni erano poggiate su un tavolo in lengo scuro, sul quale pendevano, attaccate al soffitto, le pelli di molti animali, soprattutto rettili.
Si sentiva stremato, iniziava a rallentare, sentì che presto i mostri lo avrebbero raggiunto....
Mentre correva in un'ulteriore stanza, dove da un fuoco al centro del pavimento saliva l'immagine sfocata di due fenici che combattevano volteggiando su di un teschio umano, vide una porticina nera alla sua destra: era davvero troppo piccola perchè potesse passarci tutto quel branco furioso... perlomeno era certo che i draghi sarebbero rimasti fuori.
Con un'ultimo residuo di energia fece uno scatto verso la sua salvezza: spalancò la porta e vi si gettò all'interno.

Adesso galleggiava anche lui.

"Lucius?!" gridò stupefatta una voce distante.
"Se-Severus...?" ansimò Lucius. Ma non potè aggiungere altro: i suoi inseguitori erano caduti in quel vuoto, ruggendo e gracchiando stravolti; dopo pochi attimi di stordimento tuttavia ripresero, lentamente, ad avvicinarsi a Malfoy.
"AAAHH! Aiutami!" gridò rivolto al suo compagno.
Severus era scioccato da quella situazione. Al grido di aiuto di Lucius, però, rientrò in possesso della situazione. Vide che, anche se all'uscita attendevano molte altre creature, la porta era rimasta aperta.
Quelli entrati nella stanza dell'Universo, invece, galleggiavano grottescamente in direzione di Lucius, che faceva altrettanto, ma nel verso opposto, mulinando le braccia all'impazzata nel tentativo di separarsi dalle belve.
Un orco che, chissà come, era riuscito a entrare per la piccola porta, era arrivato a poca distanza da lui...ancora pochi metri e l'avrebbe portato con sè...
Fece la prima cosa che il cervello gli suggeriva: gli puntò contro la bacchetta e, accompagnato da un fascio di luce, il grosso mostro si ritrovò a testa in giù.
Severus allora cominciò ad agitare la bacchetta all'impazzata, e così faceva anche l'orco, travolgendo chiunque gli stesse intornò, girando all'impazzata.
"Questi mostri saranno anche immuni alle maledizioni inferte da un mago" pensò Lucius, guardando una delle arpìe che prima lo stavano per sfregiare cadere tramortita da un braccio vorticante dell'orco "Ma se vengono attaccati dalle altre creature risvegliate come loro non sono più così invincibili.
Severus!" gridò poi "il grosso ce lo siamo tolto di mezzo, ma fuori gli altri ci aspettano!"
Severus guardò in su, verso la porta, attraverso cui vedeva un paio di Giganti brandire le loro mazze, in attesa. Ciò di cui avevano bisogno era un diversivo.
"Al mio tre, Lucius, dobbiamo aprirci un varco fra quelli!"
Lucius non doveva farselo ripetere, sapeva esattamente cosa fare.
"Uno..." L'orco sotto l'effetto del Levicorpus iniziò a oscillare avanti e indietro.
"Due..." Lucius strinse più forte il prezioso Deathcraft a sè, mentre si preparava per l'incantesimo.
"TRE!" urlò Severus, e con un movimento identico a quello di Lucius, fece volare l'orco verso la porta, sulla quale comparvero molte crepe per il passaggio del grosso mostro.
I Giganti finirono a terra per l'urto con l'orco scagliato a tutta velocità contro di loro, e così facendo schiacciarono e travolsero molte altre creature dietro di loro; Lucius intanto aveva effettuato un incantesimo sulle loro armi primitive, che ora si agitavano verso gli altri per completare il lavoro di scompiglio che avevano cominciato i Giganti: era il caos più totale.
Con un ultimo incantesimo, Lucius e Severus vennero spinti verso il varco.
Diedero uno sguardo alla devastazione che avevano provocato. Si guardarono un momento, tesi....ma le loro labbra si incurvarono in un sorriso, e un momento dopo erano esplosi in urla di esultanza che rimbombavano per la camera.
Scampare a un branco di mostri infuriati mettendoli fuori combattimento e provocando molto disordine era stato, sotto certi punti di vista....decisamente divertente.
"Sai...mi verrebbe quasi da dire.... che lo rifarei ancora!" scherzò Lucius.
"Sono certo che, con tutti i guai che riesci a tirarti addosso, avremo altre occasioni per rischiare la vita" rispose Severus.
Lucius sorrise. Poi disse:
"Adesso come minimo sarà sulle nostre tracce tutto il Ministero. Dobbiamo sbrigarci, e sperare di uscire finalmente da qui".
"L'Incanto Quattropunti ha ripreso a funzionare. Se ho capito bene dovremmo andare di là" disse Severus, e indicò il Nord- Ovest.
"Andiamo allora" replicò Lucius, e spinse un'altra porta, nella direzione più vicina al Nord-Oves che ci fosse.

Quando entrarono rimasero di stucco.
Si erano ritrovati nella Sala delle Profezie.
"Ma...allora l'uscita non è lontana! Spostandoci ci siamo avvicinati sempre di più" esclamò Lucius al settimo cielo.
"Accidenti... ne è rimasto pochino, direi" mormorò Severus, guardandosi intorno: delle centinaia di scaffali che prima riempivano la stanza ora non ne rimanevano che una decina scarsa. La Sala era per gran parte vuota e desolata.
Lucius, sollevato per la loro vicinanza alla salvezza, aveva cominciato a guardarsi intorno, come se rivedere quel posto non potesse che fargli piacere.
Severus, invece, era più teso. Non erano ancora fuori.
"Bene, allora, muoviamoci a lasciare il Ministero. Ho già avuto abbastanza guai per stanotte" e si incamminò verso l'altro lato, dove si aprivano delle altre porte.
"Sbrigati Lucius" sbottò un pò irritato, visto che lui era rimasto a guardare un fila di scaffali. Ma non si mosse.
"Senti, ma ti sembra il momento di fare il turista? Vieni!" Però Lucius era ancora immobile.
Severus iniziò a preoccuparsi.
"Ehi, ma si può sapere cosa...?"
"Severus" mormorò Lucius, con una voce strana.
E Severus si bloccò. Sapeva già cosa stava per dirgli Lucius.
Sperava solo che non lo dicesse.
"Fà che non sia ciò che penso...ti prego, fà che non sia ciò che penso... mi hanno dato fin troppi problemi le profezie, fà che non sia ciò che..."

"Qui ci sono i nostri nomi"


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Colpo di scena, amici! :o:
DUN- DUN -DUUUUUUNNNN!!!! <_<

Uh.... però forse forse la dovrei chiudere questa FF, ora che ci penso. E' un pochino...uhm, boh!

Sono nelle vostre mani, mi dovete dire voi.
intanto, bye bye!
 
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MissSP1
view post Posted on 18/4/2008, 13:04




CITAZIONE
però forse forse la dovrei chiudere questa FF, ora che ci penso.

Ma perchè scusa? Anche se magari sono un pchino' OOC i personaggi comunque sono divertenti! Mi sta per diventare simpatico Lucius (lui che mulina le braccia per scappare dai mlostri è troppo spassoso :P) E poi ci lasceresti così??? Io vorrei sapere cosa c'è in quelle profezie.
Allora aspetto il prossimo capitolo cara
 
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147 replies since 16/4/2008, 20:07   1393 views
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