Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Quando i libri non bastano, Hermione/Severus

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view post Posted on 31/3/2011, 22:45
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Autore: Zebraviola
Beta - reader: me stessa (mai avuta una, forse dovrei iniziare xD)
Genere: Romantico/Introspettivo
Personaggi:
-Principali: Seveus Piton, Hermione Granger
-Minori: Neville Paciock, Harry Potter (e famiglia), Oliver Baston, Nuovo personaggio (Sarah Flare)
Pairing: Hermione/Severus.
Avvertimenti:
Qualche nota per capire meglio la storia:
* Piton non è morto (ovviamente xD), si è salvato grazie alle lacrime di Fanny, adesso è preside ma non insegna più pozioni ( cattedra tenuta da Lumacorno).
* Harry non c'era nella Stamberga; i ricordi di Piton è lui stesso che li fa conoscere al mondo magico una volta guarito.
* Hermione non vive più nel mondo magico ma non ha rinunciato alla magia.
* Harry e Ginny sono sposati, al momento hanno solo James Sirius e Albus Severus come figli. Harry insegna ad Hogwarts Difesa contro le arti oscure.
* Ron ed Hermione non stanno insieme.
* Tiene conto di tutti e 7 i libri meno l'epilogo e la morte di Piton.
Importante: se state cercando una storia con una trama intricata e con un cattivo allora potete cambiare pagina. Sono dell'idea che questi poveri personaggi abbiano avuto una vita già abbastanza sfortunata, adesso è il momento che si godano la pace!
Riassunto:La professoressa Mc Granitt decide di andare in pensione e Severus si trova ad arruolare Hermione tra le fila degli insegnanti.
Sarà l'inizio di un viaggio che li porterà a scoprire meglio sè stessi, a lasciarsi dietro i fantasmi del passato e a capire che i libri non bastano per essere felici.


Capitolo 1:


-Come sarebbe a dire che vuoi andare in pensione Minerva?-
Severus Piton, preside da 10 anni di Hogwarts, alzò lo sguardo sulla sua collega seduta sulla poltrona di fronte a lui.
Minerva McGranitt fece un sorriso tirato sistemandosi il cappello.
-Sono stanca Severus, insomma ho quasi 85 anni e, per quanto mi piaccia insegnare, ho capito che devo farmi da parte.-
-Ma siamo a luglio! Dove lo trovo un sostituto per settembre?-
Minerva sorrise, uno di quei sorrisi alla “ci penso io, ho studiato la cosa già da tempo”.
-Una persona ci sarebbe...-

Londra, Holland Park.
Hermione stava leggendo su di una panchina nel giardino zen, il suo preferito, incurante dei bambini che correvano e del chiacchiericcio intorno a lei. Il venerdì quando il tempo lo permetteva andava sempre in quel luogo, solo li riusciva a rilassarsi davvero. Per carità lei amava il suo lavoro, lavorare in una biblioteca la faceva sentire protetta, al sicuro, ma anche tremendamente... piatta. Si, Hermione Granger all'età di 30 anni, considerava la sua vita piatta. Finita la guerra aveva deciso di prendersi un anno dopo aver concluso i M.A.G.O. per mettere un po' di tregua nella sua vita; si era trasferita in una casetta in un quartiere alla periferia di Londra e aveva trovato lavoro come bibliotecaria nella biblioteca magica locale. Il suo progetto iniziale era di passare un anno solo in quel modo... ma ormai ne erano passati più di dieci e lei era ancora li con i suoi libri.
Hermione sospirò e chiudendo il romanzo che stava rileggendo per la millesima volta, Persuasione, si accorse di una pergamena che sbucava fuori dalle pagine. Era la lettera che aveva ricevuto la sera prima da Harry, la aprì e sorrise nostalgica alla vista della scrittura un po' sbilenca dell'amico,

Cara Hermione, come stai? È da un po' che non ci sentiamo! Siamo arrivati alla Tana ieri sera, abbiamo viaggiato in treno insieme a Neville e a Severus. A proposito mi chiedo cosa Severus debba fare a Londra, non si assenta quasi mai dalla scuola! Neville ti manda i suoi saluti e ha detto che presto ti arriverà l'invito al matrimonio.
Ieri sera Molly mi ha pregato di chiederti di venire qualche giorno, non riesci a prenderti una settimana di ferie? Sei proprio una stacanovista! Ginny e i bambini non vedono l'ora di riabbracciarti, soprattutto Albus che continua a chiedere quando viene Tia Hemmione.
Ron è in missione ma per il mio compleanno dovrebbe tornare, cerca di esserci anche tu dai, così facciamo una rimpatriata!
Adesso ti saluto che devo mettere a letto i bambini.
Io e Ginny ti abbracciamo forte.
Harry


Decisamente i suoi amici le mancavano. Harry viveva ad Hogwarts dove insegnava Difesa contro le Arti Oscure e anche Neville aveva scelto la strada dell'insegnamento sostituendo la professoressa Sprite tre anni dopo il diploma.
L'unico che era andato avanti con i suoi sogni adolescenziali è stato Ron, ormai diventato capo Auror.
Hermione era così presa dai suoi pensieri che non si accorse della figura che si era fermata di fronte a lei e la osservava da ormai cinque minuti buoni.
-Buongiorno signorina Granger.-
Hermione alzò lo sguardo e posò gli occhi sulla figura ammantata di nero di fronte a lei.
-Professor Piton?-
Solo un pensiero seguì le sue parole: “Ma non avrà caldo con il mantello in estate?”


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è un capitolo corto, me ne rendo conto. Prometto che con l'avanzare della storia i capitoli si allungano! ^_^
 
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Ashley Snape
view post Posted on 31/3/2011, 23:19




L'hai messo anche quiiiiiii......io adoro questa storia! *_*

Brava,brava!
 
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view post Posted on 1/4/2011, 11:28
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Mmmm posto anche il secondo capitolo, con la speranza che qualcuno commenti xD

Capitolo 2.

Severus Piton maledì Minerva in tutte le lingue che conosceva, umane e non! Era mezz'ora che stava cercando la Granger per quel parco e ormai stava perdendo le speranze. Ancora non si capacitava di quello che stava accingendosi a fare, proprio non capiva come Minerva potesse desiderare di andare in pensione. Arrivò perfino a pensare che l'avesse deciso apposta, solo per recargli un dispetto! Poi quando aveva osato avanzare la candidatura di Hermione Granger lui non aveva potuto trattenere un sospiro di rassegnazione, a quanto pare era destinato ad essere circondato da ex-studenti, tutti Grifondoro per di più!
Finalmente dopo infiniti minuti che girava i vari giardini scansando scoiattoli e pavoni la vide, seduta su di una panchina sotto ad un arco di edera. Pur essendosi avvicinato parecchio lei non lo notò e lui si concesse di osservare un attimo la sua ex-alunna.
Si ritrovò a pensare che la donna non fosse una “bellezza”, non lo era mai stata a dir la verità, ai suoi occhi si presentava come una donna comune, come ce ne sono molte in Inghilterra, la classica “senza arte ne parte”. Notò che nei dieci anni circa passati dall'ultima volta che l'aveva vista aveva messo su qualche chilo, ma il vestito azzurro che indossava le stava bene, sembrava una donna in salute, in carne. Ricordava vagamente cosa pensava di lei a quindici anni, la riteneva una ragazza molto esile e gracilina... ecco un'altra cosa che la fine della guerra aveva cambiato.
Non riuscì a trattenere un sorrisino di scherno quando notò che i capelli, invece, non erano minimamente cambiati; infatti, se pur molto lunghi, erano gli stessi ricci cespugliosi che ricordava nella sua studentessa di un tempo.
Per ultima fase della sua analisi passò al viso dove riscontrò un'altra novità di questa versione matura della signorina Granger: portava gli occhiali.
Fortunatamente non aveva ereditato il dubbio gusto del suo migliore amico in fatto di montature, infatti la donna sfoggiava un paio di occhiali con una montatura argentata molto fine e sottile che celavano due occhi intenti a leggere la pergamena che aveva in mano.
Severus non poté far a meno di notare che i suoi occhi brillavano ancora di intelligenza, una qualità che aveva sempre ammirato in lei (ma che non avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura), e che sulla sua fronte aveva qualche piccola ruga d'espressione, sicuramente frutto dei troppi ragionamenti fatti nel corso degli anni. Lui era un fermo sostenitore dell'idea che lei fosse l'unica mente con un po' di cervello, e quindi con capacità pensanti, in quel gruppo di scalmanati Grifondoro.
Si rese conto con sgomento che era rimasto quasi cinque minuti ad osservare la donna che invece non si era minimamente resa conto della sua presenza.
-Buongiorno signorina Granger.-
La vide alzare gli occhi su di lui e una scintilla di sgomento le attraversò le iridi.
-Professor Piton?-
-Signorina Granger per quanto io ne sappia non sono morto, pertanto trovo fuori luogo che lei mi guardi come se avesse visto un fantasma.-
Hermione scosse leggermente la testa con un leggero sorriso.
-Sempre acido vero professore? Ad ogni modo ero solo sorpresa di trovala qui, vuole sedersi?- fece per spostare la borsa quando un gesto della mano da parte di Piton la fermò.
-No grazie, avrei bisogno di parlare di una faccenda, le andrebbe di fare due passi?-
Si sforzò di usare un tono quanto più gentile possibile, cercando di rimangiarsi la rispostaccia che gli era sorta spontanea sentendosi dare dell'acido. Ma capì che non era il piede giusto per iniziare un rapporto civile e maturo con una donna che sarebbe diventata, se tutto fosse andato bene, una sua collega nonché nuovo capocasa di Grifondoro.
Hermione, dal canto suo, era rimasta un po' stranita da quella insolita richiesta del professore. Le sembrava strano che lui avesse intrapreso il viaggio in treno con Harry... per parlare con lei.
-Si certo! Una faccenda di che tipo?-
-Riguarda Hogwarts.-
La donna trattenne il fiato sentendo il nome della sua scuola e si alzò senza battere ciglio, raccolse il libro che mise in borsa e si incamminò a fianco del professore lungo il sentiero che usciva dal giardino zen.
-Allora signorina Granger, andrò dritto al punto della questione, potrebbe considerare l'idea di venire a lavorare a Hogwarts?-
Hermione si fermò di colpo, osservandolo nuovamente come se fosse un fantasma. Lavorare ad Hogwarts? Le sarebbe piaciuto molto!
-Come bibliotecaria intende?-
-Bibliotecaria? Oh no, non penso che la cosa andrebbe bene a Madama Flare, no quello che le volevo offrire era qualcosa di più.-
-Madama Flare?-
-Si Madama Flare, la nuova bibliotecaria da tre anni a questa parte- rispose lui un pochino innervosito, giurò su sé stesso che se l'avesse interrotto un'altra volta non le avrebbe chiesto nulla.
-Posso andare avanti o vuole sapere anche il nome e l'età?- Hermione arrossì di vergogna a quelle parole. Era una trentenne ma si sentiva ancora una ragazzina davanti a lui.
-Come le stavo dicendo sono qua per offrirle ben più del posto di bibliotecaria. Due settimane fa Minerva mi ha consegnato le sue dimissioni volendo andare in pensione e io ho pensato a lei come sostituta.-
Se prima Hermione era stupita adesso era addirittura esterrefatta!
-Mi... mi sta offrendo la cattedra di Trasfigurazione?-
-Esattamente, noto con piacere che il suo cervello non si è danneggiato con l'incedere degli anni! Ad ogni modo se accettasse non solo diverrebbe insegnate di quella materia ma anche il nuovo capocasa di Grifondoro. Che ne pensa?-
-Ehm... potrei pensarci qualche giorno?-
Avrebbe voluto accettare su due piedi, spinta dall'istinto, ma la ragione le impose di aspettare e di meditare i pro e i contro di questo cambiamento.
-Si certo, le concedo una settimana di tempo, se decidesse di accettare si presenti ad Hogwarts il 5 agosto, ci sarà una riunione con tutti i docenti. Adesso mi scusi ma devo andare.-
Si strinsero la mano e lui fece per allontanarsi quando lei gli chiese come avesse fatto a trovarla.
-Il signor Potter ieri mi ha dato il suo indirizzo e quando a casa non l'ho trovata la sua vicina mi ha detto che lei il venerdì si reca sempre qui per rilassarsi. Come vede quindi non mi è stato difficile trovarla.- Omise totalmente, per evitare di fare la figura del beota, il fatto che aveva girato mezzo parco prima di riuscire a scovarla.
Detto questo fece un mezzo inchino e si diresse dietro un albero dove si smaterializzò.
Hermione ancora intontita da quella visita non potè fare a meno di domandarsi come mai avesse parlato di Harry come “il signor Potter”; per quanto ne sapesse lei, infatti, tra i due c'era molto rispetto reciproco nato dopo la guerra ed erano amici, per quanto Piton possa mostrarsi amico di un altro essere vivente; il rispetto e la stima erano così elevati da aver spinto Harry a chiamare il suo secondogenito con il nome del preside. Decise che si sarebbe rivolta al suo amico per un consiglio sul da farsi e chi lo sa, magari sarebbe anche riuscita a svelare il mistero del “signor Potter”.
Sorridendo a questa prospettiva la donna si diresse verso l'uscita per tornare a casa e scrivere la lettera che tanto le premeva.
 
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view post Posted on 14/4/2011, 23:33

Erede Universale del prof. Snape

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Ciao Zebraviola, sto seguendo la tua storia su EFP (lì sono Marpy), ma come posso non fermarmi per un piccolo commentino anche qui???

La storia mi piace e non vedo l'ora di leggere il prox cap. (e mi raccomando...comincia già a pensare ad un'altra Severus/Hermione...sarò il tuo incubo! )

 
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view post Posted on 15/4/2011, 14:06
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Ciao Marpy! Sono felicissima di trovarti anche qui! Per il capitolo nuovo (13) ti do buone speranze xD Ci sto mettendo una vita ma sta venendo fuori un po' al giorno.
Per prossimi progetti ci penso! ^^
Intanto vi lascio con il 3°Capitolo


Cap 3
La casa che aveva preso in affitto dieci anni prima le era sempre piaciuta tanto. Non era molto grande ma visto che lei era da sola lo spazio era più che sufficiente. La facciata fuori era interamente in pietra con dell'edera rampicante sui muri, le ricordava molto una casa che aveva visto in un libro di fiabe da bambina.
La sua stanza preferita era il salotto, un perfetto connubio tra aggeggi babbani e magici, esattamente come lo era lei. Si avvicinò alla sua libreria dove, tra migliaia di libri, svettavano i due libri più importanti della sua vita: Il Piccolo Principe e Storia di Hogwarts. Hermione ne tracciò i contorni con l'indice destro, sospirando ai ricordi legati a quei due tomi; Storia di Hogwarts è stato il primo approccio che ha avuto con il Mondo Magico.
I suoi amici ancora la prendono in giro per la venerazione che lei riservava verso quel libro ma nessuno la capiva, nessuno riusciva a capire l'importanza che rappresentava per lei: era il primo libro che aveva ricevuto in regalo*, il simbolo del cambiamento della sua vita, della sua magia.
Il Piccolo Principe, invece, è stato il primo libro che aveva letto in assoluto e sempre le era stato d'aiuto nei momenti tristi che aveva passato.
Insegnare ad Hogwarts... l'idea la ammaliava e allo stesso tempo la spaventava. Avrebbe dovuto rinunciare alla sua casa da fiaba, al suo lavoro di bibliotecaria, ai suoi amici babbani che aveva nel quartiere.
“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.**” Fu un momento. Si ricordò di quando aveva 12 anni e aveva come unico desiderio quello di diventare insegnante ad Hogwarts. Non appena formulò questo pensiero seppe che aveva preso la sua decisione. Hermione si sedette al tavolo della cucina con una pergamena e una piuma, doveva assolutamente scrivere ad Harry!

Cari Harry, Ginny e Weasley in generale sono stata felice di ricevere la lettera di ieri e sono ancora più felice di dirvi che ci sarò per il compleanno!
Oggi pomeriggio ho incontrato il professor Piton che mi ha sconvolta con una proposta... mi ha offerto di subentrare alla McGranitt come insegnante di Trasfigurazione.
Non potevo crederci! Vi informo che ho deciso di accettare, domani consegnerò le dimissioni a Madama Casey e parlerò con il mio padrone di casa. Mi rattrista un po' dover lasciare questo quartiere.

Ad ogni modo arriverò alla Tana due giorni prima del compleanno di Harry e se per voi va bene mi fermo fino al 5 così dopo andiamo insieme ad Hogwarts per la riunione.
Ancora non ci credo! Mi sembra di essere una bambina in un negozio di caramelle!
Ho scoperto dai discorsi del professor Piton che da qualche tempo c'è una nuova bibliotecaria, anche se non ricordo il nome.
Quando ci vediamo mi dovrete aggiornare sul corpo docente, sono curiosa al riguardo.
Bene vi saluto, ci vediamo tra qualche giorno, inviatemi una risposta per farmi sapere se per voi va bene. Vi abbraccio con affetto
Hermione


La giovane chiuse la lettera sigillandola e chiamò a sé la sua civetta Mife, raccomandandole di fare il più in fretta possibile.
Il giorno della partenza arrivò in fretta ed Hermione aveva già messo in ordine la sua vita nel quartiere; aveva reciso il contratto di affitto, consegnato le dimissioni alla biblioteca e inscatolato tutto con la magia, pronta per spedire i suoi averi verso la sua nuova vita.
Il suo arrivo nel giardino della Tana fu accolto da un sacco di abbracci di teste rosse.
-Hermione! Come stai?-
-Tia Hermione! Tia Hermione! 'mbracio!- Lei si districò dall'abbraccio di Ginny per chinarsi verso Albus Severus e prenderlo in braccio. Il piccolino gli stampò un bacio appiccicoso sulla guancia prima di scalciare per essere rimesso a terra mentre lei si lanciava ad abbracciare Harry e Ron che la guardavano sorridendo li vicino.
-Mi siete mancati moltissimo!- Agli occhi dei presenti sembravano ancora quei tre ragazzini pronti a sfidare il mondo invece che tre trentenni.
-Herm come stai? Ti vedo in forma!-
-Grazie Ron di essere sempre pronto a dire qualche bugia a fin di bene.- sorrise ironica all'indirizzo del suo migliore amico.
Lui scoppiò a ridere mentre si incamminavano verso la casa.
Molly si avventò sulla povera donna stritolandola in un abbraccio materno, incredibile quante energie avesse ancora quella donna di sessantanni.
-Cara, è da molto tempo che non ci vediamo. Hai fatto buon viaggio? Hai fame? Ti preparo qualunque cosa!-
-No grazie Molly, sono a posto così. Ho solo bisogno di sedermi un attimo.-
-Ma certo cara, riposati tutto il tempo che vuoi! Intanto ti preparo qualcosa!- esclamò la signora Weasley voltandosi verso il piano cottura mentre Hermione aveva un sorriso rassegnato sul viso. Le era mancata perfino Molly e le sue manie di ingozzare le persone come fossero tacchini di Natale.
-Hermione! Allora saremo colleghi, come hai trovato Severus?- le chiese Harry sedendosi sulla sedia accanto con Albus Severus sulle gambe.
Come lo aveva trovato? Non ci aveva fatto caso, troppo stranita dal fatto di esserselo trovata davanti. Cercò di fare mente locale sulla figura del preside e le parve addirittura ringiovanito.
Sicuramente non aveva mai avuto una vita facile, né in gioventù né durante il suo periodo da spia, e questo aveva influito notevolmente sul suo aspetto fisico. Negli ultimi anni, dopo la tanto agognata pace, finalmente ha potuto rilassarsi e anche il suo corpo sembrava essere ringiovanito con la sua anima.
-L'ho trovato bene, credo.- Voleva chiedergli la faccenda dell'amicizia ma non voleva sembrare impicciona.-Tu e lui, siete... amici?-
Harry fece un espressione strana prima di scoppiare a ridere spaventando il piccolo che si era quasi addormentato fra le sue braccia.
-Cosa ti ha detto?-
-No nulla, solo che ti chiamava Potter e mi è sembrato, bè strano.-
-Lui mi chiama sempre Potter quando parla di me agli altri. Non è che non siamo amici solo, credo, non vuole far vedere quanto sia cambiato in questi anni. Cerca di mantenere ancora la sua immagine arcigna, ma quel Severus Piton è morto quel giorno nella Stamberga Strillante, solo che quello nuovo ha paura di mostrarsi come tale.-
Hermione rimase profondamente colpita da quelle parole, ansiosa di conoscere il VERO Severus Piton.
“Sì” si ritrovò a pensare “quest'esperienza si prospetta davvero illuminante”.
 
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Camelia.
view post Posted on 30/5/2011, 14:37




Se non ho capito male, ci sono almeno 13 capitoli in questa storia, giusto?

Dai, dai postali! image
 
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Lupagic Snape
view post Posted on 21/7/2011, 16:08




Mi attrae molto questa ff, non vedo l'ora di leggere il continuo...

Posta presto ;)
 
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Sibilla Piton
view post Posted on 22/7/2011, 12:38




Carina la storia fino ad adesso.Per piacere continua presto!
MA spero che non ci siano baci tra Severus ed Hermione,perchè questa coppia non mi è mai piaciuta.Come amici sono ok.
 
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Camelia.
view post Posted on 25/6/2012, 22:53




CITAZIONE (Camelia. @ 30/5/2011, 15:37) 
Se non ho capito male, ci sono almeno 13 capitoli in questa storia, giusto?

Dai, dai postali! gif

Mi autocito per dire ancora: dai dai dai, posta il seguito, dai! gifgifgif
 
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8 replies since 31/3/2011, 22:45   194 views
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