Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 8/10/2008, 15:29 by: SnapeTear89




eccomi!!!sono tornata con un new capitolo!!!!!
ci ho messo molto perchè volevo scrivere una marea di cose ma ho dovuto creare un capitolo intermedio..XD
beh..a mio parere questo capitolo è inutile..spero che a voi piaccia però.. accetto anche critiche negative!

beh che dirvi vi lascio al capitoletto sperando che vi piaccia..
buona lettura!! :wii:

CAPITOLO 12- LA SORPRESA DI SEVERUS

Vivian aprì gli occhi, si era appena destata da un bellissimo sogno, in cui correva spensierata per rigogliosi prati verdi assieme al suo Severus.
Mise a fuoco a fatica la scena che le si presentava davanti agli occhi, ed una cosa era certa.. non si trovava nel dormitorio.
Poi tutto le tornò alla mente ,e si sentì un po’ stupida, come aveva fatto a dimenticare la serata precedente? La ragazza era ancora adagiata delicatamente sul petto di Severus con la testa, il suo respiro era regolare e tranquillo, stava dormendo indisturbato.
Finalmente Vivian ci vedeva meglio, osservò la densa oscurità che la circondava, per poi posare lo sguardo sulla piccola finestra in cima alla parete alla sua destra, la neve aveva coperto quasi la metà di questa, trovandosi la stanza sotto il livello del terreno, un unico e candido raggio di luna era riuscito ad insinuarsi fin laggiù e si proiettava netto nella stanza, tagliando la fitta oscurità come fosse una lama candida.
La ragazza immagino che forse la notte che si poteva osservare tramite quella piccola finestra fosse proprio la notte adatta ad una passeggiata romantica al chiaro di luna, ma era chiaro che non le fosse permesso di gironzolare per il parco a quell’ora, avrebbe infranto una marea di regole senza rendersene conto, per non parlare del fatto che di notte avrebbe rischiato di incorrere in pericoli vari, data la vicinanza del parco con la Foresta Proibita.
Vivian tentò di farsi un idea di che ora fosse, cosa a dir poco impossibile, poi ricordò di avere ancora il suo bellissimo orologio d’argento con quadrante a forma di croce al polso, ma intorno a lei era troppo buio per riuscire a vedere, allora allungò la mano verso il comodino alla sua destra e prese la bacchetta di Severus.
Inizialmente la rigirò curiosa tra le mani tastandola nel buio, di certo era molto più lunga e molto meno flessibile rispetto alla sua, poi si decise, la impugnò con decisione e si concentrò con tutte le sue forze sulla formula “Lumos”, non sperava affatto in un risultato, ma con suo stupore dalla punta della bacchetta fuoriuscì un getto di luce che illuminò non solo l’orologio, ma anche parte dell’ambiente circostante, aveva formulato il suo primo incantesimo non-verbale .
La ragazza guardò l’ora, erano le quattro del mattino, girandosi dall’altro lato notò che il braccio di Severus cingeva ancora le sue piccole spalle con delicatezza, ancora una volta Vivian si sentì al sicuro, protetta dall’abbraccio dell’uomo che amava.
Severus sembrava molto sereno, e Vivian si ritrovò a chiedersi cosa stesse sognando, anche se era evidente che a meno che non avesse letto la sua mente non avrebbe potuto saperlo.
Resistette alla tentazione di ricorrere a tale incantesimo, non era giusto praticarlo su una persona addormentata che non si poteva difendere, e per di più senza alcun motivo valido.
I suoi occhi, oramai verdi da tempo esplorarono ciò che di quella stanza era visibile, per poi indugiare nuovamente su quella candida fonte di illuminazione fornita dalla piccola finestra, doveva assolutamente guardare oltre quel vetro, sentiva il forte desiderio di rimirare la maestosa notte che troneggiava fuori le fredde mura del castello.
Facendo molta attenzione a non svegliare Severus si sfilò dall’accogliente e caldo abbraccio, proprio in quel momento lui si mosse nel sonno, ma non risvegliò, si girò solamente verso destra, in direzione della finestra.
Allora la ragazza saltò giù al letto in un balzo silenzioso, i suoi piccoli piedi si posarono sul caldo e morbido tessuto del tappeto, per poi venire a contatto quasi immediatamente con i gelidi lastroni di pietra del pavimento, un brivido le corse lungo tutta la spina dorsale, ma non le importava di quanto quel pavimento potesse essere freddo, doveva a tutti i costi raggiungere quello spiraglio luminoso che tanto bramava.
Vivian fece il giro del letto, fino a raggiungere il comodino, Severus era ancora profondamente addormentato, giaceva sereno di lato, e teneva i pugni stretti al petto, era bellissimo, aveva un che di infantile ma irresistibile, la ragazza lo osservò incantata per una manciata di minuti, poi si concentro sulla formula “Nox”, ed immediatamente la punta della bacchetta si spense, per la seconda volta aveva formulato un perfetto incantesimo non-verbale, ripose poi la bacchetta sul comodino curandosi di non fare alcun rumore.
Fortuna voleva che sotto la finestra vi fosse una pesante e logora poltrona in pelle dall’alto e solido schienale, senza pensarci due volte la ragazza si arrampicò su quello schienale e si alzò sulle punte per quanto riusciva, ma nulla da fare, non riusciva affatto a raggiungere la finestra. Allora rassegnata si mise a seder sulla poltrona guardandosi intorno con sguardo triste, forse alla ricerca di una soluzione, quando qualcosa attirò la sua attenzione..
In un angolo remoto della stanza vi erano grossi e polverosi volumi della grandezza di lastroni di pietra, ad un primo impatto ne fu assolutamente affascinata , si inginocchiò e spolverò un grosso libro rilegato in pelle e senza titolo , per poi aprirlo sul pavimento e scoprire con molto sgomento che le pagine erano totalmente bianche , si chiese se non vi fosse stato bisogno di un incantesimo per rivelarne il contenuto, ma non si spinse oltre con la curiosità, qualcosa le faceva pensare che vi fosse un motivo più che valido per tenerle nascoste, sembravano quasi provenire dal reparto proibito della Biblioteca.
All’improvviso fu colta da un idea, lo schienale della poltrona era talmente ampio e solido che avrebbe potuto tranquillamente ospitare una pila di libri senza alcun problema, allora tentando di non fare il minimo del rumore trasportò uno ad uno i pesanti libri e li impilò ordinatamente sullo schienale della poltrona.
Quando finalmente ebbe finito si arrampicò immediatamente in cima, e finalmente la vide, la luna piena troneggiava luminosa nel cielo bruno , tutto era fermo , ricoperto da una soffice coltre di neve, in lontananza verso il limitare della foresta vi era la capanna di Hagrid, nessuna luce era accesa, ma una sottile e fioca colonna di fumo si ergeva dal vecchio comignolo di pietra, non c’era dubbio, quella era davvero una bellissima notte.
La ragazza rimase letteralmente incantata da cotanta visione, era come se il suo sguardo si fosse incatenato per sempre a quel magnifico e perfetto mondo notturno, ma non si era resa conto che nell’osservare tutto ciò aveva provocato una pericolosa oscillazione , poi accadde l’inevitabile, la pila di libri cedette e la ragazza cadde rovinosamente rotolando sulla poltrona per poi cadere sul pavimento ,ciò le provocò un gelido dolore lancinante su tutto il corpo.

<chi è la?chi..c’è?> Severus si era svegliato all’improvviso a causa del trambusto generato dalla caduta della ragazza, era in piedi, e stava puntando la sua bacchetta contro di lei nell’oscurità.
<sono.. solo io.. s-signore.. Vivian..>rispose la ragazza infreddolita.
<v-Vivian?per l’amor del cielo cosa è successo?sei ferita?>chiese lui preoccupato puntandole la bacchetta illuminata per riuscire a vederla bene.
<beh.. io..sono caduta..mi ero affacciata..alla finestra..>rispose Vivian abbassando lo sguardo imbarazzata, solo in quel momento si era resa conto di aver fatto una vera e propria sciocchezza, aveva rischiato di farsi male sul serio.
<beh.. ehm..stai bene?..ma ..guardati!stai tremando..> le sorride paternamente ,poi si abbassò sulle ginocchia e prese in braccio la sua piccola, Vivian gli cinse il collo con le sue piccole braccia, poi Severus la adagiò delicatamente sul letto e le gettò addosso la coperta e si sedette al suo fianco.
<g-grazie..signore>disse lei guardandolo negli occhi.
<di nulla..Vivian..>rispose Severus carezzandole dolcemente il visino candido..
<ma..stai ancora tremando!..ti preparo qualcosa di caldo..>continuò senza darle il tempo di proferire alcuna parola.
Piton attraversò la porta che dava sul suo ufficio, per poi tornare pochi minuti dopo con due tazze di tè fumante.
Subito porse quella più grande a Vivian, il suo intenso aroma le penetrò i sensi, quasi a riscaldarle l’anima, era una sensazione sublime che non aveva mai provato, si chiese cosa vi fosse nell’infuso del tè.

<così abbiamo.. una bambina alquanto mattiniera qui eh?>chiese Severus sorridente interrompendo il silenzio che aveva invaso la stanza.
<io..chiedo scusa.. non volevo svegliarla..>rispose Vivian arrossendo per la vergogna, poi bevve un grosso sorso di tè, subito le sembrò che del fuoco stesse invadendo il suo petto, quella strana sensazione fu seguita immediatamente da una piacevole sensazione di tepore.
<sta tranquilla..piccola mia..non voleva essere un rimprovero..> rispose Severus cordialmente, poi sorseggiò anche lui il suo tè , e le sue guance assunsero un colorito roseo.
<s-signore..se posso chiederlo, questo tè è buonissimo...cosa.. c’è dentro?>chiese Vivian invasa improvvisamente dalla curiosità
<felice di sapere che ti sia piaciuto, sapevo che avresti notato qualcosa di diverso.. vedi..quando fa freddo, correggo il tè con un goccio di whisky incendiario ed essenza di rosa canina ..è una mia.. variazione sul tema> le rispose Severus sorridendo dolcemente .
Vivian arrossì, quel sorriso, il sorriso che apparteneva solo a lei, e che nessuno poteva portarle via.. perché Severus sorrideva solamente a lei..
<e così..lei sa anche cucinare?>chiese la ragazza
<cucinare?>qui lui alzò il sopracciglio in uno sguardo interrogativo <beh..cucinare e preparare pozioni..sono arti affini..no?>concluse con molta modestia.
Vivian era sempre più incantata da quell’uomo, sembrava non esistesse cosa che lui non sapesse fare, ed allo stesso tempo era molto modesto.
“..Dio mio..ma c’è qualcosa che tu non puoi fare?credo di no..sei perfetto..amore mio” si ritrovò a pensare la ragazza con sguardo sognante rivolto al suo amore.
In pochi minuti le due tazze si svuotarono ,ed entrambi si sentirono alquanto rilassarti e ben riscaldati.

Dopo aver posato le due tazze sul comodino Severus si stese di nuovo al suo fianco,e di nuovo Vivian si poggiò al suo petto, mentre lui le cingeva le piccole spalle col braccio, la ragazza si sentì di nuovo al sicuro, come cullata nel caldo abbraccio del suo Severus.
Per qualche minuto i due rimasero li, abbracciati dolcemente, mentre lui le carezzava dolcemente le spalle e le baciava i morbidi capelli, Vivian si sentiva alquanto piccola in quella abbondante camicia , per non parlare dell’abbraccio caloroso ed avvolgente di Severus..
<sa..signore..ho praticato..il mio primo incantesimo.. non-verbale ..l’incantesimo Lumos> disse Vivian rompendo quel silenzio che si era insinuato intorno a loro.
<davvero?notevole ragazza mia..sai, questo tipo di incantesimi, viene insegnato al sesto anno..complimenti!>rispose lui con entusiasmo.
<ehm.. la ringrazio..>rispose timidamente.
<tesoro mio..non c’è bisogno di ringraziarmi!dopotutto sei brillante in tutte le materie..>disse poi lui dolcemente.
Vivian era al settimo cielo, in quel momento non poteva volere di meglio, si trovava con l’uomo che amava, e la sua vita ”scolastica ” non poteva andare meglio..questa sensazione le faceva quasi sospettare..se non presagire la prossimità di nuove grane all’orizzonte.
<sai..mi ricordi molto..me alla tua età..anche io avevo bei voti in tutte le materie> alle ultime parole lui abbasso la voce.
<di la verità..>disse poi riprendendosi<quando ti ho letto la mente..ho visto un libro..e grazie a quello che vai bene nella mia materia?>
<in realtà..leggo solo qualche suggerimento.. a volte annoto dei piccoli accorgimenti ed incantesimi che possono essermi utili.. sa..per una riuscita rapida delle pozioni..cose che sperimento io stessa..>rispose la ragazza.
<che ..strana coincidenza..anche io..da giovane..facevo la stessa cosa..e per di più..ora che ci penso..la tua scrittura è fin troppo simile..alla mia..>disse Severus spiazzato, ci fu un altro silenzio.. poi ..
<è vero..che strano..>disse Vivian. <ma..se posso chiedere..dove è finito il suo..libro?>concluse.
<non ne ho idea..peccato..ti sarebbe stato molto utile..>rispose lui continuando a carezzarle i capelli.
Erano quasi le sei del mattino quando Severus disse:
<è ora, credo sia meglio se torni al dormitorio, altrimenti le tue compagne si accorgeranno che non ci sei..>
<capisco..allora..mi preparo..>rispose Vivian un po’ triste, poi si alzò ed indossò il mantello che Severus aveva preso dal suo armadio il giorno prima,il mantello che aveva usato da giovane come studente.
Vivian piegò bene il suo abito da cerimonia e lo cacciò nella ampia tasca interna del mantello, e calzò le sue scarpe, fortunatamente il mantello era talmente lungo da coprirle i piedi, dunque non era possibile vedere le sue scarpe eleganti se lei faceva ben attenzione a nasconderle.
<viaggerai con la Metropolvere..>le disse Severus mentre con un colpo di bacchetta accendeva un caldo fuoco nell’alto camino.
<allora a presto..signore..la ringrazio di questo meraviglioso tempo che abbiamo passato insieme..>disse Vivian triste.
<sono io a doverti ringraziare, piccola mia, sarà il nostro..piccolo segreto..>le rispose lui, poi la abbracciò e la tenne stretta, ancora una volta i loro cuori battevano all’unisono,l’uno contro l’altro,quel caldo abbraccio sembrò durare quasi un eternità, poi lei lo salutò baciandolo sulla guancia, quegli occhi neri la seguirono in ogni suo movimento, così la ragazza prese una manciata di polvere volante da un vaso sul camino e la lanciò nel fuoco, che diventò immediatamente di un acceso verde smeraldo, Vivian entrò nelle fiamme e si concentrò..
<sala Comune di Serpeverde!> immediatamente i profondi occhi neri di Severus sparirono, sostituiti da un vorticare di camini, mentre una notevole quantità di polvere le stava inondando gli occhi facendoli lacrimare, Vivian non ce la faceva quasi più quando finalmente tutto smise di vorticare…
La ragazza cadde sul familiare tappeto della Sala Comune, non era più abituata a viaggiare via Metropolvere, immediatamente si mise in piedi spolverandosi i vestiti dalla fuliggine, stava per dirigersi dritta filata verso il dormitorio femminile quando..
<guarda guarda!..chi abbiamo qui?Morris!cos’hai addosso?la vestaglia di tua nonna?>Draco Malfoy era seduto proprio di fronte a lei, in vestaglia da notte e pigiama, seduto in una grossa poltrona di pelle nei pressi del camino.
<va al diavolo Malfoy!non ho tempo per le tue idiozie!>sbuffò Vivian.
<credo proprio che racconterò tutto al preside.. stavolta ti ho colta in flagrante Morris..ad infrangere le regole!>insistette Malfoy.
<tu non oserai!>disse Vivian iraconda.
<di la verità Morris !sei stata tutta la notte col tuo tesoruccio? Severus oh Severus!quanto ti amo! >continuò lui ignorando le parole di Vivian.
“ecco.. è fatta..Malfoy ha visto tutto..ora spiffererà a tutti che sono stata con Severus tutta la notte, quale destino mi attenderà?sarò espulsa!non potrò più farmi vedere in giro!a meno che…”
Rapidamente estrasse la sua bacchetta dalla tasca interna del mantello e la puntò contro Malfoy..concentrandosi sull’incantesimo di memoria, sperava vivamente di riuscirci, ma allo stesso tempo sperava che non avrebbe cancellato tutta la memoria del ragazzo accidentalmente.
<c-cosa?cosa hai intenzione di fare!maledetta Babbanofila che non sei altro!>esplose lui estraendo la bacchetta a sua volta.
Poi la formula fu ben chiara nella mente di Vivian e…
<oblivion!>un getto di luce fuoriuscì dalla punta della bacchetta della ragazza, colpendo Malfoy in pieno petto, lui oscillò pericolosamente e poi cadde al suolo con un sonoro tonfo attutito dal tappeto, era svenuto.
Un altro incantesimo non-verbale perfettamente riuscito, erano quasi le sette quando la ragazza scavalcò il corpo inerme di Malfoy senza curarsene affatto e raggiunse finalmente il dormitorio femminile, le sue compagne fortunatamente stavano ancora dormendo ,senza il minimo rumore Vivian indossò la sua camicia da notte e si curò di nascondere bene il mantello e la camicia di Severus dentro il suo baule, glieli avrebbe restituiti in giornata, poi si infilò sotto le coperte per fingere almeno di dormire.
Era talmente stanca che si addormentò sul serio,stava sognando ancora quei magnifici prati , quando..
<vivian!che fine hai fatto ieri?> sembrava la voce di Jessy, immediatamente il bellissimo sogno si interruppe, Vivian aprì gli occhi a fatica per la luce che filtrava nella stanza attraverso le piccole finestre, e tentò di mettere a fuoco qualcosa di rossiccio che si stava muovendo davanti ai suoi occhi, non c’era dubbio, non poteva che essere Jessy.
<uhm..ehi Jessy..non urlare!ma…che ore sono?>chiese Vivian ancora assonnata.
<sono le nove!Dannazione vuoi dirmi dove diavolo sei stata questa notte?>insistette ancora Jessy, ma Vivian non aveva intenzione di dirle la verità su una cosa simile, avrebbe solo creato una catena di pettegolezzi ed indiscrezioni, non che lei non si fidasse di Jessy, ma l’amica avrebbe potuto non capire.
<le nove?non è tardi.. e guarda che sono stata tutta la notte qui..>rispose Vivian stropicciandosi gli occhi.
<non credo proprio!io sono tornata qui alle due e mezza e tu non c’eri!e poi durante la serata non ti ho vista proprio!a me puoi dirlo!dove diavolo sei stata?>insistette ancora Jessy.
Vivian si guardò intorno ,per fortuna il dormitorio era deserto,a parte Cassandra che però si vestì subito e mormorò un saluto sfuggevole, evidentemente non voleva essere testimone di quello che stava diventando un litigio.
<senti.. Jessy.. fa come ti pare, ma io sono arrivata qui alle tre, per questo motivo non mi hai vista, stavi dormendo già!>rispose Vivian quasi seccata.
<ah davvero?e che mi dici del fatto che non ti ho vista più ad un certo punto?>continuò Jessy irritata dal tono di Vivian.
<non mi hai vista perché ero sola! E allora sono andata a fare una passeggiata nel parco!. anzi.. evidentemente non mi hai vista perché eri troppo impegnata con il tuo amichetto!>esplose Vivian improvvisamente, Jessy la guardò quasi esterrefatta.
<ah..capisco..>Jessy rispose in tono piatto , senza entusiasmo, cosa che stupì molto Vivian, forse aveva esagerato a trattarla così.
<beh..senti..noi andiamo ad Hogsmeade, ti.. unisci a noi?>chiese Jessy a bruciapelo sempre senza entusiasmo.
<voi?..no grazie!non vorrei fare da terzo incomodo!divertiti con Ivan!>esplose ancora una volta Vivian.
Sta volta l’aveva fatta davvero grossa, si aspettava da un momento all’altro l’esplosione di Jessy, ma non vi fu alcuna esplosione, il che a detta di Vivian era alquanto strano.
<va bene..a più tardi..>rispose Jessy con tono un po’ triste, poi girò sui tacchi e scappò via lasciandola sola.
Forse più che arrabbiata Jessy doveva esserci rimasta male, solo in quel momento Vivain si accorse di aver davvero esagerato..
Mentre rimuginava tra se i crampi della fame la assalirono, allora saltò giù dal letto e si preparò per la colazione.
In Sala Comune non c’era più Malfoy, la ragazza sperò che l’incantesimo avesse fatto effetto..
Mentre passava davanti alla porta della camera di Severus le venne un idea..
Giunta in Sala Grande vide che era a dir poco deserta ,approfittò di ciò per prendere con se biscotti da tè di vario genere ed un’abbondante porzione di crostata al rabarbaro , senza toccare cibo si diresse direttamente verso la camera di Severus.

Arrivata alla porta si guardò intorno prima di bussare educatamente, in pochi istanti la porta si aprì e sulla soglia comparve Severus, era di nuovo nei suoi soliti abiti, giacca nera attillata ed ampio mantello nero, quando la vide sorrise.
<vivian!Buongiorno.. qual buon vento ti porta qui?>le chiese cortesemente.
<ehm.. buongiorno..io ..ehm..>la ragazza si sentì stranamente in imbarazzo, ma Severus sembrò capirlo al volo..
< Dai.. accomodati..non restare sulla soglia..>le disse dolcemente guardandola negli occhi.
Immediatamente Vivian entrò e si chiuse la porta alle spalle, finalmente le parole le tornarono.
<vede..passavo di qui.. e ho pensato..di portarle la colazione>disse la ragazza mentre estraeva dalla borsa l’involto contenente ciò che aveva preso dalla Sala Grande, poi agitò la bacchetta e fece comparire un grosso piatto d’argento sul quale ripose il tutto per poi poggiarlo su un piccolo tavolo di fronte a lei.
<crostata al rabarbaro?come facevi a sapere che è la mia preferita?>chiese Severus sorridendo.
<beh..io ..ho pensato solo che poteva essere di suo gradimento, sa..a me piace molto..>rispose Vivian rossa in volto.
<bene.. perchè non ci..accomodiamo li e beviamo un tè?>chiese lui indicando un grosso tavolo in legno scuro al centro della stanza al quale erano accostate due pesanti sedie.
<certo.. va bene..>sorrise Vivian, poi prese con se il vassoio e lo poggiò sul grosso tavolo, per poi sprofondare nel morbido cuscino di velluto blu di una delle due sedie.
Attese Severus che era andato un attimo nel suo ufficio tramite la porta interna, l’uomo arrivò portando con se un bellissimo servizio da tè in porcellana bianca con elaborati disegni color blu oltremare, lo fece fluttuare fino al tavolo per poi farlo atterrare senza il minimo rumore, e per poi sedersi di fronte a Vivian.
<grazie di avermi portato la colazione..Vivian..>le disse gentilmente mentre versava il tè in entrambe le tazze.
<oh..di nulla..si figuri.. dopotutto mi ha fatto passare la serata più bella della mia vita, mi sembrava il minimo che potessi fare..>rispose Vivian.

I due trascorsero un po’ di tempo insieme, era molto piacevole starsene davanti al fuoco scoppiettante del camino sorseggiando tè e biscotti, mentre fuori vi era una spessa coltre di gelida neve che ricopriva tutto.
<e così.. non sei andata a Hogsmeade con i tuoi amici?>le chiese Severus mentre tagliava un boccone della crostata col cucchiaino.
<non mi andava.. mi annoio..> rispose Vivian sinceramente.
<..beh..se per te non è un problema..allora.. potresti passare la mattinata con me..>le chiese lui a bruciapelo.
<beh..io.. ma certo!..ne sarei molto lieta!>rispose Vivian con entusiasmo.
<bene..credo che dovrai seguirmi nel parco allora, ho una cosa da mostrarti..una sorpresa..>le disse lui allegro mentre con un colpo di bacchetta puliva il servizio da tè ed i vari piattini per poi rimetterli a posto.
<va bene..>rispose concisa la ragazza. <la seguirò..senza alcuna domanda..>.
<credo che uscirò per primo, ti aspetterò al limitare della foresta.. >le disse, la ragazza annuì in silenzio, prese la borsa in spalla e attese che Severus uscisse, cosa che fece quasi immediatamente, subito dopo aver preso qualcosa da un cofanetto d’argento ed averla messa al sicuro nella tasca interna del mantello.
Ora Vivian era sola, e si stava chiedendo cosa la attendesse fuori..
Passarono circa dieci minuti, e Severus doveva essere oramai giunto a destinazione..
Allora la ragazza si decise, prima di fare qualunque cosa aprì la porta solo quanto bastava per guardare fuori, per non farsi notare, osservò bene l’ambiente circostante la porta della camera, il corridoio dei Sotterranei era completamente deserto, era il via libera che stava aspettando, senza pensarci due volte si precipitò fuori e percorse la strada fino al Salone d’Ingresso in una volata, anche tale ambiente era praticamente vuoto, Cassandra a parte, evidentemente nemmeno lei aveva voluto andare ad Hogsmeade, ed a giudicare dai libri che portava sotto braccio doveva essere diretta in Biblioteca a studiare.
<ciao Cassandra!>disse Vivian sorridendo.
<oh..ciao Vivian..dove vai?>chiese Cassandra un tantino affaticata dal peso dei libri che si portava dietro, i suoi occhi verdi fissarono per un attimo Vivian con uno sguardo interrogativo.
<beh..a fare..una passeggiata nel parco..>rispose Vivain mentendo.
<ah..capisco..>rispose Cassandra, poi, dopo aver scosso i lunghi capelli neri per spostarli dal suo viso la salutò e corse dritta filata verso la Biblioteca.
“meno male…ho incontrato solo Cassandra..e non credo che possa crearmi alcun problema..”pensò Vivian molto sollevata, poi spiccò una corsa verso il Portone di Quercia e lo spalancò per poi sparirvi dietro.
Davanti ai suoi occhi la visione era stupefacente, la candida neve rifletteva fiochi raggi di sole invernale che la facevano brillare, la ragazza si guardò intorno alla ricerca di una piccola macchia nera sul tappeto bianco che avvolgeva qualunque cosa, poi lo vide, Severus era laggiù, a nord dell’entrata principale del castello, una zona nella quale non si era addentrata mai, non che zona poco frequentata da chiunque perché si trovava al limitare della Foresta Proibita e fuori dalla supervisione del Guardiacaccia, Piton la stava aspettando..
Con il cuore in gola dall’emozione la ragazza prese a camminare tra la neve verso nord, o almeno era quello che credeva di fare, la neve cedeva morbida sotto le su scarpe ogni volta che muoveva un passo, ed ad ogni passo le sembrava di mettere i piedi nell’acqua gelida, purtroppo in quella direzione non vi era alcun sentiero spalato dalla neve..
Dopo una manciata di minuti di fatiche atroci per muoversi la ragazza lo raggiunse, lui sorrideva, Vivian si coprì la bocca con la sciarpa al meglio, l’aria fresca che le penetrava nei polmoni cominciava quasi a dolergli.
<e-eccomi..s-signore..>ansimò Vivian tremante ed esausta dalla “traversata del parco”.
<bene..scusami se…ti ho fatto fare tutta questa strada..>le rispose Severus sorridendo, poi agitò la bacchetta ed in un istante i vestiti e le scarpe della ragazza furono asciutti e la neve intorno sparita nel raggio di un metro da lei, Vivian si stupì di non averci pensato prima, e si picchiò una mano sulla fronte tanta era l’ovvietà della cosa.
<beh..non si preoccupi..ho avuto momenti peggiori..>gli sorrise Vivian.
<allora..andiamo..la strada è ancora un po’ lunga da qui..>disse Piton deciso.
<a-ancora strada?credevo fossimo arrivati!non avrà intenzione di portarmi nella Foresta Proibita?>disse Vivian preoccupata.
<foresta Proibita?cosa te lo fa pensare!lo sai che per voi studenti è pericoloso, e poi non voglio spaventarti , ti ho già detto che voglio farti una sorpresa!> le disse Severus in tono un po’ divertito e un po’ infastidito.
<scusi..signore..ma sa..mi ero un tantino preoccupata..>rispose Vivian ingenuamente, mentre continuavano a camminare in un piccolo sentiero al limitare della foresta.
Camminarono ancora, addentrandosi per un piccolo tratto tra alberi e cespugli, Vivian guardò dietro di se, erano lontani dal castello, e oltre la fitta boscaglia si intravedevano solamente le torri.
La ragazza continuava a chiedersi dove stessero andando, era passata oramai mezz’ora quando si fermarono, di fronte a loro, quelle che dovevano essere le mura di cinta del castello..
Vivian osservò incantata i magnifici rampicanti che vi erano su quelle alte mura, le facevano somigliare ad altissime siepi.
<che.. bello..non avevo mai visto un posto simile!>esclamò la ragazza stupefatta mentre dal muro spostava lo sguardo intorno a se, in quel punto la boscaglia era talmente fitta che sembrava non avesse affatto nevicato, ma non era un sogno, pochi metri a sud vi era la neve, sembrava che per magia quel posto non fosse stato toccato dall’inverno, la vegetazione era verde e rigogliosa come da nessuna parte in tutto il parco.
<beh..qui non ci viene mai nessuno, in pochi conoscono questo posto..>rispose Severus sorridendo mentre frugava nella tasca interna del suo mantello in cerca di qualcosa..
<ha..perso qualcosa..signore?>chiese Vivian vedendolo in difficoltà.
<no.. grazie l’ho trovata..>sorrise.

In quel momento Vivian si sentì strana, osservò il prato e tutto le tornò alla mente, il luogo nel quale si trovava.. quel prato, quella radura sconfinata e verde..e quei rampicanti..non aveva dubbio..quello era il posto che aveva sognato!

<bene..ora ho bisogno che tu tenga gli occhi chiusi..>le disse Severus affettuosamente.
<..ehm..perchè non posso guardare?>rispose Vivian implorante.
<altrimenti che sorpresa sarebbe..Vivian?>le rispose guardandola dolcemente.
<beh..se le cose stanno così..>rispose Vivian..
Così la ragazza si lasciò coprire gli occhi da Severus con le mani, era sempre più curiosa, non vedeva l’ora di scoprire di cosa si trattasse..
Poi si calmò lasciandosi guidare da lui, continuando a pensarci intensamente..
a pensare alla sorpresa di Severus..



bene ora mi metto all'opera per il prossimo!
comments please! :ciau:
 
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122 replies since 4/8/2008, 20:56   2702 views
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