Spero di no
Allora, ho rivisto il film in 3D, per cavarmi la curiosità (tanto in 2D ero entrata con un biglietto omaggio).
Sì, ok, l'effetto c'è, ma non mi è parso alla fin fine che il 3D aggiungesse qualcosa. Anzi, per la maggior parte del film non era poi necessario.
Diciamo che in generale il 3D va visto a determinate condizioni: né troppo vicino né troppo lontano dallo schermo, lo schermo deve essere molto grande, l'impianto audio... spaziale, con casse non solo laterali ma anche davanti e dietro le poltrone.
Tralasciando il 3D, posso dire che la seconda visione di questo
Doni della Morte Parte II mi ha fatta infuriare meno, perché già sapevo cosa aspettarmi e mi ero ampiamente sfogata qui.
Alla fine è un film di Yates: leggero, traditore della complessità del romanzo, con rarissimi picchi di potenza, con una strana attitudine a inserire a caso battute del piffero e toni da commedia che spezzano la tensione e parecchie sbavature, alcune delle quali CLAMOROSE (vd gli occhi di Lily e la profezia della Cooman).
Io mi rendo conto di essere molto pignola e capisco che un film non può ricalcare passo per passo un romanzo, ma l'atmosfera e le sensazioni della carta DEVONO esserci anche su pellicola.
Quanto a Piton, già devo averlo detto, ma è uno dei personaggi
più belli in cui mi sia imbattuta da che ho imparato a leggere; ho anche letto per un amico gli ultimi romanzi della saga, sentendo così proprio in boccca il sapore di ogni singola parola, tentando a lungo e sforzandomi di tirare fuori il meglio, per cui di fronte a questo film mi sento come davanti a
un'immensa occasione perduta.
Immaginate di aver compilato una schedina miliardaria al Superenalotto e di non averla giocata, scoprendo poi che era quella vincente... Ecco, di fronte a questo film mi sento così
Se qualcuno mai dovesse farne il remake, spero non commetta né questi né altri errori. La storia -e soprattutto Piton- se lo meritano.