Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Jealousy, Siamo gelosi quando vediamo l'altro troppo perfetto e noi troppo imperfetti. (G. Soresina)

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Lete Lyoness
view post Posted on 20/5/2009, 23:15 by: Lete Lyoness




Ok ragazze, non resisto... AGGIORNO!

Grazie mille a tutte e due!
:kissino:

Capitolo 3
Hogwarts, 6 giugno 1996, sera tardi
Perdita scese lentamente le scale fino ad arrivare alla propria sala comune. Era quasi deserta, eccezione fatta per un paio di ragazzini del primo anno e qualche spaurito studentello.
Meglio così. Odiava i luoghi affollati, tutta quella gente che invadeva il suo spazio vitale. Forse aveva esagerato con Potter ... no, non aveva esagerato.
Quel ragazzino riusciva a tirare fuori il lato peggiore di lei. Peggiore ... insomma, uno dei peggiori.
I suoi genitori, già. Chissà se avrebbe rivisto i signori Jones a fine scuola.
Alzò le spalle. In fondo, che importava? Lì o da un’altra parte non avrebbe fatto differenza. In fondo poteva sempre contare sulla complicità di Malfoy, Zabini, Parkinson e di tutti gli altri per passare l’estate fuori casa. E per i soldi poteva sempre rivolgersi agli Adams. Era certa che non le avrebbero negato nulla. Tutto però dipendeva dai Jones.
-Adams, il Preside ha chiesto di vederti.-
Ecco la risposta. Erano stati più veloci del previsto.
Non lo aveva sentito avvicinarsi. Beh, in fondo non aveva mai sentito Piton avvicinarsi alle sue spalle.
Avrà preso lezioni dal Barone Sanguinario?
Seguì la veste svolazzante del professore di Pozioni fino al gargoyle di pietra, aspettando che apparisse la scala. Era già stata nell’ufficio del Preside due volte. Una volta al primo anno con i Foster –o i Powell?- per spiegare al Preside la sua situazione e un’altra il terzo anno. Gazza era riuscito a sorprendere un gruppo di Serpeverde mentre rubava Whisky Incendiario dalla cucina. O meglio, Daphne, Pansy e Blaise rubavano Whisky Incendiario dalla cucina e dal Preside per la ramanzina c’era finita solo lei.
Ovviamente. Ma almeno ne è valsa la pena.
Le vacanze di Natale del terzo anno nella residenza invernale dei Greengrass le sognava ancora.
Ecco le uniche volte che aveva incontrato il Preside. Fra l’altro la prima volta erano stati i Foster a parlare e la seconda solo lui mentre lei subiva la ramanzina.
Ramanzina ... ancora un po’ e le faceva i complimenti! Vecchio rimbambito ...
La parete di pietra scricchiolò piano mentre appariva la scala che conduceva alla presidenza. Piton, senza voltarsi, iniziò a salire le scale, muto e pensieroso.
Come al solito. Forse aveva una paresi facciale.
Che il Preside avesse notizie sui Jones? Mancavano poche settimane alle vacanze estive e in quei giorni sarebbe dovuta arrivare la lettera. Scontata, certo, ma almeno la avrebbero dovuta spedire. E forse i Jones erano abbastanza esibizionisti da mandarla al Preside invece che direttamente a lei.
-Vieni pure Perdita ... gradisci un’ape frizzola?-
Silente era ... il solito. Alto, magro e pazzo. Malfoy non aveva tutti i torti a dire che era il peggior Preside che Hogwarts avesse mai avuto. Con il sorriso da ebete che aveva adesso stampato sul volto e l’ape frizzola in mano perdeva tutta la sua credibilità.
Decisamente.
Come diavolo faceva uno COSI’ ad essere il Presidente del Wizangamot, il Tribunale Supremo dei Maghi? Il Ministero assomiglia sempre meno all’istituzione guida del mondo magico e sempre più a un manicomio ...
-No, la ringrazio Preside ... -
Silente la scrutava attento attraverso i piccoli occhiali a mezzaluna.
La ragazza si sedette sulla sedia davanti a Silente, mentre Piton restava in piedi vicino alla finestra dello studio, visibilmente impassibile. Perdita tremò leggermente. Il sorriso di Silente si era allargato. Brutto segno.
-Allora, come va?-
Perdita si voltò verso la finestra da dove era provenuto un brusio di disapprovazione. Piton evidentemente non aveva gradito la domanda.
-Bene ... -
In fondo era solo stata convocata da un Preside psicopatico e un mago con problemi relazionali era alle mie spalle. Potrebbe andare peggio? Perdita rifletté un attimo… Ah sì ... domani aveva Cura delle Creature Magiche.
Odiava questo mondo.
-Sai perché sei qui?-
-Immagino che ... -
Perdita pensò attentamente alle parole da dire. Il Preside del Wizangamot! Non poteva rischiare di fare brutta figura. Velocemente riformulò i suoi pensieri sperando di fare una buona impressione.
-Forse perché ... -
Bella domanda ... perché?
Perdita sospirò, abbassando la testa. Accidenti, per una volta che poteva far bella figura davanti al Preside non sapeva cosa dire. Di sicuro si sarebbe rigirata tutta la notte nel letto a pensare frasi intelligenti che avrebbe potuto usare ... almeno glielo avessero detto prima si sarebbe preparata qualche risposta ad effetto!
-No, non lo so.-
Un altro brusio alle sue spalle.
Che Piton stesse diventato un cavallo?
Silente continuò a fissarla con gli occhi azzurri vispi e indagatori.
-E’ arrivata la lettera dei Jones e ... non tornerai da loro.-
Perdita sorrise. Finalmente si era liberata di quei molluschi! Dovevano proprio scrivere al Preside? Non potevano mandare un gufo a lei e basta come tutti gli altri?
-Bene, allora tornerò in istituto.-
Tanto a ottobre faceva i diciassette anni e tanti saluti a questa cazzata dei genitori affidatari.
Calò il silenzio.
Lei ODIAVA i silenzi imbarazzanti.
Almeno quell’anno voleva evitare la solita ramanzina del moralista di turno sul perché non riuscisse a stare con la famiglia affidataria per più di undici mesi consecutivi. Prima le curatrici dell’istituto, poi Millicent, poi Mary ... Basta adesso!
-C’è altro?-
-Veramente sì.-
Ecco, lo sapeva. Aveva sempre detto che Potter portava sfiga e adesso ne aveva la conferma.
-Il professor Piton ti ha parlato stamani, prima di pranzo ... -
Perdita sorrise sollevata. Niente ramanzina! Evviva!
-Sì certo, mi ha riferito tutto.-
-E non hai niente da dire?-
Gli occhi della ragazza fissarono Silente per poi voltarsi dubbiosa verso il professore.
-Riguardo cosa?-
Lentamente iniziò a stringere la mano attorno alla spalla destra. Odiava quel tipo di conversazione.
-Riguardo la nostra conversazione, ovviamente ... -
Il tono di Piton era più strascicato e impaziente del solito. La conversazione. Certo.
No ...
Qualcosa non quadrava ...
La conversazione l’avevano già avuta, cos’altro doveva dire?
-Non capisco ... cosa dovrei dire?-
Parlò in modo veloce, quasi isterico.
Ok, Piton era suo padre.
E allora?
-Forse vorresti avere delle spiegazioni su ... -
-Spiegazioni?-
Perdita si afferrò decisa la spalla destra. Dovevano essere impazziti.
Silente cercò con gli occhi Severus che, in tutta risposta, alzò gli occhi al cielo. Glielo aveva detto che non voleva sapere niente.
-Sarai curiosa di sapere perché ... -
-Cosa? Chi, io? No, no, no! Affatto! Va bene così! Perché?-
-Perchè sarebbe una reazione naturale.-
Piton si era pericolosamente avvicinato alla sedia dove era seduta Perdita.
E cosa si aspettava? Che gli sarebbe saltata al collo e si sarebbe messa a piangere chiamandolo papà? O forse che gli avrebbe sputato in faccia riversandogli addosso un sacco di astio e magari uno schianteismo o due?
Avanti! Siamo seri! Quella era Hogwarts, non “Magici intrighi” ...
-E allora? A me va bene così, non si preoccupi ... -
E, soprattutto, non si faccia venire inutili, insignificanti, ridicoli sensi di colpa!
Un altro scambio di occhiate fra l’insegnante e il Preside fece presagire alla ragazza il peggio.
Per favore ... ?
-Bene, visto che la pensi così non sarà un problema per te andare a vivere dal Professore ... -
-Cosa?-
La voce nasale della ragazza rimbombò in Presidenza per un po’, guadagnandosi le proteste dei ritratti degli altri Presidi.
No, non aveva capito bene.
Doveva non aver capito.
Cercò di riacquistare velocemente la calma.
-Scusi Preside, ma non capisco ... -
-Ascoltami bene Adams ... Ho avviato la richiesta dell’affidamento qualche settimana fa e le influenti conoscenze del Preside hanno permesso di accelerare i tempi delle pratiche. Da questo preciso istante, ovvero da quando i Jones hanno smesso di esercitare la loro potestà su di te, sei affidata a me.-
Piton aveva parlato con voce atona e fredda, come quando spiegava gli ingredienti per una sostanza.
Perdita si voltò verso di lui, scandalizzata.
-Professore, la ringrazio per l’interessamento, ma non è necessario, davvero. E poi pensi che situazione assurda verrebbe a crearsi! Cosa penserebbero i suoi colleghi?-
E i suoi compagni?
La sua povera reputazione ...
Iniziò ad accarezzarsi la spalla convulsamente. No, quello era solo un brutto sogno.
-La questione è molto più delicata di come appare, Perdita. Questo non è dovuta ai sensi di colpa di Severus-
-Affatto...-
E per fortuna, altrimenti non lo avrebbe più riconosciuto! L’ultima cosa di cui aveva bisogno era avere un ex-genitore pentito e appiccicoso in casa.
Perdita sospirò, lasciando che un piccolo sorriso preoccupato le aprisse le labbra.
-E allora? Qual è il problema?-
-Lui ti sta cercando.-
Dal tono profetico usato da Silente Perdita riuscì a capire che doveva essere un personaggio molto importante.
Speriamo sia il batterista delle Sorelle Stravagarie ...
-Ehm... e lui, questo lui, sarebbe ...-
La voce di Piton si era fatta terribilmente vicina.
-Tu-sai-chi.-
-No, non lo so! Altrimenti non lo avrei chiesto!-
...
-Adams, fingi almeno di concentrarti. Il problema è il Signore Oscuro.-
Certo, adesso era tutto molto, molto più chiaro.
Piton sembrava nervoso. Più del solito almeno. Meglio parlare direttamente con Silente che era meno ... meno ... Salazar aiuto! Era in una stanza con due pazzi. E degli stupidi ritratti irritanti.
-Preside, so che Lei-sa-chi è problema per la comunità magica ma ...il mio problema invece qual è?-
Brutto presentimento ... brutto presentimento...
Silente chiuse un attimo gli occhi, sospirando mentre Piton, ormai impaziente, iniziava a guardarsi attorno nervoso.
-Lo stesso, Perdita, lo stesso.-
Non potevano proprio essere un pochino più esaurienti?
-Certo, anch’io faccio parte della comunità magica e quindi ... -
-No! Adams, l’Oscuro Signore cerca TE!-
Sì, certo ...
Piton si era messo davanti alla sua sedia con aria terribilmente seria e arcigna.
-Vi sembra forse che abbia una cicatrice sulla testa, occhiali e divisa Grifondoro? Bene, allora ci vuole Potter! Lui è il ragazzo prescelto, il bambino sopravvissuto e tutto il resto no? Beh, che oltre alla fama si prenda anche un po’ di lavoro! Lo ha già sconfitto una volta, farlo una seconda sarà uno scherzetto ...-
Sempre se era vero che fosse tornato come affermava Potter ... La Gazzetta e il Ministro erano sicuri del contrario ma quest’estate a casa Malfoy il padre di Draco faceva strani discorsi ... era convinto che fosse tornato. Aveva convinto anche lei visto che è difficile che Malfoy dia ragione a Potter però ... boh, non si era mai posta il problema ... perché NON è un SUO problema!
Piton ghignò continuando a fissare negli occhi la ragazza.
-Non serve a niente Potter. Ciò che cerca sei tu.-
Perdita si alzò piano, fissando con gli occhi pieni di terrore Piton.
No, non poteva essere vero.
Tu-sai-chi voleva Potter, non lei.
Voleva dominare il mondo, conquistare il potere, essere il padrone nell’universo magico ...
Lei l’unica cosa che chiedeva era di raggiungere i diciassette anni. Viva. Se possibile.
Lentamente si portò dietro la sedia, continuando a stringersi la spalla destra. Ormai poteva sentire bene le unghie premere sulla pelle attraverso la stoffa.
-Io? No no no! Vi state sbagliando! Che se ne fa di me? A che gli servo io? No, no, no! Potter! Vuole Potter! Consegnamoglielo! Che problema c’è? Io, assolutamente ... -
-Smettila Adams, sei terribilmente patetica ... -
Piton fissò con disprezzo la Serpeverde, immerso nei suoi pensieri.
-Preside, è uno scherzo vero?-
-Adesso calmati Perdita. Vedrai che andrà tutto bene.-
-Tutto bene? TUTTO BENE? Tutto bene un bezoar! Il mago più potente e pericoloso del mondo mi cerca per non so quale motivo e lei dice che andrà tutto bene?-
-Secondo te davvero il Signore Oscuro perderebbe tempo con te?-
Perdita si bloccò di colpo.
Giusto.
Piton aveva ragione.
Quel ragionamento non faceva una piega!
Cosa se ne faceva il più grande mago di tutti i tempo di una come lei?
Non aveva poteri speciali, non era brava a scuola, non era nulla di importante!
-E allora cosa ... chi?-
... dove quando come perché?
Silente superò nel silenzio della stanza Piton fino ad appoggiare la propria mano su quella della ragazza.
-I suoi seguaci. I Mangiamorte.-
Benissimo. Questo cambiava tutto. Non era il più potente mago oscuro di tutti i tempi a volerla ma la sua banda di fanatici che faceva tutto il lavoro sporco.
Fantastico ...
-Ma ... ma perché ... ?-
-Vogliono una cosa che ti è capitata accidentalmente in possesso. A te basterà consegnarcela e non ti accadrà niente.-
Tutto qui?
Allora forse non era ancora morta!
-Cosa? Qualsiasi cosa! Non c’è problema! Basta chiedere! Qual è l’oggetto?-
-A questo non posso rispondere ma non temere. Severus si prenderà cura di te e ti spiegherà tutto.-
Il professor Piton?
Che cosa c’entrava lui in tutta questa storia? Perché non le dicevano subito qual era l’oggetto? E perché le aveva detto che era suo padre? Per facilitare l’affidamento? Probabile, ma perché? Anche se fosse stato un, anzi, il miglior Auror del Ministero non ce la avrebbe fatta contro i Mangiamorte! Ed era solo un insignificante professore di Pozioni ...
E anche un po’ gracilino a dirla tutta ...
Piton e Perdita si fissarono per un po’ mentre Silente continuava a ripetere che “andrà tutto bene”.
Non era per niente sicura.


Ok, capitolo corto ma si piegano un pò di cose, no?
 
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134 replies since 14/5/2009, 20:33   1704 views
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