Tears an Rain, la mia prima FF...NON LINCIATEMI VE NE PREGO!

ed in fine ecco a voi l'8° capitolo^^

ciò messo tanto lo ametto ma c'è lho fatta^^

ps.Consigliabile per la lettura :

8 CAPITOLO

Osservava preoccupata il tavolo dei Serpeverde nella ricerca dell'amico non curante dei vaneggiamenti di Ramoso e delle attenzioni affettuose di Lunastorta
- Lily, dov'è Sev?-
- Non lo so e NON MI IMPORTA!-
Verbiò stizzita la rossa all'amica fulminandola con lo sguardo quasi avesse fatto una domanda su di un argomento tabù.
- Perchè perdi tempo con "Mocciosus", Annie?-
Verbiò Felpato mentre faceva il cretino con una Corvonero del terzo anno.
- PERCHE'...-
Si alzò di scatto sbattendo un libro sul tavolo facendosobbalzare Codaliscia che era intento a mangiare ingordo i suoi fiocchi d'avena.
-... "MOCCIOSUS" E' MIO AMICO E PER QUANTO VOI NE POSSIATE DIRE SPESSO E' MEGLIO DI TUTTI VOI!-
E così dicendo riprese il libro e furibonda uscì dalla Sala Grande.
Veloce si diresse verso il cortile per andare sulle sponde del lago. Doveva riflettere su tante cose. Su ciò che era successo il giorno prima fra Sev e Lily; su ciò che gli aveva riferito suo zio; sul compito affidatogli da Silente... Una lacrima cristallina di rabbia scese silenziosa sul diafano viso della govane. Sarebbe stato più come prima?
Raggiunte le sponde del lago si sedette al suo solito macigno ed estrasse dalla mantella una polaroid fatta di recente raffigurante i tre amici in un'allegra giornata di Sole con Lily che rideva osservando lei che torturava l'amico.
All'improvviso senti un singhiozzo. Come di pianto. Si guardò intorno per poi notare dei ciuffi neri sbucare da dietro un masso li vicino. Fece un lieve sorriso e lentamente di avvicinò ad esso. Con la bacchetta tramutò un sasso in una cetra e, sensa farsi vedere, incominciò a cantare una dolce melodia. Severus si immobilizzò sgranando gli occhi all'udir di quelle note. Le lacrime smisero lentamente di scendere per far spazio ad un lieve sorriso.
Note cielesti sembravan donar serenità al mondo che li circondava. Il tempo sembrava fermarsi e la tristezza, i dolori, i brutti ricordi, svanire in bolle di armonia perfetta.
Finì di cantare e la cetra tornò un sasso. LA giovane Serpe, avvicinatosi all'amica, tirò un sospiro liberatorio.
- Grazie...-
- E di che? E' il minimo che potessi fare. -
Sorrise dolcemente
- E' tanto invece.-
Verbiò lui sconsolato
- Non mi merito il tuo affetto... non dopo quello che è successo ieri...-
- Ma non lo hai detto a posta!-
- Ma l'ho detto!-
Affermò con tono malinconico abbassando il capo sconsolato
- Ma non lo pensavi. Ed è questo che conta -
sorride materna
-...Son un mostro... dovresti odiarmi...-
Sussurrò sofferente. A quelle parole la ragazza, commossa e divertita, lo abbracìò dolcemente
- Ma quante stupidagini dici!-
Severus sorrise ricambiando l'abbraccio ed appoggiando teneramente il capo sulla spalla dell'amica.
- Ti prometto che qualsiasi cosa capiti io e te rimarremo sempre amici -
A quelle parole Sev si illuminò lievemente
-Grazie Annie-
-E adesso...RIDI! -.
disse ed improvvisamente prese a solleticare il ragazzo
- NO! COSì NON VALE! -
In pochi attimi si ritrovarono a rotolare sull'erba morendo dalle risate finchè non si fermarono improvvisamente. Lui sopra di lei.
Il vento estivo soffiava lieve, quel tanto per tonar solievo agli animi accaldati e mischiando i profumi dei fiori in aromi dolci e gentili.
Si fissarono negli occhi. Lei sorrise angelicamente. Lui tremante gli accarezzò il viso per poi chiuder gli occhi e donarle un delicato e timido bacio
-...Sev...-
Verbiò riaprendo lentamente i glaciali occhi
-...io...son fidanzata...-
sussurrò imbarazzata e confusa. Piton stava per rispondere quando...
- Ma che scena commuovente! -
Un ragazzo dai biondi capelli e con un viso da furetto uscì applaudendo da dietro un albero
- Facciamo pratica col "sange sporco" Sev?-
I due ragazzi si alzaron velocemente e lei ringhiò
- Sempre più pulito del tuo Malfoy-
-Tu taci lurida "Pherendil"-
Verbiò in tono di sfida avvicinandosi ai due
- Severus ti cercavo...-
A quelle parole il ragazzo si pietrificò. Aveva gia capito il perchè lo cercasse...
- Capisco... a che ora e dove -
Domandò freddamente fissandolo diritto negli occhi quasi per tenergli testa
-Quando canta il pallido diavolo nelle stanze del re-
verbiò sogghignando
-Bene -
- Bene. A più tardi Piton -
Passò difianco alla ragazza sfiorandole il viso con le rivoltanti dita
- Ci si vede Gray-
- Ma raramente...-
Ringhiò lei.
Quando tornarono soli lei si voltò. Il volto che prima esprimeva dolcezza ed allegria ora si era deformato in un viso preoccupato
- Sev...cosa significava quella frase?-
Piton chinò il capo rimanendo silente
- Sev! -
Sollevo di poco lo sguardo per poi verbiar gelido
- Lascia perdere... è meglio... -
E sensa lasciar controbattere l'amica si voltò incamminandosi veloce verso il castello lasciando la mezza sola sulle rive del lago con più pensieri di prima...

Sev... bacio... il pallido diavolo...

23 Dicembre.
Ultimo giorno di scuola. Si respira ormai solo aria di vacanze e non vi era angolo del castello dove non vi fosse addobbo natalizio. I fantasmi ( ad eccezione del Barone Sanguinario) svolazzavano qua e la intonando allegre canzoni mentre Pix si divertiva a giocare a "base ball" con le sfere natalizie che fluttuavano sul soffitto cercando di beccare i primini o chiunque gli capitasse a tiro.

Nelle ultime settimane Ginevra aveva ripreso a frequentare le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure con immenso piecere della classe ( e del professore) riprendendo così l'abituale "guerra all'ultima sfrecciata". Ma nonostante ciò la ragazza continuava ad evitarlo. Non doveva rischiare di compromettersi.
Spesso il docente cercava di fermarla con scuse banali nell'aula e lei, con scuse ancora più banali, ogni volta rifiutava. I lunedì durante le punizioni cercava sempre di stare dal lato di dove si trovava l'uomo; evitando di guardarlo e di parlargli. Lui silenzioso la osservava in ogni minimo dettaglio. Sulle sottili labbra un lieve ghigno malizioso. Lei arrossiva vergognandosi mostruosamente. A volte gli ringiava di smetterla.
- Non è nella posizione di darmi ordini signorina Lolli -
rispose lui sogghignando malefico.
Quel giorno però non sarebbe nè riuscita ad evitarlo nè ha stargli a metri di distanza. Aveva ritirato gli ultimi compiti del quadrimestre di Grifondoro e Tassorosso e doveva consegnarli al professore.
Lentamente raggiunse i sotterranei fino alla nera porta dell'ufficio del pozionista. Bussò titubante stringendo forte i compiti a se.
- Avanti -
Prese un gran respiro e lentamente aprì la porta.Piton aveva il capo chino e stava scrivendo veloce su di un quadernino finchè non si accorse chi fosse entrato.
- Toh! Signorina Lolli! Ma qual buon vento. Forse le piaccion così tanto le mie punizioni che vuole un sour-plus? -
Verbiò congiungendo le punte delle dita ghignando sarcastico squadrandola da capo a piedi. Lei non rispose.
- Professore son venuta a consegnargli i compiti che mi aveva chiesto -
- Bene... li appoggi qui -
Disse indicando l'angolo della scrivania. Velocemente Gin si avvicinò ed appoggiò il pesante malloppo di pergamene. Fece per andarsene quando, con uno scatto felino, il docente gli prese un polso. Voltò di scatto il viso sgranando gli occhi preoccupata.
- Dove vuoi andare così di fretta? -
Domandò l'uomo sarcastico fissandola negli occhi ghignando malefico
- Mi lasci-
Verbiò preoccupata
- No...-
Disse alzandosi lentamente ed avvicinandosi alla giovane
- Mi lasci!-
- No -
La tira a se. Lei cerca di liberarsi
- Lasciami dannazione! -
- No...-
Sospira iniziando a baciargli il collo
- Son settimane che, al difuori delle mie lezioni, mi eviti... la cosa non mi fa piacere...-
Sussurrò con voce suadente per poi baciarla con passione ed infilare le fredde mani sotto la camicia della ragazza. Dopo vari tentativi la mezza si divincola e, spingendolo via, gli tira in lacrime un poderoso schiaffo. Rimasero entrambi come pietrificati.
Il fuoco nel camino scoppiettava vigorosamente.
Lentamente lui riportò il volto verso la ragazza terrorizzata ed in lacrime.
- Mi mi mi dispiace...-
Fece come per riavvicinarsi. Lei indietreggiò
- Pe pe perdonami -
- Stammi lontano! -
Gridò in lacrime. Allungò la pallida mano.
- Annie... ti prego...-
- NON CHIAMARMI CON QUEL NOME!-
Ringhiò lei fra ira e terrore. Lui si pietrificò a quelle parole. Si fissarono negli occhi. La stessa espressione che ebbe quella notte tanto tempo fa...
- Annie...-
- ANNIE E' MORTA 16 ANNI FA'! -
Gridò disperata e così dicendo arrivò indietreggiando velocemente alla porta uscendo in lacrime. Non poteva essere... non voleva crederci... cos' era diventato? Dov' era finito il timido ragazzo di una volta?
Cristalline scendevano le lacrime sul diafano viso sconvolto da quello che era appena accaduto...

- ...Che cosa ho fatto...-
Sussurò l'uomo pietrificato davanti al camino del suo ufficio.
Indietrèggiò barcollante fino a raggiungere la scrivania che ribaltò con un poderoso grido di rabbia. Raggiunse il bagno aggrappandosi al marmoreo lavandino. Lentamente sollevò il capo per guardarsi in volto. Uno schifo, un ira, un rancore per se stesso lo pervasero velocemente ed in preda al furore tirò, con un grido di rabbia quasi disumano, un pugno allo specchio frantumandolo in mille pezzi. Disperato e con la mano sanguinante si accasciò al suolo scoppiando in lacrime. Il volto coperto dai neri capelli.
Nell' aria ancora il suo profumo di rose...

Entrò stravolta nel dormitorio. Gli occhi rossi.
Non salutò nessuno andando direttamente nel dormitorio delle ragazze e buttandosi sul suo letto scoppiò in lacrime.
- No dai Dean non puoi entrare! -
Disse Ginny baciando e ridacchiando con il suo ragazzo finchè non notò l'amica disperata nel suo letto. Chiuse la porta in faccia a Dean.
- Gin! Oh per Morgana! Che ti è successo?! -
Chiese la rossa preoccupata avvicinandosi al letto
- Niente cara... tranquilla... -
Affermò sedendosi, smettendo di piangere e facendo un falso sorriso all'amica
- Tu non me la racconti giusta -
affermò la giovane sollevando un sopracciglio
- aspetta... non ci sarà lo zampino di...-
- Senti Ginny, l'offerta di passar le vacanze da te è ancorà valida?-
domandò veloce all'amica per cambuare discorso.
- Certamente! Allora? Cos' hai deciso?-
- Accetto-
- Bene! -
esplose felice la rossa saltandogli addosso per poi rialzarsi in piedi
- Allora prepariamo le valige che domani si parte -
- Si dai -
rispose lei dolcemente
- E niente musi lunghi alla "Tana" -
- Ok...-

24 Dicembre.
Gli ultimi saluti fra chi partiva e chi restava.
Ad accompagnare gli alunni alla stazione: il professor Piton e la professoressa Vector
- Rimanete in fila! -
Ordinò l'insegnante dal buffo cappello di piume viola in tinta con l'assurdo cappotto a mongolfiera. Rallentò avvicinandosi al collega
- Ogni anno i soliti indisciplinati -
- Se ti aspetti che migliorino sei proprio un illusa -
affermò Piton freddo come sempre
- Ma toglimi una curiosità Severus. Come mai ci sei qui tu e non Hagrid? -
domandò puntigliosa
- L'idiota doveva fare delle commissioni per il "grande capo" -
affermò scostato.
La vecchia osserva la mano del professore
- E la mano? -
- Un incidente con le fiale -
disse frettoloso nascondendo nella manntella la mano
- Si... certo... le fiale-
commento ridacchiante al fare del collega
- ...e quello?Non avrete mica una spasimante ad Hosguamade?-
L'uomo arrosì
- Non avete qualcosa di meglio da fare che guardare cosa tengo o cosa hanno le mie mani?!?!-
affermò stizzito aumentando il passo ed andando a capo della fila.
Arrivati alla stazione si affiancò all'entrate della carozza dei Caposcuola. Salirono i primi quattro di Tassorosso, poi quelli di Corvonero e Serpeverde ed in fine quelli di Grifondoro dove al centro spiccava la ragazza dai capelli d'oro. Si scambiarono un occhiata veloce.
Mentre saliva sulla passerella fredda, Piton passo con un gesto da prestigiatore qualcosa in mano alla ragazza. Si voltò per chiedergli cosa volesse ma l'uomo era gia sparito.
Arrivata allo scompartimento e sistemato il baule si sedette ed aprì la mano scoprendo che vi stava tenendo un crisantemo che lentamente si aprì liberando il suo profumo dolciastro.
Lo fissò perplessa per qualche secondo. Poi lentamente si formò un lieve sorriso sulle carnose labbra a cuoricino.
Entrò in cabina Anitha Churchil, una delle caposcuola di Corvonero.
Era sottile, tendente all'anoressico, con una carnagione olivastra e due sottili labbra rosee sempre sorridenti. Un elegante caschetto nero alla francese donava al suo viso una tenerezza infinita. I neri occhi non stavano mai fermi data la sua energia inesauribile.
- Ei ciao Gin! Posso stare in cabina con te? Ma certo che posso! O forse no? Perchè se non vuoi me ne vado e tolgo il disturbo! Ma ti disturbo? No perchè morirei nel saper che ti disturbo! Molti mi dicon che disturbo ed allora io chiedo per non evitare gaf!...-
Gin ridacchiò
-Certo cara accomodati-
la corva esplose in un sorriso a 36 denti
- Oh grazie gioia! Sei così gentile sai? Oggi è una giornata così limpida non trovi? Quel fattone di Friz sostiene che ci sarà una befera ma io non ci... Gin cos'è quel fiore?-
-Un presente...-
-DAI?!? E di chi?-
Guardò fuori dal finestrino della cabina
-...un amico...-
verbiò sorridendo.

-ARTHUR! DANNAZIONE! SMETTILA CON QUELLE DIAVOLERIE E VIENE A DARMI UNA MANO!!!-
Gridò furibonda la Sig. Weasley mentre con la bacchetta svuotava le valige delle ragazze
- Arrivo cara!-
rispose il Sig. Weasley dal capanno degli attrezzi.
Nel salotto i gemelli, arrivati da poco, mostravano la loro nuova merce
- Guarda qua Ron: anelli mucosi!-
- Lo metti su e...-
-...per due ore...-
-...perdi muco dal naso.-
-Valanghe di muco!-
Gin da infondo il salotto ridacchiava di gusto. Sulle gambe Grattastinchi che si era addormentato facendo rumorose fusa.
- Voi corrompete gli studenti! -
verbiò Hermione stizzita
- Devo passar tutte le sante sere a ritirar le vostre cianfrusaglie! -
George si avvicinò
- Per 50 galeoni ricompro tutta la merce. Mi pare un prezzo onesto! -
- Vero George. E poi Hermy...-
disse Fred mettendo un braccio intorno al collo della riccia
-...noi vendiam la nostra merce. Poi l'uso che ne fanno non ci interessa -
La "Prefetta" scostò il braccio bruscamente
- Siete due sporchi affaristi! -
- Oh! Grazie tesoro-
Ginny,Harry e Gin scoppia a ridere. Tutta indaffarata scese dalle scale la Sig. Weasley con in mano dei pesanti scatoloni.
- Ragazzi, qualcuni di voi può andare in cucina a lavar le stoviglie? -
Gin fece scendere il gattone rosso alzandosi e dirigendosi verso la cucina
- Faccio io! -
- Oh grazie cara! ARTHUR! DANNAZIONE! -
Entrò in cucina ridacchiando, prese il roseo grambiule sul tavolo legandoselo in vita. Si rimboccò le maniche, prese sapone e spugna ed incominciò.

Nel frattempo all'esterno un uomo si stava avviando alla "Tana".
Bussò alla porta
- Chi va la? -
- Remus James Lupin -
- detto...?-
sbuffo alla domanda
- Lunastorta -
ci fù un attimo di silenzio
- Qual'è il tuo cibo preferito? -
l'uomo tirò gli occhi al cielo e poi rispose gentilmente
- Il cioccolato al latte -
La porta si aprì
- Remus! Vecchio mio accomodati! -
- Grazie Arthur, gentilissimo -
L'uomo avanzò lentamente nella sala levandosi il vecchio mantello di pezza e salutando tutti i presenti.
- Ma remus caro! Sei tutto pallido! -
disse Molly accarezzandogli materna il volto
- Son state giornate stancanti -
- Dai vai in cucina a mangiare qualcosa -
- No dai Molly non vorrei approfittamene...-
- Insisto! C'è della cioccolata in cucina -
Sorrise alle parole della donna
- Oh be... se c'è la cioccolata...-
Diede un lieve bacino sulla guancia per poi dirigersi canticchiando in cucina.
- "Io ama mia bela fiorelinaaa fiorelina fiorel..."Oh! Non pensavo ci fisse qualcuno in cucina. Salve -
verbiò gentilmente
- Salve a le...-
Dopo essersi voltata e scoprendo con chi stava parlando si pietrificò facendo cadere il piatto di mano. Lupin sbiancò. La riconobbe.
- Amàn? S sei tu? -
Fece qualche passo avanti per raggiungerla. Lei rimase pietrificata. Il respiro trattenuto
- Amàn... -
Era davanti a lei. Si avvicinò odorandola con fare lupino per poi fissarla negli occhi ed abbracciarla di colpo
- Amàn...sei tornata -
Lei sgranò gli occhi per poi abbracciarlo anche lei
- Come hai fatto a...-
- Il tuo odore -
disse toccandosi il naso
- Son un lupo infondo. Ricordi? -
- Già...-
Gli accarezzò il viso
- Ti dona il biondo... -
- Oh grazie... -
Ridacchia. Lui fece per baciarla
- No...-
Si scansò allontanndosi. Lui la guardò perplesso.
- Sei sparita...senza una spiegazione -
- Ho dovuto...-
verbiò lei facendo sparire i cocci con un colpo di bacchetta e rivoltandosi a lavare i piatti
-...e lo sai bene... -
L'uomo si sedette prendendo dal vasetto immezzo al tavolo la cioccolata
- Ma adesso... sei tornata -
- Si ma...le cose son cambiate -
disse stroinando la spugna ruvida sulla padella tuta unta
- Cambiate? In che senso? -
Non rispose. Lo sguardo fisso sulle stoviglie
- Amàn che succede?-
- Non posso dirtelo Remus...è gia tanto che sai del mio ritorno... -
Il lican fece per controbattere quando entrò in stanza Arthur Weasley
- Oh Remus! Vedo che hai gia fatto conoscenza con Ginevra -
affermò appoggiando uno scatolone di cianfrusaglie sul tavolo
- Di che parlavate?-
domandò curioso appoggiandosi sfinito alla credenza
- Bè...ecco...gli stavo raccontando dei miei 5 anni ad Anagrom e lui mi diceva...-
- ...Che ho insegnato un anno ad Hogwarts. -
Si tirarono un occhiata complice
- Ah bene! Noto filing fra voi due -
affermò riprendendo lo scatolone
- Gin vai in salotto che devo parlare un attimo co Remus -
- Va bene -
disse levandosi il roseo grembiule
- Spero di reincontrarla -
affermò dolcemente al licantropo
- La speranza è reciproca-
Sorrise. Poi la ragazza uscì.


























Lo so lo so...


Ma grazie!! Certamente! Son gia all'opera col 9°

Edited by Kowalski_Naminè_Snape - 1/9/2009, 21:24

Son gia all'opera! Avverto gia che ci metterò un pò ma trsnki che l'ho gia iniziao. Sai amo far la brutta a mano e poi copiarlo sul pc !! ^^

Se vuoi dammi il tuo contatto msn e me li fai leggere a me cs ti dico^^

ok che son davvero curiosa^^

Grazie cara^^ spero di non aver deloso le aspetative

Son gia al lavoro!! Abbiate pazienza...ma nn lo trovate banale?

l'ho letta tutta d'un fiato,è stupenda!!!! sei bravissima a scrivere!!! ti faccio i miei più sentiti complimenti! aspetto con ansia il continuo!!!

baci
chiara

Ma grazie ma con tutti questi complimenti arrossisco

...e pensare che il mio ex mi ha detto *carino ma banale*

credo sia una particolarità degli exessere un po' ,come dire, "acidi" a volte...con questo non voglio offendere nessuno però
ti assicuro che non è banale è bellissimissima!!!

Ti ringrazio cara^^ Ci metto un pò xkè io le brutte le scrivo a mano^^ mi ispira di più ^^

fai benissimo!!!