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Mechanical Automatism

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QueenSeptiennaSnape
view post Posted on 18/1/2010, 22:10




Autore: queenseptienna
Titolo della serie: Mechanical Automatism
Fandom: ORIGINALE
Genere: Storico, steampunk, erotico, romantico
Rating del capitolo: PG13
Avvertenze: scene di sesso esplicite, slash, altri avvertimenti in corso d'opera
Indicazioni generali sulla trama: Billie è un automa piuttosto particolare, nel senso che non gli piace molto obbedire e quando lo fa, non è mai per caso. Il suo padrone, il Conte Pritch, chiederà consiglio al suo amico Edward per trovare un modo di dare una regolata ad un robot che non ne vuole saper di fare il maggiordomo come si deve. Peccato che sia così sexy, anche se è un automa...




Capitolo 1


-Lo uccido.-
-Non puoi ucciderlo, è un robot!-
-Non fa niente, è la stessa cosa!-
-Direi di no. Puoi minacciarlo di levargli le batterie… o di non oliargli le giunture-.
Questa “illuminante” conversazione si stava tenendo tra il conte Pritch e il conte Coole, in un café delizioso situato in Regent Street, a Londra. I due nobili stavano discutendo animatamente sul ragguardevole problema che Lord Pritch stava affrontando da un po’ di giorni a quella parte, una questione di una certa gravità che poteva portare conseguenze piuttosto gravi, se la cosa si fosse sparsa all’esterno delle mura della sua casa.
-Ti ripeto che semplicemente mi ignorerebbe. E’ troppo intelligente e questo mi preoccupa alquanto, troverebbe un modo per staccare la spina a me, quell’indecente!- borbottò Michael Pritch, storcendo la bocca del viso un po’ smunto. –Non ha funzionato nemmeno quando ho minacciato di venderlo o di riportarlo indietro dal costruttore! Mi ha risposto che il Sig. Moore mi avrebbe cacciato a fucilate.-
Lord Edward Coole si grattò il naso con la punta di una delle sue dita metalliche e nascose un sorriso divertito. –Almeno sei andato da Moore?-
-Naturalmente, mi offendi!- ribatté oltraggiato l’uomo biondo.
-E…?- il tono allusivo di Coole era tipico di colui che pregustava una sonora batosta.
-Niente.- Michael fissò la tazza di the con aria da funerale –E’ inorridito alla sola idea e mi ha messo alla porta grazie al suo robot personale. Rammento che mi abbia detto che piuttosto che riprendersi quel malefico automa indietro avrebbe rischiato la gogna e mi avrebbe rifilato una schioppettata su per il mio nobile deretano. Non c’è più rispetto, che diamine!-
-Eh, già già.- commentò l’altro, nascondendo il ghigno che si stava formando sulle sue labbra dietro alla propria tazza di fine porcellana –Davvero un fatto increscioso.-
-Ma ora come faccio! Già da quando il povero Burns è morto tutto è diventato un incredibile problema, ma da quando ho Billie in casa è decisamente peggio!- uno sbuffo melodrammatico sottolineò la difficile situazione. –Ebbene, non posso nemmeno ordinargli di prepararmi i vestiti! Ora, tu conosci bene le mie inclinazioni, ma comprenderai che è difficile sapere come comportarsi quando il tuo nuovo maggiordomo, un androide per di più, non ti vuole portare il cambio d’abiti perché secondo lui nudo sono meglio. E’ imbarazzante!-
A quel punto le labbra di Edward tremolavano quasi per lo sforzo profuso nel non scoppiare a ridere sguaiatamente in faccia all’amico.
E dire che l’automa Billie, considerata la sua corazza estetica, non era affatto male, anzi. Di aspetto delicato, non troppo alto, capelli neri e un paio di occhioni verdi che avrebbero fatto girare la testa persino ad uno di quei mutanti che vivevano nella Zona dei Bassifondi Fognari nei pressi del Tamigi, non certo noti per la delicatezza dei loro modi. Il problema nasceva nella sua personalità… di norma i costruttori che fornivano automi, garantivano al 100% all’acquirente la possibilità o meno di attivare la funzione del carattere, che in ogni caso era impostato in maniera amabile e non distruttiva per gli esseri umani che sarebbero gravitati intorno al robot. Invece no. Per qualche strana ragione, l’automa Billie pareva possedere una personalità così differente, da farlo sembrare quasi umano. Già di suo poteva quasi esserlo in tutto per tutto, visti i passi da gigante della tecnologia, ma a quel punto era troppo.
-Magari quando torni a casa, ti aspetta nel letto.- sghignazzò Coole senza trattenersi e il povero Michael si strinse la radice del naso un po’ sporgente.
-Sarebbe capacissimo di farlo. Ho una terribile voglia di svitargli i bulloni e metterlo a pezzi dentro una scatola.- borbottò il conte, traendo dall’interno della giacca il proprio portafoglio, depositando in un piattino la somma per pagare la consumazione. –E’ delirante.-
-Se fossi in te, mio buon amico.- fece Edward alzandosi e stiracchiandosi leggermente –Lo asseconderei, giusto per vedere dove è disposto ad arrivare. Potresti sempre minacciarlo di sabotargli i circuiti.-
-Non credo, non dorme mai e sembra rendersi sempre conto se in tasca ho meno un cacciavite.-
-Allora, mio caro, temo proprio che tu debba trovare una soluzione dove tu non vuoi andare, ovvero fra le sue amorevoli braccia di ferro.- Il conte Coole si calcò in testa la bombetta e diede una gentile pacca su una spalla dell’altro e se andò, uscendo dal locale.
Con un sospiro, Michael Pritch fece la medesima cosa, constatando fra sé che prima di rotolarsi nel letto con quel robot ninfomane, lo avrebbe sbullonato per bene e ficcato dentro una dannata cassetta da minuteria per riparare le ruote del carro!


continua...


Edited by QueenSeptiennaSnape - 24/1/2010, 14:01
 
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view post Posted on 18/1/2010, 22:19
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Erede Universale del prof. Snape

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Mi mancava il robot perverso nella collezione.
Non ti scrivo di continuare perchè immagino già che la stai continuando.
Vediamo fino a dove si spinge il tipo.
 
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QueenSeptiennaSnape
view post Posted on 18/1/2010, 22:20




U_U ma ammetti che i miei pg non si sparano nelle palle dall'angst XD
 
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view post Posted on 18/1/2010, 22:21
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Ci mancherebbe.
 
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QueenSeptiennaSnape
view post Posted on 24/1/2010, 14:00




Capitolo 2



Imbarazzante.
Quella era l’unica parola con cui Pritch poté definire la faccenda: tornato a casa, Billie lo aveva accolto con quel sorrisino malizioso che sembrava avere perennemente stampato in faccia. Lo aveva fatto accomodare, lo aveva aiutato a togliersi la giacca, premurandosi di toccarlo il più possibile e già a quel punto il conte rimpiangeva la cassetta degli arnesi.
In seguito il robot lo aveva persino aiutato a sedersi in salotto, lo aveva messo ben comodo con i piedi posati su un pouf e gli aveva infilato il Times fra le mani, promettendogli con tono suggestivo che presto gli avrebbe portato un the caldo per rinfrancarlo della giornata pesante.
Michael avrebbe desiderato arrotolare il giornale e picchiarlo su quella testa di ferro. Giornata pesante? Sfotteva pure! Diavolo, era un nobile, il massimo dello sforzo che poteva fare era andare al club ed annoiarsi con Coole.
Billie gli aveva rifilato un sorriso allusivo ed era sparito nelle cucine, tornando più tardi con il vassoio con il the. Gliene aveva versato una tazza, ci aveva soffiato sopra sempre guardandolo negli occhi e gliel’aveva posata in grembo.
-Fate attenzione, Milord. Scotta.- lo aveva persino avvertito.
Bene, avances a parte, Michael trovava lo stesso la situazione imbarazzante, poiché Billie si era seduto sul tappeto ai suoi piedi ed aveva appoggiato la testa sulle sue gambe, come un cucciolo obbediente.
Il conte si chiese perché era così tanto idiota e non lo scacciava. No, lui era molto più stupido della media, così in quel momento si ritrovò a bere the, leggere il giornale e alternativamente accarezzare i capelli neri dell’automa. Avrebbe giurato che ogni volta mugolasse contento.
Si disse che se mai Edward lo avesse visto in quel frangente, avrebbe riso in maniera sguaiata fino alla fine dei suoi giorni.
-Il padrone ha bisogno di qualcosa?- mormorò l’automa, quando ebbe finito di bere e fu passato un po’ di tempo.
-Sì, che la smetti di fare il cane da salotto e ti decidi a fare il maggiordomo.- lo rimbeccò l’interpellato, mettendo un po’ troppa acidità nella voce. In seguito poté giurare di aver visto il robot prodursi in una smorfia ferita.
-Porto subito via il vassoio.- rispose l’automa alzandosi in piedi e rassettandosi i calzoni. –Se Milord mi desidera sono nello sgabuzzino.-
Pritch lo fissò interrogativo, ovviamente sentendosi già in colpa di averlo preso a male parole. Oh santo cielo, cosa aveva da recriminarsi? Era solo un robot!
-Nello sgabuzzino? E perché, se è lecito sapere?- domandò, posando il quotidiano su un tavolino adiacente alla poltrona.
Billie si inchinò leggermente, perfettamente efficiente. –Miss Tender, la governante, ha tentato nuovamente di smontarmi, signore. Devo provvedere alla mia auto-riparazione, se non desiderate perdere il denaro speso per acquistarmi.-
Ecco, poche parole e quell’affare era già riuscito a farlo sentire in colpa. –Sarà mia cura comunicare a Miss Tender di non farti a pezzi.-
-Ve ne sono grato, signore.- rispose Billie, inchinandosi per l’ennesima volta e sparendo miracolosamente ad eseguire il resto dei suoi doveri.
Michael sospirò stancamente e si infossò dentro la poltrona, allungando un braccio solo per servirsi di un sigaro già pronto. Lo accese con un cerino e ne aspirò una boccata, godendo nel farsi rotolare il fumo sul palato.
Considerò che si era dimenticato che mutanti e robot non andavano molto d’accordo fra di loro. Si rammentò che Coole, da quando era per metà fatto di ferraglia, aveva avuto necessità di allontanare la sua governante per evitare di farsi smontare le viti durante la notte. E dire che lui sperava che la donna-seppia tentasse di entrare nelle sue stanze per un romantico incontro.
Michael emise una risatina nell’immaginare Edward rincorrere per i corridoi della propria casa una governante munita di otto tentacoli al posto delle gambe.
Le sue elucubrazioni furono interrotte da un forte frastuono proveniente dal piano inferiore, che lo fece schizzare in piedi alla velocità della luce e correre alla porta. Con ancora il sigaro stretto fra le dita, si affacciò alla balaustra di marmo del pianerottolo e spalancò gli occhi per lo spavento: Billie era riverso a terra, mentre Miss Tender era in piedi vicino a lui, brandendo soddisfatta una padella in ferro di dimensioni ragguardevoli.
Ma la cosa che più di tutto spaventò Michael e gli fece saltare i gradini due a due era la chiazza di liquido pericolosamente somigliante a sangue proveniente da sotto la testa di Billie.



continua...
 
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try-try
view post Posted on 24/1/2010, 17:19




giuda ballerino
donna seppia, ti arrostisco in padella se non te la smetti cavolo!
bellissimo aggiornamento cava
 
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QueenSeptiennaSnape
view post Posted on 24/1/2010, 19:12




Il "giuda ballerino" mi ha fatto stra lollare XDDD
Grazie cara U_U :wub:
 
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Redshine
view post Posted on 25/1/2010, 21:32




Vorrei un Billie anch' io, dove si comprano?!?
Bella questa fic :) complimenti
continua presto!!
 
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QueenSeptiennaSnape
view post Posted on 25/1/2010, 21:33




Magari si comprasse XDDDD grazie mille :)
 
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8 replies since 18/1/2010, 22:10   47 views
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