Fandom: Anime, Death Note.
Pairing: Elle x Kira
Rating: Pg15
Personaggi: nessun altro
Genere: ovvero il genere della storia: Erotico
Avvertimenti: Scene di sesso (Yaoi) è una One shot! Ed è la mia prima Yaoi.. Non siate cattive! Se non conoscete Death Note clikkate
QUI! Basta leggere la trama, sono solo poche righe ^^
Buona lettura.
Intro.
La storia si svolge dopo che Light Yagami, affermando di non essere Kira, finge in presenza dei detective di L, di aver paura di esserlo inconsciamente e quindi di uccidere senza saperlo né volerlo.
Per questo motivo, decide di farsi rinchiudere in una cella da L e di essere sorvegliato di continuo. Gli omicidi dei criminali continuano, ma L mente a Light dicendo che sono cessati, per farlo confessare.
Light in quel momento rinuncia al Death Note, per poter allontanare i sospetti da lui.Sospetto.
La sala era fiocamente illuminata dai barlumi luminosi provenienti da tre monitor posti su un tavolo. Un ragazzo li fissava senza battere ciglio, senza distogliere lo sguardo. Seduto in quella posizione stramba, il suo cervello lavorava frenetico, facendo collegamenti e supposizioni, ricercando nei meandri della sua memoria qualsiasi indizio che potesse collegare Light alle morti dei criminali. Ma un tassello mancava. Benché il sospettato fosse rinchiuso in una cella, sorvegliato a vista 24 ore su 24, gli assassinii non erano terminati. Certo, aveva mentito a Light per metterlo sotto pressione, per farlo confessare.. Ma d’altro canto, se lui fosse stato veramente Kira, avrebbe saputo in ogni modo la verità. Light era disteso sul pavimento di pietra di una cella, sfinito dopo cinquanta giorni di prigionia, le mani legate dietro la schiena.
Vederlo in quella posizione indifesa, fece fremere qualcosa dentro L.
Ma cosa?
Era come se.. Come se.. Soffrisse della sua sofferenza.. Era così?
Ma questo era impossibile. Lui era cinico, distaccato, freddo all’occorrenza..
Eppure quel ragazzo esercitava su di lui un’attrazione irresistibile. Il fatto che egli era molto probabilmente Kira, lo attraeva ancora di più.
Spense il monitor e si alzò.
‘Voglio interrogare Light personalmente, senza che nessuno ci veda o ci senta.. Non accendete questo monitor finchè io non sarò di ritorno..’ disse rivolto ai compagni, e senza attendere risposta lasciò la stanza.
Poco ci volle per raggiungere la cella ed entrare.
‘Light, come ti senti?’ chiese titubante, richiudendosi la soglia dietro di sé.
‘Ryuzaki.. Liberami ti prego.. Non resisto’ ansimò il ragazzo disteso a terra.
‘
Mi hai precedentemente detto di non liberarti a qualsiasi costo.. Nemmeno se tu stesso me l’avresti pregato..’ disse calmo L mordicchiandosi come a suo solito il pollice, avvicinandosi al ragazzo.
‘Confessa Light.. Gli omicidi sono cessati da quando tu sei qui dentro..’Il ragazzo spalancò gli occhi, colmi di puro terrore. Velocemente si mise in ginocchio, osservando il detective con sguardo implorante. ‘
IO non sono KIRA!’ esclamò disperato, mentre gli occhi diventavano lucidi.
*Sei cambiato Light.. Ma.. Come è possibile? Sai fingere molto bene* pensò L, tra sé, per la prima volta in tutta la sua carriera confuso.
‘Stando alle prove che ho accumulato.. Tu risulteresti il maggiore indiziato..’
‘Elle, guardami.. Guardami! Dimmi se questi sono gli occhi di un bugiardo!’ gridò Light, mentre le lacrime gli rigavano le guance.
‘Non puoi farmi questo.. Non tu.. Io non.. Io non lo sopporterei!’ urlò il ragazzo singhiozzando.
‘Non da te Ryuzaki, da te mai..’Elle era stupefatto. Non si aspettava di certo quella risposta, e per la prima volta in tutta la sua vita, non sapeva cosa credere. Non capiva dove volesse arrivare, cosa volesse dirgli.
‘Ryuzaki.. ELLE.. Io.. Penso di amarti..’ Light era scosso dal pianto, dai singhiozzi che gli affannavano il respiro, e non aveva il coraggio di guardare gli occhi neri dell’amico.
L’altro, dal canto suo, era sbalordito. La sua attività cerebrale si era fermata, concentrandosi solo sul significato di quelle parole. Era uno scherzo.
Non poteva essere vero. Non poteva essere Kira.
C’ era di certo un secondo fine dietro a quella rivelazione, ne era convinto. Volle metterlo alla prova, cercare di farlo cedere.
‘Mi desideri Light?’ chiese impassibile, le mani in tasca.
‘Io.. Credo di sì!’ rispose il giovane prigioniero, trattenendo il fiato. Nemmeno lui si aspettava quella risposta.
‘Allora dimostralo!’ rispose L con cattiveria e cinismo, slacciandosi i pantaloni e prendendo Light per i capelli. Gli avvicino la bocca al suo membro e con forza glie lo spinse dentro. Mosse la testa del ragazzo seguendo il suo piacere, strattonandolo per i capelli. Ma presto non ci fu più bisogno che lo obbligasse con la forza, perché Light prese in mano la situazione, prendendo la sua erezione fino in gola, leccandolo per tutta la sua lunghezza.
L non riuscì a trattenere gemiti di piacere. Forse, in fondo, lo desiderava anche lui.
Si appoggiò ad un muro, trascinandosi dietro Light e riprendendo ad accompagnare i movimenti della sua testa con entrambe le mani, velocizzando il ritmo.
Vederlo così sottomesso non faceva che aumentare le sue voglie, la sua eccitazione.
Spinse in avanti Light facendolo cadere di schiena, e gli si avvicinò. Lo prese per il colletto della camicia, e lo sbattè sulla brandina della cella. Freneticamente slacciò i bottoni dei jeans e gli sfilo i pantaloni. Successivamente lo rivolto, mettendolo prono e iniziò a cercare bramosamente la sua apertura con le dita.
Una volta trovata provò a penetrarlo, facendogli emettere uno gemito di dolore.
Cercò la bocca di Light con la sua mano ficcandogli dentro le dita e facendogliele inumidire per bene.
Una volta umide, iniziò ad accarezzale l’ano del ragazzo, che muoveva i glutei voglioso, aspettando la penetrazione. Infilò un dito, poi due e poi tre, facendo velocemente avanti e indietro, tra le grida di piacere di Light.
‘Vediamo quanto mi desideri ora..’ sussurrò L schiacciando la testa del compagno sul materasso della branda, divaricandogli i glutei con una mano, pronto a penetrarlo.
Light piangeva sommesso senza farsi sentire. Sapeva bene che L stava abusando di lui, che non gli aveva creduto. Lo stava solo mettendo alla prova, probabilmente non sentiva la minima attrazione nei suoi confronti.
Per il momento gli sarebbe bastato, sperava che poi avrebbe capito.
L avvicinò il pene all’ano del ragazzo, puntandolo e dopo averlo sfregato un po’ su e giù tra i glutei del ragazzo, affondò.
Fu rapido e violento, facendo singhiozzare Light di piacere e dolore fisico, contemporaneamente.
Il detective si muoveva rapido, gemendo di piacere. Non aveva mai provato niente di simile con nessuna donna, ma sapeva che ciò che lo legava al ragazzo che si stava scopando era il fatto di essere il suo rivale. Di essere Kira.
Nessuno l’aveva mai scombussolato tanto, non si era mai imbattuto in nessuno con il quoziente intellettivo alto come il suo.
L usci di colpo dal corpo di Light, fremente. Con uno strattone violento lo girò supino e gli alzò le gambe. In questo modo, l’avrebbe penetrato più profondamente. Spinse violento il pene nell’apertura di Light, che riprese a gemere di piacere. Il fatto che lo stesse trattando come un oggetto lo feriva, ma paradossalmente lo eccitava in maniera indescrivibile.
L riprese il movimento, tenendo il suo compagno per le gambe, facendo leva, per spingere la sua erezione più in profondità possibile nel corpo del ragazzo.
Era al limite, lo sapeva, mancava poco all’appagamento totale.
Il detective iniziò ad urlare, sentendo l’orgasmo salire dal profondo e scuotergli le membra. In quel momento si era scordato del motivo per cui si stava scopando Light, voleva solamente godere.
Venne dentro di lui, e non appena ebbe finito, estrasse il pene e tirò la testa del ragazzo verso di esso, spingendoglielo in bocca, un’altra volta.
Gli fece assaporare il suo sapore, muovendogli la testa avanti e indietro, in preda a spasmi di piacere.
Quando fu pago, fece cadere Light sul materasso e si abbottonò i jeans.
‘Le probabilità che tu sia Kira sono salite al 7%’ Furono le sue ultime parole, prima di uscire dalla cella, lasciando Light in preda ad un pianto silenzioso.