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HP e i doni Della morte:Una delusione

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Severina Snape
view post Posted on 22/11/2010, 12:29 by: Severina Snape




CITAZIONE (Astry @ 21/11/2010, 23:33) 
Dunque, come il manuale della giovane mar…ehm… potteriana raccomandava, il 19 Novembre, nonostante tutto fosse contro di me, inviti a cena, castagnate, riunioni varie dalle quali sembrava quasi impossibile svignarsela, sono riuscita a trovarmi davanti alla biglietteria del cinema, poco affollata per la verità, in tempo per lo spettacolo delle 21.30.

Con me, un colorito gruppetto di amici altrettanto decisi a tutto pur di non mancare a questo rito, compreso smaterializzarsi nel bel mezzo di una riunione alla quale erano stati caldamente invitati a partecipare, sparendo da sotto il naso dell’oratore di turno.

Non che ci attirasse particolarmente l’idea di vedere il film, ma ci sono cose che vanno fatte, e vanno fatte con stile.

Lo ammetto, ero pronta al peggio, dopo le precedenti delusioni, e, conoscendo il tipo di regia di Yates, ho fatto il mio ingresso nella sala del cinema con l’entusiasmo di chi entra in uno studio dentistico.

Quindi, anestetizzata a dovere, ho affrontato le prime inquadrature.

Come ormai ci ha abituati, Yates ha esordito inserendo la prima scena inventata del film. Devo ammettere che l’idea non è stata del tutto infelice, e mi sono trovata ad apprezzarla. E’ senza dubbio più emozionante vedere un Hermione che cancella la memoria dei suoi genitori, veder sparire la sua immagine dalle fotografie e vedere lei che si allontana dalla propria casa e dal proprio quartiere, ormai completamente sola (fatto ben sottolineato dalla via deserta), piuttosto che sentirglielo solo raccontare. Ok, primo punto per Yates.

Nemmeno il tempo di godere di questo piccolo regalino che immediatamente arriva la scena che per me, sfacciatamente imparziale, è la più importante del film, direi, l’unica ragione che mi ha spinta a sacrificare 7 euro del mio magro stipendio.

Severus Piton fa la sua apparizione svolazzando in una nuvola nera. Si, lo ammetto, sono quasi affogata nella mia bava. Un bel inizio per una scena abbastanza fedele al libro, che mi è piaciuta. D’altra parte seduti al lungo tavolo di legno c’erano i migliori attori della saga, una garanzia.

Jason Isaacs (un malconcio Lucius Malfoy provato dalla prigione, che si aggrappa disperatamente all’ombra del suo antico prestigio) Helena Bonham Carter (una Bellatrix più folle che mai), Alan Rickman (un fantastico Severus Piton rigido e impassibile, imprigionato dalla catena dei suoi segreti.) e Ralph Fiennes (un Signore Oscuro da brividi).

E poi? Poi il nulla o quasi. Dopo la scena dei sette Potter, abbastanza movimentata e fedele al libro, con il taglio di qualcosa per me fondamentale, ma, evidentemente, trascurabile per il regista, ovvero la presenza di Piton tra i Mangiamorte e l’uso da parte sua del Sectumsempra su George Weasley. Sono sprofondata nella comoda poltrona del Palariviera, lasciando senza molto entusiasmo che il resto del film mi scivolasse addosso, per ridestarmi di tanto in tanto dal mio torpore, attirata da qualche effetto speciale ben riuscito, vedi la creatura mostruosa che esce dal medaglione, che però immediatamente si trasforma in un quadretto degno di Candy Candy con la tanto sbandierata scena di nudo di Harry e Hermione di cui tutti avremmo fatto volentieri a meno.

Abbastanza paurosa la scena di Nagini che spunta fuori dal corpo di Batilda, ma non quanto me l’ero immaginata.

Ma quello che più di tutto mi ha colpito in questo film è stato il silenzio. La colonna sonora di Nicholas Hooper , questa volta, è così anonima da sembrare inesistente. Soprattutto nelle scene di battaglia, quando piuttosto che amplificare e sottolineare la concitazione del momento, sembrava sparire per lasciare spazio al rumore secco degli incantesimi, simili allo scoppio di un minicicciolo, piccolo e innocuo petardo.

Ricordo di aver letto la qualche parte un intervista in cui si spiegava la scelta di riutilizzare il motivo musicale che aveva sottolineato il momento in cui Hermione cancella la memoria dei suoi genitori, anche in una scena successiva, ovvero quando Hermione usa il medesimo incantesimo sui Mangiamorte. Proprio per sottolineare quanto in entrambi i casi l’uso di quell’incantesimo sia stato doloroso per la giovane strega. Ammetto di essere rimasta ad ascoltare con attenzione, ma quella musica udita all’inizio del film mi aveva così poco colpita, che non sono riuscita a collegare le due scene nella mia mente come era nelle intenzioni degli autori.

Ma andiamo avanti: dopo la rocambolesca fuga dal matrimonio, eccoci di nuovo in un ambiente familiare: gli angusti corridoi di Grimmauld Place in cui l’apparizione del fantasma di Silente è resa molto bene, ma mi fermo subito con i complimenti perché, di nuovo, sono stata sul punto di imprecare ad alta voce non appena mi sono accorta degli ennesimi tagli, che più che tagli sono stati dolorosi colpi d’accetta ai fan, nonché un modo per confondere le idee a chi non ha letto il libro.

Scopriamo che RAB altri non è che il fratello di Sirius Black, ma di come sia venuto in possesso del medaglione e della ragione per cui avrebbe voluto distruggerlo nessun accenno. E neppure su cosa ha avuto a che fare l’elfo dei Black con tutta la faccenda. Dettagli trascurabili per Yates, ma che di certo avrebbero aiutato chi non ha letto il libro a capire un po’ meglio la storia.

Altro taglio, altra dolorosa ferita per chi attendeva con ansia quella scena, e soprattutto quella futura che, a questo punto, sappiamo già che verrà tagliata. Della lettera di Lily e la foto strappata non si fa nessun accenno, per chi conosce la storia questo significa dire addio ad una delle scene più commoventi del prossimo film. Ma figuriamoci se Yates poteva avere la sensibilità per capirlo, un regista che si è dovuto inventare la smielata storia di un pesce per cercare di commuoverci.

E, a proposito di scene commoventi tagliate: non s’era detto che questo film sarebbe iniziato col funerale di Silente? Tagliato anche quello. Beh almeno sappiamo che sotto terra ce l’hanno messo, anche se quella tomba alla Star Trek mi ha fatto rimpiangere amaramente le scenografie dei primi film, così deliziosamente gotiche. A quanto pare anche i maghi subiscono il fascino del progresso.

Ma prima di questa delusione finale, sì, perché il film si conclude proprio con un bel primo piano del cadavere del vecchio preside, finale troncato praticamente di netto, come se invece di dover attendere un anno, dovessimo poter vedere il seguito dopo uno stacco pubblicitario di pochi minuti.

C’è stata qualche altra scena che ha meritato il costo del biglietto. Tutta la parte del ministero non mi è dispiaciuta. Il campeggio noioso QB, ma almeno su quello Yates ha rispettato il libro. Il ballo di Hermione con Harry? Altra zuccherosa invenzione di cui avrei fatto a meno. Abbastanza impressionante la scena a Godric’s Hollow. Harry se la vede davvero brutta e perde la sua bacchetta. Una perdita da nulla, in fondo non gli ha salvato la vita solo poco tempo prima agendo da sola contro Voldemort. Ma sfido chi non ha letto il libro a notare quel piccolo particolare del braccio di Harry che scatta all’indietro a colpire Voldemort durante l’inseguimento dei sette Potter. Scena girata, scena inutile senza la successiva spiegazione, che a quanto ho saputo è finita nel cestino delle parti tagliate.

Poi finalmente la cerva e anche qui, l’ignaro spettatore si sarà chiesto come mai Harry non si fa domande e segue il primo Patronus sconosciuto che incontra, e soprattutto non ne parla col suo amico Ron. Insomma Patronus che se ne vanno in giro per i boschi ad indicarti dove sono nascoste le cose che cerchi, sono forse normale amministrazione nel mondo dei maghi?

Comunque, poco importa di chi sia il Patronus, gli amici si ritrovano e decidono di andare a trovare il padre di Luna. Rhys Ifans è un ottimo Xenophilius Lovegood come sempre le pecche della regia vengono compensate dalla bravura degli attori. L’animazione della storia dei tre fratelli è molto ben fatta. Ma, siccome se non critico non sono contenta, direi che se fosse partita da un disegno del libro che Hermione stava leggendo avrebbe avuto più senso.

In compenso, dato che Yates ha deciso di saltare tutte le spiegazioni sul Taboo messo sul nome di Voldemort, non si capisce perché ad un certo punto Xenophilius si metta a gridare il suo nome ed immediatamente i Mangiamorte arrivano.

Infine i nostri eroi vengono catturati e portati a villa Malfoy, nulla da dire su tutta quella parte, oddio, forse qualcosina da dire ci sarebbe, ma accontentiamoci.

La morte di Dobby è forse la parte più commovente del film, un po’ poco. E poi la mazzata finale, quella terribile profanazione che avrebbe dovuto essere vista da Harry, e vissuta quindi in maniera molto più dolorosa, invece si riduce ad un semplice effetto scenografico, seguito immediatamente dai titoli di coda e dalle nostre bocche che si spalancavano nell’incredulità.

Insomma per concludere devo dire che questo film è stato migliore del precedente... potete immaginare quanto mi è piaciuto il Principe. :D

Astry grazie per aver elencato le scene che sono state eliminate. ^_^

In poche parole come ho già detto in precedenza:
ha tagliato le scene più importanti e ha modificato
le altre..!E per chi non ha letto il libro
non capirà una mazza di questo film!
L'unica mia preoccupazione e che possano tagliare o modificare
la storia del principe..
Però riflettendoci, la Storia di Silente dovevano farla vedere
nella prima parte del film,invece la faranno vedere nella seconda parte..
Posso sperare che Yates farà trovare ad Harry la lettera nella seconda parte del film?
Come ora possiamo solo sperare.e inutile agitarsi,e innervosirsi
(io sono la prima che inizia a lamentarsi :lool: )
ormai Yates le baggianate le ha già fatte..
 
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36 replies since 20/11/2010, 02:26   614 views
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