Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Un nuovo inizio, Un altro finale alternativo

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snapEly
view post Posted on 16/6/2008, 20:36





AVVERTENZA

Questa fiction è riservata agli ottimisti estremi. Potrebbe provocare gravi malesseri a coloro che prediligono le situazioni da suicidio. :sick:
Buona lettura
snapEly


Finale alternativo ovvero

Un nuovo inizio

Severus aprì gli occhi e per un attimo rimase abbagliato. Si trovava in un luogo completamente bianco, anche se non riusciva a vedere pareti o soffitto. Improvvisamente si ricordò del serpente e si girò di scatto, guardandosi intorno, ma non c’era traccia del mostro che lo aveva aggredito. Anzi, non c’era assolutamente nulla, neanche la ferita al collo che lo aveva ucciso. Poi, in lontananza gli parve di vedere delle sagome che spiccavano in mezzo a tutto quel chiarore. Mentre si avvicinavano cominciò a distinguere alcune persone. Si alzò in piedi e si diresse verso di loro. Quando furono abbastanza vicini li riconobbe: James Potter e Sirius Black e altri che aveva conosciuto da giovane. Una donna dai capelli rossi si staccò dal gruppo, gli corse incontro e lo abbracciò con affetto.
- Sev! Caro Sev!...
- Lily...
Non riuscì a continuare e rimase lì, a guardare la sua amica, il suo unico amore, cercando le parole per esprimere ciò che avrebbe voluto dirle in tutti quegli anni, ma senza riuscirci. Aveva capito ciò che era successo - era morto, sì - ma non pensava certo di trovare quell’accoglienza...
- Lily... mi dispiace tanto...
A confonderlo ancora di più, al turbinio di sensazioni che provava, si aggiunse la sorpresa. Lily era felice di vederlo? Si sarebbe aspettato di vedere delusione nei suoi occhi, collera e sdegno, come quando l’aveva insultata, tanti anni prima. E dolore, per aver dovuto lasciare la vita così presto, e con essa il suo bambino, abbandonato in mani ostili, anche le sue... invece niente di tutto questo. Forse era un’illusione, creata dalla propria mente ansiosa di trovare sollievo...
Ma il modo in cui lo guardava, e le parole che pronunciò, mai avrebbe potuto immaginarsele, neanche nei sogni più felici, se mai ne avesse avuti...
- Sev, lo so che ci sono cose che vorresti non aver mai fatto, ma sei stato grande... Pochi riescono ad avvicinarsi così tanto al male senza restarne irrimediabilmente contaminati. Tu invece ce l’hai fatta! E ti saremo sempre grati per aver protetto il nostro Harry!
Alle sue spalle gli altri sorridevano e annuivano. Lily si guardò intorno, come se non riconoscesse quel luogo.
- E’ uno strano posto... non sei ancora definitivamente passato oltre, sai? Se stai tornando indietro, promettimi che cercherai di essere felice e che ti occuperai ancora di Harry... lui è tutto ciò che ti rimane di me... Ci rivedremo, quando sarà il momento.
Lo baciò su una guancia e in pochi secondi tutto scomparve.

Le persone che erano state mandate a recuperare il suo corpo, rimasero di stucco quando scoprirono che, nonostante avesse perso molto sangue e fosse passata già qualche ora dall’aggressione, il professor Snape respirava ancora debolmente.

Mattino

Un rumore lo svegliò, ma non riusciva ad aprire gli occhi. Cercò di muoversi ma sembrava che ogni singolo muscolo gli facesse male. Dopo un lungo momento intravide una luce e poco per volta le immagini intorno a lui si fecero più nitide. Capì di essere in una stanza d’ospedale. Non seppe quanto tempo passò prima che entrasse un’infermiera.
- Guarda chi si è svegliato! Come andiamo? Non riesce a muoversi, vero? Certo, con quella ferita... la sistemo un po’ e le chiamo subito il medico.
Il dottore entrò con un sorriso, gli parlò cordialmente mentre lo visitava e si dimostrò soddisfatto delle sue condizioni. Quando uscì, Severus notò un uomo nel corridoio accanto alla sua porta: lo conosceva, era un auror.
-Che assurdità! - pensò - si premurano tanto di rimettermi in sesto per poi mandarmi ad Azkaban...
Il pensiero non lo turbò più di tanto, perché ormai da tempo era preparato a qualsiasi cosa e quella presenza gli dava quasi la certezza che alla fine le cose fossero andate per il verso giusto, il resto non aveva importanza.
- Non posso certo aspettarmi un trattamento diverso... in fondo è ciò che merito, fin dal giorno in cui ho accettato questo marchio...
Ma con grande stupore vide che il suo braccio era integro, senza alcun segno.
Quando l’infermiera tornò le chiese:- La battaglia... a Hogwarts... lei sa che cosa è successo?
Lei sorrise e rispose allegra:- Di sicuro so che Lei-sa-chi è morto, molti mangiamorte sono stati arrestati, altri sono fuggiti e sono ricercati... per il resto, presto le verrà spiegata ogni cosa, quando si sarà ripreso. Adesso deve riposare...
- Già, mi verrà spiegato... e poi dovrò essere io a spiegare e rendere conto di tutto ciò che ho fatto...
Si sentì senza forze a quell’idea e desiderò di non essere tornato. Si domandò come avrebbe potuto mantenere la promessa fatta a Lily, come avrebbe potuto ancora essere felice...
Chiuse gli occhi e cedette alla terribile fatica che gli costava ogni più piccolo movimento.
Una strano senso di tepore intorno alla mano, voci ovattate, dapprima confuse, poi sempre più chiare, lo resero di nuovo cosciente. Riconobbe una voce maschile e quella dell’infermiera che lo assisteva
- ...avanti professore, non può arrendersi adesso... dopo tutto quel che ha passato!
- Harry, non ti ho visto arrivare! Ci sono buone notizie! Si è svegliato, ma è molto provato... Non disturbarlo.
La sorpresa gli diede nuove energie ed aprì gli occhi.
- Non importa, sono sveglio...
Il calore che sentiva era la mano di Harry sulla sua.
- Professore! Che sollievo vedere che si è ripreso! Cominciavo a temere il peggio...
- Potter, com’è che sei vivo...? Silente mi aveva detto...
- Si, lo so, e aveva ragione... ancora non riesco a credere che il suo piano alla fine abbia funzionato.
Si mise comodo su una sedia e gli raccontò ciò che era accaduto dopo che l’aveva lasciato nella Stamberga Strillante, credendolo morto.
- L’hai fatto davvero? - nella voce del professor Snape c’era stupore, ma anche una nota nuova, che sorprendentemente sembrava quasi di ammirazione - anche se Silente ne era certo, personalmente avevo parecchi dubbi. Ho seguito le sue istruzioni solo perché me lo aveva ordinato...
- Cos’altro avrei potuto fare a quel punto? Intorno a me vedevo soltanto gente che aveva sacrificato tutto, anche la vita, per permettermi di arrivare a quel momento... ho fatto ciò che dovevo.
Alla fine Severus sospirò: - Bene, in un modo o nell’altro tutto è andato a posto. Comunque sappi che non è necessario che mi controlliate a vista – aggiunse indicando a porta - anche se fossi in grado di alzarmi, non intendo scappare: sono pronto a presentarmi davanti al Wizengamot per rispondere delle mie azioni...
Harry guardò la porta e quando capì a cosa l’altro si riferisse esclamò: - Oh no, no, non ha capito! L’auror è qui per proteggerla, nel caso qualche mangiamorte in fuga decida di vendicare il suo padrone...A questo proposito
devo dirle qualcosa che sicuramente non le piacerà, ma ho proprio dovuto farlo. Non potevo permettere che dopo tutto ciò che ha fatto venisse ancora processato...
- Potter...- lo fulminò con lo sguardo - dimmi che non hai...
- Mi dispiace, professore, ma non c’era alternativa. Comunque - si affretto ad aggiungere - ho eliminato tutti i ricordi strettamente personali e ho presentato alla commissione soltanto quelli con il professor Silente. E’ stato deciso all’unanimità che lei ha agito per il bene comune e tutte le accuse sono cadute.
Poi aggiunse guardandolo dritto negli occhi:- Può anche continuare a nascondersi dietro quella maschera fredda e scostante, ma non cambierà ciò che penso di lei: adesso la conosco e so che lei è l’uomo più coraggioso e leale che io abbia mai conosciuto.
Si alzò per andarsene e aggiunse: - Vorrei solo che lei provasse a considerare una cosa: io non sono mio padre...e se lui fosse ancora vivo, sarebbe dispiaciuto di ciò che ha fatto quando era giovane, tanto quanto lo è lei...
Improvvisamente nella mente di Severus tornò l’immagine di Lily, dei suoi occhi e di ciò che gli aveva detto:
- ...lui è tutto ciò che ti rimane di me...
- Potter ...
Harry, che era già sulla porta si voltò.
- ...grazie...-
- Ci vediamo domani, professore...- gli sorrise e uscì.


Libero

Nei giorni seguenti le sue condizioni andarono migliorando. Ricevette molte visite da parte dei colleghi e dei membri dell’Ordine: tutti desideravano esprimere il proprio rammarico per averlo considerato un traditore.
- Silente non era uno sprovveduto. Avremmo dovuto capire che c’era sotto qualcos’altro... che, se si fidava di te, il motivo c’era. Infatti ti ha affidato il compito più difficile... mi dispiace di averti giudicato male...
Ogni volta Severus si crogiolava un attimo nel piacere di vederli imbarazzati e affranti.
Poi nella sua mente ritornava il ricordo di occhi azzurri, che lo rimproveravano affettuosamente tutte le volte che si prendeva certe basse soddisfazioni.
- Non essere sciocco - replicava con voce volutamente annoiata - se non fossi stato convincente ci saremmo trovati tutti in seri guai...
Finalmente una mattina il medico annunciò l’intenzione di dimetterlo quel pomeriggio stesso. Aveva appena stabilito di trasferirsi momentaneamente nella vecchia casa di Spinner’s End, per decidere cosa fare di quella nuova vita, quando due auror chiesero il permesso di entrare.
- Buon pomeriggio, professore. Siamo qui per scortarla a Hogwarts. Quando è pronto possiamo partire.
- A Hogwarts? Ma la scuola è chiusa per le vacanze...
- No, professore. Quest’anno resterà aperta. Sono in corso i lavori di riparazione e alcuni studenti che non hanno potuto frequentare durante l’inverno si stanno preparando per la sessione autunnale degli esami. E’ stato stabilito che la scuola è il posto più sicuro per adesso... ma naturalmente nessuno la obbliga. Se desidera recarsi altrove, provvederemo diversamente.
- No, alla scuola andrà benissimo... grazie.
Arrivarono al castello attraverso il camino della Sala Insegnanti, dove la Preside ed alcuni colleghi lo stavano aspettando.
- Bentornato, Severus. Siamo felici che tu sia di nuovo qui. Abbiamo proprio bisogno di una mano in più. I ragazzi si stanno preparando per gli esami, ma capirai che non tutti gli insegnanti possono dedicare loro l’intera estate. Se te la senti, ci occorre qualcuno per Pozioni e Difesa.
Il professor Snape era allibito. Gli sembrava di essersi risvegliato in un mondo parallelo. Soltanto gli evidenti danni causati dalla battaglia e una grande lapide nell’ingresso, che riportava i nomi di tutti coloro che avevano perso la vita durante quella notte, ricordavano gli eventi appena trascorsi. Ma l’atteggiamento delle persone che incontrava era totalmente diverso. Né diffidenza, né astio nei suoi confronti, non timore ma comunque rispetto.
Trovò la sua vecchia camera, nei sotterranei, pronta e in ordine, come se non se ne fosse mai allontanato. Era di nuovo a casa, l’unico posto che aveva potuto considerare come tale, un luogo in cui si sentiva al sicuro, dove poteva dedicarsi alle attività che preferiva, dove c’erano persone che, adesso lo sapeva, lo conoscevano e stimavano e che forse, addirittura, provavano affetto nei sui confronti.
Ma c’era una cosa che avrebbe voluto fare durante l’ultimo anno e non gli era stata possibile. Senza indugiare, percorse i corridoi fino all’uscita e con passo deciso scese nel parco, sulla riva del lago.
Molti lo videro, la sua sagoma nera nella luce del tardo pomeriggio, una mano appoggiata sul marmo bianco. Nessuno ebbe il cuore di raggiungerlo. Nessuno si sarebbe stupito nel vedere il suo volto rigato di lacrime, finalmente libere di scorrere.
Quando rientrò era ora di cena. Nella Sala Grande sedette come sempre al tavolo degli insegnanti.
Mai come allora aveva apprezzato la presenza di quelle persone, nelle quali un tempo riusciva a vedere soprattutto i difetti, ma che ora gli apparivano inaspettatamente dotate di grandi qualità.
Persino Potter, che stava frequentando i corsi di preparazione ai M.A.G.O., aveva lentamente smesso di suscitare in lui quel moto di repulsione dovuto alla somiglianza con James, e aveva incominciato a trasmettergli un senso di tiepido conforto tutte le volte che aveva l’occasione di restare in sua compagnia, come se davvero attraverso i suoi occhi, trasparisse quella parte del suo carattere che lo faceva assomigliare così tanto a Lily.


Ricominciare

In quel luogo privilegiato gli eventi appena passati sembravano allontanarsi molto velocemente,tanto che ad un certo punto pensò di poter tornare ad insegnare in modo stabile e, tentando il tutto per tutto, presentò alla Preside la domanda per la cattedra di Difesa contro le arti oscure. La professoressa McGranitt lo guardò per un lungo momento e con un sorriso enigmatico gli rispose:- Vedremo cosa deciderà il consiglio...
Il pomeriggio in cui si svolse la riunione per decidere in merito al nuovo anno scolastico, Severus andò a passeggiare in riva al lago e, come aveva fatto sovente in quelle settimane, si sedette all’ombra, non molto distante dalla tomba del professor Silente. Non era l’unico che prediligeva quel posto. Sovente incontrava Hagrid, ma non parlavano molto. Si erano detti tutto ciò che c’era da dire la prima volta che il gigante si era seduto in quell’angolo accanto a lui:
- E’ stato difficile?
- Non immagini quanto... è stato come un padre, l’unico che abbia avuto fiducia in me...quando non ne avevo neanche io...
- Già ... lo stesso per me... mi manca tanto...
A Severus mancava come non mai durante quell’attesa.
Ad un tratto un elfo domestico si materializzò accanto a lui e gli annunciò che il consiglio desiderava parlargli.
Quando giunse nella sala insegnanti fu invitato a sedersi e uno dei consiglieri gli si rivolse in modo formale:
- Abbiamo preso in considerazione la sua richiesta, professore. Di certo le sue referenze non lasciano dubbi sulla sua preparazione, ma, considerate le premesse e vista la situazione attuale, questo consiglio ha deciso di proporle un altro incarico.
Il suo cuore si strinse e si rimproverò per aver sperato in una simile opportunità. Doveva considerarsi già abbastanza fortunato di venire riammesso nel corpo insegnante, qualunque fosse la materia di cui si sarebbe dovuto occupare.
- Dopo attento esame di tutte le possibilità, abbiamo deliberato che, nell’interesse della scuola, sarebbe più opportuno se lei accettasse di venire riconfermato nella carica di Preside.
Fino a quel momento il suo volto non aveva manifestato la benché minima emozione, ma a quelle parole restò a bocca aperta. La persona che aveva parlato aggiunse: - Le saremmo grati se volesse inviarci la sua risposta al più presto, nel frattempo le auguro un buon pomeriggio - e si avviò al camino seguito dagli altri rappresentanti dei genitori. La professoressa McGranitt lo invitò a seguirla nell’ufficio del Preside e soltanto a quel punto il professor Snape si riebbe dalla sorpresa:
- Minerva, non era assolutamente mia intenzione prendere il suo posto! Non capisco come abbiano potuto preferirmi a lei...- ma la professoressa lo interruppe con un sorriso:
- Ho chiesto io al consiglio di trovare un’alternativa, perché non ho più l’età per un lavoro così impegnativo, e poi preferisco insegnare...e penso che lei sia l’unico in grado di sostituire il professor Silente...
Una volta arrivati nello studio parlarono brevemente della situazione della scuola, poi il professor Snape chiese di poter restare un attimo da solo. Quando la collega fu uscita, Severus rimase in piedi davanti alla scrivania, rivolto al quadro che la sovrastava. Il professor Silente gli sorrise e disse:- Andiamo, Severus, sai di poterlo fare. Anzi, sei perfetto per riportare la scuola alla normalità: questo sarà un momento molto delicato, perché una volta esaurita la tensione della lotta nasceranno nuove rivalità. Occorrerà una guida forte per mantenere l’unità e l’armonia nella scuola. Non dire che non sei la persona giusta: sei stato un Serpeverde, ma sei dotato di grande coraggio e lealtà, per non parlare della straordinaria intelligenza e di un cuore buono, anche se te ne vergogni. In poche parole, sei in grado di farti ascoltare da chiunque, se lo vuoi... Comunque non sei ancora libero dalla promessa che mi hai fatto...di proteggere gli studenti, intendo...
Un lieve sorriso incurvò le labbra di Severus quando, con un sospiro disse:- Trovi sempre il modo di incastrarmi...- e senza aggiungere altro uscì dallo studio.


 
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FrancyPiton
view post Posted on 16/6/2008, 21:24




ma woooow... bellissimaaaa... commovente anche, bello il finale :T_T: brava!!!
 
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Swindle
view post Posted on 17/6/2008, 11:59




Woow!!!!
Sono d'accordissimo con FrancyPiton...
é...è...è stupenda!!! Semplicemente bellissima!!!! Scrivi molto bene e l'idea è fantastica...
L'unica "pecca" è che sia già finita...
Ciao, Swindle
 
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snapEly
view post Posted on 17/6/2008, 15:49




Veramente... ho già quasi pronte almeno tre storie diverse che fanno da seguito a questo inizio, ma dovrò aspettare a postarle la prossima settimana. Sto partendo per qualche giorno di vacanza :pit4:


Grazie per i commenti, siete molto gentili. :pitlove:
snapEly
 
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•[B]ella culle[N]•
view post Posted on 27/6/2008, 10:09




Che bella!!!
E' meravigliosa!!
Leggerò molto volentieri anche le altre =^ ^=
 
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silvia14
view post Posted on 29/8/2008, 13:58




Ma io dov'ero quando hai postato questa storia? L'ho vista solo ora!

Bellissima... magari le cose fossero andate proprio così!
 
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*Luna_Lovegood*
icon5  view post Posted on 15/3/2010, 14:20




sei bravissima!!!è proprio il genere di finale che mi sarebbe tanto piaciuto... :giàgià:
 
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ElyTheStrange
view post Posted on 16/3/2010, 14:11




Ma è bellissimo questo finale alternativo!!! Inoltre sei riuscita anche a mantenere Sev abbastanza IC... bravissimaa!!!!

CITAZIONE
Un lieve sorriso incurvò le labbra di Severus quando, con un sospiro disse:- Trovi sempre il modo di incastrarmi...- e senza aggiungere altro uscì dallo studio.

Questo pezzo mi è piaciuto un casino... ma io adoro il rapporto che c'è tra Sev e Silente!
 
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try-try
view post Posted on 16/3/2010, 21:53




E' un finale splendido!
Ecco quello che Sev si meritava*_*
 
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view post Posted on 1/11/2011, 13:15

Viviamo tutti nelle tenebre, ma alcuni guardano le stelle

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Padova

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trovi sempre il modo di incastraemi ! bellissima sev forever !
 
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Camelia.
view post Posted on 1/11/2011, 15:39




Cara snapEly, hai scritto un finale alternativo di una delicatezza assoluta.
Era quello che Snape avrebbe meritato se fosse rimasto in vita. Ho letto in un'intervista alla Rowling che Harry, dopo la fine della guerra contro Voldermort e i mangiamorte, insiste perché tra i ritratti dei presidi venga appeso anche quello di Severus (scena che avrei voluto leggere nel romanzo e vedere nel film).

Il tuo racconto è un po' come quel ritratto appeso, un degno tributo a un personaggio meravigliosamente complesso.
Bello bello bello. Tra i tanti particolari degni di nota, mi è piaciuta moltissimo l'immagine della sagoma scura di Severus contro il bianco della tomba e la sua mano sul marmo.


ps. IC significa "in character"?
 
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10 replies since 16/6/2008, 20:36   256 views
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