Tears an Rain, la mia prima FF...NON LINCIATEMI VE NE PREGO!

Gia poi cm vedi ad ogni inizio capitolo c'è uno spoiler contenente un video con una canzone che consiglio di ascoltare durante la lettura^^ io mi ispiro con quele da buona musicista

non vedo l'ora di leggere il seguitoooo!!!
baciiii

ok cara mi metto subito alll'opera!

Kowalski!!!!! Mi manchi e mi manca la tua ff!!!! Me triste!!!!

è stupenda!!! l'ho letta tutto d un fiato......davvero,è bellissima!! però Ginevra è 1 po' misteriosa...nn si capisce mlt su di lei....sembra anke malinconica...dai,falla mettere con sev...starebbero troppo bene!! ^^
aah,immagino ke pure tu adori tolkien..

E chi non adora"Il maestro" ? XD Cmq si vedrà




Tranquila tesoro ora che ho finito esami e concerti vari son gia bella che all'opera ^^

Ed ecco a voi il 9 capitolo^^ Non è un granchè ma va bè...

ps. spero sappiate un poco l'elfico XD

Ps.consigliabile durante la lettura ascoltar queto:

9 CAPITOLO

Camminava nella nebbia. Il coniglietto di peluche in mano. Un sottile cerchietto nero con una rosellina spiccavasul capo della boccolosa chioma bianca della bambina.
Il suo vestitino azzurro e bianco e le ballerine nere la facevano apparire come una bambolina di porcellana dagli occhi di ghiaccio. Unico cenno di colore, il rossore delle labbra a cuoricino che si stagliavano su quel viso gelido marmoreo.
Camminava senza meta. Non aveva idea di dove stesse andando ma qualcosa la spingeva a proseguire. Un aria glaciale aveva invaso completamente i suoi polmoni. Era notte fonda e la luna era come morta in quel cielo d'abisso.
La bambina si stringeva al coniglietto come se si aggrappasse ad una speranza. Avanzava incerta, quasi non capisse se ciò fosse un sogno o la pura realtà.
Man mano che avvanzava l'opprimente silenzio veniva interrotto da dei suoni, come di grida. Il glaciale freddo veniva sostituito da un sofocante caldo e li lo vide. L'orrore.
Lothlorien in fiamme.
Fredda oassava fra i cadaveri dei silvani morti con onore e morti per altrui volere. Corpi di uomini,donne e bambini innondavano le strade come un girone dell'inferno. Dove un tempo regnava il candore argenteo delle foglie, ora il rosso del suoco e del sangue aveva cancellato dalla terra una delle più antiche civiltà esistenti.
Terrorizzata si diresse verso il palazzo.
Le bianche mura sporcate del rosso dei soldati.
Nel salone del troni una donna seduta contro il trono perdeva sangue dalla bocca. Unico colore in quella sua bellezza glaciale.
- Dimmi dov'è! -
Gli ordinò un uomo tirandogli un poderoso schiaffo. L'elfa come se niente fosse voltò il capo ormai completamente rosso di sangue.Rimase silente.
- DIMMI DOV'E' LA CHIAVE! -
-Mai!-
rispose fredda nella sua gelida classe. Vide la piccola. Un lieve sussulto la tradì. L'umano si voltò di scatto vedendo così la piccola bambina di porcellana.
Sullo sciupato viso si stagliò un malefico ghigno
- Tesoro mio. E da tanto che non ti vedo. Come sei diventata carina -
Verbiò chinando di lato la testa ed appogiando il braccio con la bachetta in mano sul trono
- Vieni qui. Vieni che ti do una bella cosa-
La bambina stava per avvicinarsi quando la madre sgranando gli occhi con la fors del pensiero gli sussurra
*Scappa*
La piccola "mezza" inizialmente non comprende finchè non si vide arrivar contro l'uomo con aria assassina
- VAI! -
gli gridò la donna. La "Pherendil" comprese che forse era l'unico modo per poterla aiutare.
incominciò a correre. Corse più di quanto non ebbe mai fatto in vita sua.
- Lomiòn torna qui!-
gridava lo stregone ormai uscito di se
- LOMIO'N E' TUO PADRE CHE TE LO ORDINA!-
Un eco nella notte, come uno sparo nel buio, frantumando il terribile equilibrio del gotico bosco.
La piccola terrorizzata si nascose nel tronco di un albero. Si stringeva tremante al piccolo coniglietto. Piangeva silenziosa lacrime di cristallo che luccicavano nel buio come sofferte fiammelle di speranza in un mondo di oblio.bb
Fra poco tutto sarebbe finito. Fra poco tutto sarebbe iniziato .


La chiave...Lomiòn...niente...tutto...


25 Dicembre. Ore OO:OO.
Si svegliò di soprassalto. Sudava freddo. Veloce estrasse la bacchetta da sotto il cuscino. Era tutto ok. Solo un sogno.
Ginny ed Hermione dormivano come due angioletti. Unico rumore nella stanza le fusa di Grattastinchi, accucciato ai piedi della sua padrona. Gin si rilassò. Era solo un incubo. Si passò la pallida mano sul viso e si ributtò sul letto. Girò lievemente il capo e lo sguardo cadde sul comò dove vi era appoggiato il crisantemo di Severus. Lo prese tenera,lo annusò inebriandosi del suo dolce e malinconico profumo. Sorrise lievemente riaddormentandosi. Il fiore sul petto.

- BUON NATALE! -
Gridarono i gemelli euforici lanciando scintille con le bacchette.
Ron ricevette il solito maglione color melanzana, Harry un set da Quidditch nuovo di zecca, Hermione dei libri di alchimia del 1700, Ginny dei vestitini della Cristian Orc, Fred e Giorge dei manuali del "Buon mago responsabile", Arthur un set di posate babbane e Molly una scopa autopulente ultimo modello.
Gin aveva ricevuto un pacco nero con un nastro verde/argento ed un biglietto. Lo aprì curiosa. Una scritta sottile ed elegante al centro, una macchia come di lacrima al lato:

"Perdonami ti prego"

Nessun mittente.Sapeva gia chi ielo avesse mandato.
Aprì il pacco e vi trovò un dono meraviglioso:
vi era un piccolissimo gattino nero dal pelo lungo, gli occhi verdi ed al centro della fronte una mezzaluna gialla.
Tutti si avvicinarono curiosi
- O dio che tenero! -
- No un altro gattaccio rognoso -
- Ron! Sei il solito cafone! E' tenerissimo -
lo rimprovero Hermione con un coppino
- come pensi di chiamarlo cara? -
Gin l'osservò bene. Si fissarono negli occhi. Lui incominciò a fare delle tenere fusa. Lei sorrise.
- Mi sembra un gatto intelligentee calmo. Lo chiamerò Diderot -
verbiò in fine prendendolo in braccio ed iniziando a coccolarlo.
Grattastinchi curioso si avvicinò col viso ad annusare il nuovo conquilino.
Il piccoletto si mise anche lui ad annusare l'enorme gatto rosso per poi leccargli il naso. Ci pù una risata generale. Come natale non era iniziato male.

Il cenone era stato bellissimo (anche se ecessivo).
Li avevan raggiunti Lupin, Tonks e Moody.
Percy nemmeno quest'anno aveva acettato l'invito. La Sig.ra Weasley rimase amareggiata diciò ma Tonks la fece ridere imitando i vari membri dell'Ordine della Fenice. E mentre la ragazza dai rosei capelli eseguiva lo spettacolo la bionda si allontanò senza farsi notare in una stanza della "Tana" dove vi era appolaiato su una finestra Leopolto che si puliva con cura le piccole penne.
Chiuse guardinga la porta, si avvicinò alla credenza e con un colpo di bacchetta si creò un piccolo oggetto luccicante. Sorrise nel veder la sua creazione. Vide un piccolo cumulo di paglia. Con un ulteriore scocco si creò un sacchetto color verde acqua con un fiocchetto arancione. Vi mise il delicato gingillo, lo legò alla zampa di "Leotordo", gli soffiò lieve sul becco ed il piccolo gufetto prese il volo.
Il volatile attraversò la campagna inglese fino a giungere i laghi della Scozia dove si ergeva un castello, invisibile all'occhio babbano.
Entrò dalla finestra in uno studio rovesciando rovinosamente delle fiale appoggiate sulla scrivania.
- Ma che diamine...?!?-
Entrò veloce nella stanza l'uomo in nero osservando il disastro compiuto dal microscopico animale
- Dannato uccellaccio cosa vuoi? -
Il gufetto, ripresosi dall'atteraggio rovinoso , si appollaiò allo schienale della sedia vicino alla scrivania mostrando il sacchetto legato alla zampa.
Severis si avvicinò prendendo velocemente il sacchettino colorato. Leopoldo l'osservava.
- Cos'è? Ti aspetti pure una ricompensa? -
leo girò teneramente il capo. L'uomo sbuffò facendogli in fine due pacchette sul capo. Il gufetto fischiò allegro e spiccò il volo
- tsk...animali-
Verbiò osservando il sacchetto colorato. lo aprì curioso. Sulla mano si posò una piccola rosa di cristallo luccicante. Lui fece un lieve sorriso, si diresse in camera camera e l'appoggiò sul comodino difianco al letto. Lo osservava come un bambino davanti ad un nuovo giocatto . Dopo tanto tempo si sentiva un poco felice. Ma quella felicità sarebbe durata poco. Troppo poco.

Hermione, Ginevra e Ginny stavano scendendo in pigiama per prender una tazza di latte per il piccolo Diderot quando si fermarono sulle scale ad ascoltare i discorsi di Moody, Lupin ed i cognugi Weasley.
- Dalla scomparsa di Sirius, Tonks è sconvolta povera cara! -
- Deve reagire, orco mago! Non si può abbattere! Non è degno di un auror! -
- Non sarà degno ma almeno lei prova dei sentimenti al contrario tuo Alastor che hai lasciato morire metà dei tuoi compagni -
- L'addestramento mi aveva insegnato che conta più la missione che la propria vita e Sirius lo ha dimostrato. Sciccamente ma lo ha dimostrato -
Con uno scatto lupino Remus si avventò sul mago prendendolo per il colletto dell'ammuffita giacca di pelle di orco.
- Non permetterti di parlare di Sirius così davanti a me. MAI! -
- Ti rode il fatto che tual contrario di Sirius e dei Potter non hai avuto i coraggio di MORIRE per chi ami e per qualcosa di valido per quasto schifo di mondo -
Il licantropo ,accecato dall'ira, mollò sul viso del vecchio auror un poderoso gancio destro.
- NON TI PERMETTERE! IO AVREI DATO LA VITA! IO HO CERCATO...-
- HAI CERCATO UN CORNO! TU SEI SCAPPATO ESATTAMENTE COME QUEL CODARDO DI CODALISCIA!-
- NON PARAGONARMI A QUEL BASTARDO! -
Arrivata all'esasperazione, intervenne Molly che schiantò i due uomini contro i due muri opposti della cucina interrompendo l'inutile lite.
Le ragazze, appoggiate alla scala, rimasero atterrite dai discorsi degli adulti.
- Ragazze forse sarà meglio che torniam di sopra -
- Credo che tu abbia ragione Gin -
affermò Hermione prendendo per un braccio Ginny che voleva continuare ad ascoltare.
Mentre si allontanavano Gin sentì la Sig.ra Weasley verbiar infuriata
- ... siete la vergogna dell'Ordine! Cercate domani durante la riunione di comportarvi da uomini civili e non da bubotuberi! Per Circe !-
La bionda si fermò. Riunione dell'Ordine? Domani?!? O no! Lo avrebbe rivisto. Come evitarlo? Doveva pertecipare o rimanerne fuori? Salì le scale in silenzio. Era preoccupata.

Erano ormai le 4:00 del mattino.
Le ragazze dormivano profondamente. Gin al contrario si rigirava nel letto nervosa. Si sedette. Si guardò intorno. Guardò fuori dalla finestra. Il cielo era tetramente.
Si mise la bianca vestaglia e scese eterea le scale per uscire fuori in giardino. Qualcosa l'attraeva all'esterno, probabilmente il bisogno di prender una boccata d'aria per chiarirsi le idee.
In giardino iniziò a passeggiare fino agli inizzi di un boschicello. Soffiava un venticello gelido a lei famigliare. Le puntute udirono un suono. Di scatto il volto si volse in un punto preciso della foresta. Come un felino estrasse la bacchetta.
- Vieni fuori. So che c'è qualcuno -
Dalla boscaglia uscì un essere dalla bellezza eterea. Lunghi capelli bianchi trattenuti da sottili e composte trecce mostravan le puntutute orecchie dell'elfo. Il volto di un angelo, il corpo di un adone.
- Aaye arphen Lomiòn -
verbiò l'etereo inginocchiandosi in segno di rispetto
- Vengo da voi con un messaggio di vostro zio -
e così dicendo porse un rotolo di pergamena senza alzare il capo
- Hantele -
verbiò fredda aprendo il rotolo. Lo lesse frettolosa. Calò il gelo sul suo volto. Ielo porse fredda.
- Avverti il re che lo raggiungerò il prima possibile -
- Va bene... -
fece per alsarsi. Poi esitò
- Vostra maestà mi concede l'onore di... gardarvi negli occhi? -
chiese serio lasciando trapelare un filo di timore nel chieder così tanto.
La ragazza sorride, accarezzandogli il viso
- Nà -
nel giovane scoppiò un sorriso quasi euforico trattenito a stento.
Lentamente la ragazza fece sollevare sollevare l'elfo. I suoi occhi dolci morroni/verdi stavan mutando prendendo un colore più chiaro. Il colore del ghiaccio. Essi parevan brillar di luce propria. L'ende cadde sulle ginocchia da tanta meraviglia. Commosso e col magone rimase come dinnanzi ad un miracolo
- I celaid o Gil'Galad -
verbiò soffocato dalle lacrime. La dama prese il suo viso nelle pallide mani e col sorriso più dolce del mondo gli baciò la fronte
- Kela -
Il ragazzo si alzò lentamente e dopo aver fatto l'ultimo inchino scomparve nella fitta foresta.
Rimasta sola i suoi occhi tornarono del precedente colore. Si voltò verso "la Tana". Una lacrima scese silenziosa sul viso
- i mith...-
sussurrò fredda mentre il vento faceva ondeggiare la folt chioma lucente come in una malinconica danza. Si diresse verso la casa.
La data era fissata. Il suo destino era ormai stabilito...





spero che vi piaccia ragazze ^^'

Edited by Kowalski_Naminè_Snape - 1/9/2009, 21:25

bell'aggiornamento.straordinario il disegno

ti adorooooo !!!!!!! solo una cosa:non mi ispira nulla di buono l'ultima frase!!!!!
complimenti!!!!
baci
Lady

Ma grazie troppo gentile ^^


E non ti deve ispirar nula di buono mia cara...o forse si? cià ti lascio nel dubbio XD XD cmq grazie ^^

Kowalskiiiiii! Sono ancora nel dubbio! Non mi abbandonare sul più belloooo!
Baci baci baci da Lady

O ne son ben lieta e se avete conisgli da darmi potete inviarmeli pr mp o chiedermi il contatto^^ son sempre ben accettati^^


Grazie mille son gia all'opera. Sai ci metto sempre un pò perchè come puoi notare dagli spoiler agli inizzi di ogni capitolo io lego ognudo di esso ad una canzone che mi ispira ed in più io scrivo a mano perchè al computer le idee non mi vengono^^ Come o detto a nobara sopra se hai consigli da darmi o curiosità da chiedermi non esitar a inviarmi degli mp


tranquilla tranquilla son gia al lavoro e cm o detto su x consigli e curiosità non esitar a contattarmi^^

Baci a tutte

ps. un consiglio.Per il prossimo capitolo mi sto ispirando alla canzone"You spin me round (like a record) " dei Dead or Live .Ascoltatela se siete curiose

aggiornaaaaaa!