Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 10/6/2009, 10:42 by: SnapeTear89




Salve a tutteeee!!!!XD purtroppo ancora una volta sono costretta alla CLANDESTINITà WEB! -.-“ il mio pc è un catorcio!!!
ma sto per farmi perdonareeee!!
Ho 2 capitoletti freschi freschi per voi!!
ora vi posto il primo!

CAPITOLO 15- Incontro notturno

Vivian aveva dormito sonni sereni seppur senza sogni, ora giaceva distesa nel suo letto, ad occhi chiusi, un pigro raggio di luce solleticava le sue palpebre invitandola ad aprire gli occhi, un lieve aroma di colazione giungeva da lontano, dovevano essere circa le otto del mattino.
Da un lato la ragazza voleva svegliarsi, ma dall'altro era assolutamente restia a farlo, credeva che quello della sera prima fosse stato un sogno, non voleva aprire gli occhi, non era possibile che fosse all'improvviso amica di Malfoy!
Poi il profumo intenso della colazione fu troppo irresistibile, la ragazza aprì gli occhi e sobbalzò, non vide davanti a se il solito tessuto verde del suo letto a baldacchino, ma Cassandra che la osservava con una strana espressione, un misto di collera e felicità, forse degno di sua madre.
<sto aspettando di sapere che diavolo di fine hai fatto ieri sera signorina!>disse Cassandra con tono di rimprovero mentre teneva le braccia strettamente incrociate e tamburellava con le dita sul suo braccio sinistro.
<beh..Ca-s-andra...credimi posso spiegarti..>rispose Vivian sbadigliando ancora assonnata mentre si stropicciava gli occhi.
<spiegare eh?sono stata in pena per te!non si fa così!ho sentito che ti sei fatta punire da Piton!cosa diavolo hai fatto stavolta?>la interrogò Cassandra con espressione seria.
Vivian si guardò intorno temendo che persone sgradite come Pansy Parkinson fossero in ascolto, ma il problema non si presentò, il dormitorio era deserto.
<dove sono andate tutte?>chiese Vivian indugiando con lo sguardo al letto di Jessy.
<sono tutte via, sono le nove inoltrate, ma non cambiare discorso!esigo spiegazioni!>chiese Cassandra spazientita.
<oh e va bene!ti dirò tutto!>esplose Vivian con tono seccato.
Vivian le raccontò tutto, a partire dal giardino, del quale dovette per forza parlare non trovando una scusa migliore alla sua "passeggiata notturna nel parco", di come avesse perso la cognizione del tempo per aver letto male l’orologio da polso, e di come Severus l'avesse punita e lei avesse perso il controllo.
<ma dico sei matta!Cosa ti passa per la testa?lo cerchi per tutta la giornata per chiarirti con lui e poi gli sbraiti in faccia a quel modo?ah beh..devo prendere nota!se voglio che tu faccia una cosa devo chiederti il contrario!>esclamò Cassandra sarcastica.
<non è come credi!non so cosa mi sia preso!era una rabbia irrefrenabile che non riuscivo a spiegarmi!>esclamò Vivian quasi indignata.
Poi terminò il racconto parlando del comportamento di Draco e della loro amicizia da poco nata, al che si afferrò lo stomaco con una mano, aveva i crampi allo stomaco dalla fame, erano già le dieci del mattino.
<cosa?mio cugino Draco..si è comportato così?per tutti i Troll..cosa gli è preso?è sempre così antipatico con te!>esclamò Cassandra allibita.
<anche a me è parso strano, ma sai, sembrava sincero quando mi parlava, mi guardava negli occhi...mi sorrideva..>Vivian non finì la frase, ora la sua fantasia galoppava, si vedeva sola con Draco in quel corridoio del secondo piano, mano nella mano, si sentì sciocca nel pensare che forse il ragazzo fosse innamorato di lei.
Vivian si riscosse improvvisamente dai suoi pensieri, la fame era troppa..
<..ora che hai finito di farmi il terzo grado.. ti spiacerebbe lasciare che mi prepari per la colazione?sai ..avrei una certa fame!>disse Vivian sempre più affamata, la sera precedente non aveva toccato cibo a causa della sua "avventura".
<si.. preparati..è tardi..ti ho aspettata apposta..>rispose Cassandra con tono tranquillo.

Camminando verso la Sala Grande Vivian notò strani movimenti, aveva intravisto Daniel Morgan, il ragazzo che aveva tentato di invitarla al ballo, nonchè colui nel quale Severus si era trasformato tramite Pozione Polisucco per poter ballare con lei senza suscitare commenti.
Daniel sembrava seguirla, con lui c’era un altro ragazzo, con gli occhiali, dall'aspetto elegante e disinvolto, capelli neri e ribelli, occhi scuri ed un espressione spavalda sul viso, sembrava stessero tramando qualcosa, poi sbarrarono la strada a Vivian e Cassandra.
<ehi!ciao Vivian!come va?>esclamò Daniel col suo solito ghigno mentre si passava una mano tra i capelli per scompigliarli.
<si..bene..Morgan..>rispose la ragazza senza troppo entusiasmo, non le era mai piaciuto l'atteggiamento di quel ragazzo, troppo pieno di se , si vantava spesso di aver avuto varie richieste da squadre di Quidditch importanti come Cercatore, sembrava solo un pallone gonfiato.
<vivian..puoi chiamarmi Daniel sai?..volevo presentarti il mio amico..lui è James Rosier, frequenta il settimo anno con me, è di Serpeverde..>Morgan stava per partire con il racconto di vita morte e miracoli di quel ragazzo quando Vivian lo fermò.
<senti..Daniel..credo che lui..sia perfettamente in grado di presentarsi!>
<oh..sicuro..beh..James..lei è Vivian!>esibì Daniel.
<molto piacere James..>sorrise Vivian stringendo la mano al ragazzo, ora che lo vedeva da vicino era slanciato, alto sul metro e ottanta, con un fisico non indifferente, e occhi di un intenso castano scuro che brillavano attraverso gli occhiali, per non parlare dei capelli, neri e ribelli, la ragazza non potè negare che quel James avesse davvero un motivo per vantarsi, seppur non lo facesse..
<il piacere è mio!Vivian..>disse lui parlando per la prima volta, la sua voce era melodica.
<beh.. così.. sei del settimo anno eh?>chiese Vivian continuando ad osservarlo.
<si.. e tu devi essere del quarto giusto?sai.. sei davvero una bella ragazza..>James sorrise con quella sua aria spavalda, e Vivian non potè fare a meno di ricordare una memoria che non le apparteneva, il Pensatoio , i ricordi di Severus..
Quel James Rosier le ricordava tanto il giovane James Potter che aveva visto nei ricordi, la stessa espressione spavalda, il modo di parlare, era davvero una strana coincidenza che portasse anche il suo stesso nome..
<ehm..si ..anche tu.. sei carino..>disse Vivian arrossendo per il complimento del ragazzo, era raro che un suo compagno le facesse dei complimenti.
<ti ringrazio..>James si tirò indietro i capelli in un gesto elegante.
<toglimi una curiosità..Vivian>continuò James.
<si?dimmi..>Vivian era in ascolto, anche se forse sapeva quello che il ragazzo stava per chiederle.
<come mai.. hai cambiato il colore dei tuoi capelli e dei tuoi occhi?>chiese osservandola interessato.
<ehm...nulla di ..rilevante.. mi andava di cambiare..>rispose Vivian che aveva indovinato.
<capisco..beh..sei carina in tutti i modi ovviamente!>rispose lui sorridendo disinvolto.
<beh..ora..dovremmo andare a colazione.. ho una fame!>disse Vivian che si sentiva in imbarazzo.

Poi si congedarono, Vivian si chiese come mai Daniel le avesse presentato quel ragazzo, intanto giunsero nella Sala Grande e presero posto, non vi era anima viva.
Le due consumarono un'abbondante colazione, per poi dirigersi nel Parco del castello, dove avrebbero passato un pò di tempo insieme.
Il sole baciava i loro visi carezzandoli dolcemente col tepore dei suoi timidi raggi invernali, era piacevole starsene li in mezzo alla natura senza doversi preoccupare dei compiti per le vacanze, dato che li avevano già finiti da un bel pezzo.
Mentre Vivian e Cassandra si avvicinavano al loro albero preferito in riva al lago, ovvero quello dove Cassandra le aveva salvato la vita, Vivian notò qualcosa che la fece sobbalzare, Severus era li, stava passeggiando sull'altra riva con aria distratta.
Vivian si arrestò a metà strada stringendo forte il braccio di Cassandra con la mano, mentre lo guardava con gli occhi sgranati, si poteva leggere il timore sul suo volto.
<vivian che diavolo..?>Cassandra si girò ed evidentemente si rese conto della situazione, si riprese il braccio dalla stretta ed aggiunse.
<vivian..è la tua occasione..vai li è chiedigli scusa!avanti!..>la ragazza la strattonò, ma lei non si mosse, la sera prima era stata traumatizzante, e dubitava che Severus l'avrebbe ascoltata oltre.
<no.. n-noi restiamo qui...>disse Vivian che ora stava assumendo un colorito molto simile alla cenere, non voleva avvicinarsi a lui.
<va bene.. se lo dici tu..>rispose Cassandra che non sembrava capire il comportamento di Vivian.

Sedettero all'ombra dell'albero, intanto Severus sembrava aver notato che Vivian era li, ma evitava accuratamente di degnarla del minimo interesse.
<vivian.. perchè fai così?>chiese Cassandra alquanto perplessa.
<.. perchè è inutile.. non mi perdonerà più.. lo so>rispose Vivian con tono depresso.
<ma chi te lo dice!avanti va da lui!>insistette Cassandra.
<ho detto di no!non voglio!>nel rispondere Vivian alzò la voce senza rendersene conto, alzò lo sguardo verso Severus sperando che lui non l'avesse notata, ma per un' istante il loro sguardi si incontrarono, poi entrambi voltarono freneticamente il capo dall'altro lato distogliendo lo sguardo l'uno dall'altra, lo stomaco di Vivian fece un balzo.
<e va bene!sta calma Vivian!non insisterò..>rispose Cassandra abbassando lo sguardo.

<vivian!Cassandra cara!>dietro di loro echeggiò la voce di Draco ,le due si voltarono, Cassandra si limito a ricambiare con un distratto "ciao", ma Vivian saltò in piedi e gli corse incontro, lo abbracciò in modo da poter vedere Severus da sopra la sua spalla.
<draco!Sono felice di vederti!>esclamò la ragazza sorridente mentre osservava Severus, che ancora una volta l'aveva guardata per poi distogliere subito lo sguardo.
<ehm..ciao Vivian...come va?>disse Draco che stava per metterle una mano tra i capelli affettuosamente quando si ricordò che Cassandra era li e forse non gli sembrò il caso.
Vivian lo lasciò finalmente andare dall'abbraccio stritolante e lo osservò, aveva assunto un colorito rosato, forse a causa della stretta dell'abbraccio.
<si va tutto bene!dai vieni qui!stai un pò con noi!>rispose Vivian curandosi di mantenere un tono più alto possibile.
Draco si unì a loro sotto l'albero, chiacchierarono per molto tempo, Cassandra osservava il cugino sempre più perplessa, nemmeno lei poteva pensare che lui avesse trattato male Vivian per anni ed ora le faceva complimenti, e la abbracciava spesso, la guardava negli occhi..
Era quasi ora di pranzo, Vivian osservò Severus che si allontanava a passo svelto verso il castello.
<vivian.. va tutto bene?>chiese Draco perplesso.
<si.. certo ..tutto bene..>rispose Vivian distogliendo lo sguardo.
<..ragazzi.. è ora di pranzo!che ne dite di andare?ho una fame da lupi!>disse Cassandra rompendo il silenzio.
Vivian e Draco risposero all'unisono, anche loro erano affamati, si diressero verso la Sala Grande, sedettero al tavolo di Serpeverde, tutti vicini, Vivian aveva Cassandra alla sua destra, mentre Draco si era sistemato alla sua sinistra, con quella sottospecie di carlino antropomorfo di Pansy Parkinson al suo fianco.
Purtroppo a le toccò avere di fronte Goyle, era terribile osservare la sua espressione ottusa mentre divorava tutto ciò che appariva davanti a lui, le ragazza chiacchierò allegramente con i suoi amici, poi alla fine del pranzo Draco dovette salutarla perchè aveva da fare, si allontanò con Pansy Parkinson al seguito ed i suoi scagnozzi.
<secondo me gli piaci..>disse Cassandra all'improvviso mentre le due si dirigevano in Biblioteca per leggere qualcosa di rilassante nel pomeriggio.
<cosa?.. Draco?scherzi?lui sta con la Parkinson!>esclamò Vivian prima di entrare in Biblioteca.
<non è vero!non sta con lei!è orribile!mio cugino non ha gusti così terribili!>rispose Cassandra in un sussurro.
<senti.. non è possibile.. e poi lui non mi interessa come ragazzo.. mi piace solo averlo per amico!e per lui è lo stesso!>rispose Vivian infuocandosi.
<va bene!chiuso il discorso...>concluse Cassandra arrendendosi.

Vivian optò per una lettura classica, raggiunse il reparto di Narrativa Magica che si trovava di fianco al reparto riguardante Infusi e Pozioni, svoltò a destra per cercare un libro adatto quando si arrestò a metà strada di nuovo, le cadde la borsa di mano, Severus era nel Reparto Infusi e Pozioni, la cosa le sembrò un paradosso, il giorno precedente lo aveva cercato e non lo trovava da nessuna parte, mentre quel girono lo aveva visto già due volte nello stesso posto in cui si trovava lei, si chiese se Piton lo stesse facendo apposta, poi raccolse rapidamente la borsa, Severus si era girato verso di lei e la stava osservando con un ghigno soddisfatto, la ragazza scappò senza degnarlo di uno sguardo.
<vivian?che ti prende!>esclamò Cassandra che era immersa nella lettura di un grosso volume rilegato in pelle verde.
<n-nulla.. l-lui...è anche qui!>sussurrò Vivian guardandosi introno ansiosa, mentre si sedeva al fianco di Cassandra ed apriva il libro, voleva leggere, ma non ci riuscì, osservava le pagine senza capire, mentre alzava lo sguardo dietro il suo libro e si guardava intorno.
Cassandra sbuffò e tornò a leggere quasi spazientita.
Vivian fu quasi certa che Severus stesse facendo tutto di proposito, si era accomodato ad un tavolo in modo da esserle di fronte, aveva posato una pila di grossi e polverosi volumi alla propria destra e alla propria sinistra, forse in modo da poterla vedere attraverso quella bizzarra fortezza di libri, e cominciò a sfogliare il primo.
Ne era certa, incontrò il suo sguardo, uno sguardo di sfida..
La colse, era una sfida silenziosa a suon di sguardi, e non aveva intenzione di perderla.
La situazione si volse in favore di Vivian..
<ehi Vivian!>James Rosier si era avvicinato al tavolo dove lei stava leggendo e l'aveva salutata.
<james!>esclamò Vivian alzando la voce perché Severus la sentisse.
<che bello!sei anche tu qui!sono felice!>esclamò poi alzandosi e gettandogli le braccia al collo.
Al tavolo di fronte a lei Severus scaraventò il libro che teneva in mano sul tavolo, distogliendo bruscamente lo sguardo da Vivian.
Cassandra sembrò accorgersi di ciò che Vivian stava facendo.
<james perché non ti accomodi anche tu?>chiese Cassandra.
<oh.. ne sarei felice..>il ragazzo si staccò dall'abbraccio di Vivian rosso in volto e sedette al posto di fronte Cassandra, Vivian riprese il suo posto.
<allora James?abbiamo parlato così poco stamattina.. mi piacerebbe conoscerti meglio..>disse Vivian.
"SBAM!" un altro libro fu sbattuto sul tavolo da Severus.
<beh.. io..>James si girò verso Piton con sguardo inquieto, era evidentemente in imbarazzo.
<oh non importa Vivian!faremo conoscenza un altro giorno!ora.. ehm..dobbiamo finire il.. tema di Trasfigurazione per le vacanze!>disse Cassandra precipitosamente, poi afferrò Vivian per la manica e la trascinò fuori, Madama Pince si stava avvicinando perché aveva sentito rumori sospetti.
<ciao James!>urlò Vivian con tono svampito, lasciando il ragazzo solo con Piton che lo osservava furtivamente con espressione furiosa.

<cosa diavolo ti prende!>sbraitò Cassandra irritata.
<nulla.. cosa dovrebbe prendermi?>rispose Vivian con tono vago mentre Cassandra la trascinava nel bagno femminile per parlare indisturbate.
<non fare la finta con me sai!ho visto quello che stai facendo!stai facendo di tutto per farlo ingelosire!per farlo infuriare ancora di più!>esclamò Cassandra.
<non è vero!> ribatté Vivian offesa.
<invece si!non mentire!>continuò Cassandra.
<oh e va bene.. non so cosa mi prende!>disse Vivian arresa.
<non fare così .. perderai ogni occasione per farti perdonare!>la rimproverò Cassandra.
<forse hai ragione.. grazie Cassy..se non ci fossi tu.. non saprei cosa fare..>disse Vivian. In effetti era davvero una cosa stupida da fare, non si era comportata affatto bene..

Le ragazze passarono il resto del pomeriggio nella Sala Comune, dove fecero molte partite a Scacchi dei Maghi e Sparaschiocco, parlarono per molto tempo, era quasi ora di cena quando Vivian sobbalzò improvvisamente saltando in piedi dalla poltrona di fronte al camino.
<santissimo Snaso!la punizione!devo affrettarmi!mancano solo cinque minuti!!>senza aggiungere altro salutò Cassandra e si precipitò verso l'ufficio di Piton, era in anticipo di ben tre minuti, prima di bussare alla porta indugiò un attimo e si tolse il braccialetto del giuramento facendolo scivolare nella tasca del mantello, non voleva che lui lo vedesse, poi bussò e attese nervosamente che Severus rispondesse.

La porta si aprì e lui comparve sulla soglia con aria minacciosa, il suo ufficio era in penombra.
<morris!era ora che ti degnassi di presentarti!sei in ritardo!>sbraitò lui seccato.
<ma.. s-signore io..veramente sono in anticipo di due minuti..>rispose Vivian guardandosi le scarpe senza alcun tono di obbiezione.
<non per il mio orologio ragazza!ebbene.. la tua punizione si protrarrà per una settimana.. che ti piaccia o no!>sul volto di Piton vi era un ghigno soddisfatto.
<si.. signore...>annuì Vivian funerea.
<chissà ..forse capirai meglio come ci si comporta alla fine di questa lunga settimana!>sbraitò sempre più soddisfatto, poi la afferrò per la manica e la tirò all'interno dell'ufficio sbattendo la porta.
Vivian non obbiettò, lo aveva già fatto arrabbiare a sufficienza.
<bene.. come primo giorno di punizione... esigo che tu pulisca quel calderone incrostato, è di Paciock, che ancora una volta è stato capace di trasformare una Pozione per il Mal di Testa in un Fluido Irritante..>disse Severus con voce gelida e distaccata.
Vivian annuì tenendo lo sguardo basso e tirò fuori la bacchetta dal mantello, stava per avvicinarsi al calderone di fronte alla scrivania quando la bacchetta le volò via dalla mano posizionandosi sulla scrivania, Severus l’aveva appellata.
<morris!non crederai che ti lascerò usare la magia?che punizione sarebbe!usa questo, basta e avanza!>ora il suo tono era maleficamente deliziato, le lanciò uno straccio sudicio.
<s-si.. signore>rispose Vivian senza obbiettare, prese a pulire il calderone a mani nude , quel fluido era qualcosa di terribile, le sue mani erano sempre più rosse, si chiese quanto sarebbe durata quella tortura.
Le lacrimavano gli occhi dal dolore, e le sue mani cominciavano a coprirsi di piccoli tagli pulsanti, era una strazio.
<m-mi.. scusi.. signore.. potrei.. indossare dei guanti?>chiese Vivian con voce flebile.
<neanche per sogno!le tua mani sono in perfetto stato..>rispose Severus osservandola con un sopracciglio inarcato.
La ragazza soffriva molto, specialmente pensando a quanto erano stati bene insieme e a come era finita tra loro, era terribile, forse non avrebbero mai più fatto pace stavolta.
Erano le dieci di sera, e la ragazza stava ancora strofinando il calderone con mani tremanti, avevano cominciato a sanguinare, aveva quasi finito, intanto Severus sfogliava un libro alla scrivania con noncuranza.
<s-signore.. ho finito..>disse Vivian rimettendosi in piedi a fatica per il dolore alle ginocchia, era stata in ginocchio tutto il tempo, ansimò massaggiandosi le gambe che erano oramai indolenzite.
<bene..ora va via!sparisci dalla mia vista e non farti trovare fuori dal letto oltre l'orario consentito!vedi di essere puntuale domani sera!>sbraitò Severus senza alzare gli occhi dal libro che stava leggendo.
<si...sarò puntuale.. arrivederci..>disse Vivian con voce flebile mentre apriva la porta per andare via, Severus non la degno di alcuna attenzione, lei fuggì in lacrime nella Sala Comune che trovò vuota, corse verso il dormitorio femminile dove le sue coetanee stavano dormendo, sul suo letto vi era un fagotto pieno di panini al prosciutto arrosto con un biglietto.

Non sapevo quando saresti tornata e ti ho portato questi..
Cassandra

Erano le undici, Vivian divorò i panini e si mise a letto con le mani ancora doloranti, non ebbe il tempo di pensare, o di fare qualunque altra cosa, si addormentò con il volto ancora bagnato dalle lacrime.

Quella fu la settimana più terribile che lei avesse mai vissuto, ogni sera Severus inventava punizioni peggiori, dovette ricorrere all'essenza di Purvincolo per riuscire ad attenuare il dolore portatole dalle ferite alle mani, puntualmente ogni sera toglieva il braccialetto per non farlo vedere a lui, non sapeva perché, ma non voleva che lui lo vedesse, le cose non accennavano a migliorare o almeno cambiare, e Severus era sempre più glaciale e distaccato.
Cassandra dal canto suo tentava di consolarla assieme a Draco, ma non accennava a cambiare umore, per di più non salutava più James, e lui non ne sembrava affatto felice.
Il tre di Gennaio era il suo ultimo giorno di punizione, coincideva con la prima lezione di Pozioni, e le vacanze erano davvero finite, fortunatamente sembrava che almeno le lezioni tenessero occupata Vivian , mantenendola lontana dai cattivi pensieri, adorava studiare.

Quella mattina Vivian si svegliò inquieta, aveva fatto uno strano sogno, aveva sognato di andare da Severus per chiedergli scusa e di morire davanti ai suoi occhi nel suo ufficio, sotto il suo sguardo noncurante ed assente, e si era svegliata di soprassalto sudata dopo un lampo di luce verde che era balenato davanti ai suoi occhi.
Sperò con tutto il cuore che non fosse un presagio negativo, solitamente la Cooman non era d’accordo con lei quando diceva che i sogni non centrano nulla con la realtà, scacciò questo pensiero negativo pensando che dopotutto la Cooman non era altro che una impostora, la ragazza si preparò per le lezioni.
<vivian.. ti trovo meglio oggi...sai?>le disse Cassandra gentilmente mentre cacciava a fatica il libro di Pozioni nella borsa, che era stracolma di altri libri.
<davvero?beh...ho deciso che non voglio essere triste, e poi.. ricominciano le lezioni, non vedevo l'ora!>rispose Vivian sorridendo raggiante.
<beh.. oggi abbiamo doppie Pozioni come inizio.. spero solo che.. tu stia bene..>disse Cassandra con un po’ di preoccupazione nella voce.
<avanti!oggi è l’ultimo giorno di punizione!non può andarmi paggio di come è andata questa settimana di punizione!>rispose Vivian, non era intenzionata a rattristarsi oltre, sentiva che quella giornata sarebbe stata bella, e tranquilla.

Così si diressero in Sala Grande circa alle otto per fare colazione.
<ehi!buongiorno Vivian!>mentre camminavano Draco le venne incontro e le stampò un sonoro bacio sulla guancia.
<ciao Draco!>Vivian gli diede un bacio sulla guancia a sua volta, e notò che il ragazzo aveva assunto un colorito rosato, e sorrideva imbarazzato.

Draco si unì a loro per la colazione, stranamente quella mattina non sembrava avere molta fame, cosa che non si poteva dire affatto per Vivian, che si servì una generosa quantità di bacon e uova, e fece una vera e propria scorpacciata di toast imburrati.
<ehi Vivian vacci piano!>esclamò Cassandra che la stava osservano mentre divorava un toast con un espressione quasi degna di Goyle.
<.. mmpfh?scusate!ho una fame!>rispose Vivian arrossendo imbarazzata.
<avevo notato!>aggiunse Draco ridendo.
La mattinata sembrava presentarsi bene , alzando gli occhi al soffitto della Sala Grande vide che quel giorno era soleggiato, vi era solo qualche pigra nuvoletta..

Era ora, la lezione di Pozioni sarebbe iniziata a momenti, quel giorno i Serpeverde avrebbero fatto lezione con Piton da soli, allora si affrettarono verso i Sotterranei con le borse in spalla, scesero la tortuosa scala a chiocciola e raggiunsero l’aula, era come al solito gelida, ed ovunque vi era un gocciolio d’acqua, solito dei Sotterranei.
Vivian sedette al primo banco, come era solita fare, al suo fianco destro sedette Cassandra, mentre Draco per la prima volta sedette anche lui al primo banco, alla sua sinistra.
Un lieve brusio ed un rumore di sedie spostate echeggiò lungo la gelida aula, per poi interrompersi lasciando l’aula al solito gocciolio..
<silenzio..>Piton era sulla soglia dell’aula e osservava gli alunni con la sua solita espressione indecifrabile.
Vivian si fece coraggio, sentiva che quella lezione sarebbe andata bene, prese subito una pergamena ,e piuma ed inchiostro per annotare eventuali spiegazioni.
<..oggi è la prima lezione dopo le vacanze di Natale, come tale mi aspetto che abbiate studiato.. o almeno qualcuno di voi non sia rimasto un completo idiota.. >il suo sguardo gelido indugiò malignamente su Vivian, che si sentì sprofondare, ma si fece coraggio, dopotutto non aveva detto esplicitamente che lei era un'idiota.
Severus fece due passi e sedette alla cattedra in modo da avere tutti gli sguardi a se.
<dunque oggi vi metterò alla prova, per vedere se avete studiato e se avete svolto i compiti richiesti..>continuò mantenendo lo stesso tono.
Vivian trasse un sospiro di sollievo osservando Cassandra con un sorriso, le due amiche avevano finito tutti i compiti già prima del dovuto, non vi era alcun problema per loro.
<vorrei che tutti voi..>alla parola "tutti" lo sguardo di Piton ricadde nuovamente su Vivian con una specie di ghigno beffardo.
<..portiate qui alla cattedra l'antidoto che vi era stato chiesto di preparare, con il vostro nome scritto sopra, non ammetto scuse di nessun genere!vedi avvelenamento…>di nuovo lo sguardo a Vivian, che stavolta sentì come una pugnalata gelida al petto, era davvero un colpo basso.
<tentato suicidio..>lui continuò, con lo stesso tono, gelido e melodico, senza distogliere lo sguardo da Vivian che ora voleva sotterrarsi per non riemergere più, desiderava tanto sparire, sperò che nessuno se ne accorgesse.
<oppure essere un insopportabile ragazzina viziata ed incosciente...>ora Severus stava proprio sorridendo crudele, sembrava deliziato da se stesso, al che Vivian stava per esplodere, ora era chiaro che Piton stesse parlando proprio di lei!
Con mani tremanti la ragazza si costrinse a calmarsi ed a rimanere seduta, intanto i suoi compagni si incolonnarono ordinatamente davanti alla cattedra e cominciarono a consegnare i propri antidoti, dando un occhiata veloce Vivian vide che in pratica gli unici ad esserci riusciti alla perfezione oltre a lei erano solamente Draco e Cassandra, con un sorriso estrasse la sua piccola bottiglietta contenente un liquido color uva-spina e vi scarabocchiò il suo nome con calligrafia minuta e quasi illeggibile, poi si alzò in piedi e si mise in fila ,subito dopo Goyle il cui antidoto era color fango di palude.
In poco tempo la fila si accorciò ed arrivo il suo turno, allora senza guardare Piton poggiò l’antidoto sulla cattedra accanto a quello di Goyle, non mosse nemmeno un passo ed un rumore di vetro infranto echeggiò alle sue spalle, la ragazza si voltò di scatto per vedere la sua bottiglietta in mille pezzi sul pavimento.
Una rabbia irrefrenabile prese a torcersi nel suo stomaco, come se un mostro vi fosse al suo interno, ne era sicura, Severus l'aveva fatta cadere di proposito per farle un dispetto!
Nonostante ciò la ragazza mantenne ancora la calma, estrasse la bacchetta quando Piton estrasse più rapidamente la sua e mormorò <evanesco!> e la pozione sparì lasciando il vetro infranto asciutto sul pavimento, poi con un altro colpo di bacchetta sparì anch'esso.
<peccato.. doveva essere l'antidoto migliore della classe..>disse Piton con tono vago ma allo stesso tempo soddisfatto.
<..non prendertela, la prossima volta andrà bene.. e poi, dato che ho visto che sei stata brava.. beh.. ti darò una "D" per il lavoro svolto..>la voce gelida era ora piena do trionfo.
<m-ma.. potevo riparare tutto tranquillamente!>la voce di Vivian si incrinò risultando un tremula, stava davvero perdendo la pazienza, non avrebbe resistito per molto.
<scherzi?non avete ancora imparato a padroneggiare un incantesimo simile!riparare le cose non è uno scherzo!come non lo è prendere veleni e comportarsi male!>Severus sembrava ancora più trionfante.
Vivian si trattenne, strinse i pugni fino a che le unghie non le entrarono nelle palme delle mani, che lo sapeva, stavano ora sanguinando, poi a testa bassa con un passo quasi funereo tornò al suo banco dove sedette tentando di apparire più tranquilla possibile, non voleva dare quella soddisfazione a Piton!
<ora.. osservate questa piccola ampolla..>Piton estrasse dalla tasca interna della sua giacca una piccolissima ampolla di cristallo che conteneva un liquido color blu oltremare, l'attenzione della classe era tutta a quel minuscolo oggetto.
<contiene…chi sa dirmi cos'è?>la mano di Vivian e quella di Cassandra scattarono contemporaneamente, mentre lo sguardo di Piton perlustrava l’aula.
<vediamo.. si Lestrange?>Piton diede la parola a Cassandra.
Vivian pazientò, non poteva essere sempre lei la prima a parlare.
<contiene la Pozione Sonnolenta, un concentrato usato molto comunemente come sonnifero, dagli effetti duraturi seppur assunto in piccolissime dosi, si parla di circa sei giorni di sonno, effetti prevenibili solo assumendo l'Anti-Sonnolento, ovvero l'antidoto che ci è stato chiesto di preparare per le vacanze..>la spiegazione di Cassandra era impeccabile.
<complimenti Lestrange , descrizione concisa , per questo Serpeverde guadagna.. dieci punti..>disse Piton, poi continuò.
<bene.. da come credo abbiate capito, somministrerò questa pozione ad uno di voi, e proveremo se il suo antidoto è efficace..>di nuovo il suo sguardo indugiò malignamente su Vivian, mentre faceva dondolare leggermente l’ampolla tra le sue dita.
<bene.. Morris... sarai tu la "vittima"..>i suoi occhi scintillarono malvagiamente.
<mi scusi.. ma il mio antidoto.. è andato perso.. ricorda?>disse Vivian con una vena di sarcasmo non voluta nella voce.
<..non importa sa?proveremo l'antidoto del signor Goyle su di lei..>rispose lui prontamente, ma cosa aveva in mente?si vedeva da lontano un miglio che l’antidoto non sarebbe stato affatto efficace. Vivian annuì, non aveva altra scelta.
<poi chissà.. se non dovesse funzionare... a volte.. sarebbe meglio se i bambini dormissero un pò di più.. almeno ciò li aiuterebbe a pensare prima di commettere errori irreversibili..>il tono di Piton era glaciale e più basso, ma Vivian lo udì ugualmente, si potava cogliere una vena di spirito in ciò che aveva detto, era proprio un insulto, le stava rinfacciando apertamente quello che aveva fatto, seppur avesse usato termini davanti alla classe che non lo lasciavano intendere.
La rabbia aumentava, premeva incessantemente il ventre di Vivian ,quasi chiedendo di uscire, di potersi sfogare liberamente, e di ridurre Piton in tanti brandelli a mala pena riconoscibili...
Poi non vi fu nulla da fare, Vivian si alzò in piedi facendo sbatacchiare la sedia che cadde fragorosamente sul pavimento facendo sobbalzare Cassandra e Draco vicino a lei.
Poi la ragazza sbatté forte i pugni sul tavolo e digrignò i denti adirata, ora tutti la guardavano, i capelli le ricadevano arruffati sulle spalle facendola somigliare ad una pazza furiosa, cosa alla quale lo sguardo non veniva meno, occhi sgranati in un espressione folle, Cassandra la osservava spaventata tentando di tirarla per un braccio per farla tornare in se.
Ma Vivian si scrollò dalla presa di Cassandra come se lei non fosse altro che un insetto fastidioso..
<ora BASTA!NON INTENDO RESTARE ANCORA! NON PER ESSERE OFFESA OLTRE!LEI NON HA IL DIRITTO DI TRATTARMI COSì!>sbraitò Vivian furiosa, poi prese la sua borsa e la mise in spalla scompigliando i capelli ulteriormente, intanto lo sguardo di Piton era sempre più soddisfatto, evidentemente lo aveva fatto apposta.
Vivian aprì la porta dell'aula senza più pensare a nulla..
<sa COSA LE DICO?VADA AL DIAVOLO!!!> poi la richiuse violentemente dietro di se provocando quasi una vibrazione all’interno della spessa parete.

<tre punti in meno a Serpeverde!e.. che nessuno si muova!altrimenti sarò costretto a toglierne altri!>esplose Piton adirato, rivolgendo lo sguardo a Cassandra e Draco che erano scattati subito in piedi appena lei aveva chiuso la porta, in un primo momento i due tornarono a sedere ai loro posti, non volevano certo rischiare che altri punti venissero sottratti alla loro Casa..
.
"E così sarei una bambina eh?errori irreversibili?!gli faccio vedere io chi è una bambina!maledetto idiota!" pensò Vivian mentre a passo svelto si avvicinava all'ufficio di Severus e spalancava la porta precipitandosi all'interno.
Poi si lanciò alla ricerca di qualcosa tra le varie ampolle e barattoli sulle scaffalature, cercò rapidamente, scaraventando alla rinfusa ciò che ingombrava la sua visuale sulla scrivania.
Lo trovò, era nascosto dietro un grosso barattolo contenente un cervello di un bradipo particolarmente viscido, era una bottiglietta contenente circa mezzo bicchiere di pozione Invecchiante, senza indugi fece saltare il tappo di sughero e bevve tutto il contenuto..
L'effetto fu più che immediato, la ragazza sentì il suo stomaco contorcersi e si sentì come se qualcosa la stesse tirando per farla diventare più alta, guardò le sue mani ferite poco prima dalle unghie che si stavano ingrandendo, stava diventando la mano di una donna, poi tutto tornò tranquillo, uguale al momento prima di ingerire quella sostanza dal sapore amaro.
Sentiva che i vestiti le stavano un po’ stretti, anche se non doveva essere cresciuta molto in altezza.

Vivian si guardò all’interno di una buia e polverosa vetrinetta,. Dietro quel vetro il riflesso di una bellissima donna sui venticinque anni con lunghi capelli rossi le restituì lo sguardo, la pozione aveva funzionato, le aveva dato almeno dieci anni in più , ed ora era proprio uguale a Lily Evans da adulta, come l'aveva vista su dei vecchi giornali che aveva trovato in Biblioteca in un grosso archivio, giornali risalenti alla sua data di morte per mano di Voldemort.
Inizialmente era felice del cambiamento, era diventata una donna.. ma in pochi istanti fu invasa da una tristezza mai provata, non poteva sopportare ciò che era accaduto, voleva solo andarsene, sparire, ma doveva farlo soffrire!non gliel'avrebbe data vinta.. la lucidità sembrò averla abbandonata inesorabilmente..
Riprese dunque a frugare in ogni angolo utile in cerca di un veleno, che trovò subito..
<eccoti!Ambrafatale..questa si che fa al caso mio..>disse Vivian prendendo tra le mani un ampolla minuscola e osservandola controluce, era di quel piacevole color miele, era pochissima, assumendo quella quantità sarebbe morta circa in mezz’ora, era proprio ciò che voleva, erano solamente alcune gocce..
Non si fermò a pensare, la aprì e bevve quelle poche gocce, che appena toccarono la sua lingua bruciarono terribilmente, ma le mandò giù ugualmente, i soliti sintomi si fecero sentire, ma molto meno forti, doveva essere a causa della piccolissima quantità.

<vivian!>Cassandra e Draco apparvero sulla soglia dell’ufficio, evidentemente vedendo la porta aperta avevano pensato che lei si trovasse li, ma per un istante si fermarono impietriti, Vivian era appena caduta al suolo e si stava contorcendo dal dolore, era terribile come una piccola quantità dei quella roba potesse far soffrire una persona, le stava causando una morte lenta e dolorosa..
Poi Cassandra realizzò vedendo la fiala di Pozione Invecchiante sul pavimento..
<vivian!>intanto Draco sembrava estremamente confuso, come poteva quella donna essere Vivian?
<c-Cassandra...>con suo stupore Vivian si accorse che non aveva ancora perso l'uso della voce, seppur la gola le facesse male ad ogni singola sillaba.
<p -perché hai preso la Pozione Invecchiante?e come mai stai male!!!>Cassandra aveva le lacrime agli occhi, era preoccupata..
<n-non.. sono.. a-affari tuoi!>Vivian trovò il coraggio di sbraitare contro Cassandra.
<non essere sciocca!cosa diavolo ti succede!che hai!>Vivian si stava reggendo lo stomaco che le bruciava come se al suo interno vi fossero fiamme pure, ma per un attimo allentò la presa e la fiala vuota dell'Ambrafatale scivolò tintinnando sul pavimento, al che Cassandra la raccolse e la annusò.
Intanto Draco era ancora sulla soglia, pallido in volto e confuso più di prima..
<v-Vivian…la Pozione Invecchiante? m- ma cosa.. diavolo..>mormorò il ragazzo tra se.
<oh NO!COME HAI POTUTO!STUPIDA!>sbraitò Cassandra mentre con le lacrime in volto la scuoteva reggendola per il bavero della divisa.
<s-Smettila..Cassandra..oramai.. non c'è nulla da fare.. t-tra mezz'ora..s-sarò morta.. meglio c-cosi..>rispose Vivian sforzando sempre la voce sempre più.
<nooo!Draco!ti prego!resta qui con lei!vado a chiamare Piton!solo lui può salvarla!>urlò Cassandra in preda al panico mentre correva verso la porta e si precipitava all'esterno.
Draco si fece coraggio e si avvicinò, si inginocchio al fianco i Vivian e le sorresse la testa poggiandola sulle proprie ginocchia, mentre le carezzava i capelli, non sembrava consapevole di ciò che stava accadendo, ora il suo viso aveva assunto una sfumatura molto simile al grigio, sembrava stesse per svenire, era rimasto scioccato dall'accaduto.
<vivian.. perché ..hai fatto.. tutto questo?>chiese il ragazzo con voce tremula mentre grosse lacrime sgorgavano dai suoi occhi azzurri.
<i-io.. forse un giorno.. se sopravvivo ..te lo spiegherò..>rispose Vivian sforzandosi.
<ma io non capisco!sei una bellissima ragazza!sei tutto ciò che un ragazzo potrebbe desiderare.. perché lo hai fatto!>insistette lui, Vivian sgranò gli occhi stupita e lo osservo, e poi guardandolo negli occhi capì.. forse provava qualcosa per lei..
<i-io.. Draco..>Vivian non sapeva cosa dire.
<..è difficile da dire.. ma tu..>il ragazzo tentò d asciugarsi le lacrime e tornò a sostenere lo sguardo di Vivian..<tu.. mi piaci..>concluse.
Vivian si sentì tremare, la pozione ora l'aveva portata a sentire improvvisamente freddo, mentre i dolori lungo tutto il corpo si intensificavano, ma capì ugualmente ciò che Draco aveva detto, lui era innamorato!

<la PREGO!SI SBRIGHI!NON C'è TEMPO DA PERDERE!>la voce di Cassandra echeggiò lungo il corridoio, e subito dopo la ragazza apparve trascinando Piton per una manica con forza.
<lestrange!NON COSTRINGERMI A TOGLIERTI ALTRI PUNTI!COME OSI COMPORTARTI COSì CON UN INSEGNANTE!>sbraitò Piton furioso.
<lei non capisce!entri!guardi lei stesso!>Cassandra lo spinse all'interno dell'ufficio.
Severus osservò Vivian, e sembrò sentirsi mancare, sembrava aver visto un fantasma, e non poteva avere tutti i torti, la pozione l'aveva resa identica a Lily adulta..
Al che lui sedette dietro la scrivania con volto ceruleo e continuò ad osservare la ragazza. Piton vide la fiala di Pozione Invecchiante sul pavimento, per poi spostare lo sguardo su quella dell'Ambrafatale che Cassandra aveva fatto cadere un momento prima.
<m-MORRIS?...ma..MORRIS!!!>urlò furibondo e allo stesso tempo preoccupato.
<fuori!andate fuori voi due!penso io a lei!>disse subito dopo facendo cenno a Draco e Cassandra di uscire .
I due si diressero verso l'uscita con sguardo funereo e chiusero la porta alle proprie spalle.

Piton si alzò in piedi avvicinandosi a Vivian, prese dallo scaffale un'altra fiala contenente un liquido di colore nero come il petrolio, poi si rannicchiò in modo da guardare Vivian dritta negli occhi.
La ragazza era pallida , e le sue labbra sbiancavano rapidamente, mentre le palpebre facevano fatica a restare aperte, per di più la sua fronte era imperlata di sudore gelido, e tremava.
<bevi questo.. o morirai..>disse con tono gelido e distaccato mentre tentava di porgerle la fiala.
<no..io non bevo nulla!>stranamente non aveva ancora perso la voce, anche se oramai il mal di gola era giunto a livelli insopportabili e le parole erano strascicate, lo stava guardando con un misto di odio e collera nello sguardo, Piton si alzò in piedi.
<incosciente!perché diavolo l'hai fatto?perché hai preso la Pozione Invecchiante?e perché ti sei avvelenata!>sbraitò Severus.
<..perché almeno se io fossi morta lei avrebbe vissuto la stessa scena un'altra volta!Avrebbe visto morire lei per la seconda volta!Senza poter fare nulla per salvarla!>urlò Vivian che ora stava piangendo, mentre i sensi cominciavano lentamente ad abbandonarla..
Inizialmente Severus indietreggiò di qualche passo sconvolto, con un espressione mista tra rabbia e dispiacere, ma poi si riavvicinò a lei e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi, stavolta con sguardo triste.
Vivian indugiò un attimo, poi tese a sua volta la mano e si lasciò aiutare, si reggeva in piedi a fatica mentre lo osservava sempre con odio.
Severus la sorresse con le braccia per non farla cadere di nuovo al suolo.
<vivian..>gli occhi neri si allacciarono a quelli verdi..<bevi..>ora il suo sguardo era supplichevole, mentre le mise la fiala tra le mani e le strinse dolcemente tra le sue..<ti prego..>.
Vivian non riuscì a rifiutare, era vero che stava perdendo i sensi e stava morendo, ma era inconfondibile, lui era terribilmente dispiaciuto e preoccupato per lei, sembrava temesse di vedersela morire davanti agli occhi da un momento all'altro, in pochi secondi stappò quella piccola fiala e mandò giù il contenuto, era amaro ed emanava un odore molto simile a quello delle uova marce, ma la fece subito stare meglio, annullando anche l'effetto della Pozione Invecchiante, poi lo osservò.. non sapeva cosa dire.."avanti!!di grazie!è semplice è solo una parola!"si disse tra se.
"glielo devi!devi ringraziarlo!per l'ennesima volta ti ha salvato la vita!"continuò a pensare, ma aveva indugiato troppo fissando il pavimento.
<fuori!va via Morris!sparisci dalla mia vista!e non provare mai più ad avvelenarti!stupidi adolescenti.. sempre a piagnucolare su quanto ingiusta sia la loro esistenza!>sbraitò lui con espressione improvvisamente collerica.
Vivian, che in quel momento non sapeva più cosa pensare dopo aver sperato in una riappacificazione, girò sui tacchi senza aggiungere altro, e filò via sbattendo la porta.
Era sconvolta, sentiva un cerchio alla testa indescrivibile, la lezione di pozioni era finita oramai, camminò a passo svelto e senza alzare lo sguardo dal pavimento, fino a che non giunse alla rampa di scale che separava i Sotterranei dal Salone d'Ingresso, dove la aspettavano Draco e Cassandra alquanto preoccupati.
<vivian!stai bene!>esclamò Cassandra con voce tremula, e i due si strinsero a lei abbracciandola.
<si sto bene.. lasciatemi stare..>rispose Vivian con tono piatto e privo di emozioni.
<ma..cosa è successo?>chiese Draco che si stava riprendendo.
<lasciatemi in pace!LO ODIO!>Vivian alzò la voce sconvolta, e ancora una volta Draco era perplesso.
<vivian.. non fare così!>disse Cassandra.
<vieni.. andiamo a lezione.. almeno ti distrai..>continuò, con un Draco sempre più perplesso al suo fianco.
<volete spiegarmi cosa succede?>disse Draco mentre si dirigevano verso la Sala Comune per andare a prendere i libri delle lezioni seguenti.
Ne Cassandra ne Vivian risposero,e Cassandra gli rivolse uno sguardo furtivo che lo invitava a stare zitto.
Le lezioni dopo non furono molto utili per farla stare meglio, avevano Cura delle Creature Magiche con Grifondoro e stranamente Draco non accennò affatto a prenderli in giro, inoltre gli Schiopodi Sparacoda erano cresciuti ad un livello insopportabile ed erano disgustosi.
Numerosi furono i tentativi di Cassandra e Draco anche durante la lezione di Erbologia di tirarle su il morale, ma non vi fu nulla da fare.

<su.. mangia qualcosa..>le disse Cassandra quando furono a tavola per il pranzo, Vivian non si era resa proprio conto che le ore fossero passate così in fretta, e Cassandra era quasi esasperata dalla sua totale apatia per tutto.
<per- l’ultima -volta -non -ho -fame!>scandì Vivian osservando il tavolo dei professori con sguardo vuoto.
<..non fare così!stai su!..noi ti vogliamo bene!>disse Draco mentre la abbracciava, Pansy Parkinson gettò un occhiata furiosa alla ragazza.
<lasciami STARE!MI HAI ROTTO DRACO!>sbraitò Vivian fuori controllo.
<bene!>Draco si alzò in piedi facendo sbatacchiare rumorosamente la panca dove era seduto..<va al diavolo Vivian!>il ragazzo corse via dalla Sala Grande furioso, al che Cassandra si alzò in piedi.
<vivian sei una stupida!>e scappò via seguendo il cugino.
Ora era rimasta sola, voleva piangere, ma non ne aveva la forza.. non voleva che tutta la scuola la vedesse..

Dato che non aveva alcuna fame, Vivian decise che avrebbe passato del tempo all'aperto, sotto il solito albero, cominciò a camminare con sguardo triste, dopo aver rivolto un altra occhiata al tavolo degli insegnati e aver constatato che Severus non c’era, tutti la osservavano per quello scatto d'ira, ma non le importava.
In pochi minuti raggiunse il suo albero e sedette all'ombra persa nei suoi pensieri.. perché lui l'aveva supplicata così dolcemente, per poi cacciarla in malo modo?
Forse aveva fatto scattare un meccanismo inarrestabile, era l'inizio di una serie di avvenimenti che l'avrebbero portata alla rovina, tutto sarebbe finito.
Mentre era assorta nei suoi pensieri e la testa le pulsava dal dolore non si rese conto, cadde in un sonno profondo, era davvero stanca.
<vivian!>la ragazza si svegliò improvvisamente sentendo urlare il proprio nome, e si ritrovò a vivere una scena alquanto familiare, Cassandra che la osservava preoccupata.
<oh..sei tu..>rispose la ragazza con voce assonnata mentre sbadigliava prima di ricordare il motivo per il quale si era addormentata.

Poi ricordò e il petto cominciò a dolere, aveva combinato solo disastri dal momento in cui si era svegliata, pensò che forse sarebbe stato meglio per lei che non si fosse alzata quella mattina.
<..erano ore che non ti vedevo!hai saltato le lezioni pomeridiane!tra poco ci sarà il tè serale..>rispose Cassandra preoccupata, Vivian aveva dormito quasi cinque ore sotto l'albero, il sole stava calando.
<ho dormito così tanto?>disse Vivian sbalordita mentre osservava il suo orologio, erano le quattro.
<si..come stai?ci siamo preoccupati molto per te!>le disse Cassandra.
Vivian non riuscì a resistere, le gettò le braccia al collo e la strinse forte cominciando a singhiozzare.
<c-Cassandra!c-cosa mi succede?non riesco a capire!tutto ciò che tocco si distrugge!e faccio solo stupidaggini!>disse la ragazza mentre piangeva.
<vivian.. io.. non lo so.. ma vedrai che passerà!ti prego.. calmati..prima o poi tutto si sistema..non eri tu quella che mi diceva di essere sempre ottimista?..su..possiamo farcela..insieme!>rispose Cassandra che stava per piangere anche lei.
<cassandra.. sei una vera amica.. mi spiace..di aver trattato Draco a quel modo!ma ultimamente ho una rabbia inspiegabile dentro..>disse Vivian mentre alzava lo sguardo verso Cassandra allentando la stretta dell'abbraccio.
<tranquilla.. tutto si sistemerà!>rispose Cassandra mentre prendeva un fazzoletto dalla tasca interna del mantello e le asciugava le lacrime.
<g-grazie.. significa molto per me..>Vivian prese i fazzoletto e finì di asciugarsi il volto.

E così tra le due amiche pace era fatta, era tornato tutto come prima, si diressero nella Sala Comune dove consumarono un ottimo tè aromatico bollente con deliziosi biscotti al burro, e chiacchierarono allegramente, Vivian ebbe l'occasione di scusarsi con Draco, che stranamente fu pronto a perdonarla ancor prima che lei chiedesse scusa e la abbracciò quasi in lacrime.
Mancava poco alle otto, i tre si stavano per prepararsi per la cena, quando Vivian scattò in piedi dalla poltrona con sguardo preoccupato ed esclamò:
<oh no!la punizione!oggi è l'ultimo giorno!non voglio che mi metta in punizione per un altra settimana!>ebbe a malapena il tempo di salutare i suoi amici e poi scappò via verso l'ufficio di Piton, stavolta non indugiò, spalancò la porta e si precipitò all’interno.
<signore.. sono qui per la punizione..>disse.
<era ora Morris!mi sembrava di essere stato chiaro!>Piton chiuse il libro che stava leggendo con un colpo secco e controllò il suo orologio <non deve tardare!e deve bussare quando entra nell'ufficio di un insegnate!>Vivian guardò il suo orologio, mancavano addirittura venti minuti alle otto!
<ma era alle otto! mancano 20 minuti!>obbiettò la ragazza con voce lamentosa.
<sta zitta!decido io quando è tardi!tuttavia voglio essere clemente.. non ti punirò oltre.. anche perché sono stufo di perdere il mio tempo con una ragazzina che a quanto pare è talmente testarda da non capire nemmeno dopo sei giorni di punizione come ci si deve comportare!sei quasi più impertinente di Potter!>disse l'uomo tutto d'un fiato, e Vivian si sentì offesa, era davvero troppo essere paragonata a Potter!
Nonostante ciò la ragazza non parlò, annuì silenziosamente e rimase in attesa della punizione che le spettava,era l'ultimo giorno, dunque non era possibile che lui le risparmiasse le solite sofferenze.
<cosa fai li impalata?siediti STUPIDA RAGAZZINA!>sbraitò lui e con un colpo di bacchetta fece sbalzare violentemente la sedia indietro di un metro in quello che evidentemente giudicò il modo più gentile per invitarla a sedersi.
Senza obbiezioni Vivian sedette e attese, sulla cattedra vi erano una piccola piuma nera e un grosso foglio di pergamena.
<avanti!prendi una penna e comincia a scrivere!>disse lui severo.
<..cosa dovrei scrivere?>chiese Vivian perplessa , la sua voce risuonò sarcastica.
<non tollero questo tono da parte di un alunna!>sembrava stesse per perdere la pazienza.
<devi scrivere... NON DEVO AVVELENARMI!>la apostrofo con un bagliore di trionfo negli occhi.
Vivian non capiva quello sguardo, dopotutto doveva solo scrivere, cosa c'era di terribile?
Si accinse a prendere dalla borsa la sua piuma, ma lui la interruppe, e con un colpo di bacchetta fece scattare la fibbia della borsa che si richiuse da sola.
<non hai bisogno di piuma e inchiostro..usa questa..>le porse la piuma nera.
Vivian prese la piccola piuma tra le mani con aria perplessa..
<non posso scrivere senza l'inchiostro!>esclamò.
<oh invece si!muoviti!non voglio perdere altro tempo!>la apostrofò in tono acido.

Vivian cominciava a preoccuparsi, era strano che dovesse solo scrivere, allora cominciò. ‘NON DEVO AVVELENARMI ’, si aspettava che sul foglio non apparisse nulla, come poteva apparire qualcosa se non stava usando l'inchiostro?ma con suo stupore le parole furono molto chiare, impresse sul foglio in un colore rosso sangue, scrisse la frase una seconda volta e una fitta intensa le percorse la mano con la quale stava scrivendo, la destra, sembrava che qualcuno stesse ferendo la sua mano, poi guardò il dorso di questa e vide che sanguinava, ma non era una normale ferita, i tagli formavano le parole.. NON DEVO AVVELENARMI..
Vivian sgranò gli occhi dal dolore, e realizzò, quella penna stava scrivendo con suo sangue!
<l-lei.. è..un odioso torturatore!non può farmi questo!ne pagherà le conseguenze!>sbraitò Vivian rivolgendogli uno sguardo di profondo odio.
<come osi!cosa hai detto?si che posso!sono un insegnante!ed è mio compito punire chi non si comporta bene!impertinente ragazzina testarda!>urlò lui.
Vivian non sapeva cosa fare, era chiaro che nonostante non sopportasse tali soprusi non lo avrebbe mai raccontato a Silente, allora abbassò lo sguardo , si accorciò la manica, e con suo stupore notò che aveva dimenticato di togliere il braccialetto, ma stavolta non se ne preoccupò affatto.. poggiò la piuma sulla pergamena e continuò a scrivere..
Arrivò a scrivere la frase per la duecentesima volta, oramai la pergamena si stava macchiando col suo sangue ,e non riusciva più a muovere la mano, che tremava come in preda alle convulsioni, la piuma cadde sul foglio, mentre con lo sguardo lucido e la fronte imperlata di sudore la ragazza la spostò dal foglio e la avvolse nella manica del mantello.
<si.. può bastare..>disse con noncuranza osservando la mano di Vivian solo con la coda dell'occhio da sopra il suo libro.
Ma subito tornò a guardarla con uno sguardo strano, stava guardando il braccialetto.
<sparisci ora!e vedi di non farti punire di nuovo!FUORI!>disse poi con tono cattivo cacciandola dall'ufficio.
Pallida in volto per la perdita di sangue e per il dolore Vivian si avviò verso il dormitorio, teneva la mano stretta nella manica che si stava inzuppando col suo sangue, erano le dieci di sera, e non voleva affatto andare in Infermeria, avrebbe senz’altro messo Piton nei guai..
Era strano, sembrava che dopo aver visto che lei portava il braccialetto qualcosa fosse scattato nella sua mente..
Arrivata nella Sala Comune si lasciò cadere sul divano e osservò la ferita, le girava la testa, non solo non aveva mangiato, ma aveva anche perso sangue, per un attimo ricordò quando aveva sbagliato nel preparare la Pozione Restringente, in tale occasione le sue mani si erano riempite di profondi tagli, ricordò che Piton le aveva rimarginate con un colpo di bacchetta, quanto avrebbe voluto saperlo fare in quel momento..
Ma era magia troppo avanzata,e nonostante lei fosse già avanti rispetto ai suoi coetanei non le era stato ancora possibile imparare, si rassegnò, lavò la mano con acqua gelida e pulì la ferita, per poi immergere la mano nell'essenza di Purvincolo, che alleviò subito il bruciore.
"ora è davvero fatta.. si capisce..oramai mi odia.."pensò mentre calde lacrime rigavano il suo viso in silenzio, doveva dimenticarsi di lui..non sarebbe più tornato tutto come prima.. anche se la cosa la faceva soffrire doveva farsene una ragione.. non poteva più funzionare tra loro, ed era tutta colpa sua..
All'improvviso ebbe un'idea.. doveva mettere fine a tutto, non doveva più pensare a lui no?cosa c'era di meglio di un ultimo giro nel giardino nel quale avrebbe abbandonato definitivamente il braccialetto e ciò che provava per lui?

Senza pensare e senza guardare che ora fosse scattò in piedi con un'energia che nemmeno lei seppe da dove provenisse, uscì dalla Sala Comune e si affacciò con circospezione all'ampio Salone d'Ingresso in penombra, era deserto, il portone di quercia era vicino, non doveva fare altro che muovere dei passi e l'avrebbe raggiunto, più silenziosamente possibile scivolò verso il portone rifugiandosi nelle pozze ombrose, e finalmente era li..

Temendo di essere scoperta la ragazza non indugiò ed aprì la porta quanto bastava per passare, appena fuori spiccò una corsa sperando che nessuno la vedesse, era diretta verso il limitare della foresta, doveva raggiungere il giardino..
Correva all'impazzata tenendo la bacchetta illuminata davanti a se, non sapeva da dove provenisse quella forza, ma in dieci minuti arrivò nella familiare zona buia lungo le mura di cinta, la parete dalla quale era possibile accedere a quel meraviglioso giardino.
Mentre cercava la piccola serratura si strinse di più nel mantello, faceva freddo, era quasi mezzanotte.
Fu tutto facile, trovò subito la serratura cacciò la piccola chiave al suo interno, le mura si aprirono in un varco come se fossero una porta e si richiusero alle sue spalle una volta entrata, il giardino era bello come sempre, e illuminato dalla luna calante.
Respirò affondo la brezza estiva e cominciò a camminare, si sentiva strana, quasi felice, ma non era possibile, lei era li per abbandonarlo per sempre, era li per dimenticarlo, eppure sentiva che qualcosa sarebbe accaduto, qualcosa di bello, aveva un buon presentimento.
Mente camminava pensò a Cassandra e Draco, a quanto gli voleva bene,e a Draco..che era innamorato di lei e glielo aveva dichiarato...non le serviva Severus, era già felice con i suoi amici, che avrebbero dato la vita per lei.

Senza rendersene conto era giunta ai piedi della familiare collinetta, decise di salire, doveva essere davvero bello il piccolo parco quella sera.
In pochi istanti raggiunse la cima, ma si arrestò all'improvviso senza fare il minimo rumore e si rannicchiò dietro la ringhiera osservando qualcosa al di la del pozzo.. una sagoma alta e nera stava di spalle con lo sguardo rivolto alla luna, chi poteva essere?solo lei e Severus conoscevano quel posto!
Un brivido le percorse la schiena.. era inconfondibile.. non poteva che essere lui!
Vivian rimase immobile ad osservarlo nel buio, non si muoveva di un passo, era solo fermo li..ad osservare il cielo, poi accadde, la ragazza si era rannicchiata proprio vicino una ragnatela molto grande sulla ringhiera, un grosso ragno nero e peloso le passò davanti al naso zampettando ,Vivian odiava i ragni, tentò di resistere.. ma nulla...
<argh!>cacciò un urlo di terrore che mise in fuga il ragno, Severus si voltò con la bacchetta illuminata e corse nella sua direzione.
Vivian tentò invano di rannicchiarsi o di sparire in un qualche modo, ma nulla da fare, chinò il capo sentendo il suo sguardo sulla nuca.
<vivian...anche tu qui..>disse Severus con un tono di voce strano, calmo e pacato, suadente e rilassante.
<ehm..>la ragazza alzò lo sguardo imbarazzata..<si.. io..>non seppe cosa dire.
<ti aspettavo sai?sapevo che saresti venuta..>continuò guardandola negli occhi dolcemente, cosa era successo al Piton burbero e acido che le aveva fatto sanguinare la mano?
<d-davvero?..signore?>Vivian era spiazzata, non si aspettava davvero un cambiamento di carattere così radicale.
<si.. Vivian.. di un pò..>le porse la mano e la aiutò a mettersi in piedi..<ti fa molto male.. la mano?>chiese con sguardo preoccupato mentre le prendeva la mano tra le sue e la osservava.
<ehm..io..non..si preoccupi..va meglio..e poi..me la sono meritata..la punizione..>ammise finalmente Vivian, un grosso peso sparì dal suo stomaco lasciando il posto ad un esplosione di gioia, stava tornando tutto come prima.
Vivian entrò nel parco a testa bassa, senza guardare Severus che però prese la sua mano e con la bacchetta rimarginò i tagli procurateli dalla punizione.
<g-grazie..signore..>davvero non riusciva a trovare alcuna parola.
<di nulla.. spero..che tu non abbia sofferto troppo..in questi giorni>aggiunse Severus con tono dispiaciuto, e Vivian non si trattenne, scoppiò in lacrime ed in punta di piedi gli gettò le braccia al collo stringendosi forte a lui.
<m-mi dispiace!n-non avrei dovuto.. prendermela tanto..p-per lo specchio!mi scusi!>era scossa dai singhiozzi, e lui le carezzò dolcemente i capelli come un padre con la sua bambina e la abbracciò forte a sua volta.
<su.. non importa.. tesoro mio..entrambi siamo stati.. nervosi ..tranquilla..non c'è biogno che tu chieda scusa... non succederà più..>disse con tono confortante.
<g-grazie!>gli stampò un sonoro bacio sulla guancia.
<non accadrà più lo giuro!>tremava ancora dai singhiozzi.<se non fosse stato per lei io ora sarei morta!>aggiunse tremando.
<non fare così..Vivian..è Cassandra che devi ringraziare, se lei non fosse corsa a cercarmi.. io non avrei mai saputo che avevi fatto una simile follia!>disse Severus baciandola sulla testa affettuosamente.
<è..vero..> finalmente Vivian si calmò abbandonandosi tra le braccia di lui, dell'uomo che amava più di se stessa, la testa le faceva molto male, ma qualcosa dentro di lei si era rilassato, quella rabbia che incombeva come una bestia furiosa ora non era altro che un docile cucciolo assopito.
<posso.. chiederle una cosa?>disse Vivian improvvisamente poco dopo, erano seduti su una panca del gazebo.
<si.. certo..Vivian..> Severus era in ascolto.
<come mai..aveva già l'antidoto..nel suo ufficio?>chiese con molta curiosità.
<bella domanda..beh..l'avevo preparato.. proprio per te..sapevo che presto avresti fatto un'altra delle tue follie, ma non volevo fare subito pace, dovevi capire quanto eri stata brusca a scappare via a quel modo dai Sotterranei, dunque ho deciso di aspettare che tu facessi una pazzia per poi perdonarti.. e confesso..che mi dispiace un pò ora..povera piccola..>lui le carezzò la guancia col dorso della mano.
<no..ha fatto bene..c-credo di aver imparato la lezione..>Vivian sorrise debolmente.
<ora però.. vorrei che tu rispondessi ad una domanda..Vivian..>chiese Severus.
<beh..v-va bene..>acconsentì Vivian.
<vorrei sapere.. da quanto tempo mi nascondi questo..>così dicendo le prese la mano e scoprì il polso mostrando il braccialetto.
<beh.. io..lo porto..dal giorno dopo il ..nostro litigio..sa..la sera dopo sono stata qui..e..l'ho trovato..ero già pentita di ciò che avevo fatto..ma la rabbia che aveva dentro mi impediva di chiederle scusa..mi sentivo male..>ripose Vivian sinceramente.
<perché lo hai nascosto?..ti avrei risparmiato tutto questo.. se lo avessi visto subito..>disse lui sorridendo.
<beh.. l'importante..è che ora va tutto bene.. chiudiamo il discorso..>Vivian mise fine al discorso sui litigi e i due contemplarono la luna per qualche istante.

Poi lo stomaco di Vivian brontolò rumorosamente, era troppo tempo che non metteva qualcosa sotto i denti, e Severus la osservò divertito.
<abbiamo fame eh?>chiese sorridendo.
<..credo di si.. è tanto..che non mangio!>Vivian arrossì imbarazzata.
<provvediamo subito!>esclamò lui, la prese per mano e la guidò fino al vialetto pieno di alberi da frutta, staccò una familiare mela color porpora e gliela porse..
<ecco.. credo che un Pomo dei Mille Sapori ti farà stare molto meglio!>sorrise lui, Vivian afferrò subito quella mela bizzarra e la addentò, stavolta aveva il sapore di salsicce fritte con pomodori, e anche se era tardi non le importava , aveva troppa fame.
<ehi!vacci piano!così rischi di soffocare!>disse lui mentre la osservava mangiare avidamente.
<ehm.. mi scusi!.>rispose..
"che figuraccia!"pensò arrossendo dall'imbarazzo.

Erano quasi le due del mattino e i due non parlarono affatto, erano rimasti un ora abbracciati, seduti sul prato.
<credo sia meglio.. tornare a letto..Vivian..non dovresti essere qui..>disse lui con la voce un po rauca per il lungo silenzio.
<..è vero..>disse Vivian annuendo.
<ti accompagnerò io, così se qualcuno ti ferma potrò dire che eravamo nella foresta per farti scontare una punizione..d’accordo?>disse Severus guardandola negli occhi.
<va bene.. la ringrazio..signore..>disse Vivian educatamente, così uscirono dal giardino e si incamminarono alla volta del castello.
<ora che ci penso.. credo che il signor Malfoy e la signorina Lestrange meritino dei punti per aver contribuito a salvarti la vita!..ma si..dieci punti a testa per loro..>disse Severus mentre apriva il portone di quercia.
<grazie..signore..credo che ne saranno felici!>.
Per fortuna non vi era traccia di Gazza, e ne tanto meno di Mrs Purr, arrivarono all'ingresso della Sala Comune, dove Severus le sussurrò <buona notte piccola mia.. dormi bene e fa sogni d'oro!>
<g-grazie...professore..>Vivian arrossì per quelle parole gentili, poi entrò nella Sala Comune e dritta verso il dormitorio femminile, era felicissima , forse quasi euforica, aveva fatto pace con Severus!
Si infilò la camicia da notte senza fare rumore e si avvolse nelle calde coperte, prese sonno dolcemene, l'ultimo suo pensiero prima di addormentarsi fu lui , il suo Severus, e il loro incontro notturno, che li aveva portati di nuovo a fare la pace.
Si girò dall'altro lato nel sonno con un espressione felice, mentre sulla sua mano le parole ‘NON DEVO AVVELENARMI’ andavano affievolendosi, fortunatamente non avrebbero lasciato più alcun segno..


eccooooo!!!ditemi se vi è piaciuto!:)
 
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122 replies since 4/8/2008, 20:56   2702 views
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