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REVELIO!, La mia prima ff su Severus

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MilleniumSnape
view post Posted on 16/2/2011, 22:01 by: MilleniumSnape




chiedo scusa in ginocchio per il mio ritardo: finalmente ho finito gli esami d'università! ringrazio per tutto quello che avete scritto grazie mille :) :D siete troppo buone. Finalmente aggiorno :P spero che questo piccolo aggiornamento vi soddisfi...mi raccomando commentate e ditemi che ne pensate :)
Il preside guardava lo specchio delle brame con insistenza, Ginny osservava Hermione preoccupatissima, mentre lei fissava il volto pallido del professore. La sua mente sembrava essere sospesa in uno stato di totale incoscienza: non riusciva a capacitarsi di ciò che stava accadendo. Piton, quell’uomo indistruttibile era a terra, privo di vita. No, non poteva essere vero. La morte lo aveva colto all’improvviso senza degnarlo di un saluto: lo aveva rapito nell’ombra, come testimoniavano i suoi occhi sbarrati, in un grido sorpreso.
“Come…?” iniziò Hermione distogliendo lo sguardo da quella visione troppo dolorosa e rivolgendosi a Silente.
“Non ne sono sicuro” disse il preside avvicinandosi allo specchio incantato “ma suppongo sia ragionevole pensare che lo specchio lo abbia ucciso, signorina Granger.” E accarezzò la cornice dell’oggetto magico.
“Lo specchio?” proruppe Ginny facendo un passo indietro per allontanarsi da esso.
“Oh, non si preoccupi, non ucciderà anche noi” disse Silente grave, con gli occhi puntati sul corpo dell’amico
“questo specchio aveva un’influenza troppo forte sul professor Piton: era diventato il suo compagno, il suo più grande dolore e, nel contempo, la sua più grande consolazione.” Poi il preside si mise di fronte allo specchio, allargò le braccia e iniziò a recitare una formula in una lingua incomprensibile.
“Oh, non prenderai anche me, caro vecchio amico” Silente rimproverò l’aggeggio.
Intanto, in silenzio, Hermione si avvicinò al professore, si inginocchiò vicino al suo capo e lo prese tra le mani. Non avrebbe dovuto, se ne rendeva conto, per di più non aveva alcun diritto di fare una cosa del genere, ma sentiva che avrebbe voluto accarezzare quell’uomo per la prima e l’ultima volta. Nessuna lacrima fuoriusciva dai suoi occhi, esse rimanevano imprigionate tra le palpebre e le sue ciglia, ma non sgorgavano sulle guance arrossate della ragazza.
All’improvviso, il petto del professore si sollevò, come preso da uno spasmo energico. Poi accadde qualcosa, talmente velocemente che nessuno parve rendersi davvero conto di cosa si trattasse; nessuno tranne Albus Silente.
Hermione venne sollevata verso il soffitto e poi trascinata da una forza misteriosa verso lo Specchio delle Brame. Il suo corpo di fronte ad esso emanava una luce sinistra, quasi bluastra. Piton, ancora con i muscoli in tensione sbarrò gli occhi lanciando un urlo straziante mentre la sua tunica di un nero sbiadito divenne più scura all’altezza del cuore. Silente chiuse gli occhi, per non essere distratto dalla scena e continuò a ripetere,questa volta urlando, la formula che prima aveva sussurrato. Le sue braccia erano spalancate come in una preghiera: Silente non si arrendeva, eppure le sue gambe tremavano. Ginny corse verso Hermione, la quale era praticamente incollata allo specchio delle brame: piangeva e tendeva la mano all’amica: “mi vuole portare via!” ripeteva in continuazione.
Inaspettatamente, Piton guardò Hermione. I suoi occhi riflettevano una luce diversa dal solito: assomigliava allo sguardo descritto nei libri drammatici, quello di un innamorato che guarda per l’ultima volta la sua metà. Poi, la pace. Il professore ricadde a terra con un tonfo sordo, Silente stramazzò in ginocchio e Ginny raccolse l’amica, che era stata liberata dallo specchio. Hermione avrebbe voluto correre da Piton, per cercare di svegliarlo, ma la sua schiena le doleva a tal punto da aver inibito qualsiasi movimento, anche minimo. Al suo posto andò Ginny: dopo averla adagiata a terra, aveva compreso il desiderio dell’amica. La rossa si inginocchiò di fianco all’insegnate appoggiando una mano sul suo petto; dopo averla allontanata da quest’ultimo si guardò il palmo e iniziò a tremare violentemente. Hermione osservava la scena da poco lontano: c’era del sangue, moltissimo sangue, sulla mano di Ginny.
“Non respira…” balbettò singhiozzante la ragazza.
Silente, radunate le ultime forze, si diresse verso il cadavere di Piton e impose le mani su di esso formulando un breve incantesimo. Il suo corpo divenne rigido e il sangue smise di fluire dal petto.
“Non durerà molto” borbottò Silente “dobbiamo agire in fretta” aggiunse parlando più a sé stesso che alle ragazze.


che dite? :snape:
 
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