Eccomi quì con una piccola Shot...*çç*
Si lo so, dovrei continuare la mia Fic anzichè scrivere altre cose... .-.
Maaaaa...ho avuto l'ispirazione per questa piccola cosa...u.ù L'ispirazione per la mia FF è finita già per il cesso...ç__ç
Ciemmecu
Ho scelto quel titolo perchè:
Prima di tutto perchè stavo ascoltando una sinfonia al pianoforte mentre scrivevo... *ringrazia il pianoforte e Beethoven*
Secondo perchè ho pensato che tutte le parti scritte in corsivo facessero parte di una "sinfonia d'amore".
Finito di parlare del titolo... .-.
Vorrei passare ad altro... .-. Innanzitutto dedico questa FF a tutte utenti del Forum...*-*
In particolare:
A Vale
[Sivra]. Con cui ho fatto un pò amicizia e con la quale ho in corso una Fic...XD
A Irene.
[~la nuit romantique] Perchè ho scoperto di avere molte cose in comune con lei
*la casa-libreria-con-vasca-enorme è ormai pronta caVa...XD*
A Ely.
[snapEly] perchè la adoro...*-*
A Vale. [Ashley Snape] perchè è così simpaticosha...^w^ *assale*
Ho conosciuto anche altre ragazze del forum, e con altre invece ho solo scambiato qualche chiacchiera in tag, altre invece non le conosco nemmeno...^^''
Spero comunque che a voi tutte possa piacere questa piccola FF...^w^
*rotola via*
Buona Lettura
Sinfonia d'Amore
Cento passi.
Li avevo contati uno ad uno.
Dall'istante in cui il mio piede si sollevava da terra e restava sospeso in aria per qualche secondo, al momento in cui cadeva, con un tonfo sordo, sul pavimento gelido per poi risalire nuovamente.
Un ciclo, che si era concluso al centesimo passo.
Ero ferma immobile - i piedi ben saldi a terra - davanti ad una porta in legno robusto, la maniglia in acciaio aveva la forma di un serpente attorcigliato.
Ero indecisa e agitata.
Non sapevo proprio cosa fare.
Perchè il destino ce lo creiamo noi.
Con le nostre scelte.
Con i nostri gesti.
A piccoli passi, uno davanti all'altro.
Con infinita lentezza.
Con costante certezza.
Ed io sono arrivata fin quì.
Ho scelto te.
Ho amato te.
Dall'altro lato della porta, in una stanza buia e stretta, seduto - quasi sicuramente - in una poltrona sgualcita e polverosa si trovava la persona che amavo più di qualunque altra cosa al mondo.
La vita. La morte.
Non mi spaventavano se in sua compagnia.
Di nulla m'importava se non di lui.
Di quell'uomo così freddo, ostile e sarcastico.
Di quell'uomo così pieno d'amore, gentile e premuroso.
Due maschere.
Due facce della stessa medaglia.
Avevo imparato a conoscerlo, ad accettarlo e ad amarlo.
Perchè l'amore con lui, era inevitabile.
La sua personalità, così forte e coraggiosa, mi aveva strabiliato e affascinato.
La sua personalità così debole e indecisa mi aveva toccato nel più profondo.
Era stato inciso il suo nome.
Nel mio corpo.
Nelle mie viscere.
Nella mia anima.
Nelle mie vene.
Nel mio cuore.
Tutto di me parlava di lui.
Tutto di me agognava a lui.
Era come una calamita che mi attirava a se.
L'amore è vorace e famelico.
Ti distrugge l'anima.
Si insinua fin nelle viscere del tuo corpo e non ti da vie scampo.
Ti aggredisce con una violenza distruttiva.
Si lascia cullare dalle tue braccia esili.
L'amore non conosce confini.
L'amore resiste anche dopo la morte.
Ama. Ama. Ama.
Perchè senza l'amore, non c'è vita.
Severus Piton.
Era quello il nome della persona che tanto amavo e che tanto desideravo.
Era una persona.
Era un corpo.
Era un'anima.
Era mio.
Si, perchè le sue braccia forti mi avevano stretto al suo corpo infinite volte.
Perchè le sue labbra avevano accarezzato dolcemente ogni centimetro della mia pelle.
Perchè il suo profumeto aveva inebriato la mia mente.
Perchè io lo avevo sfiorato, toccato, baciato.
Lo avevo fatto mio. Mi aveva fatto sua.
Una sinfonia.
Una scoppiettante melodia.
La sento vibrare nelle vene.
La sento risuonare nella testa.
Forte. Veloce. Calma.
Ascolto il tuo nome,
Severus.
Spalancai la porta con enfasi.
Appena lo vidi tutte le mie incertezze, le mie insicurezze, svanirono.
Era seduto sulla solita poltrona.
La testa leggermente inclinata verso destra.
I capelli lunghi e neri gli coprivano una parte del viso.
Le palpebre chiuse.
Le braccia incrociate sul petto.
La gamba destra era accavallata alla sinistra.
In quella posizione era così seducente.
Mi avvicinai con lentezza, ero convinta stesse riposando, perciò non volevo far rumore. Non volevo svegliarlo.
Ma non appena fui a pochi passi da lui, Severus aprì gli occhi e mi attirò a sè. Con un gesto rude e veloce. Sentii il mio cuore esplodere.
Quel semplice gesto così virile mi aveva fatto fremere.
Mi ritrovai fra le sue braccia.
Le mie ginocchia appoggiate alla poltrona sfioravano le coscie di lui.
La mia mano destra era appoggiata ad una sua spalla, la mano sinistra invece teneva fra le dita una ciocca dei suoi capelli.
Un turbine di emozioni dilagarono sotto la mia pelle.
Furtive e voraci.
Sentivo le sue mani attorno al mio bacino.
Mi mancava il respiro.
Le sue labbra.
Il suo profumo.
Erano parte di me ormai.
Mi accarezzò dolcemente il viso.
Le sue dita sfiorarono peccaminosamente le mie labbra.
Sorrisi estasiata dalle sue attenzioni.
Piano si avvicinò a me e mi baciò.
La mia bocca contro la sua.
Era quello ciò che desideravo ardentemente.
Stare senza di lui mi era impossibile.
Da quando era entrato nella mia vita, i momenti passati lontani da lui mi sembravano vuoti.
Era entrato dentro di me e mi aveva presa completamente.
Anima e corpo.
Allontani piano il viso da me, fermi il nostro bacio.
"Ti amo", mi sussurri all'orecchio.
Mi sento sciogliere al solo udire quelle parole.
"Anch'io Severus, anch'io".
Siamo una cosa sola.
Anima, mente e corpo, uniti per l'eternità.
Un tuo sorriso è la mia gioia.
Ti amo. Ti amo. Ti amo.
Solo questo nient'altro.
La mia vita con te è diventata completa, intera e unica.
Le tue labbra nuovamente sulle mie.
Il nostro momento.
Nostro.
Nostro per sempre.
Edited by • Shin ~ - 14/9/2009, 22:47
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