Oh mio dio *-*
Voi siete adorabili, con la A maiuscola! Grazie,grazie,grazie *w*
Bene, visto che vi ha intrigato tanto vi posto già il secondo capitolo ù_ù
La vostra Ashley.
I said, i'm only human...
This is a flower for a ghost...
Capitolo 2 : Strani presentimentiHermione, titubante, entrò nell’ufficio del suo temuto professore che chiuse sonoramente la porta alle sue spalle.
Un ambiente tetro e alquanto misterioso avvolse la giovane studentessa che sentì dei brividi partirle lungo la colonna vertebrale e arrivarle fino alle ossa dei piedi.
Severus gli fece un leggero cenno con la mano, verso una sedia di legno che aveva l’aria di essere alquanto scomoda.
“Come diamine fa a stare qui?” si chiese mentalmente la Grifondoro mentre andava a sedersi di fronte alla cattedra del docente.
<< Abitudine >> soffiò lui e la ragazza sbarrò gli occhi terribilmente imbarazzata.
<< Ma..io…>>
<< Stai zitta, che è meglio >> disse lui, posizionandosi poco distante dalla ragazza seduta, la quale lo fissò alquanto in ansia.
”Stai calma Hermione, andrà tutto bene”. << Se non la smette di agitarsi in questa maniera, non credo proprio >> disse con una smorfia, facendola arrossire ancora di più.
<< Ma come fa lei a->>
<< Sei qui per fare Occlumanzia, o sbaglio? >>
Ella deglutì.
<< Lei sa leggere…>>
<< Ma che brava Granger… >>
Severus incrociò le braccia.
Lei abbassò appena la testa riccioluta.
<< Scusi… >> disse in un filo di voce.
Lui alzò appena un sopracciglio, poi ricominciò a parlare.
<< Immagino Potter ti abbia illustrato come funzioni il processo dell’occlumanzia no? >>
Hermione fece un cenno lieve con la testa.
<< S-sì mi ha detto più o meno delle sue lezioni…>>
Piton ghignò.
<< Immagino ti abbia detto quanto sia negato anche…>>
<< No professore >> disse lei lievemente accigliata << Sinceramente no. >>
<< Immaginavo, se Potter fa la figura dell’idiota la sua fama potrebbe…subire una regressione …>> calcò l’ultima parola con una tremenda increspatura delle labbra.
La Grifondoro rimase in silenzio, cercando di non pensare a nulla.
<< Comunque >> continuò lui, freddo << Io tenterò di penetrare la tua mente e tu tenterai di resistermi >>
Lei annuì.
<< Come…devo fare? >>
<< Liberala…>> estrasse la bacchetta nera lucente dalla tasca << Preparati…>>
Hermione si alzò di scatto.
<< Ma…>> tentò invano di protestare.
<< LEGILIMENS! >>
Una luce bianca invase occhi e mente della ragazza che sentì come se stesse svenendo.
Poi…una raffica di ricordi invase la sua mente.
Lei, Harry e Ron che ridevano assieme
Lei che studiava insieme a Ginny e Luna
Lei con i suoi genitori.
Lei che-<< …aaaah! >> gridò lei, mettendosi le mani sulla testa. Cadde sulle ginocchia sul pavimento freddo sentendo un forte dolore alle tempie.
<< Alzati Granger! >> disse Severus tirandola maldestramente in piedi per un braccio.
<< Ahi.. >> sussurrò lei piano.
Piton la fissò irritato.
<< E’ così difficile applicarti? Tu che ti vanti tanto di essere la so tutto io…>>
Hermione alzò gli occhi ambrati verso di lui, infastidita.
<< Ma professore, come faccio?E’ la prima volta che…>>
<< 5 punti in mento per la tua sfacciataggine, Granger >> si allontanò da lei, che ancora si teneva la fronte con una mano << Davvero pensi che chiunque ti stia tormentando con questi sogni si faccia dei problemi sulla tua esperienza?>>
Lei scosse appena la testa, sentendo gli occhi gonfi.
<< No…c-credo di no…>>
<< Sei in pericolo, non so se ti è chiaro >> Le puntò di nuovo la bacchetta addosso << o sei troppo occupata a pensare a Weasley?>>
Lei strinse i pugni.
<< No. >> replicò stringendo le labbra << Ovviamente no.>>
<< Ovviamente no. >> Severus le fece il verso. << Bene allora preparati di nuovo >>
Hermione lo fissò supplicante.
<< Professore la prego no…>>
<< LEGILIM->>
<< PROTEGO! >>
Un’altra luce biancastra avvolse la sua mente, ma questa volta i ricordi non erano quelli di Hermione.
Un ragazzo dai capelli lunghi e corvini camminava lento in un corridoio accanto ad un altro biondo e più alto di almeno due spanne.
Una figura che sembrò alla ragazza stranamente famigliare.
<< Severus >> disse lui, scostando dei ciuffi biondi dalla fronte.
Hermione spalancò gli occhi.
<< Che vuoi? >>
<< Come procede? >>
Lui lo fissò indifferente.
<< Non so di cosa stai parlando. >>
<< Oh io penso di si >>
Lo sbattè piano al muro, fissandolo intensamente con i suoi occhi azzurri ghiaccio.
<< Sai benissimo a cosa mi riferisco…>>
<< Mollami..>>
<< Oh non credo proprio Sev…>> disse, scostandogli lentamente la manica destra.
Un segno nero, molto familiare alla Granger, emerse sul braccio di Piton.
<< Hai dimenticato questo? Eh? >>
<< No…>>
<< Allora vedi di->><< ….BASTA! >> urlò una voce furiosa, che scosse tremendamente la ragazza.
<> disse Piton con i denti digrignati << Per stasera le tue lezioni sono terminate. >>
<< Ma…io…>>
<< FUORI! >>
La ragazza annuì scappando via.
Chi era quel biondo?
Che cos’aveva sul braccio?
Cosa nascondeva il professore?
Hermione si rifugiò nel suo dormitorio con il fiatone. Tenne la mano sulla pelle sotto la quale batteva il cuore, chiudendo gli occhi.
<< Mione? Tutto bene? >> la voce assonnata di Ginny la scosse.
<< Gin! >> squittì spaventata.
<< Che hai fatto? Che è successo da Piton? >>
<< Niente…>> mentì lei.
La rossa sollevò un sopracciglio.
<< Davvero Gin…ora è meglio che dormiamo o domani saremo degli zombie.>>
L’amica annuì.
<< Domani ne parliamo…Buona notte Herm. >>
<< Buona notte Gin. >>
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