Scusate il ritardo, ma ero troppo presa dall'altra fic 
Mi piace di più scrivere di Andromaca e Sev piuttosto che Lily..
Comunque ecco il nuovo aggiornamento! Spero sia di vostro gradimento! CAPITOLO IX
Severus Piton camminava tranquillo con la testa tra le nuvole, sfogliando le pagine di un volume senza leggerle veramente.. La sua mente era altrove, precisamente al pranzo con Lily..
Sul viso del giovane Serpeverde era stampato un sorriso ebete, ma gli occhi luccicavano d’orgoglio. Ce l’aveva fatta, aveva battuto Potter per una buona volta.. Finalmente Lily era sua, come desiderava dalla prima volta che l’aveva vista.
Già stava facendo grandi progetti, voleva portarla al lago, a Hogsmeade.. E alla festa di Lumacorno. Mancava poco ad Halloween, era tradizione che fossero le ragazze a scegliere i loro cavalieri e così non vedeva l’ora che Lily lo invitasse.. Ora aveva la certezza assoluta che l’avrebbe fatto..
‘Buonasera Mocciosus..’Una voce gelida lo interrupe e lo fece sobbalzare, il libro gli cascò dalle mani insieme alla borsa, il cui contenuto si riversò sul pavimento di pietra dei sotterranei.
‘Potter.. Che vuoi?’ rispose lui impassibile, chinandosi per raccogliere le sue cose sparse per il corridoio.
Il Grifondoro si avvicinò, sovrastando il ragazzo chino a recuperare libri e pergamene, le sue braccia erano incrociate e le sue labbra piegate in un ghigno d’odio.
‘Gongoli Piton? Ti osservavo sai… Il tuo sorrisetto compiaciuto..’ sputò James carico d’ira.
‘Che ci fai qui Potter?’ Severus si alzò cercando di cacciare tutto nello zaino, e guardò a sua volta il ragazzo, la sua espressione era il riflesso di quella del Grifondoro.
‘Sono venuto a farti un salutino, non sei contento?’ sogghignò James malefico, mentre la mano gli saettava sotto la divisa, verso la bacchetta.
‘Dove sono i tuoi tirapiedi? Di solito non te la prendi con nessuno se non hai la tua scorta..’ ghignò Piton a sua volta, ignaro delle intenzioni di Potter.
‘Oh, sono solo.. Non approverebbero quello che sto per fare..’Prima che Piton potesse ribattere si ritrovò appeso a testa in giù.
Tentò di divincolarsi nel groviglio di abiti, che gli ricadevano davanti agli occhi, nel vano tentativo di prendere la bacchetta.
L’ira lo invase, i Malandrini usavano gli incanti che lui stesso aveva inventato contro di lui.
Non appena afferrò la bacchetta se la puntò ai piedi per liberarsi. Con un tonfo sonoro cadde al suolo dolorante, cercando di alzarsi, divincolandosi per sistemarsi la divisa che gli copriva il capo.
Ma Potter era pronto e determinato. Con una sferzata rapida fece apparire funi robuste che si attorcigliarono attorno al corpo del Serpeverde facendogli perdere nuovamente l’equilibrio.
‘
Expelliarmus’ aggiunse e la bacchetta di Piton volò in aria e il Grifondoro la prese al volo.
‘Bene bene bene.. Mocciosus e ora? Che fai?’ lo sbeffeggiò avvicinandosi lentamente. Si chinò sopra il ragazzo, ghignando malefico osservando sezzante i suoi tentativi di liberarsi.
‘Lasciami stare Potter, la pagherai!’ sibilò Severus divincolandosi per liberare le mani, invano.
James rise beffardo, prendendo il Serpeverde per il colletto della camicia e tirandolo vicino al volto.
‘E come Mocciosus? Quando ti lascerò andare non avrai più voglia di farmi arrabbiare..’Lo scaraventò nuovamente al suolo e lo allontanò con un calcio ai fianchi.
‘Basta giochetti.. O lasci stare Lily, o la pagherai..’Era fuori di sé, lo sguardo folle puntato sul Serpeverde steso a terra incredulo.
‘Che cosa stai blaterando Potter?’ esclamò spalancando gli occhi. A quanto si sarebbe spinto per Lily? Si guardò intorno, era sera tardi e ovviamente il corridoio era vuoto.. Aveva pensato a tutto Potter..
Un altro gesto della bacchetta e una benda sigillò la bocca di Piton.
‘Potrai urlare quanto vuoi Mocciosus.. Nessuno ti sentirà..’ Potter rideva maligno, la bacchetta tesa davanti a sé..
‘Crucio’Piton spalancò gli occhi incredulo e terrorizzato al tempo stesso, prima che l’incantesimo lo colpisse, successivamente si contorse dal dolore.
Cercava di urlare, ma la benda sulla sua bocca attutiva i suoni, nessuno l’avrebbe sentito, e chissà dopo quanto Potter avrebbe smesso di giocare con lui..
E com’era iniziato il dolore finì.
‘Ne vuoi ancora Mocciosus? O forse vuoi dirmi qualcosa?’ chiese Potter abbasando la bacchetta e avanzando verso Piton, gemente per terra.
Lo afferrò nuovamente dal colletto e lo avvicinò a sé.
‘Allora? Lascerai in pace Lily?’
Severus strinse i denti e chiuse gli occhi. Fece un sospiro e scosse la testa determinato a non rinunciare a Lily tanto facilmente.
‘Molto bene.. Non vuoi capire vero? Crucio!’Le fitte di dolore lancinanti ricominciarono, facendo contorcere il giovane Serpeverde, che si dimenava sul pavimento come un pesce fuor d’acqua.
‘Che diamine succede qui?’Una voce femminile carica d’ira rimbombò nel corridoio.
Potter gelò alla vista della ragazza dai capelli rossi che avanzava verso di loro determinata, fulminandolo con lo sguardo.
‘Potter! Che cazzo stai facendo? Io ti ammazzo!’ urlò adirata spingendolo contro il muro e puntandogli addosso la bacchetta.
‘Evans.. Stavamo solo scherzando..’ balbettò Potter per giustificarsi, abbozzando un sorriso timido.
‘Ah si??? Cruciatus lo chiami gioco tu??’ urlò Lily indicando Piton ansante per terra.
‘Adesso gioco un po’ io con te Potter ti va?’Avvicinò la sua bacchetta alla gola del Grifondoro, ghignando malefica, non aveva paura di lui, era sempre stata più abile a duellare.
Decise che non era quella la cosa da fare ora, la vendetta poteva aspettare. Si allontanò da lui fulminandolo sprezzante e mettendo le mani sui fianchi.
‘Vattene.. Sparisci prima che cambi idea e ti ammazzi..’ soffiò Lily guardandolo in cagnesco. Non era di certo finita lì, si sarebbe vendicata eccome. Ma non ora.. Aveva una priorità.. Severus..
Potter iniziò ad avviarsi lentamente verso la sala d’ingresso, e quando fu abbastanza lontano da loro si mise a correre.
Appena fu sparito dal suo campo visivo, Lily si chinò su Severus preoccupata.
‘Come sta?’ sussurrò mentre con mani rapide slegava la benda che gli impediva di parlare.
‘Bene.. Grazie..’ ansimò Piton mentre lei lo liberava dalle corde.
Lo aiutò a rimettersi in piedi e a radunare le sue cose ancora sparpagliate per il pavimento.
‘Andiamo…’ disse lei sorridendogli e prendendolo per mano.
‘Lily? Dove stiamo andando..?’ chiese confuso facendosi trascinare inerme, sarebbe andato ovunque le avesse chiesto.
‘Oh.. Sorpresa..’ ammiccò lei allusiva prima di voltarsi e iniziare a correre.
