Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

L'amica Serpeverde, Abbiate pietà!XD

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.:Alice:.
view post Posted on 24/3/2009, 18:17




Questa è la mia prima fanfiction, perciò siate clementi! :(
Comunque l'idea è quella di una nuova protagonista, Jay, che si aggiunge all'avventura di Harry, Ron e Hermione....


CAP.1 : Il risveglio

Una risata folle, un lampo di luce verde, il viso divertito di una donna e un'improvvisa angoscia che si sommava al dolore di essersi resa conto di ciò che era successo... Ma non poteva essere, non era solo una bellissima favola, la magia? Eppure dalla sua mano era uscito all'improvviso un altro lampo di luce, rosso questa volta, ma la donna era sparita.
Un odore di bacon e uova la svegliò doclemente... Jay aprì gli occhi, con le immagini del suo incubo che erano ancora impresse nei suoi occhi. Più che un incubo era un ricordo. Il ricordo di come aveva scoperto di essere una strega. Il ricordo di come i suoi genitori erano morti. Lei era piccola, aveva dieci anni, compiuti da appena due mesi, e ora ne aveva diciasette. Ma ricordava benissimo... Era una sera di luglio, tutti erano già partiti per le vacanze e mancava poco anche alla loro partenza. Lei e i suoi genitori avevano deciso di fare una passeggiata. Jay era rimasta indietro a vedere un gioco che le piaceva tanto in una ventrina. Stava raggiungendo i suoi genitori dietro l'angolo ed era arrivata appena in tempo per vedere una donna che puntava qualcosa contro i suoi genitori...una bacchetta.Un lampo verde improvviso, delle grida e la bambina si rese conto che i suoi genitori erano morti. La donna non l'aveva vista subito, ma poichè la piccola gridò e le corse incontro, lei non potè trattenere una risata folle, la stessa che aveva udito poco prima della luce verde. E così, d'improvviso dalla mano di Jay era usicita una luce rossa che andava in direzione della donna, ma lei era sparita. Per fortuna aveva ancora un membro della famiglia, suo fratello grande, già maggiorenne e aveva continuato a vivere con lui. Ma dopo un mese si era presentato alla porta di casa un uomo molto bizzarro, che nonostante il caldo indossava un lungo mantello nero e aveva raccontato ai due fratelli chi era veramente Jay. Il mago si chiamava Remus Lupin, aveva un aspetto da uomo vissuto, ma il suo tono di voce e i suoi modi di fare erano dolci e gentili.
Chiuse gli occhi. Non le piaceva ricordare quella donna, quella risata. Eppure il suo volto era stampato nella sua mente. Gli occhi neri, circondati da profonde occhiaie, il viso pallido e smorzato,che nascondeva una grande bellezza probabilmente sparita da tempo, i capelli ricci e lunghi, un po' lasciati cadere sulla schiena, un po' raccolti sopra la testa.
Bellatrix Lestrange. Così si chiamava quella donna. Lo aveva scoperto dopo quattro anni dall'accaduto. E stava aspettando il momento di reincontrarla da sette lunghi anni, per avere vendetta. E il momento, se lo sentiva ed era anche ovvio, era vicino. L'odore si fece più intenso. Si sentivano dei passi lontani arrivare dalle scale. Dopotutto Bellatrix Lestrange era una delle maggiori e più fedeli seguaci di Lord Voldemort. Ma ancora non capiva perchè avesse ucciso i suoi genitori... forse perchè erano Babbani e lei si annoiava... il pensiero la disgustò non poco.
La porta della camera si spalancò ed entrò la signora Weasley reggendo un vassoio con la colazione. All'improvviso il ricordo e la concretezza di ciò che era successo la notte prima giunsero, macabri, ma reali: la perdita di Malocchio, l'orecchio di George, la battaglia sulle scope, l'arrivo alla Tana.
"SignoraWeasley, non doveva scomodarsi, sarei scesa io!"Jay era una bella ragazza, non troppo alta.Aveva i capelli castani chiari con riflessi biondi e rossicci che le arrivavano un po' oltre le spalle e gli occhi, sempre castani, di una strana intensità.Se ti fissava a lungo, anche se praticamente nessuno glielo faceva notare, la cosa diventava piuttosto inquietante. Provando ad alzarsi un dolore allucinante la fulminò alla spalla e alla gamba sinistra dove la sera prima la aveva colpita una maledizione sconosciuta.
"Non pensarci neanche, Jay!" ribattè questa "Ieri sera ti sei ferita e non devi fare sforzi!"
"Grazie davvero! Come stanno gli altri?" chiese, senza sapere se interessarsi di più al bacon o alla risposta della signora Weasley, visto che sapeva benissimo come stavano gli altri. Infatti sentì solo di sfuggita la sua risposta.
"Hanno trovato il corpo di Malocchio?" chiese ad un tratto facendosi più cupa e riaquistando interesse.Non poteva sapere se era stato ritrovato o no perchè la sera prima, dopo l'annuncio dell'accaduto e del brindisi in onore di Moody, era svenuta, priva di forze.
"No"Rispose freddamente.
"Se mi da dieci minuti finisco la colazione, mi vesto e scendo"
"Ma certo, cara. Il tempo che ti serve" E uscì dalla stanza.
Jay posò il vassoio a terra, si alzò dolorante riavvindosi i capelli. Cominciò a vestirsi coi suoi abiti babbani,rigorosamente neri, che le piacevano molto. Dopotutto era cresciuta in quel mondo per dieci anni, ignorando comlpetamente l'esistenza del regno magico.
Mentre cominciava a infilare le calze si perse nei ricordi, come le succedeva spesso da un po' di tempo. Pensò a quanto era stata fortunata ad avere litigato in quel modo con Malfoy in corridoio durante il secondo anno, perchè così era riuscita a stringere amicizia con Ron, Harry e Hermione.
"Questi sporchi mezzosangue..." sentì dire a Malfoy mentre guardava schifato Hermione Granger. Stava passando di fianco a lui distrattamente, diretta nella Sala Comune. Si arrestò improvvisamente "Malfoy!" gli gridò. Gli dava fastidio sentir parlare in quel modo dei cosiddetti 'impuri di sangue' "Che c'è Skyes?" rispose lui con un ghigno beffardo "Ti da fastidio sentir parlare di mezzosangue perchè anche tu ti vergogni di esserlo?"Tiger e Goyle sghignazzavano alle sue spalle.
"No" rispose Jay "Mi da fastidio il fatto che ci aggiungi affianco la parola "sporco" e lo dici come se ti avessero messo della cacca sotto il naso. O forse quella è la tua solita espressione?"
Alcuni ragazzi si erano fermati a guardare la scena, ridacchiando. Malfoy fece una strana smorfia di disprezzo e non riuscì a dire niente.
"Evidentemente oltre a una faccia decente la natura non ha voluto darti un cervello... Non ne sono affatto sorpresa!" continuò Jay tra le risate , che si voltò e fece per andarsene.
"Almeno i miei genitori non sono degli stupidi Babb..."Non fece in tempo a finire la frase che Jay lo aveva preso per il bavero e lo aveva sbattuto contro al muro. Era forte per essere così mingherlina.
"Non provare nemmeno a nominare i miei genitori, Malfoy" gli sussurrò minacciosa. Ora tutta la gente di passaggio si era fermata a guardare e Pix cominciava a ululare di gioia e ad andare in giro gridando "RISSA IN CORRIDOIO!"
"E non insultare gente migliore di te, anche se sono mezzosangue" Continuò con uno sguardo totalmente privo di alcuna emozione che lo rendeva ancora più agghiacciante.
"Quale mezzosangue è migliore di me, Skyes?" Chiese non troppo convinto mentre cercava di prendere la bacchetta. Jay lo fermò trattendendogli il polso.
"Non so, guardati un po' attorno" disse incurvando leggermente le labbra, ma la sua espressione rimase quella di prima "Quella che stavi guardando schifato ,per esempio. Hermione Granger. E' senza dubbio più dotata di te"
Lo lasciò andare e arrivarono di corsa Piton e la McGranitt.
"Skyes, con me nel mio ufficio" disse Piton mentre la McGranitt guardava la scena senza capire e mandava via i ragazzi che si erano fermati per assistere alla lite.
Jay scorse i visi sorridenti e compiaciuti di Hermione, Harry e Ron mentre si voltava e rispose impercettibilmente al sorriso.

Sedette di nuovo sul letto e vi sprofondò. Nella sua mente scorsero vivide le immagini dello smistamento. Ricordò la sorpresa nel vedere il Cappello Parlante e la curiosità che la prese quando al nome 'Harry Potter' tutti cominciarono a vociare e a bisbigliare. E ridacchiando ricordò del Cappello Parlante che per scegliere la sua Casa ci aveva impiegato quasi un quarto d'ora. "Molto difficile," continuava a ripetere "davvero molto difficile. Staresti bene in tutte le Case sai: c'è molto talento qui, ambizione, astuzia, coraggio...". Ricordò espressamente di avere chiesto lei di essere smistata fra i Serpeverde, come alla fine fu: da quando aveva sentito parlare delle quattro Case di Hogwarts, la scuola di magia, non aveva fatto altro che chiedere informazioni su di esse ed era arrivata alla conclusione che le sarebbe piaciuto molto stare tra i Serpeverde, o nei Corvonero. Daltronde, se tutti i più grandi Maghi Oscuri erano appartenuti a quella Casa, non voleva certo dire che lo sarebbero stati tutti. E il Cappello Parlante aveva approvato la sua scelta. Quando finalmente il Cappello aveva annunciato la sua Casa, si accorse che tutti i professori la guardavano incuriositi e dopo essersi fatta posto sul tavolo aveva cominciato a fissarli uno a uno. C'era quell'uomo enorme che li aveva guidati fino alla scuola, con la barba cespugliosa e arruffata che sembrava piuttosto simpatico. Poi ce n'era uno piccolo piccolo che discuteva con quella che doveva essere la professoressa di Erbolgia, o almeno così aveva sentito dire da due ragazzi più grandi. Accanto c'era un uomo che sembrava piuttosto insicuro e aveva un turbante in testa. Notò subito il preside, con i capelli e la barba lunga dello stesso colore dell'argento, l'aria felice e serena. Poi c'era la professoressa che li aveva accompagnati in Sala Grande che aveva l'aria piuttosto severa.
Ma l'uomo che da subito aveva attirato di più la sua attenzione era quello più schivo. Era seduto vicino al signore col turbante. Aveva i capelli nerissimi, lunghi fino alle spalle, il naso adunco e degli occhi che attirarono subito la curiosità di Jay: erano neri come i capelli, non lasciavano trasparire alcuna emozione e pareva che trafigessero quelli di chiunque altro, come faceva il Preside. Si accorse che la sua attenzione era rivolta a Harry Potter, cui anche lei rivolse lo sguardo. Stava parlando fitto fitto con un altro bambino dai capelli rossi e le lentigini su tutto il naso, che se ricordava bene si chiamava Ron Weasley. Tornando a guardare il professore si accorse che la stava fissando e anche se ricambiò lo sguardo, si sentì intimorita.
Ma si accorse presto di come coi Serpeverde non andava per nulla d'accordo, coi loro modi pomposi mentre lei era silenziosa e un po' rigida con gli estranei, e di come il professore la attirava ancora di più quando lo sentiva parlare. Insegnava pozioni e fortunatamente era il direttore dei Serpeverde. Ricordava ancora le parole esatte che disse durante la prima lezione che si svolse coi Grifondoro: "Siete qui per imparare la delicata scienza e l'arte esatta delle pozioni.Poichè qui non si agita insulsamente la bacchetta, molti di voi stenteranno a credere che si tratti di magia. Non mi aspetto che voi comprendiate a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, coi suoi vapori scintillanti,il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane, ammaliando la mente, stregando i sensi... Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, persino la morte..." E lei ci era riuscita. Aveva talento, nonstante i suoi poteri si fossero rivelati così tardi. Ben presto si era capito che era la migliore del corso. Ma non era tanto per il talento, quanto per la passione, che riusciva così bene in tutte le materie.Lei si divertiva... e quei giorni erano finiti. Presto sarebbe partita coi tre amici alla ricerca degli Horcrux... Severus Piton, l'insegnante di pozioni, aveva ucciso il Preside, Albus Silente. Lei sapeva tutto. Lei sapeva che era stato Silente a chiederlo. Lei e Piton avevano acquisito una confidenza straordinaria. Lei gli voleva bene. Ed era difficile che ciò succedesse. Anche lui le voleva bene. E le aveva mostrato i suoi ricordi l'anno prima. Le aveva mostrato la richiesta di Silente e la ragione per cui il Preside si fidava di lui, come Jay. Ma le aveva imposto di non dirlo a nessuno, neanche ai suoi unici amici. E lei lo aveva rispettato, ma non sapeva se avrebbe potuto resistere ancora a lungo. Non riusciva a resistere, ogni volta che gli altri lo insultavano, a non arrabbiarsi, anche se non lo dava a vedere, come si teneva dentro la maggior parte delle sue emozioni.
Jay fu destata dal rumore di qualcuno che correva per le scale e si disse che probabilmente era meglio scendere.




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Che ne pensate?
 
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Astor
view post Posted on 13/4/2009, 21:41




L'idea non è cattiva, ma è arduo collocare un personaggio nuovo nel bel mezzo del settimo libro.
Ma sono curiosa lo stesso ^-^
 
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SlytherinSnapeFan
view post Posted on 13/4/2009, 23:05




Molto bella! Continua, sembra veramente interessante! :wii:
 
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Elfosnape
view post Posted on 30/4/2009, 20:56




bella....continua!
 
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3 replies since 24/3/2009, 18:17   83 views
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