Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Jealousy, Siamo gelosi quando vediamo l'altro troppo perfetto e noi troppo imperfetti. (G. Soresina)

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acquadilete
view post Posted on 14/5/2009, 20:33 by: acquadilete




JEALOUSY


Siamo gelosi quando vediamo l’altro ai nostri occhi troppo perfetto e quando ci sentiamo troppo imperfetti.


(G. Soresina)




Capitolo 1

Hogwarts, 6 giugno 1996
-C’è altro?-
La ragazza strinse con più forza la spalla sinistra, spostando annoiata di tanto in tanto il peso da un piede all’altro, mentre attendeva una risposta. Guardava senza interesse le pareti annerite del Laboratorio di pozioni. L’aria era pesante, di un colore grigiastro. Paciock. Certamente Paciock ne aveva combinata un’altra delle sue nella lezione di prima. Stupido Grifondoro.
Piton alzò appena un sopracciglio, scorrendo velocemente i temi dei Serpeverde del primo anno. Ottimi, ovviamente.
Severus socchiuse gli occhi, fissando la sagoma della ragazzina davanti a lui.

***

Spinner’s End, 28 settembre 1981

-A cosa iochi?-
-Non sto giocando, sto lavorando.-
Severus appoggiò un altro compito sul tavolo e si sistemò meglio sulla poltrona, sperando che il prossimo della pila che lo attendeva fosse migliore.
La bambina si avvicinò alla poltrona e iniziò a scalarne il bracciolo.
-A cosa iavori?-
-Correggo i compiti di quelle teste di legno dei miei alunni.-
La piccola ridacchiò mentre Piton, dopo aver lasciato un profondo solco rosso su un compito, senza staccare gli occhi dalla lettura, afferrava i pantaloni della bimba rimettendola in equilibrio da una posizione alquanto precaria.
-Chi ciono?-
La piccola, ormai appollaiata sul bracciolo, cercava disperatamente di vedere le scritte martoriate dalle note di correzione.
-Studenti, apparentemente, ma è più probabile che siano troll sotto copertura da quello che leggo.-
La bambina ricominciò la scalata giungendo ormai al punto più alto dello schienale da dove aveva una perfetta visuale dei compiti oltre la spalla del professore.
-Non venire a piangere da me se cadi e ti rompi qualcosa.-
-Gnò!-
La bimba continuava a fissare quei tratti neri, per lei ancora incomprensibili, quando Piton decise qual era la valutazione più adatta per “quello”.
-Cos’è?-
-Uno zero.-
La bambina ci pensò un po’ su prima di gridare nell’orecchio del professore tutti i suoi dubbi.
-Cos’è uno zero?-
-Un numero.-
Piton prese l’ennesimo compito ricominciando attentamente a correggere, sorvegliato da dietro le spalle dalla bambina che, anche se non capiva nulla di quanto scritto, lanciava un gridolino di gioia ogni volta che il professore cancellava, sottolineava o aggiungeva qualche parola.
I compiti dei ragazzini del primo anno non erano mai facili da correggere, in particolare il lavoro risultava difficile se le due Case in questione erano Serpeverde e Tassorosso.
Piton scrisse qualcosa in cima al foglio per poi rianalizzare gli errori riportati.
-Cos’è?-
-Un cinque.-
La piccola si afferrò saldamente a una spalla del professore per non cadere a causa dello sbilanciamento comportato dai suoi continui movimenti .
-Cos’è un cinque?-
-Un numero.-
-Ma allora il cinque e lo zero ciono la ciessa cosa?-
Severus ripose il foglio sul tavolo di fronte a lui, trascinandosi dietro la bambina che cadde fra la schiena del professore e lo schienale della poltrona, ridendo divertita.
-No, non sono la stessa cosa.-
Con infinita pazienza, dovuta alla stanchezza e alla tarda ora che però, a quanto pareva, non avevano affatto intaccato la vitalità della bimba, Severus la alzò di peso, facendola sedere di traverso sul bracciolo della poltrona.
-Perché?-
-Te lo spiegheranno quando imparerai Aritmazia.-
La piccola strinse le labbra, nella classica espressione che assumeva da arrabbiata e iniziò a tirare fastidiosissimi pugnetti e calcetti nella poltrona, minando la poca pazienza rimasta al docente.
-Ti basti sapere che i cinque vanno a Serpeverde e gli zero a Tassorosso.-
-Chi sono Ciempeverde e Ciasociosso?-
-Due delle quattro case di Hogwarts.-
-Cos’è Hogwarts?-
Piton appoggiò sulle proprie ginocchia il compito, guardando la bambina. Tanto valeva tagliare corto, in quello stato era impossibile fare una correzione decente.
-La scuola di Magia e Stregoneria d’Inghilterra, il luogo dove vengono iniziati all’arte della magia tutti i giovani maghi e le giovani streghe. Forse un giorno ci andrai anche tu.-
-Gnò!-
-Perché no?-
La piccola fissava con profondo astio la pergamena che Piton aveva tenuto in mano fino a un attimo prima.
-Non voio che poi tu mi iovini i disegni!-
Severus sospirò, ricominciando a correggere, o meglio, a riscrivere il compito.
-Vediamo se almeno hai imparato qualcosa. Tassorosso?-
-Zero!-
-Eccellente-

***

-No. Puoi andare.-
La Serpeverde sorrise, abbassandosi a riprendere la borsa dei libri. Perfetto! Sarebbe riuscita ad arrivare in Sala Grande in tempo per il dolce. Sempre che Tiger non lo avesse già finito tutto.
Il professore iniziò a riordinare i fogli sparsi sul tavolo. Beh, era stato facile. Più facile del previsto. Eppure l’aveva guadata negli occhi mentre glielo diceva. E cosa aveva visto? Sorpresa. Sentimento logico da provare in un momento del genere. E poi? Disinteresse. Si sarebbe aspettato almeno un po’ di curiosità, qualche domanda per avere maggiori informazioni. Possibile che non volesse chiedergli altro?
-Sei sicura di non dovermi chiedere altro, Adams?-
L’alunna si voltò piano, accarezzandosi la spalla sinistra e fissando negli occhi l’insegnante di Pozioni.
-Veramente sì, una cosa ci sarebbe, Professore.-
Piton stiracchiò un sorriso, assottigliando gli occhi. Lo sapeva.
-I miei compagni di Casa mi chiederanno sicuramente per quale motivo mi ha trattenuta in classe e forse anche qualche insegnante si sarà accorto della sua assenza a inizio pranzo. Sarebbe meglio fornire la stessa versione per non destare sospetti… che cosa dovrò dire? L’idea della punizione non mi sembra molto valida visto che i miei voti nella sua materia ultimamente sono ottimi e del tema che ci ha riconsegnato oggi ho preso una E! Ed era anche la simulazione del G.U.F.O. per di più!-
La ragazza sorrise soddisfatta, aumentando la presa sulla spalla. Una E! Era il terzo voto ottimo di pozioni che prendeva in quel mese! La sua media aveva appena subito una drastica impennata verso l’alto.
Piton riflettè un attimo… certo, l’ultima cosa che avrebbe voluto fare in quella situazione sarebbe dare informazioni a quegli impiccioni dei suoi colleghi.
-Diremo che volevo informazioni sulle fonti che hai adottato per il tema-
-Bene. Buona giornata.-
Al debole gracchiare della porta, Piton chiuse gli occhi e si concesse un sospiro contrariato.
No, quella ragazzina non gli piaceva per niente. Come tutti gli altri del resto. Tutte le altre teste di legno che immancabilmente gli toccavano. Quasi tutte. Comunque tempo sprecato. Sapeva che quella storia gli avrebbe fatto solo perdere tempo. Fin dall’inizio. Ormai però non c’era nulla da fare. Almeno, l’aveva presa bene. Albus sarebbe stato contento.
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-Ehilà, Perdita!-
La ragazza sobbalzò appena fulminando con lo sguardo la mora che le si sedette di fianco. Odiava quegli stupidi scherzi. Che cosa c’era di divertente nel darle uno scossone mente mangiava sovrappensiero il budino? Uno scherzo da idioti immaturi. E infatti Goyle rideva davanti a lei.
-Pansy, che vuoi?-
Al ringhio contenuto della compagna di casa, Parkinson le si sedette vicino, afferrando il cucchiaio di Draco e immergendolo nel budino di Perdita.
-E’ questo il modo di salutare un’amica?-
-Scusa, non volevo offernderti!-
Ma era quello il modo di trattare il suo budino?
Pansy in fondo non era così male. Certo era superficiale, egocentrica e snob ma...
Ok. Era insopportabile. Però la sua Villa in Irlanda era un sogno. Per tornare in quel posto avrebbe sopportato qualsiasi cosa.
Finito di leccare bene il cucchiaino, passando maliziosa lo sguardo su Malfoy e Zabini, Pansy si voltò di nuovo verso la compagna di stanza.
-Certo se fossi arrivata prima in Sala Grande avresti trovato anche una fetta di torta e adesso non saresti qui a consolarti con un budino.-
-A me il budino alla zucca piace ... -
Se davvero secondo lei era così disgustoso, allora perché stava mangiando il suo?
-Ti dispiace?-
-Ma no, figurati! Serviti pure! Ormai non ne avrei più mangiato!-
Stupida troia ...
Pansy ridacchiò mentre Daphne, preso il cucchiaino di Millicent, imitava la compagna di casa e assaliva l’ultimo budino ancora intatto sul tavolo Serpeverde.
Perdita sospirò cercando di mantenere la calma.
Avevano una vaga idea di cosa fosse l’igiene?
-Pansy ha ragione Perdita.-
Blaise si era sporto un po’ in avanti sul tavolo, lasciando perdere la Gazzetta del Profeta che leggeva Draco.
La ragazza allontanò disgustata da sé il budino, portandolo a centrotavola.
-Prego Zabini, fatti pure avanti. Ne vuoi anche tu?-
Tanto ormai era diventato immangiabile.
-Perché sei arrivata in ritardo?-
Malfoy la stava fissando con quei suoi spettrali occhietti grigi.
Aveva catturato anche l’attenzione del Principino. Uao, che giornata fantastica.
-Perché ti interessa Malfoy? Non ho fatto niente di male!-
Draco lasciò cadere la frase mentre il solito ghigno divertito gli appariva in volto. Perdita lo aveva conosciuto il primo anno. O meglio, Draco aveva conosciuto lei. L’aveva trovata subito interessante. L’aria antipatica e il carattere servizievole della compagna di Casa non facevano altro che mettergli in buonumore. E poi era stata la prima a essere smistata Serpeverde, casa alla quale aveva più volte dimostrato di appartenere. E poi ...
Ok ... Gli serviva qualcuno che gli facesse i compiti di Incantesimi.
Soprattutto questo.
-Cosa hai fatto in aula di Pozioni, da sola, con Piton? Poveraccio, gli sei saltata addosso?-
Millicent e Goyle ridacchiarono sottovoce all’unisono.
I soliti ritardati.
Perdita si voltò lentamente verso il tavolo dei professori ma il suo sguardo fu catturato da un paio di occhi neri. Nott. Theodore Nott, il solitario serpeverde, ascoltava la loro conversazione. Strano che li stesse ascoltando, stava sempre per conto suo. Malfoy trovava Nott molto simpatico e i due parlavano spesso assieme ma nonostante questo non era mai voluto entrare nel suo gruppo.E dire che avevano tante cose in comune ...
Le Corvonero che si portano a letto, ad esempio.
Lentamente la ragazza distolse lo sguardo, accarezzandosi con malavoglia la spalla e raggiungendo con lo sguardo il tavolo in fondo, quello dei professori. Lui non era sceso a pranzo. Brutto segno. Dopo quello che le aveva detto, era proprio un brutto segno.
Zabini stava dicendo qualcosa, un’altra battuta scema presumibilmente, ma Perdita lo interruppe senza accorgersene e tornò a fissare Malfoy.
-Voleva solo avere delle informazioni sul tema, tutto qui ... -
-A proposito di temi ... -
Ecco, lo sapeva.
Ma è fuori discussione.
-Tranquillo Malfoy, i temi di Incantesimi saranno pronti per il pomeriggio ... ma per quelli di Cura delle Creature Magiche ti conviene trovare qualcun altro. Io lo farei volentieri, lo sai, ma non sono molto brava in quella materia, lo dico per il tuo bene ... -
-Li farò io, come al solito ... -
L’occhiata languida che Daphne riservò a Zabini fece presagire a tutti i presenti che il giovane Serpeverde avrebbe dovuto ripagare lo sforzo della compagna di Casa con altrettanto sforzo.
Più fisico che mentale però ...



Storia in lavorazione da quest'estate finalmente giunta a pubblicazione!
Allora... vorrei precisare un paio di cose:
Come avrete certamente notato c'è un nuovo personaggio. Una ragazza. Sarà una Mary? Spero di no... inizialmente infatti volevo creare una storia senza trama ma con solo degli episodi tipici vissuti da una Mary Sue ma che non finivano proprio bene per la protagonista (una specie di anti-Mary Sue). Poi volevo fare un'altra storia che analizzasse il rapporto di Piton con alcuni personaggi (Harry, Eileen, Tobias, Lily, Lucious, Narcissa,...) e alla fine è venuta fuori questa storia.
Untimo avviso!
Come avete visto in questo capitolo, ho inserito dei flashback. Beh, ce ne saranno molti altri! Vi avviso perchè consco persone a cui non piacciono le prolessi ("tanto valeva fare una storia tutta nel passato!") mentre io le trovo funzionali per spiegare alcuni atteggiamenti. E poi è sui ricordi che si forma il carattere, o no?
Proprio a causa di questi spostamenti temporali ho inserito nella storia le varie date, così, se avete presente la linea del tempo della Rowling, sarà più comprensibile!
Bene, credo di aver detto tutto...
Grazie mille!!!

Lete
 
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