Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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CassandraB.Lestrange
view post Posted on 14/10/2008, 15:51




Cassandra è fortemente in collera con Vivian!
ritiene sia una grandissima stupida!


x°D sai già come la penso!

:kissino:
 
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•.:.• Lady Death •.:.•
view post Posted on 15/10/2008, 18:00




felicissimo inizio... tristissima fine... e bellissimo capitolo!!
povera vivian :cry: ...

Ho una domanda da fare: perchè Vivian no riesce a chiamare Severus per nome, ma gli da del Lei e lo chiama signore???


Aggiorna presto!
 
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SnapeTear89
view post Posted on 16/10/2008, 10:53




beh..la risposta è molto semplice..per Vivian dargli del tu equivale a mancargli di rispetto..
inoltre ha paura che se lo chiama per nome si confonde e lo fa anche davanti agli altri..e dunque possono pensare male di lei ,e di conseguenza scoprire cosa c'è tra i due..
capito?spero di essere stata esauriente!
comunque il prox arriverà tra breve!
a presto
:ciau:
 
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snapEly
view post Posted on 18/10/2008, 16:41




nuuuuuuuuuu, vivian!
ma ti metti a fare la bambina, dopo tutto quello che sev ha fatto e detto?
c'è chi si accontenterebbe anche di molto meno!
*scappellotto*
togliti dalla neve e vai subito a fare pace! :angry:

CITAZIONE
beh..la risposta è molto semplice..per Vivian dargli del tu equivale a mancargli di rispetto..

ahhhh ecco! mi ero fatta la stessa domanda... però dopo tutto quello che gli ha combinato, altro che dargli del lei... ! :P
 
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SnapeTear89
view post Posted on 18/10/2008, 18:34




il nuovo capitolo è quasi pronto..pazientate un pò ..purtroppo il mio pc mi da problems! :T_T:

sono felice che vi piaccia!
anche io soffrivo mentre scrivevo quelle cose! :cry:
ciau!
alla prossima!
 
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SnapeTear89
view post Posted on 22/10/2008, 10:13




bene ecco il quattordicesimo..
non posso credere di aver scritto così tanto...
so che forse lo troverete banale..ma spero ugualmente che vi piaccia..

prima di lasciarvi alla lettura volevo fare dei speciali ringraziamenti a Cassandra..per avermi "prestato" appunto il personaggio che si chiama Cassandra Lestrange...Accie Cassy! ^_^

bene..buona lettura...

CAPITOLO 14- AMICIZIE INASPETTATE

<vivian!Santo Cielo Vivian!>una voce echeggiò lontana, come un lamento, o un’implorazione.
<vivian!svegliati!Santissimo Ippogrifo..non sarà mica morta?Vivian!>la voce continuava, facendosi sempre più insistente, ma rimbombava sempre in lontananza.
<vivian!>ora era quasi un rumore insopportabile, cresceva e cresceva nella mente di Vivian, che non dava segno però di volersi svegliare, continuava ad ascoltare impassibile quel suono, quella voce lontana, come fosse congelata.
<oh mio Dio!>ed ancora la voce crebbe, e Vivian aprì gli occhi, di fronte a lei vi era un volto familiare, era Cassandra, la sua compagna di stanza.
<vivian!ti sei svegliata!>esclamò la ragazza che era quasi sull’orlo delle lacrime.
Vivian voleva rispondere, ma sentiva che ogni minuscola fibra del suo corpo era come paralizzata, o peggio, non le sembrava affatto di avere un corpo, mentre la voce continuava ad echeggiare nelle sue orecchie, e Cassandra la osservava spaventata.
Inizialmente Vivian era atterrita e confusa da tale situazione, cosa ci faceva al buio seduta sotto un albero con Cassandra di fronte? e perché era paralizzata?sembrava che il suo cervello fosse congelato, non riusciva a mettere insieme parole per costruire un discorso o una spiegazione che stesse in piedi.
Poi.. con un po’ di fatica ci riuscì..
Subito il suo cuore cominciò a dolere, ora ricordava, era li, doveva essersi addormentata sotto quell’albero dopo la fuga dai Sotterranei, dopo la fuga da lui.. Severus.
Si stupì di essere ancora viva, e Cassandra, forse inconsapevole di averle appena salvato la vita se ne stava li, tremante con gli occhi sgranati in un espressione atterrita.
<vivian!grazie al cielo sei viva!>Cassandra le gettò le braccia al collo quasi in lacrime, poi sembrò capire che Vivian non era affatto in grado di proferire parola a causa del freddo, e ne altrettanto di muoversi.
<beh..forse..sei ancora soto shock.. dobbiamo andare..ti porto in Infermeria..>disse Cassandra con tono premuroso.
Ma Vivian non era intenzionata a farsi trasportare di nuovo in Infermeria, così si fece forza e tentò di cacciare un qualsiasi suono o verso, per far capire a Cassandra che non aveva intenzione di farsi vedere da Madama Chips, e con suo stupore ci riuscì, una sorta di stridio sommesso fuoriuscì dalla sua gola,aveva la bocca serrata dal gelo paralizzante.
Cassandra la osservò perplessa per una manciata di secondi guardandola negli occhi, e per fortuna di Vivian riuscì a farsi capire con lo sguardo.
<non vuoi che ti porti in Infermeria?santa draghessa!e come fai a riprenderti?sei ridotta piuttosto male!>esclamò Cassandra esterrefatta.
Vivian la supplicò con lo sguardo, non voleva che di nuovo tutta la scuola venisse a sapere di un suo tentato suicidio, non ora che le cose andavano così male, sia con Severus che con la sua forse ex-migliore amica Jessy.
<oh..e va bene..>esclamò Cassandra che sembrava aver avuto un idea geniale.
<vorrà dire che ti porterò in un posto che forse..risponde alle nostre..come dire..necessità..>concluse la ragazza con tono risoluto.
<ora..non devi fare altro che alzarti, beh..forse sarà un po’ difficile per colpa del freddo..ma dobbiamo porvarci!>disse poi chinandosi verso Vivian.
Vivian non capiva perché Cassandra stesse facendo tutto ciò per lei, dopotutto non avevano mai avuto chissà quale occasione per instaurare un rapporto di amicizia..
Cassandra le tese la mano, forse sperando che Vivian si muovesse e la afferrasse, ma non fu così, Vivian non sentiva assolutamente nessuna parte del suo corpo, aveva la spiacevole sensazione che la sua mente e il suo corpo ignorassero ognuno l’esistenza dell’altro, voleva piangere, non riusciva a sopportare quella marea di sensazioni nuove e altrettanto spiacevoli, avrebbe preferito morire, sfortunatamente anche le lacrime sembravano non volerle uscire, si sentiva troppo male..
<avrei dovuto immaginarlo..scusami Vivian..è l’unico modo per trasportarti..>disse Cassandra con tono pacato.
<mobilicorpus!>esclamò, e subito Vivian cominciò a fluttuare con la testa che le penzolava sul petto, sembrava un assurda bambola di pezza troppo cresciuta, voleva fare qualcosa, ma non riusciva proprio, riuscì solo a pensare a quanto dovesse essere grata a Cassandra per ciò che stava facendo per lei..
Mentre Vivian levitava al fianco di Cassandra in direzione del castello si chiese dove la stesse portando, un posto che risponeva alle loro necessità?
Arrivate al portone di quercia Vivian si chiese come avrebbero fatto a passare inosservate in piena notte entrando nel castello, non era una cosa usuale vedere un’alunna a mezzanotte che se ne andava gironzolando con un compagna levitante al suo fianco, poteva sembrare comico, ma non lo era affatto, Vivian non era proprio in vena di ridere..
Poi Cassandra aprì leggermente la porta con la mano sinistra, mentre con la destra continuava a tenere alta la bacchetta, e diede uno sguardo all’interno, Vivian era sempre più perplessa, come sperava di non farsi cogliere in flagrante a gironzolare per il castello di notte?
Accertatasi che non vi fosse anima viva Cassandra scivolò rapidamente all’interno portando dietro di se Vivian, poi si fermarono un istante, forse stava pensando a cosa fare..
Uno strano scalpiccìo di passi fece sobbalzare entrambe, e Cassandra si affrettò a correre dietro una grossa statua all’interno di una nicchia per nascondersi, portando Vivian con se molto cautamente, il suono di passi era strano, risuonava irregolare, un passo strascicato, e l’altro una specie di sordo “clunk”, era un rumore di passi alquanto familiare..
Le due ragazze tennero in fiato sospeso, intanto Vivian cominciava a sentire di nuovo le parti del suo corpo, un piede le formicolava incessantemente, e la sensibilità del suo orecchio destro stava tornando.
Non dovevano fare alcun rumore, altrimenti nessuno avrebbe tolto loro una punizione, e perché no..una cinquantina di punti in meno a Serpeverde, le due trattennero ancora una volta il fiato, i passi erano sempre più vicini, e sulla scalinata di marmo videro che la persona che aveva causato tutto quel rumore altri non era che Malocchio Moody.
Il loro insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, entrambe si chiesero cosa facesse li a quell’ora, poi il terrore le assalì come un enorme onda gelida, lui poteva vedere attraverso gli oggetti!
“Ecco!è fatta!sarò espulsa!e anche Cassandra sarà espulsa ed è solo colpa mia!non poteva lasciarmi morire invece di venire a salvarmi?invece di fare l’eroina?”
pensò Vivian, che avrebbe preferito volentieri morire piuttosto che essere espulsa!
Ora Moody le avrebbe viste e le avrebbe severamente punite, e non potevano farci nulla, oramai rassegnate attendevano il loro destino, che si avvicinava sempre di più, eccolo, stava arrivando..
Ma non era come avevano previsto, nulla accadde, l’occhio magico del professore non si mosse minimamente, continuando a guardare dritto davanti a se, nella direzione verso la quale era puntato quello normale..
Le due ragazze erano a dir poco allibite, era mezzanotte inoltrata, e Moody si stava dirigendo nei Sotterranei..ma perché proprio li?cosa faceva da quelle parti a quell’ora?
La faccenda era molto strana, ma non era il momento di seguire un insegnante per scoprire dove fosse diretto, Vivian non voleva più saperne di seguire i professori, non dopo ciò che era accaduto con Severus..e specialmente nei Sotterranei!
Erano già state troppo fortunate a non essere sorprese in giro per la scuola a quell’ora..
Intanto Vivian cominciava a riacquisire la sensibilità del corpo, finalmente riuscì a muovere il collo ed a tirare su la testa da quella scomodissima posizione, si sentiva alquanto dolorante, ma poco a poco il suo corpo stava riacquistando la mobilità, grazie al lieve tepore che vi era all’interno del castello.
<c-Cassandra..>disse Vivian in un sussurro rauco più simile ad un rantolo, a causa del tanto tempo passato in silenzio le corde vocali le dolevano in modo atroce.
<vivian..allora puoi parlare!>sussurrò Cassandra in risposta.
<s-si..grazie..per avermi portata in salvo ..io..>disse Vivian con un notevole sforzo, ma non finì la frase..
<shh!non è questo il momento di spiegare!dobbiamo prima raggiungere un posto sicuro!>sussurrò Cassandra premendosi un dito sulle labbra per invitarla al silenzio.
Vivian non aggiunse altro, in effetti non era l’ideale parlare dietro quell’alta statua e per di più nel costante pericolo di essere scoperte, si limitò dunque ad annuire in silenzio ed aspettare che l’amica agisse.
<bene..ora puoi muoverti no?..allora credo di poterti mettere giù a questo punto..>sussurrò Cassandra all’orecchio di Vivian, che di nuovo si limitò ad annuire.
Con un gesto secco Cassandra sferzò l’aria con la sua bacchetta ,e Vivian cadde al suolo seduta, fortunatamente non era molto in alto, continuando a non parlare la ragazza aspettò che Cassandra agisse, sembrava stesse pensando a qualcosa, forse un diversivo o forse non aveva mai saputo con precisione dove voleva andare.
<credo tu abbia bisogno di una pozione anti-assideramento..assolutamente!>sussurrò ancora una volta Cassandra con sguardo eloquente, molto simile a quello di Madama Chips, uno sguardo che non ammetteva scuse.
<m-ma..io>Vivian tentò di obbiettare sempre con la voce rauca, non aveva alcuna intenzione di vedere di nuovo Severus, perché chi se non lui avrebbe potuto somministrarle la pozione anti-assideramento a quell’ora?dopotutto il suo ufficio era molto più vicino rispetto all’Infermeria, ma non voleva, non doveva assolutamente vedere Severus..ora lo odiava..
<tu cosa?devi!anche se ora hai di nuovo la sensibilità e ti puoi muovere devi prendere la pozione!altrimenti ti verrà un’accidente!>senza rendersene conto Cassandra aveva alzato la voce un tantino, e Vivian deglutì, sperando che nessuno avesse sentito.
Finalmente i passi di Moody non echeggiarono più, doveva essere già molto lontano, ora Vivian voleva mettere più distanza possibile tra lei ed i Sotterranei, non voleva restare li, Cassandra sembrava ancora indecisa sul dafarsi, dunque Vivian si alzò tenendosi in piedi a fatica e le diede una lieve gomitata per farla tornare in se.
<allora?dove diavolo dobbiamo andare?io non voglio prendere nessuna pozione!>sussurrò Vivian spazientita.
Cassandra indugiò un attimo osservandola con uno sguardo indagatorio, poi sembrò capire qualcosa al volo e disse.
<ho capito!tu non vuoi incontrare Piton!ecco qual è la verità!tu non vuoi vederlo!e prova a dire che non è vero!>la ragazza mantenne un tono molto basso.
Purtroppo era la verità, e Vivian non riuscì a nasconderla, in quel momento era trasparente come un bicchiere d’acqua, i suoi sentimenti erano chiari come una sorgente, quindi si arrese, ed annuì nuovamente senza parlare.
<lo sapevo!beh..Moody deve essere molto lontano..è meglio se ci muoviamo ora.. parleremo dopo..>disse Cassandra con tono deciso ed irremovibile, poi si guardò intorno un ultima volta e presa per mano Vivian la trascinò fuori, ancora una volta la ragazza non aveva idea di dove Cassandra la stesse portando, salirono la scalinata di marmo con circospezione, sobbalzando al minomo rumore o scricchiolio del vento fuori dalle alte finestre.
Raggiunsero il primo piano, che come le scale era illuminato solo da rare torce infuocate da parete e dalla candida luce che proveniva dalle finestre, non si riusciva a vedere molto, di nuovo Cassandra si guardò intorno come in cerca di qualcosa..
Sulle alte pareti vi erano come al solito una miriade di quadri i quali soggetti erano profondamente addormentati, Vivian seguiva attentamente lo sguardo di Cassandra, che si spostava piano di quadro in quadro, sembrava stesse cercando un quadro in particolare.
<pensa..pensa..per tutti i troll..perchè non mi ricordo mai qual è quello giusto!>esclamò Cassandra in un sussurro mentre si picchiava la fronte col palmo della mano.
<cassandra..se posso ..cosa non ricordi mai?>chiese Vivian perplessa sempre a bassa voce.
<vedi..uno di questi quadri..è un passaggio segreto per il settimo piano..ma non lo ricordo mai!>rispose Cassandra mentre socchiudeva gli occhi tentando di concentrarsi.
Vivian l’avrebbe aiutata volentieri, ma non ne aveva davvero idea, non sapeva quale di quei quadri potesse essere un passaggio segreto, di certo doveva essere uno di quelli che arrivavano al pavimento, se non in prossimità, e pensando questo alzò lo sguardo perplessa verso l’alto, ed immaginò di camminare nell’aria per entrare in uno di quei ritratti, realizzò che decisametne doveva essere uno di quelli alla loro altezza, ma quale?del resto non potevano svegliare tutti i quadri per chiedergli se erano passaggi segreti!
Mentre le due riflettevano misurando a grandi passi l’ambiente e osservando i quadri, la lancetta dell’orologio era a dieci minuti dall’una del mattino, quando l’attenzione di Vivian cadde su un quadro in particolare il cui soggetto era l’unico a non dormire..
Era piccolo, situato circa a mezzo metro del pavimento, aveva una cornice d’oro zecchino tempestata da pietre preziose, dentro di questa vi era una ragazza dai capelli dorati in abiti medioevali, che sorrideva mentre raccoglieva dei fiori in un prato, forse Vivian era stata attratta dalla preziosa cornice, ma non sapeva spiegarselo, sentiva che era il quadro giusto.
Fece cenno a Cassandra di avvicinarsi..
<mi scusi..potrei farle una domanda?>disse Vivian gentilmente rivolta alla splendida abitante di quella cornice.
<dite a me fanciulla?>chiese la ragazza della cornice.
<si..prorpio a lei..noi siamo Vivian e Cassandra..>si presentò educatamente Vivian indicando Cassandra al suo fianco.
<molto lieta di fare la vostra conoscenza fanciulle..il mio nome è Artemisia>qui la dama si inchinò.
<ma io la conosco! usa spesso il mio passaggio!>continuò poi rivolta a Cassandra, che arrossì per non aver ricordato quale fosse il quadro.
<bene..ottimo..è proprio del suo passaggio che volevamo parlarle..>disse Vivian.
<vorreste usare il mio passaggio per raggiungere il settimo piano giusto?>chiese Artemisia sorridendo e poggiandosi con una mano al lato della cornice <orsù.. se ricordate la parola d’ordine..vi lascerò passare dunque!>concluse con una risatina che la fece sembrare particolarmente svampita.
<cassandra..ricordi la parola d’ordine..vero?>chiese Vivian che aveva oramai un tono di voce supplicatorio, anche se in compenso le corde vocali non le dolevano più.
<ma..certo..>indugiò Cassandra evidentemente concentrata nel tentativo di ricordare.
<niente parola d’ordine?>chiese Artemisia fermandosi mentre stava inseguendo una grossa farfalla di fiore in fiore, ora il suo tono era insopportabilmente smielato, quasi arrogante.
<un attimo!conosco talmente tanti passaggi che sto facendo confusione!>rispose Cassandra premendosi i palmi delle mani contro le tempie, quasi come volesse trattenere qualcosa di invisibile nell sua testa.
Dopo una manciata di minuti passata a riflettere e sobbalzare al minimo rumore finalmente eccola..
<ci sono!ora ricordo!>esclamò Cassandra con aria trionfante, Vivian sosprirò sperando che fosse la volta buona.
<d’Oro i capelli e bella la fronte!>decantò la ragazza in tono solenne.
<oh!grazie del complimento!>cinguettò la fanciulla del ritratto con tono svampito, poi il quadro si fece da parte scivolando lateralmente lungo la parete e rivelando una piccola apertura tonda nella parete, che bastava a malapena a far passare una persona rannicchiata.
<presto!abbiamo già perso troppo tempo!>si affrettò Vivian varcando per prima quell’apertura, che si rivelò essere l’inizio di uno stretto cunicolo senza luce.
Vivian fu costretta ad avanzare con la bacchetta illuminata davanti a se, cosa che rallentò di molto il suo passaggio.
Dopo quella che sembrò essere un ora assai critica a causa della mancanza di aria ecco che Vivian intravide uno spiraglio di luce.
Allora la ragazza prese ad arrancare più velocemente possibile, le ginocchia cominciavano a dolerle per l’attrito con la pietra, quando finalmente raggiunse l’uscita, ed entrambe tirarono un sospiro di sollievo.
Erano arrivate in un anticamera illuminata solo dalla luce lunare proveniente dalla piccola finestra tonda che si apriva nell’alto soffitto.
La fredda luce gettava ombre sinistre sull’ambiente , rendendolo alquanto iquietante.
In un primo momento Vivian credette di essere giunta a destinazione, ma realizzò che non poteva essere possibile, in quanto il tunnel non fosse in salita, dunque non poteva essere che si trovassero già al settimo piano.
Ad un occhiata più attenta notò che oltre la pozza argentata di luce lunare vie era una piccola porta dall’aria malconcia e logora.
<da quella parte..>disse Cassandra indicando la porta mentre si avvicinava, Vivian la seguì senza obbiettare.
Ancora una volta fu Vivian a fare strada, afferrò il vecchio chiavistello arruginito e lo fece scattare spalancando la porta.
Davanti a loro vi era una scala a chiocciola in penombra , illuminata dalla fioca luce lunare che penetrava attraverso piccole feritoie nel muro.
Vivian alzò lo sguardo allibita mentre osservava quella scala che sembrava non avere fine.
<su!..siamo arrivate!dobbiamo solo raggiungere il settimo piano!>la incitò Cassandra strattonandola leggermente col gomito.
Allora Vivian riprese a camminare senza mai fermarsi, nonostante sapesse che portava al settimo piano, aveva la spiacevole sensazione che quella scala non sarebbe mai finita.
Passarono altri venti minuti, erano quasi le due del mattino, e le ragazze avvertivano i primi sintomi del sonno, attraversarono un ultima piccola porta e si ritrovarono al familiare settimo piano.
<e adesso?>sussurrò Vivian incerta lanciando un occhiata a Cassandra.
<seguimi..e vedrai..>rispose Cassandra in un soffio, poi riprese a camminare attraversando un ampio corridoio.
<bene! Eccoci..>sorrise Cassandra con espressione soddisfatta fermandosi ad un cerrto punto della grossa parete.
<e questo..lo chiami posto sicuro?>chiese Vivian guardandosi alle spalle, erano perfettamente visibili, e per nulla al sicuro.
<non è questo il posto!avvicinati..e pensa intensamente a ciò che ci occorre in questo momento..>rispose Cassandra con tono pacato.
<tu sei matta!questa è solo una parete!una parete e basta!>rispose Vivian che si sentiva presa in giro.
<insomma!fidati di me no?>rispose Cassandra spazientita.
Vivian aveva davvero le idee confuse , a cosa le sarebbe servito pensare a ciò che le occorreva?Non si sarebbe mica materializzato così facendo!
Nonostante ciò valeva la pena tentare ,dopotutto Silente stesso usava dire che il castello nascondesse più cose di quante se ne potessero vedere, si concentrò dunque su ciò che le serviva davvero in quel momento, chiuse gli occhi e focalizzò le parole nella mente.
“Pozione Anti-Assideramento, luogo sicuro dove rifugiarsi senza problemi”
<ben fatto Vivian!>esclamò Cassandra allegra.
Vivian non credeva ai suoi occhi, nel punto esatto in cui prima vi era la parete era apparsa una porta, sembrava essere emersa dalla pietra all’improvviso.
Senza indugiare oltre afferrò il chiavistello ed aprì un battente, entrambe entrarono rapidamente e si richiusero la porta alle spalle.
Quando Vivian si voltò non riusciva a credere a ciò che vedeva, sulla parete di fronte a lei vi era un' ampio camino in marmo nel quale scoppiettava un vivace fuoco ,che emanava un aroma rilassante.
Davanti al camino vi era un piccolo salottino, composto da due grosse poltrone dall’aria estremamente confortevole ed un piccolo tavolino in legno scuro, sul quale giaveva una fiala il cui contenuto aveva una lieve colorazione ramata, era la pozione Anti-Assideramento.
<eccola!>esclamò Cassandra a voce molto più alta mentre prendeva la piccola fiala dal tavolino e la porgeva a Vivian.
<shh!non urlare Cassandra!ci scopriranno!>disse Vivian in un sussurro mentre toglieva il tappo dalla fiala.
<tranquilla..nessuno può sentirci.. qui siamo al sicuro..>rispose Cassandra.
Vivian era ancora una volta perplessa, annusò il contenuto della fiala, che emanava un forte aroma alcolico e poi la mandò giù senza indugi, immeditamente sentì un forte calore dalle parti del petto, che si propagò in alcuni istanti lungo tutto il corpo, la pozione aveva avuto effetto, e la ragazza si sentiva rinvigorita.
<cassandra..cos’è questo posto?>chiese Vivian sbadigliando pigramente e stiracchiandosi, mentre si scaldava davanti alle fiamme.
<questa.. è la Stanza delle Necessità.. si trasforma in base a ciò di cui hai bisogno, e per di più quando entri sei al sicuro, perché la porta dalla quale sei entrata sparisce..comodo no?>rispose Cassandra in tono rassicurante.
<puoi dirlo forte..è molto comodo..devo tenerla a mente!>disse Vivian sorridendo.

<vivian..ora..ti va di sederti?dovremmo scambiare due parole..>disse Cassandra all’improvviso con tono serio.
Ora che Vivian ci pensava quel salottino era davvero accogliente, sembrava invitarla a confidarsi su tutto ciò che le era accaduto, perché lei lo sapeva, era proprio di quello che Cassandra intendeva parlare in quel momento.
<ve bene..>rispose Vivian sprofondando in una delle grosse poltrone, era talmente morbida e confortevole che le veniva quasi sonno.
<bene..>disse Cassandra mentre sedeva a sua volta di fronte a Vivian.<ora ..mi spiegheresti cosa diavolo ci facevi sotto quell’albero a mezzanotte?e con quel freddo atroce?se io non ti avessi vista dal domitorio ora saresti morta!>continuò.
<io.. beh.. inanzitutto devo ringraziarti.. grazie di avermi salvata..>rispose Vivian abbassando lo sguardo.
<ma perché lo hai fatto?non credere che io sia sciocca!ti ho vista!è dall’inizio dell’anno che sei strana, non è da te sbagliare la pozione Restringente!e non credo proprio che tu abbia bevuto l’Ambrafatale per un puro caso!avanti.. dimmelo!riguarda il professor Piton, vero?>chiese Cassandra tutto d’un fiato.
<beh..io..ehm>Vivian si fermò un attimo a riflettere, ebbene qualcuno aveva notato che tra lei e Severus c’era stato qualcosa.
Ma il sol pensiero di quel nome la faceva star male, non voleva parlare di Severus, non quando erano passate poche ore da quello che era successo.
<allora? tu cosa?non sono stupida!per quanto tu possa negarlo io lo so..c’è qualcosa tra te e il professor Piton!>insistette Cassandra osservandola.
Dunque era giunto il momento, doveva raccontarle tutta la storia, tutto ciò che era accaduto dall’inizio dell’anno.
Fu così che Vivian si immerse nel racconto di quei tre mesi di scuola che volgevano oramai al termine, dell’Ambrafatale, di ciò che aveva scoperto nel Pensatoio, del diario di Severus ,dei vari discorsi e momenti trascorsi con lui ,il litigio silenzioso che c’era stato con Jessy, fino a giungere a ciò che era accaduto poche ore prima, ma la ragazza evitò accuratamente di parlare del giardino.
Alla fine di tutto ciò Cassandra guardava Vivian a bocca aperta, con un espressione indecifrabile, mista tra stupore e rabbia.
<lo so..ora mi stai giudicando male..perchè sono troppo piccola ..perchè lui è troppo grande per me..ed..è un insegnate..>disse Vivian dando uno sguardo al suo orgoglio da polso, erano oramai quasi le quattro del mattino, e il sonno sembrava non voler più arrivare.
<no!non sto pensando questo!sto solo pensando che sei una stupida!>esibì Cassandra con rabbia, per poi assestare a Vivian un sonoro schiaffo sulla guancia.
Vivian sobbalzò a causa del dolore provocatole da quello schiaffo a suo parere ingiustificato, la sua guancia era scarlatta.
<come?come hai osato darmi uno schiaffo!>esclamò la ragazza allibita.
<te lo sei meritato!sei una stupida!ma come ti è saltato in mente di fare una cosa simile? piantarlo in asso così!non hai proprio sentimenti!dopo che ti ha dimostrato così apertamente che ti ama?>sbraitò Cassandra furiosa.
<ma.. lui pensava ancora a Lily!non è vero che mi ama!lo dice solo perché io le somiglio!io sono una ruota di scorta!>sbraitò a sua volta Vivian che ora piangeva.
<stupida!lui ti ama!e cosa pensavi di fare allora?di morire assiderata?e non pensi al dolore che gli avresti dato togliendoti la vita?sei davvero egoista ragazza!>urlò Cassandra al limite dell’indignazione.
<beh..io ..n-non parlarmi a questo modo!so quello che faccio!chiudiamo qui il discorso va bene?>rispose Vivian piangendo.
<e ora perché piangi?>chiese Cassandra senza badare alle parole che Vivain aveva appena pronunciato.
<sono affari miei!lui mi ha ferita!>esplose ancora una volta.
<bene..allora chiuderemo il discorso..ma ti prego!promettimi che domani chiarirai la questione!>rispose Cassandra calmandosi un po’.
<s-si..va bene..sono stata troppo brusca in effetti..domani..chiarirò la questione..>rispose Vivian abbozzando un sorriso mentre si asciugava le lacrime, non c’era dubbio, si era sfogata, ora si sentiva molto meglio, pensò che forse sarebbe esplosa a tenere dentro tutto, tirando un sospiro di sollievo per essersi calmata poggiò la testa allo schienale della poltrona.
<spero non racconterai a nessuno..quello che ti ho confessato..>disse Vivian con un filo di voce.
<ma certo che non lo racconterò!non sono pettegola..e poi..siamo amiche ora no?>chiese Cassandra sorridendo appena.
<beh..si ..lo siamo..grazie Cassandra..sei davvero un amica..>rispose Vivian sorridendo a sua volta.
Le ragazze si strinsero la mano come a voler suggellare un patto, fu così che tra loro nacque una bella amicizia.
<a proposito.. non te l’ho mai chiesto..ma tu sei la cugina di Malfoy vero?>chiese Vivian all’improvviso, mentre l’unico rumore a riempire la stanza era lo scoppiettare del fuoco.
<beh..si..lo so che Draco è un tantino antipatico!sai ci passo tutte le estati..abito con lui..>rispose Cassandra.
<davvero?ma..un attimo..il tuo cognome è Lestrange giusto?>chiese Vivian sempre più curiosa.
<si lo è..>rispose, poi vedendo l’espressione sul viso di Vivian aggiunse <si..lo so cosa stai pensando, lo sono..sono la figlia di Bellatrix e Rodolphus Lestrange.. i due Mangiamorte che si trovano ad Azkaban e sono stati condannati per i loro crimini..sai..avevo un anno quando furono rinchiusi..>
Vivian aprì e chiuse la bocca senza emettere alcun suono , intanto l’espressione di Cassandra era diventata un tantino triste.
<è per questo motivo che vivo con i miei zii..si offrirono di tenermi con loro quando avevo un anno.. e gli voglio molto bene..specialmetne a mia zia Narcissa..>disse poi con tono leggermente malinconico.
<beh.. mi dispiace..non sapevo..avevo sempre pensato che il tuo cognome fosse solo una coincidenza..scusami..>rispose Vivian senza sapere cosa dire.
<beh..sta tranquilla..>rispose Cassandra osservandola.
<credo che tu non sia come tua madre..giusto?>chiese Vivian con una vena di timore nella voce.
<no!certo che no!puoi stare tranquilla!io non mi sognerei mai di seguire Voldemort!>rispose Cassandra stavolta ridendo.
Vivian si stupì del fatto che Cassandra avesse pronunviato il nome di Voldemort, ma poi si unì anch’essa alla risata di Cassandra, non le importava chi fossero i suoi genitori o quali fossero le sue origini, ciò che era importante è che aveva trovato un amica, sentiva di volerle un mondo di bene, ed improvvisamente venne invasa da un senso di ottimismo e felicità, l’indomani mattina sarebbe andata da Severus ed avrebbe chiarito tutto, la situazione si sarebbe sistemata e tutto sarebbe tornato come prima, lo sentiva..
Erano oramai le sei del mattino quando le due si addormentarono, presero sonno su quelle ampie e confortevoli poltrone, con il fuoco che le cullava dolcemente col suo tepore..

Quando Vivian e Cassandra si svegliarono una grossa finestra era apparsa sulla parete alla sua destra, ed un timido raggio di sole si insinuava nella stanza, erano le dieci del mattino, e fuori la neve sembrava essersi totamente sciolta..
Decisero che avrebbero fatto colazione nella Stanza delle Necessità, appena i crampi della fame avevano cominciato a farsi sentire una deliziosa colazione per due era apparsa sul tavolino tra le due poltrone, quel posto era molto comodo, e le due concordarono che se fosse stato possibile avrebbero passato giorni e giorni li dentro.
Con loro stupore ad un certo punto apparve anche un bagno e dei vestiti di ricambio, si, era decismanete il posto dove si sarebbero volentieri stabilite.

Era mezzogiorno inoltrato quando erano finalmente pronte e decisero di uscire, in quel momento il castello era sempre vuoto, perché tutti si trovavano in Sala Grande per andare a mangiare, trovarono dunque vuoto il tragitto dal settimo piano in giù, e si rimescolarono agli altri alunni nella Sala Grande senza problemi.

Mentre le due prendevano posto al tavolo di Serpeverde notarono che come al solito c’era Malfoy con la su banda, sembravano tramare qualcosa mentre Draco lanciava occhiatacce a Vivian, forse ricordava qualcosa di quel loro “diverbio” in sala Comune?
La ragazza sperò con tutto il cuore che l’incantesimo avesse davvero fatto effetto.
Poi Vivian diede un'altra occhiata al tavolo, non vi era Jessy, si chiesero che fine avesse fatto, ma a Vivian in quel momento non andava proprio di pensare al litigio, non quando era talmente ottimista da credere che con Severus si sarebbe sistemato tutto.
<a proposito di Piton..>disse Vivian credendo di averlo solo pensato.
<a proposito cosa?>chiese Cassandra curiosa.
<oh.. scusami credevo di averlo solo pensato..no è che..>Vivian alzò lo sguardo rivolta al tavolo degli insegnanti, e come aveva sospettato lui non c’era.
<non c’è a pranzo..non trovi che sia strano?>concluse.
<è vero!..chissà come mai.. credi che..>ma Cassandra non potè finire la frase, pochi posti più in la al loro tavolo sembrava che un capannello di alunni fosse in ascolto.
<ehm..credi che lo troveremo nel suo ufficio per chiedergli se il nostro tema va bene?>concluse Cassandra pestando il piede a Vivian sotto il tavolo e facendole cenno con la testa verso i compagni che stavano ascoltando la loro conversazione.
Nulla da fare, in quel momento non potevano affatto parlare di Severus, non era il luogo adatto..
<oh ma certo!dopo pranzo allora ti accompagno..e porto anche il mio compito!>esclamò Vivian con tono più alto, così che i curiosi distolsero l’attenzione.

In fin dei conti Vivian e Cassandra non mangiarono granchè, reduci da quell’abbondante colazione nella Stanza delle Necessità si sentirono subito sazie, e partirono in direzione dell’ufficio di Severus, d’altronde era li che lui si trovava quando non lo si vedava in giro..
Arrivate alla porta Cassandra si nascose dietro una nicchia dove l’avrebbe aspettata, non credeva che Severus avrebbe parlato tanto facilmente in sua presenza..
Con il cuore che martellavaa in petto Vivian alzò la mano e bussò alla porta, in attesa di sentire la voce di Severus, ma nessuna risposta arrivò, allora si spostò di qualche passo verso la porta della stanza, e di nuovo bussò, ma ancora niente, Severus non c’era, oppure se c’era non voleva rispondere..
Allora senza pensarci due volte la ragazza fece cenno a Cassandra di aspettare, e tentò di aprire la porta per entrare nell’ufficio, ma questa era chiusa, allora Vivian sbirciò dal buco della serratura, e con suo stupore Severus non c’era, dunque la porta era stata chiusa dall’esterno, per sicurezza provò anche ad entrare nella sua stanza, ma anche quella era chiusa dall’esterno.
Con aria un po’ triste si rivolse a Cassandra che intanto era riemersa dal suo nascondiglio..
<niente..non c’è..>
<non c’è?e dove può essere andato?non ad Hogsmeade spero!>rispose Cassandra.
<beh..su fatti forza!dovunque sia lo troveremo!>aggiunse poi con entusiasmo.

Allora le ragazze lo cercarono per tutta la scuola, nessuno sembrava averlo visto, andarono ovunque, setacciarono il parco, ma lui non c’era, per un attimo credettero di averlo visto in biblioteca, ma guardando meglio videro che era un’alunno del settimo anno di spalle col suo stesso taglio di capelli, oramai stanche alle cinque del pomeriggio circa le due si trovavano davanti al fuoco della Sala Comune quando Cassandra ebbe un’idea.

<dai!su con la vita!se non era da nessuna parte vuol dire che lo troveremo ad Hogsmeade no?>esplose con entusiasmo tentando di tirare su di morale Vivian.
<lo so cosa sta facendo.. sta fuggendo apposta da me, non vuole vedermi.. lo conosco troppo bene..>rispose Vivian chinando il capo <ma se proprio ci tieni lo cercheremo ad Hogsmeade..
>concluse sempre più scoraggiata.
Era l’ultimo posto in cui potessero tentare, senza contare Diagon Alley ovviamente ma non c'era alcun motivo per il quale Severus potesse trovarsi li.
Le ragazze girarono in lungo ed in largo per tutta Hogsmeade, il buio stava oramai calando, e dopo aver controllato l’ultimo posto possibile, ovvero La Testa di Porco, realizzarono che forse stava davvero tentando di non farsi trovare da Vivian, che era sempre più triste, l’ottimismo che l’aveva accompagnta per tutta la giornata si affievolì, alle sette erano finalmente di ritorno ad Hogwarts, e mentre camminava Vivian pensò che forse Severus si trovasse nel giardino..certo!come aveva fatto a non pensarci!doveva essere proprio li!Ma l’unica cosa che non aveva ancora raccontato a Cassandra era proprio di quel giardino, pensò velocemente a cosa potesse fare, oramai anche il giardino doveva essere buio..
<cassandra..mi è..venuta in mente una cosa..dovrei assentarmi un attimo..potresti aspettarmi in Sala Grande?>chiese all’improvviso mentre varcavano i cancelli sovrastati da cinghiali alati.
<cosa?posso fidarmi?non è che tenti di nuovo di ucciderti?>chiese Cassandra con un espressione seria.
<cassy!mi stupisci!davvero mi credi capace?sta tranquilla!>rispose Vivian un po’offesa.
<beh..allora mi fido..ti aspetto..fa in fretta..>rispose Cassandra , poi la salutò e si avviò verso il portone di quercia.
Era il momento, forse avrebbe finalmente trovato Severus dopo una giornata di sforzi, forse era la volta buona ,avrebbe chiarito tutto e avrebbero finalmente fatto la pace, la ragazza correva, correva verso nord, al limitare della foresta, alla sola luce della luna, per poi inoltrarsi nel fitto di quel familiare boschetto non molto lontano dal castello, correva, stavolta non vi era alcuna neve, era più facile, oramai non sentiva più le gambe, ma doveva arrivare a destinazione.
Passarono una decina di minuti, e finalmente ecco che la ragazza arrivò, dovette illuminare la bacchetta , in quel punto il bosco era talmente fitto da non far filtrare il minimo raggio di luce.
Camminò lungo quel familiare muro di cinta, in cerca di qualcosa, una serratura, tenendo alta la bacchetta illuminata strappava l’edera con le mani per vedere meglio, tastava lentamente il muro alla ricerca di una fenditura..ed infine..
<trovata!>esclamò la ragazza pochi minuti dopo, sul muro, tra fittissimi rampicanti vi era una piccola serratura d’ottone, proprio come la chiave che portava al collo, la ragazza sfilò rapidamente la chiave dalla catenina, e poi la rimise al collo, con il cuore in gola cacciò la piccola chiave nella toppa e la fece scattare con il familiare “clunk” che aveva sentito appena il giorno prima, fece un passo avanti per entrare e di nuovo la porta si chiuse alle sue spalle.
Ora davanti a lei troneggiava il giardino notturno, anch’esso illuminato da quella bellissima luna, non vi fu affatto bisogno di accendere la bacchetta, in quel posto il cielo era aperto e silenzioso, cominciò dunque a camminare guardandosi intorno attentamente, alla ricerca di un segno che Severus fosse li, ma non c’era, la ragazza setacciò anche il piccolo parco giochi, ma ancora nulla, poi si arrampicò lungo la collina e si guardò intorno, lui non era nemmeno nel piccolo parchetto che si trovava in cima, con aria malinconica Vivian sedette al tavolo degli scacchi che scintillava alla luce della luna, non poteva pensare che il giorno prima aveva fatto una splendida partita a scacchi proprio con lui, non poteva pensare di essere stata così sciocca da trattarlo a quel modo, stava per tornare indietro quando si guardò meglio intorno, il suo sguardo cadde sul “pozzo del giuramento", si avvicinò chiedendosi se Severus avesse strappato quella pergamena, aveva intenzione di controllare, nel peggiore dei casi non sentiva di poter essere più depressa di quanto lo fosse, talmente depressa che anche le lacrime avevano deciso di licenziarsi.
Aveva estratto di nuovo la bacchetta e stava per far saltare gli arbusti, quando qualcosa luccicò in mezzo a questi, allora Vivian accese la baccheta e la puntò nel preciso punto in cui aveva visto quello scintillio.
Ancora una volta il suo cuore prese a battere forte, la cosa che aveva attirato l’attenzione era un braccialetto, ma non uno qualunque, era il braccialetto che aveva scagliato furiosamente ai piedi di Severus la notte precedente, subito il suo cuore si riempì di gioia, allora Severus era stato li!
Senza pensarci oltre Vivian lo raccolse tra i rampicanti e lo rimise al polso, e si rese conto di quento era stata stupida a restituirglielo, aveva davvero fatto qualcosa di imperdonabile , ma ora aveva un piccolo spiraglio di speranza.
Prima di andare via, dato che erano oramai quasi le otto e mezzo, lanciò una rapida occhiata a tutto il parchetto, e notò ancora una cosa, l’insegna che si trovava in cima al gazebo, che rappresentava una S incrociata con una L, era per metà distrutta, si chiese il perché, ma non poteva indugiare oltre, Cassandra si sarebbe preoccupata.
Allora spiccò una corsa ,attraversò di nuovo la porta del giardino, poi dritta nel boschetto, in cinque minuti raggiunse il portone di quercia, il suo stomaco brontolava rumorosamente, aveva molta fame.
Afferrò il la maniglia del portone di quercia controllando il suo orologio, e di nuovo il suo cuore prese a martellare furiosamente, come aveva potuto sbagliarsi?aveva letto male il suo orologio, non erano le otto e mezzo, bensì le nove e mezzo!
Sperando di trovare il salone d’ingresso vuoto e quindi di non prendersi una sonora punizione si precpitò oltre il portone di quercia, voleva andare in Sala Grande, ma le venne in mente che oramai a quell’ora non doveva esserci più anima viva, deviò dunque in un'altra direzione, poteva andare solo nella propria Sala Comune, stava per inboccare l’entrata dei Sotterranei quando si fermò in preda al terrore, una voce gelida e distaccata aveva parlato alle sue spalle..
<morris!cosa diavolo ci facevi fuori dal castello fuori dagli orari concessi?non ..lo sai che..è severamente vietato girare per il parco di notte?>Era lui, il professor Piton, Vivian non ebbe il coraggio di voltarsi, voleva parlargli da una giornata intera, ma ora sentiva una pericolosa rabbia che si stava impadronendo di lei, il suo stomaco si torceva furiosamente, ma non parlò, si limitò a rimanere di spalle, tentando ancora una volta di scendere nei Sotterranei.
<sei PER CASO SORDA?>ora il tono di Piton era collerico, aveva alzato la voce, come ogni volta in cui un alunno gli mancava di rispetto.
Vivian coprì bene il braccialetto al suo polso e si voltò di scatto, con espressione priva di emozioni.
<mi scusi..non l’avevo sentita.. e poi chi le dice che ero nel parco?sono stata qui fino ad ora!>sbraitò poi senza contenersi, si sentiva strana, come se non fosse lei a parlare, lei non voleva dire quell parole, e non con quel tono, ma non riusciva più a trattenersi.
<osi mentire a me?ad un insegnante?sappi che posso leggerti la mente in qualunque momento!ma non ci vuole un genio per capire che eri fuori del castello!ti ho vista!non mancarmi di rispetto!>ora il suo tono era pericolosamente gelido, il professore stava per arrabbiarsi seriamente.
<stia zitto!non sono affari suoi quello che faccio!non venga a dirmi come devo comportarmi!>sbraitò Vivian, doveva essere la goccia che fece traboccare il vaso.
<morris!il giorno in cui un alunna mi verrà a dire come devo fare l’insegnate sarà il giorno in cui tu deciderai di mettere un po’ di sale in zucca!cioè mai!>nel momento i cui Severus finì la frase rimase in attesa, forse della reazione di Vivian, sul viso aveva stampato un ghigno malefico mentre se ne stava li a braccia incrociate ad osservarla.

Vivian non sapeva come ribattere, quelle parole l’avevano colpita al petto come una lama bollente, voleva strapparsi il cuore, aveva esagerato, e molto probabilmente la piccola speranza di fare pace era andata, sfumata come polvere al vento.
La ragazza cadde in ginocchio e cominciò a piangere, sapeva che piangere non sarebbe stata una soluzione, dubitava che lui si sarebbe impietosito, ma non ce la faceva, in effetti non si era sbagliata, ora sul volto di Severus vi era un espressione di selvaggio trionfo, quando lui parlò di nuovo.
<è inutile piangere sulla pozione versata Morris!non servirà a farmi cambiare idea!venti punti in meno a Serpeverde!e domani sconterai una punizione nel mio ufficio alle otto in punto!se non sarai puntuale inoltre la tua punizione si moltiplicherà per tutta la settimana!>disse Severus col solito tono gelido e distaccato, attraverso i quale però in quel momento filtrava una sorta di soddisfazione.
<m-ma io..>Vivian tentò di ribattere.
<tu nulla!non devi obbiettare!ti sei meritata la tua punizione!STUPIDA RAGAZZINA!>ribbattè Severus senza indugi.
Non c’era dubbio, quello era davvero il colpo di grazia, aveva pronunciato le parole che le rimbombavano nella mente da ore ed ore, ora non aveva più voglia di parlare, non aveva voglia di fare nulla, senza aggiungere altro Severus fece un cenno verso i Sotterranei, poi tirò su Vivian per il bavero della divisa e la scaraventò alla rinfusa facendola rialzare in piedi.
<avanti!dritta verso la Sala Comune!non sarò così clemente se ti ritrovo fuori dal letto un'altra volta!>urlò alle sue spalle mentre la ragazza si dirigeva con passo funereo verso i Sotterranei.
Ora si sentiva davvero male, era certa che non avrebbe più fatto pace, ma era anche certa che Severus l’avesse fatto a posta a non farsi trovare per tutta la giornata, Vivian era davvero depressa, ma non voleva tornare al dormitorio, non voleva vedere nessuno, era consapevole che Cassandra fosse in pena per lei, ma non riusciva a pensare ad altro, non voleva andare a letto!o il rimorso per ciò che aveva fatto l’avrebbe tormentata evitandole di dormire, aspettò dunque che Severus si chiudesse nella sua stanza per invertì direzione, si allontanò piano.
Non sapeva dove andare, ma non aveva nemmeno intenzione di pensare in quel momento, cominciò ad imboccare strade a caso, sperando di non essere punita un altra volta, due punizioni in una giornata erano davvero troppo..
Ad un tratto sembrò svegliarsi improvvisamente da uno stato di trance, si riscosse da i suoi pensieri e notò che era giunta fino al secondo piano senza nemmeno accorgersene.
Davanti a lei vi era il muro sul quale appena due anni prima era apparsa una scritta, che diceva che la Camera dei Segreti era stata aperta, pochi metri più in la vi era la porta del bagno guasto, il famoso Bagno di Mirtilla Malcontenta, ora che ci pensava non era mai entrata in quel posto prima d’ora.
Si guardò intorno rapidamente, sembrava non esserci anima viva, allora si intrufolò nel bagno, d’altronde non si aspettava di trovare granchè. , era solo un bagno..
Sperava che il brivido di infrangere le regole le avrebbe tolto momentaneamente ogni pensiero, le avrebbe attutito le sue sofferenze, ma si sbagliava di grosso, i suoi rimorsi le precipitarono addosso come un enorme macigno..
Lo sguardo della ragazza cadde su di una grande finestra, così lei vi si avvicinò e si sedette sul davanzale portando le ginocchia al petto e cingendole con le braccia, lacrime amare solcarono il suo viso stanco, si sentiva terribilmente sola, per di più Severus sembrava adirato a morte, si era illusa inutilmente, non avrebbe mai più fatto pace con lui.
La ragazza singhiozzò in silenzio, mentre rimirava il cielo nero attravero la finestra, rimirava quella splendida luna oramai calante, luna che era stata testimone degli avvenimenti funesti e delle sue sofferenze, la ragazza chinò il capo e stava per addormentarsi, quando qualcosa la fece sobbalzare...
<cosa ci fai qui!>gridò una voce stridula e lamentosa alle sue spalle, una voce femminile dal tono alquanto acido.
Vivian si voltò di scatto col cuore in gola e la vista annebbiata dalle lacrime, e la vide, Mirtilla Malcontenta fluttuava a pochi metri dal pavimento e la guardava con un espressione antipatica.
<io..non volevo..disturbarti..sei Mirtilla?>chiese Vivian a voce bassa mentre il fantasma la scrutava attraverso i suoi grossi occhiali.
<si!sono Mirtilla!e se sei qui per prendermi in giro è meglio se te ne vai!>sbraitò il fantasma con la stessa vocina stridula.
<io..n-non ho intenzione di prenderti in giro..sono qui perchè.. mi sento triste..e sola..>rispose Vivian mentre le lacrime continuavano a bagnarle il viso.
Mirtilla sembrò notare solo in quel momento che Vivian piangeva, ed improvvisamente il suo tono di voce suonò più gentile.
<allora la situazione è totalmente diversa..sai..>qui Mirtilla si fece più vicina..<questa scena..si sta ripetendo..è già accaduto ..più di venti anni fa..come hai detto di chiamarti?>chiese Mirtilla.
<non ti ho detto il mio nome..mi chiamo Vivian..>rispose la ragazza, poi riflettè sulle parole del fantasma..
<scusa..Mirtilla..poco fa.. hai detto che..questo è già successo..cosa intendevi dire?>chiese Vivian perplessa.
<ah..beh..in questo bagno, anni ed anni fa, nel posto in cui sei seduta, una ragazza..identica a te.. ha pianto..proprio come stai facendo tu ora...il suo nome era..Lily..>rispose Mirtilla con un tono ovvio, come se la cosa che le stava raccontando fosse più che normale.
Vivian si sentì ad un tratto strana, se Mirtilla diceva la verità, Lily Evans , anni ed anni prima.. aveva pianto proprio li, in quello stesso punto dove ora lei sedeva, e con molta probabilità circa per lo stesso motivo, un litigio con Severus..
Come poteva essere che una scena del genere si ripetesse con una simile precisione?era decisamente una strana coincidenza.

Ma pensare a Lily l'aveva abbattuta più di quanto non lo fosse già prima, prese dunque a piangere a dirotto, ignorando totalmente Mirtilla.
<oh ma certo!è lei quella che deve piangere!ed io cosa dovrei dire?qualcuno si preoccupò della povera e bruttina Mirtilla?NO!ed io?MORTA!>urlò Mirtilla cominciando a singhiozzare perchè non le si prestava più attenzione, Vivian stava per scusarsi, quando..
<sono stufa di voi alunni!sempre a piagnucolare sulle ingiustizie della vostra vita!non intendo restare oltre!>sbraitò Mirtilla indignata, poi singhiozzando fragorosamente e piagnucolando si tuffò di testa in uno dei water allagando il pavimento con l'acqua, e il bagno tornò nel più assoluto silenzio, la ragazza non riusciva a frenare le lacrime in nessun modo.
Di nuovo Vivian chinò la testa di lato, e stava per addormentarsi, quando..
<morris!e così siamo a zonzo per la scuola?>una voce familiare risuonò alle spalle di Vivian, con un tono che era la perfetta imitazione di Piton quando era arrabbiato.
Vivian si voltò svogliatamente, nei pressi dei lavandini Draco Malfoy ostentava il suo solito ghigno beffardo.
<va al diavolo Malfoy..>mormorò la ragazza con voce assolutamente piatta.
<come osi?razza di lurida babbanofila!>sbraitò Malfoy con la solita aria di superiorità mentre si avvicinava un pò.
<ti-ho-detto-che-non-è-aria!SPARISCI!>scandì la ragazza sempre con tono piatto, era in uno stato pietoso, per di più le lacrime non sembravano accennare a smettere, non le controllava più.
<m-Morris..ma cosa..diavolo..stai piangendo?>il ragazzo sembrava stupito, cosa alquanto strana, da quando Malfoy non coglieva un occasione simile per prendere in giro Vivian?
<ti ho detto di lasciarmi in pace!Ti diverti a ridere delle disgrazie altrui?>aggiunse Vivian con la voce spezzata dal pianto.
<non..ti prendo in giro..c-cosa ti succede?>chiese Malfoy con espressione sempre più sorpresa, a detta di Vivian sembrava che il ragazzo fosse ancora più sorpreso dalle parole che stavano uscendo dalla prorpia bocca.
<oh..non è successo nulla..solo..vecchi ricordi..>rispose Vivian più tranquilla, se c'era una persona alla quale non avrebbe mai e poi mai raccontato di lei e Severus, quella era prorpio Draco Malfoy.

<forse..ho esagerato..infondo..quando vengo a darti fastidio..i-io..scherzo..sei pur sempre della mia stessa casa..>per un attimo Vivian non credette alle proprie orecchie, Draco Malfoy che si scusava?forse la stava prendendo in giro, eppure sembrava sincero..
<non è colpa tua..è solo..un brutto periodo..>rispose la ragazza mentre si asciugava le lacrime con la manica del mantello.

Poi accade qualcosa che aveva davvero dell'incredibile..
<ti ho seguita..dopo che Piton ti ha punita..volevo farti punire di nuovo, scusami..>disse Malfoy mentre le tendeva la mano <su..ti aiuto ad alzarti, è meglio se torniamo al dormitorio, non vorremmo rischiare di far perdere altri punti alla casa?>concluse abbozzando un sorriso.

Vivian non sapeva cosa pensare, quella si che era una giornata strana, prima Piton, poi Mirtilla Malcontenta, e infine Malfoy che si comportava in modo gentile!
La ragazza credette di sognare, ma senza aggiungere altre parole afferrò la mano di Draco e si lasciò aiutare, decisamente non stava sognando.

<grazie Draco..>disse Vivian ricambiando il sorriso in modo flebile, era la prima prendeva per mano Malfoy, e per la prima volta non lo detestava con tutto il cuore.
<di nulla..>rispose lui mentre lasciava la mano di Vivian, ora che era in piedi Vivian si rendeva conto che Draco era un bel pò più alto di lei.
Draco la stava osservando..
<beh..non pretendo di sapere cosa ti è successo..solo..andiamo via di qui.. e seppelliamo i rancori..ve bene?>chiese il ragazzo guardandola, gli occhi azzurri fissi in quelli verdi.

<va bene..allora ricominciamo da zero..Draco..>rispose Vivian che si sentiva in imbarazzo.

Draco sorrise facendole un cenno di assenso, era la prima volta che il ragazzo che era stato suo acerrimo nemico per anni le sorrideva, e non era un ghigno.
Senza alcun preavviso Draco la prese per mano, Vivian sobbalzò per il gesto improvviso, stava per camminare mano nella mano con il ragazzo che aveva odiato, era una sensazione nuova..

<andiamo.. conosco una buona scorciatoia per sfuggire a Gazza..>sussurrò Draco quando furono sulla porta, Vivian annuì in silenzio, doveva ancora abituarsi all'idea di essere amica di Draco Malfoy..
Il ragazzo la trascinò velocemente attraverso un percorso che lei non aveva mai notato, e non riuscì a memorizzarlo, era troppo concentrata sulla stranezza dei fatti per farci caso.
In pochi minuti si ritrovarono davanti al passaggio per la Sala Comune di Serpeverde, subito Draco mormorò la parola d'ordine e trascinò la ragazza al suo seguito..
<cavoli..sono le undici!meglio sbrigarsi ad andare a letto..>disse il ragazzo osservando un'antica pendola sul camino.
<si..meglio sbrigarsi..>rispose Vivian con lo sguardo perso tra le fiamme del camino.
<buona notte..Vivian..>azzardò il ragazzo, la sua voce risuonò alquanto timida.
<aspetta..volevo ringraziarti..Draco..>disse Vivian.
<davvero..è una cosa da nulla..>rispose lui sorridendo.
<dai..è meglio se andiamo..avremo il tempo di parlare..>disse poi Draco con tono sbrigativo, diede un bacio sulla guancia a Vivian e si allontanò verso il dormitorio maschile.
Mentre Vivian si dirigeva verso il proprio dormitorio si sfiorò la guancia con la mano, proprio nel punto in cui Draco le aveva dato il bacio, come era possibile che il suo atteggiamento fosse cambiato così vertiginosamente ed in così poco tempo?
Poi Vivian non si fece più tante domande, si cambiò rapidamente e si intrufolò sotto le calde coperte del suo letto.
Nel letto accanto al suo Cassandra era profondamente addormentata con un libro sul cuscino..
La ragazza si sentì quasi in colpa, di certo aveva fatto preoccupare Cassandra, ne era assolutamente sicura, stranamente però si sentiva meglio, ora non era poi tanto triste come qualche ora prima, si scoprì a pensare che quella che oramai volgeva al termine era stata una delle giornate più strane che aveva vissuto..
Tutto taceva, e Vivian si addormentò con un espressione distesa e tranquilla sul viso, molte novità erano giunte negli ultimi giorni, amicizie inaspettate..


non ve lo aspettavate da Draco eh??? :shifty:
beh...ora mi metto all'opera per il 15...Pitty l'ha punita no? :lool:
ne vedrete delle belle!^^
alla prossima!
 
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CassandraB.Lestrange
view post Posted on 22/10/2008, 10:24




uhauahu ma ti pare!

come può essere dolce il mio cuginetto *-*
ha preso tutto da zia Cissy!

è stupenda Vivi!
ma continuo a pensare che Cassandra avrebbe dovuto picchiarla più forte..
 
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snapEly
view post Posted on 22/10/2008, 14:21




CITAZIONE
ma continuo a pensare che Cassandra avrebbe dovuto picchiarla più forte..

quoto assolutamente!
e sono proprio curiosa di leggere il prossimo capitolo
una sera in punizione con lui... :shifty:
sembrava proprio arrabbiato, ma sono sicura che sta cercando un pretesto per poterla perdonare :wub:
 
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•.:.• Lady Death •.:.•
view post Posted on 22/10/2008, 16:32




Che capitolo stupendo!!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, voglio assolutamente sapere che cosa succedera durante l'ora di punizione con Piton!:rolleyes: :lol:

Aggiorna prestoooo!
 
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felpato89
view post Posted on 22/10/2008, 18:17




scusssami vivian ho rimediato e ho letto i capitoli che avevo tralasciato :D che dire.. mi piace molto questa ff ^^ pero' non capisco perchè sev ora si comporta cosi' con la piccola vivian :cry: poverina... e poi draco..mmmh nn mi convince.... :P troppo gentile!!
 
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sevy
view post Posted on 22/10/2008, 22:15




aggiorna, ti prego, o mi farai morire!!! :T_T: :T_T: :T_T:
 
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SnapeTear89
view post Posted on 24/10/2008, 10:37




bene vedo che questo capitolo vi ha colpite..
CITAZIONE
non capisco perchè sev ora si comporta cosi' con la piccola vivian

è semplice...Vivian l'ha trattato come uno straccio scappando via e lanciando il braccialetto ai suoi piedi, per di più ha detto"risparmi il fiato" se ricordate il capitolo della storia del principe sono le ultime parole di Lily quando lui tenta di fare pace (save your breath!), è per quel motivo che si comporta così, per di più lei era fuori dal castello a quell'ora..quindi l'ha punita...
XD
dopo questo poema mi rimetto a scrivere!il 15 è in fase di assemblaggio!succedono troppi cose insieme e quindi è un tantino difficile!
bene
a presto!
grazie per i comments! ^_^
p.s. non so se vi piacerà molto la parte della punizione...
 
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sevy
view post Posted on 24/10/2008, 15:24




Tu non preoccuparti per ciò che potrebbe piacerci o no, e scrivi! XD
 
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CassandraB.Lestrange
view post Posted on 24/10/2008, 16:28




CITAZIONE (sevy @ 24/10/2008, 16:24)
Tu non preoccuparti per ciò che potrebbe piacerci o no, e scrivi! XD

parole sante uahuahauh
 
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•.:.• Lady Death •.:.•
view post Posted on 24/10/2008, 16:38




CITAZIONE
p.s. non so se vi piacerà molto la parte della punizione...

:unsure:

CITAZIONE
Tu non preoccuparti per ciò che potrebbe piacerci o no, e scrivi! XD

concordo!:lool:
 
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122 replies since 4/8/2008, 20:56   2700 views
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