Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Anche uno sbaglio può farci incontrare

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Snape_smolly
view post Posted on 27/9/2009, 13:25




PREMESSA (DA LEGGERE!):
OK, Sono totalmente impazzita. Ma questo forse si sapeva. Sono arrivata a scrivere e pensare questa fanfiction tempo fa, in preda ad un raptus di perfetta follia(trauma da esame di Latino), lasciando per altro da parte tutto quello che devo scrivere e che ancora non ho concluso!!!Dovrete quindi scusarmi in anticipo per tutto quanto. E’ uno dei miei primi esperimenti di fanfiction originale, e riguarda me(l’unica cosa che cambia è l’età) e l’attore Garrett Hedlund(non so se qualcuno l’ha mai sentito…di solito tre quarti delle presone che incontro non riesce nemmeno a capire il nome!!!comunque lo spiego nella storia chi è)spero sia comunque accettabile (risarcisco comunque i poveri diavoli che vomiteranno…promesso)…un bacio, by Snape_Smolly

ANCHE UNO SBAGLIO PUO FARCI INCONTRARE

CAP I:L’ incidentale incontro
-MAMMAAA!dove sono le mie valigie???mamma, SIAMO IN RITARDO!Miseriaccia, dovevo farmi presentare una bella occasione di perdere l’aereo proprio oggi?MAMMA-
Sofia era una diciottenne come ce ne erano tante nel paese di Borgo San Lorenzo, ma quel giorno era diversa da tutte le altre, e infatti doveva partire per New York, dove aveva l’occasione di passare un mese pieno. Non era molto alta, e portava i capelli a caschetto, di un biondo scuro che a lei non piaceva. Nascondeva gli occhi azzurri sotto gli occhiali da sole e masticava una gomma molto nervosamente.
-Calmati, siamo in perfetto orario.- le rispose la madre, borbottando poi qualcosa del tipo: “questi figli, non si capiscono più…e poi gli occhiali di prima mattina alle sei a cosa le servono?”.
L’aeroporto di Pisa era stracolmo di persone e la confusione era tanta. Sofia aspettava impazientemente che annunciassero il suo volo, che doveva partire verso le undici. Al suo Check la perquisirono a causa della collanina a forma di gatto che si era dimenticata di togliere. Per fortuna l’aereo non era pieno, e la fila era più ridotta rispetto ad altri voli. Si sedette vicino ad un finestrino, e poco dopo una ragazza, che a occhio e croce aveva la sua età, si sedette accanto a lei.
-Ciao!- salutò cortesemente la nuova compagna di volo.
-Ciao- fu la secca risposta.
-Nervosi per caso?- chiese di nuovo la vicina.
-Sì, abbastanza perché: 1) non sono mai stata a New York; 2)devo fare un corso speciale sul cinema e la cosa mi emoziona abbastanza…abbastanza tanto…- e si girò verso il finestrino.
-Io invece sono a New York per mia cugina: è in vacanza lì-
-Mi fa piacere saperlo…-disse Sofia senza neanche voltarsi. Fine della conversazione. Nessuna delle due parlò infatti per tutto il viaggio.
L’aereo atterrò all’aeroporto in perfetto orario, e Sofia era meno agitata di quando era partita. Recuperò la sua roba, miracolosamente salva e intatta, a differenza di migliaia di bagagli che ogni giorno la gente perdeva. Si stava avviando al taxi che avrebbe dovuto accompagnarla in albergo, quando si scontrò con un giovane con un paio di enormi occhiali da sole e un cappello calcato in testa. Conseguenza:tutti e due a terra a pancia all’aria, e le valigie sparse per terra.
-Ehi, attento a dove metti i piedi- gli gridò Sofia arrabbiata, mentre cercava di rialzarsi.
-Ehi, sei tu che non sai guardare dove vai, tappettina- rispose ancora più innervosito l’uomo, scattando in piedi.
-Io non sono tappa!!attento a chi parli, idiota- s’infervorò la ragazza:quanto gli dava noia essere chiamata così da uno sconosciuto…e inoltre aveva appena deciso che lo odiava….
-Abbassa la cresta, hai scontrato la persona sbagliata-
-Ah, sì? E chi saresti?
Con questo il giovane si tolse gli occhiali. E Sofia rimase completamente di sasso: come era possibile?. Davanti a lei c’era Garrett Hedlund, l’attore che aveva fatto Murtagh, Patroclo; davanti a lei c’era lui e lei gli aveva dato dell’idiota e aveva pensato che l’odiava….perchè lo era!come poteva essere così odioso????
-E adesso che rispondi?...sei molto irritante-
-dimmi, trovi molto irritante solo me o tutte le ragazze in generale?-
-te di sicuro più degli altri, ma in generale tutte…Ciao ciao-
Sofia rimase di stucco e se ne stette bloccata per cinque minuti buoni; poi il clacson del taxi lì vicino suonò forte e la ragazza si riscosse, prese le sue valigie e andò. Fu così che la sua vacanza/studio ebbe inizio.
 
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• Shin ~
view post Posted on 27/9/2009, 13:40




Mi piace come inizio...^^
E in effetti non ho mai sentito parlare di quell'attore... .-.
Però sono andata in cerca di immagini...u.ù
Davvero molto carino... :fiore:
Spero aggiornerai presto Sofia...*-*
 
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QueenSeptiennaSnape
view post Posted on 29/9/2009, 20:46




Non male, aspetto il seguito per sbilanciarmi^^
 
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Snape_smolly
view post Posted on 30/9/2009, 16:40




Ecco qua il secondo capitolo!!!

CAP II:New York, nuove compagne e scuola
New York era chiassosa e piena zeppa di gente. Certo, era una città enorme. Il suo albergo era semplicemente favoloso; infatti Sofia scese dal taxi a bocca aperta: davanti a lei c’era un bellissimo hotel a cinque stelle. Apprese dal portiere, un giovane molto alto, che qui vi avrebbero preso posto tutte le ragazze che come lei dovevano andare a questa scuola di cinema. La scuola, apprese inoltre, si trovava proprio a due passi da lì, nella strada parallela a quella, e quindi né Sofia né le altre avevano bisogno della metropolitana per raggiungere il luogo di studi. Per lei era tutto fantastico,compresa la camera: finalmente poteva avere un letto tutto suo, bello, grande e comodo (e scoprì che tirando una maniglia da sotto il letto ne veniva fuori un altro), una televisione al plasma, il frigobar e un bellissimo bagno; di certo era il più bell’ Hotel in cui era mai stata in vita sua, e si chiese perché dovevano mantenere le alunne di una scuola così bene. Sistemò con cura la sua roba nell’armadio, poi uscì nel corridoio per fare un giro. Nella hall dell’albergo trovò tre ragazze che avevano all’incirca la sua età:la ragazza seduta su un puff aveva corti capelli neri e portava gli occhiali, quella che era seduta per terra davanti a lei aveva fluenti capelli castano scuro e molto ricci, quella invece più a sinistra, seduta su una poltroncina, era una biondina che pareva poco più alta di lei, con tanti braccialetti e ciondoli al braccio destro.
-Scusate- si intromise timidamente Sofia –voi siete qui per il corso sul cinema?-
-Certo- rispose la biondina- Io sono Chrstine e tu?-
-Sofia, piacere di conoscerti-
-Anche per me-
-Io invece sono Romy!-
-Piacere-
-E io sono Esther-
-Dove sei alloggiata, Sofia?-
-Camera 306, sono sola-
-Noi due- disse Esther, indicando lei e Christine- siamo state messe insieme…camera 310, che non è tanto lontana dalla tua; anche Romy è stata messa vicino: camera 308…è capitata da sola anche lei!-
-Sono contenta di sapere che siete vicino…Romy, perché non ti trasferisci da me, che ho un letto in più?! Da dove venite?-
-Io sono olandese…e mi farebbe piacere avere una compagna di stanza- disse Romy.
-Io invece vengo dalla svezia- rispose Christine.
-Io sono canadese…-
-Io sono italiana invece…siamo un bel gruppo eterogeneo no?-
-Sì. Da quello che so siamo circa una quindicina, e veniamo da un sacco di posti diversi- le spiegò Crhistine.
-Ma sono già arrivate tutte?-
-Non credo, non abbiamo visto nessun’altra qui…però dovrebbero arrivare tutte entro domani pomeriggio…sai, i corsi iniziano lunedì-
-Avete già visto la scuola per caso?-
-Ancora no, ma potremo andarci insieme, che ne dite?-consigliò Romy.
-D’accordissimo- accettarono in coro le altre tre.
Pochi minuti dopo le quattro compagne si trovavano davanti ad un grosso edificio mezzo di vetro, con bel cartello dorato “Scuola J.F. Kennedy, cinema e teatro”.
-Che figata- eclamò Esther –andiamo a dare un’occhiata, così magari troviamo anche i nostri orari!-
Avevano in tutto tre corsi, che si sarebbero prolungati per 4 settimane: Recitazione, Regia, Effetti Speciali. Presero un depliant e poi si sistemarono a sedere sugli scalini appena fuori dalla scuola per leggere a voce alta quello che c’era scritto. “La scuola J.F.Kennedy è una delle migliori per iniziare i giovani al cinema e al teatro. Ha in progetto molti scambi, come i corsi estivi per giovani provenienti da tutto il mondo, che possono provare a capire il cinema e magari provare a intraprenderne la strada iscrivendosi alla scuola per i corsi ordinari. Vi sono tre corsi principali negli scambi estivi:Recitazione (prove di interpretazione di testi semplici/medi), Regia(apprendimento nozioni principali su come si crea il copione di un film, provini ecc) e ed Effetti Speciali(basi per produrre gli effetti speciali di un film/animazione). Infatti tutti gli studenti dovranno essere informati su ogni sfumatura di quello che è il cinema per poi comprendere meglio una pellicola. I vari gruppi non devono superare la ventina. I corsi ordinari sono divisi in tre anni e comprendonoi tre corsi principali, ma molto più approfonditi, con tanto di corso di specializzazione, e poi anche visite sui set di film importanti, corsi di Costumi, prove pratiche di montaggio, ripresa, doppiaggio di film, corsi intensivi di sport quali pugilato, kung fu e karate, imparare l’uso delle controfigure e come farne a meno, lezioni di paracadutismo, viaggi, corsi di cultura generale di vari paesi”
-Quindi noi impariamo le nozioni di base, poi se vogliamo, ci possiamo iscrivere alla scuola e facciamo i corsi per tre anni???-
-Esatto.-
-Wow!chissà quanti studenti ci sono!l’edificio è enorme-
-Già. Certo però che di cose ce ne sono da imparare…fare l’attrice deve essere proprio complicato. Però non vedo l’ora che comincino i corsi-
-Anche noi-
Le altre ragazze arrivarono entro la mattina successiva. C’erano Rosaline e Johanna, due gemelle di Londra; poi Carmen, una morettina dell’argentina molto buffa; Angela, da Berlino; Liyanne, la più piccola del gruppo con diciassette anni, da Marsiglia;Mailu e Chan dalla Cina centrale;Masha da San Pietroburgo e infine Luena, dal Kansas.
Fecero tutte e tredici conoscenza nella grande Hall dell’albergo, e divennero un gruppo affiatato sin da prima dell’inizio della scuola.
Ma i fatti interessanti dovevano ancora venire.

 
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• Shin ~
view post Posted on 9/10/2009, 16:57




Bel capitolo anche questo...^^
Aspetto il prosshimo...XD
Chissà che ci sia una svolta...*-*
 
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Snape_smolly
view post Posted on 28/10/2009, 11:11




grazie mille Shin per il commento...almeno so che c'è qualcuno che mi sostiene...thank you

Capitolo III:Quando la scuola diventa imbarazzante

Il lunedì mattina Sofia era pronta molto presto. Era eccitata. Anche Romy, trasferitasi nella sua camera con entusiasmo, era quasi pronta. Sofia finì di sistemarsi i capelli con una molletta e poi insieme a Romy e ai suoi inseparabili occhiali scese nella sala della colazione. Aspettarono le altre, che arrivarono poco dopo di loro, e tutte insieme presero posto in un bel tavolo circolare.
-Pronte per il grande momento??-domando Sofia. Ci furono come risposta molti borbottii eccitati che però non avevano un vero e proprio senso.
-Immagino di sì- si rispose quindi da sola.
La scuola inziava alle 8 e mezzo, e finiva alle una, con un intervallo nel mezzo. Tredici titubanti ragazze si fecero avanti nell’enorme atrio, come aspettando segnali da chi sa chi o chi sa cosa. Poi una donna piuttosto rigida d’aspetto si avvicinò a loro a grandi passi facendoli echeggiare con i suoi tacchi. Era una donna molto elegante, con un bel completo che si intonava perfettamente con la sua figura. Sembrava sulla quarantina, dritta e con gli occhi severi.
-Voi siete del gruppo estivo?-
-Sì, signora- fu la risposta.
-Bene, allora seguitemi. Io sono la vostra insegnante di recitazione. Attenzione, non sfiorate niente:dietro a me e basta-
La donna prese a camminare con piglio diciso, e il gruppetto dietro.
L’aula dove le portò era molto spaziosa, e sembrava quasi una sala di danza. C’erano specchi, strumenti, sedie, un pianoforte e dei banchi.
-Questa sarà la vostra aula di recitazione. Ora farete un breve test perché io possa capire che tipo di persona siete. Quando avrò finito di correggere questi brevi test, proverò a fare un piccolo esperimento: in base al tipo di persona, assegnerò ad ognuna un attore, con il quale si dovrà confrontare, dovrà parlare delle sue esperienze, come recita, i suoi criteri, come sceglie un film. Dovete in pratica passare un po’ di tempo insieme tutti i giorni, intanto che proviamo le vostre capacità espressive-
Così il test cominciò. Dopo il test la professoressa (che scoprirono si chiamava Perkins), spiegò al gruppo un po’ di cose, tipo il metodo di lavoro ecc. Un po’ come il primo giorno di una normalissima scuola. Alle 9 e mezzo Sofia conobbe anche la professoressa di Regia, la signora Lehman, e alle undici il professor Donovan, quello del corso di effetti speciali.
Circa verso mezzogiorno tornò la signora Perkins.
-Devo dire che ho fatto più veloce del previsto a correggere i vostri test, e ho già preso una mia decisione. Tuttavia comunicherò domani con chi sarete in coppia, mentre ora vi ridarò i vostri test con il mio giudizio e voi mi dovete dire se siete d’accordo con il mio pensiero-

-E’ stato bello, il primo giorno, no?- chiese Mailu.
Romy, Chan e Sofia annuirono energicamente.
-Sono eccitata dall’idea di poter finalmente conoscere un’attore. Ci pensate?- continuò Mailu, alzando il tono della voce.
-Già-
A pranzo scommisero per scherzo sui possibili attori che sarebbero capitati a ciascuna di loro, mentre mangiavano un’ottimo pranzo a base di una pizza curiosamente buona, molto curiosamente buona, dal che Sofia dedusse che ci doveva essere un cuoco italiano o comunque sufficientemente intelligente da poter preparare una pizza all’italiana pur essendo in america.

Una ad una le ragazze si videro assegnare un’attore da strapazzare di domande. Alla fine della mattina dovevano passare dalla presidenza a conoscere il loro “partner”. Sofia era l’ultima e anche la più agitata di tutte. E, appena entrò, la sua agitazione si fece realtà: doveva fare coppia con Garrett Hedlund. Merda. Dopo la figura che aveva fatto all’aeroporto, non voleva avere a che fare con lui per un pezzo, e adesso se lo ritrovava davanti!diventò rossa, come se avesse appena preso fuoco.
-E io dovrei stare con lui?-
-E io devo stare con questa tappettina?-
-No!-
-NO!-
-Non fa per me-
-Non lo reggo-
-E’ una ragazza insopportabile-
-Mi odia-
-Anche lei-
-Non ci posso stare-
-Non ce la faccio-
-Non è adatto, mi troverò malissimo…l’ha detto, che mi odia!-
-e lei pure-
-Sono contenta, perché sei insopportabile-
-Te di più, sei solo una sanguisuga-
-Sanguisuga a chi. Sta’ zitto e pensa per te!!!-
-senti chi parla…-
-BASTAAA!- l’urlo della preside sovrastò le loro voci che si stavano facendo sempre più alte.-voi non volete stare insieme no??allora vi costringerò io. Con il bene o con il male, voi due vi sopporterete, e alla fine diventerete amici…-
-Ma signora preside, è…-
-tutto è possibile!-
-Ma noi…-
-Niente ma, o così, o così-
-Cavolo-
Con quest’ultima parola ripetuta più e più volte, Sofia uscì dalla presidenza, pensando che questa vacanza si stava per trasformare in un inferno…

 
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