Titolo: Come farsi perdonare
Prompt: 106 - Mare
Fandom: Master & Commander
Pairing: Stephen/Jack
Rating: PG15
Genere: Romantico, introspettivo
Avvertimenti: Nessuno
Info: Storia scritta per la
Big Damn Table del
Marauders Yaoi Forum.
Storia:Le onde si infrangono sulla chiglia della nave, producendo uno sciabordio continuo e persistente.
Stephen Maturin si chiede se un giorno potrà smettere di sentire quel suono e sbarcare su quella maledette Galapagos.
E’ arrabbiato.
Jack Aubrey gli ha negato questo piccolo favore per l’ennesima volta.
Non è arrabbiato.
E’ furioso.
Vorrebbe urlargli contro che
no! non gli interessa della Acheron, vorrebbe solo che, per una buona volta, desse retta a
lui!
Sussulta quando una mano ampia si posa su una delle sue spalle, riconoscerebbe ovunque quella presa salda e ferma.
E’ la mano di Jack, e che Dio lo maledica, tutta la rabbia, o almeno parte di essa, sfuma come neve al sole.
Vorrebbe odiarlo, sputargli addosso che è uno schifoso bastardo opportunista, ma non riesce a dirglielo.
Perchè quando il capitano Jack Aubrey lo fissa negli occhi, Stephen non riesce più a pensare coerentemente a qualsiasi voglia cosa.
-Siete arrabbiato?- gli domanda il capitano della Surprise, e Stephen abbassa lo sguardo, arrossendo più di quello che è già.
-Si.- risponde, maledicendosi da solo, poiché la sua voce non risulta fredda e ferma come vorrebbe.
-Non siete credibile, dottore.-
Dio!Quanto vorrebbe ucciderlo, in quel momento!
-In natura la rabbia è un sentimento primario, capitano.- risponde, e stavolta è acido al punto giusto.
Jack si rende conto che questa volta è nei guai, e che Stephen non lo perdonerà così in fretta.
Ma in amore ogni mezzo è lecito, no?
-Fa freddo, dottore, è notte ormai Che ne dite di un the caldo?-
Stephen ringhia quasi, può sentire la puzza dell’inganno invadergli le narici. –Solo perchè ho sete.- risponde il naturalista, scostandosi da quella mano che lo turba e raggiungendo in qualche modo la porticina che porta agli ambienti del capitano.
Aubrey gli è subito dietro, emettendo una risatina continua che fa saltare i nervi a Stephen.
Perchè quella è la risata di qualcuno che ha già vinto.
-Non ci sarà nessun the, vero?- domanda allora, appoggiandosi ad una delle pareti di legno bianco e osservando Aubrey chiudere la porta.
-Siete perspicace.-
Jack sorride, in quel modo disarmante e sensuale allo stesso tempo.
E Stephen non riesce capire il motivo per cui, pochi minuti dopo, si ritrova nudo con Jack incastrato fra le gambe.
Semplicemente geme, con il rumore del mare a coprire il resto dei suoni umidi del loro amplesso.
E come sempre, Stephen non riesce più a pensare, perchè lui lo sa che per quanto sia arrabbiato, gli piace troppo che Jack abusi della sua persona come meglio crede.
Che disponga di lui come preferisce, purché non gli chieda perdono, ma che gli dica che lo ama.
Che lo ami più della Surprise.
Che lo ami più dell’inseguimento della Acheron, la nave dei francesi.
Che lo ami più del mare stesso.
Perchè, anche se non lo ammetterebbe mai con nessuno, per Jack Aubrey, Stephen rinuncerebbe a tutto, persino a sè stesso.
