sono tornata. lo so.
ultimamente praticamente non ci sono.
ma sono super incasinata.
beh...
prima di postare il new chapter ringrazio vuoi tutte girls che mi commentate questa ficcy.
E vi chiedo scusa se in questo periodo praticamente vi sto ingnorando, ma davvero, sono costretta! (Soprattutto chiedo tantissimo scusa alla mia teshora Mimi. Che non le ho scritto niente perchè ha superato l'esame. Ma me non soldini manco sul cell. Periodo Potteriano! Alias = sfigato!
perdonami teshora!!)
detto questo, parte terza.
Addicted (Parte III)
A te che mi hai trovato all'angolo
Con i pugni chiusi
Con le mie spalle contro al muro
Pronto a difenfermi
Con gli occhi bassi stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato a caso. (L. Jovanotti, A te)Ti stringo a me. Forte. Cerco di farti forza. Di trasmetterti tutto il mio amore.
Ti passo una mano fra i capelli. Piano. Con dolcezza.
Poco alla volta smetti di tremare.
Ma non mi lasci andare.
Posi il mento sulla mia spalla. Sospiri sonoramente.
"Ti prego" mormori piano. Tremulamente.
Sentirti così mi distrugge, Severus.
Sembri un piccolo cucciolo ferito.
Devastato.
Piano ti accarezzi la schiena. Con piccoli movimenti circolari.
Come faceva sempre mia mamma quando ero piccola. Per rassicurarmi. Per tranquillizzarmi.
Ti sento, amore mio.
Vivo.
Solido fra le mie braccia.
Ma ho paura a lasciarti andare. Non voglio scioglere il nostro abbraccio.
Così torno a stringerti forte.
Come se fossi io ad avere bisogno del tuo aiuto ora. E non il contrario.
Affondo il viso nel tuo petto. Mentre con il braccio stringo la tua vita.
Così sottile. Troppo.
"Ti prego" sussurri di nuovo. In un soffio.
Timido. Ed inudibile.
E' una preghiera. Una supplica.
Incomprensibile per me. Non so a che ti riferisci.
Ma poi. Ti stacchi un pochino da me. Non troppo.
Rimani ancora stretto fra le mie braccia. Al sicuro.
E mi guardi.
Serio.
Come mai lo sei stato in vita tua.
Mi prendi il viso fra le mani. Delicatamente. Dolcemente.
Mi accarezzi fugace con un dito. Gli zigomi. Il naso.
E le labbra.
Per un attimo ti addolcisci.
Il tuoi occhi di tenebra mi scrutano. Incredibilmente smarriti..
Le tue guancie pallide si arrossiscono appena.
Le labbra dischiuse. Fini ed esangui.
Sei bellissimo.
Poi torni serio.
E la tua costante dannazione rimerge sui tuoi lineamenti.
"Non mi lasciare anche tu, Lì."
Ti guardo sbalordita.
Il dolore nella tua voce. La disperazione.
Dannatamente insopportabili.
E la speranza. Che traditrice ribolle nel profondo dei tuoi occhi.
"Ti prego" sussuri per la terza volta.
Più disperato che mai. Disorientato dal mio silenzio.
Ti sorrido.
"Mai e poi mai, Sev. Te lo giuro."
Lo dico fermamente. A voce alta.
Per trasmetterti la mia convinzione.
Per farti capire che lo intendo. Veramente.
Per farti sentire che è il mio cuore che appena parlato.
I promise.
I won't let you donw
I promise
We'll be just fine
This time
If you take my hand tonight. (Simple Plan, Promise)D'istinto sciolgo il nostro abbraccio.
Vedo ancora Mary. Che ci sta guardando incuriosita.
Le faccio segno di avvicinarsi.
Lei arriva immediatamente. Arrancando nella neve.
Ed io mi inginocchio di fronte a te. Che mi scruti curioso.
Stringo la tua mano destra nella mia.
"Mary sarà il nostro Suggello." dico.
Ma non c'e ne era più bisogno.
Perchè tu avevi già capito.
Tenti di allontanarti. Di sciogliere l'abbraccio delle nostre mani.
Non ti lascio, amore mio.
"No, Lì. Il Voto infrangibile... E' una cosa seria." sibili gelido. O forse spaventato.
"Sì. Lo è." ti rispondo testarda.
"La bacchetta, Mary. E ti conviene avvicinarti." chiedo spiccia alla mia amica.
Che ci guarda sbalordita.
Quando la sua bacchetta è sulle nostre mani intrecciate, tu sussulti.
Capisci che faccio sul serio. Maledettamente sul serio.
Credici, Severus.
Non è un sogno. Non lo è davvero.
"Comincia a formulare, Sev. Non posso far tutto da sola."
Annuisci secco. Mentre i tuoi occhi si incatenano ai miei. E vedo le tue iridi luccicare.
"Lily, vuoi tu restare sempre al mio fianco, qualsiasi cosa succeda?" domandi piano.
Incerto. Inciampi sulle parole.
"Lo voglio"
Una lingua di fuoco si avvolge attorno alle nostre mani. E' sottile. Come un piccolo filo incandescente.
Ma non brucia.
"E vuoi tu, se dovesse essere..." ma ti blocchi.
E arrossisci. Tremendamente. Forse per la prima volta in vita tua.
Ti stringo la mano u pò più forte. Per incitarti ad andare avanti.
"Se dovesse essere necessario... Ti prenderai cura di me?"
Per la prima volta dall'inizio di questa nostra cerimonia personale, i tuoi occhi lasciano i miei.
La tua mano trema.
E' chiaro. Lampante.Ti stai vergognando di questo attimo di debolezza.
Di infinita speranza. Di umanità.
Non farlo.
"Lo voglio!" quasi lo grido.
Un'altra fiammella esce dalla bacchetta di Mary. Va ad intrecciarsi alla prima.
"E vuoi tu, Lì, accettare il mio voto, la mia promessa, di starti accanto, di vegliare per sempre su di te?"
Questa non me l'ero aspettata.
Non da te. Dal mio stoico amore. Dal mio impassibile migliore amico.
I miei occhi si riempiono di lascrime di gioia. Di euforia.
E la visione mi si offusca. Ma riesco a distringuere il tuo sorriso.
Genuino.
"Lo voglio, Sev" mormoro piano.
Mentre una terza fiammella brilla nell'aria.
E suggella il nostro patto.
Legandoci l'uno all'altra.
Finchè morte non ci separi.
Questa volta, è davvero il caso di dirlo.
Lasciare il cuore,
andare ed impazzire.
Vivere!
Finalmente e intensamente.
Vivere,
Vivere!
Ogni brividido dentro te.
Vivere.
Vivere!
Chi può farlo meglio di te?
Una promessa che hai fatto a me.
Finchè c'è vita
In te. (R. Zero, L'impossibile vivere)TBC