Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Posts written by Iurin

view post Posted: 11/7/2011, 15:10 "Stupido, patetico e sentimentale." - Fan Fiction Complete
Tanto per scrivere qualcosa a tema estivo xD


mareff


Per quale assurdo motivo si era recato lì, quella mattina? Perché stava camminando su un vialetto che costeggiava il mare, da solo, lentamente, come se stesse facendo una salutare passeggiata? Perché era finito in una ridente località marittima quando l’unica cosa conveniente e – beh – che gli si addicesse da fare fosse chiudersi in casa a leggere, seduto sulla sua affezionata poltrona?
E perché una dannata brezza marina gli stava mandando i capelli davanti alla faccia?!
Certo, non che la brezza marina avesse alcuna colpa, o il mare, o la spiaggia, o quel vialetto potessero essere puniti perché si trovavano lì, ma nonostante tutto, ogni singola cosa, quella mattina, a Severus Piton stava dando un gran fastidio. Considerando, poi, che era stato lui stesso, di sua spontanea volontà – e non costretto da una maledizione Imperius – a volersi recare lì, non poteva che considerarsi un enorme stupido. E così il suo fastidio aumentava ancora di più.
Stupido, ecco cos’era stato. Stupido e sentimentale. E patetico.
Maghi e streghe di Brighton, date il benvenuto allo stupido, sentimentale e patetico Severus Piton!
Dopo quest’uscita si sentì ancora più stupido.
Forse era stata quell’inconsueta afa che si era abbattuta su Londra, quella mattina di metà Luglio, a suggerirsi di ritirarsi, anche se per poche ore, in un luogo più accogliente e meno caldo.
Forse era stato il ricordo di quando, da ragazzino, era andato, su invito della famiglia Evans, a Brighton per un pic-nic sulla spiaggia, a mettergli in testa la malsana idea si smaterializzarsi ai confini della città di mare.
Stupido, patetico e sentimentale.
Piton si infilò le mani nelle tasche dei suoi pantaloni scuri, continuando a camminare, mentre, vagando in giro con lo sguardo, osservava ciò che gli stava accadendo intorno: due ragazze pattinavano, un uomo portava a spasso il cane, un bambino piangeva perché gli si era appena spiaccicato il gelato per terra… Piton accarezzò seriamente l’idea di tornarsene completamente alla sua squallida esistenza, eppure, nonostante tutto, rimaneva lì, a camminare. E non perché quasi percepiva l’aria tranquilla che aveva caratterizzato la giornata passata proprio lì, con Lily, a scherzare, nuotare e a prendersi in giro a vicenda.
Non era certo per quello, no?
Piton fece una smorfia, rivolta più che altro a se stesso.
Bah.
Stupido, patetico e sentimentale.
Il suo cervello non aveva, poi, neanche finito di formulare l’‘-ale’ di ‘sentimentale’, che Piton si accorse che il vialetto su cui stava camminando era improvvisamente finito, e che, da lì in poi, il terreno sarebbe stato formato da tanta, fine, appiccicosa, umida sabbia.
“Mah sì.” Pensò lui “Umiliamoci fino in fondo, avanti.”
E così continuò a camminare, incurante – anche se non si sarebbe detto, dato il suo fastidio – della sabbia che gli si stava attaccando alle scarpe nere e all’orlo dei pantaloni.
A quel punto si voltò alla sua destra, fermandosi un momento, verso il mare, e lo fissò, semplicemente, senza alcuna espressione sul volto. Chi fosse passato di lì e lo avesse visto, lo avrebbe definito o maledettamente calmo, oppure… beh, magari avrebbe pensato di trovarsi davanti uno di quei mimi che rimanevano immobili per ore ed ore nella piazza. Poi però Piton distolse lo sguardo dal mare e continuò, come da un bel po’, ormai, a camminare; e più andava avanti più cominciavano a comparire, di fronte e di fianco a lui, ombrelloni ed asciugamani, ed ovviamente tutti i bagnanti. Alcuni si giravano persino a guardarlo, chiedendosi come mai, sulla spiaggia, si aggirasse un uomo pallido con i pantaloni lunghi e la camicia.
E in effetti persino Piton continuava a chiedersi perché diamine si fosse spinto fino a lì, e stava proprio considerando l’idea di nascondersi da qualche parte per smaterializzarsi, quando un ulteriore e fastidioso suono giunse alle sue orecchie:
“Papà, ma quanto ci mette a tornare?”
Era la voce petulante di un ragazzino.
“Non lo so, ma appena lo farà mi sentirà! Ah!” Stava rispondendo quello che doveva essere il padre del ragazzino “E guai a lui se non mi porta tutto il resto del denaro, quel piccolo ingrato!”
Piton inarcò leggermente un sopracciglio, voltandosi verso la fonte di quelle lamentele: seduti a terra, non molto lontano, c’erano un ragazzino ed un uomo, grossi, pesanti e flaccidi, secondo il parere di Piton, mentre, accanto a loro, c’era una donna, sgradevolmente magra – non perché fosse troppo magra, ma perché non sembrava avere una gran femminilità – seduta comodamente su una sdraio. Guardandola meglio, a dire il vero, Piton credeva di averla già vista da qualche parte. cosa impossibile, era ovvio: d’altronde erano circa quindici anni, addirittura, che non andava a Brighton, e l’ultima volta che era successo c’era stato con Lily, il signore e la signora Evans e con…
Oh, per Salazar.
“Ma sei sicura, Petunia,” Stava nel frattempo dicendo l’uomo grasso “che la Figg non poteva tenerselo, oggi?”
Petunia Evans sospirò. “No, purtroppo. Ho insistito, ovviamente, con quella donna, ma niente, oggi diceva di avere da fare.” Fece una smorfia “Come se avesse una vita, a parte il so tè e i suoi gatti.”
Severus Piton si guardò intorno, in cerca di una via di fuga, e alla fine non poté fare altro se non mettersi dietro ad una specie di cespuglio, aspettando che quella famiglia si distraesse abbastanza da permettergli di andarsene. Ovviamente se fosse sbucato qualcuno di sua conoscenza che l’avesse visto in quella posizione… l’avrebbe oblivato senza troppi complimenti.
Per Merlino… Gli era preso un colpo.
Certo, non per l’emozione o la gioia – puah – di ritrovarsi Petunia Evans a pochi passi, ma… insomma… lei era la sorella di Lily. Della sua Lily. E ora stava lì, a godersi il sole, cosa che Lily, invece, non avrebbe potuto fare con nessuno. Men che meno con lui, anche se fosse stata ancora viva.
Probabilmente era colpa delle fogli del cespuglio dietro al quale si era rifugiato, se sentiva pizzicargli gli occhi.
Stupido, patetico, e sentimentale.
E anche codardo, in quel momento, qualora volessimo dirla tutta.
“Oh!” Fece, poi, proprio in quel momento, il ragazzino peso-piuma “Eccolo che torona, finalmente!”
Il padre si voltò nella direzione in cui stava guardando la piccola botte, e così anche Piton puntò gli occhi da quella parte.
Il ramoscello su cui Severus stava poggiando la propria mano si spezzo.
“Perché ci hai messo tanto, si può sapere, ragazzo?” Sbraitò il capofamiglia.
Un bambino mingherlino, di al massimo sei anni, coi capelli scuri ed un paio di occhiali tondi sul naso, boccheggiò, cercando di non far cadere a terra le tre bottiglie colorate e la coppa di gelato che teneva tra le piccole braccia.
“C’era… c’era fila, al bar, zio Vernon.” Disse il nuovo arrivato.
“Beh, non mi importa!” Rispose lo zio “La prossima volta vedi di fare più in fretta, hai capito?”
“Sì, zio Vernon…”
“E dammi quella roba, prima che tu finisca di scaldarla!”
E lo ‘zio Vernon’ strappò dalle mani dell’esile bambino sia le bottiglie che la coppa di gelato.
Gli occhi di Piton, probabilmente, non erano mai stati così sgranati. E lui… beh… si stava praticamente lasciando prendere dal panico: se fosse passato di lì uno di quegli Auror Babbani e gli avesse chiesto cosa stesse facendo, sconvolto com’era probabilmente gli avrebbe risposto di star fissando un bambino, con conseguenze niente affatto piacevoli.
Non era andato a Brighton con l’intenzione di imbattersi in qualcuno, men che meno con… con lui! Semplicemente pensava che tale incontro sarebbe avvenuto di lì ad almeno cinque anni, quindi… Per Merlino, non era pronto.
Non a quello.
Eppure, nonostante tutto, non riusciva a staccare gli occhi da quello che ormai aveva capito fosse Harry Potter. E quando il bambino si spostò di poco e Piton poté vedere i suoi occhi, anche se da lontano… Si sentì morire.
E tutto, intorno a lui, divenne verde.
Avrebbe voluto prepararsi a quel momento, lui, avrebbe voluto dover guardare quegli occhi per la prima volta, magari, quando Potter sarebbe arrivato ad Hogwarts, non a Brighton, in spiaggia, nascosto dietro ad uno stupido cespuglio.
La labbra gli si schiusero, quando percepì un opprimente groppo esattamente al centro della propria gola.
Non sarebbe dovuta andare così. Non si sarebbe dovuto ritrovare a spiare quegli occhi in quel modo, come se quasi non fosse degno di guardarli, di imprimerli della propria mente, di ammirarli e di ricordarli ancora, ancora e ancora.
Era stupido, patetico e sentimentale, era vero, ma nonostante se ne rendesse conto, non riusciva a non fissare quei piccoli gioielli verdi posti dietro due comuni lenti tonde.
“Harry, sei uno stupido!” Esclamò proprio allora quello che quindi doveva essere stato il cugino del figlio di Lily “Ti avevo detto di prendermi un tè al limone, e tu l’hai preso alla pesca!”
“Al limone non c’era, Dudley.” Rispose Potter con un po’ di fastidio nella voce.
“E ancora non sai che se non c’è il tè al limone mi devi prendere la Coca?”
“Ma sempre tè è! Che ti cambia?”
“Ragazzo, non usare questo tono!” Fece allora, alzando un po’ la voce, Vernon.
“Esatto, Potter!” Aggiunse Petunia “Ringrazia il Cielo che ti abbiamo portato con noi, invece di lasciarti a casa! Hai capito?”
Il giovane Potter strinse i pugnetti lungo i propri fianchi.
“Allora?”
“Sì, ho capito, sia Petunia.” Disse il ragazzo, a denti stretti.
“Bene, allora torna al bar e prendi quello che vuole Didino. E sbrigati!”
Harry Potter si girò e corse via, esattamente da dove era, praticamente, appena tornato.
Severus Piton, ancora dietro un improbabile nascondiglio, riuscì a far calmare il proprio respiro, che era diventato piuttosto irregolare, e convenne che fosse meglio, a quel punto, uscire di lì ed andarsene alla svelta, fin tanto che gli zii di Harry Potter erano troppo presi a lamentarsi del comportamento poco servizievole del nipote. E, infatti, quando si rimise dritto in piedi, nessuno si accorse della sua presenza, e senza guardarsi indietro neanche per un istante, ripercorse a ritroso i suoi passi, ripetendosi che la prossima volta che a Londra ci fosse stato un caldo afoso, l’unica cosa che avrebbe fatto sarebbe stata una doccia fredda.
Camminando a grandi falciate raggiunsi di nuovo il vialetto, e stava proprio guardandosi intorno per trovare un misero anfratto in cui smaterializzarsi, quando qualcosa di molto basso e di molto veloce gli finì addosso, sbucando da dietro un angolo.
“Ah!” Esclamò Harry Potter, mezzo-spaventato, lasciando cadere a terra la lattina che teneva tra le mani.
Oh, no, non di nuovo.
Potter si chinò per raccogliere la bibita, finita ai piedi di un pietrificato Severus Piton, e poi si rimise in piedi, alzando la testa verso l’uomo.
Piton non poté non guardarlo meglio, a quel punto, e così si accorse di un dettaglio niente affatto irrilevante: non fosse stato per gli occhi – quegli occhi che Piton si stava costringendo a non fissare spudoratamente – quel bambino sarebbe stato la fotocopia perfetta del’inutile James Potter.
“Mi scusi, signore.” Disse proprio allora il giovane Potter, prima di puntare lo sguardo sulla lattina che aveva tra le mani “Adesso gli esploderà dritta in faccia…” Mormorò, poi, tra sé e sé.
“Dammi qua.” Gli disse allora Piton, stendendo una mano verso di lui.
“C-come?”
“Ho detto dammi qua, ragazzino.”
Severus si accorse di quanto fosse molto più facile trattare con quel bambino se si teneva a mente la raccapricciante somiglianza con suo padre.
Potter, allora, forse più per paura che per un insano atto di fiducia, consegnò la lattina a Piton, e quest’ultimo, quindi, cominciò a darle dei colpetti, con le dita, sul bordo.
Poi riconsegnò il tutto al bambino.
“Ora non esploderà proprio un bel niente.” Spiegò il professore.
“Oh.” Fu tutto quello che Potter riuscì a dire, poco prima di allontanarsi di un passo.
“E non correre.” Aggiunse Piton, ma Harry lo guardò appena, ed andò via, ovviamente, correndo.
Piton lo seguì con gli occhi, per un momento, inarcando il sopracciglio, fino a quando non sparì dalla sua visuale.
Ora Piton aveva solo voglia di tornarsene a casa, e di dimenticarsi di quella esperienza, del mare, della sabbia, di Petunia Evans, di Harry Potter, e di due occhi dannatamente verdi.
D’altronde Potter si sarebbe dimenticato di lui nel giro di neanche un giorno, e Piton avrebbe tanto voluto fare altrettanto, ma sapeva già che non ci sarebbe riuscito, e che quegli occhi gli sarebbero ricomparsi davanti nei più svariati momenti della giornata, a partire da quel giorno per tutti i seguenti cinque anni, fino a quando il figlio di Lily Evans – solo di Lily Evans – avrebbe fatto parte della sua classe di studenti del primo anno.
Stupido, patetico e sentimentale.
Già.
E, appurato questo, si rimise le mani in tasca e ricominciò a camminare, sperando che tutto diventassi piano piano un po’ meno verde.

Fine

view post Posted: 11/7/2011, 10:19 Harry Potter World Cup - Piton
dai dai dai dai dai Sev vincerà sicuro!!! *_*
xD
view post Posted: 11/7/2011, 09:16 La (mia) premiere di Harry Potter 7 parte2 - News
Bene, come promesso ho buttato giù una specie di riassunto di quanto successo. Beh, cosa sia successo esattamente lo sapete già, quindi ecco, più che altro, cosa è successo a me xD

06.07.2011
Partenza da Roma alle ore 10:10. Da sola sull’aereo, diretta a Londra-Stansted, per incontrarmi con una mia amica, accanita fan di tutto ciò che è Weasleyggiante, specie se si parla di due gemelli in particolare, che, invece, parte da Firenze xD Il volo dura ben 3 ore, e arrivo, calcolando il fuso orario, alle 11:55. subito mi incontro con Elena, la mia amica, e prendiamo l’autobus per andare al centro di Londra, ovvero a Victoria Station, vicino alla quale abbiamo prenotato l’albergo.
Durante il viaggio il clima è già…elettrizzante: tutti gli Italiani presenti sul pullman non fanno altro che parlare di Harry Potter. Ci sentiamo a casa xD Solo che ad un certo punto una signora dietro di me fa:
“Sì, certo che ho letto i libri, sono carini pure quelli.”
Al che io e Elena ci siamo guardate e abbiamo rimpianto l’idea di non avere un fucile con noi.
Ma comunque…
Arriviamo in albergo verso le 15. Ovviamente non mangiamo niente, ma corriamo subito a Trafalgar Square, perché sapevamo che per poter accedere alla piazza per assistere alla premiere bisognava avere un braccialetto che gli addetti avevano cominciato a distribuire da quella mattina.
Fortunatamente riusciamo a prenderne due! :D
Ma si può togliere anche il ‘fortunatamente’, dato che gli addetti li stavano distribuendo a chiunque: tra un po’ ci mancava pure che li dessero ai cani. Difatti il braccialetto faceva sì che si potesse accedere alla piazza, però, quando la piazza si sarebbe riempita, non avrebbero più fatto accedere nessuno, anche chi era comunque munito di braccialetto.
Demoralizzate di quella notizia decidiamo che avremmo passato la notte a Trafalgar Square.
Ma non era ancora notte, quindi ci siamo incontrate con due amiche di Elena anche loro a Londra (per altri motivi) e abbiamo fatto un giro, fino a finire (caso strano) a Leicester Square, dove avrebbero proiettato il film. Erano ormai le 5 del pomeriggio, e noi non avevamo ancora pranzato, quindi ce ne siamo andate tutte ad un McDonald (sempre sia lodato!).
Chiacchieriamo, scherziamo, passiamo il tempo… Ma alla fine ci salutiamo con quelle due ragazze, e grazie alla metropolitana io ed Elena torniamo in albergo che sono le 19.
Che facciamo, allora?
Ci mettiamo a letto.
Oh, a proposito, il letto era a castello xD e, cosa che mi ha esaltato molto, in bagno il sapone era della marca WaterLILY e il water era della marca DUDLEY.
Ok… a parte ciò… xD
Dormiamo (anche se più che dormire eravamo in dormiveglia) fino alle 20e30, ora in cui cominciamo a prepararci: dapprima ci facciamo un mega bibitone di caffè col bollitore che avevamo in camera, e poi ci vestiamo. Io, personalmente, ero vestita a strati: camicia bianca, maglione grigio, cravatta Serpeverde (e beh!), felpa, giacchetto, due pantaloni uno sopra all’altro e nello zaino un impermeabile; Elena più o meno era come me, sono che lei la cravatta (di Corvonero) se l’è messa a mò di fascia per capelli.
Ma comunque…
Usciamo dall’albergo e andiamo alla ricerca di un supermercato per comprare viveri, e quando lo troviamo ci prendiamo delle bottigliette d’acqua e una busta d’arance. Sì, arance. E saranno molto importanti, durante la sera, quindi ricordatevene xD
Ebbene, andiamo allora a Trafalgar Square, passando per il parco che sta davanti a Buckingham Palace. Ed era tutto buio, calcolando che si erano fatte le 21:30. Che ansia! Difatti ad un certo punto passiamo per un prato, e vediamo un tendone stile circo, ma in miniatura… Elena si abbassa cercando di vedere che c’è sotto e fa “Alan? Alan?” E vabbè, io mi scompiscio… Solo che ci azzittiamo subito perché vediamo su una panchina (ricordatevi che eravamo al buio più completo, non c’erano neanche i lampioni) un tizio seduto. Oh oh. Elena mormora subito: “Ecco…E’ Voldemort in incognito…”
Ma comunque quatte quatte gli passiamo davanti e lui non ci si fila. E tiriamo un sospiro di sollievo.
Comunque! Dieci minuti dopo siamo a Trafalgar Square, e, beh… ci accorgiamo di come sia già, inesorabilmente, piena. Andiamo allora, un po’ depresse data la quantità di gente, dal tizio che permette di far entrare nella piazza, gli facciamo vedere i braccialetti, ma lui che fa? Dice che la piazza è piena e che non possiamo entrare.
Inutile dire che ci siamo depresse ancora di più. Molto di più.
Non sappiamo che fare, e allora andiamo ad un'altra entrata, anche se supponevamo che ci avrebbero detto la stessa cosa. Ci accorgiamo di una cosa, però: la gente che è dentro la piazza poteva uscire, magari per andare a comprare qualcosa, e poi gli omini della sicurezza facevano rientrare tutti.
E allora noi cos’abbiamo fatto?
Abbiamo deciso di imbrogliare: abbiamo tirato fuori l’acqua e le arance (eccole qua!) e siamo andate dalla ‘guardia’ che ci sembrava più inesperta. Gli abbiamo fatto vedere le cose e abbiamo detto:
“Siamo andate a comprare queste, ci fai rientrare?”
E lui: “Avete i braccialetti?”
E noi: “Certo, se prima stavamo dentro…”
E lui: “Ok, andate.”
E siamo entrate.
Inutile dire che ci siamo esaltate subito, abbiamo iniziato a lodare le arance, in particolare, fino alla nausea. Eravamo dentro! Ma comunque eravamo molto distanti dal red carpet. Ma non ci importava neanche questo, per il momento.
Ormai erano le 22, comunque, e allora ci siamo sdraiate per terra, sul duro asfalto, e abbiamo iniziato a dormivegliare. Faceva freddo e pioveva pure, ogni tanto, ma non ci demoralizzavamo: io lo facevo per Alan, Elena per James e Oliver, quindi stavamo bene così.

07.07.2011
Verso le 3e30 di notte sento Elena che mi chiama:
“Giù, la gente sta cominciando a muoversi.”
Scattiamo in piedi e raccattiamo tutte le nostre cose, e poi vediamo che il tizio della sicurezza che faceva passare alla parte più interna della piazza, quella più vicina al red carpet, era momentaneamente assente, quindi siamo andate da quella parte.
Dunque. Non avete idea di cosa fosse per terra: una tappeto umano. Sacchi a pelo dappertutto, uniti tutti insieme fino a formare, appunto, un tappeto. Ma a noi importava? Certo che no. Abbiamo camminato tra i corpi in stile equilibrista, a volte calpestando piedi e mani vari dei poveretti che provavano a dormire, ma alla fine siamo arrivate al bordo della fontana e ci siamo sedute là. Abbiamo pure incontrato, su quel bordo, un altro ragazzo italiano, che stava lì da solo, e che allora si è unito a noi.
Noi comunque rimanevamo ben sveglie, non solo perché non c’era spazio per dormire (insomma: stavamo su una fontana!), ma perché, non appena la gente sotto di noi si sarebbe svegliata, si sarebbe messa seduta, quindi dove prima c’era un corpo sdraiato ci sarebbe stato lo spazio per tre persone almeno. E noi dovevamo avvicinarci alle transenne.
Verso le 4e30 o le 5, non ricordo, la gente inizia, appunto, a svegliarsi. Noi ci comportiamo da gran cafoni e superiamo un po’ di persone.
Ora vorrei fare una precisazione: lo so, non ci si comporta così. D’altronde c’era gente che era accampata lì da 3/4/5 giorni…però…noi volevamo stare davanti il più possibile. E se per una volta nella vita dovevamo fare i cafoni e i maleducati, insomma… ci credete che non ci importava minimamente? Non potevamo pensare di non riuscire a stare davanti. Dovevamo stare davanti! So che non è stato un comportamento carino, ma la notte lì ce l’eravamo fatta, e volevamo tornare in Italia soddisfatte appieno, non a metà.
Vabbè, a parte questo…
Alla fine, morale della favola, tra litigate con gente (italiana anch’essa) che diceva che dovevamo stare indietro, tra nostre risposte che dicevamo che mica su quel posto c’era scritto il nome loro e che quindi ci potevamo mettere dove ci pareva (maleducate, vero, siamo state? Ma, come già detto, ce ne fregavamo), alla fine ci siamo ritrovati, noi tre (ricordate che c’era pure un altro tizio italiano xD) in seconda fila.
Oh yeah!
A quel punto il tempo ha iniziato a non passare più.
E poi…beh…pioveva. Pioveva sempre. Pioveva tanto. Ma resistevamo xD
All’ora di pranzo lo spazio a iniziato a diminuire sempre di più, e alle 13 ognuno di noi si era ritrovato in esattamente due centimetri quadrati di spazio. Ed erano già circa 9 o 10 ore che stavamo in piedi. Consecutivamente. Iniziavamo a non sentirci più le gambe, ma tant’è.
Ebbene…verso le 15 vedo una signora di fronte a me che con l’I-phone guarda su un sito per vedere quali attori avrebbero partecipato alla premiere. Io sbircio, da dietro di lei, e…non vedo il nome di Alan.
Non c’era.
Mi prende un colpo incredibile, mi veniva da piangere, volevo morire.
Difatti il ragazzo italiano mi fa: “Oh, ma che è successo?”
“Non viene Alan.”
Già gli avevo fatto una capoccia così su quanto mi piacesse Alan Rickman xD
“Noooo” Ha detto allora lui “Ti pare?? Dai, non ti demoralizzare!”
“Ma non viene!”
“Secondo a me sbuca a sorpresa, allora!”
“Sì, vabbè…”
Ripeto: volevo morire.
Ma comunque, mi sono detta, ormai ero lì, ad una premiere, in più di Harry Potter. Ci sarebbe stata altra gente, quindi dovevo riprendermi. E così ho fatto, comunque, tra incombenti fitte di depressione.
Una mezz’oretta dopo iniziano a mandare il trailer e alcune scene inedite del film, e la tensione e l’entusiasmo aumenta. Fanno vedere, sul maxischermo, dei poster, e mi sono fomentata tanto quando la gente è impazzita a vedere una foto di Piton. Poi mi sono sfomentata quando hanno iniziato ad acclamare Potter, ma tant’è xD
E poi… arrivano le 16. Le nuvole magicamente spariscono, e il cielo diventa blu. Magia. Senza alcun dubbio.
E allora si comincia.
Insomma, cavolo…erano tutti lì! Lì! A due passi! E nonostante pensassi che comunque non ci sarebbe stato Alan stavo riuscendo a divertirmi: dopotutto tutti gli interpreti dei personaggi di Harry Potter erano lì…! E la cosa era…incredibile anche solo da pensare.
Da ricordare il momento in cui è arrivata Helena Bonham Carter. Un mito. Una donna straordinaria, che ammiro profondamente. È bellissima, bravissima ed è molto alla mano, non è per niente una diva, il che è lodevole. Mi è passata due volte davanti, facendo autografi, ma purtroppo non sono riuscita ad averne uno anch’io. Infatti la seconda volta che è passata ho urlato:
“Li mortacci tua, Helenaaaaaaaaa!!!”
Adoro parlare quando nessuno mi capisce xD
E quindi ecco alcune foto e video che sono riuscita a fare ;D (le ultime tre immagini sono video)



Poi…ad un certo punto…sento il presentatore che fa:
“E ora è appena arrivato l’interprete del professor Snape!”
Mi. È. Preso. Un. Colpo.
E quando Alan è comparso sul megaschermo…stavo a bocca aperta, a fissarlo, cercavo di fare il video, ma la mia mano tremava incredibilmente… mi stavo sentendo male.
Il ragazzo italiano accanto a me fa: “Visto? Visto? L’avevo detto che sarebbe venuto, l’avevo detto!”
Mi sentivo al settimo cielo! *_*
(anche questo qui sotto è un video)

Nel frattempo, comunque, Alan ancora non era arrivato proprio sul palco della piazza, quindi, mi concentrai altrove, perché altri attori stavano continuando a fare autografi. Ma circa dieci minuti dopo… eccolo arrivare sul palco!
La folla è esplosa. Non come quando sono arrivati, per esempio, Rupert o Tom (calcolando che Emma e Daniel ancora non erano giunti), ma, davvero, è partito un urlo incredibile.
E poi proprio il gruppo in cui mi trovavo io ha iniziato a urlare:
“Snape! Snape! Severus Snape! Snape! Snape! Severus Snape!”
L’abbiamo ripetuto all’infinito, e non è successo per nessun altro attore =D
Alan infatti si girava verso di noi allibito, ed ha pure detto al presentatore:
“Oh my God, they’re singing.”
Non ci credeva xD
Questa frase di Alan me l'ha fatta notare la nostra Ashley Snape tramite sms, perchè da dove stavo io, nella bolgia, non si sentiva un accidenti xD

Ma noi continuavamo, e allora lui si girava, ci salutava, e ad un certo punto ci ha pure lanciato i baci *_*
Poi ha finito di parlare ed è sceso dal palco, venendo subito verso di noi, dato che avevamo attirato la sua attenzione.
Non so se si era truccato eccessivamente… Non penso… Ma…Mamma mia, stava da Dio!! Dimostrava al massimo 55 anni! *_*
Nelle foto non rende assolutamente xD
E…beh…Stava arrivando e io…cioè…tremavo. Sembrava che mi stesse arrivando una crisi epilettica!
Ho subito sporto fuori la mia mano che teneva una sua foto, e dato che sono stata una delle prime a cui ha fatto l’autografo, sono stata praticamente la prima che gli ha dato una sua stessa foto da firmare. Consideriamo poi che non ritraeva manco Piton, ma proprio lui xD lui quando l’ha vista s’è bloccato un secondo, non so perché: o c’è rimasto, o non si era riconosciuto, o voleva capire se era venuto bene o male… Boh. Fatto sta che per quel secondo di attenzione in più ho ringraziato il Cielo. E poi, mentre mi firmava la foto, io ed una ragazza accanto a me abbiamo cominciato a dirgli:
“Alan, I love you, I love you Alan, I love you, I love you!”
Sembravamo un disco incantato xD
E lui, sentendoci, ha cominciato a sorridere (l’ho notato perché prima, comunque, era piuttosto…serio). Ed il bello era che aveva un sorriso compiaciuto! Gongolava! Oddio, me la fatta tajare xD xD
Poi, purtroppo, è dovuto andare via da lì, ovviamente, ma… Cioè… Non so neanche come esprimere quello che stessi provando in quel momento. Posso solo dire che mi sono uscite delle lacrime, dopo, cosa che non mi era mai successa. È capitato che se incontrassi qualcun altro, tipo Renato Zero, che mi sentissi male, che cominciassi a tremare e tutto quanto, ma mai, mai, mi erano uscite delle lacrime. Che poi non era che stessi piangendo: me ne sono uscite due, in pratica, contate, però… Ci sono rimasta, per questa cosa.
Ed ero felice, mio Dio, quant’ero felice!! *_*
Ho messo subito la foto al sicuro, allora, e sprizzante di gioia ho continuato a godermi la premiere, anche perché stava arrivando James Phelps xD sono riuscita ad avere il suo autografo, ma Elena no, in pratica, e allora mi ha passato il suo quaderno gridandomi:
“Giulia, ti pregooooooooo!”
E, beh… ho preso il quaderno e urlando “James, pleaaaaaaaaaaseeeeeee!!!!”, l’ho lanciato praticamente in faccia al diretto interessato xD xD Oddio, le risate xD xD Ma comunque lui l’ha firmato è me l’ha ridato, provocando infinite dichiarazioni d’amore verso di me da parte della mia amica xD
E quindi, beh… ecco i video di questa seconda parte di premiere (a parte le due foto di Alan, gli altri sono video):
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Si vede che la mano mi tremava un pochino? ;)
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Davvero bello il finale, con Danier, Rupert, Emma e J.K sul palco. E’ stato commovente sul serio, e qualche lacrima è uscita. Poi Yates (caliamo un velo pietoso) ha parlato del fatto che Harry Potter è giunto al termine e bla bla bla, ma poi Daniel ha fatto: “Mi dispiace, ma non sono d’accordo con David: Harry Potter non finirà mai.”
Per quanto non sopporti lo Sfregiato e l’interpretazione che ne da Daniel… l’avrei baciato, dopo questa frase xD xD
E beh… alla fine anche loro se ne sono andati, e noi non abbiamo potuto che fare altrettanto.

08.07.2011
Ci svegliamo tutte doloranti… Le gambe non ce le sentiamo più, ovviamente, ma nonostante tutto ci prepariamo, e lasciamo l’albergo.
Arriviamo, di nuovo, all’aereoporto di Londra-Stansted tramite pullman.
Inutile dire che ci sembra strano che stia finendo questo viaggio…
All’aereoporto andiamo a fare colazione, e dato il praticamente nulla ingerito nei giorni addietro, scegliamo di fare una colazione inglese coi fiocchi: uova, pane, salsiccia, bacon, funghi, pomodori, fagioli xD e poi, quando il cameriere ci porta l’ordinazione, con cestino delle salse annesse, Elena mi fa notare una cosa: “Guarda questa bottiglia di salsa.”
Io la guardo, e…com’è che si chiama?
The real HP souce.
Cioè… E’ destino.
E poi… beh. E’ l’ora dei saluti, Elena verso Firenze e io verso Roma.
Fine di un viaggio magnifico.

È stata un’esperienza bellissima. Molto faticosa, che ha comportato lo stare sveglia in attesa per 24 ore, di cui 15 in piedi senza potersi muovere, ma…ne è valsa la pena. E credo che lo rifarei subito, se potessi.
30.000 persone presenti, provenienti dall’Inghilterra, dall’Italia, dalla Francia, dal Canada, dal Belgio, dalla Norvegia, dalla Svezia, dall’Austria, dagli U.S.A., dall’Australia, dall’Argentina, dalla Spagna, dal Brasile e persino dal Kenya. Tutto il mondo in una piazza, tutti uniti da una comune passione: l’amore per una semplice saga letteraria che ha caratterizzato la nostra infanzia, e che, anche se sta giungendo al termine (filmograficamente parlando), nei nostri cuori resterà sempre, e ci accompagnerà comunque negli anni; e so già che, quando e se avrò dei figli, trasmetterò loro la passione per la lettura, ma soprattutto per gli scritti della Rowling, per quest’universo magico che, per noi non finirà mai. Perché…
It’s real for us. Come dice Severus.

;)

Edited by Iurin - 11/7/2011, 11:00
view post Posted: 8/7/2011, 21:21 Maria Vittoria - Le scrittrici del Piton(e)
Scusate ma..........
Che c'entrano delle poesie in questa sezione?
In questa sezione vanno inseriti i profili di quelle utenti che sono inserite nel gruppo delle "scrittrici del piton(e)", ovvero quelle utenti che hanno scritto almeno 3 fanfiction su severus. Non è una sezione in cui postare fanfiction o poesie. quelle, al massimo, vanno messe nella sezione che si chiama, appunto, "fan fiction".
Chiedi che ti venga spostata, a questo punto ;)
view post Posted: 5/7/2011, 17:17 Best Fanfiction's Quote II - Archivio Contest
Io voto Nykyo! Mi è piaciuta davvero tanto!!!
view post Posted: 1/7/2011, 12:55 Oltre la porta bianca - Fan Fiction Complete
CITAZIONE (Camelia. @ 27/6/2011, 18:10) 
Ma che carina! E' bello vedere Severus finalmente sereno.

“Muori, Black.” rotfl!

Ahahah grazie mille! Quel "Muori, Balck" è una cacchiata assurda, ma mi sembrava simpatico xD xD Sono contenta che questa shot ti sia piaciuta!!!

CITAZIONE (Valex23 @ 1/7/2011, 13:39) 
Bellissima one shot, davvero!
Spero che ne scriverai delle altre!*-*

Grazie mille!! ^^
Altre shot ne ho scritte, le trovi nel mio profilo (quello nella sezione "le scrittrici del pitone), ma questa è comunque una di quelle che mi piace di più ^^
Ancora grazie mille!!! =D
view post Posted: 1/7/2011, 09:22 All the things she said - Fanfictions
Oddio o_o
che gran casino xD xD
Voglio sapere che succede, diamine!!! o_o
Non puoi immaginare quanto sono curiosa!!!!
Mi raccomand, continua presto!!! ;)
view post Posted: 24/6/2011, 12:42 Ciao! - Ufficio del Prof. Piton
Wow!!! Hai fatto una presentazione che mi ha davvero...catturata xD
Comunque benvenutissima!!! Io sono Giulia! :lol:
E beh.....pure io mi sa che sono senza speranza (mentalmente parlando). Chi se lo leva mai, Alan dalla testa?
All'inio anch'io pensavo che Alan fosse troppo grande (ho solo quasi vent'anni), ma poi, in un momento di profonda razionalità, ho pensato: ..........e sti cazzi? XD xD
Scusatemi il termine xD
Comunque ancora benvenuta!!!
view post Posted: 19/6/2011, 11:15 HP e i doni della morte parte 2 - I film
Scusate ma dov'è nel trailer che Lily dice "Always"? O_o
Cioè....un "always" lo dice, ma non è riferito alla domanda di Harry?
HP: "Starete sempre con me?"
Lily: "Always"
Io ho capito così O_o
view post Posted: 19/6/2011, 10:54 HP e i doni della morte parte 2 - I film
Dio Santo....si avvicina sempre più ç_________ç io nun gliela fo...
view post Posted: 16/6/2011, 09:19 Best Fanfiction's Quote II - Archivio Contest
La rimetto:
CITAZIONE
Già era stato complicato quando aveva dovuto seguire i sette Potter; tempo prima aveva anche dovuto assistere all’omicidio di una sua vecchia collega, mentre quest’ultima moriva con gli occhi fissi su di lui. Senza contare, poi, quanto aveva dovuto fare giusto un anno prima, chi aveva dovuto uccidere.
E non poteva…non poteva scendere da quella collina. Non sarebbe riuscito a sopportarlo.
Ora forse riusciva a capire come doveva sentirsi Black rinchiuso a Grimmauld Place: in gabbia, incapace di aiutare chi gli voleva bene.
Ma nessuno voleva bene a Severus Piton.
[The Show must go on]

Va bene, ora? ^^
view post Posted: 14/6/2011, 12:19 Best Fanfiction's Quote II - Archivio Contest
Ok...dunque... io la mia citazione già l'avrei.... la metto qui sotto spoiler:

[Tratta da "The Show must go on"]

Lui era lì, ed era tormentato, perché nonostante quanto aveva fatto, nonostante i rischi che aveva corso e che ancora continuava a correre, si sentiva…inutile.
Aveva aiutato tante persone, lui, rimanendo sempre nascosto nell’ombra, ma ora che l’ora fatale era giunta, non aveva la possibilità di soccorrere concretamente chi era in pericolo, chi si era scelto la parte migliore del destino.
E lui non poteva fare altro che rimanere lì, isolato, il più lontano possibile dal campo di battaglia, perché, nel caso in cui fosse sceso giù, qualcuno dei Mangiamorte gli avrebbe detto di combattere, di distruggere Hogwarts e i suoi occupanti, come stavano facendo tutti gli altri maghi oscuri.
E lui non poteva rischiare che ciò accadesse.
Già era stato complicato quando aveva dovuto seguire i sette Potter; tempo prima aveva anche dovuto assistere all’omicidio di una sua vecchia collega, mentre quest’ultima moriva con gli occhi fissi su di lui. Senza contare, poi, quanto aveva dovuto fare giusto un anno prima, chi aveva dovuto uccidere.
E non poteva…non poteva scendere da quella collina. Non sarebbe riuscito a sopportarlo.
Ora forse riusciva a capire come doveva sentirsi Black rinchiuso a Grimmauld Place: in gabbia, incapace di aiutare chi gli voleva bene.
Ma nessuno voleva bene a Severus Piton.


Se per caso è troppo lunga, Chicca, puoi dirmelo, così provvedo, casomai, a tagliarla?
Aspetto un tuo ok prima di metterla anche in Spinner's End ;)
view post Posted: 12/6/2011, 19:18 Alan Rickman in Gambit - Alan Rickman - I film
AHAHAHAHAHAHAHAHAH *scompiscio mode: on* XD XD XD
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