Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

REVELIO!, La mia prima ff su Severus

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MilleniumSnape
view post Posted on 8/1/2011, 22:27 by: MilleniumSnape




SUSATE PER IL RITARDO :T_T: intanto grazie a tutti per i vostri commenti troppo buoni :) sono sotto esame quindi non ho avuto molto tempo per scrivere, senza contare che ogni volta che ci provavo, mi saltavano in testa nuovi personaggi come Aristotele e Platone :>_>:
comunque, dopo tanto tempo, ecco il seguito :) preparatevi ad una sorpresa un po'....deprimente direi!
buona lettura!

Passò un intero mese, ed Hermione sembrò essere diventata immune alle cattiverie di Piton, che crescevano di giorno in giorno. Capitava qualche volta che il professore la trovasse nei luoghi più solitari del castello, la agguantasse per la vita, facendola sobbalzare e se ne andasse solo dopo averle morso delicatamente il collo. Non che questo alla ragazza dispiacesse, anzi la mandava su di giri,ma si rendeva conto che lo faceva per pura cattiveria. Altre volte, la sorprendeva mentre cercava di fabbricare macchinosi piani di vendetta con la sua amica Ginny togliendo, ogni volta, 50 punti a Grifondoro a causa di “ingiustificata ostilità contro l’insegnante di pozioni”, come amava definirla lui. Una volta le aveva perfino mandato un Gufo con una richiesta di presentarsi urgentemente nel suo ufficio. Hermione, con grandissimo rammarico lo ignorò, essendo sicura che si trattasse di una trappola. Questo, ovviamente le costò altri 30 punti in meno a causa di “esplicita disobbedienza al docente”. Inutile dire che i compagni di Grifondoro iniziavano a provare rancore verso quella ragazza che li stava allontanando dalla coppa delle case, inoltre la sua amicizia con Ron e Harry fu messa a dura prova a causa della sua ostinata riluttanza a parlare dei suoi battibecchi con Piton che, ormai, erano evidenti a tutti gli abitanti del castello.
Si vociferava, che Anna Polenvy, una pettegolissima ragazza di Tassorosso, avesse sorpreso il professore a baciare Hermione vicino al Platano Picchiatore: una menzogna, era certo, alimentata notevolmente dalle bislacche occhiatine che Piton lanciava al tavolo di Grifondoro durante il pranzo. Questa malevola voce, era diventata il pettegolezzo del mese, tanto che perfino i professori ne erano a conoscenza. Sibilla Cooman, leggendo i fondi di caffè di Hermione, aveva strillato, di fronte alla classe al completo, che il suo amore tormentato con un uomo più anziano l’avrebbe portata al suicidio. La professoressa Mc Granitt rispondeva con freddezza ad ogni sillaba del professor Piton, che guardava come un troll puzzolente, provocando un innaturale piega della bocca verso il basso, la quale non trasmetteva altro che ripudio ed incredulità.
Solo il professor Silente sembrava dar fiducia a Piton, cercando di smorzare le voci insistenti per non farle giungere agli orecchi indiscreti della professoressa Umbridge, la quale avrebbe allontanato con una risatina soddisfatta Severus Piton dal castello.
Quel giorno, Harry Ron e Hermione rimasero in biblioteca a cercare informazioni per scrivere un interminabile trattato riguardo la trasfigurazione degli gnomi da giardino fin quando, dal lato di un altissimo scaffale, spuntò una figura minuta, con gli occhietti vispi, che chiamò Hermione sostenendo di avere bisogno di un suo aiuto urgentissimo per un compito impossibile di pozioni. Sottolineò il nome dell’insegnante con tale cura da far capire ad Hermione che la faccenda la riguardava in prima persona. Quando le due ragazze uscirono dalla biblioteca Ginny sbottò con foga: “Hermione,mi ha mandato Silente. Dice che è una cosa urgente. Riguarda Piton.” Le parole le uscirono meccanicamente: Hermione si rese conto che Ginny probabilmente era ancora in ansia per essere entrata di nascosto nell’ufficio del professore.
Una volta giunte all’interno dell’ufficio del preside, l’uomo con la barba bianca le accolse con garbo, ma con eccessiva fretta, poi fece loro cenno di seguirlo.
Insieme imboccarono la strada per il quinto piano fino a giungere ad un vecchio corridoio pieno di ragnatele: Le statue le guardavano con occhi minacciosi e tendevano le mani verso di loro, quasi come se volessero ghermirle.
Percorrere quell’ala del castello produceva in Hermione uno strano senso di inquietudine, misto ad una inspiegabile nostalgia per la fanciullezza: in lei si risvegliarono emozioni contrastanti fatte di paura e contentezza. Quando dalle gambe della statua di una strega ossuta e orribile comparve Mrs Purr, il gatto di Gazza, Hermione ebbe un sussulto ed, improvvisamente, comprese il motivo di quel vortice di emozioni.
Una volta giunti ad un portone di legno fin troppo famigliare, i suoi sospetti vennero confermati: si trovavano di fronte alla stanza dove era custodito Fuffy, il cane a tre teste che Silente aveva introdotto nel castello, quattro anni prima, per proteggere la pietra filosofale.
“Quello che vedrete potrà lasciarvi perplesse, per non dire ammutolite” le avvertì con la voce stanca il preside, prima di aprire la porta di legno massiccio.
Hermione si portò le mani alla bocca e Ginny ebbe un sussulto.
“E’…?” Cominciò la rossa, con la voce rotta.
“Sì, è morto” sentenziò Silente con un il tono terribilmente flebile
Gli occhi della mora si riempirono di lacrime: avrebbe voluto urlare, ma dalla sua bocca non usciva nemmeno un filo di voce. Rimase lì, impalata, a fissare la botola, che prima era custodita da Fuffy, ma che ora aveva come guardiano un corpo privo di vita. Accanto ad esso, si stagliava in tutta la sua maestosità, lo specchio delle brame, il cui riflesso donava una luminosità spettrale, al volto bianchissimo del professore.

:fiore: che dite?
 
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23 replies since 2/12/2010, 18:01   368 views
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