Camelia. |
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|  Questo è un film del 1999, uno degli ultimi film di animazione "classica", 2D.
A mio parere è ingiustamente poco noto, io lo trovo una piccola chicca, fatta di poesia semplice ma non per questo meno incisiva di prodotti più complessi.
La storia, tratta da un libro di Ted Hughes, è ambientata negli Stati Uniti degli anni '50, quando andavano forte i giornalini a fumetti con le storie di supereroi o di distruttori provenienti dallo spazio ed era diffusissima la paura dell'olocausto atomico che si traduceva nella diffidenza verso tutto ciò che era "diverso".
Si narra dell'amicizia del piccolo Hogarth con la gigantesca creatura di ferro antropomorfa piovuta dallo spazio, il Gigante.
Il Gigante all'inizio non sa parlare la lingua umana, ma è molto intelligente e impara in fretta tutto quello che Hogarth gli insegna, fino a capire cosa sono amore e amicizia, la differenza tra bene e male, vita e morte e, soprattutto, tra istinto naturale e scelte.
Ovviamente Hogarth sa che deve tenere nascosto il Gigante, che spaventerebbe la gente non preparata ad un incontro del genere e in particolare deve tenerlo nascosto a un investigatore governativo ben deciso a stanare la creatura ed eliminarla, con l'aiuto dell'esercito.
Ad aiutare il bambino, c'è un giovane aspirante artista che si guadagna da vivere vendendo ferraglia.
Il finale -anzi i due finali, come li chiamo io- sono assolutamente struggenti e una nota di merito va anche al compositore della colonna sonora, Michael Kamen, che con la scena conclusiva mi fa sempre commuovere.
Se vi dovesse capitare sottomano, guardatelo 
Scheda del film: www.imdb.com/title/tt0129167/
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