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REVELIO!, La mia prima ff su Severus

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MilleniumSnape
view post Posted on 20/12/2010, 15:58 by: MilleniumSnape




Dopo poco tempo posto di nuovo un capitolo, questa volta un po' più lungo. c'è anche un po' piu di azione. :rolleyes: spero che gradiate. Scusate gli eventuali errori :lol:
Quella stessa notte Hermione e Ginny decisero di mettersi all’opera. Si svegliarono e, di soppiatto, superarono la porta del dormitorio delle ragazze. Insieme attraversarono un piccolo corridoio, fino a giungere ad un uscio di legno.
“Lumos!” La bacchetta di Hermione si illuminò.
“Ora entrerò nel dormitorio maschile e ruberò il mantello dell’invisibilità a Harry” sussurrò la ragazza.
“E a che ti serve la fiala che hai in mano?” chiese curiosa Ginny.
“I dormitori degli studenti sono protetti da un incantesimo che non permette a noi ragazze di entrare in quelli maschili, e viceversa.” Recitò Hermione “Ma io” continuò sorridendo “ho la soluzione!”.
Hermione stappò la piccola boccetta e bevve il contenuto maleodorante, non prima di aver lasciato cadere all’interno dei peli rossicci; il suo naso si arricciò: immediatamente la ragazza si portò le mani alla gola, come se stesse soffocando. Ginny preoccupata si avvicinò:
“Hermione! Ti senti male?” la ragazza rispose con un grugnito, prima di impallidire. Dalla sua pelle iniziarono a fuoriuscire dei piccoli bozzi, i suoi capelli si restringevano e diventavano rossi: Ginny tirò un sospiro di sollievo.
“Potevi avvertirmi prima di farmi prendere un colpo!” la rimproverò la rossa.
“Abbassa la voce!” si lamentò la voce stridula di Hermione.
“Dopo aver rubato il mantello, usciremo dalla Sala Comune e andremo nel sotterraneo. Piton starà dormendo nel suo studio: noi dovremo stare attente a non fare il minimo rumore. Per questo ho studiato degli incantesimi che creeranno una barriera d’isolamento sonoro intorno a noi!”
Ginny scoppiò a ridere, ed Hermione corrucciò la fronte: “Sei impazzita? Che hai?”
“Scusa” rispose asciugandosi le lacrime agli occhi “ma vedere mio fratello Ron con quell’aria così intelligente è proprio strano!” Si mise di nuovo a ridacchiare:“E poi con la tua divisa! Devo dirgli che con la gonna sta proprio bene!” Hermione si guardò ed, in effetti ,quel corpo massiccio con la divisa femminile la fece sorridere.
Con le sembianza di Ron, non ebbe alcuna difficoltà ad entrare nel dormitorio dei ragazzi. Appena varcata la porta si rese conto, che al contrario di quello delle femmine, quella stanza era davvero disordinata, e rombava al suono del russare dei suoi compagni di Grifondoro. Hermione alzò gli occhi al cielo e si diresse verso il baule di Harry.
“Muffliato”. Improvvisamente si sentì rinchiusa in una bolla, poi si piegò e disse, senza più abbassare la voce: “Alohomora!” il baule si aprì con uno scricchiolio che solo lei poteva sentire. Iniziò a cercare tra i vari oggetti di Harry, fin quando trovò un manto lucente, fatto di una sostanza che non poteva appartenere alla terra. Lo raccolse e richiuse il baule del suo amico, per poi dirigersi, con il mantello sulle spalle, verso la porta.

Hermione, ancora intrappolata nel corpo di Ron, stava stretta sotto il mantello dell’invisibilità insieme a Ginny, ma si dovette adattare. Il corpo del ragazzo le dava fastidio: era troppo ingombrante per muoversi agilmente tra le mura del castello. Una volta giunte di fronte all’aula di pozioni, le due ragazze si sfilarono il mantello.
“Muffliato” sussurrò Hermione, e poi si rivolse a Ginny “Da quando abbiamo rubato gli ingredienti al secondo anno, Piton ha protetto il suo studio con una serie di incantesimi: stai attenta.”
“Vuoi dirmi che è dal secondo anno che non entri in questo posto?” domandò terrorizzata Ginny.“E allora, la pozione Polisucco che hai bevuto?”
“La conservo da quel periodo, in caso di evenienza, e come vedi, ho avuto una buona idea.” Rispose Hermione-Ron, raggiante.
“Sì, fantastico Hermione!” replicò sarcastica Ginny “Ma questo significa che non sai cosa ci aspetterà in quell’ufficio!”
“Forza” la ignorò l’amica “Entriamo.”
Una volta varcata la porta, contro ogni aspettativa, le due ragazze non vennero colpite da alcuna maledizione, ma tennero comunque le bacchette alzate.
Ci impiegarono una buona mezz’ora a trovare tutti gli ingredienti e, quando finalmente recuperarono anche i semi di Platano, Ginny esultò con un piccolo urlo.
Hermione volle rimproverarla, ma non ne aveva motivo, visto che erano protette dall’incantesimo muffliato. Le amiche si diressero all’uscita, ma quando fecero per abbassare la maniglia, essa si dissolse lentamente liquefacendosi e gocciolando sul pavimento.
“Fantastico!” borbottò Ginny.
“Alohomora!” provò Hermione-Ron, puntando la bacchetta verso la serratura, ma anch’essa diventò liquida e si dissolse, lasciando solo il legno della porta.
Le due ragazze si guardarono terrorizzate; poi, mentre la bruna urlava “Expulso!”, Ginny gridò “Incendio!” e così, l’intera porta colò a terra, senza più volume, lasciando le due amiche in preda al panico nel laboratorio di Piton, che certamente le avrebbe scoperte.
“Il mantello, Ginny! Presto, prima che Piton entri!” fece Hermione raccogliendolo da terra.
“Ho un’idea migliore!” sorrise l’amica. “ Tu, dissolvi l’incantesimo muffliato lascia fare a me!”
Una volta che Hermione le ebbe obbedito, Ginny si avviò verso una porta che doveva certamente portare alla camera da letto di Piton, si arruffò i capelli e iniziò a bussare prepotentemente urlando: “Professore, presto! Professore!”
Hermione sbarrò gli occhi e si avvicinò per tapparle la bocca, ma Ginny la schiantò con un incantesimo: “Resta dove sei e tieni la bocca chiusa!” sussurrò inviperita. “ Bevi quel che resta della pozione polisucco!”
Poi alzò di nuovo i pugni per bussare, ma in quel momento la maniglia si abbassò e la porta si spalancò.
“Spero tu abbia delle ottime ragioni per venire a starnazzare alla mia porta alle 4 del mattino, Weasley!” L’uomo indossava una vestaglia di seta verde scuro che mostrava i suoi pettorali scolpiti. Hermione divenne paonazza a quella visione meravigliosa ed abbassò lo sguardo intimidita.
Piton, alla vista del ragazzo, seduto sul pavimento, con la divisa femminile, alzò un sopracciglio e sorrise a mezza bocca.
“E’ per lui che sono venuta, professore!” recitò Ginny indicando Ron-Hermione, e quest’ultima capì che la sua amica aveva avuto un’ottima idea.
“Ho paura che qualcuno lo abbia avvelenato! Lo guardi: è impazzito. Pensa di essere una ragazza, o almeno credo, perché non è in grado di parlare!”
Ginny era un’attrice straordinaria, tanto che il professore abbandonò l’aria compiaciuta per assumerne una preoccupata: “Arrivo subito Weasley, voi aspettatemi qui.” E rientrò nella camera da letto. In quel momento le ragazze notarono che la porta si era riformata, probabilmente, nel momento stesso in cui Piton aveva aperto quella della sua stanza.
Quando tornò, il professore indossava i suoi abiti quotidiani e, senza dire una parola, si diresse verso la sua scrivania. Consultò un libro per svariati minuti e poi lo chiuse di colpo.
“Temo” iniziò il professore con la voce piatta “che suo fratello non sia stato avvelenato, signorina.”
“Che cosa significa?” domandò preoccupatissima la ragazza.
“Probabilmente, il signor Ronald Weasly dovrà essere portato al San Mungo, nel reparto di igiene mentale. Oppure ha semplicemente cambiato…” alzò un sopracciglio e, con il sorriso inclinato, continuò: “gusti.” Cercò di usare la voce più melliflua che potesse avere.
“In ogni modo,” continuò con il volto di nuovo impassibile “prima di prendere ogni decisione, e di giungere a qualsiasi conclusione, lo porteremo dal professor Silente” poi malevolo aggiunse: “lui è convinto di poter trovare soluzioni per qualsiasi problema.”
“Signorina, vada a dormire. Penso io a suo fratello.” Ginny obbedì, lasciando l’amica da sola. Hermione era terrorizzata, temeva che il professore avesse capito il loro tranello.
Piton la prese per il braccio e la trascinò fuori dal suo studio, poi su per le scale, lungo i corridoi, fino a giungere alla statua della fenice che portava allo studio di Silente.
“Semifreddo alla Zucca” scandì Piton visibilmente irritato dalla parola d’oridne. Quando le scale a chiocciola iniziarono a comparire, Ron venne strattonato su di esse dal professore, che non gli aveva lasciato il braccio nemmeno un istante.
Sorprendentemente, i due trovarono il preside sveglio, seduto alla scrivania che rimuginava con in mano il diario di Tom Riddle.
“Non si è ancora liberato di quel gingillo?” domandò Piton in malo modo
“Questo aggeggio nasconde al suo interno dei segreti sensazionali, Severus!”
“Segreti dei quali non verrò mai informato, immagino!” proruppe sarcastico il professore.
“Verrai informato di ciò che ti concerne, amico mio. Ad ogni modo, a cosa devo questa inaspettata visita notturna?” sorrise Silente, guardando attraverso gli occhiali a mezzaluna il professore e lo studente.
“Ritengo lecito pensare che Weasley abbia dei seri problemi di personalità.” Bofonchiò Piton indicando Hermione. Poi si voltò e uscì dallo studio del preside, sbattendo le porta e biascicando qualcosa che alla ragazza suonò più o meno così: “...come una marionetta…”.
“Qualche volta il professor Piton ha un carattere piuttosto difficile,” disse in un sospiro il preside, guardando il vuoto “ma bisogna ammettere, che il suo compito in questa scuola, va ben oltre l’insegnamento. Credimi Hermione.”
La ragazza impallidì poi, di nuovo nelle sembianze di Ron, divenne paonazza. Il preside sorrise e lei iniziò a boccheggiare: “Co…come?”
“Sono vecchio, ragazza mia. La mia esperienza supera di gran lunga la tua furbizia e il tuo intelletto” rispose semplicemente il preside “che comunque è inferiore al mio, anche se certamente superiore alla media.”

:blush: che dite???

 
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