Il
bookcrossing è una pratica che consiste nel lasciare un libro nell’ ambiente che ci circonda, in un luogo pubblico come una panchina, un autobus, il tavolo di un bar, o dovunque si voglia, affinché venga trovato e letto da altre persone. L’ obbiettivo del bookcrossing fondamentalmente è quello di dar via ad un’ avventura nella quale le vite di diverse persone si toccano e si incrociano tramite un volume.
L’ attività è divenuta talmente diffusa che, nel corso degli anni, sono sorti diversi luoghi dove si può “ufficialmente” lasciare un libro, inoltre, nel 2004 la parola è entrata nel Concise Oxford English Dictionary.
« bookcrossing: n., the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise. »
Virtualmente possiamo scoprire il viaggio del libro, infatti esiste un sito web attraverso il quale è possibile dotare il proprio volume di un codice identificativo. Se qualcuno decide di rilasciare un libro attraverso BookCrossing, questo deve essere registrato per ottenere un BCID , ovvero il codice identificativo di cui sopra, in modo da potere seguire il volume durante i suoi spostamenti. Chi trova il libro è invitato, mediante etichette allegate a quest'ultimo, a segnalare il ritrovamento sul sito e a rilasciarlo a sua volta, per dare la sua stessa opportunità ad altre persone.
L’idea si deve a Ron Hornbaker e a sua moglie Kaori che lo idearono nel 2001. L’ iscrizione al sito web è completamente gratuita.
Qui sotto il link del sito italiano:
www.bookcrossing-italy.com/In questo sito si trova un mini elenco dei luoghi fisici italiani dove si pratica il BC e tante altre informazioni:
www.rinaldiweb.it/eurobc/it/Col tempo sono nate altre alternative simili, come il LiberaLibri, attività che, nei fini rimane la stessa, ma il libro non viene “abbandonato” bensì il passaggio avviene direttamente fra le persone o tramite depositari.
Fonte: wikipedia.org