CAPITOLO IV
Lily correva per il corridoio deserto, i suoi passi rimbombavano sul pavimento di pietra logora.
‘Evans rallenta!’ esclamò una voce alle sue spalle.
‘Malfoy lo so dov’è il vostro dannatissimo dormitorio, grazie!’ rispose lei acida al ragazzo che la seguiva, col fiato corto.
Svoltò a destra in fondo al corridoio e si trovò in un atrio spoglio. Si guardò intorno e raggiunse la parete alla quale tante volte era stata appoggiata.
‘Dannazione Malfoy, dimmi sta cavolo di parola d’ordine o la faccio saltare!’
‘Noi puoi entrare Evans..’ rispose il ragazzo gelido.
‘Che cavolo blateri? Io entrerò lì dentro che tu lo voglia o no!’ urlò lei di rimando, sfoderando la bacchetta e puntandogliela addosso.
‘E adesso sputa la parola d’ordine o ti maledico!’Il ragazzo la guardo con disprezzo e la fece spostare con uno spintone.
‘ Vendicatore Nero’E la parete si aprì.
La ragazza corse dentro, e si guardò intorno. Una lunga stanza di pietra, verde per il riverbero del lago sovrastante le si aprì alla vista.
Un camino spento e tavolini di pietra, decorati con i colori di Serpeverde, verde e argento.
Un ragazzo dai capelli neri era seduto su un divanetto all’altro capo della Sala Comune, la testa tra le mani.
‘Severus! Che diamine hai combinato!?!’ esclamò Lily, sollevata di vedere il ragazzo, ma allarmata per quanto era successo.
‘Lily? Che ci fai qui? Se ti scoprono.. Espelleranno anche te!’ rispose lui illuminandosi e alzandosi in piedi di scatto.
‘Che cosa? Espellerti? Qualcuno si prende la briga di spiegarmi cosa diavolo succede prima che perda la pazienza e affatturi entrambi?’ esordì la ragazza puntando la bacchetta alternativamente contro l’uno e l’altro.
‘Lily calmati.. Io.. Ieri sera..’ incominciò, ma s’interruppe, chinando lo sguardo sui suoi piedi.
‘Ha mandato a quel paese la Mcv Grannit.. E’ questo che sta cercando di dirti..’ concluse Lucius, freddo.
‘Come hai potuto? Sei anche Prefetto!’ disse la ragazza stupita, puntandogli lo sguardo addosso.
‘Io.. Non mi voleva far parlare con te Lily.. Le ho chiesto di chiamarti, ma non ha sentito ragioni.. Allora le ho detto che avrei dormito sul pianerottolo.. E poi..’ Severus era disperato, la ragazza shoccata.
‘La situazione è degenerata..’ concluse Malfoy, che sotto sotto sembrava quasi divertito.
‘Io.. Lily mi dispiace! Non avrei dovuto chiamarti in quel modo ieri! Non.. Non riuscivo a scendere e aspettare oggi.. Io..’
‘Severus, ti prego. Tu stai rischiando l’espulsione per una bambinata.. Si poteva benissimo evitare di arrivare a questo punto!’ disse la ragazza iniziando ad andare avanti e indietro per il locale.
‘E’ tutta colpa mia.. Non sarei dovuta andarmene in quel modo.. Io.. Vado a parlare con la Mc Grannitt.. Capirà..’
‘No Lily, non servirà. La decisione spetta a Lumacorno.. E’ lui il direttore di Serpev..’ esordì Piton, ma Lily lo zittì illuminandosi.
‘Allora problema risolto! Facciamo entrambi parte del suo patetico circolino! E in più.. Se ci parlerò io cederà! Devo trovare Lumacorno prima che sia troppo tardi..’Detto questo fece per uscire dalla Sala Comune in tutta fretta, confortata dalla possibilità di aiutare l’amico, ma qualcuno la trattenne per il polso.
‘Lily.. Lascia perdere.. Non me lo merito! Non dopo quello che ti ho fatto!’ disse Severus, gli occhi arrossati.
Aveva dormito poco? Aveva sonno?
O aveva pianto?
Gli occhi verdi caddero nell’abisso oscuro e sciolsero l’anima della ragazza.
‘Severus.. Non dire sciocchezze.. Non possono espellerti.. Io…’ Abbassò lo sguardo, non riusciva a fissare quegli occhi profondi che la attraevano come un buco nero cattura la luce.
‘Devo cercare Lumacorno..’ sfilò la presa e corse fuori, lasciando i due ragazzi alle sue spalle.
La parete si richiuse dietro di lei e Lily riprese la sua corsa contro il tempo.
Era in ritardo ingiustificato alla lezione, di Pozioni per altro.
Bussò alla porta e il professore la invitò ad entrare.
‘Diamine Evans.. Siamo in ritardo oggi?’ chiese.
‘Mi scusi professore, ho avuto un contrattempo.. Non si ripeterà..’ rispose, assumendo l’espressione di “cane bastonato”, che fece cedere l’insegnante.
‘Oh Lily cara.. Non ti preoccupare! Accomodati pure! Abbiamo incominciato il Distillato della Morte Vivente, ma sono sicuro che non avrai problemi a recuperare i minuti persi..’ aggiunse Lumacorno sorridendole amorevolemente.
La ragazza occupò il posto vuoto di fianco a Remus, che fece per parlare.
‘Dopo..’ gli bisbigliò e lui gli fece cenno affermativo col capo e continuò a lavorare.
Lily tirò fuori Pozioni Avanzate e lo aprì a pagina dieci, dove c’erano le istruzioni per preparare la pozione del giorno. Doveva eccellere in quella prova, per ammorbidire il professore con il quale avrebbe parlato alla fine della lezione.
Afferrò le sue radici di valeriana e iniziò a tagliuzzarle finissime, mentre con la bacchetta accese il fuoco sotto il calderone.
La prima tappa era far diventare il composto color ribes nero.
Buttò le radici nel calderone e si accinse a spremere il Fagiolo Sopoforoso. Seguì il consiglio datogli da Severus tempo addietro e nel farlo sorrise. Spremette il Fagiolo raggrinzito con il piatto del suo pugnale d’argento.
Questo liberò all’istante una quantità maggiore di succo e lo aggiunse alla pozione che divenne dell’esatto colore indicato dal testo.
Mescolò il composto alternando giri in senso antiorario con un giro in senso orario, differenziandosi da ciò che diceva il libro. Questo trucco l’aveva scoperto per caso, una volta che soprappensiero invertì il senso di rotazione. Per sua fortuna si era rivelata una brillante trovata al posto di un fiasco totale.
In meno di mezz’ora si mise alla pari degli altri e quando Lumacorno annunciò la fine della lezione il suo Distillato era rosa pallido, il colore richiesto ad un’esecuzione perfetta.
‘Signorina Evans! La migliore come al solito! 20 punti a Grifondoro!’ annunciò il professore entusiasta e la ragazza gli sorrise lusingata.
Al suono della campana ci mise più tempo del previsto a riordinare le sue cose e fece cenno a Remus di andare senza di lei.
‘Ti spiego dopo Luna..’ gli disse al volo e con un sorriso incerto l’amico sparì oltre la porta.
Lily titubante si avvicinò alla cattedra.
‘Professore..’ chiese in un tentativo di sembrare suadente.
‘Volevo parlarle due secondi.. Si tratta di Severus Piton…’Lumacorno alzò la testa dalla pergamena che stava leggendo e le sorrise affabile.
‘E che cosa vuole sapere del signor Piton, mia cara?’
‘Niente.. Volevo dirle di non essere severo con lui.. E’ colpa mia se è successo tutto questo trambusto.. Sono sicura che lei potrà capire..’ disse sorridendo e appoggiando i palmi delle mani sulla cattedra, scoprendo leggermente la scollatura, che il professore non potè fare a meno di notare.
‘Mia cara, suvvia! Piton è un alunno modello.. Non crederà mica che per una svista del genere io permetta che venga espulso?’ disse abbassando velocemente lo sguardo e ostentando indifferenza.
‘Minerva non era seria quando parlava di.. Espulsione.. Sono sicuro che sia stata la rabbia del momento a farla straparlare!’‘Comprendo benissimo professore.. Non avevo dubbi, lei coglie sempre nel segno..’ gli fece l’occhiolino e si voltò, lentamente, girardo per ultima la testa.
‘Arrivederci allora.. ‘E uscì, lasciando un imbambolato Lumacorno a bocca semi aperta.
Sì sentì disgustata di sé stessa.
*E’ per una buona causa.. Una buonissima causa..* si ripeteva mentalmente, cercando di provare meno ribrezzo di sé.
Spero vi piaccia! ^^
