Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

OCCHI DI GHIACCIO

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Serpe89
view post Posted on 17/2/2010, 12:15 by: Serpe89




Ho scritto la bozza di questa fan fiction quando avevo 13 anni (7 anni fa!)
e quando l'ho ritrovata, ho voluto ampliarla e metterla a posto perchè mi sembrava una bella storia... Per ora ho scrittto qualche capitolo ma per il momento posto solo il primo.

Fandom:Harry Potter
Rating:per tutti
Personaggi:Severus,Harry,Ron,Hermione,Silente,professori vari di Hogwarts,alcuni personaggi da me inventati
Genere:amore,avventura
Questa storia è scritta solamente per divertimento, senza alcuno scopo di lucro. I personaggi della saga di Harry Potter appartengono a J.K. Rowling.

TITOLO:OCCHI DI GHIACCIO


Capitolo 1
Un momento tanto atteso

Finalmente quel giorno era arrivato…
Severus Piton era seduto sulla poltrona del suo ufficio e scrutava con aria concentrata e pensierosa tutti gli scaffali dove erano riposti con cura pozioni e intrugli di ogni genere,sovente sgradevoli alla vista e che rendevano il locale ancora più oscuro e lugubre di quanto già non apparisse. Quella mattina Piton era però felice e sentiva il suo animo più leggero e sollevato, tanto che si avvicinò rapido alla finestra e con un leggero tocco di bacchetta fece spalancare le finestre,permettendo alla brezza mattutina di rinfrescargli il viso e a qualche raggio di primo sole di penetrare nel suo antro buio.
“Oggi anche il sole mi sorride”pensò Severus socchiudendo con piacere gli occhi per il riflesso della luce.
Tornò a sedersi dietro la sua scrivania con le spalle appoggiate allo schienale e rimase fermo così in attesa che lei arrivasse…
Dopo quelle che a lui parvero delle ore, ma che probabilmente erano solamente dieci o quindici minuti, sentì bussare con delicatezza alla sua porta.
Si alzò di scatto,improvvisamente consapevole di quello che lo attendeva dall’altra parte della porta,felice,agitato,ansioso,forse un po’ triste. Non riusciva a mettere d’accordo i suoi sentimenti, che si contorcevano all’interno della sua anima come piccole serpi attorcigliate.
Rimase per alcuni secondi immobile davanti alla porta senza avere il coraggio di aprire o di emettere alcun suono,come pietrificato di fronte ad un destino che ormai non poteva più evitare.
Facendosi forza chiese con voce apparentemente neutra:”Chi è?”anche se dentro di sé provava un irrefrenabile desiderio di urlare perché non riusciva più a contenere tutte quelle emozioni.
Una voce argentina rispose dall’altra parte:”Sono io….papà!”
Piton aprì lentamente la porta con le ginocchia che quasi tremavano per l’emozione.
Si trovò di fronte una bellissima ragazzina di quindici anni.
“Accidenti…come è diventata bella!”pensò subito Severus facendo spuntare il suo orgoglio paterno e rimase a guardarla per qualche istante non riuscendo a capacitarsi che finalmente, dopo quasi quattordici anni, aveva rivisto sua figlia.
Era piuttosto alta, con un fisico bello e longilineo,i capelli scuri esattamente come i suoi e lo stesso la pelle,chiara e delicata. Le labbra rosse e fini,ma ciò che più colpiva di lei erano gli occhi:grandi e azzurri come quelli della madre, ma profondi come i suoi e lo sguardo appariva tagliente come una lama di ghiaccio.
Rimase davvero interdetto di fronte alla bellezza della sua bambina, ormai adolescente, e pensò con forte gelosia a quanti corteggiatori doveva probabilmente avere e a quanto quel pensiero lo infastidisse terribilmente.
Finalmente rispose:”Ciao Corin, accomodati pure. Ti stavo aspettando…e non solo da oggi”disse abbozzando un sorriso”ma da molto tempo”.
Corin entrò con passo deciso nell’ufficio del padre richiudendo con delicatezza la porta alle sue spalle.
”Oh,papà non sai quanto ho atteso anche io questo momento…non aver mai potuto parlare con te per tutta la mia vita fino ad ora è stato un peso terriblie…certo, tu ci sei stato nel mio primo anno di vita, ma io non mi ricordavo neppure di te e l’unica immagine che abbia mai avuto è una foto che ho rubato dallo sgabuzzino di mia mamma e che ho nascosto perché lei non la vedesse…ho sofferto tanto senza un padre! Ma ora spero che riusciremo a rimediare!”
“Tua madre sa che sei qui?”domandò Piton dubbioso.
“In realtà no…le ho detto una bugia…però io non ce la facevo più…volevo conoscerti e non mi importa se per farlo sono dovuta scappare!”
“Tu però sai il motivo per cui tua madre non vuole che io ti veda?”
“Me lo ha detto solo tre anni fa…prima di allora mi aveva sempre rccontato che mio padre era morto quando avevo un anno a causa di una malattia incurabile…”
“Che cosa?!??!”la interruppe Piton con veemenza.
“Lo ha fatto per proteggermi…”
“Da cosa?”
“Da te….o almeno così sosteneva lei. Mi ha raccontato che quando scoprì che tu eri un Mangiamorte e che per di più eri coinvolto con tanti episodi di morti, tra cui quello dei Potter, non ci vide più dalla rabbia e decise di cacciarti di casa…e da allora non ti permise più di tornare,neppure per vedere me, perché riteneva che la tua presenza sarebbe stata un elemento negativo per la mia crescita. Io però mi sono informata su di te e ho saputo che fosti scagionato in Tribunale e che da allora collabori con Albus Silente…ho pensato che venendo qui avrei potuto constatare di persona come è realmente mio padre.”
“Allora non ti fidi di me?”chiese lui con una vena di preoccupazione nella voce.
“Non è così…devi però capire che la mamma non mi ha mai parlato bene di te. Perciò è proprio per questo che sono qui!Per comprendere chi sei realmente e per farmi un’idea mia di te, senza che sia qualcun altro a condizionarmi!In verità non sono del tutto convinta dal racconto di mia madre e poi sono rimasta molto colpita da una cosa…”
“Cioè?”
“Che Albus Silente ha fatto da garante per te,ti ha dato un lavoro, ti permette di insegnare ai suoi studenti…lui crede in te!E mi fido molto del giudizio di un grande mago come Silente…non avrebbe mai perso tempo con un uomo indegno! Però ora che sono qui voglio che mi racconti tutto! Voglio sentire la tua versione dei fatti!”
Piton guardò intensamente la figlia, poi fece un leggero sospiro:”Sarà una storia lunga…”
“Sono venuta qui proprio per ascoltarla!”ribatté pronta Corin.
“D’accordo…allora…come probabilmente sai, io e tua madre ci siamo conosciuti qui a Hogwarts.Io frequentavo il sesto anno e lei il quarto. All’epoca,come tuttora devo dire, ero un ragazzo riservato,amavo studiare,detestavo le compagnie chiassose,le persone invadenti e spesso preferivo starmene in solitudine piuttosto che con gente alquanto mediocre. Ero uno studente brillante,conoscevo molti più incantesimi dei ragazzi della mia età,alcuni dei quali inventavo io stesso. Tua madre era una bellissima ragazza della mia casa,Serpeverde. Fino a quell’anno di lei conoscevo poco o nulla, appena il nome e qualche futile notizia e le poche volte che ci eravamo parlati era per discutere di lezioni o compiti. In verità i Serpeverde non la consideravano granché e questo a causa del suo comportamento del tutto inusuale per una della casa. Era certamente scaltra e intelligente, ma era una ragazza estremamente socievole e aperta ad ogni tipo di esperienza. Aveva amici in tutte le case e non le importava minimamente se le persone che frequentava fossero Purosangue o Mezzosangue, come puntualmente facevano gran parte dei Serpeverde. Conosceva piuttosto bene anche Lily Evans,la futura madre di Harry Potter.
Ci iniziammo a frequentare quasi per caso…un giorno mi chiese se potevo darle un aiuto per studiare Pozioni e da quel giorno cominciammo a vederci,dapprima solo per studiare poi man mano, non so come, ma ci innamorammo…
“Tutta qui la vostra fantastica storia d’amore?Pensavo mi volessi raccontare qualcosa di più…”disse Corin tra il malizioso e il dispiaciuto.
“I dettagli non sono importanti ai fini della storia”disse Piton secco.”Comunque”aggiunse con tono più calmo “semplicemente con il tempo ci rendemmo conto che assieme stavamo bene,che eravamo felici…alla fine l’amore è fatto di piccole cose…un giorno lo capirai…Lei mi dava una gran gioia,mi faceva sentire meno solo,meno diverso e quando le ero accanto mi sentivo esattamente come tutti gli altri…solo un ragazzo!”
“Come era la mamma da giovane?”chiese Corin come incantata.
“Era a dir poco bellissima. In tutta la mia vita, devo essere sincero, non ho mai visto una donna altrettanto bella. E tu le assomigli moltissimo. Tanti ragazzi della scuola la invitavano ad uscire…insomma era molto richiesta! Quando iniziò a frequentarmi mi disse che era uscita con parecchi, ma che nessuno le era mai interessato veramente! Io invece le domandavo continuamente cosa mai ci trovasse in uno come me e lei mi rispondeva che io ero diverso dagli altri,intelligente e affascinante e che mi amava per quello che ero.
Io però, non sono stato con lei del tutto sincero in quegli anni e ancor oggi me ne pento. Le volevo bene e la amavo, ma le Arti Oscure esercitavano su di me un fascino incredibile. Le mentii molte volte assicurandole che mi ero allontanato dalla mia combriccola di futuri Mangiamorte, quando invece continuavo a frequentarli di nascosto. Quando mi diplomai fu facile per me inventarmi qualche bugia…lei doveva frequentare ancora due anni a Hogwarts e durante l’anno scolastico ci potevamo vedere solo saltuariamente,quando passavo a trovarla nei fine settimana. In quei due anni fui un Mangiamorte a tempo pieno. Sbagliai, ma ero giovane e pieno di rabbia verso il mondo…l’unica cosa bella era tua madre e non volevo farla soffrire. Appena finì gli studi ci sposammo e lei rimase molto presto incinta di te. Per un certo periodo ero riuscito a non farle sospettare nulla della mia doppia vita, celando il marchio, evitando certi argomenti e inventando mille scuse che, dopo un po’,cominciarono ovviamente ad essere sempre meno credibili. Così quando eri ancora molto piccola, cominciò segretamente a spiarmi e a cercare di cogliermi in flagrante. Ormai aveva il forte sospetto che fossi un poco di buono. Quando venne a sapere tutta la verità e tutte le atrocità che avevo compiuto decise di cacciarmi e io me ne andai perché lei aveva ragione su tutto…le avevo mentito per anni,facendole credere di essere un uomo che in realtà non ero. Presto mi resi conto dove mi aveva portato la mia follia…mi aveva privato di tutto ciò che c’era di bello nella mia vita e avevo per sempre macchiato la mia anima seminando morte e distruzione al servizio del Signore Oscuro. Caddi in una terribile depressione per diverso tempo, tanto che pensai più volte di farla finita e che non ne valesse la pena di vivere una vita così priva di senso. Poi un giorno incontrai Silente…chiesi il suo perdono,la sua misericordia, affinchè mi aiutasse a risollevarmi. Mi disse di dedicarmi al bene per te, per tua madre e per tutte le persone che avevo ucciso o rese infelici, privandole della gioia dei loro cari. E così feci…da allora combattei per ciò che era giusto, facendo la spia per Silente e mettendo ogni giorno in gioco la mia vita. Dopo la caduta del Signore Oscuro provai a riavvicinarmi a tua madre, ma lei non mi credette mai, forse perché troppo l’avevo delusa in passato. Ciò che più rimpiansi è che non mi permise mai di vederti dicendomi di essere un marito e padre indegno. Ormai sono molti anni che non la vedo…talvolta le ho scritto ma non ho mai ottenuto risposta. Ora che sei qui non sai come mi senta…era quattordici anni che aspettavo questo momento!”
Poi Piton tacque. Sul suo viso si leggeva tutta la tristezza di un padre che non ha mai conosciuto la propria figlia.
Anche Corin era immobile e silenziosa,mentre dall’angolo dei suoi occhi di ghiaccio spuntava una calda lacrima ricolma di amarezza.



Attendo con ansia commenti/critiche su storia,stile,etc.. :ciau:

Edited by Serpe89 - 4/12/2010, 17:09
 
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