Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 17/6/2009, 09:51 by: SnapeTear89




eccoloooooooo!!!XD
buona lettura!!!

CAPITOLO 17- L’inattesa fine

Vivian si svegliò di soprassalto, erano le otto del mattino del 24 Giugno, aveva una grande confusione nella testa per gli avvenimenti degli ultimi tempi, che le sfrecciavano di continuo nella mente come a volerle ricordare quanto fosse triste quel periodo.

Poco tempo prima aveva litigato con Severus, si erano lasciati molto male dato che lui aveva annunciato di voler tornare dalla parte dell’Oscuro Signore..
Il ricordo della grande sciocchezza che aveva fatto la tormentava ancora, come aveva potuto mettersi subito dopo con un alunno che Severus non aveva mai tollerato?
Come aveva potuto “fidanzarsi” con James Rosier, che era praticamente la copia Serpeverde di James Potter ai tempi della scuola?
Fortunatamente non era nulla di serio, si limitavano ad uscire insieme e lei non gli aveva mai permesso di baciarla, ma la faccenda restava comunque complicata, non voleva veramente stare con lui, lo aveva fatto solamente per fare un dispetto a Severus, che per esteso non aveva affatto gradito tale comportamento, se prima la degnava di sguardi furtivi anche se glaciali ora la ignorava totalmente, e la ragazza non poteva sentirsi peggio..
Per di più non sapeva come fare a lasciare James, anche lui aveva dei sentimenti, perché diavolo le era venuto in mente di giocarci?

Lentamente la ragazza si mise a sedere e si sistemò la camicetta da notte di cotone estivo, faceva molto caldo, si alzò dal letto e guardò fuori dalla bassa finestra, si intravedevano alcuni studenti di Durmstrang che passeggiavano nel parco e alcune ragazze di Beauxbatons che si bagnavano i piedi nelle acque del lago e chiacchieravano allegramente, ci sarebbe stata la terza e ultima prova del Torneo Tremaghi, che era noto si trattasse di un grosso labirinto al cui centro si trovava la coppa Tremaghi, e le cui “mura verdi” erano alte circa sei metri.
Poco più in là Cassandra stava stranamente ancora dormendo, decise di non disturbarla, poi ricordò che non si parlavano più e cominciò a vestirsi, sperava di non trovare nessuno a colazione, ne Severus ne James, ne Draco..
Anche con Draco le cose andavano male, il ragazzo non aveva affatto preso bene la faccenda di James, e aveva solamente smesso di rivolgerle la parola, sembrando molto più interessato a Pansy Parkinson, forse per farle a sua volta un dispetto.

Vivian fece colazione molto presto per poi dirigersi nel parco, non sapeva con precisione cosa avrebbe fatto, ma era certa che qualunque cosa fosse stata sarebbe rimasta totalmente sola, a riflettere sul da farsi, doveva risolvere la situazione.
Stava per raggiungere il suo posto preferito sotto un grosso albero in riva al lago quando qualcuno la chiamò.
<vivian!Vivian tesoro!>era James, sperando di non essere vista la ragazza si nascose dietro l’albero, si accovacciò il più possibile ma era troppo tardi.
<eccoti!la mia piccola!>disse lui affettuosamente, la abbracciò forte, il caso volle che in quel fatale istante Severus stesse uscendo, la vide ma non la degnò del minimo interesse.
“non esce mai!perchè diavolo è uscito stamattina??”pensò Vivian molto contrariata.
<ciao James..>rispose la ragazza senza entusiasmo.
<che bello rivederti tesoro mio!sei bellissima!>esclamò lui con entusiasmo forse eccessivo.
Ancora una volta, come del resto faceva tutti i giorni, il ragazzo tentò di baciarla, ma ancora una volta, come se agisse per puro riflesso, Vivian si spostò bruscamente ricevendo il bacio sulla guancia, deluso il ragazzo si ritrasse.
<senti..non può andare avanti così..>disse Vivian con tono piatto.
<che..cosa intendi?>chiese James, mentre il suo sorriso si affievoliva leggermente.
<intendo che.. James ..sei davvero un bel ragazzo..ma..io non sono la ragazza che fa per te..> cominciò la ragazza tentando di essere più delicata possibile.
<ma..come non sei fatta per me?tesoro mi piaci tanto!sei bellissima!>le rispose James, che non riusciva a capire il perché di tale comportamento.
<io..grazie..ti ringrazio..ma davvero..non sono per te..tu..sei un bel ragazzo, ripeto..ma..non ti merito.. mi sono messa con te..solo per fare un dispetto..>era fatta, con queste parole Vivian pensò che era solo questione di tempo, intravide una sorta di espressione indignata che si faceva spazio sul viso del ragazzo.
<c-co-cosa??>il labbro del ragazzo si contorse quasi in una smorfia di disgusto.
<sei..sei stata capace di comportarti in modo così orribile??>esplose iracondo.
<si e allora??CHE DIAVOLO VOLETE TUTTI!!>esplose Vivian fuori controllo, ne aveva abbastanza di tutto, era diventata una situazione insostenibile.
<e va bene!addio!addio razza di stupida ragazzina!>esplose infine James allontanandosi, si era liberata di quel ragazzo che le stava attaccato in modo insostenibile, era libera da una parte dei suoi problemi, anche se sentirsi chiamare ancora una volta “stupida ragazzina” non era servito a tirarla su di morale, si chiese se non fosse stato Severus a suggerire al ragazzo tale termine.
Non appena il ragazzo si fu allontanato abbastanza Vivian sedette sotto l’albero, dopo pochi minuti vide tornare Severus e si decise, voleva tentare, e ancora tentare, doveva assolutamente fermare Severus, non era possibile che lui fosse davvero deciso a tornare con Voldemort.
<professore!>urlò lei correndogli incontro; con espressione a dir poco contrariata Severus si fermò.
<si?>chiese con riluttanza.
<io..signore..devo parlarle..>azzardò Vivian aspettandosi già una risposta.
<a che proposito?>chiese lui sempre più noncurante <è insolito che un alunna venga a disturbare i miei rari attimi di quiete, per qualsiasi questione..di natura futile..>concluse lui con tono davvero glaciale.
<io..signore..lo sa benissimo di cosa voglio parlare.>disse lei con tono risoluto, non voleva farselo scappare, l’uomo alzò gli occhi al cielo e poi la guardò con sguardo glaciale.
<e va bene..andiamo nel mio ufficio..>rispose Severus con tono più che annoiato.


*
<lei non deve andare!>sbraitò la ragazzina poco dopo nell’ufficio del professore, Severus agitò la bacchetta in direzione della porta e sussurrò <muffliato> non voleva che qualcuno sentisse, era gia abbastanza seccante dover sopportare l’insistenza di una ragazzina...
<vivian.. perchè diavolo sei tornata?>chiese Severus secco <mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro!non insistere o metterai a dura prova la mia pazienza!>sbraitò furioso mentre si toglieva la giacca e la gettava in malo modo su una sedia.
<perché io non voglio!lo so che lei è buono!la prego!Cassandra non mi parla più perché dice che di lei si fida!non è possibile che lei abbia preso una decisione del genere..>disse Vivian con tono lievemente esasperato.
<allora ha sbagliato persona ..non doveva riporre la sua fiducia in me!>rispose Severus con distacco, anche se sembrava stesse facendo un grosso sforzo nel dire quelle parole, aveva visto praticamente crescere Cassandra, e sperò che la ragazza non credesse davvero a quelle parole.
Calde lacrime scivolarono sulle guance candide della ragazza, che lo guardava quasi ferita.
<allora.. allora ha davvero deciso?>chiese la ragazza con voce rotta dai singhiozzi.
<si..e ora va via..per favore..ho da fare..>concluse l’uomo con crescente distacco, la ragazza si voltò e si strappò via la catenina con il carillon che aveva ricevuto per il compleanno e lo gettò sulla scrivania.
<se è questo che vuole.. ADDIO..>Vivian uscì dall’ufficio reggendosi lo stomaco con la mano, faceva troppo male, era terribile la consapevolezza che stava davvero finendo, lo amava, e non riusciva a capire perché lui avesse preso decisioni tanto affrettate..
Senza rendersi conto , proprio quando si trovava sulla porta del dormitorio, tutto divenne nero, e svenne...

*
<starà bene?>Vivian sentì la lontanissima voce di Cassandra come se si trovasse all’interno di una caverna remota.
<certo.. che sciocca ragazza.. farsi prendere da stress per nulla!>esclamò la voce di Madama Chips di rimando.
<beh..se non altro non ha un brutto aspetto..>echeggiò la voce di Draco.
Vivian si trovava in infermeria, lentamente cominciò ad aprire gli occhi, vide prima tutto bianco, e poi i contorni sfocati di Cassandra che si facevano sempre più nitidi, aveva la testa leggera, si sentiva da sogno, anche se lievemente stordita.
<ci hai fatto prendere un bello spavento..>disse Cassandra sorridendole.
< mmh.. io?>disse Vivian che aveva la voce leggermente roca.
<si..come ti è venuto in mente di svenire proprio sulla porta del dormitorio?>azzardò Draco sorridendo appena.
<..la solita Vivian..>rise Cassandra.
<g-grazie..del soccorso..ragazzi..>disse Vivian che si sentiva quasi una stupida per l’accaduto.
<ringrazia Draco..è lui che ti ha trovata!>rispose Cassandra <avresti dovuto vedere la faccia di quel carlino di Pansy!>bisbigliò Cassandra in modo da non farsi sentire da Draco, Vivian le sorrise.
<ehm..allora..parliamo ancora?>le chiese speranzosa.
<ma certo..lo sappiamo che senza amici tu non riesci proprio a stare!>rise Cassandra, Draco baciò Vivian su una guancia.
<è mai possibile che devi sempre darci preoccupazioni?>sorrise il ragazzo con sguardo complice.
<vi..vi voglio bene..>disse Vivian un po’ commossa mentre stringeva le mani di entrambi.
<su.. via !è finito il tempo delle visite!la vostra amica ha bisogno di un buon tonico e di qualche ora di sonno!>borbottò Madama Chips cacciandoli quasi in malo modo, Vivian sorrise ai due e sorseggiò il tonico che Madama Chips le aveva dato.
<scusi...quando.. posso uscire di qui?>azzardò Vivian sapendo già la risposta.
<voi giovani siete tutti uguali!non fate mai attenzione alla vostra salute e pretendete di andarvene subito quando avete bisogno di cure!>cominciò la donna sempre più burbera.
<ma..ma io..>tentò Vivian.
<io nulla!per punizione uscirai per l’ora di cena!e ora dormi!>concluse Madama Chips con tono che non ammetteva obbiezioni, sbuffando la ragazza poggiò la testa sul cuscino e guardò il cielo fuori dalla finestra, aveva fatto pace con i suoi amici, ma purtroppo aveva ancora una volta litigato con Severus, per un attimo pensò che sarebbe stato meglio se quella mattina non si fosse alzata.


Era quasi ora di cena quando la ragazza si destò lentamente dal suo sonno, senza rendersi conto aveva dormito, si mise a sedere guardandosi intorno, non c’era nessuno, ma prima che lei potesse alzarsi arrivò Madama Chips.
<ehm..ora..posso andare?>chiese Vivian guardando la donna.
<e va bene..ma vedi di mangiare e di non strapazzarti troppo..altrimenti verrai a farmi visita ancora! E ti assicuro che non sarà piacevole!ti legherò al letto se sarà necessario!> Vivian sorrise mentre ascoltava la ramanzina di Madama Chips che andava avanti ed indietro per l’infermeria mettendo a posto le cose con un colpo di bacchetta, era burbera, ma infondo era una donna molto premurosa, trattava i suoi “pazienti” come fossero dei figli.
Sentendosi meglio per il lungo riposo raccolse poi i vestiti e li indossò di nuovo, doveva riconoscerlo, anche se la giornata non stava andando avanti come una delle migliori, se non altro si sentiva meglio fisicamente..
In poco tempo raggiunse la Sala Grande dove erano tutti riuniti per il banchetto che precedeva la terza ed ultima prova del Torneo Tremaghi.
<ehi!stai bene?>chiesero Draco e Cassandra all’unisono, appena la ragazza ebbe preso posto.
<si..non mi lamento..>sorrise Vivian <madama Chips mi ha trattenuta...>aggiunse cominciando a servirsi le portate.
La cena fu molto tranquilla, sembrava che tutto procedesse per il meglio, insieme ai partecipanti al torneo vi erano anche le famiglie, che erano giunte per assistere all’ultima prova, e dunque alla proclamazione del vincitore del torneo.
L’unico a non essere in compagnia della propria famiglia era Harry, che molto probabilmente non aveva mai conosciuto una vera famiglia, ma i Weasley avevano largamente provveduto a fargli compagnia, ed erano tutti li per sostenerlo..

Finalmente il banchetto volgeva al termine, il preside invitò tutti a recarsi al campo di Quidditch, dove si sarebbe tenuta la prova, c’era una sorta di elettricità nell’aria, e il cielo cominciava a diventare buio ed a riempirsi di stelle, sembrava davvero una meravigliosa notte.
A differenza di tutti, che si accalcarono giù per la collina, Vivian, insieme a Draco e Cassandra si diressero in tutta calma verso il campo di Quidditch, quando giunsero trovarono dei posti, anche se molto lontani, ma non importava, volevano solo stare insieme e divertirsi, e poi non era possibile intravedere le mosse dei campioni all’interno del labirinto, sarebbe stato dunque inutile sedersi molto vicino.

Vivian fu distratta per la maggior parte del tempo, sembrò riscuotersi solamente al primo fischio, che annunciava l’entrata di Diggory insieme a Potter nel labirinto, dato che erano piazzati al primo posto avevano diritto ad entrare per primi.

Non appena tutti furono entrati le altissime siepi si chiusero dietro di loro, e fu subito silenzio, l’aria era carica di suspance, chi avrebbe raggiunto per primo il centro del labirinto?

Mentre il tempo passava non si sentiva altro che il vociare concitato dei presenti che si gettavano nelle più assurde congetture su ciò che stava avvenendo all’interno del labirinto, la ragazza non seppe quantificare il tempo che era passato quando delle scintille rosse avevano attraversato il cielo una e poi due volte, nel labirinto erano rimasti in due, Potter e Diggory, e il tempo passava ancora, la lotta era accesa solamente tra loro due.
Dopo quelle che sembrarono due ore, durante le quali la ragazza aveva praticamente dormito sulla spalla di Draco (al quale non era dispiaciuto affatto) ,ecco che all’ingesso del labirinto si materializzò la coppa, alla quale Harry era saldamente attaccato, ma la situazione era alquanto strana..

Potter non si muoveva affatto, si teneva stretto a Diggory ed alla coppa, come se temesse di cadere o di perdersi, fu un vero e proprio guazzabuglio di voci e persone, Vivian e i suoi amici tentarono di sporgersi oltre e di scendere dalle gradinate per vedere cosa fosse accaduto.
Silente era corso vicino ad Harry, e nella calca di persone che sciamavano verso l’ingresso del labirinto, Vivian non riuscì più a vedere nulla.
<che cosa diavolo succede??>urlò Cassandra nella folla, Draco ghignava nell’intravedere Potter in difficoltà, ma il suo sorriso compiaciuto si spense molto presto, nel momento in cui tra le urla emersero delle parole che gelarono il sangue di tutti e tre.
<cedric!Cedric Diggory..Morto!>.

<co-cosa?Diggory..m-morto?>disse Cassandra con espressione a dir poco scioccata sul viso, la scena era estremamente confusa, e si sentivano ragazzine che urlavano straziate il loro dolore.
Più volte i ragazzi tentarono di raggiungere la base degli spalti, ma invano.
Pochi spalti più giù la ragazza di Cedric rischiò di svenire per lo shock, non riuscì nemmeno ad urlare.
Il padre di Cedric Diggory stava scendendo le scale bianco in volto e terrorizzato per quello che avrebbe trovato, si faceva spazio sgomitando tra la folla, il volto ridotto ad una maschera di dolore, Vivian sentì una terribile sensazione di vuoto allo stomaco, come poteva essere accaduto?la terza prova era tanto difficile da aver potato un partecipante alla morte?
Silente lo aveva detto all’inizio dell’anno, ma la ragazza non vi aveva dato tanto peso, era convinta che il preside avrebbe protetto gli alunni con ogni mezzo possibile..

Poi Vivian raggiunse con i suoi amici un angolo dal quale la visuale era migliore, e ci riuscì in tempo per scorgere il corpo di Diggory inerme, sul quale il padre si era gettato e stava piangendo, il ragazzo aveva gli occhi spalancati ed era rigido in un espressione di puro terrore, sembrava quasi morto di paura, ma Vivian sapeva cosa porta ad una morte simile, era una delle maledizioni senza perdono che avevano studiato.. l’Avada Kedavra, l’anatema che uccide..
Era mai possibile che la vita dei partecipanti venisse messa a repentaglio in modo simile?

Mentre osservavano la scena e molte persone erano atterrite o persino sbigottite, Vivian fu colta nuovamente da una sensazione di vuoto allo stomaco, ne era certa..si trattava di qualcosa che aveva a che vedere con l’Oscuro Signore, un ulteriore fitta le mise una terribile ansia, facendole rischiare ancora una volta di perdere i sensi.
Severus aveva deciso di tornare con Voldemort, che fosse stato proprio lui ad uccidere Diggory?
Colta da forti brividi ed estremamente incredula cercò Severus con lo sguardo, doveva vederlo, e doveva parlargli, non era possibile che fosse colpa sua..

Mentre cercava con lo sguardo si soffermò su quello che stava accadendo a pochi metri, il professor Moody stava portando via Potter tenendolo su di peso e zoppicando lentamente, si chiese se gli stesse prestando soccorso o se fosse stato proprio Silente ad ordinargli di occuparsi del Grifondoro.

<cosa vedi?>chiese Cassandra tentando di non apparire agitata, per un attimo Vivian pensò che dalla sua espressione Cassandra stava pensando ciò che pensava lei.
<ehm..Potter..il professor Moody lo sta portando via..>rispose Vivian perplessa.
<moody?>Draco rabbrividì appena, forse ricordando la sua disavventura da “furetto”.
<mah..non vanno in infermeria..>disse Vivian sorpresa.
<sembra molto strano..>continuò Cassandra <perché dopo ciò che ha passato non lo porta da Madama Chips?>.
Draco non sembrava capire molto di ciò che succedeva, Silente era impegnato a tentare di allontanare la folla dal corpo di Diggory, e il panico dilagava.
Sembrò quasi un eternità di confusione, la testa di Vivian girava in modo insopportabile, sentiva che da un momento all’altro avrebbe dato di stomaco per la troppa tensione, i rumori e le immagini le baluginavano davanti agli occhi convulsamente.
Poi accadde, vide Silente con la Mc Granitt e Severus che correvano nella stessa direzione nella quale poco prima si erano allontanati il professor Moody ed Harry, poi nulla, svenne nuovamente, e l’ultima cosa che vide furono le espressioni preoccupate sui visi di Cassandra e Draco.

<vivian!Vivian!>la ragazza sentì ancora una volta delle voci disincarnate e lontane, in più sentì qualcosa di freddo ed umido sulla fronte e una leggera pressione sulle guance, qualcuno le stava dando piccoli colpetti sul viso per farla riprendere, in compenso non c’era più tutta la confusione di poco prima, chiedendosi cosa fosse accaduto la ragazza aprì piano gli occhi, e vide che a darle colpetti sul viso era un sudatissimo e preoccupato Draco.
<vivian?stai bene?>chiese il ragazzo con apprensione.
<io..mpf..si..sto bene..>disse Vivian con un filo di voce, era confusa, dove si trovava?
La domanda ebbe subito una risposta, l’avevano trasportata in Sala Comune, e giaceva sul divano con uno straccio bagnato e gelido sulla fronte.
<dove..d-dov’è Cassandra?>chiese la ragazza guardando Draco negli occhi.
<ehm..>Draco distolse lo sguardo dal suo <è andata.. a tentare di sapere qualcosa.. volevamo portarti in infermeria ma Madama Chips non faceva entrare nessuno, così ci ha detto di portarti qui e di soccorrerti..>rispose il ragazzo.
<non faceva entrare nessuno?che strano..ma..i professori?cosa è successo?>chiese Vivian.
<ehm..beh..quando sei svenuta urlavi il nome del professor Piton, volevi raggiungerlo..e..>stava per continuare il racconto quando lo interruppe.
<urlavo il nome di Piton?ma..quanto tempo è passato?da quanto sono qui svenuta?>chiese tutto d’un fiato.
<beh..sei svenuta da circa due ore..>rispose Draco convinto, Vivian si alzò in piedi.
<devo andare!non posso trattenermi!dov’è Piton?non si sa come è morto Diggory??>chiese agitata, Draco la rimise a sedere.
<non si sa..Potter farneticava cose su Voldemort che è tornato ed è più forte..non lo so..dice che è stato lui ad ucciderlo..>cominciò il ragazzo, Vivian si portò una mano sulle labbra scioccata.
<e Piton?DOV’è PITON?>chiese ancora una volta.
<vivian non lo so!so solo che poco fa è andato a prendere Caramell nel parco e lo ha portato in infermeria!>disse il ragazzo spazientito. <ma cosa vuoi da lui?cosa ha di tanto speciale??>sbottò lui osservandola.
<ehm..io..io devo parlare con lui..>si limitò a rispondere la ragazza mentre il passaggio della Sala Comune si spalancava ed entrava Cassandra, si stava asciugando le lacrime sul viso.
<cassandra?che succede?>chiese Vivian preoccupata mentre le si avvicinava.
<io..n-nulla..>rispose Cassandra, poi si mise a sedere guardando fuori.
<è..tornato..Voldemort è tornato..>fu colta da brividi mentre rispondeva con voce spezzata.
<è tornato?chi..chi te lo dice?>chiese Vivian sempre più perplessa.
<lo..io lo so..ho ascoltato attimi di una conversazione tra il ministro e Silente..Caramell non ci crede..ma Potter dice di averlo visto con i suoi occhi..>le disse Cassandra che sembrava quasi sconvolta.
<ma..ma Piton?dov’è?l’hai visto?>chiese ancora Vivian che sentiva di stare per perdere la pazienza.
<lui..stava andando nel suo ufficio..>rispose Cassandra quasi sconvolta.
<..ha mostrato il Marchio Nero al ministro..> continuò.
<aspettatemi qui.. vi prego..>li supplicò Vivian prima di uscire di fretta dalla Sala Comune.
Il tempo stringeva, sapeva che cosa Severus avesse in mente, stava tornando da Voldemort, ovunque lui fosse, doveva correre, doveva impedirgli di fare la sciocchezza che stava per fare, in pochi istanti si trovò davanti all’ufficio e spalancò la porta gettandosi dentro.
Si fermò quasi impietrita appena vide Severus, teneva l’avambraccio sinistro scoperto ed il Marchio Nero era nitido.
<cosa diavolo ci fai qui?>le chiese burbero mentre gettava alcune cose all’interno delle tasche del suo mantello.
<lei cosa diavolo sta facendo!>sbraitò Vivian allarmata.
<ti ho già detto di starne fuori dannata ragazzina!sei una persecuzione!>le urlò contro spazientito.
<m-ma lei non può!non deve andare!io..dovrà passare sul mio corpo!>rispose Vivian piangendo, Severus le passò accanto senza nemmeno guardarla e si gettò un mantello da viaggio sulle spalle, poi tirò giù la manica per nascondere nuovamente il Marchio Nero.
<la prego..la prego non lo faccia..Silente si fida di lei..>lo abbracciò forte sperando che cambiasse idea, ma sembrava irremovibile, non voleva saperne affatto di ascoltarla, se la scrollò di dosso bruscamente e senza guardarla si chiuse la porta alle spalle, era finita, Vivian giaceva piangendo sul pavimento e guardandosi intorno sconsolata, Severus era andato via, lo aveva amato per poi perderlo..
<f-finita..è finita..> disse Vivian con gli occhi pieni di lacrime, sulla scrivania c’era ancora il carillon, non sapeva perché, ma si alzò di scatto e lo prese, lo aprì per un istante e rimase li ad ascoltare quella dolce musica mentre guardava nel vuoto, in momenti normali avrebbe sorriso e gioito di quell’attimo, ma non era un momento normale, le lacrime non smettevano di rigarle il viso.
Improvvisamente lo richiuse, lo mise di nuovo al collo e lo nascose sotto la camicia, avrebbe portato con se il ricordo di Severus, anche se non poteva più averlo, lo aveva perso per sempre...


ç_ç lo sho è triste...

alla prossima!!!^_^

Edited by SnapeTear89 - 15/7/2009, 11:44
 
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