Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Shall we dance?

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S'agapò
view post Posted on 21/7/2011, 00:52




Salve! E' la mia prima ff e spero che vi piaccia!
Vorrei dedicarla a una mia grande amica e alla sua passione per il ballo.

SHALL WE DANCE?



Capitolo I


“Non tollero un simile affronto Albus!” sbottò alterata la professoressa McGranitt facendo irruzione nell’ufficio del preside.
Silente sospirò abbassando l’ultima copia della “Gazzetta del Profeta” che aveva appena ricevuto via gufo.
Non aveva bisogno di chiedere a che cosa si riferisse la professoressa di trasfigurazione: da un paio di settimane a questa parte il nervosismo della donna era cresciuta parallelamente all’avvicinarsi della data del Ballo del ceppo; al punto che ella stessa si era impegnata a impartire delle lezioni di liscio agli studenti di Hogwarts.
E non solo…
“Lo abbiamo imposto ai nostri studenti, non vedo il motivo per cui lui dovrebbe rifiutarsi. Il Ballo del ceppo è un evento importante sia per gli studenti quanto per i professori!” esclamò alterata camminando nervosamente avanti e indietro per l’ufficio.
“Suvvia Minerva…lo sai che il ragazzo è timido!” cercò di replicare il preside.
“Timido?! Ti assicuro, Albus, che la timidezza è l’ultima cosa che ho percepito quando mi ha cacciato dal suo ufficio questa sera!” sbottò la Mcgranitt gesticolando pericolosamente.
“E pensare che gli avevo offerto delle lezioni di ballo private! E’ veramente un testardo!” continuò la donna visibilmente ferita nell’orgoglio da quel rifiuto.
“Oh Albus…” disse all’improvviso con un tono afflitto fermandosi per un momento in mezzo alla stanza “…dovresti vedere le studentesse di Beauxbatons! Sono così leggiadre quando danzano! Pensa che ogni giorno si allenano per ben due ore in quell’aula dismessa di astronomia!”
Silente alzò gli occhi al cielo annoiato da quell’attacco di sentimentalismo della donna. Ma la sua attenzione fu presto richiamata dall’avanzare impetuoso della Mcgranitt che si avvicinò a grandi passi alla sua scrivania posandovi le mani sopra.
“Albus…” mormorò avvicinandosi al volto del preside “e se… potessimo…in qualche modo…controllare la sua volontà?!” aggiunse con fare guardingo.
“Minerva! Non ti consento di usare la maledizione imperius su un altro docente!” replicò risoluto il preside.
La donna si voltò di scatto visibilmente offesa e si diresse verso la porta.
Però…” quelle poche sillabe proferite dal preside riuscirono a fermare l’incedere della professoressa che si bloccò improvvisamente voltandosi appena verso Silente.
“Potresti…ecco…utilizzare le sue stesse armi per raggiungere il tuo scopo…”concluse ammiccando.
Un lampo attraversò gli occhi della donna. Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima? Le labbra della Mcgranitt si incurvarono in un inquietante sorriso di vittoria.
“Grazie Albus” disse sommessamente prima di andarsene.
Silente a quel punto scosse la testa sospirando.
“Povero Severus…” mormorò tornando alla lettura del giornale.
Ma in fondo si convinse che un giro di valzer non avesse mai ucciso nessuno.


Commenti? : D

Edited by S'agapò - 24/7/2011, 17:28
 
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Lady of the sea
view post Posted on 21/7/2011, 09:27




Prima di tutto, BENVENUTA! ;)
come primo capitolo mi ha molto incuriosito, chissa la nostra cara Minnie cosa farà a Piton! Molto molto interessante come inizio!
Scrivi moooooolto bene poi! :)

aggiorna prestooooo!
 
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Camelia.
view post Posted on 21/7/2011, 18:20




Piton danzante? Mi ha sempre fatto specie vederlo lì impalato durante il ballo del ceppo... vai Minerva!
 
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Sibilla Piton
view post Posted on 22/7/2011, 12:42




Ma ballerà con Minerva?O con chi?E cosa gli combineranno?Continua presto!!!!
 
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S'agapò
view post Posted on 23/7/2011, 01:17




Grazie a tutte voi per i commenti!
Non mi aspettavo un simile apprezzamento! 2cf4lft
Allora, ecco per voi un piccolo aggiornamento.

Capitolo II

Severus Piton, in quelle prime settimane di dicembre si era volontariamente imposto uno stile di vita simile alla clausura: viveva praticamente chiuso nel proprio ufficio o nel laboratorio di pozioni,situati entrambi nei sotterranei. Usciva solamente se era strettamente necessario : lo si vedeva ad alcuni pasti nella Sala Grande o quando tentava di inculcare qualche nozione di pozionistica nella zucche vuota dei suoi studenti (operazione inutile nonché dannosa per il suo delicato sistema nervoso ).
I motivi di questo suo isolamento erano molteplici: innanzi tutto si stava avvicinando il Natale e il castello di Hogwarts non era mai stato così gremito di studenti. I corridoi, le aule e perfino il cortile ricoperto da una soffice coltre neve erano affollati non solo dagli allievi di Hogwarts ( molti dei quali avevano rinuciato alle vacanze natalizie per restare al castello) ma anche da quegli energumeni dell’istituto di Durmstrang e dalle signorine dell’accademia di Beauxbatons.
Secondariamente,ma non per questo meno importante, Piton cercava in tutti i modi di evitare la professoressa Mcgranitt e le sue occhiatacce di rammarico e rimprovero, che in quel periodo sembrava riserbare soltanto a lui.
Pertanto, riempito il laboratorio di tutti gli ingredienti necessari, decise che avrebbe passato buona parte delle sue vacanze natalizie a preparare pozioni e filtri di vario genere.
I suoi progetti filarono lisci fino a quel fatidico 20 dicembre: chiunque fosse entrato nel laboratorio di pozioni quella mattina, avrebbe giurato che vi fosse transitato al suo interno una mandria di centauri impazziti. Sportelli delle dispense spalancati, libri sparsi ovunque, calderoni ammucchiati sui banchi insieme a un numero inquantificabile di barattoli contenenti i più disparati ingredienti.
Soltanto la cattedra del professore sembrava essere rimasta immune a quello sfacelo: su di essa erano ben sistemati alcuni contenitori, un libro sorretto da un leggio e un calderone contenete un liquido violaceo che gorgogliava.
“Assurdo! Assolutamente impossibile!” sbottò Piton sbattendo la porta che dal suo ufficio portava direttamente nel laboratorio. Si fermò in mezzo alla stanza guardando il casino che aveva creato in meno di mezz’ora. Sparite. Le radici di asfodelo si erano volatilizzate nel nulla. Eppure era convinto, anzi era certo, di averle premurosamente sistemate su un qualche scaffale di quel laboratorio, nei giorni precedenti al suo esilio volontario. Si passò una mano nei capelli e rivolse lo sguardo verso il calderone che borbottava sulla sua scrivania. Concluse che doveva assolutamente reperire quell’ingrediente, altrimenti il lavoro di mezza mattinata sarebbe andato perduto. Fece un profondo respiro e scavalcato con un balzo un mucchio di libri accatastati a terra, si diresse verso la porta che lo avrebbe inesorabilmente trascinato nel clima natalizio che caratterizzava il castello di Hogwarts in quel periodo.
 
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•°o.OdamÅrwenO.o°•
view post Posted on 23/7/2011, 10:14




Hihi! Mi sembra molto carina.
Continua
 
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Sibilla Piton
view post Posted on 23/7/2011, 17:50




Coooooooontiiiiinuaaaaa!
*ipnotizzata*
 
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S'agapò
view post Posted on 24/7/2011, 16:25




"Io posso insegnarvi come stregare la mente e irretire i sensi..." :pit4:
Bè, le parole come certe pozioni, possono fare quest'effetto, no? :)
Ancora grazie a tutte voi per i commenti!
E adesso siamo al giro di boa! Buona lettura!

Capitolo III


Corridoi affollati di persone, risate, grida, schiamazzi...
“Ecco. Se esistesse l’inferno sarebbe più o meno qualcosa del genere” pensò Severus Piton bloccato per l’appunto nel corridoio del primo piano, circondato da una moltitudine di studenti in preda all’euforia natalizia. La sua rispettabile autorità conferitagli dal fatto di essere un professore svanì allo stesso modo in cui erano misteriosamente sparite le radici di asfodelo.
L’unica cosa che lo rincuorava in quella situazione era il pensiero che il luogo che doveva raggiungere sarebbe stato sicuramente più tranquillo. Infatti la dispensa dove era solito immagazzinare molti degli ingredienti necessari per la fabbricazione delle pozioni, si trovava in un’ala del castello poco fequentata dove c’erano solamente delle stanze adibite al deposito di vari oggetti e alcune aule dismesse.
E Piton era certo che in quel ripostiglio avrebbe trovato quelle maledette radici necessarie per completare la pozione che ribolliva sulla scrivania del suo laboratorio.
Era quello l’unico pensiero che riusciva a distarlo dalla confusione che lo circondava mentre avanzava a piccoli passi tra la folla di studenti facendo ricorso a tutta la pazienza e alla tolleranza che possedeva in quel momento, sebbenel’idea di prendere la bacchetta e trasformare in un furetto quel ragazzino che passandogli accanto gli aveva appena pestato dolorosamente un piede era stata particolarmente invitante.
Infine, dopo quel lungo e sofferto tagitto, Piton si ritrovò finalmente nell’agognato coridoio del secondo piano che per sua immensa gioia era completamente deserto. Si diresse deciso verso la porta che gli avrebbe consentito di reperire quell’ultimo ingrediente quando la sua attenzione fu catturata da un forte profumo che aleggiava nell’aria. Si fermò un attimo chiudendo gli occhi e respirò profondamente. Liquirizia.
Si guardò attorno sorpreso: in quel periodo dell’anno Hogwarts poteva avere il profumo di biscotti appena sfornati, di abete, di neve fresca ma non certo di liquirizia. E lui adorava la liquirizia, ne teneva sempre qualche rondella nel cassetto della scrivania del suo ufficio ed era una delle poche ragioni che talvolta lo spingevano fino a Mielandia. Scosse la testa come se volesse scacciare via quel pensiero quando fu letteralmente travolto da un altro odore molto intenso. Profumo di libri. Era quell’aroma che si poteva tipicamente ritrovare in biblioteca, l’odore della carta e della pergamena invecchiata nel tempo sugli scaffali polverosi. Piton si portò una mano alla testa e chiuse forzatamente gli occhi. Che diamine gli stava succedendo?! Cos’era quella sensazione di…piacere…che si stava inesorabilmente impossensando del suo corpo e della sua mente?
Anche del suo corpo, sì , perché inconsapevolmente si stava avviando con un passo incerto verso quella che un tempo era stata l’aula di astronomia e dalla quale giungevano quegli invitanti profumi. Solo allora notò che la porta della classe era leggermente aperta e che da essa proveniva anche una travolgente melodia.
Quando aprì quella porta fu di nuovo investito da un dolce profumo che gli inebriò la mente…questa volta si trattava del delicato odore dei fiori di giglio.
Piton non ricordava che quella stanza fosse così luminosa e ampia ma forse quest’effetto era dovuto al fatto che i banchi che in passato occupavano ordinatamente la stanza erano stati ammassati lungo una parete: al centro dell’aula una trentina di coppie di giovani ragazze danzavano elegantemente seguendo le note di un valzer viennese che provenivano da un vecchio grammofono.
“Ah…professor Severùs Pitòn! “ esclamò Madame Maxime, la gigantesca direttrice dell’accademia di Beauxbatons, voltandosi verso l’uomo e storpiando con un terribile accento il suo nome. Solo in quel momento Piton notò che sullo stesso tavolo sul qualche era posato il grammofono vi era anche un barattolo dell’inconfondibile radice di asfodelo e un calderone contenente un fluido rosato che gorgogliava sprigionando nell’aria quella miriade di profumi che lo avevano così tanto affascinato.Solo allora Minerva Mcgranitt, la cui presenza era quasi impercettibile accanto alla mole Madame Maxime, mise un coperchio su calderone rompendo quell’incantesimo di profumi e di sensazioni che si era venuto a creare grazie alle proprietà seducenti dell’Amortentia. Il rumore provocato dalla chiusura della porta alle spalle di Piton lo fece sobbalzare e solo in quel momento l’arcigno professore di pozioni si rese conto di essere appena caduto in una diabolica trappola.
 
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Sibilla Piton
view post Posted on 24/7/2011, 17:17




Ahahhahahahahaha.....Poverino!!!!Che gli faranno ora?Ho risposto alla discussione "il profumo dell'amore" prima di leggere qui,scusate!Be' la liquirizia e la carta mi sembrano ok.... ma qualcuno mi spiega che profumo hanno i gigli?

Mi spiego meglio:ogni anno, nel giorno di sant'Antonio,nel mio giardino fioriscono un sacco di gigli bianchi,detti "di sant'Antonio".Fin da quando ero piccola io ci ficco il naso dentro,ma non sento niente!!!!!
 
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Welverance
view post Posted on 24/7/2011, 22:48




mooolto interessante, sono proprio curiosa di vedere cosa gli succederà (tutti i suoi 30anni di astinenza prenderanno il sopravvento??? XD )
 
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La Ragazza delle Arance
view post Posted on 24/7/2011, 23:45




"Spassoso, assolutamente spassoso, avanti un altro!" [cit. -indovinate da dove]
 
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•°o.OdamÅrwenO.o°•
view post Posted on 25/7/2011, 10:12




Sempre più divertente. Continua!
CITAZIONE
"Spassoso, assolutamente spassoso, avanti un altro!" [cit. -indovinate da dove]

Spremo il cervello e arispremo il cervello ma mi sfugge Ragazza delle Arance. Disseta la mia curiosità o divento matta...please.
 
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Camelia.
view post Posted on 25/7/2011, 10:26




Lupin nella lezione sui mollicci (nel film)!
 
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Sibilla Piton
view post Posted on 25/7/2011, 11:58




Esatto!!!
 
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La Ragazza delle Arance
view post Posted on 25/7/2011, 14:00




Ammirevoli! =D
 
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39 replies since 21/7/2011, 00:52   412 views
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